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Si sentivano strani rumori, poi un vocio, un mormorio.
“Mi chiedo cosa stia succedendo...” disse Elv a Gwen “... proveniva dal basso...” è sotto di noi...” abbassandosi a terra lui “... sento di nuovo quell'odore di anestetico...” Allora si avvicinò alla porta. “Voglio capire cosa succede... tu vieni con me?” Chiese a lei. |
"Anestetico?" chiesi, un po' inquieta.
Succedevano cose strane in questa casa, questo era fuor di dubbio. "Certo che vengo con te, mi piacerebbe sapere cosa si sta combinando in questa benedetta casa" risposi, irritata, uscendo dalla stanza. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gwen ed Elv lasciarono la loro stanza, immergendosi nella cupa e silenziosa penombra che avvolgeva la villa.
In giro non si vedeva nessuno, ma quei rumori non cessavano. Così come il mormorio. Anche il forte odore di anestetico restava forte nell'aria ed il pirata fece cenno alla ragazza di seguire quella strana esalazione. Scesero delle scale ed imboccarono una porta aperta. Sembrava conducesse ad una sorta di cantina. Percorsero uno stretto corridoio, fino ad arrivare davanti ad una porta di ferro chiusa. |
Guardavo Taddeon aspettando che si spiegasse, che dichiarasse il suo amore, che facesse qualcosa... ma invece mi rispose seccamente.
Lo guardai negli occhi per un lungo istante. E poi lo baciai, lo strinsi. Lo baciai perché forse quel bacio rendeva meglio di qualunque parola tutto quello che sentivo. Lo strinsi e lo baciai a me come se non importasse nient’altro. |
Quel maledetto odore, ovunque.
Infatti misi il foulard davanti alla bocca e al naso. Era tutto buio e silenzioso, ma c'era ancora quel mormorio. Arrivammo davanti ad una porta di ferro, quando mi venne un'illuminazione. "Ma se fosse il dottore che sta facendo una qualche operazione a quella donna?'' dissi pianissimo ad Elv "Ricordi cosa gli ha detto lei oggi a cena..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Taddeon rispose al bacio di Clio con un impeto ed una passione quasi disperata, stringendola a sé.
Durò a lungo quel bacio. Troppo. “Ehi, voi due...” ridendo Capitan Fiore “... cominciate senza di me?” Taddeo allora lasciò le labbra di lei, ma non smise di guardare i suoi occhi. “Ti amo...” sussurrò quasi con rabbia “... non l'hai ancora capito?” Elv provò ad aprire la porta, ma era chiusa. “Si, forse hai ragione...” disse poi a Gwen “... vieni, torniamo in camera...” Ma ad un tratto sentirono dei passi. Dal buio del corridoio arrivò qualcuno. Era la deforme figura di Polos. Li guardava ancora con uno sguardo angosciante. Allora mostrò loro una chiave e la diede ad Elv. Poi andò via. |
La porta nn si apriva ed Elv era d'accordo con me sulla questione.
Stavamo per tornarcene in camera, quando arrivo Polos, col suo perenne manto d'angoscia. E diede una chiave ad Elv. Poi se ne andò. "Mi sa che vuole farci scoprire qualcosa..." mormorai "Che vuoi fare? Non credo sia saggio entrare ora, potrebbe esserci qualcuno dentro e non sarebbe bellissimo spuntare così, all'improvviso..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Noi pirati e bucanieri siamo famosi per arrivare quando meno ci si aspetta." Disse divertito Elv a Gwen.
Inserì la chiave ed aprì la porta. Così entrarono. Era un vasto laboratorio che cozzava con lo stile della villa. Era sofisticato e tecnologico, con strumentazioni mai viste prima dai due ragazzi. Ma soprattutto la cosa più strana erano delle enormi capsule, simili a grosse incubatrici. Dentro contenevano strane creature dalla vaga forma femminile. https://vignette.wikia.nocookie.net/...20100606195835 |
"Che spiritoso..." con tono teatrale.
Entrammo e scoprimmo un laboratorio. Molto tecnologico e ben fornito. Ma poi, i miei occhi caddero su degli strani contenitori in vetro, molto grandi. Dentro, c'erano come dei corpi di donne. Li guardai, poi guardai Elv, poi di nuovo quei cosi. Ora avevo paura. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv si avvicinò ad una di quelle capsule.
“Mi chiedo che razza di esseri siano...” disse. Gwen era non troppo distante da lui. Poi si sentirono dei passi. “Si dice che quando la formica decise di morire allora si fece spuntare le ali.” All'improvviso la voce di Insk, attorniato dai suoi cacciatori. Questi ultimi tutti armati. |
"Non voglio saperlo..." inquieta io.
