Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Terre lontane (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=26)
-   -   Tylesia e il perduto Fiore dell'Intelletto (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1919)

Guisgard 25-05-2012 01.40.34

Parsifal diede la sua risposta all'enigma.
La belva allora si fermo a fissarlo.
“Nessuno è mai riuscito a vincere la prova...” disse “... tutti davanti all'arcano hanno fallito, perdendo poi il corpo e l'anima... tutti... poi siete giunti voi, ultimi sfidanti della maledizione...” un ghigno sorse sul suo viso “... avete affrontato la prova e...” sorrise “... avete fallito come gli altri!” Esclamò per poi abbandonarsi ad un'orrenda risata. “E ora pagherete il pegno che incombe su coloro che mancano nel realizzarla!”
Si apprestò, così, a balzare su Parsifal e Lilith.
“Fermati, demone!” Gridò all'improvviso una voce giunta dal buio del labirinto. “Sono qui per affrontare la tua prova!” Estraendo la spada Redentos.
http://image.hotdog.hu/user/ARIANN21...oncloseup1.jpg

Parsifal25 25-05-2012 01.45.53

"Battaglia sia......", presi Lilith e la nascosi dietro di me.....estrassi la spada ed armaì la lama celata.

La Belva era contenta che un ulteriore sacrificio fosse compiuto, ma era ancora presto. Improvvisamente udì la voce di un uomo che andava avvicinandosi.....la sagoma mi era familiare.....

"Maestro Redentos......come è arrivato sin qui?......non mi dica che......"

elisabeth 25-05-2012 08.30.41

Quel monastero era enorme, le pietre sembravano modellarsi una sopra l'altra, avevamo visto quasi tutto, quando un canto arresto' la nostra ricerca....Reas rimase in ascolto......e il canto si udi' di nuovo, era li' in qualche stanza...tutte le porte si aprirono, tranne una.......una piuma bianca vidi all'angolo della porta......Reas comincio a dare spallate per far si che si aprisse, ma era chiusa da dentro, ed ogni suo sforzo era vano.....Vidi allora Reas allontanarsi......" Perdonatemi, ma non vi e' altro modo che io conosca per prire questa porta....."......Poggiai la mia mano al centro della porta, chiusi gli occhi e respirai profondamente, essa si trasformo' in artigli di legno che si conficcarono nella porta stessa.....un unico sforzo e la porta fu divelta......tutto torno' come era al principio....." Prego Reas a te la gioia di scoprire cosa si cela in questa stanza".....e mentre parlavo un'altra piuma si poso' tra i miei capelli......

Altea 25-05-2012 09.40.05

Mi guardai attorno e osservai la gente...è incredibile come il cinismo può a volte pervadere la gente nella curiosità di una disgrazia.
"No, vi sbagliate...ho a cuore la sorte di Fyellon, ma a volte sapete ci scontriamo su diversi pensieri."
Nemmeno detto queste parole il cavaliere entrò, lo osservavo, forse si era reso conto che quella gente era qui per lui..le sue gesta..e mi ricordai quel discorso, quando si incrinò la nostra amicizia, quando mi parlò della sua sete di Gloria..per mostrare a tutti che lui valeva, per vendicarsi inconsciamente di quel fratello che a suo dire lo aveva sempre sottomesso nell'animo. Fyellon era bello, proprio come il sole, era biondo, chiaro e il viso radioso ma i suoi occhi celavano strani misteri e gli davano un senso di inquietudine.
Egli ci raggiunse, si presentò a sir Seth e come immaginai Fyellon era orgoglioso e felice che si sarebbe parlato in versi e odi...del suo gesto eroico.
Mentre consumavamo il pasto rimasi in silenzio ma presi la parola pensando a Barius..."Scusate..sir Fyellon, come sta Barius?consumato il pasto mi recherò io alla Montagna dei Sette Spiriti per fargli compagnia..sapete sir Seth che a dire di messer Barius vi si nasconde il tesoro dei Sanniti? ma come si sa non si devono profanare certi luoghi, quegli oggetti appartengono alle anime dei loro antenati..".

cavaliere25 25-05-2012 13.14.45

io voto per tirarlo fuori ma al primo problema ce ne sbarazziamo subito forza tiriamolo fuori ma stiamo pronti dovesse fare qualche cosa contro di noi e guardai gli altri

Guisgard 25-05-2012 16.10.41

Calò il silenzio in quell'antro maledetto.
Redentos fissava la belva con un'implacabile determinazione, mentre la sua spada emanava vivissimi bagliori grazie allo scintillio delle folgori che avvolgevano la nicchia.
“Cavaliere...” disse la belva “... chi sei?”
“Sono qui per affrontare la prova, demone.” Rispose Redentos. “Sottoponimi al tuo arcano.”
“Ci sono prima loro due...” fece la belva, indicando Parsifal e Lilith “... dovrai attendere, cavaliere...”
“Io sono con loro.” Disse Redentos. “E quindi ci toccherà la medesima sorte. Avanti, attendo il tuo enigma...”
“Io so tutto di te...” ridendo il demone “... tu non vuoi affrontare la prova... no, tu stai cercando qualcuno...”
“Taci, demone!” Con sguardo di ghiaccio Redentos.
“Tu cerchi qualcosa che non troverai mai...” e rise ancora più forte.
“Onora il tuo ruolo” disse Redentos “e recitami l'arcano...”
La belva annuì e cominciò a recitare:

“ Ascoltate l'arcano, poiché esso non tradisce!
Quando cade, sempre e solo in acqua finisce!”

Guisgard 25-05-2012 16.20.05

Reas non pronunziò alcuna parola dopo aver visto di nuovo all'opera Elisabeth.
Ormai il capitano aveva ben compreso che la donna possedeva un'arte a lui ignota, eppure reale e concreta come le cose che possono vedersi ogni giorno.
Si limitò solo ad annuire, per poi aprire la porta e spalancare davanti ai loro occhi ciò che essa celava.
Era una sorta di vestibolo, con al centro una grossa tinozza piena d'acqua.
In essa vi erano due meravigliosi cigni che sguazzavano.
“Milady...” disse con un fil di voce Reas “... credete che questi siano i nostri cigni?”

