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"Certo....perché temete io non lo sia milord? Non sarei qui a fare colazione" sciogliendomi i capelli "Non sopporto i capelli raccolti" osservando il suo sguardo lascivo..."Mi offendete se fate questi discorsi significa non vi fidate di me" sfiorando la sua gamba con il piede.."Raccontatemi come avete fatto a conquistare Vacules, come avete sconfitto i regnanti di questo posto...siamo amici, potete narrarmelo no?" sempre con sguardo serio.
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Quella mummia era spaventosa.
"Sembra sia morto letteralmente di paura..." disse Elv "... come se avesse visto qualcosa di incredibilmente spaventoso..." pensieroso "... questo significa che quest'isola non è deserta... o almeno non lo era in passato... ma cosa ha spaventato questo poveretto?" Fissando Gwen. Fagan rise. "Ah, madama..." disse ad Altea "... certo che siete mia amica... e spero molto di più..." accarezzando la caviglia di lei con il suo stivale "... come ho preso il potere? Semplice, sono stato nominato dal governo come governatore di Vacules, una volta che la rivoluzione ha cancellato la monarchia inutile di Vacules." |
Poteva sembrare una battuta, ma non lo era affatto.
Sì, quel tizio era morto di paura. "Onestamente, non so se voglio saperlo..." risposi, preoccupata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Stavolta il volto cambiò maschera e risi..."Una monarchia? Vi era un monarca qui...parlatemene...voglio sapere delle vostre gesta eroiche" mentre il piede continuava a massaggiare la sua gamba.
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"Vieni, proseguiamo e vediamo dove conduce questo luogo..." disse Elv a Gwen.
I due così si lasciarono alle spalle la mummia. Percorsero un breve cunicolo, ritrovandosi in una grotta sotterranea. Il pirata accese un candelotto luminoso e guardò le pareti rocciose, trovando strani segni incisi. http://2.bp.blogspot.com/-29lqos9-rD..._incisione.jpg Altea aveva un forte ascendente su Fagan. Giocava con il piede sulla gamba di lui ed il governatore, eccitato e lussurioso, sembrava incapace di dirle di no ad ogni sua domanda. "Io..." disse fissandola "... ho combattuto nell'esercito governativo, sebbene non in pirima linea... era addetto alla logistica... non sono un soldato... ma un uomo di ingegno..." mormorò eccitato. |
Proseguimmo eco inltrammo in un cunicolo.
Giungemmo infine in una grotta e lì, dopo che Elv accese un candelotto, vedemmo dei disegni sulle pareti. "Immagino proprio che non fosse deserto, prima, questo posto... Ora. È da capire come la popolazione si sia estinta." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai con attenzione mentre la mano scivolava sulla sua accarezzandola e salendo sul braccio, la mia voce si fece bassa e il viso si avvicinava al suo...."Oh quindi eravate un soldato, non semplice ma comandavate? E chi stava a capo del vostro esercito, chi ha mandato voi a compiere la rivoluzione qui a Vacules....uccidendo il monarca...perché è morto vero? Come era il suo nome?" portando le dita sulle sua labbra giocandoci ma dentro ribollivo di odio pensando che erano gli stessi avevano annientato Serenica....oh Fagan, sei in potere...io ho potere su di te non tu su me.
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“La rivoluzione...” disse Fagan eccitato ad Altea “... tutti sanno che era il popolo a volerla... e per volontà del popolo si è arrestato ogni nobile legato al re... voi siete l'unica ad essersi salvata, madama.” Ridendo.
“Ma soprattutto” disse Elv illuminando quei misteriosi disegni “perchè si è estinta la popolazione dell'isola... ammesso si sia estinta davvero.” Ad un tratto udirono dei rumori. “Vengono da fuori...” Elv a Gwen “... da sopra... saranno animali?” |
"Beh, immagino sia esistita, mi sembra strano il contrario..." osservando i disegni.
Poi, dei rumori. "Spero siano animali, e non perdone... Di sicuro i primi danno meno problemi..." sarcasticamente. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"E vi sono grata per questa vostra grazia, Milord Fagan....quindi tutti questi nobili fedeli al re sono in prigione ora" leggermente pensierosa, mi avvicinai a lui e sfiorai le labbra nelle sue in un bacio..."Questo è solo un assaggio...abbiamo iniziato con uno sul collo" ridendo..."Milord vuole perdonare la mia impudenza? Vorrei far fruttare il vostro Governo e i suoi negozi con i miei soldi" mordendomi le labbra ma più che altro per cercare di togliere il sapore delle sue, mi venne il tremendo dubbio il castello dove ora abitavo fosse di uno di quei nobili "Avete altro possa fare per voi, sono sempre a vostra disposizione" non abbassando lo sguardo dal suo.