Poi, quella voce alle nostre spalle. Ecco, lo sapevo. Di sottecchi guardai Elv contrariata. Poi mi voltai, sguainando la spada. "Che simpatico, dottore. È anche un cantastorie?" sarcasticamente, fissandolo col capo appena piegato di lato. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Un bacio lungo, appassionato, che ci unì ancora e ancora per un istante che sembrava non finire mai.
Esistevano solo noi nell’universo, solo le nostre anime che si erano riconosciute nella notte. Lo guardai negli occhi, e poi quelle parole... così intense, forti, bellissime, le parole più belle del mondo. Gli accarezzai il volto dolcemente. Una carezza volta a cancellare ogni traccia di quella rabbia che sembrava attraversarlo. “Volevo sentirtelo dire...” sussurrai, prima di baciarlo di nuovo, un bacio fatto di promesse e sogni, sospiri e gemiti. Un bacio che era la risposta migliore ad ogni suo dubbio. Un bacio così è solo per gli innamorati. |
Insk rise.
"Queste capsule..." disse Elv. "Queste capsule" Insk "sono un qualcosa che voi non potete capire, nè concepire." "Cavolate." Sbottò Elv. "Un rozzo indivuduo come te non può comprendere la grandezza e la bellezza del cosmo..." divertito Insk "... queste sono bio incubatrici e servono per ibernare e tenere in vita le guerriere di Demateos... si sta preparando una mega invasione di tutta la galassia e nessuno si salverà." "Credo tu abbia bisogno di un buon psicologo..." Elv, per poi prendere la mano di Gwen. Taddeon baciò ancora Clio. Ancora ed ancora. Un bacio profondo, innamorato. Capitan Fiore li guardò. "Ehi, voglio partecipare anche io..." protestò. |
Dici che c'è da ridere? Io non credo
Cosa cosa cosa? Stava praticamente mettendo su un esercito? Ah, molto bene, davvero interessante. "No, niente psicologo, è semplicemente un povero bambino stufo di giocare coi soldatini che è passato a qualcosa di più impegnativo" dissi io, fissandolo, una mano in quella di Elv e una a reggere la spada. Avevo la vaga sensazione che non ci avrebbero lasciati andare molto facilmente. Tanto meglio, avevo voglia di divertirmi e questa spada rischiava di arrugginirsi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quel bacio, profondo, innamorato, perso.
Luoghi e interminabili istanti in cui il mondo scompariva e restavamo solo noi. Solo noi... Spalancai gli occhi e lo guardai, intensamente. Uno sguardo di chi si appartiene, uno sguardo di quelli che sa leggerti nell'anima, uno sguardo capace di entrare nel profondo. Avevo ancora il respiro affannoso, le braccia strette intorno al suo collo, il corpo che sfiorava il suo quando sentii la voce di Capitan Fiore, che fino a quel momento sembrava essersi disinteressato di qualunque cosa stesse succedendo. Mi voltai verso di lui, e lo osservai con un sorriso enigmatico. "Non credo tu possa..." sussurrai stringendomi a Taddeon "Non credo tu possa...." guardandolo "Taddeon non mi dividerebbe con nessuno, tu invece sì.." guardandolo "Mi domando perché..." sussurrai. Era giusto che mettessi le carte in tavola, era giusto che anche lui avesse la possibilità di mostrarmi il suo ardore, la sua passione, il suo amore. Perché io appartenevo ad entrambi, ed entrambi mi appartenevano. Eravamo l'insieme di un tutto, dividerci equivaleva a mancare qualcosa, per sempre. Ma io avrei sempre scelto l'amore, perchè l'amore è tutto e quando c'è nulla ha più importanza, nulla manca. L'amore tutto chiede e tutto da. |
Insk fissò Elv e poi Gwen.
Rise. “Sapete” disse “cosa non sopporto dei romanzi?” “Il cattivo.” Rispose Elv. “Neanche io. Sono tutti bastardi.” Insk divertito scosse il capo. “Affatto...” mormorò “... detesto che spesso non si uccidano mai i prigionieri... li si destina ad una morte lenta e quelli poi riescono sempre a salvarsi. Ora non accadrà.” Fece cenno ai suoi e quelli aprirono il fuoco, trivellando di colpi il pirata e la ragazza. Capitan Fiore guardò Clio e poi Taddeon senza comprendere fino in fondo. “Se vuoi batterti io sono disposto...” disse Taddeon. Capitan Fiore rise piano. “Credo che tu abbia già vinto...” mormorò. Poi, ad un tratto,un'esplosione. L'intero palazzo crollò sotto i colpi di un nuovo e decisivo attacco nemico. |
Carino Elv, davvero...
