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Elv bussò e poi aprì la porta, facendo segno a Gwen di seguirlo.
Entrarono. La stanza era semibuia, avvolta da una leggera penombra. Dai vetri di una finestra giungevano l'alone delle luci della strada ed i bagliori dei lampi. Il temporale infatti era sempre più vicino. “Nonno...” disse Elv parlando ad una sedia voltata verso la finestra e su cui presumibilmente c'era seduto qualcuno che l'ampio schienale copriva del tutto. |
Altea accese una candela e cominciò a camminare per la sua abitazione, avvolta dal buio.
Un buio lacerato di tanto in tanto dai bagliori dei lampi. Anche i telefoni, come la tv, sembravano fuori uso. Black poi appariva sempre più nervoso. Cominciò a graffiare sulla porta, come se volesse uscire fuori. |
Non rispose nessuno, forse dormiva.
Seguii Elv dentro la stanza semibuia, avvolta completamente nella penombra e lui lo chiamò, ma la poltrona era voltata verso la finestra e non si riusciva a vedere molto, anzi, non si vedeva nulla. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Sussultavo a ogni lampo e tuono...il telefono non funzionava, Black voleva uscire..."Fermo....avanti calmati...cosa diamine sta succedendo?" mi sedetti a terra attaccatta al muro...non potevo prendere l' auto, era troppo forte il temporale...solitudine..era l' unica parola di quella situazione.
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Plates annuì a Clio e le due dottoresse cominciarono i test di controllo sulle funzioni del robot.
Svolsero le prime analisi e tutto appariva nella norma. “Non sembrano esserci anomalie alle funzioni base del robot...” disse Plates controllando i risultati dei test “... i comandi non hanno motivi di risultare imperfetti... è tutto molto strano...” |
“Nonno, sta succedendo qualcosa di molto strano...” disse Elv fissando la sedia “... gli uccelli... sono come impazziti...”
Un nuovo tuono rimbombò nel cielo della sera e la luce cominciò a diventare incerta. La piccola lampada della stanza, unica fonte luminosa, si spense. “Nonno, cosa dobbiamo fare?” Ancora il ragazzo. Ad un tratto si udì un rumore giungere dal corridoio. Poi un ringhio. “Deve essere il mio cane...” Elv guardando Gwen. |
Ad un tratto Black cominciò ad apparire aggressivo.
Guardava Altea in modo minaccioso. Dal cielo della sera i tuoni diventavano sempre più frequenti. Il temporale sembrava essere molto vicino ormai. La luce ad un tratto tornò e la tv riprese a trasmettere in modo normale. Black corse via, sotto il divano. |
Le analisi non rivelavano nulla, era tutto molto strano, tutto sempre più inspiegabile.
Beh, io non credevo ai misteri, quanto più che esistesse qualcuno che stesse sabotando i robot in modo diverso da noi, oppure che veramente fossero impazziti e avessero iniziato a ribellarsi, un’eventualità che noi ritenevamo possibile a differenza di tutti gli altri. Mentre eseguivamo i test io effettuai anche uno screening per cercare eventuali malware che potevano essere stati inseriti all’interno del sistema. “È tutto molto strano...” pensierosa “Crede che dovremmo resettarlo? Qualunque cosa fosse non possiamo permetterci che si ripeta nuovamente...” pensierosa “L’alternativa credo sarebbe smontarlo pezzo per pezzo ma dubito che la Girellax sarà entusiasta!” Constatai. “Lei cosa ne pensa, Dottoressa?”. |
Il gatto diventò aggressivo, non riconoscevo quello sguardo, sembrava volesse attaccarmi.
Il temporale era vicino ormai...Black si rintanò sotto il divano e la luce tornò. "Ma che diamine..." dissi perplessa..."Cercai di richiamare vedendo se rispondeva. |
Elv cominciò a parlargli, ma lui non rispondeva.
O dormiva, o era semplicemente molto scortese. Improvvisamente, un tuono, la la lampada si spense è un rumore seguito da un ringhio. Istintivamente, strinsi un lembo della giacca di Elv e ricambiai il suo sguardo terrorizzata. Cosa stava succedendo, oggi? Era tutto strano, ambiguo, dubbio ed io avevo paura. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si, resettarlo credo sia la cosa più semplice e forse la più giusta da fare al momento.” Disse Plates a Clio. “Per il momento non vedo soluzioni diverse. Procediamo quindi...”