Guisgard 25-05-2012 16.24.27

Cavaliere25 e i suoi compagni, allora, rifecero la stessa operazione svolta in precedenza ed issarono dal pozzo quell'essere.
Quest'ultimo, una volta fuori, tossì forte fino a liberarsi di tutta l'acqua che aveva bevuto.
“Grazie...” disse tossendo “... grazie, amici miei... vi sono... debitore... come pattuito, esaudirò tre vostri desideri...”

Guisgard 25-05-2012 16.32.58

Fyellon rise a quelle parole di Altea.
“Gli spiriti non esistono, milady.” Disse sorseggiando del vino. “Come non esistono le anime e l'Aldilà. Se davvero in quella montagna si cela un tesoro, beh, allora tutto il resto, miti e leggende di maledizioni varie, altro non è che un espediente per tenere lontani i più superstiziosi. Ottimo artificio per nascondere un tesoro.”
“Così, voi non siete credente, cavaliere?” Domandò Seth. “Non l'avrei mai detto.”
“Davvero?” Fissandolo Fyellon. “E perchè mai?”
“Beh, solitamente un cavaliere incarna i valori della Fede e...”
“Un cavaliere” interrompendolo Fyellon “incarna i valori della verità e della libertà. Fede e superstizioni varie sono solo fandonie, menzogne. Le stesse menzogne che si raccontano su quella montagna. Se ascoltassimo le sciocche superstizioni di questo posto, il nostro Barius sarebbe già condannato. Ma noi non abbiamo paura di queste sciocchezze... dico bene, milady?” Sorridendo ad Altea. “Si, finito di mangiare riprenderemo il nostro compito. Voi vi recherete da Barius, sincerandovi della sua salute, mentre io controllerò il lavoro dei minatori.”
“Ed io seguirò il tutto” disse Seth “così da cominciare subito a scrivere il mio poema.”
“Ben detto, amico mio!” Sorridendo Fyellon. “Andrete con lady Altea e conoscerete il nostro Barius.”

Altea 25-05-2012 18.26.41

Ad un tratto sentii una fragorosa risata...era quella di Fyellon e si burlava dei miei pensieri, a quel punto mi sentii veramente offesa da lui..."Sir Fyellon, voi sapete cosa significa il rispetto del pensiero altrui? Parlarne, confrontarsi, discuterne? Invece voi a ogni mia frase e pensiero scoppiate in fragorose risate..ricordatevi, non sarò io che cambierò modo di pensare ma voi".
Rimasi in silenzio e ascoltai le parole di sir Seth, ero d'accordo su ciò che diceva, ma Fyellon ovviamente lo interruppe per inneggiare la sua di verità..il suo pensiero unico e indiscutibile.
"Bene, io ho finito di mangiare" dissi alzandomi dal tavolo, con ancora il cibo sul piatto "sir Seth, come ha detto Fyellon, io vado alla Montagna da Barius, seguitemi prego, ma vi chiederei un favore anzi una promessa..ma ve la dirò strada facendo".
Uscii dalla locanda, certa che il poeta mi stesse seguendo e mentre salivo la salita impervia gli parlai di quella promessa "Sir Seth, dovete promettermi che il mio nome...il nome di Altea..non sarà menzionato nei vostri poemi. Non cerco fama, gloria e sto facendo tutto questo per amicizia di Barius" mi soffermai guardandolo, mi sentivo stanca, non avevo nè dormito e nemmeno mangiato "sono una comune ragazza e tale voglio rimanere, le mie gesta dovranno essere cantate, se Dio vorrà..perchè io ho la Fede dentro...quando riuscirò a fare qualcosa per Tylesia. Invece, ascoltate Barius....e fatevi raccontare del suo amore per la moglie Renya e perchè è entrato in quella montagna e scrivete il più bel poema d'amore per la moglie da parte sua."

Guisgard 25-05-2012 19.13.44

Fyelon fissò Altea.
“Vi sbagliate, milady...” disse “... io non mi burlo di voi, né rispondo a voi con fragorose risate. Il mio sorriso era per sdrammatizzare la situazione che stiamo vivendo. Inoltre non è mio costume imporre il mio pensiero o mancare di rispetto verso le opinioni altrui. Se così fosse, allora non sarei diverso da quei chierici che tanto detesto, o da quei nobili che vogliono per forza di cosa imporre la loro Fede a tutti gli altri. Io rispetto le vostre idee e le vostre opinioni e non ho mai disprezzato il vostro aiuto. Se non vi ritenessi una degna compagna, non sarei giunto fin qui insieme a voi.” Sorrise. “Ma capisco che queste incomprensioni sorgono tra noi solo a causa della difficile situazione di Barius. Dobbiamo restare calmi e mantenere nervi d'acciaio. Solo così saremo capaci di affrontare tutta questa tragedia.”
Seth annuì.
Altea ed il poeta, allora, lasciarono la locanda e ritornarono alla montagna.
“Non volete un ruolo nel mio poema?” Stupito Seth. “Ma perchè, lady Altea? I miei versi vi renderanno famosa, come un'eroina di una saga cavalleresca. Quanto a Barius e sua moglie, beh, statene certa che anche loro saranno degnamente cantati nel mio poema. Ma ditemi... perchè vi interessa tanto quel nome? Intendo Tylesia..."

Giunsero poco dopo alla montagna.

Altea 25-05-2012 20.13.35

Mi ritornavano in mente le ultime parole di Fyellon, forse ero stata troppo dura con lui?...comunque non volevo più proseguire insieme a lui, Fyellon era troppo preso da se stesso.
Ritornai alla realtà quando sentii pronunciare dal poeta la parola "Tylesia", eravamo davanti all'entrata della montagna e lo fissai.."Non avete capito? Ho detto che desidererei non fosse nominato il nome, no...non voglio essere l'eroina di una saga cavalleresca, io sono entrata qui solo per salvare un ragazzo come qualsiasi persona onesta e sincera avrebbe fatto. Avete chiesto di Tylesia? Sono arrivata in quella città per caso, e ho visto molte cose che mi hanno spinto ad allontanarmene per cercare alcune Verità, invece ogni cosa che faccio vi è un ostacolo che mi porta ad allontanarmene sempre di più. Se non conoscete Tylesia...non potete comprendere" feci segno al poeta di seguirmi, entrai da quel cunicolo, vi era ancora più polvere e caldo, camminai tra i vari massi lentamente, un pò per il pericolo e un pò per portare rispetto agli antichi spiriti e Guardiani della Montagna e arrivai nella fessura da dove vidi Barius "Sono Altea, Barius...come state?Avete visto non vi ho abbandonato, Altea non abbandona mai un amico.'"

