Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 10-11-2014 18.38.07

Non mi accorsi affatto del cortigiano, per fortuna non mi ascoltò o forse era come Izzar, che evitava commenti ma sapeva tutto.
Ascoltai attentamente le sue parole...quindi la padrona era una milady..milady Cramelia..e questo Maccus era a suo servizio, uomo nobile di animo e cuore.
Giungemmo finalmente in quel sontuoso castello..speravo davvero non fosse come Auroria dove tutto appariva meraviglioso all' inizio e poi vi era il trucco..Maccus immaginava Guisgard ed era come lo aveva immaginato..e allora avevamo qualcosa in comune..lo aveva immaginato per molti anni come me?
"Sembra che le voci da Capomazda arrivino presto ovunque quindi" dissi al cortigiano "strano, il Duca Dominus ha sempre tenuto alla sua riservatezza...almeno su ciò che lo riguarda personalmente..lo so benissimo" e sorrisi all' uomo.

Clio 10-11-2014 18.43.37

Ascoltai distrattamente l'uomo che ci aveva accompagnato, guardando attraverso il finestrino.
Quella storia era sempre più curiosa.
Ancora poco e ne avremmo saputo di più, restai in silenzio finché non arrivammo al castello, che appariva splendido e imponente, sorridendo appena.

Guisgard 11-11-2014 01.26.37

“Oh, ma le gesta di lord Guisgard, futuro Arciduca di Capomazda, non sono certo soggetto alle convenzioni degli uomini.” Disse il cortigiano ad Altea. “E' del tutto naturale che in una terra rinomata e vasta come Suession l'eco di simili imprese giunga libero ed impetuoso come il vento.”
La carrozza raggiunse le mura più esterne del castello, fino ad arrivare presso un piccolo ponte fortificato e sorvegliato da un nutrito numero di soldati.
Il cocchiere suonò il suo corno e fu subito riconosciuto da quelle sentinelle, che leste permisero alla vettura di passare.
La carrozza attraversò così il ponte sospeso sopra il grande fossato, giungendo dall'altra parte e ritrovandosi davanti al monumentale ingresso del maniero.
Vi entrò e subito valletti e servi la raggiunsero.
“Benvenuti al Castello Baronale di Suession.” Scendendo il cortigiano e pregando con un cortese cenno ai suoi ospiti di fare altrettanto.
Scesi anche loro dalla vettura, Guisgard, Clio, Altea, Chiò ed Ammone seguirono il cortigiano, ritrovandosi poco dopo all'interno del castello.
Oltrepassarono uno spazioso androne, poi un lungo corridoio li portò fino ad una scala di marmo, alla fine della quale vi era un'ampia sala.
All'interno di essa i cinque trovarono tutta una serie di persone, perlopiù musici ed artisti.
Danzatrici si esibivano al suono melodioso di flauti, mentre saltimbanchi e mimi mostravano le loro stupefacenti abilità sulle note di mandolini ed arpe.
Cantori poi recitavano a memoria poemi e poesie che andavano dalla materia eroica, all'elegia ed alla lirica amorosa.
Altri versi invece si dedicavano a temi pastorali, morali, didascalici e persino scientifici.
E in tutto ciò non mancavano chierici che elargivano brani tratti dai Testi Sacri, dalla Letteratura Patristica e dalla Sermonistica.
E ad ascoltare tutto ciò, velata da una leggera e preziosa tenda di seta, stava la sagoma di una ragazza.
“Milady...” avanzando verso la tenda il cortigiano “... lord Guisgard ed i suoi sono giunti.” Mostrando un profondo inchino.
“Chi è questo lord Guisgard?” Chiese la voce dietro la tenda.
“Milady...” quasi imbarazzato il cortigiano “... è il protagonista della nuova opera...”
“Ah, già...” mormorò la ragazza “... ma non ricordavo il nome... ma perchè è stato scelto lui?”
“Milady...” impacciato il cortigiano “... perchè lui oltre ad essere il futuro signore di Capomazda è anche l'ultimo eroe romantico e cavalleresco rimasto al mondo...”
“Allora voglio proprio vederlo.” Disse la ragazza, che con un cenno ordinò alle sue dame di compagnia di alzare la tenda.
Apparve così a tutti i presenti, mostrando finalmente il suo volto.
Un volto di rara e perfetta bellezza, quasi fosse il dipinto o la scultura di un grande artista.
Gli antichi avevano per secoli narrato di dee, muse e ninfe, definendole impossibili da descrivere e rappresentare.
Ebbene, quella ragazza, con la sua pelle d'avorio, i lineamenti perfetti, le forme aggraziate, i capelli neri come la notte e gli occhi di un indefinito grigio, appariva non troppo diversa da quelle indicibili immagini di classicità.
“Lady Cramelia, baronessa di Suession.” Annunciò ai presenti il cortigiano.
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Galgan 11-11-2014 03.30.35

-Ciò che ora vi sembra indegno-

risposi al musico,

-Vi sembrerà equo, quando la ragione avrà prevalso sull'astio del cigno ferito.
L'occasione di chiedere scusa ad una dama che si è offesi, aldilà della natura di tali offese, non è mai da gettare alle ortiche-

Stavo per proseguire, volevo dire al cantore quanto fossi contento della sua scelta, e di come, se costretto a misurarmi con lui, avrei predisposto il duello in modo da avvantaggiarlo, perché indegno è, per un cavaliere, il battersi contro chi non padroneggia l'uso delle armi del mondo.......Tuttavia, qualcuno interruppe la conversazione, chiedendo di me.
Mi volsi verso i nuovi arrivati, rispondendo;

-Ebbene, sono io-

Clio 11-11-2014 14.45.50

Seguimmo il cortigiano all'interno del grande palazzo, dove vi erano musici e artisti di ogni tipo.
Mi guardai intorno incuriosita, finchè il cortigiano non parlò con la donna che doveva essere la padrona di tutto quello.
Era bellissima, di una bellezza rara e ricercata, da lasciare senza parole.
Mi inchinai appena, rispettosamente, sempre più curiosa di conoscere cosa ci avrebbe riservato quella storia della rappresentazione.

