Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 19-09-2018 23.25.19

Altea scese nel cortile e con Plot andarono nelle scuderie.
“Andatevene da qui, madama...” disse ad un tratto Plot alla dama De Bastian, dimostrando incredibilmente di non essere muto.

Guisgard 19-09-2018 23.35.26

Elv si voltò e guardò nella direzione indicata da Gwen.
“Io non vedo nulla...” disse perplesso “... dove? Cosa hai visto?”
Ma tra la vegetazione non c'era più nulla.

Lady Gwen 19-09-2018 23.38.02

Non c'era più nulla.
Doveva essere andata via.
"C'era una figura, laggiù... A metà fra un uomo ed un animale" lo guardai "Se fosse una cosa simile che ha attaccato il circo nel bosco?"

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Guisgard 19-09-2018 23.39.51

Elv tornò a guardare la vegetazione.
Guardò a lungo, adoperando i suoi sensi da vampiro, la sua sensibilità notturna.
“No, io non percepisco nulla...” disse a Gwen “... non c'è nulla laggiù... credo tu sia lasciata suggestionare dall'accaduto...”

Destresya 19-09-2018 23.40.25

Stava per cedere, lo sentivo che stava per cedere.
Potevo percepire il suo membro farsi sempre più voglioso, sempre più al limite, sempre più folle.
Non capivo più niente, l'eccitazione era portata allo stremo da quell'attesa che mi aveva insieme fiaccato ed esaltato, che mi aveva reso folle e impaziente, che aveva cancellato dalla mia mente ogni altra ragione al mondo che non fosse quella stanza, la voglia che provavo, la lussuria incontrollata, la voglia di lui.
Era al limite.
Oh si si si, era al limite.
La stavo vincendo quella sfida, eccome se la stavo vincendo.
I miei occhi si tinsero di soddisfazione quando capii che quel membro così poderoso stava per cedere.
Quando poi si tolse da me, tirando la cinghia, lo guardai con due occhi interdetti, come una bambina dispettosa a cui avessero tolto il giocattolo dalle mani.
Ma poi il suo sguardo, le sue parole.
Impazzii ancora di più e non riuscii a trattenermi.
"Sì sì.." gemetti, folle di piacere, anche se mi aveva proibito di parlare, non ce la facevo, non lo sopportavo.
Lo volevo, lo volevo dentro di me, tutto, fino in fondo all'anima.
Mi lasciai voltare, docile e irrequieta insieme.
Poi iniziai a piegarmi, ad offrirmi tutta, senza pudore, alzando le natiche perchè mi prendesse, perchè affondasse in me, incapace di attendere ancora.
Volevo il mio padrone, il mio cavaliere, il mio amante.
Volevo lui, e nient'altro al mondo.
Lo volevo.
Ora.
Subito.

Lady Gwen 19-09-2018 23.41.13

Tornò a guardare a fondo per percepire qualcosa, ma non vide nulla.
Sospirai, quasi in uno sbuffo.
"Beh, pare che oggi io abbia le allucinazioni" commentai, in un'esclamazione stizzita e nervosa.

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Guisgard 19-09-2018 23.56.36

“Torniamo a casa, è meglio...” disse Elv porgendo la mano a Gwen.
Così tornarono in città, abbandonando quel bosco con i suoi misteri ed i suoi orrori.
Dopo poco erano già nel loro palazzo, mentre Sant'Agata di Gothya era avvolta da una foschia surreale.

Lady Gwen 19-09-2018 23.59.33

Sospirai ancora prendendo la sua mano.
Dopo poco eravamo già rientrati a palazzo.
Mi avvicinai a lui.
"Scusami... Non voglio comportarmi in quel modo con te, è che sono successe tante cose strane in questi pochi giorni, qui..."
Mi dispiaceva reagire male, ma a volte era più forte di me e solo dopo me ne rendevo conto.

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Guisgard 20-09-2018 00.05.46

“Non lo so...” seccato Elv “... a volte sei impossibile... suscettibile e testarda... in certi momenti mi chiedo... lasciamo stare...” sbuffando e fissando Gwen, per poi prendere dei fogli e cominciare a disegnare “... disegnare mi fa rasserenare...” mormorò.

Lady Gwen 20-09-2018 00.10.46

Era evidentemente seccato e non potevo biasimarlo.
Aggrottai le sopracciglia quando si interruppe, mettendosi a disegnare.
"No, voglio saperlo. Ti chiedi cosa?" incalzai.
Non poteva certo lasciarmi senza sapere.

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