Lilith 25-05-2012 21.22.04

Quando la bestia disse che la soluzione all'arcano era sbagliata, le mie gambe si piegarono e dovetti appoggiarmi a Parsifal per non cadere.

Improvvisamente, però, giunse sir Redentos, intenzionato ad affrontare la prova.
Balbettai il suo nome in un esile grido di gioia. In quel momento tutte le mie speranze erano poste in lui.

Parsifal25 26-05-2012 00.44.55

Vidi che Lilith tremava.....aveva paura dell'ora che si avvicinava....ma fortunatamente qualcuno da lassù ci ha ascoltato.....il Maestro era giunto da noi

"Maestro Redentos.....è un piacere rivederla.....ma come ha fatto ad entrare?.......comunque......volevo ringraziarla per le parole donatemi al nostro primo incontro. Mi hanno aiutato a rimanere sobrio......" gli sorrisi.

Subito dopo, mi avvicinaì a lui e mi misi in assetto di guardia....poichè il pericolo camminava accanto a noi.

elisabeth 26-05-2012 19.07.52

Mi avvicinai lentamente alle spalle di reas e vidi una tinozza abbastanza grande perche' due cigni vi potessero dimorare...erano regali e per nulla spaventati dalla nostra presenza, mi venne in mente la sera che a cena sul carrozzone Altea rimase affascinata dai due cigni e Goz parlo' di loro come appartenessero alla sua stessa vita..." Reas, sinceramente non so dirvi se sono i cigni di Goz.....ma se ci pensate un'attimo...il monaco non voleva farci arrivare qui...mentre il loro canto ci ha mostrato la strada.....dobbiamo portarli via da qui....."...Incominciai a girare intorno alla vasca...erano splendidi e un pensiero attraverso' la mia mente...." Sapete una cosa ?....forse se aspettiamo il crepuscolo questi due splendidi animali muteranno la loro condizione, da animale a creatura umana.......e sara' facile portarli via con noi...tutto pero' ritornera' come prima alle prime luci dell' alba......so che vi chiedo Troppo Reas..ma ormai vi chiedo di avere fiducia in me sino alla fine.....sappiate che non vi tradiro' mai....".......

Talia 27-05-2012 11.11.59

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 46625)
Guisgard allora fissò Talia.
“Sei la cosa più preziosa che ho...” le sussurrò “... e tutto ciò che faccio, lo faccio per te...” fissò poi Margel in lacrime “... affido a voi Talia...”

“Guisgard... Oh, Guisgard... ti prego...”
Ma la mia voce fu poco più che un sussurro alle sue parole, passò poi appena un attimo e lo sentii farsi avanti ed accusarsi di fronte al cavaliere dell’arciduca.
Avrei voluto gridare, allora... avrei voluto piangere e gridare, avrei voluto correre avanti e portarlo via, correre lontano finché avessi avuto fiato per farlo, finché anche un solo respiro me lo avrebbe concesso... ed invece non feci niente.
Sentivo Margel singhiozzare sommessamente vicino a me... la abbracciai dunque, sorreggendola e quasi costringendola a restare in piedi... passò un attimo, e sentii la moglie di Fernand accasciarsi contro l’altro mio braccio, inerme e spaventata...
Nessuno parlava... il silenzio nella piazza era totale ormai, quasi irreale...
Ed io non potevo lasciare a loro stesse quelle due donne, così come sapevo che Guisgard non intendeva lasciare Delucien e Fernand al loro destino...
Ma la mia anima gridava nelle mie orecchie, gridava forte...
‘Guisgard...’ pensavo ‘Oh, Guisgard... perché? Perché il nostro destino è quello di non poter essere semplicemente felici? Perché ogni volta che mi sembra di sfiorare il Cielo devo poi vederci ripiombare in basso, e lontani? Perché il destino ci è avverso? Cosa abbiamo fatto per meritare questo?’

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 46625)
De Slavan fissò i tre davanti a lui.
“Bene, bene...” mormorò “... o ci troviamo davanti ad un caso di cronica crisi d' intentità, oppure il mio viaggio qui non sarà stato affatto noioso...”

La voce del cavaliere risuonò chiara e limpida, leggermente velata di sottile ironia, nel silenzio generale... ed io chiusi gli occhi, nel tentativo di arginare le emozioni...
Ed intanto la mia mente lavorava frenetica... scavava e si arrovellava in cerca di una soluzione... una soluzione... il Maestro mi aveva insegnato che per ogni cosa c’era una soluzione, mi ripetevo, e così anche per quella situazione certamente c’era... continuavo ad angustiarmi ed a meditare... perché da qualche parte una soluzione doveva esserci per quel guaio... doveva!

Guisgard 28-05-2012 00.32.12

Barius appariva stanco.
Infinitamente stanco.
Ma non solo.
Era sconfortato e fissava con i suoi occhi scuri quella prigione di pietra nella quale era racchiuso.
Ma appena udita la voce amica di Altea, l'uomo subito sembrò destarsi dalla sua angoscia.
“Altea...” disse accennando un sorriso che solo la stanchezza sembra voler ostacolare “... vi stavo aspettando... ditemi... con voi c'è anche sir Fyellon?”
Ma proprio in quel momento cominciarono a sentirsi dei rumori.
Erano i minatori che iniziavano a prepararsi per i loro scavi nella montagna.

Guisgard 28-05-2012 00.41.27

“Sono entrato nel labirinto e poi ho visto i segni lasciati col gesso sulle rocce...” disse Redentos fissando Parsifal e Lilith “... grazie al Cielo vi ho trovati.” Guardò poi la belva e puntò verso di essa la sua spada “Non mi fai paura, demone...”
“Allora attendo la risposta all'arcano...” sorridendo con un ghigno il demone.
“Cerchiamo di concentrarci...” mormorò allora Redentos, chiamando a sé Parsifal e Lilith “... avete udito l'arcano... cominciamo a riflettere su quelle misteriose parole... ovunque cade finisce in acqua... cosa potrebbe essere? A sentire quelle parole, sembrano possibili diverse soluzioni, ma forse è tutto un trucco per confonderci... forse quella parola, finisce, potrebbe essere la chiave dell'enigma... forse ha un significato particolare... come mutare, trasformare, diventare... ma cosa diviene acqua quando cade? Cosa si trasforma in acqua una volta caduta?”
“Ricordate...” disse la belva ai tre “... avete un'ultima possibilità... valutate bene prima di darmi la risposta...”

