![]() |
“Bene, lascio a voi la scena, dunque.” Disse Sorridendo Ernot a Vivian.
|
Misk passò alcuni istanti a fissare Dacey.
In una normale situazione quel comportamento sarebbe stato indecente o comunque inopportuno, ma quell'uomo aveva un garbo, un che di cavalleresco negli occhi da apparire cortese in tutto ciò che faceva. “Ditemi...” disse ad un tratto “... cosa desiderate ora? Volete essere lasciata sola? O preferite resti a farvi ancora compagnia?” |
Rimase zitto a guardarmi e sulle prime temetti di aver detto qualcosa che lo avesse offeso in qualche modo.
Non mi sentivo infastidita dal suo sguardo però, cosa che invece succedeva solitamente quando sentivo gli occhi puntati su di me. " Io non so se posso privare ancora il professore di voi" quasi una formula vuota e di circostanza, " ma mi farebbe piacere che restaste ancora a farmi compagnia" ammisi a fatica, per me era un grande passo in avanti, per allontanare lo spettro del passato. |
Sorrisi a Ernot, e presi un profondo respiro.
Parlare così, davanti a tutti, un po' mi inquietava, ma avevo lavorato tanto per quella mostra, e volevo che gli ospiti si sentissero a loro agio. Così attirai l'attenzione degli ospiti, facendo tintinnare il bicchiere di champagne che avevo in mano. Ci siamo... "Signore e Signori.." cominciai, osservando la folla di ospiti "A nome della Taddeus vi do il benvenuto a questa mostra, che vi permetterà di ammirare capolavori artistici come la preziosa Teca d'Oro, ospite d'onore di questa serata, che potrete osservare nella Sala del Giglio.." sorridendo "Speriamo dunque che possiate godervi questa serata, fra arte e cultura, nella splendida cornice che la Taddeus ha messo a vostra disposizione.." indicando la sala, con un gesto della mano. Portai in alto il calice, scrutando la folla. "Brindiamo a questo, dunque.." sorridendo "Alla bellezza, e all'arte..". |
La reazione di Wolfetta mi fece preoccupare.
"ecco... Io non mi affido solo ai miei sogni, ma anche a delle visioni... La sera prima, dopo la passeggiata con Seth, ne ebbi una. Veramente avevo già realizzato questo dipinto ma..." titubbai un pochino, preoccupata all'idea di apparire nuovamente pazza... Sorrisi perplessa alla donna e terminai la mia frase "è scomparso poco dopo averlo realizzato..." |
“Oggi il professore non ha bisogno di me.” Disse Misk. “E' a casa sua impegnato in alcune ricerche.” Fissando Dacey. “Posso dunque godere di questa giornata liberamente. E restare ancora qui con voi è ciò che desidero di più in questo momento. Se volete posso aiutarvi con i vostri bagagli, così che quanto prima giungiate al vostro nuovo palazzo.” Sorridendo.
|
" Sono sicura che sarà un ottimo vicino. Sono felice di aver accettato di dimorare nel suo Palazzo. Per quanto riguarda la sua proposta, penso che entro questa sera portò dargli una risposta definitiva" cercando di non mostrare quanto la sua decisione di restare mi aveva fatto piacere.
" Ci sono i facchini per questo. Voglio solo assicurarmi che le cose vengano portare con attenzione, ci sono cose preziose ma non solo. Ad esempio un quadro che ho comprato qui uno dei miei primi giorni...nm l'ho pagato granché ma è unico e irripetibile" e così iniziai a mostrargli alcune cose ed impacchettarle personalmente lasciando poi le istruzioni al personale dell'hotel. " É una giornata troppo bella non trovate? Vale la pena uscire e vedere che cosa ha da offrire la città oggi" |
Arrivammo davanti alla dimora di Ordifren,ma rimasi perplessa vedendo che era totalmente disabitata.
"Ma è strano, fino a ieri lui c'era..." dissi, incredula. Vidi poi che poco distante c'era una locanda e pensai che lì potessero aiutarmi. |
Tutti applaudirono per quelle parole di Vivian, per poi brindare.
