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Mi ritrovai in mezzo a dei cespugli, le orecchie mi ronzavano ancora, quando mi resi conto che pioveva, ero fradicia infangata, quanto avrei voluto un bagno caldo............ma......ero sola e gli altri dove erano finiti ?........mi alzai da terra e comincia a guardarmi intorno urlando i loro nomi, mi rispose la voce intontita di un uomo........che mi pregava di non urlare.................mi voltai di scatto e la voce si presento' ......Sir Pellinore...per servirvi...........mi accasciai al suolo.......con i capelli appiccicati al viso inzuppati dalla pioggia sembravo una pozzanghera.......non ci potevo credere.....come avevo fatto a portarmi dietro un' altra persona...............incomincia a piangere......ero li' con uno sconosciuto .........in un posto sconosciuto ..........e i miei amici dov'erano...?
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e sir pellinore chiese il nome e dolcemente rispose la dama... che sembrava impaurita... sir pellinore cercava di tranquillizarla ma non ci riusciva... elizabeth voleva trovare i suoi amici e e il cavaliere le chiese i nomi... e si offrì volontario per aiutarla a cercarli... ma sapeva che lady elizabeth non si fidava di lui...
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In quella grotta si gelava, cercarono cercarono di accendere un fuoco, ma la fredda aria che entrava lo spegneva ogni scintilla.
"Speriamo smetta presto.." disse Perry guardando fuori. Gli alberi della foresta avevano un colore verde scuro fno alla punta, di animali non se ne vedevano; la pioggia creava un'atmosfera cupa e grigia. In sottofono solo il rumore della pioggia che cade nel terreno o sulla prima cosa che trovava. |
intanto Sir Pellinore e Lady Elizabeth, con lei sul cavallo e lui a camminava, senza sapere dove stavano andando... trovarono Lady Perry e Sir Dunmer nella grotta, Sir Pellinore non sapeva chi fossero e aspettava che Lady Elizabeth parlasse...
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Flò, diligentemente, mi attese tutta la notte: aveva seguito ed individuato l'arciere che aveva scoccato l'ultimo dardo.
Dovevo, a tutti i costi, capire chi fosse il mandante, così..seguii il mio astuto e paziente falco...che mi diresse verso un castello: era quello di Lord Ascanio, un abile e perfido combattente...pretendente vendicativo di Lady Perry ..che era fuggita dalle sue grinfie! Inscenai una rissa..presso il sobborgo.. per farmi arrestare e portare nelle segrete. Le guardie avevano la lingua lunga...e molte notizie ..mi giovarono per il piano che avevo escogitato: aspettavo solo il momento propizio. Sir Morris |
Finì di piovere d'un tratto, Pery salì sul cavallo e galoppando arrivò fino al castello.
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Dunmer seguì Lady Perry e percorsero il tragitto in modo oltremodo veloce, non parlarono quasi per niente, si limitarono solo a spronare i loro destrieri verso la meta.
Non appena arrivarono a vedere il castello da non troppo lontano, Dunmer affiancò Lady Perry e le chiese: -Sembra che siamo arrivati...adesso? |
"Si...ma quello non è Sir Morris? cosa sta accadendo? perchè lo prendono??" Rispose Perry con occhi spalancati.
"C'è una botola tra gli alberi, che porta alle segrete...nascondiamo i cavalli ed entriamo!" aggiunse poi di gran fretta. |
Dunmer si affrettò a nascondere i due cavalli, poi seguì Lady Perry che lo conduceva alla botola.
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cavalcai in silenzio grata di quell' atto di gentilezza, dovevo fidarmi di lui, ero sola in terra straniera, in un epoca che sconoscevo.........incomincia a raccontare tutto quello che era successo a Camelot e come mai mi ritrovo li' lontano non so quanto............vidi in lontananza il castello.........si stagliava scuro nel cielo, dove saranno state le segrete?...istintivamente cercai la mano di sir Pellinore
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Perry, seguita da Sir Dunmer, cercò la botola. Era nascosta dall'erba verde e bagnata.
Non si ricordava il posto molto diverso: gli alberi erano alti alti, sembrava toccassero il cielo; di fiori non ce n'erano attorno, lei riordava che in primavera ne nascevano molti color ciliegia. Camminò finò alla botola e poi l'aprì; un odore di muffa ne uscì. "Venite Sir, non sarà il posto più pulito del mondo, ma possiamo solo entrare da qua senza essere visti...". |
Elizabeth trovò la mano di Sir Pellinore e a un trattò, Sir Pelliniore sentì come una scintilla...non sapeva dove stava andando con Lady Elisabeth ma per lui non faceva niente...
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sentii un brivido al contatto con la sua mano...e questo mi fece irrigidire, che mi stava succedendo, scesi da cavallo mi affiancai a lui e lo guardai...il mio fu un muto assenso, avevo sentito anch'io, ma in quel momento l'unica cosa importante era Sir Morris, cercai nella mia mente cio' che avevo imparato sui libri, e mi ricordai che era possibile andare a far visita ai prigionieri..una volta li' qualcosa me la sarai inventata..........