Guisgard 28-05-2012 00.47.59

“Come possono” disse Reas fissando Elisabeth “questi cigni... si, insomma... come possono mutare la loro forma? Non sono forse cigni normali, seppur bellissimi? Perchè pensate che possano trasformarsi in esseri umani?”
“Forse” entrando all'improvviso il monaco “la nostra dama conosce segreti che altri ignorano...”
“Ci avete mentito!” Esclamò Reas.
“Davvero?” Fissandolo il monaco.
“Si!” Con rabbia Reas. “Voi nascondevate i cigni! Perchè?”
“Sembrate conoscere molte cose, milady...” rivolgendosi il monaco ad Elisabeth “... perchè non provate voi a rispondere alle domande di vostro marito? Ammesso che sia davvero vostro marito...”

Altea 28-05-2012 00.53.03

Barius era distrutto, provavo una profonda compassione per lui "Messere, non vorrete proprio arrendervi ora, ricordate, bisogna immaginarsi sempre in un tunnel e cercare la luce per uscirne indenni solo cosi si prenderà coraggio. E per quanto riguarda Fyellon, no...si sta..rinfoccillando in taverna, sono con sir Seth, un poeta."
Ad un tratto sentii dei rumori, per un attimo tremai, pensando che la montagna stesse crollando ma poi capii erano i soccoritori e mi avvicinai a Barius..."Coraggio...la salvezza sta arrivando, presto sarete fuori e potrete riabbracciare i vostri genitori e vostra moglie".

Guisgard 28-05-2012 01.17.53

De Slavan fissò i tre davanti a lui.
“E così” disse accennando un enigmatico sorriso “abbiamo qui tre messer Delucien...” si voltò un momento verso i suoi uomini “... beh, io non ho il piacere di conoscere quel gentiluomo di cui chiedo e non posso dunque riconoscerlo a prima vista... però, non posso neanche...”
“Non date retta a questi due!” Interrompendolo Delucien. “Sono io colui che state cercando!”
“Mente, signore!” Facendosi avanti Fernand. “Non dategli retta!”
“Costoro vogliono solo salvarmi!” Disse Guisgard. “Sono miei compagni, per questo agiscono così! Avanti, facciamola finita! Sono io quello che state cercando!”
“Io non so chi fra voi” fissandoli l'Alfiere dell'Arciduca “sia Delucien, ma il prossimo che oserà interrompermi, posso assicurarvelo, gli farò passare un brutto quarto d'ora.”
I tre chinarono tutti il capo.
“Così va meglio...” disse De Slavan “... dicevo... non conosco il galantuomo di turno e per questo mi è impossibile riconoscerlo, ma non sono neanche così tonto da non capire che voi tre la sapete lunga...” fissò ognuno dei tre con molta attenzione “... a me è del tutto indifferente chi sia il vero Delucien fra voi... ma toglietevi dalla testa che nominerò tre Gastaldi per Maddola.”
“Cosa?” Meravigliato Delucien.
“Come sarebbe a dire?” Stravolto Fernand.
“Quello che ho detto!” Esclamò De Slavan. “Ho ordine di nominare il nuovo Gastaldo di Maddola e messer Delucien è il prescelto!”
“E' un trucco!” Trasportato dall'impeto Guisgard. “E' un trucco per confonderci! Sono io Delucien!”
“Giovanotto!” Infastidito l'Alfiere ducale. “Nessuno può osare mancare di rispetto alla volontà di Sua Signoria!” Ed estrasse una lettera di nomina. “Conoscete questo?” Mostrando il simbolo riportato sulla lettera.
Era quello dei Taddei.
De Slavan allora aprì la lettera e cominciò a leggerla.
Essa riportava la volontà dell'Arciduca di nominare Delucien nuovo Gastaldo di Maddola.
Margel allora corse ad abbracciarlo.
“Amore mio!” In lacrime. “Sei libero!”
Quella lettera, infatti, conteneva anche la grazia concessa dall'Arciduca a Delucien.
“Avete altro da aggiungere?” Avvicinandosi De Slavan a Guisgard. “Se ci tenete tanto a conoscere le prigioni di Capomazda, basta dirlo, ragazzo mio...”
“Ecco...” sorridendo Guisgard “... io volevo solo...”
De Slavan allora scoppiò in una grossa risata.
“Che la festa riprenda!” Ordinò l'Alfiere ducale.
La musica ripartì e il ballo riprese.
Tutti si complimentarono con Delucien, per poi omaggiarlo come si conveniva.
Guisgard strinse Talia in un abbraccio liberatorio.
“Sono felice per voi, amico mio.” Avvicinandosi poi a Delucien. “Ed anche per voi.” Sorridendo a Margel.
Fissò allora tutti e quattro i loro compagni.
“Amici...” disse “... non mi sento più sicuro... ci siamo esposti e temo che possano riconoscerci... vi prego, aiutateci a lasciare subito il paese... io e Talia vogliamo partire subito...”
Fernand annuì.

cavaliere25 28-05-2012 09.04.57

come vi chiamate signore dissi guardando lo strana persona e dove abitate domandai poi guardai i miei amici e dissi almeno un opera di bene la abbiamo fatta e risi sorridendo

Talia 28-05-2012 15.52.24

Trattenni il respiro a quelle parole del cavaliere... quasi stentavo a credere alle mie orecchie.
Ciò che ci fu rivelato, infatti, era quanto di più incredibile: non solo l’Arciduca concedeva la grazia a Delucien, ma addirittura lo elevava al grado di Gastaldo di quella comunità...
Sentii Margel smettere di singhiozzare a quelle parole e la moglie di Fernand tornare a respirare...
Io tuttavia non mi mossi e non parlai... adesso che la preoccupazione per la sorte di Delucien era svanita non riuscivo a pensare ad altro che a quanto Guisgard si fosse esposto e a quanto pericoloso ed inutile si fosse infine rivelato tutto ciò...
Mi chiesi se vi fosse ancora qualcuno dei Cavalieri della Luna Nascente in città e se mai lo avrebbero potuto riconoscere... e questi pensieri contribuirono a mettermi non poco in agitazione.
Agitazione che, tuttavia, si placò leggermente quando le mani di Guisgard furono di nuovo nelle mie... e, sollevata, lo abbracciai.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 46673)
Guisgard strinse Talia in un abbraccio liberatorio.
“Sono felice per voi, amico mio.” Avvicinandosi poi a Delucien. “Ed anche per voi.” Sorridendo a Margel.
Fissò allora tutti e quattro i loro compagni.
“Amici...” disse “... non mi sento più sicuro... ci siamo esposti e temo che possano riconoscerci... vi prego, aiutateci a lasciare subito il paese... io e Talia vogliamo partire subito...”
Fernand annuì.