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Fagan fu sul punto di afferrare Altea e farla sua con brutale lussuria, ma si trattenne.
“Per ora vi lascio andare...” disse con un ghigno “... ma presto vi inviterò qui a trascorrere la notte e voi non potrete rifiutare.” Divertito. “Potete andare, per ora...” "Non restiamo qui, cerchiamo di uscire..." disse Elv a Gwen "... sembra una trappola." E proseguirono. Alla fine risalirono in superficie. Ma in quel momento udirono dei fruscii nella vegetazione. E la sensazione di essere spiati. |
Annuii e salii lesta insieme a lui in superficie.
Ci mancava solo che rimanessimo chiusi qui dentro... Però, quando uscimmo, ebbi la sensazione che qualcuno ci osservasse. Sguainai la spada. "C'è qualcuno..." dissi piano, guardandomi attentamente intorno e facendo attenzione ad ogni minimo rumore. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole lo guardai con sfida, si capiva la sua malvagità....piuttosto la morte e la fuga...o uno dei potenti antidoti le mie ancelle e io abbiamo studiato dalle nostre sacerdotesse per farlo dormire beatamente.
Mi alzai e feci un inchino "A presto milord Fagan" mi girai e me ne andai tra il fruscio dei tessuti preziosi della mia gonna sul marmo pregiato. Subito mi recai fuori e salii sulla carrozza e dissi al cocchiere "All' Emporio Sharada" e rimasi in silenzio cercando la bellezza e lo sguardo vero e bello di Hiss. |
Altea lasciò finalmente il palazzo del malvagio Fagan, tornando alla sua carrozza.
Qui però non c'era più Hiss, ma solo il cocchiere. “Stiamo in guardia...” disse Elv a Gwen, impugnando la pistola. Si guardavano attorno. Sentivano di essere osservati. Ad un tratto qualcosa emerse dalla vegetazione. Un essere informe, dai tratti bestiali. Li guardava quasi potesse leggere le loro sensazioni. Allora cominciò a ringhiare. http://4.bp.blogspot.com/-nMoLW41G-1...dofmoreau4.jpg |
Mi accorsi Hiss era sparito....forse era fuggito, non lo biasimavo...ma il cuore mi si strinse trattenendo le lacrime...era inevitabile, ero convinta per amore fosse rimasto con me e uscii dalla carrozza..."Ma dove è andato il mio servo? Ve lo siete lasciato sfuggire" fingendomi adirata.
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Elv impugnò la pistola ed iniziammo a scrutare la vegetazione.
Poi, all'improvviso, qualcosa. Un essere. Un essere mostruoso che iniziò a ringhiare. "Elv... Cosa... Cosa è quel coso?" soffiai, agghiacciata. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Madama, avevo detto di voler controllare la carrozza..." disse il cocchiere ad Altea "... sarà qui intorno... non può essere stato così idiota da fuggire. Lo catturerebbero subito. Volete avverta i soldati?"
"Sta vicino a me..." disse Elv a Gwen caricando la pistola "... sembra feroce, qualunque cosa sia..." cercando di restare lucido, mentre la bestiale creatura ringhiava sempre più. Sembrava sul punto di assalirli. Ma poi, ad un tratto, un sibilo stridulo e prolungato. All'istante la bestia informe scappò via. |
"Che carino, ora sono una donzella in pericolo..." dissi divertita, riuscendo a scherzare anche in una situazione simile, mentre Elv caricava la pistola.
Quell'affare, intanto, ringhiava sempre di più ed io ero già pronta ad attaccare. Ma poi, un sibilo e la creatura scappò via. "Che succede? Cos'era quel suono?" sorpresa e perplessa. Beh, tanto meglio, un problema in meno. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"No, non avvertite nessuno....forse sarà ritornato al castello, ora ricordo gli dissi se tardavo di andare al castello a fare i suoi doveri...scusate, la vista del Governatore mi ha disorientata" con un sorriso falso di chi celava la bugia, pieno di dolore...Hiss non si sarebbe allontanato, sapeva non sopportavo Fagan e mi avrebbe protetta. Il fatto non fosse lì era solo che era fuggito, e io lo amavo talmente tanto da rinunciare a lui e soffrire ma saperlo libero...forse mi aveva usata pure lui per i suoi piani e scopi, era scaltro d' altronde.
