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Gwen non rispose, ma Gillen le strinse ancor più la mano.
“Beh, ci parlate di demoni e poi sembrate volervi abbottonare, restare vago, misterioso...” disse al monaco. “Cos'altro dovrei dirvi?” Il religioso. “Vi ho messo in guardia, fatene tesoro.” “Spiegateci come utilizzare il Cronolabio, vi prego...” Stin. “Una volta uscita dalla chiesa” spiegò il religioso “apritelo, come fosse un orologio da taschino... ma invece di indicarvi l'ora esso vi segnalerà la strada da seguire... vi sono alcune freccette che indicano i venti... voi dovete seguire la freccetta che luccica... senza lasciare mai la direzione indicata... alla fine vi condurrà al luogo prestabilito...” Stin annuì e ringraziò. |
Gillen mi strinse ancor più la mano, fino a far intrecciare le nostre dita, ed io strinsi il suo braccio, poggiando la testa sulla sua spalla.
Almeno ora sapevamo come usare quell'oggetto, era già molto, forse la svolta che aspettavo finalmente nella nostra missione. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Detto ciò, il gruppo ringraziò e salutò il monaco, per poi uscire dalla chiesa e tornare al mezzo corazzato.
“Bene...” disse Stin “... direi di cominciare la nostra ricerca... forse tutto ciò alla fine avrà un senso...” “Apriamo quell'oggetto...” fece Gillen, avendo sempre Gwen accanto. Stin aprì il Cronolabio e dopo un attimo una delle freccette cominciò a girare e poi si illuminò. Indicava il Nord, dove soffiava il vento conosciuto come Tramontana. “Ecco, è la direzione da seguire...” indicò Stin. “Allora muoviamoci.” Deciso Gillen. Risalirono sul veicolo corazzato e partirono, seguendo le indicazioni del Cronolabio. |
Uscimmo dalla chiesa e raggiungemmo il mezzo.
Lì Stin aprì il curioso oggetto e la lancetta indicò il Nord, brillando. Decidemmo dunque di seguire quella direzione e ci rimettemmo di nuovo in viaggio. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il pesante cigolato imboccò un angusto sterrato che sembrava tagliare in due la fitta e misteriosa foresta.
Raggiunsero le pendici dei monti, irte fra rocce ammantate di muschio ed alti pini ombreggianti. E lungo il sentiero cominciarono a vedersi strane pietre, dall'aspetto remoto e tutte segnate con strani simboli che parevano raffigurare un alfabeto dimenticato. Infine apparve un villaggio. “Finalmente un luogo abitato...” disse Gillen a Gwen “... sei stanca, piccola? Vuoi riposarti e mangiare?” Accarezzandole il viso. http://vignette1.wikia.nocookie.net/...20091120134744 |
Guardai quella donna fissa negli occhi, senza timore. Le parole sarcastite di Kims non mo toccarono proprio. Lasciai che le sue parole mi scivolassero. "Non è il nemico ad essere importante..." dissi tendono lo sguardo della donna "ma il valore ed il coraggio di chi li affronta." dissi questa volta guardando negli occhi il generale. "Non tempo né quelle bestie, né la morte. Sono pronta a combattere." dissi poi.
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Ci inoltravamo sempre più nella foresta, fino a raggiungere le pendici dei monti, ricoperti di vegetazione rigogliosa.
Vedemmo ad un certo punto delle pietre con strane incisioni ed infine un villaggio. Annuii a Gillen, accarezzando la sua mano, sebbene fosse lui fra i due che doveva riposare di più, ma tanto mi avrebbe detto che era forte ed era il prescelto, quindi evitai, pensavo ironicamente. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Abbiamo una filosofa...” disse Kims ad Eisa, indicando Nyoko.