Altea 11-11-2014 14.59.58

Risi appena alle parole di quel cortigiano.."Avete ragione" e guardai Guisgard "ma proprio in quanto..Arciduca di Capomazda, come i suoi antenati, più che da eroe da romanzo deve essere ricordato e noto per le sue doti combattive".
E guardai attentamente il castello che stava prendendo lentamente le sue fattezze..no, la cosa iniziava a quadrare poco..questo Maccus nascondeva forse qualcosa..o no..ma perchè tenere tutto celato. Mi chiesi se fosse mai stato a Corte a Capomazda, per conoscere bene le abitudini e pure le tradizioni come il significato e il valore di Mia Amata...se fosse stato mi avrebbe dovuto riconoscere visto di cultori delle arti ve ne erano passati e solitamente Dominus mi chiamava sempre per essere presente e lo stesso Taddeo l' Austero, in queste vesti inufficiali, mi voleva seduta vicino a lui e al trono per mostrarmi come era la vita a corte e come comportarmi.
Entrammo nel castello e quasi inorridii..ma come si poteva dire di amare la arte avendo tutti questi artisti che tutti assieme acclamavano le loro conoscenze..apprezzare l' arte era soffermarsi ad ascoltare e riflettere sulle parole dette.
E così arrivammo davanti a lady Cramelia..era di una bellezza particolare e suadente ma dovetti trattenere una risata quando disse di non conoscere Guisgard e sussurrai al presunto duca..."Meno male eri conosciuto in tutta Suesson...davvero strano..ne deduciamo solo questo Maccus ti conosca o la bellissima dama sia ignara di ciò che avviene fuori dal suo regno".
Il cortigiano ci presentò alla baronessa, feci un leggero inchino e sorridendo mi presentai.."I miei omaggi..sono la duchessa Altea de Bastian"...già..volevamo mantenere i ranghi..lei era di due gradi inferiore ai miei.
Lasciai gli altri presentarsi e non dissi nulla altro.

elisabeth 11-11-2014 16.52.25

Guardai Velv...alla battuta di poco gusto da parte di Burmid........il suo volto era appena tirato...ma cercava di mantenere la calma......quindi Burmid sapeva dove si trovava il vascello volante e il fantomatico Guisgard......ed era venuto a cercarci..per raccontarcelo...magari...era il caso di conversare davanti ad una bottiglia di vino........" Sapete cosa c'e' di differente tra me e il Capitano Velv ?......Lui porta una divisa ed io no....quindi quello che sento lo dico.....e visto che siete così bravo.......e sapete dove si trova il Guisgard della situazione...cosa ci fate qui .....dovete perdere tempo o avete bisogno di rinforzi..........guardandovi meglio...credo che abbiate bisogno di rinforzi........se permettete Capitano...vado i cabina...ho il mal di mare......e forse mio marito verrà a sentire cosa ha da dire di così importante.....Il Comandante Burmid...."....girai sui tacchi ed andai verso la cabina che ci era stata destinata....aprii piano la porta.....pensando di non disturbare Nettuno.....ma a quanto pare.....Nettuno non si era mai sdraiato per addormentarsi........era seduto allo scrittoio....e quando entrai ....mi guardava......onestamente....aveva uno sguardo diverso.....ma ero in collera con Burmid...quindi ..... non vi feci caso piu' del dovuto........." Come stai ?...mi ha detto il Capitano Velv...che non stavi bene.......pensavo dormissi.....c'e' un certo Burmid sul ponte.......scusami forse non sai neanche di chi parlo....ma stanno parlando di Guisgard...vascelli volanti...........si e' riaperta la caccia alle streghe..."...risi.......ma...vidi che continuava a fissarmi e mi sentii a disagio......improvvisamente...mi sentii in compagnia di uno sconosciuto....

Guisgard 11-11-2014 17.11.48

Lady Cramelia annuì ad Altea e con un cenno salutò anche Clio, Ammone e Chiò.
Il suo sguardo si posò poi incuriosita su Guisgard.
“Spiritosa...” disse sottovoce questi ad Altea “... di sicuro il mio fascino colpisce più della mia fama...” facendole l'occhiolino.
“Di cosa parlate, messere?” Chiese all'improvviso Cramelia.
“Oh, nulla, milady...” sorridendo il presunto duca “... sono onorato di essere giunto in questa terra e di essere al vostro cospetto.” Con un leggero inchino.
“Il mio cortigiano” fece lei “afferma che dovrei conoscervi. Almeno di nome. Vi sentite dunque offeso?”
“Affatto, milady.” Rispose Guisgard. “La vostra bellezza ammalia, così come i vostri modi. E nulla mi offende qui, se non l'essere forse in colpa per non aver conosciuto prima il vostro nome.”
“Siete abile con le parole, vedo.” Annuì la dama. “E la vostre voce è piacevole. Forse per questo vi hanno scelto come protagonista.” Guardò il cortigiano. “Fa uscire tutti. Voglio restare sola con gli ospiti.”
“Si, milady.” Annuì il cortigiano.
Battè le mani e tutti lasciarono la sala.
“Anche tu.” Disse Cramelia all'uomo.
Il cortigiano si inchinò alla dama ed uscì insieme agli altri.
“Finalmente soli...” sorridendo Cramelia “... ditemi tutto, dunque. Sono curiosa.” Abbandonando quell'aria quasi eterea che l'aveva avvolta fino a quel momento. “Mi avevano parlato dello spettacolo ed ora sono così impaziente. Su, parlatevi di voi... com'è il nome? Guivald?”
“Guisgard, milady.” Precisò il presunto Taddeide.
“Oh, si.” Annuì lei. “E ditemi... chi sono costoro?” Indicando i suoi quattro compagni. “Quell'omone immagino sia uno scudiero che vi protegge, vero? E quest'altro” fissando Chiò “una sorta di saggio o aiutante, giusto? E queste due belle dame? Secondo me siete innamorato di una delle due, o magari finirete per innamorarvene. Si, accade sempre così nei romanzi!” Entusiasta la dama.

Altea 11-11-2014 17.20.08

Guardai Guisgard e sorrisi divertita..sempre modesto..quando la dama quasi lo chiamò a rapporto, ma lei non era come erano state all' inizio le donne di Auroria.
Ascoltavo le sue parole..quindi lei sapeva o no di questa rappresentazione? Fece uscire tutti e iniziò a fare delle domande a Guisgard..oh, aveva pure dimenticato il suo nome ma su una cosa almeno aveva detto giusto.. Guisgard ci sapeva fare con le parole.
Quando disse quelle frasi su me e Clio mi feci leggermente cupa e guardai la donna in volto..i romanzi erano romanzi ma la vita era diversa...anche se pure io a volte avevo pensato la vita in sè fosse un romanzo e noi eravamo coloro che lo scrivevano in base alle nostre azioni o decisioni.

Guisgard 11-11-2014 17.21.23

Elisabeth tornò nella cabina e trovò Nettuno sveglio, invece che a riposare.
“Già...” disse lui “... non so chi sia questo Burmid... in verità non conosco nulla di questa nave...” la fissò “... nulla a parte te... forse...” avvicinandosi a lei “... Elisabeth o Symoin?” Accarezzandole i capelli scuri. “Avete lo stesso volto... un volto bello, che racchiude la forza del Sole ed i desideri dell'uomo...” le sfiorò il viso, per poi voltarsi a guardare fuori dall'oblò “... è già quasi buio... come vola il Tempo quando si cerca qualcosa... tutti noi cerchiamo qualcosa, no? Questi uomini cercando quel Guisgard e forse lui cerca qualche altra cosa... io cerco me stesso e tu la tua isola...” tornò a guardarla.
Ma in quel momento qualcuno bussò.
“Il capitano Velv vi attende, signori.” Rivelò un marinaio, per poi andare via.

