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Eh sir..ora ci farete impazzire di nuov con questo enigma :sad_wall:..e sto pensando di nuovo alla mia vera chioma bionda ;)
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Certo che questo enigma mi sembra davvero difficilotto, continuerò a pensarci... :confused_nervous_sh |
Ma scusate sir...si deve motivare il perchè..quindi la mia risposta non è giusta ma potrebbe esserlo? No, perchè sarò fissata col pentagramma e le note..ma se dicessi chiamò il musicista perchè interpretasse le note scritte e comunicare con l' indigeno visto parlava un linguaggio particolare..ovvero cantata? Io ci riprovo..
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Si, milady, dovete indicare quale esperto Guisgard scelse sulla nave e per quale motivo :smile:
Comunque anche questa vostra nuova risposta, purtroppo, non è corretta. |
Mmmmm.... Tenterò con moltissime titubanze....
Proverò ad ipotizzare che Guisgard abbia scelto il matematico, dopo essersi accorto che i cerchietti segnati col puntino erano tutti numeri primi. (Ma allora perché non segnare il primo? :rolleyes:) |
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Citazione:
Sembra invece che le vostre titubanze siano molto efficaci, milady :smile_lol: Infatti è proprio il matematico l'esperto che Guisgard sceglie di condurre dall'indigeno, proprio perchè i cerchietti con i puntini raffigurano i numeri primi compresi fino a dieci (fino a dieci infatti la successione dei numeri primi parte con due, tre, cinque e sette) :smile: Ancora una volta miei complimenti, dunque, lady Clio :smile_clap: |
Toh, è proprio vero che bisogna sempre dar retta al nostro istinto... :smile_lol:
(Non so perchè, ma ero convinta che la successione partisse da uno, ma effettivamente parte da 2... :confused_nervous_sh Ho trascurato troppo la mia amata matematica... :o) Naturalmente grazie dei complimenti, milord :smile_lol: |
Opsss :silenced:...ma allora il mio prof. di matematica errava dicendo che ne ero negata e non capiva perchè in una materia come storia avessi 10...era la soluzione avevo pensato ma la avevo data tempo fa a un enigma dove la soluzione erano proprio i numeri primi e ci azzeccai...non ditemi ho la propensione per la matematica :neutral_doh:
Brava lady Clio :smile_lol:...stavolta ho voluto buttarmi sulla musica. |
Grazie milady, ma vedo che ci eravate arrivata anche voi.. ;)
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Citazione:
Complimenti ancora lady Clio.... |
Vedo che avevate i miei stessi dubbi... :smile_lol:
Non siete portata per la matematica, dite? Beh, chi lo sa.. magari saprà sorprendervi.. ;) Eh, io l'ho sempre amata, in realtà, moltissimo... anzi, c'è stato un momento in cui ho pensato di intraprendere proprio quegli studi all'università.. E quando invece ho scelto di seguire Clio.. abbandonare la matematica è stato incredibilmente doloroso.. (Perché potevo anche raccontare a me stessa che non l'avrei persa, ma la verità è che ormai mi serve la calcolatrice per fare le operazioni più banali :o) |
Mercoledì 20 Maggio si celebrava San Bernardino di Siena ed in suo omaggio trarremo da un luogo a lui dedicato il nostro nuovo enigma.
