Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 04-11-2014 17.27.47

L'arrivo provvidenziale dei prigionieri riuscì a salvare la suora.
Così, riuscimmo ad uscire da quella prigione e tornare all'aria aperta.
Fissai incuriosita Acludio. Chi doveva salvare? Una di quelle donne, possibille?
Guisgard decise di andare a cercare il Fiore.
Alzai gli occhi al cielo quando disse di restare lì.
"Certo, come no.." sarcastica "Verremo con te, che ti piaccia o no.. forza, non c'è tempo da perdere..".

Guisgard 04-11-2014 17.39.45

A quelle parole di Altea, Anghela si guardò intorno.
Di Laika non vi erano tracce.
“Dobbiamo cercarla...” disse spaventata “... forse sarà rimasta intrappolata nella Sala d'Oro, dove si trova il Fiore d'Oro...”
“Tornare dentro è un suicidio...” fece la vecchia.
“Non posso abbandonarla là...” in lacrime Anghela.
Ma proprio in quel momento arrivarono Acludio, Guisgard, Clio e Pepe.
“Dove si trova Laika?” Chiese Acludio ad Anghela.
“Tu?” Trasalendo lei. “Cosa ci fai qui?”
“Dimmi dove si trova?” Urlò lui.
“Nel palazzo...” mormorò Anghela “... forse imprigionata... nella sala del Fiore d'Oro...”
“Altea!” Esclamò Guisgard nel vedere la donna. “Ti credevo lontana, al vascello...”
“Vado a cercare Laika!” Correndo nel palazzo Acludio.
“Vengo con te!” Fece Guisgard.
E corsero verso le rovine pericolanti del palazzo.

Altea 04-11-2014 17.52.06

Anghela era in lacrime..allora teneva veramente a Laika e questo fu un lieve sollievo.."La troveremo..assieme io e te..sono pronta pure io ad aiutarti Anghela".
Ma non ebbi il tempo di parlare che vidi arrivare un uomo che chiedeva proprio di Laika..un fremito..quello sguardo triste di Laika quando si parlò della miniera..egli era sicuramente laggiù e voleva salvarla..forse lui la amava.
Ma la sorpresa fu più grande nel vedere Guisgard, Clio e Pepe con l' uomo e salvi.
Sorrisi leggermente...ma Guisgard mi riconobbe..ma come aveva fatto se ero travestita e avevo pure una parrucca e quel cappellone.
Nemmeno il tempo di rispondere, speravo non avessero sentito mi avesse chiamato col mio nome, lo vidi entrare a salvare Laika e forse cercare il Fiore..già vedere se era il Fiore Azzurro.
Mi avvicinai a Imia e parlai sottovoce..."E' lui..Guisgard..colui che è entrato con quell' uomo..ed il padrone di questa spada..Imia dovresti salvarti ora e andare fuori le mura...sperando non trovi intoppi per la strada..io devo andare ad aiutare Guisgard...mi raccomando ho promesso a tuo zio di rimandarti a casa salva..approffitta di questo caos, torna fuori le mura dal tuo Amato".
Guardai Pepe e Clio e annuii loro, e seguii Guisgard e quell' uomo.."Guisgard, aspetta..io devo salvarla..e ho promesso di starti vicino nella missione e ho da darti questa" e gli lanciai Mia Amata.

Clio 04-11-2014 17.53.23

Corremmo verso la città che sprofondava.
Morte e distruzione regnavano sovrane intorno a noi, dello splendore che avevo visto nei giorni passati non era rimasto nulla.
Anche il palazzo era ormai quasi distrutto.
Trasalii a quelle parole di Acludio.
Laika? Ecco chi doveva salvare.
Trattenni un sorriso nel vedere Anghela in lacrime. Allora aveva anche lei dei sentimenti.
"Milady, state bene?" sorridendo ad Altea "Sapevo che sareste tornata a prenderci...".
Ma poi Guisgard e Acludio si lanciarono verso il palazzo, e alzai gli occhi al cielo.
"Quello si farà ammazzare.." scuotendo la testa "Io non resto qui..." e seguii Acludio e Guisgard nel palazzo.

elisabeth 04-11-2014 17.57.46

Le nostre vite reali.....quali erano ?....si erano sconvolte molte situazioni.....intanto guardavo il paesaggio che stava cambiando....anche gli odori.....un profumo particolare....." Allora hai gia' voglia di abbandonarmi e di tornare alle Dame di corte.....".....risi...ma era una risata dove risiedeva un piccolo rivolo di gelosia........poi la voce di un anziano marinaio....La Dama....mi voltai di scatto " Questi posti sono i luoghi che solo le donne iniziate conoscono.......di quale Dama parlate ?...."....c'erano tante storie in giro.....anche sulla nostra Isola...ma non volevo espormi.....volevo sentire da lui di chi stava parlando.....

Guisgard 04-11-2014 18.13.55

Altea non si era accorta che tutto il caos per il terremoto aveva fatto svelare gran parte del suo travestimento.
Ma ovviamente le Amazzoni di Auroria avevano altro a cui pensare adesso che accorgersi di ciò.
“Io vi aspetterò qui...” disse Imia ad Altea, mentre con Clio e Pepe seguivano Guisgard e Acludio nel palazzo “... usciremo tutti insieme da questo posto...”
Nel correre il finto musico prese al volo la spada lanciata dalla dama.
“Ti sono debitore!” Fissando Altea.
Intanto Acludio guidava il gruppo.
“Lo conosci bene questo palazzo vedo...” fece Guisgard.
“Certo...” correndo Acludio “... ero il capitano della guardia... ecco la sala...” indicando un cumulo di macerie.
Si fecero strada tra i marmi spaccati ed entrarono in ciò che restava di quella sala.
Oro e marmi erano nella polvere e Laika stava contro una parete priva di conoscenza.
“Laika!” Gridò Acludio.
La prese fra le braccia e cercò di farla rinvenire.
“Oh...” aprendo piano gli occhi lei “... dov... dove sono...? E le... bambine?”
“Sono in salvo...” sussurrò Acludio.
“Tu...?” Incredula lei.
“Si e ti porto fuori da qui...” prendendola in braccio.
“Il Fiore d'Oro...” agitata lei.
“Credo sia andato distrutto...”
“No... non può essere...”
“Era solo un pezzo d'oro a forma di fiore...” disse lui “... non aveva alcun potere.”
“Senza il Fiore d'Oro Auroria è destinata alla rovina...” in lacrime Laika.
“Auroria è già distrutta” rivelò Acludio “... ma la ricostruiremo... tutti insieme, uomini e donne...”
Ed uscirono da quel luogo, raggiungendo poi di nuovo gli altri.
Anche i prigionieri erano tornati indietro e tutti, uomini e donne, si ritrovarono davanti ai resti del Palazzo dell'Incertofato.
“Io...” tentò di parlare Laika.
“Non dire nulla, amore mio...” fissandola Acludio e tenendola sempre in braccio.
“Noi donne abbiamo fallito...”
“Anche noi uomini.” Annuì Acludio. “Solo insieme si può riuscire.” Sorridendo. “Auroria avrà di nuovo la sua regina e ricominceremo.”
“Solo se tu sarai il mio re, amore mio adorato...” guardandolo Laika.
Ed un baciò legò i due amanti davanti a tutto il popolo.
Un popolo di uomini e donne.
“Ma cos'era il Fiore d'Oro?” Domandò Guisgard. “Solo un pezzo d'oro dunque?”
“Si...” annuì Acludio “... simbolo della ricchezza di Auroria... ma solo un pezzo d'oro.”
“Tanta fatica per niente...” scuotendo il capo Pepe.
“Ti sembra niente questo?” Sorridendo Guisgard ed indicando Acludio e Laika e l'armonia tornata ad Auroria. “Questa è la vera ricchezza...” aggiunse, per poi fissare le macerie della città.
Macerie che però avevano mostrato fondamenta nuove.
Fondamenta d'Amore.
Quello Vero, rappresentato da Acludio e Laika.
http://nonsonsolofilm.altervista.org...-Harris-64.jpg