Clio 11-11-2014 17.31.45

Restai in silenzio ad ascoltare la nobile dama e Guisgard, galante come sempre.
E ti pareva...
Un cenno della dama, e tutti lasciarono la stanza.
Trattenni una risata, alle parole su di noi.
Certo, come no... Il contrario semmai..
Restai in silenzio, curiosa di sentire come ci avrebbe presentato.

elisabeth 11-11-2014 17.35.29

Ognuno di noi cercava qualcosa.......una verità nel silenzio di quella cabina........quando le sue mani mi accarezzarono il volto e prese tra le sue dita i miei capelli....sentii il cuore cessare di battere.....per poi riprendere ..... con un rumore assordante.......volevo quasi che riprendesse a tacere....perchè lui non lo sentisse.....e forse così fu....perchè Nettuno voltandosi mi diede le spalle....." Sono Elisabeth......mi spiace...non poterti dare altra sicurezza se non il mio racconto e le mie parole........si...siamo identiche...a tal punto da confondere le idee a me stessa...a tal punto da aver paura di quella donna......di quella donna così diversa da me.......Tu cerchi te stesso ...lo so...posso sentire la tua rabbia...il tuo rancore...la voglia forse di fuggire via da questo incubo...se io potessi lo farei.......forse io..non ho neanche la mia isola per cui lottare.......mentre tu..devi conoscere il tuo passato....non lo fare per questo Guisgard.....di cui in questo momento non conosciamo neanche....fallo per te....forse per una volta nella vita si deve avere il coraggio di pensare a se stessi........"...sentii bussare alla porta...emi voltai di scatto...eravamo attesi....." Grazie dite al Capitano che saremo da lui appena pronti..."........in verità non avevo voglia di andare da nessuna parte...ma non lo avrei lasciato da solo........." Comunque sia.....se volete andare da solo ..dite che ho una forte emicrania.........saro' scusata..infondo una donna tra i piedi da' fastidio...."......e rimanemmo a guardarci...come se ognuno cercasse una scusa....

Guisgard 11-11-2014 17.44.48

“La vita” disse Guisgard a Cramelia “è forse simile ad un romanzo, secondo voi, milady?”
“Certo.” Annuì lei. “Voi non siete duca di Capomazda forse? Dunque conoscete che tutta la letteratura del vostro ducato afferma ciò.” Annuì compiaciuta. “Io ho letto tutto della vostra letteratura, sapete!” Esclamò con entusiasmo. “E le opere più importanti le ho poi viste rappresentate grazie a messer Maccus! Ma voi non pensate che la vita sia come un romanzo, milord?”
“Milady, sapete...” fece il presunto Taddeide “... io invece credo che i romanzi siano simili alla vita.”
“In che senso?” Curiosa lei. “Non ho capito la differenza.”
“Intendo dire” spiegò Guisgard “che l'uomo non può che scrivere di ciò che riguarda i suoi sogni, per fantastici che possano sembrare. Dunque poemi e romanzi rappresentano ciò che l'uomo vuole e nello stesso tempo è in grado di realizzare o raggiungere. Per questo i romanzi appaiono così simili alla vita. Entrambi sono reali, perchè parlano dell'uomo, ma la vita è il romanzo più bello.”
“Che teoria affascinante!” Sospirò Cramelia. “Dunque credete che ogni poeta e scrittore abbia narrato il vero?”
“Certo, milady.” Sorridendo il presunto impostore.
“Anche Omero nell'Iliade e nell'Odissea?” Fissandolo lei. “Dunque Paride ha parlato con Afrodite e grazie a lei ha conquistato Elena?”
“Non era Afrodite” guardandola lui “ma messer Amore. Il resto è tutto come ha narrato Omero.”
“E Giasone ha davvero trovato il Vello d'Oro?” Chiese lei come rapita da quei fatti.
“Milady, vi sono alcuni uomini che cercano cose ancor più straordinarie del Vello d'Oro...” mormorò Guisgard, pensando alla sua ricerca del Fiore Azzurro.
“Parsifal trovò dunque il Santo Graal?” Domandò la dama.
“Milady, è la Coppa del Sangue di Nostro Signore” annuì lui e facendosi il Segno della Croce “e dunque nulla vi è di più reale.”
“E Lancillotto amò a tal punto Ginevra come narra Chretien de Troyes?” Incalzò Cramelia.
“Milady, le meraviglie di Amore non hanno limiti.” Svelò Guisgard.
“Fantastico!” Con occhi sognanti lei. “Ma ora parlatemi dei vostri compagni... cominciate da queste due belle dame...” indicando Clio ed Altea.
“Questa è lady Altea de Bastian, raffinata dama di corte ed amante dell'arte e della poesia...” cominciando a presentarle Guisgard “... e lei è lady Clio, mia guardia del corpo.”
“Amate l'arte e la poesia?” Cramelia ad Altea. “Ottimo! Come me!” Si voltò poi verso Clio. “Un duca che ha come guardia del corpo una donna? Che cosa curiosa.”

Guisgard 11-11-2014 17.48.18

“In verità...” avvicinandosi Nettuno ad Elisabeth “... in verità ti vorrei con me... sei l'unica persona di cui mi fidi ora e l'unica di cui mi importi davvero qualcosa... ma solo se lo vuoi anche tu... se invece preferisci restare qui, allora rispetterò la tua volontà...”

elisabeth 11-11-2014 17.57.24

In realtà...nessuno dei due voleva raccontarsi bugie......avevamo solo bisogno l'uno dell'altro.... eravamo soli.....in quel posto sconosciuto......" Francamente...starei volentieri lontana da quel tizio....che ha una risata....così....scema..."...e risi...." Mi lasceresti da sola ?...no....non lo hai fatto e non lo faresti mai......quindi.....una sposa..segue sempre il suo sposo....e che la Dea Diana mi assista...".......quindi uscimmo dalla cabina e raggiungemmo il quadrato ufficiali....." Buona sera Signori.....credo che mio marito sia in grado di dimostrare al Capitano Burmid...come si costruisca e si manovri una zattera......".......aspettai che Nettuno spostasse la sedia per potermi sedere....e mi ritrovai tra Velv e Nettuno e Burmid con la sua Gabbianella....però che allegra compagnia.....

Altea 11-11-2014 18.00.18

Udii le parole e il dibattito tra Guisgard e lady Cramelia..sembrava i nostri tre pensieri si fossero incrociati..e ascoltai attentamente Guisgard..rimasi piacevolmente sorpresa dalle sue parole, era la prima volta lo sentivo parlare così e la sua enfasi nell' argomentare le sue tesi erano sicure e ne ero compiaciuta.
Per contro la bella dama era pronta ed attenta a ribattere e quando Guisgard ci presentò rimasi perplessa quando la dama si rivolse a me e le sorrisi ma sempre con attenzione.."Certo milady Cramelia..amo la poesia e l' arte..perchè sono lo specchio della nostra anima..io penso tutti noi potremmo amare tali arti se solo lasciassimo aprire le porte del nostro animo, ma a volte molti li tengono chiusi per paura...e a volte mi chiedo se sia un bene o un male...e ditemi secondo voi Giulietta ha compiuto un giusto gesto uccidendosi pensando il suo amato Romeo fosse morto? Io penso di si...perchè solo allora il loro Amore è diventato Eterno..anche se non precludo l' Amore Eterno possa essere pure quello che viviamo in vita anche se il nostro amato non ci corrisponde" e guardai Guisgard negli occhi "..forse il loro è Immortale, che pensate?"

