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Non risposi, mi limitai a sospirare e chiudere lo spioncino.
"Speriamo che Elv si sbrighi..." mormorai, insofferente ed impaziente, riprendendo a camminare nervosamente. Aspettavo con ansia il momento in cui tutto si fosse concluso e avrei potuto dedicarmi tranquillamente ad Elv, io e lui, a parlare della sua trasformazione e a far finta per un paio di ore che il mondo lì fuori non esistesse. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Gwen...” disse Tatiana arrivando “... ho sentito dei rumori giungere dalla stalla...”
Nella stanza entrò anche Ivan. “Ho sistemato lo specchio...” mormorò “... manca solo il Crocifisso ora.” |
Arrossii lievemente a quelle parole del ragazzo.
Mi trovava bella? Poi il suo tono, così irriverente, quasi volesse provocarmi. "Sono fortunata dunque, se posso contare su tanta devozione!" con una voce più calda di quanto avessi in programma, e un sorriso. Dovevo imparare ad essere più autoritaria, effettivamente, ad avere più polso coi servi, ricordandomi che erano tenuti a fare tutto ciò che desideravo. Prospettiva allettante, certo, ma a volte avrei desiderato la compagnia di qualcuno che apprezzasse davvero la mia compagnia e non che fosse obbligato a sopportarmi. Il ragazzo, però, sembrava andarci a nozze col mio imbarazzo, quasi che lo divertisse vedere una padrona che non riusciva nemmeno a dare ordine. Lo osservai andare via, sparire nelle scuderie, mentre restavo accanto ad Ercole, che accarezzavo distrattamente. "Come ti chiami, ragazzo?" cercando di fare una voce più distaccata e autoritaria rispetto a prima. https://i.pinimg.com/564x/6b/06/08/6...1ff304e5c1.jpg |
Arrivò Tatiana.
"Sì, c'è un uomo che voleva ospitalità, ma l'ho spedito lì perché non voglio gente fra i piedi, durante la visita." Poi guardai Ivan. "Speriamo che faccia in tempo..." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Mi chiamo Aegos, madama.” Disse lo stalliere arrivando col suo cavallo. “Madama è pronta?” Aiutandola così a montare in sella su Ercole.
Lasciarono allora il palazzo e si diressero verso Monsperone. Era un primo pomeriggio di Sole, con l'aria molto gradevole. Aegos non diceva nulla, limitandosi a canticchiare quella sua canzoncina audace, forse volta a mettere in imbarazzo Clio. “Forse non era il caso di accettare forestieri in casa oggi.” Disse Tatiana a Gwen. “Magari banchetteremo con il suo sangue per festeggiare la fine di questa giornata piena.” arrivando con tono sarcastico Nikolaj. “Credo proprio che non andrà più via da qui.” Divertito. |
"Infatti non è in casa ma nella stalla" puntualizzai.
Poi Nikolaj, che era di già in astinenza da sarcasmo, fece il suo ingresso teatrale. Ed io mi limitai a guardarlo senza dire una parola. Intanto Elv ancora non arrivava e iniziavo a perdere la pazienza, oltre che la speranza. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Aegos.." ripetei, guardandolo di sottecchi con un sorriso leggero, nascosto, quasi non volessi dargli la soddisfazione di vedere che mi aveva messo in imbarazzo "Partiamo?" continuai, senza mostrare nessuna emozione.
Ma non riuscii a nascondere un lieve rossore quando mi aiutò a montare in groppa ad Ercole, e fu così vicino che potei sentirne l'odore forte, inebriante. I suoi occhi erano ancora più belli da vicino, anche se il suo sguardo mi ricordava che non potevo permettermi di stare lì con gli occhi sbarrati a fissarlo o mi avrebbe preso per una ragazzina stupida. Invece io ero la padrona, lo aveva detto anche lui, ogni mio desiderio era un ordine, dovevo smetterla di comportarmi come una ragazzina. Una volta in sella ci dirigemmo verso Monsperone, con lui che non faceva che canticchiare quella canzoncina sconcia che mi faceva arrossire fino alle orecchie. Ma possibile gli sembrasse appropriato davanti a una signora? Tuttavia, mi resi conto che se mi fossi arrabbiata probabilmente gli avrei dato ancora più soddisfazione, così cercai di concentrarmi sulla cavalcata, allungando il passo ridendo, mentre mi voltavo verso Aegos come sfidandolo a raggiungermi. https://i.pinimg.com/564x/b2/d2/a2/b...52a6602d5a.jpg |
“Non mi sembra di aver detto nulla di che...” disse Nikolaj davanti al silenzio degli altri “... appena ci libereremo del dottore bigotto io mi divertirò con il forestiero nella stalla.” Con un ghigno.
Ma ad un tratto si udirono dei rumori, poi il calpestio di un cavallo. Infine qualcuno bussò al portone. “E' Elv!” Tatiana sbirciando dalla finestra. Aegos guardò il sorriso di sfida di Clio e poi la vide galoppare via. “Ah, ecco...” disse lui tirando le redini del suo cavallo, accettando così quella sfida. Spronò il suo destriero e cominciò a galoppare dietro di lei. Per un po' Ercole fu davanti, ma poi Aegos, che ben conosceva quei boschi, saltò su un dosso, ritrovandosi così davanti dove il sentiero curvando, facendo nitrire, come in segno di vittoria, il suo cavallo dinanzi a quello della padrona. Ma Ercole si impennò di colpo, facendo cadere Clio sull'erba. |
"Porta una bara, che sarà sicuramente piena, perché era diretto al cimitero. Abbi un minimo di decenza" dissi solo, con tono incolore, mentre gli passavo accanto.
Ormai eravamo talmente tanto ai ferri corti che mi dava fastidio la sua sola presenza. Sospirai di sollievo quando Tatiana vide Elv arrivare. "Finalmente, non ci speravo più" dissi, mentre aprivo il portone. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“La nostra Gwen è diventata generosa, umana...” disse con tono sarcastico e sprezzante Nikolaj, mentre lei apriva ad Elv.
“Eccomi...” questi entrando in casa “... qui ho il Crocifisso...” mostrando una teca di legno ai vampiri. “Attento a come lo maneggi...” intimorito e nervoso Nikolaj. “Lo specchio è là.” Indicò Ivan. “Allora vado a sistemare il Crocifisso.” Mormorò Elv. Così inchiodò il Crocifisso tra due pilastri che dal soffitto racchiudevano uno degli angoli del salone. Lo aveva messo in alto, in modo che si riflettesse perfettamente nello specchio. “Ora speriamo che quel dottore arrivi presto...” Tatiana “... prima sarà, prima andrà via...” |
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