La mostra era dunque cominciata ufficialmente. Gli ultimi invitati erano ormai giunti, fra essi anche Altea seguita da Trevor che divertito si dilettava a prenderla in giro bonariamente sul fatto che le avrebbe fatto da cavaliere alla mostra. Trascorsero così un paio d'ore in cui tutto apparve tranquillo, con la gente che si divertiva non poco ad ammirare i capolavori esposti, tra cui la Teca d'Oro. “Tutto sembra filare liscio...” disse Lion guardandosi intorno. “E' solo la calma che precede la tempesta...” Ozillon “... ho troppa esperienza per dormire sogni tranquilli in questo genere di faccende...” |
“Ti do un consiglio...” disse Wolfetta a Nyoko “... distruggi questo dipinto... non mostrarlo ad Asputin o finirai nei guai...”
|
Le prime ore della mostra scorrevano liete, mi rendeva orgogliosa vedere gli ospiti che si divertivano, ridevano, apprezzavano i capolavori esposti, lodavano la teca d'oro.
Tutto sembrava tranquillo. Chissà, magari il capo aveva ragione a non temere un attacco, ma io comunque continuavo a scrutare la folla, a cercare il minimo cambiamento. Certo, non era compito mio, ma quattro occhi sono meglio di due, dopotutto. Nessuno si stupiva che lo facessi, dopotutto, appariva unicamente lo sguardo di chi vuole che tutto sia in ordine, che tutto fili per il verso giusto. Guisgard non c'era, ma la cosa non mi stupiva affatto. Per ora sembrava tutto tranquillo, ma sicuramente non ero l'unica ad aspettarsi qualcosa da un momento all'altro. Dopotutto, qualunque cosa dicesse Guisgard in pubblico, quella era una trappola bella e buona, altroché. |
Dacey mostrò a Misk alcune cose, mentre impacchettava e preparava la sua roba.
“Si, avete ragione...” disse alla ragazza “... è una giornata ideale per uscire a passeggiare... e poi ho saputo che in città ci sarà una mostra importante... nel palazzo che funge da sede di una grande industria, la celebre Taddeus...” |
Il mio sorriso scomparve subito a quelle parole. Come potevo distruggerlo?
"ma... Se non glielo farò avere, sarò comunque nei guai... Cosa devo fare?" dissi scoraggiata alla donna. |
" Il Palazzo dei Gigli? Oh si lo conosco" dissi finendo si sistemare.
" Una mostra. Sembra davvero interessante. Amo ogni forma d'arte. Non è distante da qui comunque il palazzo. Se ci sbrighiamo arriveremo per tempo" |
Gwen raggiunse la piccola locanda, imboccando lo sterrato.
Entrò e vide un ambiente piccolo ed accogliente, con diversi clienti seduti attorno ad i pochi tavoli che riempivano l'interno della locanda. Dopo un po' arrivò un uomo che prese posto ad uno dei pochi tavoli ancora liberi. Posò il cappello sul tavolo e guardò gli altri commensali. “Chi” disse “ha suonato le campane stanotte?” Un sacerdote seduto con lui scosse il capo. “Ma come?” L'uomo al sacerdote. “Voi non lo sapete, Padre?” Fissandolo. “Allora sarà uno spirito... lo spirito burlone di un sacrestano.” Sorridendo appena. “Oh, ma finitela con queste storie tutti quanti.” Il sacerdote. “Non esistono i fantasmi.” |
Entrai nella locanda e l'ambiente del locale era accogliente, con alcuni clienti.
Sentii poi che parlavano delle campane. Allora mi sedetti ed ordinai un thè. "Anche io ho udito le campane,stanotte, e mi è sembrato strano che suonassero a quell'orario così insolito" dissi agli uomini seduti ai tavoli. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Misk sorrise.
“Bene.” Disse a Dacey. “La Taddeus sembra esercitare su questa città un fascino particolare. Andiamo su... se ricordo bene non dev'essere cominciata da molto.” Offrendole il suo braccio. Lasciarono così l'albergo e si diressero verso il Palazzo dei Gigli, decorato a festa per l'occasione. Entrarono e si mischiarono alla folla dei visitatori. “Nella mia terra un simile sfarzo è inconcepibile.” Misk ad un orecchio di Dacey. Intanto Vivian osservava tutto e tutti. E ad un tratto, fra gli invitati, notò un volto noto. Era Armor. |
Tutto procedeva bene, gli invitati ridevano tra loro, osservavano, parlavano, tutto sembrava filare liscio.