"Andiamo all' Emporio" salendo sulla carrozza ma guardandomi in giro. |
Il cocchiere annuì e condusse Altea alla Marina Vecchia, dove si trovava l'emporio.
Infine lo raggiunsero e la carrozza si fermò davanti all'ingresso. “Quel sibilo...” disse Elv a Gwen “... sembrava un richiamo... anche se quella creatura appariva spaventata... mi chiedo che razza di essere sia...” perplesso “... vieni, andiamo nella direzione da cui proveniva il sibilo...” |
Scesi al Molo Vecchio di fronte all' Emporio e mi guardai attorno, vidi dei pescatori, dovevo chiedere di Bafon.
Entrai prima nell' Emporio col biglietto...ero frastornata, quelle parole di Fagan sul fatto della notte da trascorrere con lui e la scomparsa di Hiss...no, non poteva essere stato preso da Fagan stesso, sapeva io ci tenevo come schiavo a mio dire, sarebbe stata una grave offesa verso me...iniziai a odiare pure Hiss...stavolta si, mi aveva tradita. Mi guardai attorno all' emporio ma andai dritta al bancone, da ora in poi avrei pensato solo a me stessa. Suonai il campanellino e poggiai la busta sul bancone aspettando. |
"Sì infatti, per forza..." convenni.
Era un'ottima idea andare nella direzione del sibilo, dopotutto era riuscito a far scappare la creatura, quindi di certo lì non ci avrebbe mai seguiti. "Che posto allucinante... E poi, che ci fa qui un essere come quello?" ancora pensierosa. Non riuscivo assolutamente a capacitarmene. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Altea entrò nell'esotico emporio, così pieno di monili particolari, eccentrici, originali.
Vi era di tutto. Tutto ciò che una nave poteva portare dai porti più lontani e sconosciuti del pianeta. Statuine in ossidiana stellare, mobili intarsiati, armi damaschiate, coralli cosmici, perle galattiche. Vi erano strumenti, attrezzi ed utensili di ogni epoca e tecnologia. Poi libri. Tanti libri. Di ogni luogo e periodo, di lingue diverse, qualcuna persino scomparsa o mai decifrata. Apparve allora un ometto al bancone. “Prego, bella signora.” Disse cordiale. “In cosa posso servirvi?” Gwen ed Elv seguirono quella direzione attraverso la fitta e lussureggiante vegetazione. Pian piano cominciarono a sentire uno strano odore. Un odore di materiali sintetici, clinici. Man mano che avanzavano l'odore era sempre più forte, più intenso, riempiva l'aria. Tutto ne era pregno, persino le piante. All'improvviso, oltre alcune alte palme, apparve una grande e meravigliosa costruzione. Sembrava un bellissimo palazzo nel cuore di quella foresta tropicale. https://i.imgur.com/iqqF84h.png |
In che posto strana ero capitata.. Eppure era così affascinante quel luogo, sembrava narrasse mille avventure.
Apparve un ometto e gli consegnai la busta.. "Ho trovato questa in camera mia e vi è il vostro logo nella busta". Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Ci addentravamo nel cuore dell'isola e più avanzavamo, più sentivamo uno strano odore, forte, come qualcosa di sintetico.
Tutto ne era pregno. "Accidenti, è insopportabile questo odore..." mettendo una bandana davanti a naso e bocca. Poi, un palazzo. Molto grande, tra l'altro. "D'accordo, questa non me l'aspettavo..." guardando l'edificio con aria sorpresa "Chi cavolo ci può stare, in un posto come questo?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Chiusi gli occhi quando le sue labbra trovarono i miei seni che fremevano, turgidi e caldi, quei seni che non chiedevano altro se non di essere raggiunti dalle sue labbra, fatte di brama e desiderio disperato.