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Citazione:
http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=573 Come già è stato messo in evidenza, ogni personaggio può controllare sè stesso e non altri. Nell'esempio di cui sopra voi, Sir Pellinore, avete controllato le azioni di lady Elisabeth, e questo non si può fare nel gdr. Vi ringrazio dell'attenzione e buon proseguimento a tutti;) |
spolverai il mio vestito e rassettai i miei capelli , non avevo uno specchio ma pregai in cuor mio di avere un aspetto decente, all' altezza del ponte levatoio, mi si strinse lo stomaco, arrivai al cospetto della guardia e chiesi se quella mattina un cavaliere era stato trattenuto nelle segrete.......volevo vederlo....
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Mi risvegliai che era già giorno fatto. Dalla finestra entrava una brezza tiepida che profumava di lavanda.
Cercai di dare una spiegazione alla situazione in cui mi trovavo. Ero a letto, nella mia stanza, frutta fresca appoggiata su un vassoio adagiato sopra ad una sedia a fianco del mio letto. Mi sedetti e la testa mi girò. Riaprii gli occhi e a fatica riuscii a scendere dal letto. Uscii dalla stanza in cerca di qualcuno a cui chiedere "che cosa era successo". Scesi le scale e mi imbattei in...... |
Ad un tratto, ebbi la sensazione di percepire una "presenza"...ma non riuscii a comprendere chi o cosa fosse.
Il mio piano, consisteva nel dover fingere di star male o di esser morto. Quella sensazione continuava a crescere...e diventava sempre più una vera e propria percezione! Sir Morris |
Io la seguivo, non sapevo che volesse vedere, ma li volevo stare affianco...
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L'odore nauseante delle segrete investì in pieno Sir Dunmer, costringendolo ad una smorfia di disgusto.
Le gallerie sotterranee erano molto intricate e il cavaliere si limitava a seguire la dama, non avendo la più pallida idea di quale fosse il percorso da seguire. -Manca ancora tanto? |
"Siamo arrivati Sir! presto, dobbiamo salire su queste scale senza far rumore!" rispose Perry indicando una scaletta.
Salì, sopra c'erano le celle e neanche una sentinella! sarà stata l'ora di cambio, avevano avuto fortuna! |
la guardia mi chiese chi ero, dissi di essere la sposa del prigioniero, mi guardo' fisso in volto sfoderando un sorriso nauseabondo, scendemmo nelle segrete, l' odore di umido e di stantio era insopportabile, camminavamo in fila indiana.........quando lo vidi ...presi ad accellelare il passo avrei voluto sincerarmi che stesse bene, quando qualcosa o qualcuno mi fece perdere i sensi. Mi risvegliaia qualche ora o giorno dopo, non riuscivo a mettere a fuoco avevo la testa che mi scoppiava, era una stanza fresca pulita e con me c'era qualcuno che non riconobbi .........persi i sensi un'altra volta
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Anche Sir Pellinore era in quella stanza, svenuto non sapeva dove si trovava ma riconobbe Lady Elizabeth sull'altro letto... si tranquillizzò... si accorse di non avere più l'armatura e la spada e neanche il suo cavallo... stava per alzarsi a cercarli quando il mal di testa lo fece svenire dinuovo...
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Perry arrivò davanti alla cella di Sir Morris: "Sir! oh vi ho trovato! vi farò uscire ve lo prometto!".
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Non era stato difficile seguire le tracce... forse era stato anche molto fortuito trovare dei lembi di vestito a poche miglia dalla grotta, ma da li in poi le tracce erano fresche e il Jorgänsen non poteva sbagliarsi.
Non si portò la cavalcatura, troppo ingombrante e rumorosa. Sapeva benissimo dove stava andando dopotutto, anzi lo poteva ben intuire... tutto convergeva nel luogo che sembrava essere la dimora del mandante dei tentativi di omicidio. E paradossalmente della fonte di guadagni di Eldred. Il vichingo riuscì a raggiungere il palazzo in tempo... ma non potè fare altro che constatarne da lontano e da dietro il bosco l'austerità. Le guardie pattugliavano il luogo... e non è di sicuro saggio fare uno delle sue entrate alla "spaccaossa". Non è mica in Norvegia... Forse doveva solo aspettare e sperare qualcosa si smuovesse... |
Mi svegliai che fuori era buio....barcollando mi avvicinai alla possente porta di legno, ero stata chiusa in una stanza, incomincia a tempestare la porta di pugni....non mi sentiva nessuno , spostai le pesanti tende e guardai dalle strette fessure, ero rinchiusa in una torre. bene era davvero la fine per me e per chi era nella stanza ma con il buio non riuscivo a distinguere chi fosse.........almeno sarei morta li' in compagnia di qualcuno.......avevo solo una pietra in tasca e non sarebbe servita a niente.......mi raggomitolai sul letto vicino alla sagoma sconoscita ..avevo un gran freddo.....e calde lacrime scivolarono sul viso...speravo per gli altri ad una fine migliore
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Sottovoce, dissi a Lady Periclea..di procurarmi un sonnifero potente ..che simulasse la morte!