Anche se non potevo dargli del tutto torto. Quelle parole, poi quel colpi. Subito tirai giù Elv e tentai di nascondermi da qualche parte, in attesa di capire come muoverci. No, non saremmo morti qui e oggi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Percorrevo quel porto in preda ad una agitazione strana, a sentimenti contrastanti...e se quella busta fosse stata davvero un tiromancino del Governatore.
Guardavo i pescatori attorno, dovevo trovare Bafon...dovevo parlargli di Hiss, della sua scomparsa...ma poi alla fine chi era il secondo uomo che avrebbe dovuto proteggermi? Hiss no di certo, lui aveva detto combatteva la sua battaglia personale e non capivo quindi perché Bafon si era tanto preoccupato per la sua incolumità quel giorno se non era uno dei ribelli...forse era una persona importante? Poi mi sovvenne in mente quella frase di Hiss nella carrozza, ovvero lui non poteva entrare nel Palazzo del Governatore o avrebbe fatto una brutta fine ed arrestato...sicuramente un motivo doveva esserci e pure dietro la sua scomparsa, speravo solo non avesse fatto un colpo di testa e fosse entrato nel Palazzo vedendo me e Fagan sul balcone e fare colazione. Vidi dei pescatori e chiesi a loro.."Scusate..sto cercando un certo Tosula, è un marinaio...o Bafon...dove posso trovarlo? Mi aveva promesso una gita sulla sua barca" abbozzando una scusa per non destare sospetti. |
Gwen tentò di proteggersi, evitare i colpi, ma fu tutto inutile.
I fucili dei cacciatori erano troppo vicini. Diversi spari, tutti precisi, odore di polvere da sparo, fino a bruciare l'aria, a bruciare gli occhi. La voce di Elv. Poi più nulla. Il vuoto. Altea era al porto, con le stelle che scintillavano sulle acque calme e salmastre. Era preda di mille pensieri, dubbi, sospetti, preoccupazioni. Cercava Bafon per capire, per scoprire la verità. Poi ad un tratto un forte boato. Un'esplosione sul molo. Saltarono in aria due soldati del governatore che controllavano la zona, ma alo scoppio raggiunse pure dove si trovava la marchesa. Il sordo boato, la polvere, il fuoco. Poi Altea non sentì più nulla. Il nulla. |
Non vedevo più, gli occhi bruciavano, l'aria era satura di qualcosa che non mi faceva respirare.
Sentivo la voce di Elv. Cercavo di chiamarlo, ma poi non vidi e non sentii più nulla. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mi strinsi a Taddeon, guardando Capitan Fiore, aspettando facesse la sua mossa.
Ma si arrese senza nemmeno lottare, e io rimasi a fissarlo sconcertata da tutto quello. Poi tutto iniziò a crollare, un’altra esplosione. Mi strinsi ancora di più a Taddeon, cercando rifugio tra le sue braccia. “Dobbiamo metterci in salvo!” Mentre intorno a noi tutto crollava. Il mio mondo, il mio palazzo, il mio pianeta. Avevo perso tutto tranne il mio Amore. |
Tutto crollò.
La stanza e poi il palazzo si frantumarono davanti a Clio ed ai due condottieri. La polvere si alzò ovunque, l'aria divenne ardente, incandescente e poi irrespirabile. Tutto allora si dissolse. Fu solo il nulla. |
Ogni cosa intorno a noi crollava, tutto andava in frantumi.
Non riuscivo a credere a quanto accedeva, mi stringevo a Taddeon sentendomi impotente. Ogni cosa stava crollando e io non avevo potere di fermarlo. Era la fine, eppure ero felice perché quegli ultimi giorni mi avevano fatto vivere davvero. Mi strinsi ancora di più a Taddeon. “Anche io ti amo...” sussurrai, per poi baciarlo con passione infinita, quasi disperazione. Mentre le nostre labbra si univano ancora e ancora in un intreccio appassionato, tutto intorno a noi crollava. Quel bacio d’Amore e poi il nulla. Quel bacio che era tutto. Tutto ciò che sarebbe rimasto di noi. |
La luce.