Il culto di San Bernardino da Siena, molto sentito a Capomazda, giunse nel nobile ducato dei Taddei molto dopo la morte di Ardeliano e la sconfitta in terra di Sygma. Tuttavia il culto si rivelò subito molto vivo e sentito, soprattutto negli ambienti aristocratici. E proprio al grande Santo Senese è dedicato un antico edificio di culto, conosciuto come Sacello di San Bernardino da Siena. Si tratta di un piccolo edificio rettangolare, con ingresso sul lato corto Ovest ed abside su quello Est. L'ambiente fuori si presenta abbastanza semplice, con portico colonnato ed arco adornato con un bassorilievo raffigurante la Vergine col Bambino ed ai suoi lati San Francesco d'Assisi e San Bernardino da Siena. L'interno è decorato con mosaici in oro di pregevole fattura che rivelano la committenza Taddeide, raffiguranti, sul lato destro, scene tratte dai fioretti di San Francesco e sul lato sinistro immagini della vita di San Bernardino da Siena. L'abside mostra ancora l'immagine della Vergine Maria col Bambino e ai Loro lati, a destra, San Francesco e San Bernardino da Siena, mentre a sinistra San Michele Arcangelo e San Giovanni Battista. Sulla volta, infine, un raffinato mosaico di bucolica ambientazione raffigura il Buon Pastore in mezzo al Suo gregge in un gesto di Amore e pietà verso le pecorelle, mentre il Suo sguardo sembra andare all'orizzonte, fuori dal piano visivo illustrato, a simboleggiare l'Eternità del Regno dei Cieli. Il Sacello ha però un'importanza straordinaria ai fini della Storia dell'Arte per la presenza di quattro colonne interne che reggono la volta. In modo particolare l'attenzione è puntata sui quattro capitelli reimpiegati di spoglio (ossia recuperati da un edificio più antico e riutilizzati per la costruzione del Sacello di San Bernardino da Siena). Si tratta di un momento fondamentale che segna la fine di un'epoca, ossia l'Antichità Classica e l'inizio di una nuova, cioè il Medioevo. La colonna è da sempre, nell'antichità, come nel Medioevo, una struttura fondamentale in architettura, ma anche in un certo senso minore. Essa ha una funzione statica precisa, ossia quella di rinforzare, come fosse la stretta di un nodo, il punto in cui il peso della copertura cade sugli elementi che la sostengono. E questa stretta di nodo venne realizzata in Grecia almeno sei o sette secoli prima di Cristo, con il celebre Capitello Greco, nelle sue versioni Dorico (forma iniziale), Ionico (ingentilito) e Corinzio (dove la funzione statica viene mascherata). E per tutta l'antichità e poi la tarda antichità la forma del capitello resta sostanzialmente immutata, tranne minime differenze che però non ne alterano l'essenza. Ma nel Sacello di San Bernardino da Siena accade qualcosa di straordinario ed epocale. Nei capitelli di questa Sacro Edificio è possibile cogliere il passaggio da un'arte antica e tardo antica ad una diversa, cioè Medioevale. In essi infatti si riconosce una rottura col passato e dunque un qualcosa di nuovo. La fine di un'epoca si può definire solo quando c'è una rottura e di conseguenza la nascita di qualcosa di diverso e dunque nuovo. E i capitelli del Sacello di San Bernardino da Siena rompono il legame, il ponte col passato antico ed introducono una nuova forma artistica. L'Arte antica riproduceva minuziosamente la realtà, ma col Medioevo, essendosi perse alcune conoscenze artistiche e scientifiche, l'arte deve guardare altrove per trarre i suoi lineamenti. Nasce così un'arte diversa, che non può più riprodurre minuziosamente la realtà con tutte le sue forme e dunque diventa più stilizzata, astratta, etera, riferendosi non più alla materiale perfezione delle forme terrena, ma alla spiritualità ed al trascendente che sembra guardare all'infinito, all'eternità dell'Aldilà. I capitelli del Sacello di San Bernardino da Siena rompono così con il passato ed introducono un nuovo modello che dominerà per secoli. E allo stesso modo sono realizzati i quattro bassorilievi alla base delle colonne, raffiguranti quattro figure allegoriche: La prima, una donna vestita di stracci, simboleggia la Miseria. La seconda, una donna in lacrime, raffigura il Dolore. La terza, una donna felice, richiama il Gaudio. La quarta, una donna in estasi col capo cinto da una corona, rappresenta la Gloria. Secondo un'antica tradizione nel Sacello di San Bernardino da Siena è stata conservata a lungo un'inestimabile copia illustrata dei Quattro Vangeli, nascosta però segretamente dagli architetti dell'edificio affinchè nessuno potesse trovarla. E si narra che la chiave per decifrare questo segreto sia racchiusa nei quattro bassorilievi alla base delle preziose colonne. Infatti fra i quattro bassorilievi solo tre sono fra essi collegati, mentre il quarto è l'intruso. Voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete dire quale fra i quattro bassorilievi è l'intruso e perchè? http://www.lombardiabeniculturali.it..._58ac00046.jpg |
Mmm... provo a dire la terza. Le altre tre mi sembra che raffigurino degli "stati" negativi, se intendiamo la Gloria come Potere, che non sempre e` una cosa positiva, mentre il Gaudio mi sembra l'unico sentimento positivo. Ho provato :confused:
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Un nuovo enigma..ci vuole in queste giornate afose di estate..basta non mi fate arrovventare poi il cervello per la soluzione Sir...:smile_lol:
Io provo col terzo...per ben due motivi..non ha un oggetto di riferimento allo stato d' animo mentre gli altri tre hanno gli stracci, le lacrime e la corona..e poi è astratto..appunto è una donna felice e quindi la felicità non è qualcosa che si tocca come gli stracci, le lacrime e una corona :confused: |
Oh ma che meraviglia!
