Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Terre lontane (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=26)
-   -   Il Falco dei Mari e la ricerca del perduto Re dei Fiori (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2382)

Guisgard 21-09-2015 18.07.00

Sottocapitolo: Il mastino del Triterno


“<< I mostri esistono perchè fanno parte del disegno divino e nelle stesse orribili fattezze dei mostri si rivela la potenza del Creatore. >>”

(Umberto Eco, Il nome della rosa)



Qualcuno narra che gli dei della terra vivono sulle montagne più alte e non sopportano di essere guardati dall'uomo.
Una volta, si racconta, abitavano vette minori, ma gli uomini hanno scavato le pareti di roccia e neve e hanno spinto gli dei sempre più lontano, finchè non sono rimasti loro i rifugi più inaccessibili.
Nell'abbandonare le vecchie dimore gli dei hanno cancellato tutti i segni della loro esistenza.
Solo a Bocca della Selva, si dice, qualcuno di quei grandiosi segni è rimasto intatto ed immutato, forse perchè gli dei hanno creduto impossibile per l'uomo raggiungere queste lande.
E nel vedere le terre che ora il Trattors attraversava, l'inospitalità di quei luoghi apparve palese a tutti loro.
Clio, Gwen, Dacey, Dension, Hansiner, il pellegrino, Sammone e Cq fissavano con inquietudine quel mondo così selvaggio e primordiale.
E con loro anche Icarius ai comandi del veicolo terrestre.
Alte montagne brulle, screziate d'azzurro, tanto impervie da sembrare sorte dal digrignare della stessa terra nell'atto di contorcersi sul suo ventre, circondavano quelle lande, fatte di boschi impenetrabili, fondovalli sterminati e scoscesi sentieri inerpicati tra pendici e pareti di pietra a strapiombo.
Il cielo presentava alte e cupe nuvole, con un'aria fredda che sembrava soffiare direttamente dall'Oltretomba.
“Siamo davvero ai confini del mondo...” disse il pellegrino.
“Questa è Bocca della Selva...” fece Icarius, impegnato a guidare il Trattors “... e forse il demonio stesso ha scavato le sue valli, come monito al mondo civilizzato...”
E all'improvviso, tra dossi e avvallamenti, alberi secolari e rocce segnate dal tempo quasi fossero remoti ed insuperabili miliari, cominciarono a vedersi poche ed isolate abitazioni, che parevano condurre, in quella infinita e primordiale desolazione, al centro abitato che sorgeva poco più avanti inerpicato alle falde di un'altissima montagna.
Simile ad un titano addormentato e confinato ai confini del mondo per esserne custode e giudice, la gigantesca vetta dominava tutto il territorio, incutendo a chi la guardava un senso di angoscia ed impotenza.
E alle sue pendici scorreva lento un fiume dalle acque silenziose.
Il Trattors imboccò un angusto sentiero e cominciarono ad apparire lungo il cammino delle Croci.
Erano state erette quasi ad intervalli regolari, come a scandire il territorio in maniera ossessiva.
Come se la gente di quel luogo volesse proteggersi da qualcosa di oscuro presente in quelle sinistre e dimenticate lande.
http://www.halloween.de/files/2008/10/noblesoulsnet.jpg

Clio 21-09-2015 18.12.00

Il paesaggio non sembrava certo ospitale, eppure aveva un non so che di affascinante, quell'essere così brullo e incontaminato, quasi a scoraggiare chiunque volesse varcarne i confini.
Lo osservavo rapita e incuriosita insieme.
Poi iniziammo a vedere delle case, e restai vagamente sorpresa al pensiero che qualcuno abitasse quelle zone.
Poi quelle croci, ordinate, molteplici.
Dovevano davvero temere quella foresta selvaggia e indomita gli abitanti, dunque anche noi forse dovevamo essere prudenti.

Dacey Starklan 21-09-2015 18.17.01

La prima impressione che ebbi fu di sorpresa. Come poteva essere che un luogo così bello, dal paesaggio sognante, lande incontaminate potesse essere anche così misterioso e oscuro.

Non prometteva nulla di buona.

Di certo non potevamo aspettarci di passare quella nostra esplorazione in tranquillità.

E poi scorsi dei simboli, piantati nel terreno, strane croci scure. A chissà cosa servivano.