“Bene.” Annuì la donna. “Vorrà dire che al momento del bisogno il vostro braccio ci sarà utile. Avere nuovi volontari guerrieri è vitale per noi, visto che molti soldati sono morti o feriti.” “Aspettate...” fece Erien “... noi vorremo anche poter parlare con i saggi di palazzo, gli studiosi e tutti coloro che osservano e studiano il cielo... infatti crediamo che presto potrebbe accadere qualcosa di importante... qualcosa che arriverà proprio dal cielo...” |
“Sarà meglio fermare il mezzo qui fuori, magari nasconderlo fra le rocce...” disse Stin a tutti loro “... è preferibile non dare nell'occhio... entreremo a piedi nel villaggio.”
“Giusto.” Annuì Gillen. “Però cerchiamo un posto in cui poter mangiare e riposare. Gwen è stanca e voglio che si riposi.” Poco dopo il gruppo entrò in quel villaggio. All'apparenza sembrava tranquillo, ma quelle strane pietre incise erano ovunque. Infine trovarono una taverna ed entrarono, ordinando da mangiare e prendendo delle stanze. |
Ascoltai quelle persone e la fiducia che mi diedero mi fece sorridere. Poi Erien intervenne. Aveva ragione. Eravamo partiti in primo luogo per quello, per studiare quegli strani fenomeni.
"Il mio compagno ha detto il vero."dissi indicandolo. "Abbiamo bisogno di constare i saggi di pazzo. Da quando la cometa minaccia di passare nel nostro cielo, sono successe cose inspiegabili. Abbiamo motivo di credere che qualcosa di molto grande e pericoloso si stia per abbattere su queste terre. Dobbiamo sapere cosa e evitare il suo arrivo." dissi guardando i miei amici e le due persone davanti a me. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Quando entrammo a piedi nel villaggio, vedemmo che quelle pietre erano dovunque, chissà cosa significavano...
Sebbene questo quesito fosse solo uno dei tanti che andavano sommandosi sempre più in quei giorni. Finalmente mangiammo e prendemmo delle stanze; mi sentivo stanca, più mentalmente che fisicamente, ma volevo comunque riposare un po'. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Bene.” Disse Eisa a Nyoko e ad Erien. “Io sono la saggia di corte. I miei interessi e le mie conoscenze riguardano anche i fenomeni celesti.”
“Allora possiamo parlarvi della Cometa del Guardiano?” Fece Erien. A quelle parole Eisa restò un attimo sorpresa, per poi annuire. “Ma certo...” mormorò “... prego, seguitemi nel mio studio...” |
Mangiarono e poi andarono a riposare nelle stanze affittate in quella taverna.
Gillen abbassò le tendine e socchiuse le finestre, affinché una dolce penombra lambisse la camera. “Ora potrai riposare, piccola...” disse sorridendo a Gwen. |
Quando andammo in camera, Gillen abbassò le tendine delle finestre e nella stanza calò una bellissima penombra.
Mi stesi così a letto, non prima di aver convinto lui a starmi vicino, mi strinsi al suo petto e chiusi gli occhi, rilassandomi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Guardai l'espressione di Eisa, rimanendo a fissarla per un po'. Alla fine ci disse di seguirla ed io ed i miei amici eseguimmo senza dire nulla.
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Gillen si stese accanto a Gwen, entrambi adagiati tra le lenzuola ed avvolti da quella rassicurante penombra.
Lei si appoggiò con la testa sul robusto petto di lui, che quasi la cullava col suo respiro. La fata chiuse gli occhi rilassati, mentre il ragazzo cominciò a giocherellare con le dita nelle ciocche di lei, intrecciandole i capelli. Poi prese a fischiettare un motivetto dolce, melodico, per accompagnare il riposo della sua bella. |
Il suo respiro mi cullava ed il suo calore mi confortava.
Era stupendo dormire fra le sue braccia ed era lì, in quelle braccia rassicuranti e forti, che sarei voluta rimanere per sempre. Sentivo che giocava coi miei capelli e sentii poi che aveva iniziato a fischiettare una melodia dolce, che mi fece rilassare ancora di più ed era una sensazione stupenda. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gillen continuava a fischiettare, mentre con le dita giocava fra le ciocche di Gwen.