Clio 11-11-2014 18.16.54

Ascoltai attentamente Guisgard e la dama parlare di letteratura.
Affascinante...
Poi venne il momento di presentarci e sorrisi appena.
Come volevasi dimostrare...
Beh, che ti aspettavi?

Anche se sarei sembrata molto di più una guardia del corpo col mio completo nero, che non con quell'abito.
Ma mi limitai a sorridere e stare al gioco.
"Una donna passa spesso inosservata, o meglio sembra innocua, Milady.. E questo è spesso un vantaggio.." Sorrisi alla dama.

Guisgard 11-11-2014 18.29.04

Burmid rise a quelle parole di Elisabeth, mentre Nettuno subito spostò la sedia per far sedere la sua bella e fasulla consorte.
“Vostro marito” disse Burmid “dovrà fare molto più che costruire una zattera... hihihihihihihihihihi... perchè con quella non si da la caccia ad un vascello volante... hihihihihihihihi...”
“Avevate detto” fissandolo Velv “di sapere dove si trova Guisgard...”
“Infatti.” Annuì il mercenario.
“E dove, di grazia?” Chiese Velv.
“Alcuni dicono di aver visto il vascello andare verso Licinia.” Rispose Burmid.
“Alcuni chi?” Domandò Velv.
“Testimoni, ovvio.” Fece Burmid. “Dunque è lì che andremo con le nostre navi.” Accarezzando la sua gabbianella blu.
“E quando lo avremo trovato?” Chiese Nettuno. “Come faremo ad attaccare una nave volante?”
“Troveremo un degno piano...” guardandolo Burmid “... dopotutto siete il capitano de Gur... un asso, secondo tutti... soprattutto secondo vostra moglie... hihihihihihihihihihi...”
“Ovvio.” Mormorò Velv, sorseggiando del vino. “Il capitano de Gur è un asso e madama Elisabeth è sua moglie. Vi prego dunque di essere più riguardoso.”
“Hihihihihihihihihihihi...” Burmid senza smettere di coccolare la gabbianella blu “... ah, capitano Velv... mi fate morire... fortuna ci siete voi ad allietarci... hihihihihihihihihihihi...”
“Cosa vi diverte tanto?” Seccato Velv.
“Tutto di questa storia... hihihihihihihihihihihi...” fissò poi Elisabeth “... ah, che donna fortunata... un marito premuroso ed un galante difensore... hihihihihihihihihihihi...”

Guisgard 11-11-2014 18.44.28

“L'Amore di Giulietta e Romeo” disse Cramelia ad Altea “continua nell'Aldilà. Dico bene, messere?” Guardando poi Guisgard.
“Perfettamente, milady.” Sorridendo lui.
“In pratica una novella Clorinda, nonostante il vestito.” Cramelia a Clio “Ma perchè non avete celato il ruolo di questa ragazza? Con quell'abito nessuno sospetterebbe di lei come guardia del corpo.”
“Perchè” entrando qualcuno nella sala “se il nostro buon Guisgard avesse detto diversamente allora noi lo avremmo smascherato subito, bonariamente s'intende.” Rise. “Sappiamo tutto di lui e delle sue belle assistenti.” Sedendosi accanto a Cramelia.
Era un uomo di bassa statura, ma con lo sguardo vispo e penetrante.
I suoi modi erano pacati ma sicuri e la sua espressione tradiva una certa convinzione.
“Vi presento messer Maccus.” Cramelide indicando il nuovo arrivato. “L'uomo capace di animare i bellissimi racconti di cui parlavamo.”
http://ia.media-imdb.com/images/M/MV...640_SY720_.jpg

Altea 11-11-2014 18.52.02

Annuii alle parole di lady Cramelia quando poi arrivò il famoso Maccus e mi feci seria alle sue parole..era un uomo anziano di bassa statura e lo guardai da capo a piedi.."Davvero sapete tutto di me? E di grazia..come fate a saperlo..e ditemi cosa sapete sul mio conto..bonariamente ovvio" e mi lasciai scappare un sorriso.

Clio 11-11-2014 19.14.38

Sorrisi alla dama.
Eh il vestito....
Poi entrò Maccus e lo guardai sorpresa.
"Milady ha ragione... Come sapete tutte queste cose di noi?" Con un vago sorriso "Dobbiamo forse ritenere di essere stati spiati?" Candidamente.

Guisgard 11-11-2014 19.22.27

Maccus sorrise ad Altea e a Clio.
“Spiati...” disse scuotendo la testa “... ma voi sottovalutate la fama del nostro Guisgard.” Rise. “Tutti sanno delle sue imprese, del suo vascello volante e del suo equipaggio. E possono due affascinanti dame passare inosservate?”
“Beh, ora che siete qui” fece Guisgard “forse ci rivelerete il motivo del vostro invito, messere.”
“Naturalmente.” Annuì Maccus. “Anche se non è difficile da spiegare. Vedete, io sono al servizio di lady Cramelia e lei ama la letteratura ed il teatro. Io dunque traggo dalla prima lo spunto per realizzare il secondo. Tutto qui. Ovviamente ad ogni storia occorre un buono, un cattivo ed una bella. Voi e le vostre assistenti siete qui per coprire i ruoli del buono e delle belle.”
“Non vedo l'ora!” Esclamò Cramelia.
“Ma ne discuteremo, magari a tavola.” Maccus ai suoi ospiti.
Così andarono a tavola e fu servita a tutti una sontuosa cena.

elisabeth 11-11-2014 19.29.47

Ascoltai Burmid.....respirai a fondo...perchè le mie energie positive fossero un dolce calmante....rigenerante a dirla tutta........Velv era nervoso ed incredulo...Nettuno ovviamente valutava secondo quei pochi parametri che aveva.....e questo stava mettendo i miei nervi a dura prova....perchè Burmid....stava cercando di fare il sapiente della situazione senza rendersi conto che non aveva nulla in mano....." Perdonatemi.....ma una nave volante...secondo fonti di cui non si sa nulla sta raggiungendo Licinia.....un vascello volante....perdonatemi..siete uomini di mare e non del cielo.......allora ditemi Capitano Burmid......che ne dite se passate avanti voi con il vostro vascello ed incominciate a colpire la nave volante con le fionde....potrebbe essere un'idea......"........già le fionde....Gedeone....se avessi avuto Gedeone con me...lo avrebbe annientato.....ma io ero un' innocua Dama.......e i draghi non esistevano.....ma alla battuta di Burmid su Nettuno e Velv.....mi alzai di scatto...." State passando la misura ...... e' probabile che sia una donna fortunata......un ottimo marito e un galante uomo al mio fianco...ma l'incantesimo si e' spezzato con la vostra presenza....."......