Cominciarono tutte le procedure atte a portare al reset generale del robot. Alla fine tutte le funzioni primarie e secondarie di Gutalx furono azzerate. “Tra qualche minuto lo riattiveremo.” Plates a Clio. |
Altea provò a telefonare ed ora il cellulare sembrava funzionare.
Intanto la tv aveva ripreso le sue normali trasmissioni. Al tg parlavano degli strani avvenimenti registrati in città. Black out, difficoltà della telefonia e delle trasmissioni satellitari. Inoltre erano stati riscontrati comportamenti curiosi ed insoliti negli animali. |
Elv guardò Gwen e poi aprì la porta della stanza.
La luce ritornò e si poteva vedere nel corridoio. I due ragazzi videro allora il cane di Elv. Ma era molto diverso. Presentava tagli e lacerazioni ovunque, ringhiava e schiumava come se fosse in balia della rabbia. https://vignette.wikia.nocookie.net/...path-prefix=it |
Finalmente il telefono funzionava e composi il numero mentre ascoltavo la tv con attenzione. "Allora non sono pazza io" bisbigliai.."Avevo intuito bene, ma cosa può essere a creare tutto questo.." mentre sentivo il telefono squillare ma veramente perplessa, ma non era il momento di farsi prendere dal panico.
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Mi aggrappai letteralmente al suo braccio mentre lo seguivo fuori, in corridoio.
Ma avrei preferito non andarci. Lì c'era il suo cane, o quello che ne era rimasto. Era ferito, ringhiava, schiumava, era completamente diverso e terrificante. Io ero totalmente paralizzata, sudavo freddo e tremavo. "Credi che la pistola funzionerà?" sussurrai flebilmente, con la voce traballante e terrorizzata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mentre in tv quelle strane notizie scorrevano senza sosta, il telefono continuava a squillare.
“Si...” disse una voce maschile ad Altea “... pronto?” |
“E'...” disse titubante Elv a Gwen “... è... è il mio cane... non posso sparargli...”
Un attimo dopo quell'orribile cane si lanciò verso di loro per aggredirli ed azzannarli. Elv allora estrasse rapido la pistola ed istintivamente sparò. Il cane allora stramazzò al suolo senza vita. |
Mentre i miei occhi scorrevano tra le immagini alla tv udii la sua voce e mi tranquillizzai.."Sono Altea....lo senti questo temporale...non so che stia succedendo...è da oggi pomeriggio qui tutto si accende, si spegne e il gatto è nervoso" deglutii e gli raccontai tutto quello accaduto all' Arena Fap, di Goz, di Gutlax.."Qualcosa di surreale sta accadendo...vieni ti prego, ho delle foto pure da analizzare, magari scopriamo qualcosa..o vengo io da te?" guardando il temporale fuori.
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Non ebbi il tempo di fargli capire che no, quello non era più il suo cane.
Il suo cane era morto nel momento in cui quei dannati uccelli lo avevano aggredito e da lui era risorta un'altra bestia, orripilante e infernale. Mi voltai serrando gli occhi quando il cane si lanciò su di noi, ma invece di sentire le sue zanne penetrarci nella carne, sentii lo sparo che lo fece stramazzare sul pavimento. Restai qualche istante in quel modo, poi aprii gli occhi e lo vidi lì, esanime. Ripresi a respirare e guardai Elv. E lo abbracciai. "Mi dispiace..." sussurrai "Ma non era più lui. Hai dovuto farlo, non c'era altra scelta. Sono stati gli uccelli a ridurlo in quel modo e non potevi fare diversamente..." aggiunsi, dolcemente. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Annuii a Plates.
“Mi sembra un’ottima idea..” guardando il robot mentre facevo scivolare nel computer centrale una piccola schedina che avrebbe copiato tutti i dati, li avrei fatti analizzare dai nostri tecnici per cercare di capire che cosa fosse successo. Aspettammo un po’, dopodiché era l’ora. “Lo riattiviamo, Dottoressa?” |
“E' un po' tardi per delle foto...” disse lui al cellulare “... no?” Ad Altea. “Mmm... a meno che non sia davvero importante... e temo proprio lo sia, giusto? Conoscendoti non ti arrenderai facilmente... e sia, verrò io da te... non mi sentirei tranquillo a saperti in auto con questo tempaccio...”
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Elv restò a guardare il suo cane senza vita, poi strinse in un abbraccio Gwen.