Mi abbandonai, stringendo sempre più forte la sua testa al mio petto, in modo da fargli assaporare ancora di più quel seno che non aspettava altro Gemevo senza ritegno mentre mi stringevo a lui, mentre la sua lingua assaporava la mia pelle, facendomi impazzire come mai prima d’ora. Che stava pensando ora? Ero riuscita a catturare ogni suo respiro? Ogni suo battito? Ogni parte del suo essere? Sentivo il mio cuore battere sempre più forte, ancora e ancora, quel cuore che ora era così vicino alla bocca appassionata di Taddeon, quel cuore che si era fatto grande per accogliere quelli dei miei due condottieri, dei miei eroi. Fu in quel momento che sentii le labbra di Capitan Fiore sulla mia schiena e un brivido intenso e caldo mi avvolse tutta. Portai una mano dietro di me, a cercare il suo volto, i suoi capelli, volevo un contatto, volevo sentirlo, stringerlo. Quando poi la sua bocca scese sempre più sul mio corpo, mi sentii scuotere da un fremito incontrollato. Lo sentii sulle mie natiche e persi definitivamente il controllo. Li volevo, volevo perdermi in loro, e farli perdere in me, in un mondo che esisteva solo per noi. Quel mondo fatto di felicità intensa e ineguagliabile, di desiderio disperato, di passione assoluta. Quanto erano meravigliosi quei due uomini, quanto erano capaci di accendermi, farmi ardere sempre di più, bruciarmi poco a poco e insieme consumarmi in un momento. Non avevo mai provato nulla di simile, ero totalmente abbandonata, persa tra quei due. Lasciai cadere la testa all’indietro, gemendo sempre più forte, con gli occhi spalancati in un’estasi senza fine che si nutriva della consapevolezza che quello era solo l’inizio. “Mi farete morire...” gemetti, stringendoli entrambi, per quel che potevo “Vi adoro...”. Era vero, non avevo mai adorato nessuno quanto loro, in nessuna parte della galassia. Era tutto così forte, intenso, era qualcosa che riempiva il cuore rendendolo sensibile a ogni attacco, vulnerabile alla minima variazione di quell’estasi perfetta. Ma non sarei mai tornata indietro, tutto quello era il mio destino, e io mi ci stavo tuffando con tutta me stessa. Gli appartenevo ora, e nulla avrebbe mai potuto cambiare questo. |
L'uomo al bancone sorrise ad Altea.
"E' un buono, madama." Disse. "Un buono per acquistare uno degli oggetti esposti qui nell'emporio. E' un dono molto prezioso. Alcuni oggetti qui hanno molto valore. Non solo economico." "Magari è del padrone dell'isola..." disse Elv a Gwen "... capita spesso che ricchi nobili, o anche borghesi, acquistino isole sperdute per farne la propria dimora." Nell'aria c'era sempre quell'odore forte e fastidioso. I tre corpi erano in estasi. Caldi, eccitati, fremevano e sussultavano immaginando di soddisfare quel desiderio smodato che li avvampava. Ad un tratto però, quando erano ormai prossimi a perdere ogni contatto con la realtà, un sordo boato fece scuotere il palazzo. Poi un'esplosione che squarciò in due il soffitto. Si aprì una crepa e parti della malta, dell'intonaco e delle travi caddero nella stanza. Capitan Fiore evitò una trave per un soffio, mentre Clio si salvò dal crollo solo grazie a Don Taddeon che la spinse a terra. |
"Sarà..." guardandomi intorno, mentre quell'odore orribile era sempre più forte.
"E tu? Tu lo faresti?" chiesi curiosa a lui. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Le parole dell' uomo riuscirono a far breccia ancora di più sulla mia curiosità...."E ditemi, quale oggetto è quello più prezioso per valore o per altri motivi...l' Amore, l' Avventura...vorrei qualcosa di particolare appartenuto a qualcuno veramente importante. Avete così tante cose..."guardandomi attorno...e io amavo le belle cose ma con un significato profondo.
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Elv sorrise a Gwen.
"Beh, non ti nego che più volte ho accarezzato il sogno di acquistare, anzi conquistare un giorno un'isola solo mia e ritirarmi a godere la vita." Facendole l'occhiolino. L'uomo sorrise ad Altea. "Dipende, madama..." disse "... dipende dalle persone... per alcuni la bellezza è la cosa più importante... per altri è la ricchezza... per altri ancora conta solo viaggiare... altri poi mettono l'Amore davanti a tutto... insomma, ogni persona ha la sua priorità." |
Sorrisi appena.
"Io, non saprei... Amo troppo il mare e la vita in nave, non so se deciderei spontaneamente di fermarmi... Anche se l'idea di possedere un'isola non è male" ridacchiai. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Avete ragione...io amo viaggiare....e poi l' Amore, penso l' Amore sia superiore ad ogni cosa, è ciò che ci fa compiere le imprese più ardue...si l' Amore, a me piace il connubio tra Amore e Viaggio, avventura" e guardai un diario e lo aprii e lessi alcune pagine distratta..."Interessante questo diario, parla di un amore segreto tra una Duchessa e un Duca Capomazdese, lui non poteva amare..." sussultai "Che strano, la donna ha il mio stesso nome" e lo richiusi distratta.
Aspettando ciò che l' ometto mi avrebbe proposto. |
"Allora vorrà dire che mi cercherò una donna disposta a seguirmi ovunque e che il mio amore possa aiutarla a non rimpiangere nè il mare, nè la montagna e neanche la collina." Disse divertito ed un pò sarcastico Elv a Gwen.
"Dovete scegliere voi, madama." Disse l'uomo ad Altea. "In base a ciò che più vi piace nella vita. Il mio emporio ed i suoi tesori sono a vostra disposizione. Scegliete pure." |
Guardai attorno e mi misi a cercare e vidi una spada e sul pomello aveva un fiore..."E questa? Ha strane scritte sulla lama ed elsa, sembra forgiata stile longobarda...Mia Amata...questa è meravigliosa! Posso averla? Non ha un padrone? Forse è un' imitazione" guardando l' uomo con sospetto.."Certo se fosse autentica, deve portare il nome di una donna davvero amata e racchiude il viaggio e l' avventura" ma non osavo prenderla.
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Lo guardai con un'aria da "Sul serio?"
"Che spiritoso, dovevi fare il comico, non il pirata..." sarcasticamente "Me la immagino proprio. Tutta piena di boccoli biondi, petulante, amante di quei maledetti vestiti a meringa, e magari ha anche il mal di mare..." aggiunsi, con tono teatrale. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tutto in quella stanza era caldo e fremente, tutto si incendiava di un'eccitazione che bruciava i nostri corpi e le nostre anime.
Ma poi... il mondo ci ricordò violentemente la sua presenza. Ci ricordò che non eravamo soli. Un boato squarciò ogni cosa, il soffitto si aprì e le travi ci caddero adesso. Non capii più nulla, mi ritrovai a terra, sconcertata. Mi alzai a fatica e guardai i due uomini. "State bene?" chiesi "Che cosa è successo?" guardandomi intorno "Dobbiamo andare a vedere!" preoccupata. |
L'uomo rise.
“Si, madama...” disse l'uomo ad Altea “... è un'imitazione, un falso, una spada da parata che è la copia di una spada famosa.” “Già, magari...” disse Elv ridendo “... bionda, occhi verdi o blu... formosa... passionale... e naturalmente che muore per me.” Fissando Gwen. “La donna dei miei sogni.” Facendole l'occhiolino. |
"Che strano, io me la ricordavo diversa, la donna dei tuoi sogni..." fingendomi pensierosa.
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"Uhh davvero....fortunato il possessore...chi sarebbe...non avete nulla di lui da consegnarmi?" poi vidi un biglietto per andare via con una nave...La Santa Caterina..."Questa nave si può avere..ma dovrei avere una ciurma, io non posso capitanare una nave del genere...è una nave volante" sedendomi su una poltroncina francese..."Ahimè che sfortunata, ogni mio desiderio è irrealizzabile, eh non avete nemmeno la Lampada di Aladino o diventerebbero reali" ridendo.."Non ho speranze, voi siete il venditore, ma scelgo cose impossibili...pazienza".
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Elv rise.
"Ah, ecco..." disse a Gwen "... e dimmi... com'era la mia donna dei sogni che tu ricordi?" L'uomo sorrise. "Madama..." disse ad Altea "... guardatevi intorno... potete scegliere solo ciò che c'è qui nell'emporio, non oggetti fantastici che sono altrove... cosa desiderate di più? Viaggiare? Apparire? Amare? Altro? Ditemelo ed io troverò ciò fa per voi." Un muro di polvere si alzò nella stanza, mentre grida disperate e di paura echeggiavano nel palazzo. Tutti fuggivano, alcuni erano feriti, qualcuno persino morto. Capitan Fiore corse alla finestra per capire cosa stesse succedendo. "Un nuovo attacco..." disse. "Mettetevi in salvo, milady!" Don Taddeon a Clio, mentre fuori si udivano gli attacchi degli invasori sulla capitale. |
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