Un altro enigma, oltre che una preziosa ed interessantissima lezione di Storia dell'Arte... :smile_lol: Venendo all'enigma, per me l'intruso potrebbe essere il primo. Gli altri tre, infatti, mi ricordano i misteri del Rosario. (Dolorosi, Gaudiosi, Gloriosi). :smile: |
Eh, vedo che il vostro intuito, lady Clio, non vi abbandona mai!
Ed infatti è proprio il primo bassorilievo ad essere l'intruso, visto che gli altri tre, come da voi ben detto, richiamano i Divini Misteri del Santo Rosario! I miei complimenti dunque per aver risolto l'arcano del Sacello di San Bernardino da Siena :smile_clap::smile_clap::smile_clap: Lady Gwen, lady Altea, ovviamente le vostre risposte non erano purtroppo giuste :smile: |
Grazie dei complimenti, milord... :smile_lol:
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L'enigma di oggi parla di un'antica leggenda delle mie nobili terre ed è intimamente legato al nostro Gdr.
Il tutto è ambientato durante gli albori di quella che è conosciuta come Età Eroica Afragolignonese, quando i regni e le città che in seguito avrebbero formato il Celeste Impero di Afragolignone erano ancora divise ed indipendenti. E proprio per raggiungere un grado di potere e di civiltà ancora più ampio ed evoluto queste città e questi regni decisero di allearsi, inviando ciascuno i suoi guerrieri migliori e generando così una compagnia di eroi come mai era apparsa al mondo, superiore alla generazione che partecipò alla Guerra di Troia e persino migliore di quella che diede i natali ai formidabili Cavalieri della Tavola Rotonda. Scopo di questi eroi era quello di raggiungere la lontana Nolhia e conquistare la mitica Geomagna, una carta su cui erano descritti i segreti della civiltà. Nolhia però a quei tempi era forse la città più forte ed importante, governata da magistrati guerrieri chiamati Scolarca. Si trattava di tiranni dalle fattezze mostruose e dalla malvagità fuori dal comune. Nel celebre Catalogo dei Paesi, il poeta epico Apollonio Nolhio ci descrive tutti gli eroi, giunti dai vari luoghi di quella che sarà la terra dell'impero. Tra essi spiccava il Taddeide Argero, il migliore fra tutti e destinato, dopo la sua conversione al Cattolicesimo, a conquistare Nolhia e ad impadronirsi della Geomagna. E durante una mattina in cui gli eroi si accingevano a scendere in campo per una nuova battaglia, Argero vide alcune ragazze, tra cui la bellissima Yma. Ella era una principessa esule, costretta a fuggire per un intero anno prima di poter ritornare nella sua terra d'origine. E nel vederla, naturalmente, l'eroe si accese d'Amore per lei. Yma però era libera solo per pochissime ore durante il giorno, costretta poi a nascondersi in un luogo inaccessibile. Si trattava del leggendario Palazzo delle Lingue, la cui ubicazione era ignota. Questo mitico edificio fu eretto affinchè si potessero raccogliere e studiare le infinite lingue che si parlavano nelle terre Nolhiane. Argero cercò invano questo luogo per ritrovare Yma, ma non vi riuscì mai. E nonostante la sua abilità lo portò alla fine a conquistare l'imprendibile Nolhia ed a portare la Geomagna ad Afragolignone, non ritrovò mai più la bellissima principessa. Ed un'antica profezia sentenziò che nessuno avrebbe mai trovato il mitico Fiore Azzurro senza aver prima svelato l'ubicazione del misterioso Palazzo delle Lingue di Nolhia. Queste leggendarie vicende, come la guerra di Nolhia, le imprese degli eroi, l'Amore di Argero per Yma e la conquista della Geomagna sono tutte raccolte nel grandioso poema epico Le Geometriche di Apollonio Nolhio, opera dai mille significati e dalle svariate chiavi di lettura. E una tradizione, probabilmente successiva ad Apollonio Nolhio, vuole un impenetrabile enigma risolto dagli eroi per conquistare Nolhia. Un arcano da cui un'antica profezia faceva dipendere la rovina di Nolhia. Risolverlo equivaleva infatti a rompere l'incanto che proteggeva la grande città. Un enigma che così recitava: “Si fa con il latte. E' di varie specie. E' fatto di cristalli. Può essere di vari colori. E' parte femminile e parte maschile.” E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere l'enigma che proteggeva l'antica Nolhia? http://38.media.tumblr.com/tumblr_le...59wbo1_500.jpg |
Una storia bellissima .... fiabesca...io direi "Fiore".
Si fa con il latte...il gelato "fior di latte" E' di varie specie...ci sono varie specie di fiori E' fatto di cristalli...il fiore di cristallo è un oggetto o forse altro (solitamente si fa il fior di loto) Può essere di vari colori...il fiore può essere variopinto e di vari colori E' parte femmina e parte maschio....il fiore ha una parte femminile e una maschile. |
Che splendida e interessante storia!
Adesso ho ancora più voglia di visitare Nolhia nel gdr... :smile_lol: Quanto all'enigma, credo proprio che la nostra Lady Altea sia stata rapidissima e molto abile, dato che la sua risposta mi convince molto. :smile_lol: |
Innanzitutto devo fare i complimenti a Ser Guisgard per i suoi magnifici indovinelli e enigmi, mi sono dilettata a leggerne alcuni passati, anche se devo ammettere che non sarei stata in grado di risolverli in molti casi.
Tornando all'enigma attuale la prima cosa a cui ho pensato é stato il fiore ma vedo che sono stata preceduta in questa risposta da ben due dame |
Ritengo quasi superfluo questo post, ma ci tenevo anche io a dire che sono pure io stata battuta sul tempo dalla nostra lady Altea, che ha dato la mia stessa risposta e, come vedo, anche la stessa delle altre due dame. Mi sa che dovro` essere piu` veloce ;)
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Mi spiace di essere stato troppo frettolosa allora..ma l' enigma era su Camelot da ieri pomeriggio, e ho riflettuto e pensato bene e ho avuto subito in mente il "Fiore"...ma la mia risposta potrebbe essere sbagliata.
Chiedo ancora scusa se ho dato subito la risposta, la prossima volta vi darò spazio..non è mia abitudine invadere il campo...spero mi perdoniate. :( |
Enigmi a Camelot
Perdonare? Ma scherziamo? :eek:
Siete stata bravissima a dare quella risposta così convincente immediatamente! Io non ci avevo pensato, ma leggendo le vostre conclusioni mi sembra più che convincente. Poi ovviamente attenderemo il verdetto... Ma il mio post, Milady, era un complimento! :smile_lol: |
Mi spiace per le altre dame..loro avevano pensato la mia stessa risposta, e io sono stata troppo frettolosa nel rispondere sembra..se fosse giusta..allora sir Guisgard può dare la vittoria a tutte noi, non ho problemi. :smile:
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Milady non c'e` niente di cui dobbiate scusarvi, anzi! :smile_lol: siete stata molto brava e spero che la vostra risposta sia quella esatta :smile:;)
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Ma che dite lady Altea? Bisogna rendere merito alla vostra sagacia e al vostro intuito
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Comunque..mettendo sia giusta..allora sir Guisgard..questo enigma era troppo facile perchè iniziate a perdere i colpi, o le nostre dame sono troppo brave (e questa ipotesi è la migliore) :smile:
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Ehi, devo dire che mai nessun enigma prima di questo aveva messo così tutte d'accordo le nostre dame di Camelot :smile_lol:
Ma sarà davvero Fiore la risposta esatta? Vediamolo subito... “Si fa con il latte. (è infatti un formaggio sardo, il Fiore Sardo) E' di varie specie. (esistono molte specie di fiore, si sa) E' fatto di cristalli. (così si presenta il Fiore di Zinco, un metallo) Può essere di vari colori. (ovvio) E' parte femminile e parte maschile.” (il fiore è formato da una parte maschile, l'Androceo e da una femminile, il Gineceo) Ed infatti è proprio Fiore la risposta esatta! I miei complimenti, lady Altea :smile_clap::smile_clap::smile_clap: E non scusatevi, poiché risolvere prima un enigma è sinonimo di abilità ;) Quanto alla bravura di voi dame, attente, mie belle Arianne, poiché il labirinto del prossimo enigma potrebbe celare una difficoltà molto alta... :silenced: |
Grazie sir Guisgard per i complimenti...e complimenti pure alle altre dame.
Ehh..mi sa il prossimo enigma sarà bello tosto...sembra :silenced: |
Allora mi toccherà impegnarmi maggiormente per il prossimo enigma, anche se dubito si riuscire a risolverlo,gli indovinelli non sono mai stati il mio forte
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I miei complimenti Lady Altea.. :smile_lol:
Chissà cosa ci riserverà Sir Guisgard per il prossimo enigma.. ;) |
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Complimenti, milady! :smile_clap: mi unisco anch'io, sebbene la mia chioma non si possa dire totalmente bionda e sono sicura che riusciremo anche stavolta a stupire il nostro Sir ;)
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Mi piace la vostra determinazione! :smile_lol: :D
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Una dama camminava assopita nel giardino del suo Palazzo.
Ella era tanto bella quanto curiosa e tra le fronde degli alberi del giardino vide un albero secolare la cui chioma brillava. Ella si fermò incuriosita, noncurante che il cavaliere che bramava per lei, ma lei respingeva la aveva seguita. L' albero era un inganno di un malvagio mago, ella vide una cavità e incuriosita prese a entrarvi finchè si trovò in un cunicolo e sprofondò quasi nel buio del centro della Terra. Ad un tratto apparve una porta magica nel tronco dell' albero con pesante serratura, il bel cavaliere tentava invano di rompere la serratura con la spada. Apparve il mago ridendo beffardo.."E' inutile ti affanni, mio cavaliere...la tua dama è in mio potere e nessuno può salvarla...e ora io la costringerò a convolare a nozze per conto del malefico Lir, da sempre innamorato di lei e vivrà nella sua dimora nel Regno del Buio". "Io la salverò, pena la mia vita..vi prego datemi una possibilità". Il mago sparì senza esitazione e a seguire venne una ninfa dei boschi e mossa a compassione per l' innamorato chiamò la sua Regina. La Regina delle Ninfe degli Alberi guardò dentro il cuore del cavaliere e annuendo si mise davanti alla porta.."Nulla posso fare per te, solo il tuo Amore può salvarla ma se indovinerai questo enigma spezzerai l' incantesimo". Il cavaliere riuscì dopo molti giorni davanti alla porta a risolvere l' arcano, la dama tornò da quel mondo buio e sconosciuto e capì quanto il cavaliere la amasse. E voi, dame e cavalieri, sareste in grado di risolvere l' enigma? Si studia in anatomia. E' un piatto veneziano. Vi è quello etrusco. Si dice lo si può mangiare. |
Il fegato?
E' un organo quindi ovviamente si studia in anatomia E' etrusco: il fegato di piacenza, il modello fatto di bronzo di fegato di pecora con iscrizioni etrusche. Naturalmente si mangia, è una frattaglia E veneziano, è famoso la ricetta del fegato alla veneziana |
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