Gwen aprì gli occhi. Era seduta su quella sedia, la stessa su cui le avevano fatto cominciare il gioco. "Molto-male." Disse il robot seduto a controllare i dati di gioco. "Molto-male. Un-game-over-evitabile." La luce. Clio riaprì gli occhi. Era di nuovo sulla sedia tecnologica. "Eliminata." Sentenziò il robot che controllava i dati di gioco. https://media.globaltv.com/uploadedi...son-finale.jpg |
Mi svegliai di colpo.
Ero su quella poltrona. Mi sentivo intontita, non capivo cosa fosse successo e cosa stesse succedendo adesso. Game over? Cosa... Ma che sta succedendo? "Che è successo? Che avete fatto?" dissi confusa. Poi le immagini iniziarono a tornare. Era come se avessi vissuto un'altra vita, una vita intera, diversa, in un'altra epoca e cosa ancora più strana, o forse non tanto, Elv c'era anche lì. Elv! Lo avevano portato via, prima. "Dov'è Elv? Dov'è il mio fidanzato?" chiesi subito, agitata. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c6de143d0f.gif Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Ora-le-sue-priorità-sono-altre." Disse il robot a Gwen. "Ha-giocato-ed-ha-perso. Solo-se-supereà-tutti-i-livelli-allora-potrà-uscire-da-qui.col-suo-ragazzo." Con la sua voce fredda e metallica.
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"Cosa?" esclamai, esterrefatta "Che vuol dire? Che devo fare?" perplessa.
"Devo giocare di nuovo?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mi svegliai di scatto.
Ci misi un lungo istante a ricordare ogni cosa, dove fossi, tutto. Era stai tutto così reale, sentivo ancora ogni sensazione addosso, ogni emozione, sentivo il potere della dea, l’amore che l’aveva sconvolta. Era solo una finzione? No, non poteva essere! Sbattei le palpebre e guardai il robot. Ricordai ogni cosa in quel momento. Icarius... icarius! Che gli avevano fatto?? “Che è successo?” guardando il robot incapace di parlare. |
"Esatto." Disse il robot. "Bisogna-superare-tutti-i-livelli-di-gioco. Quindi-parteciperà-ad-un-nuovo-gioco-subito."
Questo fu detto sia a Gwen, che a Clio. |
Sospirai massaggiandomi le tempie.
Beh, se non c'era altro modo po'ero rivedere Elv e tornarcene finalmente alla nostra vita di sempre, avrei giocato anche per un mese di fila, anche perché non mi sembrava ci fosse altra alternativa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Guardai il robot allibita.
Un nuovo gioco? Sbattendo le palpebre. "Che gioco? Di che gioco si tratta?" sempre più inquieta. Non capivo più che cosa era reale e cosa no. Non capivo più niente, ero come frastornata da quella situazione surreale. |
"Dopo-Svaroska-ci-sarà-un-nuovo-gioco." Disse il robot. "Un-gioco-ancora-più-avvincente." Con i suoi occhi metallici.
Questo fu detto a Clio e a Gwen. Terza parte del Gdr... L'ISOLA DELLE ANIME PERDUTE... +++ |
"Bene.. andiamo allora..." in un sospiro.
Le emozioni di quel gioco erano state forti, intense, quella donna così determinata, intraprendente e forte mi somigliava molto e non vedevo l'ora di sapere cosa questo nuovo gioco mi avrebbe riservato. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Riaprii gli occhi e mi guardai attorno..."Dove è Hiss...devo trovarlo" furono le mie prime parole.
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Guardai il robot con un’espressione vacua.
Che cosa mi avrebbe riservato quel gioco nuovo? Dove mi avrebbe portato? Come sarei riuscita a distinguere la realtà dalla finzione poi? Già ora faticavo a comprendere, a discernere le due cose. Eppure non avevo scelta, contro quei robot non c’era battaglia. Solo il nuovo gioco avrebbe risposto alle mie domande. |
I robot avevano deciso.
