Cales apparve subito contrariato.
“Così ci sarà solo un'ennesima strage di lupi...” disse a Justine “... probabilmente la vera bestia non la troveremo così!” “Ormai è deciso.” Lei, guardando poi Dacey. “Voi parteciperete, mia cara?” Rivola alla nipote del presbitero. “Mi date l'idea di essere più sveglia di tutti questi uomini messi insieme...” divertita. |
Il nome della perla
Compresi il disappunto di Cales e assunsi la sua stessa espressione contrariata.
“ Io non ho le abilità coi fucili di cui possono pregiarsi tutti questi uomini e poi reputo questa nuova battuta di caccia poco utile al nostro scopo. Non vedo dunque come potrebbe servire la mia presenza.” Intendendo così reclinare l’offerta di Justine. Si era mostrato gentile con me ma vi era qualcosa nei suoi modi che mi rendevano stranamente diffidente. Forse era solo una mia impressione, perché caldeggiava più le idee di Hiss e Ruspon sulla caccia. |
Elv restò pensieroso.
“Ci sono...” disse a Gwen “... ho un piano!” Justine rise. “Oh, mia cara, chi può dirlo.” Disse a Dacey. “Suvvia, tutto può accadere. Magari troveremo il folle di cui dite, no?” “E sia, verremo con voi.” Fece Cales. “Ma vi avverto... sarò dalla parte dei lupi innocenti.” “Perfetto.” Divertita Justine. “A me è indifferente. Badate però di non finire voi sottomira... altrimenti questa fanciulla resterà sola...” sfiorando una ciocca di Dacey. Monice entrò con aria svampita. “Oh, no grazie, madama...” disse cinguettando a Destresya “... volevo chiedere, col vostro permesso... stasera ci saranno personalità importanti? Per curiosità, tutto qui...” ridendo ad oca. |
Si fece pensieroso.
Poi parlò. "Davvero? Quale?" con la speranza negli occhi e nel tono. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi alla ragazza, cercando di nascondere il compatimento che provavo per persone così semplici.
"Oh sì, Monice!" annuendo "Ci saranno molti ospiti importanti..." posando la tazzina di tè "Chiama le altre, dobbiamo preparare una grande serata e io voglio che ognuna di vuoi sia all'altezza!". Battei le mani due volte "Su su, vai!" con aria autoritaria ma sorridente. Mi voltai poi verso Tigot. "Dobbiamo assicurarci che tutti i cacciatori sappiano della serata speciale!" guardandolo "Ci pensate voi?" chiesi. Il passaparola in un paese era fondamentale, specie in situazioni del genere. |
Justine sembrava una donna poco incline a ricevere un ‘no’ come risposta, tanto che alla fine persino Cales cedette accettando di prendere parte alla battuta di caccia.
Lo guardai, un po’ sconsolata, poiché entrambi vi eravamo dentro quasi forzatamente, disapprovando in pieno quella battuta dai numeri esorbitanti. “ Staremo entrambi attenti, non temete.” Sforzando un sorriso e scostandomi di lato, allontanandomi così dalle dita di Justine che avevano indugiato sui miei capelli in modo non richiesto e fastidioso. Tant’è che mi alzai persino alla fine. “ Penso sia il caso che vada a prepararmi allora. Dovreste farlo anche voi Messer Cales...” Lanciandogli uno sguardo d’intesa per invitarlo ad uscire dalla stanza. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Monice tutta entusiasta andò a chiamare le altre ragazze, mentre Tignot assicurò a Destresya che ci avrebbe pensato lui a rendere pubblica la loro festa in serata.
Dacey uscì dalla stanza, seguita dallo sguardo lascivo di Justine e subito Cales la seguì. “Aspettate...” disse lui raggiungendo la nipote del presbitero “... cosa avete?” Fissandola negli occhi. “Ditemi la verità...” poi scosse il capo “... perdonate, non dovevo... sono impacciato lo so... non ho dimestichezza con le donne... sono bravo ed a mio agio fra i libri e talvolta commetto errori... perdonatemi...” “Fingerò di partecipare alla battuta di caccia...” disse Elv a Gwen “... tu intanto ti preparerai e mi raggiungerai nel bosco... insieme fuggiremo via. Ti porterà il giardiniere nel bosco.” |
Ci pensai e ci pensai.
Poi annuii. "Va bene, faremo così" annuii ancora. Si poteva fare, dovevamo impegnarci e ci saremmo riusciti. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Io non ero una cacciatrice, certo avevo una spada e una pistola ma mi chiesi mentre finivo il vino bianco se quelli del clan non avessero davvero visto qualcosa..da quanto tempo non li sentivo..erano vivi oppure no. Loro vivevano il Bosco..io ero la duchessa e la regina del Bosco e lo avevo abbandonato e ora lo vedevo braccato, ma nessuno avrebbe capito i miei tormenti.
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"Allora siamo d'accordo." Disse Elv a Gwen. "E' il solo modo che abbiamo. Fuggiremo via. Il giardiniere ci aiuterà. Ora a prepararti. Io farò lo stesso. Partirò per la battuta con gli altri."
Hiss preparò la sua roba, usando anche il suo personale fucile, una modernissima arma automatica, capace di colpire a lunghe distanze. Poi entrò nel bagno, trovando Altea immersa nella vasca fra schiuma ed essenze profumate. Si chinò ed inginocchiò ai piedi della vasca, prendendo la spugna ed immergendola nell'acqua. "Dimmi..." disse lavandole la schiena "... cos'hai?" |
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