Guisgard 04-11-2014 18.24.45

Nettuno rise.
“Symoin non avrebbe mai detto così...” disse divertito ad Elisabeth “... lei è troppo sicura di sé... è certa di essere una regina di seduzione...” facendole l'occhiolino.
Poi le parole del vecchio marinaio.
“Quale Dama?” Chiese Nettuno.
“La Dama del Lagno...” rispose il vecchio “... vive qui da sempre... la custode dei segreti di Capomazda... l'unica che conosce la verità...”
“Quale verità?” Fissandolo Nettuno.
“Se l'uomo a cui diamo la caccia” rivelò il vecchio “è un misero impostore, oppure se è davvero l'erede dell'Austero e dunque colui di cui parlano le profezie...”

Altea 04-11-2014 18.29.48

Avvenne tutto così in fretta quando guardai correndo una ciocca bionda fino alle spalle..che sciocca avevo perso cappello e parrucca, ma ovvio nel trambusto non si era accorto nessuno.
Rimasi impietrita a vedere Laika..davanti ad Acludio sembrava fragile e bisognosa di aiuto..del suo aiuto..non avevo sbagliato..si amavano.
E alla fine uscimmo da quel posto e mi avvicinai ad Imia tenendole le mani.."Grazie..hai visto..stavolta l' Amore ha trionfato..anche perchè uomo e donna sono diversi ma si completano l'uno con l' altro nella loro diversità".
Così il Fiore era di oro e lo avevo immaginato..ma avevamo tentato e le nostre prove non furono vane visto eravamo riusciti a ricreare una nuova Auroria..nella vera Gioia dell' Amore.

elisabeth 04-11-2014 18.35.01

" Certo Symoin e' molto meglio.....piu' sensuale.....hai ragione.....io sono piu' insipida......"....gli diedi un buffetto sul braccio...
La Dama del Lagno.......si certo era la dama piu' antica...colei che deteneva tutti i segreti che anche nel nostro regno portavamo come rituali......." Guisgard...scommetto che e' ancora lui al centro della questione......ditemi...marinaio...cosa dovremmo fare...una scialuppa e scendere ?...da qualche parte ?...perchè....noi abbiamo il senso dell' avventura nelle vene..."......

Clio 04-11-2014 18.55.43

Restai senza parole davanti a quella scena, l'Amore che trionfava, se non fosse per i cadaveri sparsi in giro sarebbe sembrata la fine di una favola.
Il loro amore, quel bacio che portava la pace ad Auroria.
Sorrisi a quelle parole di Guisgard e annuii.
Già, l'Amore era la vera ricchezza, l'unica cosa che potesse donare la vera Gioia.
Quella stessa Gioia che mi aveva sfiorato poco prima, tra le sue braccia.
E quel pensiero mi illuminò il viso di una luce nuova.

Guisgard 04-11-2014 19.11.00

“Amici miei...” disse all'improvviso Velv, arrivando alle spalle di Elisabeth e Nettuno “... non dovete credere a tutto ciò che vi viene detto...” ridendo “... Capomazda è terra di miti e leggende... qualcuno la chiama la Terra degli infiniti Santi, altri la Terra dove si incontrano i venti... la ricchezza e la nobiltà dei Taddei ha da sempre acceso la fantasia di bardi e di aedi e la superstizione degli animi più semplici... infatti su queste cose fa leva il piano del traditore...” guardò il vecchio marinaio “... va nella stiva ed aiuta gli altri.”
“Si, capitano...” annuì il vecchio, per poi andare sottocoperta.

elisabeth 04-11-2014 19.21.55

Ma guarda....sulpiu' bello arriva l'uomo senza macchia...Velv........" Sorridevo con mio marito proprio su queste leggende....che sorreggono le nostre radici.....ma noi non siamo dei bambini e quindi non riusciamo piu' ad assaporare di questi racconti......dovete essere un uomo tutto di un pezzo Comandante...non credi anche tu amore mio ?......".......probabilmente..un tocco di Symoin aleggiava nell'aria......ma quanto mi sarebbe piaciuto far vedere il mio Gedeone mentre sputava palle di fuoco sulla sua meravigliosa nave..........e poi dirgli...mio caro hai le traveggole i draghi non esistono.........." Comunque e' un uomo anziano.....e' normale che racconti di queste leggende......siate clemente.....vi dispiace se parlo ancora con lui ?........infondo io questo Guisgard neanche lo conosco......."......