Lady Gwen 21-09-2015 18.20.03

Non si poteva affatto rimanere indifferenti davanti a quella vista.
Colossale, minacciosa, imponente e affascinante. Certo, non sembrava il posto più ospitale e tranquillo del mondo, ma era proprio quella nota incontaminata e selvaggia, che cambiava le cose.
Era tutto così vivo e vibrante, che riuscivo a prercepire la forza di quella natur e di quel luogo.
Dopo un po', intavedemmo un piccolo centro abitato, poche case a dire il vero, che sembravano volersi proteggere dall'ambiente circostante.
Forse ero io l'unica pazza a sentirmi attratta da quel luogo...

Guisgard 22-09-2015 00.53.48

Il Trattors raggiunse una radura, dove c'era una grotta naturale abbastanza grande da poter ospitare il veicolo.
Così Icarius nascose il mezzo corazzato nella grotta e poi aprì il pannello d'uscita.
Saltò fuori e fece segno agli altri di fare lo stesso.
Si ritrovarono allora in uno scenario selvaggio e primordiale, sferzato da un vento freddo.
A poca distanza sorgeva uno stretto sentiero, segnato da un inquietante spaventapasseri.
“Raggiungiamo il centro abitato.” Disse Icarius al gruppo.
"Più che spaventare gli uccelli" fece Hansiner "questo spaventapasseri sembra un monito per tenere lontani i forestieri."
https://chensandchai.files.wordpress...y_hollow_2.jpg

Lady Gwen 22-09-2015 01.05.13

Raggiungemmo una radura, dove si trovava una grotta che Icarius sfrutto` per nascondere il Trattors.
Sobbalzai mentre ci incamminavamo per raggiungere il centro abitato vedendo un inquietante spaventapasseri.
Non potei che concordare con la frase di Hansiner.
Se era questo il loro scopo, lo avevano certo raggiunto...

Clio 22-09-2015 01.07.59

Scendemmo dal Trattors per inoltrarci nel panorama circostante in direzione del centro abitato.
Il tutto era brullo e inospitale.
Poi quello spaventapasseri.
"Non dev'essere gente molto abituata ai forestieri, direi..." Mormorai, guardandomi intorno.

Guisgard 22-09-2015 01.21.08

“Forse sono i forestieri” disse Hansiner a Clio “a non essere abituati a questo posto.” Sarcastico.
“Cerchiamo di raggiungere il centro abitato.” Fece Icarius. “Non mi va di restare a lungo in questa campagna.”
“Concordo, signore.” Cigolò Cq, con accanto Gwen.
Imboccarono così il sentiero, in direzione della cittadina poco distante.
Era questo un luogo cupo e isolato, con case di legno e dai tetti spioventi che si ammassavano attorno ad un rozzo ed irregolare spiazzo centrale, usato come piazzetta.
E quando il gruppo raggiunse l'ingresso della cittadina, fu il rintocco di una campana ad accoglierlo.
Erano rintocchi lenti, che scandivano l'incedere di un corteo funebre.
E Dacey riconobbe subito quel rintocco.
Era infatti lo stesso che aveva udito nel sogno fatto in precedenza.
Il cielo era scuro e sinistro, attraversato dall'eco di un vento inquieto ed intriso di sibili simili a lamenti lontani.
E proprio sull'ingresso della cittadina sorgeva un Crocifisso.
http://images2.static-bluray.com/reviews/4769_19.jpg

Lady Gwen 22-09-2015 01.33.20

Raggiungemmo il centro abitato, che era molto, molto inquietante.
Sembrava tutto cosi`... desolato e privo di vita.
Mi strinsi nel mantello per il vento, che sembrava trasportasse strani sibili, quasi come uelli che avevo udito sulla nave e un po' anche per la paura provocata da quel luogo.
Ad un tratto udimmo un rintocco di una campana ee vedemmo, in uno spiazzo, un crocifisso.

Clio 22-09-2015 01.36.23

Il Falco dei Mari e la ricerca del perduto Re dei Fiori
 
Infine raggiungemmo il centro abitato, cupo come la campagna circostante.
Trovare i pezzi di ricambio sarebbe stata un'impresa.
Poi quelle campane, inconfondibili annunciatrici di un funerale.
"Ottimo benvenuto..." Sussurrai piano, sarcastica.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 20.22.25.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License