“Si...” dissi subito “Si, è meglio partire prima che sia troppo tardi!”
E fu allora che quel pensiero, che avevo dovuto mettere da parte a causa del susseguirsi degli eventi, tornò a farsi largo nella mia mente...
“Vi faccio i miei complimenti, Delucien...” dissi dunque “Ed i miei auguri! L’Arciduca si è dunque rivelato un uomo giusto e retto ed io sono felice di ciò... devo però ammettere di non conoscerne ancora il nome... volete dirmelo, prego? Cosicché io possa ricordarlo, insieme a tutti voi, nelle mie preghiere! E’ forse, egli, quell’Andros dei Taddei di cui abbiamo sentito parlare durante il nostro viaggio?”

elisabeth 28-05-2012 18.46.36

Il monaco entro' mentre Reas cercava di comprendere cosa si celasse dietro le mie parole......a questo punto l'animo cavalleresco di Reas esplose e da buon cavaliere che era, non ammetteva le bugie....colpi' il monaco con una raffica di domande......e il monaco, senza battere ciglio lo evito' con maestrai rivolgendosi a me con un tono che non ammetteva repliche......" Quest'uomo e' mio marito...e a questo punto della storia se anche non lo fosse, non comprendo cosa cambierebbe........I cigni sono degli animali particolari.....la loro morte e' un'eterna iniziazione per l'essere umana......si muore nella perfezione per unirsi al cosmo, una sera ..ero nel parco...a Tylesia era notte e stavo parlando con Fin Roma....tu lo conosci Reas...quando in lontananza la figura di due donne mi sono apparse.....ed e' in quel momento che ho cominciato a comprendere che Goz...doveva arrivare a Tylesia con i suoi cigni..perche' in essi vivono delle creature che porteranno solo del bene ..ad una citta' che sara' devastata dalla guerra.......se aspettiamo il crepuscolo, la luna velera' i due cigni e le creature torneranno alla vita umana....e l'umido della notte le proteggera'..l'alba chiamera' il sole che riportera' la luce agli occhi degli umani e le due creature irprenderanno le loro sembianze.......".......mi avvicinai ai due cigni ed incominciai ad accarezzarli..erano candide le loro piume.......erano animali fedeli....e Goz non li avrebbe mai abbandonati...guardai Reas.....mi ero accorta di amarlo da tanto tempo...ma il mio amore era come la storia dei due cigni.......difficile da comprendere per un uomo come lui......

Lilith 28-05-2012 20.11.59

Ascoltai attentamente le parole di Redentos, che mi sembravano molto intelligenti e sensate. "Avevamo pensato alla cascata" gli spiegai io "perchè la cascata cade solo in acqua, ma non era la soluzione corretta."
Posai poi il mio sguardo sul mostro e vidi la sua espressione di ira; mi nascosi dietro ai cavalieri e continuai a pensare alla risposta.

Guisgard 29-05-2012 01.03.25

A quelle parole di Altea, Barius accennò un lieve sorriso.
“I soccorritori...” disse con un fil di voce “... sir Fyellon è qui...”
“Lady Altea ha ragione.” Fece Seth, che era giunto insieme ad Altea. “Dovete essere forte. Presto sarete liberato.” Fissò poi Altea. “Cerchiamo di tirarlo su di morale, così che non si avvilisca a pensare da solo...” si voltò di nuovo verso la fessura “... avanti, messer Barius, ora ho bisogno di voi... io mi chiamo Seth e sono un poeta... vi va di raccontarmi un po' di voi?”
Ma proprio in quel momento tutta la montagna cominciò ad echeggiare di sordi boati.
Erano i minatori che avevano cominciato a scavare,
“Fateli smettere!” Gridò ad un tratto Barius. “Fateli smettere! Sono gli spiriti che stanno venendo a prendermi!”

Guisgard 29-05-2012 01.04.28

“Mi chiamo Joseafar!” Disse l'essere che Cavaliere25 ed i suoi compagni avevano tirato fuori dal pozzo. “Provengo da un luogo lontano... ma ora voglio rispettare quanto promesso... esaudirò tre vostri desideri.”

Guisgard 29-05-2012 01.14.04

“Milady...” disse Reas ad Elisabeth “... io vivo a Tylesia da sempre, ma non ho mai conosciuto nessuno che si chiamasse Fin Roma... sono certo che non c'è nessuno al palazzo reale con questo nome...”
Il monaco sorrise alle parole di Elisabeth.
“Cosa siano davvero i cigni è ben poca cosa, per il momento.” Fece il monaco. “Per voi sono davvero così importanti? Bene, vi propongo un patto... tornate a Tylesia e portatemi ciò che è custodito nel giardino del suo palazzo reale... ed io vi consegnerò questi due cigni... accettate?”

Parsifal25 29-05-2012 01.32.52

Mi sorprese.....il Maestro Redentos.....come consceva il codice dei Longiniu, eppure.....solo io e mio padre lo usavamo.

Non riuscivo a concepirlo.....di scatto mi volsi verso il Mestro e chiesi: "Come conoscete il codice dei Longiniu? Come avete fatto a tradurlo?".

Ero allibito....a tal punto che non ascoltaì le parole del mio Maestro e i suoi ragionamenti sulla soluzione dell'enigma......ora come ora ero pervaso dall'ira; dal continuo prenderci in giro di quella belva......lo sentivo, mi stava accadendo......"la trasformazione".....

Non doveva succedere.....dovevo controllarmi.....se fosse succedesse, sarebbe la fine.....