Altea 11-11-2014 19.32.58

Ovvio..elementare..quindi le nostre gesta erano conosciute grazie a Guisgard...alla fine di me e Clio non sapeva nulla.
Quindi uno doveva fare il buono e noi due le belle...e il cattivo chi lo avrebbe fatto?
Non feci ulteriori domande e ci avviamo a cena, aspettai mi indicassero dove sedermi anche se mi avvicinai a Guisgard e dissi sottovoce.."Ma tutto questo a che pro? Non lo so..tu farai il buono presumo..io e Clio le belle...e il cattivo? Per favore fammi sedere vicino a te Guisgard...io direi di stare in guardia".

Guisgard 11-11-2014 19.52.33

Burmid rise a quella reazione di Elisabeth.
“Messere, io non permetto questo sulla mia nave...” disse Velv, alzandosi di scatto.
“Tornate a sedervi, capitano...” fissandolo Burmid “... datemi retta, è meglio... piuttosto, invece di fare il galante, vi conviene pensare al vascello volante... o finirete per non avere più una nave... hihihihihi...”
Velv si sedette, senza però distogliere lo sguardo dal mercenario.
“Ora perdonatemi, ma la mia gabbianella non ama stare troppo rinchiusa... hihihihihi...” fece Burmid “... ah, dimenticavo di dirvi che siamo diretti a Licinia... buona serata... a tutti e tre... hihihihihihihihihi...” ed uscì.
“Che uomo sgradevole...” dando un pugno sul tavolo Velv.
“Già, poco simpatico...” mormorò Nettuno.
“Continuate pure a cenare...” finendo il suo vino Velv “... io credo che uscirò sul ponte... quell'uomo ha reso irrespirabile l'aria qui... scusatemi.” Andando sul ponte.

Guisgard 11-11-2014 19.58.30

I nuovi arrivati guardarono con attenzione Galgan.
“Salute a voi, cavaliere.” Disse uno di quelli. “Veniamo a nome di messer Pier d'Asti, Maggiordomo del barone. Egli ha udito del vostro arrivo e di ciò che si racconta su di voi. Per questo ha chiesto di potervi incontrare e conoscervi di persona. Se ciò vi è di comodo possiamo condurvi noi dal Maggiordomo. Egli si trova nel castello del signor barone.”
“Quanto via vai...” recitò il giullare “... resterai o andrai?” Guardando verso il soffitto.

Clio 11-11-2014 19.58.38

Sorrisi appena.
Comunque non mi piaceva il fatto che sapesse di noi.
"Beh, considerando che bella era singolare, già credevo di dover fare il cattivo.." Risi piano.
Seguimmo così Maccus a cena.

Guisgard 11-11-2014 20.04.44

Guisgard annuì ad Altea e nel mettersi a tavola fece si che lei e Clio si sedessero una alla destra ed una alla sinistra del presunto duca.
Chiò ed Ammone poi ai loro lati.
“Volete dunque” disse Maccus a Clio “fare la cattiva? E battervi contro il nostro Guisgard? Eh, temo che lui non alzerebbe mai un dito su di voi.”
“Sono sempre più curiosa.” Disse Cramelia.
“Naturale, milady.” Annuì Maccus. “L'attesa di un'opera è parte stessa di essa e sapientemente l'autore deve usarla per incuriosire ed attirare il pubblico.”
“Una domanda, messere...” fece Guisgard “... comprendo che questo sia il vostro mestiere e benché il tutto mi appaia, diciamo eccentrico, posso anche arrivare a comprendere che per amor del spettacolo si inventino sempre nuove trovate... ma, mi chiedo... perchè pensate che noi accetteremo tutto ciò?”
Maccus sorrise.
“Milord...” fissando il presunto impostore “... comprendo che non siete un uomo attratto dal denaro, in quanto duca già ricco e neanche dalla fama, essendo già noto il vostro nome. Ma dimenticate che io so tutto di voi e dunque anche lo scopo del vostro viaggio.”
Lo sguardo di Guisgard si fece attento.
“Per questo” continuò Maccus “io metterò in palio, se lo spettacolo si rivelerà un successo, ciò che voi tanto ambite... quel Fiore di Bellezza di cui vi parlai.”
“Ma dite sempre che quel fiore è il vostro portafortuna, messere!” Esclamò Cramelia.
“Milady, come detto da lord Guisgard, tutto si fa per amor dello spettacolo.” Guardandola Maccus. “Io sono ormai ricco e famoso e mi manca una degna opera da lasciare ai posteri. Un'opera unica e straordinaria. Per questo metterò in palio il mio prezioso Fiore di Bellezza.”
“Ma...” Guisgard a Maccus.
“Ora no, milord.” Lo interruppe questi. “Ne riparleremo domani. Terminiamo la cena ora.”
La cena poi terminò ed i servi mostrarono le stanze ai cinque ospiti, che così furono disposti:
Altea e Clio in due stanze sulla sinistra di un lungo corridoio, mentre Ammone e Chiò ne ebbero due sulla destra.
A Guisgard fu offerta una alla fine di quel corridoio.

elisabeth 11-11-2014 20.14.53

restai in piedi a fissare la scena...non ero abituata a ricevere ordini...ma a darli...e già questo mi portava fuori dalle miei abitudini....vidi Velv risedersi a tavola...dopo aver contestato il comportamento poco corretto di Burmid.......ma come poteva una nave...puntare su Licinia se il suo Capitano non aveva dato gli ordini ?..........Uscito Burmid di scena......sobbalzai al pugno sul tavolo dato da Velv...già finire di cenare in posto dove non si respirava........c'era aria fresca sul ponte......" Nettuno....hai bisogno di svegliarti........insomma, non ricordi nulla ma quel Burmid e' un'insolente.....e che diamine..perchè non vai a vedere chi e' questo tizio che da ordini ad una nave che non e' sua........dov'e' finito il grande De Gur.....incomincia a cercarlo da qualche parte....dalle cose piu' semplici.....io salgo sul ponte...tu vai a parlare con Burmid......ci vediamo tra un ora in camera...mi raccomando..e' un uomo disgustoso.....ma dobbiamo capire chi e'...".....gli diedi un bacio sulla guancia e salii sul ponte...trovai Velv lì dove avevamo incominciato la discussione tra l'unione del Lagno ed il mare........" Bene...ditemi capitano..di cosa discutiamo stasera ?...."...mi avvicinai a lui e rimasi in silenzio .......