Io mi guardavo intorno, sorvegliando ogni cosa, dando di tanto in tanto informazioni a chi si fermava a parlarmi per qualche istante. Poi lo vidi. Chi diavolo l'aveva invitato? Sentii delle strane sensazioni assalirmi, ricordavo quanto mi avesse fatto male l'indifferenza di Guisgard, poi la sua rabbia, che forse avevo preferito, e poi tutto era tornato alla normalità. Ora non gli avrei permesso di rovinare di nuovo tutto. Mi dispiaceva per quel ragazzo, perché non doveva essere facile per lui, e se non demordeva era perché teneva a me. Ma non teneva a me, teneva a Clio. E io non ero più lei, ormai. Non avrei permesso alla mia vecchia vita di intromettersi in quella nuova. Indietreggiai di qualche passo, restando più nascosta, anche se forse era troppo sperare che no mi notasse, dato che avevo tenuto io il discorso. |
“Credimi...” disse Wolfetta a Nyoko “... se mostrerai questo dipinto finirai davvero male, ragazza mia... dallo a me, lo porterò nelle cantine e là lo distruggerò, bruciandolo poi nel forno del fattore. Tu dirai ad Asputin di non trovare l'ispirazione per dipingere...”
|
Era al quanto inverosimile che io usassi l'ispirazione come una persona normale, ma le sue parole erano piene di terrore. Calai la testa in un "sì" forzato e diedi il dipinto alla donna. "Spero non accada nulla..." dissi stringendo una ciocca, rivolta più a me stessa che alle orecchie di Wolfetta.
|
A quelle parole di Gwen tutti i presenti si voltarono verso di lei.
“Dunque anche altri hanno udito le campane del cuore della notte...” disse a tutti il locandiere indicando la ragazza “... ed inoltre qualcuno ha sgozzato le pecore che Geremis il pastore aveva offerto ai Frati Francescani...” “Forse è lo stesso essere misterioso che suona le campane di notte...” mormorò il locandiere. “Ci sarà una logica spiegazione se le campane suonano di notte.” Fece il sacerdote. “Ed io la troverà questa spiegazione.” |
"Quindi sta succedendo spesso in questo periodo? Da quanto tempo si sentono?" sempre più curiosa.
Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Vivian cercò di defilarsi, di nascondersi, ma avendo udito il suo discorso di apertura, Armor la cercò fino a trovarla.
“Complimenti per il discorso...” disse alla ragazza “... perfetto... ne hai fatta di strada, Clio... sei diventata una diplomatica o cosa?” Ridendo. |
Come immaginavo mi trovò.
Sospirai, non potevo nemmeno trattarlo troppo male, visto che c'era lì tutta la città. "Grazie.." con un sorriso forzato "Sto lavorando.." tagliai corto. Ma poi pensai che infondo c'era una cosa del mio passato che volevo sapere. "Perché, che faceva Clio?" guardandolo freddamente "Voglio dire, l'unica cosa che non ho dimenticato è come si uccide..." dissi con naturalezza, abbassando la voce "Mi chiedo perché lo sappia fare così bene..". |
“Cerca Asputin e digli come ti ho detto...” disse Wolfetta a Nyoko “... al massimo ti beccherai un rimprovero... io intanto vado a distruggere il quadro...” e scese nelle cantine.
|
“Da qualche settimana più o meno...” disse il locandiere a Gwen “... la campana è quella della vecchia chiesetta di Santa Maria la Nuova... viene aperta una volta all'anno, tra l'Ascensione e Pentecoste...”
“Già...” annuì uno dei clienti “... dunque dovrebbe essere chiusa in questo periodo... chi allora suona la sua campana?” |
Detestavo i rimproveri. Avevo passato gran parte della mia vita solo con quelli. Mai una parola gentile, mai un complimento, e tutto ciò solo perché avevo questo 'dono'. Accigliata, mi allontanai dalla donna, forse l'unica persona ad avermi rivolto un minimo di gentilezza. Mi avvia verso la sala pranzo dove trovai Asputin... Mi venne un nodo alla gola all'idea di essere nuovamente rimproverata, ma dovevo farlo... Seppur ignoravo il perché del timore di Wolfetta...
|
Ascoltai attentamente le parole dei clienti.