Guisgard 29-05-2012 02.15.30

Appena Talia pronunciò quelle parole, davanti ai suoi occhi passarono in rassegna, racchiusi in un attimo infinitesimale, tutti i momenti vissuti al Belvedere, compreso il ritrovamento del misterioso libretto appartenuto ad Andros.
Ma non ci fu tempo per rispondere a ciò che aveva chiesto la ragazza.
Tre figure, infatti, apparvero sul palco e circondarono lei e Guisgard.
Una di quelle estrasse la sua spada e la puntò contro il cavaliere.
Guisgard fece scudo col suo corpo a Talia, senza però dire nulla.
“La vostra corsa finisce qui.” Disse la figura, per poi aprire la tunica e mostrare al fuggitivo il simbolo della Luna Nascente.
“Cosa sta succedendo?” Avvicinandosi Delucien.
“Statene fuori.” Fissandolo il cavaliere della Luna Nascente.
“Sono il nuovo Gastaldo di Maddola” fece Delucien “e siete sotto la mia giurisdizione.”
“Davvero?” Con un ghigno il cavaliere. “Siamo un ordine cavalleresco e religioso, rispondiamo dunque solo alla Chiesa.”
“Delucien, non possiamo consegnarli!” Gridò Margel.
“Fatevi da parte” intimò il cavaliere giunto dall'Oriente “o useremo la forza. A noi interessano solo questo traditore e la ragazza che è con lui.”
“Allora mostratemi l'ordine di arresto firmato dall'autorità ecclesiastica che vi ha mandati” disse Delucien “ed io vi consegnerò il cavaliere e la ragazza.”
“Volete ostacolarci?”
“Faccio solo il mio dovere.” Rispose Delucien. “Mostratemi l'ordine di cattura e vi lascerò portare via questi due.”
“E sia.” Rimettendo a posto la spada il cavaliere. “Avrete il vostro ordine. Ci recheremo subito dal vescovo per farlo preparare.”
Delucien annuì.
“Ma badate” continuò il cavaliere “se al nostro ritorno saranno fuggiti, la responsabilità sarà vostra.”
“Per evitare problemi” fece un altro dei tre cavalieri “saranno rinchiusi fino al nostro ritorno.”
“E resterò io di guardia.” Disse il terzo ai primi due.
“Si, li rinchiuderò fino al vostro ritorno.” Fissandoli Delucien. “E voi farete la guardia insieme ai soldati della Gastaldaga.”
I tre annuirono.
Tentarono allora di prendere Guisgard e allontanarlo da Talia, ma il fuggitivo oppose resistenza.
Uno dei tre cavalieri, però, che si trovava dietro di lui, lo colpì a tradimento, facendolo cadere a terra.
Guisgard, così, fu separato da Talia e condotto via, per essere rinchiuso in un luogo sicuro.
“Non... non temere, Talia...” guardando la ragazza mentre lo portavano via "...non temere...tornerò da te...”
Talia invece fu condotta nel convento di Santa Lucia ed affidata ad alcune monache.
“Io farò la guardia al traditore.” Disse ai suoi due compagni il cavaliere destinato a fare il carceriere. “La ragazza da sola non potrà andare in nessun posto. Voi procuratevi quel documento e tornate il più presto possibile.”
Gli altri due annuirono e partirono alla volta del palazzo vescovile che si trovava in una città vicina.
Poco dopo, arrivata nel convento di Santa Lucia, Talia, con indosso ancora il costume di Ginevra, fu portata dalla badessa.
“Sono stata informata solo ora del vostro arrivo qui.” Avvicinandosi alla ragazza. “Spero che il vostro soggiorno nel nostro convento sia il più breve possibile.” La fissò quasi con disprezzo. “Le fughe amorose non sono cose che vengono contemplate in questo luogo. Però, mi auguro per voi, che questa spiacevole ed inopportuna sosta tra noi vi induca a riflettere sulla vostra condotta e sui vostri doveri. Suor Linda” indicando la monaca che era accanto alla ragazza “vi porterà alla cella che vi è stata assegnata. E che Dio vi perdoni.” Fece un cenno a suor Linda e quella accompagnò Talia nella sua cella.
“Prendete questo...” mormorò suor Linda e mostrando un Rosario a Talia prima di lasciarla da sola nella sua cella “... vi sosterrà.”
E chiusa a chiave la porta, la monaca andò via.
http://vivificat.files.wordpress.com...ario.jpg?w=640

Guisgard 29-05-2012 02.22.56

“Parleremo dopo di queste cose, ragazzo mio.” Disse Redentos a Parsifal.
Fissò poi Lilith.
“Non abbiate paura...” mormorò “... la belva si nutre della nostra disperazione... concentriamoci sull'enigma... coraggio, in tre riusciremo a trovare la soluzione... quale può essere quella cosa che appena cade diviene acqua?”

cavaliere25 29-05-2012 08.10.20

eppure il tuo nome mi è famigliare dissi guardandolo sarà un altra persona io non saprei cosa chiedere come desiderio poi guardai gli altri e dissi voi avete qualche desiderio da chiedere a questa persona? e li guardai dritto negli occhi

Altea 29-05-2012 09.58.51

Barius mi fissò, rimasi stupita quando mi chiese di Fyellon, come mai teneva cosi tanto a lui?
Sir Seth sembrava pure colpito da questa storia, apprezzai come egli teneva a spronare il ragazzo, quando ad un tratto tutta la montagna tremò.
Barius era spaventato, non capiva cosa stesse succedendo.."Barius, non sono gli spiriti bensì i soccoritori e tra poco uscirete. Non dovete avere paura..ora...andrò a chiamare Fyellon cosi sarete più tranquillo."
Feci un cenno d'intesa a sir Seth e sottovoce gli parlai "Sir Seth, Barius è da giorni rinchiuso qui e penso abbia perso cognizione di tempo, luogo e altro, voi sostenetelo e io ritornerò nel frattempo a chiamare Fyellon nella locanda, Barius si fida ciecamente di lui e penso sia l'unico che possa tranquilizzarlo."
Uscii di corsa dalla montagna e entrai nella locanda, vi era ancora più folla, cercai il locandiere e chiesi lui dove si trovasse Fyellon.