La voglia di uccidere Sir Ascanio era cresciuta...ma ....quella presenza..era in pericolo, dovevo uscire al più presto! Sir Morris |
"C'è una strega da queste parti...vende dei veleni temporanei, spero nn siano invece fatali..i proverò Sir, voi state attento!"
Perry uscì dalle segrete dalla stessa botola che la fece entrare senza esser vista. |
Sir Pellinore non sapeva che fare, gli girava forte la testa e si alzò, girò per la stanza per vedere cosa fare, si accorse che si trovava in una stanza chiusa da un grande portone e cercò di aprirlo senza risultato... tornò a stendersi e pensava cosa fare...
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Scesi dinuovo nella botola, una volta atterra sentii un botto, qualcuno doveva averci visto e ci aveva incastrati li dentro.
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Dunmer tentò più volte di sfondare la botola, ma il legno troppo massiccio e la posizione scomoda in cui si trovava non gli permisero neppure di scalfire l'apertura.
Diede un pugno sul muro vicino: -DANNAZIONE, non si apre... l'hanno bloccata da fuori.... |
"Non possiamo più uscire...dobbiamo trovare un soluzione..." Perry aveva il respiro affannato, si sentiva soffocare e si accasciò per terra.
Il panico stava a poco a poco invadendo la sua mente. |
Dunmer prese le spalle della ragazza e, guardandola negli occhi, le disse:
-Lady Perry state calma, vi prometto che usciremo da qui, in un modo o nell'altro, non sarà certo questa squallida galleria la nostra tomba! Detto questo si armò di torcia e iniziò a percorrere i cunicoli in cerca di un'uscita secondaria o di qualcosa utile a forzare la botola. |
Perry si sentì svenire e mancar l'aria.
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Dunmer tornò senza aver trovato nulla di rilevante, si accorse del corpo riverso in terra di Lady Perry e, preoccupato, dopo essersi assicurato che i battiti erano regolari, tentò di svegliarla scuotendola delicatamente.
-Milady? Svegliatevi! |
Lo scandinavo stava cominciando ad annoiarsi... l'ombra degli alberi si era ampiamente spostata da quando si era appostato la, aspettando che le guardie lascino uno spiraglio dove passare, o almeno una sia lasciata sola, a fare da vittima sacrificale per Eldred... ma che... semra che queste siano fossilizzate ai loro posti senza muoversi.
Se non fosse per quella guardia allontanatasi per chissà quale motivo... ma Eldred non poteva ne biasimarla ne approfittare dell'errore... ha lasciato libero un tombino... chi o cosa diavolo si può trovare in un tombino? |
Aprì gli occhi e vide il volto di Dunmer, poi guardò di lato accorgendosi di essere ancora nella botola, le venne sonno.
"Sir, la caviglia mi fa male e...e...ho sonno...". |
Dunmer prese il suo mantello, lo appallattolò e ne fece un cuscino.
-Allora appoggiate il capo qui e dormite, veglierò io su di voi... Dunmer era preoccupato, ma in cuor suo sapeva che sarebbero usciti. |
In una guerra e soprattutto in un assedio, anche il più insignificante dettaglio può fare la differenza tra vita e morte... tra vittoria e sconfitta.
Questo Eldred l'hai imparato bene e con un ringhio riluttante e uno sputo di noia verso il cespuglio si diresse a tentoni verso il tombino... era quasi sul retro del castello, quindi dopo che la guardia più vicina si allontanò, dovette solo aspettare che quella più lontana se ne andasse per avvicinasse... il lucchetto non fu un problema... lo Jorgänsen estrasse l'ascia e sferrò un colpo preciso all'oggetto. Non fece neanche troppo rumore... Dovette solo aprire la porta... e fu abbastanza sorpreso... |
Come Dunmer vide la botola aprirsi e l'ascia del vichingo che li aveva liberati, prese in braccio Lady Perry e insieme uscirono da quella galleria.
-Sir Eldred, onore a voi...ci avete liberato, non so come ringraziarvi. Poi adagiò la fanciulla delicatamente sul prato. |
Di sicuro non sono mai state il suo forte le entrate trionfali da eroe, ma il salvatore della situazione era decisamente lui in quel momento. Sentiva il suo onore da mercenario salvo, vedendo Perry solo svenuta.
Li avrebbe condotti via di lì... così fa un buon soldato. "Ringraziatemi quando saremo salvi..." Disse voltandosi per assicurarsi che nessuna guardia fosse nei paraggi... e non ve ne erano... per ora... |
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