"Sì, in effetti è molto strano..." mentre sorseggiavo il thè Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Eh, già...” disse Armor a Vivian “... davvero non ricordi, Clio? Gli allenamenti, le battaglie, le ferite e la fratellanza fra noi tutti? Lì ci siamo conosciuti... durante i duri allenamenti... non rammenti nulla?”
|
Nyoko entrò nella stanza ed Asputin si voltò.
“Allora...” disse “... il dipinto è pronto? L'hai ultimato?” Fissandola. |
Sbuffai.
"Quante volte devo ripeterti che non sono più Clio?" scocciata "Ti ho fatto una domanda semplice.. no, non ricordo un accidenti di niente, mi chiamo Vivian e ho una vita qui, e ti sarei grata se mi lasciassi in pace.." sospirai "Era una domanda semplice.. potevi cogliere l'occasione per renderti utile.." sostenendo il suo sguardo con freddezza "Se non hai intenzione di rispondermi allora lasciami lavorare..". |
Tremai a quelle domande ma non smisi neppure un secondo di fissare i suoi occhi.
"No, signore. Non riesco a trovare la degna ispirazione..." le parole mi scivolano dalle labbra come dettate da qualcun altro e non me stessa. Chiusi gli occhi, pronta a ricevere l'ennesimo rimprovero. |
“La luce che di tanto in tanto qualcuno ha visto di notte...” disse un alto dei clienti “... e poi il suono misterioso della campana quando invece la chiesa dovrebbe essere chiusa... ed infine le pecore promesse ai frati sgozzate...”
“Forse c'è qualche lupo nella brughiera...” un altro. “Un lupo che suona la campana non si è mai visto...” sarcastico il locandiere. Tutto ciò mentre Gwen beveva il suo thè. |
Ascoltavo la conversazione.
In effetti era molto molto strano e per un attimo la mia mente andò subito alla morte della zia, ma forse facevo dei pensieri assurdi... Intanto era certo che lei fosse stata assassinata brutalmente e senza pietà e se era vero Chechi suonava era anche chi sgozzava le pecore, allora qualche collegamento poteva esserci. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“E sia...” disse Armor a Vivian “... fammi tutte le domande che vuoi ed io ti risponderò...”
|
“Sciocca ragazza...” disse con disprezzo Asputin a Nyoko “... e sia, ti aiuterò ad avere la tua dannata ispirazione... ti manderò dove potrai trovarla... devo solo decidere chi può accompagnarti...”
|
Oh, bravo, un po' di collaborazione
"Ti ho chiesto, che mestiere faceva Clio?" chiesi "Da come hai parlato poteva essere un soldato, un pirata, un mercenario, un brigante..". Era l'unica cosa che mi interessava sapere. Perché sapevo uccidere? Perché era così facile e così.. appagante? Mi sembrava così assurdo eppure ricordavo bene come mi ero sentita dopo aver combattuto con i malviventi all'inaugurazione. Forse chissà, magari speravo succedesse qualcosa di nuovo per poter combattere ancora. Anche se era un pensiero terribile, se detto ad alta voce. |
In breve nella locanda scese una strana inquietudine, un'atmosfera cupa.
E Gwen avvertì un senso di angoscia. Sul volto di quella gente c'era la paura di qualcosa di ignoto. “Ora andrò alla chiesetta a controllare.” Disse il sacerdote. “Qualcuno viene con me?” Guardando i presenti. |
C'era dell'angoscia nell'aria, forse era la paura di quegli uomini dell'ignoto, e potevo capirli.
"Potrei venire io, se vi va. La mia carrozza è proprio qui fuori" dissi al sacerdote, cercando di sfruttare quell'opportunità. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Si, eri una mercenaria...” disse Armor a Vivian “... assoldata per proteggere il castello di un signorotto... lì ci siamo conosciuti ed innamorati... io ero al servizio del signorotto... poi l'attacco, tu che resti ferita, per poi sparire... ti ho cercata a lungo e finalmente ti ho ritrovata, Clio...”
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 17.06.21. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli