Camelot, la patria della cavalleria

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Tessa 09-04-2015 16.51.46

“Dopotutto non tutte le donne sono fredde e distaccate come voi.”

"Eccoci, di nuovo!" pensai, alzando gli occhi al cielo "Riuscirà mai, un uomo, ad accettarmi per quella che sono, senza pretendere altro in cambio?"

Ignorai quindi la frecciata dell'ex galeotto ed entrai dall'antiquario che si dimostrò subito colpito dalla mia collana.

La slacciai delicatamente e gliela misi fra le mani.

"Siamo qui proprio per questo monile, Messere. Ci hanno detto che è appartenuto alla Regina di Gioia Antiqua e vorremmo saperne di più! Lei crede che abbia valore?"

elisabeth 09-04-2015 16.52.19

Vidi le mani dell'anziana donna posarsi sul volto del nipote......erano mani sagge che imploravano tenerezza.....quell'uomo sembrava serre pervaso da un' ossessione.....quella notte...quella figura che non poteva definirsi ne animale ne umana...gli stava dando il tormento......." Marus ...anch' io non credo che quell'animale stesse cercando un essere umano qualunque...sareste stato voi la preda e non sareste qui a parlarne con noi........cercava qualcuno ..... Ora io non so dirvi se quel qualcuno sia veramente l' Arciduca oppure no.....so solo che e' questo quello che si racconta............".......mi tormentavo il cuore......cercavo le parole per spiegare a quell'uomo perchè fossimo lì......" Ascolta ...non ci conosci e la nostra presenza vi sembrerà assurda....Ma devi sapere che molto spesso nella vita le cose non hanno un senso...o almeno ..in quel momento sembra non averlo......Ho perduto ogni cosa....e neanche questo ha un senso.....ma un giorno quando ogni cosa mi ha abbandonata il Priore e' apparso alla mia porta.......e ha chiesto il mio aiuto........Ora io ho bussato alla tua porta...tu pensi di poterci aiutare......a ritrovare questo famelico animale ?...."..........In realtà.......io e Tommaso...avevamo poco da fare.......uccidere il Mostro ?.......e come...?......chi era lui...e chi ero io ......ma ...la vita era una situazione strana.....e bisognava prenderla così...senza un perchè......un po' come sentirsi parte di un mondo senza nome.....

Guisgard 09-04-2015 17.33.34

Icarius finse di scandalizzarsi a quell'insulto sussurrato da Clio e divertito, a sua volta, mormorò qualcosa, a bassissima voce: “Fa la brava...”
Trattenne una risata.
“Fa la brava...” disse poi in un sussurro impercettibile ed udito solo da lei “... già tra le lenzuola sei stata discola...” facendole l'occhiolino “... ehm, si...” rivolgendosi poi ad alta voce verso la porta, dietro la quale vi era Simoinin “... avverti messer Rodolfo che scenderò a breve... quanto al bagno ed al vestirmi ci penserò io, grazie.”
“Come Sua Signoria comanda.” Fece la serva, per poi andare via.
“Bene, prepariamoci ora...” Icarius a Clio “... devo portarti in quel posto e sono certo che ti piacerà.” Per poi baciarla lievemente sulla bocca.

Guisgard 09-04-2015 17.35.57

L'antiquario osservò con meticolosità il monile al collo di Tessa.
“Molti oggetti” disse vengono attribuiti a grandi personaggi. Spade, tesori e così via. E' un modo per dar loro valore. Questo monile potrebbe essere appartenuto anche alla leggendaria regina di Gioia Antiqua, ma non abbiamo prove per affermarlo con sicurezza. Tuttavia è molto interessante e pregevole, devo dire. Quanto al valore, beh, diciamo che è nominale.”
“Nominale?” Ripetè Bernard.
“Si, affettivo, sentimentale.” Annuì l'antiquario. “Il carbonchio è la pietra degli innamorati. Anzi, dei grandi amanti. Notate la sua particolarità...” indicando la pietra rossoscura “... da un lato è straordinariamente scintillante, mentre dall'altro” voltando il monile “reca piccolissimi segni...” prese una lente d'ingrandimento “... sembrano parole incise... e in una lingua che non conosco...” restò poi pensieroso “... attendete un attimo, prego... nel retro della bottega ho dei testi e vorrei consultarli... torno subito...” e andò nel retrobottega.
“Sentito?” Sorridendo Bernard. “La pietra degli innamorati. Buffo, vero? Ed io che ne ho fatto dono a voi.” Rise. “Suvvia, scherzo. Giuro che la smetto.” Divertito.

Guisgard 09-04-2015 17.47.18

Capitolo VIII: Duello mortale


“Dopo il desinare, Artù era rimasto con i compagni; nella sala, insieme alla regina, vi era una gran folla di baroni, oltre, mi pare, a molte dame belle e cortesi che parlavano un'adorna lingua francese. Keu, che aveva servito le tavole, sedeva a desinare insieme ai conestabili, quando giunse a corte un cavaliere sfarzosamente equipaggiato per la battaglia, armato di tutte le armi.”

(Chretien de Troyes, Lancillotto)



Ezio accompagnò Altea al portone e la fece uscire dal castello.
“Mi spiace non avervi dalla nostra parte, milady.” Disse alla dama prima di richiudere.
E congedata Altea, tornò dalla misteriosa figura incappucciata.
“Ora cosa facciamo?” Chiese.
“Continueremo per la nostra strada.” Rispose la figura. “Hai ancora la lettera di messer Albano, giusto?”
“Certo.” Annuì Ezio, per poi mostrare la missiva alla figura misteriosa.
“Ottimo...” fece questa “... mi basterà... sarà la prova per deporre quel fantoccio e far impiccare quel cane di Rodolfo.”
“Che intenzioni hai?” Fissandolo Ezio. “Come fai ad essere certo che l'attuale duca sia il sosia? E' solo un nostro sospetto. Anzi, una nostra speranza.”
“Vedrai...” mormorò la figura incappucciata, con gli occhi fissi sulla lettera “... vedrai, fratello mio... tu intanto raduna gli uomini e mandali in ogni angolo del ducato e del reame... arruola volontari e forza i riluttanti... voglio un esercito pronto a combattere per me contro i traditori... vai ora!”
“Si.” Deciso Ezio, per poi lasciare il castello insieme ad alcuni uomini.
http://fc03.deviantart.net/fs70/i/20...ch-d5sd9hq.jpg

Guisgard 09-04-2015 17.51.02

Gwen uscì dalla stanza, ritrovandosi da sola in un tinello.
E qui mutò di nuovo in colomba.
Velven, intanto, scese giù dal letto e la rincorse.
“Aspetta...” disse aprendo la porta ed entrando nel tinello “... ma perchè tutta questa fretta? Dove devi andare?” Ma non vide nessuno. “Gwen?” Chiamò, senza però ricevere risposta.
Si accorse allora della colomba ed aprì una finestra.
“Sei rimasta chiusa qui tutta la notte, amica mia?” All'uccello. “Su, vola via, torna al tuo nido...”

Guisgard 09-04-2015 17.56.33

Marus ascoltò Elisabeth.
“E sia...” disse “... vi aiuterò...”
“E come?” Fissandolo la vecchia.
“Li porterò nella brughiera...”
“Dove?” Chiese la vecchia.
“All'antro della bestia...” rispose Marus.
“Sei pazzo!” Esclamò la vecchia.
“E' l'unica cosa che posso fare per loro...” mormorò il nipote.
“L'antro della bestia?” Ripetè il Priore Tommaso.
“Si, dove io ed altri ragazzi abbiamo trovato strane impronti...” fece Marus “... impronti di quella bestia credo... per questo abbiamo deciso di chiamarlo così, poiché crediamo, o fantastichiamo, che sia la tana del mostro...”
Il religioso allora si voltò a fissare Elisabeth con uno sguardo inquieto.

Lady Gwen 09-04-2015 18.00.10

Appena lasciata la stanza, subito mi trasformai. Velven usci` in fretta e furia dalla camera da letto e mi cerco`. Provavo sempre una grande tristezza nel lasciarlo.
Quando mi vide, apri` una finestra per farmi volare via.
Io mi fermai un attimo sulla sua spalla, lo guardai e poi volai fuori.

Altea 09-04-2015 18.01.32

Presi Cruz per le briglie..era tutto surreale, non dovevo parlarne con nessuno ma con le tre sorelle si.
Ma non dovevo destare sospetti a Corte, lasciai il cavallo allo stalliere e mi preparai per la colazione, stavolta non sola..volevo andare da Rodolfo e osservare.
Cosi mi sedetti al tavolo, ma ero turbata..e se le donne avessere visto di nuovo dentro l' acqua cosa succedeva..eppure Frate Severo mi aveva raccomandato di fare in modo il sosia non fosse usato per scopi illeciti..ma non da me...io anzi gli avevo offerto la mia amicizia, non gli avrei mai fatto del male...tranne fosse in cattiva fede. Guisgard non sarebbe arrivato a patteggiare col nemico per soldi o per un regno, non potevo crederci.

Tessa 09-04-2015 18.06.21

"Oh, no..." risposi a Bernard "Voi non me l'avete regalata. Quel monile mi chiamava, cercava me....Lo avete solo aiutato a tornare a casa"

E dopo aver pronunciato quelle strane parole, uscite senza pensare, mi misi a curiosare nella bottega, in attesa che tornasse l'antiquario.

elisabeth 09-04-2015 18.06.21

vidi lo sguardo fiero del ragazzo ....nel dirci che era disposto a mettere a rischio la propria vita ancora una volta....come credo che faceva ormai da tempo e a quanto pareva non era il solo....la voce della donna era piena di paura......e lo sguardo del Priore nei mie confronti......non so se era rivolto alla moglie di De Gur...o a quella matta donna che lo stava seguendo...ma l'antro...della Bestia....mi ricordava tanto....il luogo dove Gedeone viveva.......non tutte le novizie conoscevano la sua presenza...e molte volte tenerlo nascosto diventava un problema.....quando di notte usciva dall' antro in cui stava.....le giovani apprendiste cercavano di distogliere gli sguardi impauriti raccontando loro che era solo la prova inflitta dalla Dea Diana....." Marus....ti siamo grati per quello che farai.....dimmi....da quando e' sparito l'Arciduca lo avete piu' visto ?..o magari ne avete sentito l'odore..o i latrati ?.....".....

Clio 09-04-2015 18.08.52

Risi con lui, in silenzio, divertita.
"Con te ha mollato la presa fin troppo presto..." Mormorai, una volta andata via la serva "Ricordi ieri mattina che non mi lasciava più?" Risi piano.
"Eh già, dobbiamo alzarci..." Annuii, rispondendo a quel bacio.
Mi alzai, e rimisi il vestito e il mantello.
"Vado a prepararmi, ci vediamo di sotto per la colazione."
Gli sorrisi, per poi lasciare la stanza così come ero arrivata, rapida e silenziosa come un'ombra.
E qualche istante più tardi entrai nelle mie stanze.
Qui mi preparai di tutto punto, per poi scendere al piano sottostante dove avrei trovato Icarius, e sicuramente anche Rodolfo.

Guisgard 09-04-2015 18.10.47

Gwen prese il volo, allontanandosi dalla casa di Velven.
La colomba sorvolò i palazzi e le torri di Capomazda, sostenuta dal vento che soffiava sulla capitale.
Il cielo era limpido, le nuvole poche e lontane.
Il verde dominava ovunque e dall'alto la vasta e misteriosa brughiera sembrava non fare più tanta paura.
Ma nell'atto di attraversare la mura cittadine, la colomba fu attratta da qualcosa.
Una voce.
E proveniva dalla campagna sottostante.
Chi poteva chiamare una colomba?

Guisgard 09-04-2015 18.15.41

Altea arrivò a corte e subito incontrò qualcuno.
“Oh, buongiorno, milady.” Disse sorridendo Simoinin. “Non vi ho vista ieri sera tornare qui al palazzo. Posso fare qualcosa per voi?” Chiese gentilmente.

Guisgard 09-04-2015 18.17.32

“No, signora.” Disse Marus ad Elisabeth. “Dalla notte in cui il duca sparì di quella bestia non abbiamo più visto tracce. Ma perchè mi chiedete questo? Cosa sospettate?”

Altea 09-04-2015 18.19.45

A quelle parole di Simoinin mi voltai alzandomi e osservandola.."E secondo voi..io devo rendere conto a una domestica..dove vado o cosa faccio? Non permettetevi mai più" e mi sedetti di nuovo "No, grazie...aspetto la mia domestica personale mi porti la colazione, ne ho a disposizione, quindi non mi siete indispensabile...e se sono qui è per fare colazione non vi sembra?Sempre se posso ovviamente".

Guisgard 09-04-2015 18.20.24

“Beh, infondo avete ragione...” disse Bernard sorridendo a Tessa “... se fossi stato da solo non avrei certo scelto quel premio e forse senza il vostro desiderio di volerlo a tutti i costi non sarei riuscito neanche a far centro.” Annuì. “Si, quel monile è vostro, non mio.”
E mentre lui e la giovane donna attendevano il ritorno dell'antiquario, nella bottega entrarono una donna ed il suo bambino.
Il piccolo aveva in mano una bottiglia con dentro un veliero.
“Che bel veliero in bottiglia...” avvicinandosi a lui Bernard “... è tuo?”
“Si.” Annuì il piccolo.
“L'hai fatto davvero tu?” Stupito l'ex galeotto.
“Si, certo.” Rispose il piccolo. “E non è una nave qualunque.”
“Ah, no?” Incuriosito l'uomo dagli occhi azzurri. “E di che nave si tratta?”
“E' un modellino della Santa Caterina, la nave volante con cui lord Guisgard ha cercato il Fiore Azzurro.” Rivelò il piccolo.
http://www.mitidelmare.it/Foto_altri...lia_gb_001.JPG

elisabeth 09-04-2015 18.28.10

Già...da quella notte la sua sete sembrava essersi placata......." La Bestia...e'un animale famelico...di dimensioni sovrumane.......i demoni conducono i suoi passi......lei sa che le sue fauci non hanno mai assaporato il sangue e le carni dell' Arciduca......e visto che a quanto pare e' ricomparso...potrebbe tornare all'attacco....."........Era una storia...fantastica.......mi sembrava di raccontare una favola...ma infondo le favole venivano raccolte da piccoli tratti di realtà..." Priore...illuminateci con le parole del Cristo perchè possiamo noi essere armi plasmate dalla sua infinita Luce.....".......

Lady Gwen 09-04-2015 18.29.14

Sorvolai la citta`. Era una giornata magnifica, il cielo era limpido, l'aria tiepida e la brughiera meno minacciosa del solito.
Ad un certo punto, sentii qualcuno chiamarmi. Ma chi poteva essere? Scesi verso la citta` e mi diressi verso chi mi stava chiamando.

Guisgard 09-04-2015 18.43.01

Simoinin mostrò un inchino ad Altea e non rispose nulla.
Ma nell'andare via lanciò uno sguardo enigmatico verso di lei.
“Buongiorno, lady Altea.” Disse Rodolfo entrando. “Di nuovo tornata al nido? A quanto vedo amate svolazzare libera come una farfalla.” Sorridendo.
Pochi istanti dopo giunse anche Clio.
“Buongiorno, milady.” A lei Rodolfo. “Dormito bene? Sua Signoria vi ha informata dei suoi programmi per oggi? Immagino debba allenarsi, vero?"

Guisgard 09-04-2015 18.47.32

“Esistono molti pericoli.” Disse il Priore Tommaso. “Alcuni spiegabili, altri meno. Esistono forze misteriose che ruotano ed agiscono intorno all'uomo. Nei Vangeli Cristo Ha scacciato demoni ed Egli stesso è stato tentato da essi.”
“Allora perchè non dimenticate questa storia?” Fece la vecchia.
“Perchè non combattere il male” rispose il religioso “significa tollerarlo e dunque esserne complici.” Guardò Elisabeth. “E' giorno e direi di raggiungere ora quell'antro. Siete d'accordo? Con il favore della luce sarà più facile ispezionarlo.”
“Ma si dice che la bestia esca dal suo covo solo di notte.” Disse Marus.
“Meglio.” Sarcastico il Priore. “Vuol dire che saremo liberi di indagare.”

Altea 09-04-2015 18.49.09

Simoinin se ne andò ma non mi sfuggi il suo sguardo...se fosse stata la spia di Cimmiero certo non mi avrebbe seguita.
Poi arrivò Rodolfo e lo salutai fingendo di sorridere.."Eh si..sono sfuggevole..sono sempre stata così ma ...presto tornerò nella mia dimora, è giusto sia così penso" con un sorriso amaro.
Poi arrivò Clio e la salutai.."Benvenuta milady" e iniziai a bere il mio the in silenzio...gli allenamenti..quanto si allenava questo Duca o sosia..quando Guisgard era uno spadaccino esperto, e pure mi insegnò come usare certe armi, certo non come una brava guerriera ma per difendermi".

Clio 09-04-2015 18.51.08

Arrivai nella sala ma Icarius non c'era, trovai invece Altea e Rodolfo.
"Buongiorno Milady..." Salutai cortesemente la dama.
"Salute a voi..." Rivolta invece a Rodolfo "Non so se oggi Sua Signoria abbia particolari impegni... Credo che sarà lui stesso a comunicarveli, nel caso lo ritenga necessario..." Cordialmente "Mi ha solo informato che non desidera saltare l'allenamento, si sta impegnando molto per rimettersi in forma..." Sorrisi, per poi prendere posto per la colazione.

Guisgard 09-04-2015 18.53.10

Gwen volò subito verso la campagna, planando nel punto esatto in cui aveva udito la voce che la chiamava.
Scese in mezzo ad un campo e cercò di capire chi l'avesse chiamata.
“Ehi, tu...” disse ancora quella misteriosa voce “... finalmente mi hai sentito. Temevo non potessi udirmi da lassù.”
Ma il campo sembrava deserto.
Nessuno infatti vi era.
Attorno alla colomba vi erano fiori, piante, alberi ed uno spaventapasseri.
http://casoria.napolitoday.it/~media...apasseri-2.jpg

Guisgard 09-04-2015 19.01.06

Proprio in quel momento arrivò Icarius.
“Buongiorno a tutti voi.” Disse sorridendo. “Oggi è una bellissima giornata. Sole, vento ed aria limpida. Adoro quando l'aria è così.” Prese posto a tavola. “Cos'abbiamo per colazione oggi? Ah, focacce all'uvetta ed al miele. Ottimo. Sono lieto di rivedervi a corte, lady Altea. Avete qualche novità da raccontarci?”
“Sono lieto che Sua Signoria sia di ottimo umore stamani.” Fece Rodolfo.
“Potrei non esserlo?” Ridendo appena il presunto duca.
“Quali sono i vostri programmi per oggi, milord?” Domandò Rodolfo.
“Beh, avevo intenzione di andare in città.” Rispose Icarius.
“In città?” Fissandolo in Rodolfo.
“Si, avevo promesso a quell'orfanello che sarei andato al loro istituto.” Annuì il presunto Taddeide. “Ma non temete, solo dopo essermi allenato. La mia maestra è molto esigente e richiede devozione ed impegno.” Guardando Clio e sorridendole. “Dico bene, milady?”
“Naturale, è qui per questo.” Commentò Rodolfo.

elisabeth 09-04-2015 19.01.33

Perchè non lasciare che le cose si rimettessero a posto da sole.....perchè il male non poteva avere sempre le cose facili......" Si ha ragione il Priore..il giorno ci aiuterà a visitare quel luogo senza che la Bestia ci sorprenda.....".....poi mi avvicinai all'anziana donna....e presi le sue mani tra le mie...." Non preoccupatevi....baderemo a lui non gli succederà nulla, ve lo prometto..."....Uscii dalla casa seguita dal Priore lasciando che i due si salutassero....." Ho il vizio di fare promesse che poi non so se riusciro' a mantenere.....".....aspettammo così il ragazzo che ci facesse strada verso l'antro.....

Clio 09-04-2015 19.07.29

Il Re di Cuori ed il Fiore meraviglioso
 
D'un tratto ricordai la promessa fatta a quell'orfanello, e che dovevamo andare in città anche per trovare un modo per giustificare la mia nuova spada.
Com'era bello vederlo cosi di buon umore, nascosi un sorriso divertito, ma davanti a Rodolfo dovevo essere impeccabile, il che era ancora più divertente.
"Che splendida idea, milord...." Sorridendo ad Icarius "E sono lieta che non abbiate deciso di saltare l'allenamento, stavo giusto lodando il vostro impegno..." Con un leggero inchino mente i miei occhi incrociarono i suoi "Desiderate andare solo in città?" Gli sorrisi.
Certo non potevo dire che mi aveva già chiesto di andare con lui, che ci eravamo separati solo da poco tempo.

Altea 09-04-2015 19.09.43

Quando arrivò il presunto Duca mi alzai in un leggero inchino e lo guardai addentare quelle focacce..già era allegro.."Novità? Nessuna a dire il vero..la mia vita è alquanto monotona ma stavo proprio dicendo a messer Rodolfo oggi disporrò per la mia partenza nella mia residenza, è uso il Duca sappia i movimenti di chi dimora qui...a dire il vero quando io e Lord Guisgard eravamo grandi...amici...non era un obbligo visto era molto contento di essere mio ospite...e tra l' altro quegli orfanotrofi..andavamo io e lui a trovare i bambini e li gestivamo assieme..infatti mentre voi eravate..da altra parte...ho pagato di tasca mia quegli orfanotrofi".
Poi mi accorsi stavo parlando troppo..Rodolfo non voleva io dicessi del passato con Guisgard per non turbare il presunto Duca..già tutti mi ordinavano cosa fare..altro che libera come una farfalla.
"Scusate, vi lascio ai vostri impegni, io vado a preparare le valigie".
Entrai in camera e dissi a Petronilla di prepararle parlando sotto voce "Vado a Las Baias...non mi trovo bene qui..sto male, mi sto ammalando Petronilla". Lei asciugò una mia lacrima.."Hai visto cosa fa quella Simonin, pure le altre dame di compagnia e le serve?" mentre chiudevo la ultima valigia.

Guisgard 09-04-2015 19.34.30

“Se promettete di essere indulgente durante gli allenamenti” disse Icarius a Clio “allora vi chiederò di accompagnarmi.” Sorridendo. “Oh, ma ciò è lodevole da parte vostra, milady.” Rivolgendosi poi ad Altea. “Dunque l'orfanotrofio deve essere grato alla vostra generosità. Mi spiace siate in partenza, ma immagino abbiate nostalgia per la vostra terra. Sarà però sempre un piacere avervi a corte.”
Poi Altea uscì e raggiunse la sua stanza per prepararsi, aiutata da Petronilla.
Ma poco dopo una strana agitazione si diffuse nel palazzo.
“Cosa accade, milady?” Petronilla ad Altea.
Alcuni servi corsero ad avvertire il duca e Rodolfo, ancora impegnati con Clio a fare colazione.
I tre si affacciarono al balcone che dava sul grande cortile.
E lo videro.
Un uomo a cavallo davanti alla Porta dei Leoni e seguito da un manipolo di soldati armati.
Aveva un cappuccio sul capo ed in mano mostrava una lettera.
“Ascoltatemi, genti di Capomazda!” Gridò. “Le mie notti sono turbate da incubi! Incubi in cui il lamento dei grandi duchi del passato giunge a tormentarmi! Essi dai loro sepolcri di gloria vedono il ducato gemere nell'inganno e nel tradimento! Si, perchè un impostore siede sul seggio che fu dell'Austero!”
“Quell'uomo è pazzo!” A voce alta Rodolfo. “Uccidetelo mentre ancora il veleno gli spunta dalla bocca!”
“Taci, Rodolfo!” Urlò l'uomo incappucciato. “Taci, che sei tu artefice di tutto ciò! Ho la prova di ciò che dico!” Mostrando la lettera. “Hai messo un sosia, un fantoccio di lord Guisgard sul seggio ducale!”
Icarius sbiancò.
“Si, un bugiardo per ingannare il popolo e governare in sue veci!” Continuò l'incappucciato.
“Che prove hai!” Con rabbia Rodolfo.
“Questa lettera firmata da messer Albano, da sempre fedele alla casata dei Taddei!” Svelò l'uomo col cappuccio.
“E' falsa quella lettera!” Gridò Rodolfo.
“Non lo è!” Scuotendo il capo l'uomo incappucciato. “E sono pronto a dimostrarlo!”
“E come, buffone?” Fissandolo Rodolfo.
“Il vero lord Guisgard è il miglior spadaccino del reame, si dice!” Disse l'uomo col cappuccio. “Ebbene che lo dimostri! Se quell'uomo non è il suo sosia scenda e mi sfidi a duello! Sarà il Cielo a decretare la verità!”
“Si!” Urlarono i suoi soldati. “Duello! Duello! Duello!”
“Cosa succede?” Chiese Icarius a Rodolfo.
“Siamo perduti...” mormorò questi, per poi fissare Clio.
“Io non ho paura di svelare il mio nome!” Con impeto l'uomo incappucciato. “Ecco!” E si tolse il cappuccio, mostrando il suo volto.
Era Gvineth.
http://static.guim.co.uk/sys-images/...rtacus-008.jpg

Guisgard 09-04-2015 19.36.16

“Nessuno di noi può promettere nulla...” disse il Priore Tommaso ad Elisabeth “... perchè nessuno sa cosa troveremo laggiù...”
Arrivò Marus e i tre si incamminarono nella brughiera.
Attraversarono un lungo sentiero tra sterpi e rovi, mentre il vento soffiava e sferzava sulle cime degli alberi più alti.
Infine un silenzioso e malinconico primo pomeriggio li accolse nel luogo indicato da Marus.
Era una piccola grotta scavata dal tempo, tra uno spuntone roccioso che sorgeva dal terreno, come se fosse un artiglio di qualche antico animale dimenticato, ricoperto quasi del tutto da muschio e selci selvatiche.
Gli alberi che crescevano intorno a quel luogo sembravano pietrificati, quasi che un oscuro incanto li avesse resi così e lasciati come austeri guardiani di quel luogo isolato e sinistro.
“Beh, cominciamo a dare un'occhiata in giro...” fece il religioso.
E mentre i tre cercavano eventuali tracce, Elisabeth, tra le rocce che delimitavano l'ingresso della caverna, notò qualcosa.
Come dei segni incisi nella nuda pietra.
Segni che ad una seconda occhiata alla donna parvero simili a lettere sconosciute di un dimenticato idioma.

Altea 09-04-2015 19.45.15

Ad un tratto io e Petronilla ci guardammo..."Ma cosa è questa agitazione a Corte? Sento urla, andiamo a vedere sul balcone".
E riconobbi la figura incappucciata entrare dalla Porta dei Leoni...subito scesi nel giardino e udii tutto..tutto quanto.
La testa iniziava a girare..."Mio Dio...avevo scatenato una guerra? Cosa dovevo fare?".
Vidi Icarius sbiancare e Rodolfo pure era agitato, ma la mia meraviglia fu quando vidi l' identità della figura incappucciata...Lord Gvineth..e quindi? Almeno una delle due sorelle aveva detto di parlare con lui e sapeva tutta la verità..non le altre.
Lo guardai...e scossi il capo.."Lord Gvineth..il seggio ducale è di Lord Guisgard...se egli fosse qui potrebbe sfidare colui che voi dite sia un sosia...una gara...a chi tra i due troverà il Fiore Azzurro..solo il vero Duca ne sarebbe capace...ovviamente io sono fedele al vero Lord Guisgard, e voglio ne esca la verità..per i sudditi che hanno amato e amano il vero Duca".

Clio 09-04-2015 20.09.12

Sorrisi ad Icarius, annuendo appena.
Poi ci fu un trambusto, e mi affacciai alla finestra.
Sbiancai, e istintivamente mi avvicinai ad Icarius, quasi volessi proteggerlo, rassicurarlo, come se fosse possibile.
Una lettera? Di che stava parlando quell'uomo?
Ma Rodolfo lo prendeva seriamente quindi doveva essere davvero un pericolo quella lettera.
Sapevo che non c'era scelta, che non potevo scendere io al suo posto.
Ma in cuor mio sapevo anche che Icarius non era un semplice pastore.
Però lo sapevo io e non lui.
Chissà, magari il quel sacro furore che avvolge il combattente prima del duello sarebbe stato più forte di tutto.
Ma era un rischio troppo grande, sentivo il mio cuore battere sempre più forte.
"Se non scende..." Mormorai "È come se avesse perso in partenza.." Rivolta a Rodolfo.
Poi me ne fregai di tutto e di tutti e mi avvicinai ad Icarius parlando piano, anche se trovare le parole non era facile.
"Credo che questo si chiami punto di non ritorno..." Sussurrai, con gli occhi nei suoi "Uno di quei bivi che non si possono evitare..." Presi un profondo respiro "Dimmi che non vuoi affrontarlo, e io ti porterò lontano da qui, dove nessuno conosce il tuo viso.." Abbassai sensibilmente la voce, cosicché lui solo potesse sentire "E non ti amerò mai di meno per questo..." Pianissimo.
"Ma se invece decidi di scendere e affrontare quel duello, allora c'è un'ultima lezione che devi imparare..." Con gli occhi nei suoi "Il duello non è come l'allenamento... E non perché i colpi ti feriscono o perché l'avversario colpisce più forte di qualunque maestro.. No... Cambia qualcosa qui..." Posandogli delicatamente una mano sul cuore "C'è un ardore, una forza che non sapevi nemmeno di avere, che è concessa solo a chi è disposto a rischiare la propria vita in duello... Gli antichi lo chiamavano furore divino, quando la paura lascia il posto all'eroismo, quando ci si libera di Marte e si incarna Ercole.." Sorrisi, rendendomi conto di aver parlato esattamente come il mio maestro.
"Se deciderai di affrontarlo, prendi Damasgrada.." Sorrisi appena "Ha l'aria di aver vissuto molte battaglie, saprà guidarti... E poi così sarò accanto a te.. Sarà come se fossi una dama come si deve e ti avessi donato la mia manica da mettere sull'elmo.." Risi piano, per poi tornare seria immediatamente, e fissarlo negli occhi con uno sguardo intenso "Ma dimmi che non vuoi combattere e io ti porterò lontano, finché non sarai al sicuro... E ucciderò chiunque ci intralcerà la via...".
Gli sorrisi "Qualunque cosa sceglierai, io sarò con te...".
Avevo fiducia in lui, ma anche paura di perderlo.

Lady Gwen 09-04-2015 22.46.34

Mi ritrovai in un campo in cui non c'era niente altro che fiori, coltivazioni, una folta vegetazione e uno spaventapasseri.
Mi fermai e mi guardai intorno, ma continuavo a non vedere nessuno.
Intanto, la voce risuonava ancora nel campo assolato e deserto.

Guisgard 10-04-2015 00.49.36

Icarius sorrise a Clio.
Era un sorriso malinconico, mentre i suoi occhi azzurri erano persi a fissare quelli chiari di lei, a vagare tra le loro screziature, i bagliori ed i riflessi di quello sguardo, che sembrava assumere le medesime sembianze di quei lontani pomeriggi in cui litigavano e scherzavano insieme.
“Quanto sei bella...” disse accarezzandole il volto “... sei talmente bella adesso che fa quasi male guardarti...” sospirò “... ricorda sempre questo, Clio... qualunque cosa accada e qualsiasi cosa ti diranno su di me... ti amo e nulla, neanche la morte, cambierà mai questo... ovunque andrò ti porterò con me... e ovunque sarò ti aspetterò...” la baciò.
D'avanti all'intera corte.
Guardò poi Rodolfo.
“Devo andare.” Mormorò.
L'uomo non disse nulla.
“Allora?” Gridò Gvineth. “Manca ancora molto?”
Icarius scese al pianterreno e prima di raggiungere il suo sfidante andò a pregare da solo nella Cappella dell'Immacolata.

Guisgard 10-04-2015 00.54.28

“Ehi...” disse di nuovo quella voce a Gwen “... dico a te? Non mi vedi? Sono qui davanti a te!”
La colomba si guardava intorno, senza però vedere nessuno.
“Ma è così difficile notarmi per te?” Sempre quella misteriosa voce. “Eppure dovrebbe essere facile, visto sei un uccello! Ed io qui sono stato messo apposta per essere notato da voi uccelli!”

Guisgard 10-04-2015 01.00.58

E mentre Gvineth attendeva che il presunto duca lo raggiungesse per il duello, da una delle finestre che davano sul cortile prese a parlare Altea.
“Milady...” disse Gvineth alzando lo sguardo verso di lei “... il vero Guisgard è chissà dove, forse morto, mentre il ducato è retto da un gruppo di reietti che si fanno scudo di un fantoccio. Ed io, essendo nipote dall'Austero e in linea di sangue dunque degno di rappresentare i Taddei, metterò fine a questa ignobile farsa. Cercare il Fiore Azzurro? E cosa ne sarà nel frattempo di Capomazda? No, il tempo è ormai finito e qui da troppo non governa più un degno duca. Ma oggi si deciderà e Capomazda tornerà nelle mani di un vero Arciduca!”

Lady Gwen 10-04-2015 01.03.23

Mi guardai intorno, ma non notai niente.
Ad un certo punto, realizzai e mi voltai.
"Lo spaventapasseri" cercai di esclamare per istinto, ma ovviamente emisi solo degli strani suoni.
A volte dimenticavo di essere una colomba...

Clio 10-04-2015 01.06.18

Il Re di Cuori ed il Fiore meraviglioso
 
Sentivo il cuore battere, accelerare, e sorrisi a mia volta malinconica mentre i nostri sguardi si persero l'uno in quello dell'altra.
Sfiorai la sua mano sul mio viso, come a volerlo trattenere, in quell'istante che apparteneva solo a noi.
Il fiato mi si spezzò a quelle parole, e poi quel bacio, quel bacio inaspettato, quel bacio così denso di emozioni e di parole non dette, quel bacio che da solo era una promessa.
Lo strinsi a me, incurante di tutto, perché lui era l'unica cosa di cui mi importava.
L'idea di perderlo ancora era insopportabile, e per un momento avevo davvero sperato che rinunciasse, e io non gli avevo mentito, perché l'avrei amato in ogni caso.
Ma sapevo che non si sarebbe mai tirato indietro, lui forse non ricordava, non si conosceva bene come invece lo conoscevo io.
Sperai solo che Guisgard non fosse troppo nascosto, e lo guidasse verso la vittoria così come lo aveva guidato verso di me.
"Io ho fiducia in te Icarius... Non crederei ad altri che al mio cuore... " Sussurrai, stretta a lui "Torna da me..." In un sussurro "Amore mio, torna da me...".
Fu uno strazio lasciarlo andare, ma io più di chiunque altro sapevo che doveva farlo, così come sapevo che ne sarebbe uscito vittorioso.
Quando se ne andò chiusi gli occhi, e tornai ad osservare fuori dalla finestra, con un'espressione imperturbabile.
Non mi importava un accidente della gente, di cosa avrebbe pensato di me, sapevo solo che la mia vita era appesa a un filo, e sarei rimasta col fiato sospeso fino alla fine.

Guisgard 10-04-2015 01.23.53

“Oh, finalmente mi hai visto...” disse lo spaventapasseri a Gwen “... ci hai messo un bel po'!” Era immobile eppure dalla sua testa di stracci e paglia usciva quella voce. “Aiutami, ti prego... ho perduto il ciondolo a forma di cuore regalatomi dalla mia ragazza... e senza quel pegno d'Amore io devo restare impalato qui, a scacciare corvi, cornacchie, merli e passerotti... aiutami a ritrovarlo... deve essere qui in giro...”

Guisgard 10-04-2015 01.26.43

Icarius entrò nella cappella e si avvicinò all'altare.
Vi era un silenzio assoluto intorno a lui ed una vaga penombra dominava la navata, fino all'abside, dove si trovavano la statua della Divina Misericordia e quella della Vergine Immacolata.
“Padre Nostro...” disse inginocchiandosi il pastore “... che sei nei Cieli... aiutami, ti prego... non ho più la forza neanche per pregare...” si accasciò “... sia Santificato il Tuo Nome... venga il Tuo Regno... sia fatta la Tua Volontà... come in Cielo, così in terra... dacci oggi il nostro pane quotidiano... e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori... e non indurci in tentazione... ma liberaci dal male... liberaci, o Signore, da tutti i mali...”
Passarono lunghi istanti e tutti fissavano la porta della cappella, in attesa del duca.
Gvineth fremeva, mentre era attorniato dai suoi sgherri.
Intanto sul balcone vi erano sempre Clio e Rodolfo.
“Allora erano vere quelle voci...” disse l'uomo alla spadaccina, dopo aver visto quel bacio tra lei ed Icarius “... davvero voi e lui... sciocca ragazza... idiota io a fidarmi di voi...”
Ma in quel momento arrivarono alcuni funzionari.
“Signore...” uno di loro a Rodolfo “... arrivano notizie che il ducato è in fermento...”
“Come sarebbe?” Stupito Rodolfo.
“Ovunque gli uomini di Gvineth stanno arruolando gente per rovesciarci.” Spiegò il funzionario. “Si parla di migliaia di uomini pronti a combattere per lui contro di noi.”
“E' la fine...” mormorò Rodolfo.
Nel frattempo, senza essere vista da nessuno a causa della confusione, Simoinin uscì dal palazzo e raggiunse una carrozza che era poco distante ad attenderla.
“Presto...” la donna al cocchiere “... al castello di lord Cimmiero. E vedi di sbrigarti, o ti farò frustare a sangue.”
“Si, signora.” Annuì il cocchiere.
Un attimo dopo la carrozza partì.


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