Un abbraccio liberatorio. “Si...” disse piano “... si... credo tu abbia ragione...” sconvolto per aver ucciso il suo amico a 4 zampe “... ma cosa gli è accaduto? Gli uccelli...” mormorò “... sono stati loro... lo hanno assalito e fatto impazzire...” |
“Si, procediamo.” Disse Plates a Clio.
Riavviarono così tutte le funzioni di Gutalax. Man mano che procedevano il computer controllava ogni riscontro e se tutto procedeva con ordine. “Strano...” mormorò la dottoressa “... i test... sembrano... sembrano alterati... è impossibile...” sgranando gli occhi. |
Alle sue parole risi.."Certo..è tardi per le foto..ma non per altro" poi quelle parole e la mia mano smise di tremare, furono come una dolce carezza che mi tranquilizzarono..."Ti aspetto...ma stai attento pure tu" e spensi la chiamata.
Preparai dal the, ero nervosa, speravo non gli succedesse nulla in auto, ma mentre aspettavo accesi il portatile, estrassi dalla fotocamera una microsim che conteneva le foto e iniziai a guardarle..era pure un modo per alleviare la tensione. |
La mia piccola chiavetta registrava ogni cosa, ogni movimento, ogni mutazione di quella macchina.
Restai davvero colpita quando vidi che i test erano alterati. Chiunque ci fosse dietro, era davvero bravo, davvero molto bravo! “Ma è impossibile!” Esclamai “Come alterati, che succede?” Guardando io stessa i monitor di controllo. |
Mi piacque quell'abbraccio.
Era confortante, liberatorio, consolante e lui lo ricambiò allo stesso modo. E non seppi perchè, ma improvvisamente mi tornò un ricordo alla memoria. Oggi il locale non era stato molto affollato. C'erano sì e no tre tavoli occupati. Oltre il suo. Il suo era occupato, come sempre. Era già il terzo giovedì di fila che veniva qui, sedendosi nello stesso posto, un po' isolato dagli altri. Avevo avuto un po' modo di osservarlo, notando che sembrava timido, introverso. Le altre due volte, aveva ordinato una tazza di caffellatte; oggi non aveva ancora chiesto nulla, ma non potevo certo spuntare là con una tazza senza sapere cosa volesse. Alzò un attimo lo sguardo, il quale incrociò il mio. Abbozzai un timido sorriso, ma lui guardò subito altrove. Allora uscii da dietro il bancone e lo raggiunsi. "Vuoi ordinare qualcosa?" Sussultò appena sentendomi parlare e mi guardò. Lo vidi indeciso, su cosa fare, su cosa dire. Poi abbassò lo sguardo. Che strano tipo... "Beh, ehm... Ripasso tra un po', così puoi decidere..." mi voltai per andarmene. "Mi chiedevo..." sentii la sua voce e mi girai di nuovo "Se... Se ti andava di prendere qualcosa anche tu... Cenare con me... Insieme, insomma..." il suo essere impacciato mi fece tenerezza. Sorrisi. "Due bistecche, allora." Tornai dopo un po' con due piatti, in cui campeggiavano due grandi bistecche, ottime per esperienza personale e mi sedetti di fronte a lui, mentre iniziavamo a mangiare. Non era il posto più romantico del mondo, ma si poteva fare. E poi, oggi c'era pochissima gente, potevo concedermi una pausa, soprattutto ora, che non mancava molto alla chiusura. "È... È molto buona..." "Oh, grazie" sorridendogli. "Grazie, Elv" corresse lui, aggiungendo quello che doveva essere il suo nome, con il primo accenno di sorriso che vedevo sul suo volto. "Grazie, Elv" ripetei allora, divertita, prendendo un boccone di carne. "Di niente..." la sua risposta rimase in aria, sospesa ed io mi riscossi. "Gwen, mi chiamo Gwen" e lui annuì. Mi accorsi dei suoi occhi, erano neri e bellissimi, brillavano quasi, dettaglio che si aggiungeva ai capelli corvini che gli incorniciavano il volto e al suo sorriso. Così, continuammo la nostra cena e, con un po' di impaccio, la nostra chiacchierata. Forse perchè per la prima volta in un anno sentivo che da qualche parte c'era ancora il ragazzo tenero, timido e impacciato che avevo conosciuto. Ma ora, non c'era tempo per i ricordi. "Sì... Credo siano stati loro, quando lo hanno attaccato..." mormorai, senza sciogliermi da quell'abbraccio, anzi stringendolo di più, vedendo la sua espressione ancora scossa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Altea attese, un po' preoccupata ed agitata.