Guisgard 04-11-2014 19.37.32

Tra le macerie e le rovine di Auroria qualcosa di luminoso era sorto.
Ora uomini e donne erano uniti per cominciare una nuova vita.
“Restate qui con noi.” Disse Acludio a Guisgard. “Ricostruiremo la città e festeggeremo l'inizio di una nuova vita.”
“Dobbiamo andare.” Sorridendo Guisgard. “Voi avete trovato la vostra vita. Io devo fare lo stesso.”
“Capisco.” Annuì Acludio, per poi dargli la mano.
Così, Guisgard ed i suoi compagni lasciarono la città e si avviarono verso le mura.
“Sono felice per quella gente...” disse Imia “... e tutto questo mi fa essere impaziente di rivedere il mio amato Perguin...”
“Già, proprio un lieto fine.” Fece Pepe. “A parte per il Fiore...”
“Lo troveremo, se Dio vorrà.” Annuì Guisgard, per poi voltarsi e sorride a Clio e ad Altea. “Con simili Angeli Custodi, pronti a tutto per salvarmi, cosa potrei temere?” E fece loro l'occhiolino.
Raggiunsero le mura ed attraversarono la porta.
Ora non vi era più quell'arcano impresso nelle murature, ma parole nuove.
Proseguirono poi fino alla casa di Don Tommaso, dove lasciarono Imia tra le braccia del suo amato Perguin.
Ringraziarono il prete che li benedisse per il prosieguo del loro viaggio e tornarono verso il Lagno, dove era ormeggiata ad attenderli la Santa Caterina.
E qui ritrovarono i loro compagni, raccontando tutti i fatti accaduti ad Auroria.
E nei loro cuori erano ancora impresse le parole nuove incise sulla porta di Auroria che così recitavano:

“La famiglia è lo specchio in cui Dio si guarda e vede i due miracoli più belli che Ha fatto... donare la vita e donare l'Amore.”
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Guisgard 04-11-2014 19.39.06

“Ma prego, madama.” Disse Velv ad Elisabeth. “Ma magari più tardi, ora deve dare una mano sottocoperta.” Sorrise. “Io però sono libero adesso e se per voi un capitano di marina vale un marinaio semplice, beh, possiamo conversare noi tre. Potete chiedermi tutto ciò che vi va, signori.”

elisabeth 04-11-2014 20.17.32

No.......credo che confrontare il Marinaio con Velv era davvero assurdo.....avevo piu' interesse a parlare col Marinaio...ma non potevo offenderlo......" Vedete...Capitano......se volessi essere deliziata con le vostre imprese ed interessi......ovviamente sceglierei voi...mio marito in questo momento non puo' donarmi questa cosa meravigliosa che e' l'avventura del mare...le battaglie...scorribande di pirati...isole nascoste ...terre lontane.....ci vorrebbero anni perchè voi mi raccontaste di tute queste cose.......desideravo parlare col Marinaio...perchè da donna sono affascinata....da leggende....dicerie di donne e uomini di ogni porto.....perdonate la mia sfrontatezza......ma noi donne siamo frivole e pettegole......e gli uomini di un lignaggio inferiore al vostro........sono anche molto superstiziosi......questo luogo e' pieno di magia....si sente nell'aria...non lo avvertite ?....De Gur...neanche tu ?.......magari avete ragione e' la cena.......che sta cuocendo nelle cucine...."........sorrisi...sciocchina coprendomi il volto con il copri spalle......Velv...vieni mio caro nella rete...della Dea Diana.....

Altea 04-11-2014 21.05.26

Andammo via da Auroria e tornammo indietro tranquillamente, augurai a Imia e Perguin ogni bene per il loro futuro e dopo la benedizione di Don Tommaso ci avviammo verso la Santa Caterina.
"Effettivamente dovremmo muoverci..Burmid ci ha colpiti senza prevviso, avevate ragione Guisgard..la guerra non è finita..e la Santa Caterina dal colpo è rimasta sul Lagno e non può più volare, ma vi spiegheranno i vostri uomini".
Continui ancora a dargli del voi, prima lui ti ha dato del tu...ma ho sempre rispetto..e poi...Irko cosa racconterà di me?
Scacciai quei pensieri e salimmo sul veliero e tutti furono felici del nostro ritorno e raccontammo tutto l' accaduto ad Auroria.
Guardai Irko perplessa...infatti fuori dalle mura di Auroria si parlava della famiglia del Signore..e questa non era una famiglia? Ma ora eravamo sulla Santa Caterina ma finsi indifferenza anche se ero inquieta.
"Bene" dissi sforzandomi di sorridere "penso ora si debba proseguire...non so come è messa la Santa Caterina, avevo chiesto a Don Tommaso se alcuni uomini potevano aiutarvi" sospirai e mi guardai, i vestiti erano a tratti laceri dopo quella bizzarra ma meravigliosa avventura.."Io torno al mio posto..in cucina quindi..Champenuan vado a sistemarmi e cambiarmi e poi mi reco nel vostro regno" e gli sorrisi "saranno pure giorni i nostri amici non mangiano".
Passai vicino a Guisgard e gli consegnai in mano il suo pugnale bisbigliandogli all'orecchio.."Capitano..ve l'ho ripreso per venire ad Auroria..quando ero tornata e mi ero stesa nel vostro letto vuoto purtroppo" e sorrisi maliziosamente andandomene.
Chiusi la porta della stanza, pregai la Vergine Maria per avermi salvato ed averci assistito, feci un bagno veloce con la mia amata lavanda e mi vestii.
Andrai dritta in cucina, ero sola ancora e guardai nelle dispense...vi era della zucca..perfetto..in questo periodo era tipico della cucina da dove provenivo.
Misi a bollire l' acqua per gli gnocchi di zucca e poi avrei proposto a Champenuan della carne con zucca e un dolce sempre di zucca.
Mi versai del the caldo e mi sedetti bevendo lentamente sul tavolo della cucina pensierosa, speravo vivamente sarebbero riusciti ad aggiustare la Santa Caterina, ma non erano affari miei...o Irko avrebbe detto vagheggiavo per la nave senza fare nulla...non riuscivo a scordare quelle parole..il fatto che considerasse a me non interessava nulla dei tre salvati..e soprattutto di Guisgard..ma Guisgard dovevo togliermelo dalla testa...o solo usare indifferenza, o sarei stata come Laika che negava i suoi sentimenti..e i miei sentimenti per lui mi facevano andare avanti e credere ce la potevamo fare.

Galgan 04-11-2014 23.16.03

Re Davide, danzò di fronte al suo popolo, e la sua gioia non fu d'offesa all'Onnipotente, ma da Egli gradita; proprio per questo, con questo importante esempio, trovai niente affatto inopportuna la presenza del giullare, il quale, pareva mascherare, come molti suoi confratelli, l'arguzia con la maschera dell'ironia.
La sua frequentazione, sarebbe stata interessante.

