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Decisamente, non erano eroi.
Anzi! "Ma come..." Esclamai "Davvero non farete niente per aiutare quella gente? Voi che siete stati i primi ad essere perseguitati da Maruania per la vostra arte..." Ero incredula "Davvero li abbandonerete senza neanche provarci?". |
Jean sorrise a Gwen, ringraziò i frati e i due poi andarono via.
“L'antico Egitto...” disse il maestro mentre in carrozza tornavano al palazzo della contessa “... che mondo affascinante... gli egizi non furono la prima civiltà conosciuta, eppure hanno esercitato da sempre un fascino magnetico su intere generazioni... oltretutto vi sono ancora molti misteri da svelare intorno a quella lontana civiltà... come la Sfinge, tanto per dirne uno... sapete che la statua come noi la conosciamo ha grosso modo quattromila anni? Mentre invece il basamento è molto più antico? Forse diecimila anni o anche più. Ospitava dunque una statua molto precedente e venne retto sotto il punto preciso in cui, migliaia di anni fa, si trovava la costellazione del Leone. Lo stesso animale, guarda caso, raffigurato dal corpo della Sfinge. Eh, che meraviglia.” |
“Già...” disse Orden a Clio, mentre Sammone si apprestava a preparare la carrozza “... ma poi, cosa dovremmo fare? Sfidare una città potentissima che neanche i rivali osano contrastare? Noi, semplici attori?”
“E perlopiù senza licenza.” Fece Junior. “Siamo attori per mestiere, non certo per carità o eroismo.” Mormorò Fria. “Aspettate!” All'improvviso l'uomo dagli occhi azzurri. “Volete essere pagati? Bene, allora vi pagheremo!” “Ehi, aspetta...” fissandolo Sammone “... e con quale denaro intendi farlo?” “Non lo so, ma lo troveremo.” Rispose lui. “Il Cielo aiuterà la nostra giusta causa.” “Che sciocchezze.” Scuotendo il capo Orden. |
"Sì, certo... È la gente comune che può sconfiggere Maruania..." Chiusi gli occhi e inspirai.
Non potevo parlare troppo. Sorrisi alle parole dell'uomo senza nome. "Beh ha ragione, se riuscisse a trovare i soldi restereste?" Osservando gli attori. "E ai soldi pensa la Provvidenza, spesso e volentieri...". Sorrisi dolcemente, tra me e me. Quanti ricordi mi suscitava quella frase. Noi ribelli avevamo un detto, sapevamo che la Provvidenza ci avrebbe aiutato. Ed incredibilmente era così. Quante volte avevamo iniziato un progetto senza un soldo, chiedendoci dove avremmo trovato i soldi. E poi magicamente i soldi arrivavano, arrivavano sempre. |
“Dipende...” disse Fria a Clio “... dipende se ci da sicurezze e non solo economiche.”
“Vi do la mia parola che avrete il denaro.” L'uomo dagli occhi chiari. “E chi ci garantisce che non ci accadrà nulla?” Fissandolo Orden. “Sarete al sicuro e nessuno vi torcerà un capello.” Annuendo lui. “Mah, per me ha la testa piena di sogni...” scuotendo il capo Cosun. “Se ci garantisce il denaro e la sicurezza allora si, resteremo.” Fece Fria. “E' troppo rischioso.” Mormorò Junior. “Spesso ci siamo esibiti in condizioni precarie, no?” Guardandolo Fria. “Si, ma mai col rischio di lasciarci la pelle.” Mormorò Sbriz. “Ripeto, se ci sarà sicurezza allora resteremo.” Sentenziò l'attrice. “Avrete il denaro e non vi accadrà nulla.” Sicuro di sé lui. “Vi do la mia parola.” “La parola di un uomo senza nome non vale nulla.” Sbottò Orden. “Avete ragione...” annuì lui “... ma io ho un nome... sono Icarius...” rivelò a tutti loro. |
"Mi stupisco sempre della vostra incontrastata cultura, Jean. Eh si, proprio un mondo affascinante"
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Li ascoltai, stavolta in silenzio, avevo parlato anche troppo e non potevo espormi troppo.
Sperai davvero che decidessero di restare. Combattere Maruania era la mia vita, l'avrei fatto con qualunque mezzo. Ma almeno erano riusciti a fargli dire il suo nome. |
Jean sorrise a Gwen e la ringraziò per le sue parole.
Arrivarono poi al palazzo e cominciarono la loro lezione giornaliera, con l'ora di lettura, poi quella di storia ed infine quella di matematica e geometria. Pranzarono con Ilamei e nel pomeriggio ripresero con l'ora di musica, di danza e di retorica. Il maestro concluse il tutto e andò via verso il tardo pomeriggio. |
“Bene, messer Icarius...” disse Fria “... allora siamo d'accordo. Garantiteci soldi e sicurezza ed avrete la vostra recita.”
“Bene.” Raggiante lui. “Speriamo bene...” dubbioso Junior. “Ed ora?” Chiese Orden. “Ho fatto preparare un alloggio sicuro per voi.” Rivelò Icarius. “Poco lontano da qui c'è un casolare non troppo grande, ma abbastanza spazioso per garantirvi posti per dormire e un luogo in cui provare per lo spettacolo. Vedrete, sarà un buon soggiorno per riposare e lavorare.” “Va bene.” Annuì Loi. “Ecco...” spostando una Tendina Icarius e mostrando dalla finestra il casolare immerso poco distante nella boscaglia “... là sarete al sicuro e potremo vederci tutti i giorni.” “In effetti sono un po' stanca.” Sbadigliando Fria. “Si, anche io...” imitandola Sbriz. Così gli attori, accompagnati da Sammone, si avviarono al casolare. “Aspettate...” avvicinandosi Icarius a Clio “... ecco, io volevo solo ringraziarvi... siete stata l'unica ad appoggiare la mia proposta dello spettacolo... immagino” ridendo “sia un pò il ruolo della dama angelica e dabbene dare fiducia a chi è in difficoltà.” |
Quando le lezioni terminarono, il maestro ando` via.
"Se permettete" dissi alla contessa "Vorrei ritirarmi per concludere la lettura del libro" |
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