“Se davvero io e te siamo fatti per stare insieme...” disse Elv a Gwen, senza alzare la testa dal foglio su cui disegnava “... si, a volte questo dubbio mi assale vedendo il tuo carattere...”

Fu come un fulmine a ciel sereno.
Ma diceva sul serio?
"Non abbiamo mai litigato in tre s coli, davvero vorresti gettare tutto al vento solo perché adesso ho esagerato? Sul serio?" dissi, mantenendo un tono di voce calmo, anche se avrei voluto urlare, ma non era il caso.
Mi aveva sconvolta, ma volevo che ne parlassimo, altrimenti sarebbe stato peggio.

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Elv continuò a disegnare senza dire nulla.
C'era inquietudine fra loro.
Da quando erano arrivati in città, in quel palazzo.
Forse rcibalda aveva ragione?
"Dai, non parliamone più..." disse Elv a Gwen "... magari è solo un momento così..." disegnando, per poi guardare il ciondolo che lei aveva al collo "... è proprio particolare... quando sarà ti ritrarrò con quel ciondolo... non toglierlo mai, porta fortuna ha detto Azzy."

Non disse nulla, liquidando la cosa per non parlarne più e parlò del ciondolo.
C'era tensione.
E forse sapevo anche a cosa attribuirla.
"Voglio andare via da questo posto" dissi a un tratto.

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Elv smise di disegnare e guardò Gwen.
“Non penserai che tutto possa migliorare solo andando via da qui...” disse “... anzi, credo che questo posto sia molto accogliente e poi ci sono Stoinov ed Azzy.”

"Invece sì che lo penso. Questo posto ci sta facendo male, Arcibald aveva ragione dicendo che è un luogo strano e che strane forze agiscono qui" dissi, con tono incisivo.

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“Arcibald è un menagramo...” disse Elv a Gwen “... della peggior specie direi.” Fissandola. “Stainov ed Azzy sono veri amici invece.”

Sgranai gli occhi a qurll tivrlazione e feci appello a tutto il mio autocontrollo per non rispondergli male.
Bene.
A quanto pareva, avva poche intenzioni di collaborare.
E chi ero io per obbligarlo?
Nessuno.
Forse sua moglie, ma per lui questo sembrava non contare, adesso.
Allora andai in camera e preparai il bagaglio con le mie cose.
Se lui non voleva tornare a casa, ci sarei tornata da sola.


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Elv dopo un po' andò in camera, trovando Gwen che preparava i bagagli.
“Andarsene non è un modo per risolvere i problemi.” Disse lui. “Ma solo per fuggire, Gwen. Vuoi questo? Vuoi andare via?”

Dopo un po' arrivò in camera e mi voltai a guardarlo.
"Allora dimmelo tu qual è" ribattei, fissandolo.

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