Dalla finestra socchiusa giungeva di tanto in tanto la voce dei passanti o il rumore di carri o muli. “Sembra un posto tranquillo...” disse lui piano “... chissà dove vuole condurci quel Cronolabio...” |
Era una situazione paradisiaca.
Da fuori giungevano pochi rumori, Gillen continuava con la sua melodia e con i giochi fra i miei capelli. Risposi con un'accennata alzata di spalle alla sua frase, ero troppo rilassata anche solo per riuscire a pensare, parlare e rispondere. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Eisa condusse Nyoko e gli altri nel suo studio.
In realtà sembrava più il laboratorio di un alchimista, con gli alambicchi, le bolle di vetro con strani unguenti all'interno, fialette fumanti e tantissime boccettine di svariati colori. “Ecco, possiamo parlare tranquillamente qui...” disse la donna. “Bene...” annuì Erien “... allora raccontateci della cometa... voi pensate porterà qualche cambiamento?” “Sono solo leggende.” Sorridendo Eisa. “Voi forse credete il contrario? Sembrate così razionale...” “Io non so più cosa credere...” fece Erien “... gli ultimi avvenimenti mi hanno turbato e tolto certezze...” |
“Mmmm... vedo sei diventata pigra, eh...” disse sorridendo Gillen a Gwen “... o forse mi stai cascando dal sonno?” Divertito. “Non pensavo che anche voi fate soffriste la stanchezza come noi mortali. Ma io no però... si sa, sono il prescelto.” Ridendo.
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Risi alle sue parole, sempre con gli occhi chiusi.
Poi li aprii, cercando i suoi. "Tu sei troppo opportunista, tiri fuori la storia del prescelto solo quando ti conviene..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gillen rise, per poi restare a guardare gli occhi di Gwen appena aperti.
“Beh, sono il prescelto” disse con voce più bassa “e dunque sfrutto la situazione.” Facendole l'occhiolino. “Ma poi penso... chissà se la principessa delle fate, la più corteggiata dagli elfi e dai troll, si sarebbe mai accorta di me se non fossi stato il prescelto? Chissà...” sarcastico. |
Restò a guardare i miei occhi ed io i suoi, scuri, profondi e bellissimi.
Scossi la testa sorridendo, ma poi ascoltai attentamente ciò che diceva. "Magari potresti semplicemente smettere di chiedertelo e accontentarti del fatto che ti amo..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Accontentarmi...” disse Gillen fissando gli occhi di Gwen, quasi ci leggesse dentro tutta la magia del mondo da cui lei proveniva “... accontentarmi del tuo Amore? Sciocca... vi è forse un tesoro più grande? Un tesoro più inesauribile? No, non c'è... è il tesoro che si legge nelle ballate dei musici e nei versi dei cantastorie... quel tesoro figlio e dono della Fortuna a quei tanti eroi raminghi che affollano le pagine dei romanzi, detestati da tutti e tutto... quegli eroi che hanno perso tutto, eppure con quel tesoro si riscattano... ed alla fine di quelle storie, tra duelli e fughe... c'è sempre una bella ad attendere... una ragazza con in dono il proprio cuore per quell'eroe...” sussurrò vicinissimo al viso di lei “... accontentarmi dici? Del tuo Amore? Ma se mi hai reso l'uomo più ricco del mondo col tesoro del tuo Amore...”
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Ascoltai il suo discorso senza proferire verbo con gli occhi nei suoi ed i visi vicini.
Non avrei mai pensato che qualcuno potesse rivolgermi simili parole, non riuscivo a crederci neanche adesso, era troppo bello, stupendo e meraviglioso per essere vero. Ma lo era, ed era tutto soltanto per me. Incapace di parlare, pensai che un bacio fosse la risposta più esaustiva a tutto quello. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gillen si avvicinò ancor più alle labbra di Gwen e la baciò.
Come il profumo di un fiore di campo, il sapore dei suoi petali striati e la frescura della brina che lo tinge di umidità, così lui gustò quella bocca vermiglia, facendola sua con l'ardore della sua passione e l'impeto del suo desiderio. E giocò. Giocò con le labbra di lei, con la sua lingua, il suo respiro ed il suo sapore. La baciò con ardore e trasporto, travolgendo i sensi della bella fata, facendola vibrare fino a perdersi nelle languide carezze con cui le mani del giovane, le sue dita esperte, disegnavano sensuali immagini sulla calda e liscia pelle di lei. E quel bacio fu così avvolgente, così penetrante, che Gwen sentì le sue ali, fino ad allora nascoste magicamente nel vestito, liberarsi e battere forti, veloci e liberando nella stanza bagliori di polvere fatata che fluttuava ovunque intorno a loro. http://www.disney.fr/les-fees-disney...kin/poster.jpg |
Le sue labbra finalmente mi raggiunsero, assaporando le mie fino in fondo, travolgendomi col suo impeto e il suo ardore.
E poi le sue carezze, calde, sensuali, audaci, esperte, che ricoprivano la mia pelle di brividi. L'impeto che ci travolse fu tale e tanto che improvvisamente sentii le mie ali spuntar fuori dal nulla e battere forte, liberando quella polvere sottile e luminosa e facendomi ridere piano sulle sue labbra. "Facciamo davvero scintille..." sussurrai sorridendo, per poi baciarlo e stringerlo forte a me. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mangiò quella mela..quasi fosse un rituale.
Lo presi per mano e lo portai nel gazebo chiuso...eravamo troppo allo scoperto. "Voi mi portate pure al peccato..se amare è peccato..e credo non vi sia una possibilità di ritornare indietro..temo solo per voi, non vi accada nulla". Le sue parole di ardente desiderio erano linfa vitale per il mio cuore ed animo. Lo accarezzai al volto, mi poggiai al suo forte petto e alzai il viso..le mie labbra cercarono le sue, reclamavano tutto di lui. http://i.imgbox.com/7w7cAcDs.jpg |
Eisa ci condusse al suo studio. Rimasi attratta dalle strane apparecchiature lì intorno, fissandole al lungo. Poi Eisa ed Erien iniziarono a parlare. Io rimasi ad ascoltarli poiché non ero brava in questo campo. Rimasi così ad osservare i vari marchingegni, scacciando le mani di Oltram per evitare che toccasse qualcosa.
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Dunque si trattava di un drago che a quanto raccontava il pescatore doveva vivere lì da secoli, anche se a lungo aveva dormito nel suo letargo profondo. E proprio ora si era risvegliato per seminare il terrore a Retania.
Le parole del pescatore chiaramente ricalcavano una leggenda e io volevo saperne di più, magari nella storia c'era suggerito come sconfiggerlo. E infatti chiesi all'uomo se sapeva altro del drago e della sua storia. Il principe invece aveva altre idee, voleva passare all'azione. Lo guardai leggermente sorpresa ma soprattutto preoccupata. Concordavo con il pescatore, fare il giro sul lago pareva una follia bella e buona. Fui persino richiamata dal pescatore perché sulle prime ero rimasta zitta. In realtà avevo sperato che il principe tornasse subito sui suoi passi rendendosi conto della difficoltà del suo piano ma lui sembrava irremovibile. " Volete scusarci un momento?" verso il pescatore e trascinai il principe qualche metro più lontano per potergli parlare con calma. " Quell'uomo ha ragione... A che serve andare nel lago con il rischio di disturbare quella creatura? Sarebbe davvero un suicidio...e non posso permetterti di fare un gesto simile. Dobbiamo prima raccogliere più informazioni sul mostro e poi decideremo come agire. Ma ti prego, non fare nulla di avventato e eccessivamente pericoloso che non risolverebbe nulla. Pensaci...che ne sarebbe della città della sua guida? Sei troppo importante per tutti noi." |
Entrammo nell'emporio e i miei occhi si illuminarono, guardando ogni cosa intorno a noi.
Quanti oggetti che non avevo mai visto, così diversi e bizzarri. Mi guardai intorno a lungo finché l'omino del negozio non venne da noi. "Buongiorno.." sorrisi "In realtà siamo stati attirati dal nome della vostra bottega: Mia Amata.." gentilmente "Abbiamo sentito dire che è una spada eccezionale, è vero?". |
Hiss scovò un marchingegno nella parete, nella quale si aprì un pannello.
"Si, direi proprio che non abbiamo altra scelta... vediamo dove ci porterà questo passaggio segreto..." dissi sperando che non conducesse dritto tra le grinfie di quella bellissima e pazza bionda. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Gillen rise con Gwen e i due innamorati si strinsero l'uno all'altra, mentre una pioggia di polvere fatata fluttuava intorno a loro.
Allora lui con la mano cercò di prendere qualcuno di quei soffici bagliori. “L'ho preso...” disse alla fata “... esprimi un desiderio, Gwen... e poi soffierò via la polvere dalla mia mano... su, esprimine uno...” |
Attorno a noi, come stelle, stavano sospesi quei piccoli luccichii fatati.
Sorrisi intenerita quando Gillen ne prese uno con la mano e alla sua proposta subito lo guardai. Ne avevo uno, un desiderio talmente grande che avevo pure paura ad esprimerlo, ma pensai che magari il nostro Amore sarebbe risultato talmente forte e potente da permettermi di realizzarlo. "Fatto" sorridendo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quel sogno di Altea...
Il bel capitano guardò la regina con i suoi occhi azzurri, per poi accennare un sorriso. E per tutta risposta prese la mano di lei. “Andiamo...” disse “... non voglio tornare indietro... non c'è nulla dietro di me, né passato, né presente... nulla che sia voi...” Ma in quel momento tutto cominciò a tremare forte. “Il terremoto!” Gridò il capitano, stringendo a sé la regna per proteggerla. |
Fu come se il tempo si fosse fermato..aveva ragione lui..non vi era nulla più..nè presente e passato..l' Amore non aveva Tempo.
Strinsi la sua mano forte quando ad un tratto la terra iniziò a tremare...mi strinsi addosso a lui forte..."Cosa sta succedendo..il terremoto..sembra molto forte" rimasi lì stretta a lui..avrebbe saputo cosa fare. |
“Guarda...” disse Taddeus a Dacey, indicandole la sponda opposta del vasto lago “... le vedi quelle rocce? Noti che hanno una conformazione insolita? Sembrano ammassate in modo non naturale... voglio arrivare lì con la barca... saranno poche centinaia di metri... ho idea che le nostre tracce potrebbero essere là... ma se hai paura di venire con me posso capirlo, Dacey...” guardandola negli occhi.
Lì vicino a loro, la ragazza notò un vecchio che dipingeva fissando il lago. E la tela raffigurava un mostro che attaccava una barca. https://upload.wikimedia.org/wikiped...ss-Monster.jpg |
“E' un antico mito...” disse l'uomo della bottega a Clio “... fa molto epico chiamare così il negozio...” ridacchiò “... in cosa posso servirvi, signori?”
“In verità” Icarius cercando una scusa “volevamo stimare questa spada...” e posò il fiore di metallo sul bancone. “Una spada?” L'uomo. “Questo fiore stilizzato? A me sembra più un oggetto da esposizione...” “Guardatela meglio, è una spada...” fissandolo il pilota dagli occhi azzurri. |
Hiss annuì e fece cenno a Gaynor di seguirlo.
Così entrarono in quel passaggio buio ed angusto. Lo percorsero per un buon tratto, quando all'improvviso sentirono la terra mancare loro sotto i piedi. Precipitarono così nel vuoto, finendo in una sorta di acquitrino maleodorante. Hiss cercò di restare a galla e tenutosi saldamente ad alcune catene riuscì infine ad afferrare anche Gaynor. “Tesoro...” disse scuotendola “... sputa e cerca di non ingoiare... sputa, quest'acqua è come minimo venefica... sputa...”http://edgecast.buscafs.com/www.toma...08_800x518.jpg |
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