-Vi ringrazio, buon signore-

Risposi al barone;

-Ora che dispongo di una guida, farò in modo, quanto prima, di onorare la promessa fatta a vostra figlia-

Mi rivolsi poi al giullare;

-Ditemi, buon giullare, sembrate conoscere bene le emozioni che andate decantando in versi-.

Guisgard 05-11-2014 00.16.31

“Allora” disse Velv ad Elisabeth “sarà mia premura mandarvi quel vecchio marinaio appena avrà terminato le sue mansioni.” Con un lieve inchino del capo. “Dopotutto siamo su una nave e la disciplina è la nostra vera e sola padrona.” Rise. “Ma ormai la cena sarà pronta. Prego, seguitemi. Verrà servita negli alloggi ufficiali.”
Così Velv condusse i due falsi coniugi a cena.
Il cuoco di bordo servì in tavola una cena degna per l'occasione, visto che De Gur era ospite della nave.
“Ma parlatemi di voi, madama...” Velv rivolto ad Elisabeth “... mi incuriosisce e mi intriga conoscere la donna che è riuscita a conquistare il cuore del nostro capitano de Gur.” Offrendo a lei e a Nettuno del vino.

Clio 05-11-2014 00.28.55

Tutto era finito per il meglio, e noi potevamo continuare la nostra ricerca.
Sorrisi, scuotendo la testa divertita all'occhiolino di Guisgard.
Poi finalmente avvistammo la Santa Caterina.
Fu un vero piacere rivedere Irko e gli altri e raccontare l'avventura.
Scoprii così di quanto era accaduto a loro, e compresi perché non erano venuti volando.
In sostanza, non c'era tempo da perdere.
E io avevo ancora addosso quella specie di corazza.
"Beh, direi che io vado a mettermi qualcosa di decente addosso..." sorrisi, accantonando l'impertinente pensiero di tenerla e catturare di nuovo il suo sguardo.
Oh, ma per piacere.. piantala..
Così salutai tutti e raggiunsi la mia cabina, dove avevo i miei vestiti e la mia spada.

Guisgard 05-11-2014 00.29.04

“Cavaliere, chi conosce davvero ciò di cui parla?” Disse accennando una danza il giullare a Galgan. “Forse il folle che urla alla vita e sa ingannarla.”
“Basta con queste tue rime.” Tuonò il barone. “Piuttosto, conduci sir Galgan alla taverna.”
“So parlar solo rimando, mio signore.” Con un inchino il giullare al barone. “Le parole mi escono così, baciate, dal mio rozzo cuore.”
Poi annuì e insieme a Galgan lasciò il castello per raggiungere la taverna.
Era questa un luogo frequentato ed affollato da diversi ed improbabili personaggi.
Soldati di ventura senza soldi e senza onore, zingare leste di mano, mendicanti, rinnegati, reietti, prostitute e vagabondi.
Subito il giullare chiese un tavolo e con Galgan presero posto in mezzo a quella confusione.
Ad un tratto entrò qualcuno.
Era un giovane dallo sguardo cupo e l'espressione malinconica.
Prese la sua rotta e cominciò a suonare standosene in un angolo in disparte.
“Cavaliere, ecco colui che cercate.” Il giullare a Galgan, indicando il musico. “Quello che suona note tristi e disperate.”

Guisgard 05-11-2014 00.37.26

Tornati sulla Santa Caterina e raccontata agli altri l'avventura vissuta ad Auroria, Guisgard, Altea, Clio e Pepe furono accolti come eroi.
Irko rivelò poi che nel frattempo erano riusciti a riparare il guasto, così che il vascello era di nuovo in grado di volare.
Il capitano ordinò allora che iniziassero tutte le manovre per il decollo, in modo da farla in barba anche a Burmid, nascosto chissà dove con la sua terribile nave di Picche.
Poi il presunto Taddeide vedendo Clio che andava nella sua cabina, prima che la ragazza imboccasse il corridoio che dava agli alloggi, le si avvicinò.
“Clio, aspetta...” disse “... volevo... si, volevo scusarmi... per ciò che ho detto e fatto in quella miniera... non era il momento adatto forse... e... beh, pensavo che fossero gli ultimi istanti... ma non avevo il diritto... ti prego, scusami...”

Clio 05-11-2014 01.01.53

Feci per imboccare il corridoio ma mi bloccò, e mi voltai sorridendo.
Poi piano piano il mio sorriso svanì alle sue parole, dalle mie labbra, e infine dai miei occhi.
E il mio solito sguardo distante cercò di difendermi.
Annuii appena.
"Certo.." mormorai "Erano gli ultimi istanti e io ero l'unica donna che ti capitava a tiro.." scossi la testa "Che sciocca... e io che credevo..." ma la voce mi morì in gola.
Cosa credevo?
Presi un profondo respiro e alzai gli occhi su di lui.
"Comunque... uno: ti ho baciato io, due: se non lo avessi voluto tu non saresti qui.." secca "Quindi nessun problema.. capita l'antifona.." alzando appena le spalle "Credevi di morire, ora invece hai tutta la vita davanti.. capisco.." sorrisi appena "Tranquillo io.. non mi farò.. illusioni o cose del genere.. continuerò a starti accanto come se non fosse successo nulla.." mormorai.
Restai a guardarlo per un momento, mentre la tristezza mi avvolgeva.
Dunque non era stato nulla per lui? Eppure...
Ma cosa potevo saperne io?
"Lasciami andare, ti prego.." mormorai con voce tremante, l'ultima cosa che volevo era piangere davanti a lui.

Guisgard 05-11-2014 01.18.28

“Aspetta...” disse Guisgard stringendo il polso di Clio “... aspetta...” spingendola a voltarsi e facendo tintinnare le lastre di ferro che coprivano a stento quella leggera e corta tunica di lino “... perchè fai così? Volevo... si, volevo... oh, al diavolo... ma davvero il mio sguardo, le mie carezze e quel bacio hanno bisogno di spiegazioni? Ti sembrava che fingessi? Che fosse l'ultimo desiderio di un condannato a morte? Che avessi solo voglia di fare sesso con la prima donna sotto mano?” Scosse il capo.
“Capitano!” Arrivando all'improvviso Cid. “Stiamo per partire!”
Guisgard restò a fissare Clio ancora per un momento negli occhi, poi pian piano la sua mano cominciò a lasciare il polso di lei.
“Capitano, partiamo!” Sorridendo Cid.
“Si, lo so, Cid...” mormorò lui, senza però smettere di guardare Clio.
“Palos chiede di voi, capitano.” Disse Cid.
“Si, arrivo...” annuì Guisgard “... va a cambiarti, Clio...” sempre con i suoi occhi in quelli della piratessa “... non mi va che a bordo ti vedano con questa tunica...” accennò un vago sorriso “... lo so, non ho il diritto, non sono il tuo ragazzo... prendilo allora come un ordine del tuo capitano...” e andò via.
La Santa Caterina si alzò in volo e lasciò quelle acque.
Dalla nave di Picche, intanto, osservarono il formidabile vascello andare via.
“Cosa facciamo, signore?” Uno degli uomini a Burmid.
Ma questi non rispose nulla, restando a fissare la Santa Caterina che svaniva tra il pallore incantato della Luna e la leggera foschia che avvolgeva il Lagno.
Tutto ciò mentre Matiz volava attorno alle vele della nave di Picche.
http://s5.favim.com/orig/51/sea-nigh...com-481580.jpg