Altea 11-11-2014 20.58.34

Mi sedetti al tavolo e gustai la deliziosa cena e ascoltai le domande di Guisgard, ovviamente lui era il capitano e come diceva Maccus..l' Arciduca.
Quando Guisgard gli chiese giustamente del motivo e del perchè avremmo dovuto accettare di fare quella rappresentazione fu la risposta dell' uomo a lasciarmi turbata...il Fiore di Bellezza era proprio il Fiore Azzurro? Mille supposizioni ruotavano nella mia mente...se fosse stato veramente il Fiore Azzurro quell' uomo aveva la giusta certezza Guisgard fosse il vero erede al trono taddeide, fosse il vero Duca e posai il cucchiaio come se lo stomaco si stringesse.
Dopo cena andammo verso le camere, la penombra delle candele rendevano il mio volto sempre più inquieto e mi avvicinai a Guisgard portandolo in disparte.."Guisgard..scusami per ieri, ho fatto una cosa irrispettosa, tu mi avevi donato quel fiore...e forse per qualche motivo..io ho un animo turbolento e forse lo hai capito. Ma senti..sembra quel Maccus sia certo tu sia il vero Duca o non ti darebbe il Fiore..sempre quello sia il Fiore Azzurro e non ci stia ingannando per un motivo..penso..se lui volesse tu salissi al trono taddeide perchè non dartelo subito in modo tu possa presentarti subito a Capomazda? Forse perchè ogni cosa voluta deve essere ottenuta?" scossi il capo e sorrisi guardandolo e accarezzandogli la mano.." Non ti nego stasera vorrei davvero stare nella tua stanza..ma non ti impongo nulla..lo sai...se vuoi, sei libero di decidere..anche perchè io cercherei un tesoro pari al Sacro Graal per poter dormire vicino a te, magari tra le tue braccia..se tu lo vuoi.." e sorrisi dolcemente guardandolo, non avevo più timore a parlargli..stava diventando come un libro aperto e forse quel suo modo di fare celava ben altro come disse Champenuan..un animo inquieto in bilico tra un passato, un presente e un futuro incerto.
Rimasi cosi guardando quello sfarzo del corridoio, anche se non poteva comparare la bellezza della Corte taddeide ma in cuor mio sapevo le mie richieste sarebbero state negate da lui e me ne sarei andata in camera, ma ero agitata o forse era la sua presenza a turbarmi e sospirai pensando forse avevo sbagliato..visto mi avrebbe di nuovo negato tutto, ma forse mi sarebbe servito da monito e me lo ero meritato. Eppure Guisgard lottava per avere il Fiore e il suo trono..e io dovevo lottare per avere lui ma rispettando i suoi voleri.

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Clio 12-11-2014 01.49.58

Sorrisi appena.
"Voi dite? Eppure ci sono molti modi in cui un uomo può ferire una donna... non servono certo le armi, anzi un colpo di spada potrebbe essere il meno doloroso, in fin dei conti.." con noncuranza, finendo il mio vino.
Restai in silenzio per il resto della squisita cena, finché non fu ora di andare nelle camere assegnate.
Vidi Altea e Guisgard appartati in un angolo, lei che gli sfiorava la mano con una grazia e delicatezza che io non avrei mai avuto.
Distolsi immediatamente lo sguardo, per poi dirigermi verso la stanza accanto a quella di Altea.
Chiusi la porta dietro di me, e mi buttai pesantemente sul letto così com'ero, con tanto di scarpe e mantello.
Restai per lunghi istanti a guardare il soffitto.
Potevo ancora sentire le sue mani appassionate su di me.
Era successo davvero? Possibile?
Eppure non era cambiato nulla.
Beh, che ti aspettavi? Quello era desiderio mica Amore.
Se ti amasse sarebbe tuo, agli occhi di tutti, e a quel punto nessuna oserebbe avvicinarsi a lui.
Già, ma non accadrà mai.

Magari un giorno incontrerà una donna che sarà capace di essere tutto il suo mondo, per cui sarebbe pronto a rinunciare spontaneamente a tutte le altre.
Ma evidentemente non sarei stata io, nonostante quel bacio.
Sospirai, voltandomi istintivamente verso la porta.
No, tranquilla, non busserà alla tua porta..
Presi un profondo respiro e mi alzai, indossai la camicia da notte di seta bianca che avevo portato, e mi infilai nel letto, sperando che la notte si portasse via un po' dei miei tormenti.
Dovevamo pensare a quel Fiore di Bellezza, e a quella curiosa storia della rappresentazione, dovevo avere la mente lucida.

Guisgard 12-11-2014 16.30.42

La cena terminò senza che si parlasse ancora dello spettacolo che Maccus stava preparando.
Poi i cinque ospiti furono condotti nel corridoio dove si trovavano le loro stanze.
Ma prima che Guisgard entrasse nella sua camera, Altea gli si avvicinò.
“In effetti” disse sorridendo lui “non che tu ti sia stata molto cortese con me sul vascello... ma non importa... quel fiore era un dono sincero, perchè tu avevi recuperato Mia Amata a costo della vita...” la fissava “... ma ora non parliamone più. Quanto a questa storia, beh... in verità tutto qui mi sembra un po' troppo misterioso... soprattutto quel Maccus... vedremo cosa ci dirà domani, se Dio vorrà...” poi la donna accarezzò la mano del presunto duca “... eh, noto che ti piace turbare il tuo capitano...” prendendo la mano di lei “... ma se ora ti lasciassi dormire con me, cosa penserebbero domattina i servi di lady Cramelia? Dovrei nasconderti in un armadio.” Facendole l'occhiolino.
Ma ad un tratto si udirono dei passi in fondo al corridoio, che ormai era semibuio in gran parte.
“Saranno le guardie forse...” mormorò Guisgard.
Ma di nuovo quel rumore di passi.
“Chi è là?” Chiese il presunto traditore.
Ma nessuno rispose.
“Vieni...” stringendo la mano di Altea “... meglio entrare nella camera...”
Ed entrarono nella stanza destinata al capitano della Santa Caterina.
Guisgard chiuse bene la porta e restò ad ascoltare.
“Non sento più nulla...” voltandosi verso Altea.
Si avvicinò allora alla finestra e guardò attraverso le tende, per poi abbassare la lampada che i servitori avevano lasciato accesa.
Ma proprio in quel momento qualcuno bussò con vigore alla porta.
“Aprite!” Urlò qualcuno dall'esterno. “Aprite, so che siete qui!”
Altea riconobbe quella voce: era di Velv.
“Aprite, traditore!” Gridò ancora la voce da fuori. “So che siete qui, traditore! Insieme alla vostra sgualdrina!”
Poi dei rumori e la porta si aprì di colpo.
Sulla soglia apparve così, dopo aver sfondato la porta, una figura.
Aveva una spada e cominciò ad avvicinarsi ad Altea.
E quando raggiunse il chiarore della lampada allora la donna lo riconobbe.
Era proprio Velv.
“Donna indegna!” Con rabbia Velv, per poi afferrare il vestito di lei, strappandolo con un brusco gesto.
“Così rendi per quel che sei!” Fissandola Velv. “Una donnaccia!”
“Maledetto!” Ringhiò Guisgard, per poi mettersi davanti ad Altea, coprendola col suo corpo.
“Tu morirai insieme a lei!” Minacciò Velv, puntandogli contro la spada.
Il presunto impostore portò d'istinto la mano alla cintura, ma non trovò la sua arma.
Mia Amata era infatti rimasta sulla Santa Caterina.
“Continua a dipingere...” mormorò qualcuno dal balcone della camera, ben nascosto dalle tende “... è una scena mozzafiato!”
“Si, certo!” Annuì l'altro che era col primo che aveva parlato. “Vedrai che bel quadretto!”
“Muori, cane!” Lanciandosi Velv su Guisgard.
Questi però, con rapido gesto, afferrò la coperta sul letto e riuscì ad avvolgere il braccio armato di Velv, per poi disarmarlo.
E subito tra i due sorse una violenta colluttazione.
Tanto che le grida e i rumori furono uditi anche da Clio, che se ne stava inquieta nella sua camera.
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Guisgard 12-11-2014 16.39.06