Intanto alla tv continuavano a dare notizie. Intervistavano la gente in strada per chiedere cosa ne pensasse. Alcuni parlarono di animali che si ribellavano, altri di un attacco informatico da parte di qualche pirata in Rete, altri ancora chiamavano in ballo i terroristi e persino gli alieni. http://www.kerkida.net/sites/default...?itok=JAEP2uFV |
“Dai test...” disse Plates a Clio “... dai test... sembra che il Gutalax stia... stia... oh, ma è impossibile, cavolo... non può essere...”
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Elv e Gwen restarono per un lungo istanti abbracciati.
E lei rivede scene passate, ricordi di quel ragazzo, da cui però mai si sarebbe immaginata di finire in quella sorta di schiavitù. Restarono così ancora per un po', con lui che sentiva il profumo dei capelli rossi di lei. “Elv...” disse ad un tratto una voce anziana dietro di loro. |
Guardavo la tv...beh su quel canale "Juventus.com" le informazioni erano sicuramente attendibili...effettivamente Black prima aveva uno sguardo strano...alieni...non ne dovevo dubitare visto il mio ultimo libro parlava di Agharti e i suoi misteri..possibile che solo all' Arena Fap non se ne rendessero conto...che qualcosa influiva sui robot come avevo detto, ma che ne sapevano quelli della sicurezza, pensai sbuffando.
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Non mi rispose, ma restammo ancora abbracciati, in silenzio ed era bellissimo quell'istante sospeso in mezzo a quella situazione paurosamente surreale.
Un istante lungo e solo nostro. Sobbalzai però quando sentii una voce chiamarlo. Suo nonno. Allora sciolsi l'abbraccio e lo guardai, prendendolo per mano. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Guardavo la dottoressa sempre più perplessa.
"Cosa?" allarmata "Cosa, mi faccia vedere..." la raggiunsi e guardai io stessa il monitor per cercare di capire che cosa la spaventasse tanto. Forse davvero l'intelligenza artificiale aveva oltrepassato i limiti, rendendo il robot vivo e ostile nei confronti del genere umano? Forse davvero la rivolta delle macchine era alle porte, dandoci la chance di riprenderci il nostro mondo, epurandolo dalla diversità in quel modo? Non lo sapevo, ma dovevo scoprirlo assolutamente. Così, guardai quei risultati, cercando di capire che cosa fosse successo, che cosa sconvolgesse così tanto la mia collega. |
Le notizie scorrevano rapide, talvolta confuse, spesso gonfiate, quasi sempre enfatizzate.
Poi ad un tratto Altea senti un'auto arrivare davanti al suo cottage. |
Elv prese Gwen per mano e tornarono nella stanza.
“Nonno...” disse lui guardando la sedia. “Lo so... disse suo nonno senza alzarsi. |
Tutte queste notizie mi trapanavano la testa quando sentii arrivare un' auto e subito corsi ad aprire col cuore in gola..finalmente non ero sola in questa assurda situazione.
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Elv ed io tornammo nella stanza e suo nonno mi sorprese.
'Lo so...'? "Sa già tutto? Tutto ciò che sta accadendo?" sorpresa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Controlli lei stessa...” disse Plates a Clio “... dai test risulta che il Gutalax... è appena uscito da uno stato molto simile ala nostra fase REM... è... è assurdo!”
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“Si...” disse il vecchio senza alzarsi dalla sedia “... si, so tutto...” a Gwen.
“Cosa dobbiamo fare, nonno?” Chiese Elv. “Nulla, cosa vuoi fare” Rispose il vecchio. |
Granai gli occhi a quelle parole.
"Cioè dormiva e si sta svegliando?" sconvolta "No, è troppo grave e troppa assurda questa situazione, dobbiamo disattivarlo immediatamente, e poi studiarlo da disattivato, nel caso..." annuendo "Oppure disassemblarlo pezzo per pezzo.." con tono grave. "Se le cose stanno così, forse bisognerebbe prendere altri robot simili, per capire se è un caso isolato, facilmente contenibile, o se non sia il caso di considerare una minaccia di proporzioni maggiori!". |
Accennai una risata silenziosa e sarcastica alzando appena le sopracciglia e guardando Elv.
"Non ha tutti i torti... Credo che l'unica cosa da fare sia stare il più possibile attenti ed aspettare che finisca..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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