Imporre all'umanità di giocare, di vivere in modo virtuale, fasullo per cercare la felicità a tutti i costi. Ma davvero la felicità poteva trovarsi così? Davvero poi quel gioco era così virtuale e fasullo. Altea, Clio e Gwen furono così fatte sedere di nuovo su quelle sedie tecnologiche, pronte per essere immerse ancora in un mondo alternativo. In un altroquando... L'ISOLA DELLE ANIME PERDUTE La Lady Imma era di certo il vanto della flotta Fleegese. Da prua a poppa non vi era nulla che non fosse moderno, sicuro e soprattutto bello. La bellezza e la sicurezza erano stati i mantra a cui si erano attenuti gli ingegneri navali dell'Aframar, la più grande compagnia navale del continente. L'inaffondabile, la regina dei mari, la città galleggiante erano solo alcuni dei soprannomi con cui la fantasia popolare si era divertita a chiamare questa meraviglia del mare. E sicuramente tutti questi epiteti sembravano perfetti per definire questa strabiliante concezione della tecnologia umana. L'itinerario era noto da mesi e avrebbe condotto i fortunati passeggeri a doppiare l'intero litorale Fleegese, toccando anche i porti delle isole più importanti. Certo il biglietto era molto caro e non tutti potevano permetterselo. Infatti la nave aveva un che di elitario anche in questo. Tuttavia molti avevano fatto sacrifici pur di potersi imbarcare. http://www.giannigargano.it/wp-conte...Nerverland.jpg |
Avevo ripetuto questo pezzo centomila volte solo in quest'ultima mezz'ora, ma ancora non andava bene.
Non andava mai bene. Se volevi fare carriera nella danza era così, dovevi essere pronta a sacrificarti, stringere i denti e fare qualsiasi cosa per migliorare. Era ancor più difficile da quando la signorina Franya mi aveva promossa a solista, questa stagione. Era stato un ottimo traguardo, ovviamente, il mio sogno di bambina stava poco a poco prendendo forma, ma non era certo facile sostenere questo ruolo. Ora sentivo le gambe indolenzite e i piedi dentro le scarpette imploravano pietà, ma non mi sarei potuta fermare finché la signorina Franya non fosse stata soddisfatta. Così, mi preparai a ripetere di nuovo il mio assolo principale, mentre gli altri stavano seduti sul parquet a semicerchio, a seguire ogni mio passo, ogni mio movimento. Mi preparai ad immergermi nella musica e a scorgere di tanto in tanto la mia immagine negli specchi che rivestivano le pareti.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...a35bc80c88.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Essere una attrice famosa aveva pure i suoi lati positivi e ora volevo solo essere me stessa, non recitare, guardando quella bellissima nave al porto. La Lady Imma mi aspettava ma a quanto pare solo in pochi potevano salirci.
Il teatro mi aveva elevato a gran diva, di me si erano impossessate tante eroine e l' ultima da me interpretata fu Rossana e per fortuna la rivisitazione del nostro "Chirano" aveva avuto clamore e successo; ancora sognavo le parole immortali di Chirano e la bellezza straordinaria di Cristiano. Ma sapevo quello non era una vacanza, infatti stavo aspettando il mio manager mentre la trouppe era già arrivata. Mi avevano proposto un film in una delle isole della costa flegeese. All' inizio ero restia, ero legata alle tradizioni del teatro...ero nata come attrice di teatro ma volevo provare le emozioni del cinema per una volta. Guardavo l' orologio sbuffando verso il regista..."Possibile quel manager sia sempre in ritardo...dovrò cambiarlo...e ricordate noi attrici siamo capricciose e non voglio ordini..sarò io a decidere cosa recitare o no, d' altronde io vengo dal teatro" con orgoglio e vanità. http://www.grazia.it/content/uploads...itia-Casta.jpg |
Franya guardò le ragazze, per poi scuotere il capo.
“Danzare” disse “non è solo un insieme di tecnica ed esercizi fisici. Danzare è soprattutto dare se stessi alla danza. Ciascuna di voi cosa pensa di stare dando alla danza?” Camminando davanti a loro. “Su, ripetiamo tutto da capo.” Sentenziò. Ad un tratto la porta della sala si aprì ed arrivò Idora, l'aiutante di Franya. “Allora, chi sono le migliori del corso?” Chiese. “Qualcuna ha talento” Franya “ma bisogna lavorarci su.” “Io ho portato un'opportunità.” Sorridendo Idora. “Ma solo se qualcuna di loro è davvero brava.” L'auto andava verso il porto, zigzagando nel traffico cittadino. “Sta tranquilla...” disse Erbert il regista ad Altea “... il manager ha solo il compito di amministrare le spese e far si che la produzione non spenda troppo. Vedrai che non metterà bocca nelle decisioni tecniche che invece spettano solo a me.” Sorridendo alla diva. “Il resto della troupe è già al porto.” |
Rimasi in silenzio mentre Franya parlava.
Era vero, la danza era una filosofia di vita, non era uno sport, era un'arte e come tale andava trattata. Con impegno, costanza, sacrificio e devozione. Poi entrò Idora, la collaboratrice di Franya. Non seppi subito se si riferiva alle ragazze del corpo di ballo o a me, che ero la solista dell'Accademia, ma rimasi in ascolto per saperne di più su questa proposta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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