Clio 05-11-2014 01.53.18

"Volevi.. che cosa?" Sbottai con gli occhi nei suoi "Che senso ha scusarsi, sapendo benissimo che non desideravo altro? Che sarei stata tua in quella cella se solo fossimo stati soli? Che ho sperato fino all'ultimo che mi baciassi?" Scossi la testa "Certo che mi sono sembrate sincere... motivo per cui tutto mi aspettavo tranne che delle scuse... ci si scusa se si ritiene di aver sbagliato.. di solito.." presi un profondo respiro.
"Guisgard io.." mi interruppi dall'arrivo di Cid.
Sorrisi appena alle sue parole sulla corazza.
"Parli come se fossi io a respingerti..." sussurrai, scuotendo la testa "Sono io che ho scelto te... molto tempo fa.. solo te.. nessun altro.." alzando gli occhi su di lui.
Poi se ne andò e io mi rifugiai nella mia cabina.
Mi lasciai cadere a terra, e restai per lunghi istanti appoggiata alla parete a fissare un punto imprecisato della stanza.
Perché era così complicato?
Mi feci coraggio e mi alzai, lasciando la corazza e la tunica in un angolo.
Indossai poi un elegante completo nero, e uscii per tornare sul ponte ad aiutare gli altri.

Guisgard 05-11-2014 02.02.19

La Santa Caterina aveva preso il volo, sorvolando la piana del Lagno e guidata solo dall'incerto alone lunare.
Sul ponte vi era fermento e tutti erano presi dalle manovre richieste in quei frangenti.
Clio arrivò e subito l'aria frizzante della sera accarezzò il suo volto.
“Molto carino questo completo nero” disse Pepe guardando la ragazza “anche se in verità preferivo la corazza da Amazzone.” Ridendo.
Guisgard se ne stava immobile a fissare l'orizzonte dal parapetto.
“Guisgard...” avvicinandosi a lui Irko “... vuoi arrivare a Licinia volando?”
“No...” scuotendo il capo lui “... non voglio correre il rischio di dare a Dominus il pretesto di spararci addosso, favoleggiando una nostra invasione... atterreremo dove il Lagno è prossimo alle mura dell'abitato cittadino.”
“Va bene.” Annuì il Rosso.
In quel momento Guisgard si voltò e vide Clio sul ponte.

Clio 05-11-2014 02.15.17

Tornai sul ponte che la Santa Caterina era già in volo.
Guardai torva Pepe "Vedi di dimenticartela te quella corazza..." per poi ridere, dando un colpetto sulla spalla al marinaio.
Mi sentivo abbastanza inutile, ero un marinaio, certo, ma non avevo idea di come funzionasse la nave in volo.
Guisgard parlava con Irko, e restai ad osservarli finché lui non si girò verso di me.
Trattenni il fiato, restando con gli occhi nei suoi per lunghi istanti.
Come avrei voluto che il mio sguardo mostrasse tutti i sentimenti e le emozioni che mi attraversavano in quel momento.
Non osai avvicinarmi.
Per dirgli cosa? Avevo già parlato abbastanza.
Abbassai lo sguardo e raggiunsi il parapetto un po' più lontana, ad osservare l'immensità del cielo stellato, immersa in mille pensieri.

Guisgard 05-11-2014 02.18.40

Altea consegnò il pugnale a Guisgard, gli parlò sottovoce in modo malizioso, strappando un sorriso compiaciuto al capitano, per poi andare nella sua cabina a lavarsi e cambiarsi.
Quando ne uscì si recò nella cucina, dove si trovava anche Champenuan.
“Zucca...” disse il cuoco “... ottimo. Si possono preparare piatti deliziosi con la zucca.” La fissò. “Vi vedo inquieta e taciturna... forse a causa di Irko, milady? In effetti mi ha raccontato del vostro battibecco...”

Guisgard 05-11-2014 02.28.30

La Santa Caterina proseguiva ad attraversare quelle terre e l'intera notte con tutti i suoi misteri.
La Luna sembrava fissare il vascello con indifferenza, o forse, più semplicemente, erano gli uomini che non riuscivano ad udirne la voce.
Il ponte era affollato ed il via vai dei marinai era praticamente continuo.
Clio se ne stava in disparte a fissare l'affascinante spettacolo di quel volo dal parapetto.
“Quest'abito è bello...” disse all'improvviso qualcuno alle sue spalle “... ma non dimentico che a causa mia hai perso un vestito forse più bello, che mi dicesti esserti utile per ingannare eventuali nemici...” Guisgard era alle sue spalle, quasi col petto contro la schiena della ragazza, a fissare lo stesso panorama che guardava lei “... dunque sono in debito con te... sto andando nella mia cabina, dove ho diversi abiti... se vuoi puoi raggiungermi là e sceglierne uno...” detto ciò si allontanò e raggiunse gli alloggi.

Clio 05-11-2014 02.52.32

Scossi la testa, divertita.
Possibile che riuscisse sempre a farmi sorridere?
"Eh, il mio bel vestito innocente... ci cascavano tutti.." sospirai "Era il mio preferito, mica l'unico.." risi appena "In debito, per un vestito? Esagerato..".
Ma poi restai in silenzio a quelle sue ultime parole, mentre il cuore accelerava.
Mi voltai in tempo per vederlo scomparire nel corridoio che dava sulle cabine.
Non riuscivo a muovermi.
Restai immobile per lunghi istanti, cercando di respirare normalmente.
Finchè una vocina impertinente si fece strada nei miei pensieri.
Beh, si può sapere che diavolo fai ancora qua?
Sorrisi, e raggiunsi velocemente le scale.
Mi fermai davanti alla porta.
Dovevo bussare?
Beh, mi starà aspettando, no?
"Al diavolo.." mormorai piano, afferrando la maniglia.
Entrai e richiusi immediatamente la porta dietro di me, restandovi appoggiata con la schiena, a braccia incrociate.
"Bada che dovrà essere un vestito davvero bellissimo per sostituire il mio.." sforzandomi di restare seria "E soprattutto..." sorrisi "Beh, dovrà starmi altrettanto bene, ovviamente... altrimenti non fa effetto..".