Talia 29-05-2012 15.31.52

Quella porta fu chiusa con un secco cigolio e due giri di chiave ne decretarono l’ineluttabilità.
Io, immobile al centro della minuscola cella, respiravo lentamente... era accaduto tutto tanto in fretta che ancora faticavo a mettere insieme le idee...
la festa, le risa, il sollievo per la sorte di Delucien, le parole e l’intenzione di ripartire subito, al più presto... e poi il tempo che di nuovo sembrava scadere... quei passi sul palco di legno e l’inconfondibile suono di una spada sguainata, le mie mani che avevano stretto quelle di Guisgard e quel suo movimento verso di me, le domande di Delucien, il grido di Margel, le parole dei Cavalieri... e poi di nuovo eravamo stati separati con la forza... avevo sentito Guisgard opporre resistenza, lo avevo sentito combattere per restare con me, poi quel colpo sordo che lo aveva fatto cadere e le sue parole, la voce spezzata...
“Non... non temere, Talia... non temere...tornerò da te...”
...e quella lacrima che allora mi era scesa lungo la guancia.
Ciò che era accaduto dopo era molto confuso nella mia memoria... ricordavo la mano del Cavaliere che stringeva il mio braccio con tanta forza da farmi male, ricordavo di essere stata caricata su quel cavallo quasi fossi un pacchetto di nessun valore, ricordavo di aver chiuso gli occhi per impedirmi di mostrare la pur minima emozione.
Ed infine ricordavo le parole della badessa... parole dure, aspre, accusatorie... ero rimasta in silenzio, tuttavia, ed avevo ricambiato il suo disprezzo con la più impenetrabile delle espressioni.
Strinsi di più quel rosario che mi era stato lasciato... un rosario... un rosario perché mi sostenesse... sorrisi amaramente all’ipocrisia di quel gesto: mi avevano presa, catturata, mi avevano separata da lui, mi avevano rinchiusa ed intendevano giocare con la mia vita... eppure si preoccupavano di lasciami quel rosario perché mi sostenesse? Lo credevano davvero? Credevano davvero che il mio fosse solo un capriccio? Che fosse qualcosa da condannare? Come potevano pensare questo... come si permettevano? Con quale diritto si permettevano di giudicare qualcosa di così bello, puro, semplice, intenso, vero...
Lentamente scivolai a terra, quella maschera impenetrabile dietro cui mi ero nascosta cadde ed una lacrima scese a rigarmi la guancia...

Guisgard 29-05-2012 16.16.21

Guisgard fissava la luce che giungeva dalla piccola finestrella che si apriva in alto nella cella.
Era a terra, sull'umida pietra e inquieto si torturava per non essere stato in grado di fuggire da tutto ciò.
Mille immagini attraversavano la sua mente.
Le guardie ducali, i Cavalieri della Luna Nascente e la loro cattura.
Ma più di tutto, gli ritornava alla mente il bacio dato a Talia.
Cercava allora di comprenderne il senso ed il valore.
Ad un tratto udì dei rumori e poi delle voci.
Fuori dalla cella, infatti, erano appena arrivati Fernand e Delucien.
“Salute, cavaliere.” Disse il nuovo Gastaldo al cavaliere della Luna Nascente che faceva la guardia al prigioniero. “Tutto bene?”
“Si.” Annuendo il cavaliere.
“Presto torneranno i vostri compagni.” Fece Delucien. “E questa storia finirà. Spero comprenderete il mio comportamento.”
“Si.”
“Vi va di giocare?” Domandò Fernand.
“A noi non è concesso giocare per denaro.”
“Allora giocheremo per passare il tempo.” Sorridendo Fernand. “Conosco un gioco simpatico ed innocente.”
“Di cosa è accusato il prigioniero?” Chiese Delucien.
“Tradimento ed omicidio.” Rispose il cavaliere. “Ha rapito la ragazza, che è destinata a divenire sacerdotessa del nostro ordine e ha ucciso uno dei nostri.”
“Ecco tre santini...” mostrando le tre figure Fernand “... San Giuseppe e San Francesco perdono...” cominciandoli a mischiare velocemente “... mentre Santa Rita vince... dov'è Santa Rita?”
“Voglio vedere il prigioniero.” Disse Delucien. “E chiedergli perchè ci ha nascosto la verità... basterà solo un momento.” Ed entrò.
Nel vederlo, Guisgard si alzò in piedi.
“Non c'è tempo...” mormorò Delucien “... vi ho fatto portare qui perchè in questa cella vi è una botola...” si chinò e spostando il lettino mostrò il passaggio al prigioniero “... vi condurrà fuori. Andatevene subito...”
“Dov'è Talia?” Chiese Guisgard.
“Lei non corre rischi, voi si...” fissandolo Delucien “... è in un monastero...”
“Non lascerò questo paese senza di lei.”
“Non vi liberete mai di quei cavalieri fin quando ci sarà lei con voi...” disse Delucien “... amate molto vostra sorella...”
Guisgard non rispose.
“Già, forse troppo...” sorridendo Delucien.
“Non mi credete, vero?”
“Credervi?” Alzandosi Delucien. “Su cosa? Sul fatto che siete innocente? Non siete un traditore, si vede chiaramente, né tanto meno un assassino... ma non vi credo sul fatto che siete fratello e sorella...” rise “... io non bacerei così una mia sorella...”
“Era un bacio per la festa...” mormorò Guisgard “... come un gioco... eravamo Lancillotto e Ginevra... era solo un bacio finto... finto, come tutta la festa...”
“Di finto c'è ben poco...” disse Delucien “... voi siete perdutamente innamorato di lei... e non sono certo l'unico a pensarlo...”
“Tutti sembrano accorgersene...” appoggiandosi al muro Guisgard “... tutti tranne lei... per Talia sono un fratello... nulla di più...”
“Non c'è tempo, ora dovete andare via.” Fece Delucien. “Margel vi sta aspettando nella campagna... questo passaggio vi condurrà là... buona fortuna, amico mio.”
Un'ora dopo, Talia, ancora nella cella del convento, udì dei rumori.
La porta si aprì ed entrò una monaca.
Questa, rimasta sola con la prigioniera, si alzò il velo e mostrò il suo volto.
“Come state, Talia?” Domandò Margel alla prigioniera.

Guisgard 29-05-2012 16.32.31

Altea tornò alla locanda e chiese di Fyellon.
Il cavaliere era insieme a Gerprando ed entrambi discutevano con alcune persone.
“Io dico che state sbagliando tutto.” Disse un uomo giunto alla locanda. “Sono un ex minatore e dico che non è quello il modo migliore per soccorrere quel disgraziato. Scavare dall'alto comporta la perdita di troppo tempo... dovevate scavare di fianco.”
“Ecco, noi...” mormorò Gerprando.
“Abbiamo deciso per la soluzione più sicura.” Prendendo la parola Fyellon. “Forse occorrerà più tempo, ma così abbiamo ridotto il rischio di far venire giù la montagna.”
“Tempo fa ci fu un caso simile...” fece l'uomo “... e noi scegliemmo di scavare lateralmente... lasciare un uomo in quelle condizioni per troppo tempo è pericoloso.”
“E ditemi...” fissandolo Fyellon “... salvaste poi quell'uomo?”
“Ecco...” chinando il capo l'uomo “... no, non ci riuscimmo...”
“Già...” disse Fyellon “... allora risparmiateci le vostre opinioni.”

Guisgard 29-05-2012 16.39.24

“Beh, tre desideri non sono mica poca cosa...” disse Tieste “... io ne avrei qualcuno...”
“Ed anche io, ad essere sincero.” Fece Polidor.
“Allora decidetevi.” Disse l'essere salvato dal pozzo a Cavaliere25 e ai suoi compagni.
“Si, ma in fretta.” Mormorò il falco. “Dobbiamo andare. Ricordate che siamo ricercati.”

Altea 29-05-2012 17.02.54

Vidi Fyellon parlare con il capo dei cavalieri e alcuni uomini e mi avvicinai, ero di spalle, e ascoltai tutto il discorso. Il cuore iniziò a battere forte, per la prima volta iniziai ad avere paura..chi aveva ragione? Fyellon o quel minatore? Ma il minatore aveva fallito e da quello che avevo capito scavare la montagna dall'alto avrebbe comportato più giorni di lavoro e Barius era stremato, trattenni una lacrima a stento di nascosto.
"Fyellon...devo parlarvi, Barius chiede di voi, dovete venire a sostenerlo, ha bisogno di voi" e rimasi in silenzio, ormai senza speranze.

Daniel 29-05-2012 17.27.03

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 46168)
Daniel tornò indietro ed estrasse Gaia da dove l'aveva conficcata.
Ad un tratto la spada vibrò lievemente, quasi in maniera impercettibile.
Un attimo dopo, dalla selva, emerse di nuovo il bellissimo cavallo selvaggio che nessuno sembrava in grado di domare.
Si avvicinò alle acque e di nuovo, come in precedenza, le raggiunse camminando all'indietro.
E solo quando i suoi zoccoli furono in acqua, il cavallo si voltò e cominciò a bere.

Preso dalla frustrazione mi sedetti a terra e stavo per arrendermi..
"Giada.. Non so come dominare quel cavolo di cavallo.. La Lacrima di Cristo sarà già arrivata e sarà troppo tardi per la città.. Ti prego non so più che fare.."
Avevo com l'impressione che per Tylesia fosse tutto perduto..

Talia 29-05-2012 17.30.53

“Milady...” sussurrava la donna “Milady, vi prego... non piangete più, mia signora... vi prego, non piangete più...”
Ma io non riuscivo ad arginare quel pianto... i singhiozzi e le lacrime erano ormai incontrollabili, tanto che quasi non riuscivo più a respirare...
“Basta, mia signora...” continuava la donna, carezzandomi piano la schiena, scossa da violenti singulti “Milady... sono certa che si troverà una soluzione... ne sono certa...” esitò “Vostro padre... vostro padre è un uomo ragionevole e giusto... ed egli non sceglie che il meglio per voi...”
Quelle parole mi colpirono e così, finalmente, sollevai la testa e puntai gli occhi arrossati sulla buona donna...
“Che cosa dite?” sussurrai “Cosa dite... io non capisco...”
“Il Marchese...” mormorò allora lei, quasi incoraggiata dalla mia domanda “Questo Marchese sembra proprio il pretendente ideale, mia signora... è cortese e generoso... ed è uno dei maggiori alleati di Sygma... E poi... poi, mia signora, in ogni caso... in ogni caso, Lui è andato! E’ partito, milady... vostro padre l’ha messo al bando e forse non tornerà più... si trova dove non potete vederlo, dove non potete raggiungerlo...”
La osservai per un istante, senza parole... ma mi sentivo come cullata dalla sua voce dolce e melodica...
“Avete parlato con il cuore, balia?” sussurrai...
“Si!” rispose subito quella “Si! Si, mia signora... con tutto il cuore e con l’anima!”
Per un attimo rimasi in silenzio, poi i miei occhi si riempirono di nuovo di lacrime...
“Credevo che mi amaste...” gridai “Credevo che mi voleste bene come ad una figlia... ed invece non siete che una bugiarda! Siete una banderuola, pronta a girare al minimo cambio di vento! Cosa vi ha promesso mio padre se mi aveste fatto cambiare proposito? Eh? Cosa? Ma il mio amore per Andros non muterà con la stessa facilità dei vostri consigli... no, il mio amore per lui è eterno ed immutabile! Ed ora fuori di qui!”
“Mia signora...” balbettò la donna...
“Fuori!”


Quella nuova visione mi colse di sorpresa a mi fece tremare...
Il dolore di Chymela mi colpì e mi scosse... e le mie lacrime di preoccupazione si mischiarono alle sue... e per un momento io fui di nuovo lei e lei fu me...
Fu appena un attimo... un attimo che ne racchiuse dentro molti altri... mi mancò l’aria... un attimo... poi tornai a respirare.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 46712)
Un'ora dopo, Talia, ancora nella cella del convento, udì dei rumori.
La porta si aprì ed entrò una monaca.
Questa, rimasta sola con la prigioniera, si alzò il velo e mostrò il suo volto.
“Come state, Talia?” Domandò Margel alla prigioniera.

Quella voce...
“Margel?” mormorai, con un sussulto al cuore.
Poi subito mi alzai in piedi e mi precipitai verso di lei...
“Margel... oh, Margel, come siete entrata qui? Come mi avete trovata? Come sta Guisgard? Dov’è? Sta bene? Margel, vi prego, ditemi che sta bene... vi prego!”


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 18.52.52.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License