Elisabeth raggiunse Velv sul ponte, che se ne stava silenzioso a fissare il Lagno, mentre la Regina d'Afravalone, seguendo la nave di Picche di Burmid, attraversava quelle acque in una sera che era divenuta di colpo densa di inquietudini ed enigmatici presagi.
“Non dovreste essere qui, madama...” disse Velv alla donna, senza voltarsi “... vostro marito è dentro, no? Magari potrebbe sembrare sconveniente la vostra presenza qui...” si girò e la guardò “... ma sono felice che invece siate qui... la sera vi rende ancor più bella...”

Altea 12-11-2014 16.45.24

Continuammo a parlare nel corridoio e sorrisi accarezzandogli il viso.."Beh potrei uscire fuori dalla tua stanza all' alba così nessuno mi vedrebbe" e mi avvicinai a lui, la sua presenza e il suo profumo mi turbava e insieme mi davano sicurezza.
Guisgard però iniziò a sentire dei rumori, chiamò ma non ebbe risposta.."Non è che ci spiano? Come detto da te quel Maccus non mi convince affatto e nemmeno lady Cramelia".
Guisgard mi prese per mano e mi portò nella sua camera..ma nulla..nessun rumore.
Rimasi attaccata alla sua mano e il suo braccio mentre guardavamo fuori dalla finestra ma il colpo di scena fu l' entrata trionfale di Velv e quello che successe dopo...mi trovai solo col corsetto addosso e Guisgard mi difendeva ma non aveva Mia Amata e rimasi stupita di quella sua dimenticanza ma con un gesto repentino lo bloccò.
Presi un lenzuolo sopra il letto di Guisgard e me lo misi davanti.."Ma che diamine sta succedendo? E chi sta parlando dietro la tenda?".
Guardai Velv inferocita.."Tu...che fai qui...non hai capito io ti ho detto non ti amo più...anzi pure Dominus non ti ha dato la mia mano, io non sono legata a te..e lo sai benissimo che se Guisgard fosse il vero Duca io sono legata a lui dal patto matrimoniale..allora non hai motivo di offendermi" e gli lanciai uno schiaffone.."E non usare più questi termini verso me..vattene da qua".
Ma poco dopo tra Guisgard e Velv iniziò una lotta e cercai di dividerli.."Basta ora..Velv non lo hai capito" ma guardai dietro la tenda..chi aveva parlato?

Clio 12-11-2014 16.53.36

Non riuscivo a dormire, per quanto cercassi di lasciarmi andare.
D'un tratto udii dei rumori. Cosa stava succedendo.
Quella è la sua voce, maledizione!
Mi alzai in un baleno, prendendo con un balzo i due pugnali negli stivali.
Ma non ebbi tempo di vestirmi, ero scalza, e in camicia da notte, ma almeno ero armata.
Uscii di soppiatto, camminando piano, senza scarpe ero molto silenziosa.
I rumori provenivano dalla camera di Guisgard.
Era una trappola?
Poi li vidi, lui e Velv che si azzuffavano, Altea dietro Guisgard, con l'abito strappato.
Oh, vi hanno interrotto? Che peccato...
Non era il momento di pensare a quello.
Dovevo essere rapidissima.
E dovevo stare bene attenta a non colpire Guisgard.
C'era una spada per terra, immaginai fosse del capitano, era riuscito a disarmarlo in qualche modo.
Erano talmente presi che nessuno si sarebbe accorto di me.
Presi un profondo respiro ed entrai.
In un istante fui alle spalle di Velv, conficcandogli il pugnale sinistro nel fianco e puntandogli il destro alla gola.
Non volevo ucciderlo, dovevamo uscire di lì, un ostaggio ci avrebbe fatto comodo.
"Una mossa e ti ammazzo come un cane.." rigirando il pugnale sinistro nel fianco, mentre con un colpo secco al polpaccio cercai di fargli perdere l'equilibrio.
Guisgard avrebbe avuto il tempo di recuperare la spada.
Non c'era tempo da perdere, era una trappola bella e buona, e dovevamo riuscire ad uscire di lì.
E non sarebbe stato facile.

elisabeth 12-11-2014 20.39.24

L'aria era frizzante.....e Velv....sembrava essersi rasserenato....speravo che tutta quella storia non fosse una messa in scena a i danni di Nettuno...ma la rabbia quando eravamo a tavola..sembrava reale......pensavo anch' io che non fosse conveniente la mia presenza lì sul ponte....ma dovevo far muovere Nettuno...sembrava statico...quasi trascinato dagli eventi e anche se me lo fossi trovato lì.....a fare una chiassata di gelosia........avrei assistito ad un momento di vita...nei suoi occhi ..nei suoi gesti.......comunque mi trovai Velv...." Come sempre avete ragione.....abbiamo gia' dato modo a Burmid di avere da dire qualcosa sul nostro comportamento..........infondo la gente parla...anche quando non avrebbe nulla da dire...e allora perchè prendersene pensiero.......De Gur e' un uomo molto intelligente.......sa chi sono ..e io so chi e' lui..indipendentemente dalla sua memoria......infondo conosco il vero De Gur.......bene...sono felice che la mia compagnia non vi dispiaccia.....il fatto poi che mi troviate bella al chiarore della luna........mi fa pensare che usate bene la spada..e. che con le donne ci sapete fare....anche se vi consiglio di stare attento.....le donne....ne sanno una piu' del diavolo...." Sorrisi......neanche un uomo in tutta la mia vita.......consacrata ad una Dea...e ora due uomini...entrambi affascinanti........ma quanto era difficile essere donna in certi
momenti...maliziosa......furba.....accondiscendent e...giusto quanto bastava...era molto piu' semplice vivere sull'isola...meno problemi..." Ditemi Capitano..perchè questo Burmid da ordini che nella realtà avreste dovuto dare voi........se pensate che io sia sfrontata..non rispondetemi....non la prenderò a male...".....