Guisgard 05-11-2014 03.04.09

Clio entrò e richiuse immediatamente la porta dietro di sé.
La stanza era avvolta da una vaga penombra, lambita da un chiaro ed ambrato pallore che proveniva da un'elegante lampada di porcellana giapponese.
Guisgard era immobile a fissare la ragazza, dando la schiena ad una finestra le cui tendine tirate a stento lasciavano filtrare la luce della Luna.
Il volto del presunto Taddeide appariva incerto, in quel mutevole chiaroscuro, mentre solo i suoi occhi, di un azzurro chiaro e trasparente ed animati dai riflessi della lampada, parevano solcare l'ambiguo alone che velava la stanza.
“In verità” disse piano, riempendo due bicchieri con un liquore dal core rosso vivo “non riesco ad immaginare un abito che possa sfigurare su di te...” e con un lieve cenno della mano indicò un baule aperto e ricolmo di abiti di stoffe pregiate e dai colori intensi “... e se vuoi posso darti il mio parere... ammesso che tu sia disposta ad indossare quegli abiti davanti a me... adesso...” porgendole uno dei bicchieri con quell'esotico liquore.

Altea 05-11-2014 14.50.38

La voce di Champenuan mi fece sussultare ma ancora di più quando mi accorsi, compiaciuta, che la Santa Caterina stava prendendo il volo e tutto era dunque sistemato.
Riposi la tazzina da the e sorrisi al cuoco.."Si zucca..io preparo gli gnocchi..voi la carne..e poi faremo un dolce".
Ad un tratto calò il silenzio e lui mi guardava mentre stavo preparando l' impasto, aveva capito il mio animo turbato e mi pose quella domanda.
Mi sedetti su una sedia, asciugandomi le mani e sospirando.."Vi sono tante cose che mi turbano Champenuan, il brutto è non avere nessuno con cui parlarne...voi siete tanto gentili, ma mi manca qualcuno come mia sorella Costanza o mio cugino Tommaso con cui parlare e confidarmi...e voi non sapete nulla di me" sorrisi leggermente.."Si, stavo pensando proprio a Irko..quelle sue parole mi hanno ferito come un pugnale..io spero solo sia stato il nervosismo di quel momento..ho preferito starmene in disparte per non intralciare i loro lavori..non sono un marinaio..come avrei potuto aiutarli ad aggiustare la Santa Caterina? Mi ha detto qui non sono di aiuto, che non mi interessava del capitano, di Clio e Pepe..e forse pure di voi..e addirittura mi ha comandato al ritorno di decidere se continuare la missione o meno..io non capisco e forse è meglio non capisca..d' altronde non mi è mai interessato della opinione altrui, non si può avere la benevolenza di tutti, giusto?".
Lo guardai e scossi la testa e guardai se qualcuno ci ascoltasse e tornai ai lavori "Poi ho un altro turbamento...mi sono innamorata del capitano..è un guaio vero Champenuan? Anche perchè a lui non interessa nulla di me, anzi credo fortemente sia interessato a Clio..però a volte ha degli strani atteggiamenti verso me che non capisco..sapete..io..insomma..appena nata fu fatto un atto notarile dove io sarei stata la legittima sposa del perduto duca qualora si fosse ritrovato..e non per politica tra Sygma e Capomazda..come qualcuno vuole tipo Dominus..è stato sancito da mio nonno e dal Duca Taddeo l'Austero per forte amicizia e per un patto..e pure firmato da Dominus in persona" e guardai il mio anello di smeraldo sospirando "Ma Guisgard mi ha dispensata da quel patto..lui..poi non so che conseguenze abbia quel patto, però..io fin da piccola l'ho sempre sognato, l'Austero me lo descriveva come un bimbo dai bellissimi occhi azzurri e mi parlava di lui e volle educarmi personalmente, l' ho atteso per una vita lo devo ammettere e quando l'ho visto mi è sembrato più bello di quanto pensassi e ora che lo conosco lo ritengo una persona favolosa...lo sposerei pure se non diventasse Duca..è incredibile..la mia vita fin dalla nascita è stata legata in virtù di lui e non pensiate io sia influenzata, perchè ora che lo conosco ho visto è pure diverso da come lo immaginavo."
Lo avevo detto a qualcuno..quel peso che mi opprimeva e inutile visto il suo totale disinteresse verso me e guardando Champenuan risi sdrammattizzando.."Magari con una padellata in testa mi farete perdere la memoria Champenuan e rinsavisco? Consigliatemi vi prego..e resti un segreto, mi fido di voi..forse solo di voi".

