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Elv sorrise.
"Oh, io tutto sono tranne che un poeta." Disse avvicinandosi a Gwen. "Andiamo a cena?" Presero l'auto e discesero il dolce saliscendi del litorale, fino ad una piccola baia, dove sorgeva un ristorantino molto semplice e caratteristico. Si sentiva un delizioso profumo di prsce fresco alla brace, una bassa musica di mandolino ed il mormorio ritmico delle onde contro il molo. |
Asso sorrise.
"Come comanda madama." Disse sarcastico. Così tornarono alla villa. Nell'entrare con la Ferrari nel viale, Ghilda, vedendo la carrozzeria forata dai proiettili, corse fuori con aria spaventata. "Oh, accidenti!" Esclamò. "Cosa diamine vi è accaduto?" Ad Asso che scendeva dall'auto. "Non preoccuparti..." lui "... nulla che non sia riparabile." Divertito. |
Altea si lavò e si cambiò, per poi raggiungere la biblioteca.
Qui notò una vasta quantità di libri. Erano testi di vario tipo e spaziavano dalla letteratura, alla poesia, alla storia dell'arte, alla filosofia, alla demonologia e ad ogni sorta di disciplina. Erano però tutti libri molti antichi, alcuni in edizione rara e tutti di altissimo valore. Probabilmente il padrone di casa era un collezionista. |
Sorrisi anch'io ed annuii.
Risalimmo il litorale in auto ed arrivammo dopo un po' al ristorante. Scesa dalla macchina, sentivo un buon odore di pesce e la musica leggera andava a perdersi nella sera animata dalla brezza. "È curioso, ogni angolo di questo posto è meraviglioso, come un diamante dalle mille facce... Incantevole..." guardandomi attorno. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Rimasi stupita nel vedere non tanto la vastità quanto la rarità dei libri, ma forse il padrone era tanto ricco da poterli acquistare.
Scelsi un libro di poesie e mi sedetti sulla poltrona. Versai il the e lo sorseggiai e aprii il libro, mettendomi comoda. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
“Si, sono posti magici davvero.” Disse Elv a Gwen, per poi condurla nel ristorantino.
Presero posto ad uno dei tavoli sulla veranda rivestita da rampicanti con agrumi e canneti. Qui ordinarono del pesce fresco ed un buon vino bianco. “Allora...” lui a lei “... stasera non si parla di lavoro, né di passato... così eviterò altre gaffe.” Divertito. “A questo punto non ci resta che la gara a chi sia più poetico fra noi.” Ridendo piano. |
Altea prese un libro di poesie, leggendolo sorseggiando un tè.
Trascorse così alcune ore, immersa nel silenzio di quella stanza, tra libri provenienti da ogni epoca ed intelletto del passato. Il palazzo era silenzioso. Un silenzio rotto solo dai passi del maggiordomo nei lunghi corridoi di quell'edificio. |
Prendemmo posto ad un tavolo nei presi di una sorta di pergolato, strutturato con delle canne e impreziosito dalle arance che prendevano come gioielli d'ambra.
Ordinammo del pesce e del vino bianco, la quadratura del cerchio in una cornice così perfetta. "Nel senso che vuole che mi metta a comporre un'ode per la serata? La avviso che non ne sono capace" ridendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sentivo i passi del maggiordomo e poi uscii dal salottino raggiungendolo .. "Il padrone è da tanto che abita qui? Ha detto che viene da un posto lontano" osservandolo con aria altera.
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Elv rise.
"Beh, allora mi dica lei cosa le piace fare, oltre naturalmente ciò che riguarda il suo lavoro di medico." Disse lui a Gwen. "Sennò riprendo a parlare di Arthur Conan Doyle." Ridendo. Ma ad un tratto un vecchio marinaio dal molo salì sulla veranda, facendo segno ad uno dei camerieri. "E' accaduto di nuovo..." il vecchio. |
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