Guisgard 13-11-2014 01.12.22

Clio rapida e silenziosa raggiunse la stanza di Guisgard, dove si trovava anche Altea, sorprendendo Velv ed immobilizzandolo conficcandogli un pugnale nel fianco.
Il presunto Taddeide raccolse allora la spada del capitano e la punto contro di lui.
“Ora parla, bastardo...” disse Guisgard “... come ci hai trovato? Avanti, parla!”
Ma quello si contorceva a terra per quel pugnale nel fianco.
In quel momento arrivarono anche Ammone e Chiò.
“Cosa succede?” Chiese quest'ultimo.
“Il capitano Velv ha pensato bene di farci visita.” Rispose il presunto duca.
“Come è arrivato qui questo maledetto?” Sorpreso Ammone.
“E' ciò che gli ho chiesto.” Mormorò Guisgard. “E se lui non avrà la compiacenza di svelarcelo, allora lo chiederò direttamente al nostro amico Maccus.”
In quel momento si udirono dei rumori provenienti da fuori la camera.
Guisgard allora subito corse fuori dalla stanza, raggiunse la fine del corridoio e si accorse che la porta che dava sulle scale era stata chiusa dall'esterno.
“Credo di poter dire che siamo tutti prigionieri...” tentanto di forzare la porta il presunto impostore.
“Proverò a sfondarla...” avvicinandosi Ammone.
“No, è solida quercia...” scuotendo il capo Chiò “... quercia Suessionese...”
“Torniamo nella camera e cerchiamo di far cantare Velv allora...” fece Guisgard.
I cinque tornarono nella stanza, ma qui trovarono una sorpresa.
Velv non c'era più e la finestra era spalancata.
E a terra vi era una maschera di cera rotta.
Una maschera le cui fattezze erano simili a quelle del volto di Velv.
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Guisgard 13-11-2014 01.37.33

Velv sorrise ad Elisabeth, per poi voltarsi a fissare lo scorrere del Lagno.
“Vedete...” disse “... il nostro messer Burmid è un mercenario ingaggiato dall'ammiraglio Oxuid ed ha carta bianca in questa missione. Ciò dunque lo pone né sopra, né tanto meno sotto di me, ma semplicemente al di fuori dalla mia autorità. E' un uomo sgradevole, ma devo anche ammettere che possiede quell'innata caratteristica che è comune ad ogni predatore... percepisce l'odore della sua preda. Ed io darei un occhio per catturare quel traditore di Guisgard.” Si girò verso la donna. “Ecco, come vedete, non penso affatto voi siate sfrontata.” Rise piano. “Ma magari lo penserete di me se io...” si avvicinò di più a lei “... se io adesso vi baciassi... dico bene?”
Intanto Nettuno era sceso sottocoperta, cercando Burmid.
Lo trovò in una piccola stanza, insieme a tre dei suoi uomini.
“Venite pure avanti...” accorgendosi del naufrago il mercenario “... cosa fate lì sulla porta? Avanti, entrate... hihihihihihihihihi...”
“Pensavo di trovarvi sulla vostra nave.” Fissandolo Nettuno.
“Invece sono ancora qui... hihihihihi...”
Nettuno restò in silenzio.
“Avanti, vi ascolto...” mormorò Burmid.
“Cosa dovrei dirvi?”
“Magari come catturare quel traditore...”
“Bisognerà prima trovarlo.” Disse Nettuno.
“Già, ma a questo penserò io...” ridendo Burmid “... anche perchè voi sarete impegnato a cercare vostra moglie... hihihihihihi...”
“Mia moglie è su questa nave.”
“Già, chissà a far cosa... hihihihihihihihihihihi...”
“Secondo me” guardandolo Nettuno “dovreste pensare un po' più a quel Guisgard e un po' meno a cosa fa mia moglie.”
“Diciamo” replicò il mercenario “che mi interessa studiare l'indole dei traditori, in ogni loro ambiente...”
“Ossia?” Chiese Nettuno.
“Nulla...” scuotendo il capo Burmid “... solo ciò che ho detto... hihihihihihihihihi...”
“Mi fido ciecamente di mia moglie.” Senza tradire emozioni Nettuno.
“Allora vi invidio...” divertito Burmid “... io non riesco a fidarmi di nessuno invece... solo della mia gabbianella blu... hihihihihihihihihihihihi...”

Galgan 13-11-2014 08.48.47

Ancora una volta, fui impassibile nel volto, ma sorrisi nell'animo; che cambiamento aveva assunto la mia esistenza, dopo gli anni passati nella Chiesa tra i boschi!
Qual brulicare di eventi sostituiva la contemplativa tranquillità della natura!
Ma invero, un cavaliere segue il sentiero che l'Onnipotente ha tracciato per lui, ed io non avrei fatto eccezione; soprattutto, in questo caso, destava la mia attenzione il fatto che a cercare di me fosse stato il maggiordomo del barone, e non il barone stesso...
Risposi al giullare, ma nel farlo fissai il musico;

-In effetti, buon giullare, qui abbiamo finito, il musico ha promesso di chiedere scusa a lady Dafae, ed è mio desiderio il fidarmi della sua parola.
Spero di non dover tornare, e sono certo che sarà così-

Mi rivolsi, poi, direttamente al musico;

-Siate allegro, vi ripeto che quello che ora vi appare come una costrizione, in futuro verrà letto da voi per quel che è, un gesto di suprema cortesia.
A voi, l'onore-

Mi rivolsi poi ai due nuovi arrivati:

-Ebbene, fate strada, vi seguo-

Clio 13-11-2014 10.38.33

Riuscii ad atterrarlo, e Guisgard prese la spada e gliela puntò contro, intimandogli di parlare.
Ma quello si contorceva per il dolore.
"Oh, guarda che femminuccia..." mormorai, divertita, per poi riprendermi il pugnale.
Non servivo più, ormai c'era Guisgard che lo teneva sotto tiro.
Mi avvicinai alla porta, nel caso arrivassero rinforzi.
"Perché venire da solo?" chiesi, guardando il corridoio.
Ma arrivarono solo Chirò e Ammone, per fortuna.
Poi sentimmo dei rumori provenire dal corridoio.
"Ecco, appunto.." Uscimmo tutti nel corridoio, tanto Velv non poteva andare da nessuna parte con quella ferita.
Ci avevano chiuso dentro.
"Fantastico.." mormorai, sarcastica.
Tornammo nella camera e Velv non c'era più.
Mi chinai a raccogliere quella maschera di cera, e strabuzzai gli occhi nel vedere che aveva le fattezze di Velv.
"Qui qualcuno si sta prendendo gioco di noi..." alzandomi, per poi dare la maschera a Guisgard.
"Beh, spero abbia capito che non scherziamo.." mormorai, per poi accorgermi di aver sporcato di sangue la camicia da notte.


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