Clio 05-11-2014 14.55.26

La stanza era lussuosa ed elegante come l'avevo immaginata, c'era profumo di spezie e una luce soffusa.
E lui.
Lì, con gli occhi nei miei.
Presi il calice dalla sua mano e sorrisi, alzandolo appena prima di portarlo alle labbra.
Era intenso e inebriante, chiusi gli occhi per assaporarne il sapore e l'intenso bruciore.
Li riaprii e sorrisi.
"Oh, la cosa si fa interessante..." Sussurrai dolcemente, lanciando uno sguardo al baule colmo di abiti e stoffe pregiate.
Alzai gli occhi su di lui con un sorriso divertito, e mi avvicinai di un passo.
"Però non ti permetterò di vedermi mentre mi cambio.." Prendendogli il braccio libero dal bicchiere, per poi voltarlo con le spalle al baule.
"Ecco, da bravo.." Gli sussurrai all'orecchio "Guai a te se ti giri...".
Avevo il cuore che batteva a mille.
Mi sarei davvero spogliata davanti a lui?
Beh, tecnicamente è girato..
Mi avvicinai ai vestiti, e posai il bicchiere lì accanto dopo averne preso un altro sorso.
Così iniziai a guardare quelle stoffe e quei vestiti dai colori più sgargianti.
Ne vidi uno rosso, tremendamente sensuale, uno più semplice in seta blu, e poi ancora in pizzo nero, uno giallo troppo appariscente, uno verde con ricami di fiori.
Erano tutti bellissimi, poi, quasi sul fondo sentii un tessuto finissimo e delicato.
Tutto quello che tu non sei, insomma...
Lo tirai fuori e me ne innamorai.
Certo, non era il vestito perfetto per i miei scopi, ma era l'ultimo dei miei problemi in quel momento.
Era bellissimo, bianco, con ricami ed inserti d'oro.
L'intero abito sembrava un gioiello.
La lunga gonna, non molto ampia, di pregiata seta bianca era sovrastata da un'altra in un tessuto finissimo e impalpabile, quasi trasparente, che lasciava intravedere la gonna sottostante.
La vita era sottolineata da una stretta cintura ricamata in tessuto, anch'essa dorata, lo stesso ricamo si poteva notare lungo tutta l'ampia scollatura, che lasciava scoperte anche le spalle.
Le lunghe maniche, anch'esse bianche, dello stesso finissimo materiale della sopragonna, erano bloccate da dei polsini dorati che riprendevano i ricami della cintura.
Ma la vera meraviglia era il corpetto, con un ricamo delicato ed elegante incastonato di purissime perle, che legava insieme le due anime di quel particolare vestito, la semplice purezza del bianco, e l'opulenza sfarzosa dell'oro.
Era un sogno.
Lo indossai in fretta, col terrore da una parte che lui si girasse, dall'altra di sentire il tessuto strapparsi. Sembrava così delicato, e io ero sempre stata terribilmente maldestra.
Mi accorsi che andava stretto sulla schiena, tirai in qualche modo il filo sottile, ma non sarei mai riuscita a bloccarlo.
Le nobildonne hanno sempre qualcuno che le veste?
Mi avvicinai piano a Guisgard, sfiorando delicatamente la sua spalla.
"Adesso puoi voltarti.." mormorai, facendolo girare verso di me con un movimento delicato.
Sorrisi "Dimmi un po'.. a chi l'hai rubato questo.. ad una esotica principessa?" risi appena, con gli occhi nei suoi "Certo, non è l'abito da ingenua fanciulla che cercavamo... ma non ho saputo resistergli..." con un sorriso "Però, ora che ci penso, si intona benissimo con il mio mantello bianco, quello che mi è valso il soprannome di Angelo della Tempesta.." risi appena.
Mi voltai di lato e indicai i lacci sulla schiena "Mi aiuti, per favore?".

Galgan 05-11-2014 16.49.55

-Molto bene, buon giullare-

Risposi alla mia guida, dopodiché cercai di mettermi in ombra, perché, al momento, non volevo dare nell'occhio.

http://i.picasion.com/av/78/1iAx.jpg

Tristezza e malinconia, quelle stesse emozioni che, sovente messer Amore ci risveglia, rendendole nobili, perché spesso, troppo spesso, l'oggetto dei nostri sentimenti si rivela irraggiungibile, per un motivo o per l'altro, e questo non fa altro che aumentare a dismisura le nostre pene....E la nostra forza, se il nostro cuore è sincero.
Il menestrello era dunque mosso da un sincero sentimento verso lady Dafae?
Oppure, era soltanto infatuato, o innamorato dell'idea stessa dell'Amore?
Ad ogni modo, ciò che era storto, io ero chiamato a raddrizzare; per questo, una volta fissato lo sguardo sul musico, mi avvicinai a lui, e mi presentai, con un cenno di saluto;

-I miei omaggi, buon musico.
Galgan è il mio nome, al servizio di lady Dafae; ed è proprio di lei che vengo a parlarvi-.

elisabeth 05-11-2014 18.19.59

Questa volta il buon vino mi avrebbe conquistata.........era meglio rimanere sobri....seduta a quel tavolo di magnifico mogano...i bicchieri di cristallo e due uomini.......avevo fatto dei passi...non sapevo però se indietro o in avanti........per quanto la mia educazione mi riferisse in sordina che non era conveniente quel mondo per me.......ma il mio mondo era ad un tratto scomparso..Puff....come nuvolette di fumo ......." Volete sapere come ho incontrato...De Gur...o Nettuno...già perchè per me e'ancora Nettuno..... lo incontrato mentre passeggiavo.....sulla battigia....non era una gran bella giornata di sole...ma lui era disteso lì...in tutta la sua magnificenza...l'ho portato a casa mia..lavato rifocillato...sino a quando si e' svegliato e non ricordava nulla.........Nettuno e' il nome che gli ho dato.......Il matrimonio e' avvenuto perchè era piu' consono non andare in giro da amanti.......l'attrazione fisica c'era......per l'amore ci stiamo pensando..."

Guisgard 06-11-2014 00.41.57

Velv sorrise a quelle parole di Elisabeth, mentre Nettuno fissava la sua finta moglie senza dire nulla.
Ad un tratto il capitano suonò il piccolo campanellino che aveva accanto alle sue posate e subito un marinaio entrò.
“Signore...” disse quello, mettendosi sugli attenti.
“Fa venire qui il marinaio Sons.” Ordinò Velv.
Poco dopo il vecchio marinaio visto sul ponte da Elisabeth e da Nettuno si presentò.
“Ecco, madama...” Velv ad Elisabeth “... il vecchio Sons è qui, a disposizione vostra e della vostra curiosità.”

Guisgard 06-11-2014 00.54.21

Il musico salutò con un cenno del capo Galgan, per poi tornare a strimpellare la sua rotta.
“Si, conosco la dama di cui dite, cavaliere” disse, senza alzare mai lo sguardo dal suo strumento “ed in verità ignoro il perchè mi riveliate tutto ciò. L'ultima volta che fui al suo cospetto, al castello di suo padre, ella invero fu assai scortese. Ammesso che tale termine si possa adoperare per una nobile dama. Ma converrete con me che la cortesia è di per sé un concetto astratto e che solo poi gli uomini, con i loro modi ed i loro sentimenti, arrivano a rendere reale.”
“Oh, oh... lesto di lingua e di cuore...” fece il giullare “... questo nostro abile cantore...”

Guisgard 06-11-2014 01.09.29

Champenuan ascoltò Altea, poi, posando lo straccio con cui aveva asciugato il tegame in cui riporre la carne, si avvicinò alla dama e la fissò.
“Su Irko la penso come voi...” disse “... sarà stata la tensione ed il nervosismo. E c'è da capirlo. La nave era danneggiata, i nostri nemici là fuori ad aspettarci, nascosti chissà dove e tre dei nostri compagni in bilico tra la vita e la morte.” Sorrise. “Magari ora aspetta una vostra parola, un vostro cenno per riappacificarsi. Io so che Irko è un bonaccione, un uomo ingenuo e dai sentimenti semplici. Insomma, un amico devoto.” Annuì. “Quanto al capitano... beh, io ormai lo conosco da tempo e posso dire che è un generoso. Un uomo di animo nobile, come immagino debba essere un duca. Però ha un lato del suo carattere che non mostra mai. Un lato enigmatico ed impenetrabile, inquieto e tormentato. Come se in certi momenti si chiudesse in se stesso, con la volontà di allontanarsi da tutti e da tutto. Come se dentro di sé combattesse contro fantasmi e demoni. E forse c'è da capirlo... col suo passato quasi ignoto, il suo presente turbolento ed il suo futuro incerto...” rise piano “... ma non temete, tutto ciò resterà un nostro segreto. Anzi...” divertito “... devo dire che non ho mai condiviso un segreto con una nobile e bella dama!”

Guisgard 06-11-2014 01.36.32

Guisgard restò girato dall'altra parte per tutto il tempo impiegato da Clio ad indossare quell'abito.
In verità il presunto impostore tentò di sbirciare la deliziosa figura della ragazza attraverso i pendagli di cristallo che oscillavano, per il lieve sussultare del vascello in volo, da un lume, di gusto barocco, smaltato con disegni blu, senza tuttavia scorgerne le reali fattezze per le distorsioni e i riflessi di luce su quei pendenti.
Poi la voce di lei e quel delicato gesto per farlo voltare.
E la vide.
I lettori hanno già potuto immaginare lo splendido abito, così dettagliatamente descritto, per questo chi scrive si soffermerà solo sul volto della piratessa.
Si dice che una donna è bella quando sa di essere felice.
E Clio in quel momento lo era davvero.
Guisgard nel voltarsi vide una giovane donna, di un biondo dai pallidi riflessi, con occhi di un azzurro trasparente e luminoso, un naso lievemente all'insù, labbra ammirevoli e la pelle di un colorito soffuso di opale e rosa di bosco.
Le mani non erano quelle di un gran dama, eppure apparivano sottili e di un'infantile delicatezza.
Le sue movenze potevano apparire ai più impacciate ed ingenue, ma ad un occhio attento, come quello di un poeta o di un innamorato, quei modi non potevano celare a lungo una profonda e velata sensualità.
E nel vederla così, raggiante ed eccitante, Guisgard restò incantato.
Sorrise e sorseggiò ancora quel suo liquore, per poi posare il bicchiere ed avvicinarsi a lei.
Con un gesto lieve prese i lacci del vestito e cominciò a legarli lentamente.
“In verità” disse in un sussurro “non l'ho rubato questo vestito. Mi è stato donato da una fanciulla per ringraziarmi... ella era innamorata da sempre di un tipo conosciuto dall'infanzia, costretto poi a fuggire dal loro villaggio e tornato anni dopo con un'inaspettata fortuna... era infatti divenuto ricco come uno di quei principi orientali, con un'esistenza in bilico tra l'ambiguo ed il romanzesco...” terminò di legare i lacci e le sue mani scesero piano sui fianchi di lei “... una notte aiutai la fanciulla a fuggire via, verso la nave del suo amante ed ella mi donò ciò che aveva, ossia quest'abito... ma quella ragazza non era bella come te, Clio...” facendola poi voltare, in modo che i loro occhi si unissero sotto la delicata magia di quella vaga e sognante luminosità.

Clio 06-11-2014 13.47.17

Trattenni il fiato attendendo il suo sguardo, e mi illuminai dopo averlo incrociato.
Bastava quello sguardo a rendermi felice.
Era come se il mondo si fosse fermato, come se la guerra, il Fiore Azzurro, la Santa Caterina, fossero lontani, e il mondo intero si fosse ridotto a quella lussuosa stanza.
Come in un sogno.
Socchiusi gli occhi mentre mi allacciava l'abito, ma poi sorrisi, rapita da quella storia, finché non mi ritrovai voltata verso di lui.
"Che storia romantica... Ognuno di questi vestiti ne ha una? Perché potrei indossarne un altro, e un altro ancora, anche solo per ascoltarle...".
Sorrisi, con gli occhi nei suoi, mentre il cuore batteva all'impazzata.
Non era vero, li avrei indossati volentieri uno ad uno solo per catturare quello sguardo.
Anche se, certo, avrei preferito riuscirci essendo me stessa, ma era pretendere troppo.
"E dimmi, anche lui l'amava?" Sussurrai, senza distogliere lo sguardo.
Mi avvicinai ancora, con gli occhi nei suoi, finché non fui talmente vicina da sentire il suo respiro sul mio viso.
"Oppure lei ha voluto raggiungerlo su quella nave per avere l'opportunità di conquistare il suo cuore?" Sussurrai piano, con gli occhi ardenti e appassionati persi nell'azzurro intenso dei suoi.

Altea 06-11-2014 14.34.28

Ascoltai attentamente Champenuan e fui felice delle sue parole.."Sono io ad essere onorata di avere un amico come voi..non ho mai fatto distinzioni tra ceti sociali, sapete..il fatto di essere duchessa non mi preclude di parlare ed essere amica di una persona come voi..o quel pescatore Sam..lui mi dava sempre buoni consigli, penso a volte la vera verità venga proprio dalla semplicità della gente comune, non mi sono mai fidata della gente di Corte, tranne di pochissime persone..infatti mi dicevano sempre avevo un pessimo carattere" e sorrisi a quel pensiero.."Bene...allora, andrò da Irko prima della cena e vedrò di risolvere il tutto, non è bello sedersi a tavola con musi lunghi o bronci e per quanto riguarda Guisgard..si..avevo capito il suo animo è inquieto, ci sono stati dei momenti in cui egli stesso mi ha parlato e confidato dei suoi dubbi o delle sue perplessità e io gli ho dato sempre il mio appoggio..e ora me lo darete voi Champenuan?" sorrisi al cuoco e gli consegnai il piatto con gli gnocchi pronti per essere bolliti, la torta era pronta.."Bene, io vado dal capitano, vedo se è in camera sua cosi gli dirò la cena è pronta" e lo guardai con intesa "poi preparerò il tavolo e andrò da Irko e avviserò pure loro possono accomodarsi a tavola".
Posi il piatto e mi diressi verso il corridoio fino alla porta della camera di Guisgard e mi bloccai, solitamente ero solita entrare senza permesso ma non stavolta e poi mi sembrava di udire delle voci e bussai..."Capitano..Guisgard..sono Altea..ho da dirvi una cosa molto importante..di persona".


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