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Un altro sogno. Sempre così vivido e reale .
Questa volta non era un vero e proprio incubo ed ero lucida nel ricordarlo. Svegliai le ragazze, dovevo raccontare tutto prima che le immagini si confondessero nella mia mente. Così, seduta sul letto, la schiena poggiata alla testiera, narrai a Clio e Gwen il mio sogno. |
Dacey narrò a Clio e a Gwen di quel suo enigmatico sogno.
Non era stato pauroso ed inquietante, ma misterioso. E nell'udire la voce della ragazza, Cq riattivò i suoi circuiti in modalità standard, ascoltando così anche lui ciò che Dacey raccontava. “Che sogno curioso...” disse il droide “... ma il signor Icarius non usa alcun bastone. E' una moda fra i nobili, ma non per lui. Sembra dunque un sogno senza significato, milady.” |
Fui svegliata da Dacey, cosi` come Clio e mi sembro` molto agitata.
Un altro sogno. Quando parlo` dei pendagli celtici, non potei trattenere un sorriso, ma che subito svani` quando prosegui` con il racconto. "Non e` questo il punto, Cq" al droide "Allora il mastino e la maledizione non c'entrano..." dissi, un po' titubante "Magari potrebbe tornarci utile il dettaglio del bastone..." |
Una moda nobiliare. Beh io sapevo che Icarius lo era ma non avrei certo svelato i dettagli che sapevo su di lui in quel frangente.
- Io non so... Forse è solo suggestione la mia... Non so perché faccio sempre questi strani sogni...- Me lo chiedevo da un po', cercando di tornare indietro e ricordare quando tutto era cominciato |
"Ehi tranquilla, non devi giustificarti" sorridendole e abbracciandola per confortarla "Sono sicura che presto capiremo di piu` su tutta questa faccenda..."
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Dacey, Gwen e Clio furono così tenute sveglie da quel sogno.
Il suo racconto era stato udito anche da Cq, che però aveva interpretato il tutto con la sua solita razionalità. Intanto la notte era quasi giunta al termine e l'alba cominciava a mostrare il suo chiarore da Oriente. Ed una volta che il Sole fu alto sui monti, si cominciarono ad udire vari rumori in quella casa. Seguiti poi dalle voci di Hansiner, Dension, Sammone e del pellegrino che si erano svegliati. |
Avevo dormito poco e male.
Quando mi alzai avvertii tutta la stanchezza della notte. Cercai di rendermi presentabile intrecciando per bene i miei capelli e eliminando le pieghe dal mio abito con le mani. Gli uomini erano già svegli, ne sentivo le voci. Attesi che le altre fossero pronte prima di aprire la porta e lasciare la stanza. |
La notte era giunta al termine e mi sentivo profondamente sollevata.
Mi alzai e udii le voci di Hansinerr e gli altri che erano gia` svegli. |
Icarius, Hansiner, Sammone, il pellegrino e Dension lasciarono la loro stanza e gli scomodi giacigli su cui avevano riposato.
E in attesa che le tre ragazze li raggiungessero, restarono nel grande salone centrale, dove c'era anche la vecchia, sempre impegnata con i suoi tarocchi. “Stanotte ho visto quell'uomo, quell'Amlin, vagare davanti alla casa...” disse Icarius. “E allora?” Mischiando le carte la vecchia. “Sono uscito a vedere e lui è scomparso.” Fissandola Icarius. “Credo mi abbia sentito, per questo poi è andato via.” “Era in cerca di lumache...” mormorò la vecchia “... sono ottime...” “Appena ci raggiungeranno le ragazze” fece Icarius “andremo via.” “Buon per voi.” Disse la vecchia. |
Sentii gli uomini uscire dalla stanza e scendere al piano di sotto.
Mi avvicinai alla finestra e osservai il paesaggio. Sembrava molto meno minaccioso di giorno, ma le sensazioni rimangono e ce le saremmo portate con noi per un po'. |
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