Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Piazzale (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=21)
-   -   Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina) (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2251)

Galgan 24-10-2014 19.27.29

-Come enunciato dai vostri uomini, buon signore-

Risposi al barone, a guisa di presentazione;

-Le nostre strade si sono incontrate per fatalità, o piuttosto, per preciso Disegno Divino, perchè, invero, c'è sempre un motivo nascosto, per ogni atto che coglie l'umano vivere, ed Egli ne conosce ogni sfumatura, anche se, talvolta, di queste non ci è dato conoscerne l'essenza-

Dopodichè, mi sedetti al desco con lui e i suoi servitori, e mentre attendevo che le vivande venissero servite, proseguii:

-Invero, buon signore, la mia presenza nei vostri possedimenti, e nel preciso nel vostro castello, non è per diletto, nè per sete di riposo, bensì per porre aiuto, là dove serve, in asservimento a quello che è la mia funzione.
So che state passando un momento problematico, vostra figlia, è afflitta dal male di tutti i mali, che è poi anche la più alta benedizione dell'Onnipotente, e cioè l'Amore....Con tutti i dubbi che ne conseguono-

Sospirai;

-Dubbi che, da sempre accompagnano l'erto cammino dell'uomo, verso la felicità.
Sarei lieto di aiutarvi, signore, e di aiutare la vostra diletta; ma prima, penso converrete con me sia opportuno ringraziare l'Altissimo per il cibo che sta per donarci-

E detto questo, presi a segnarmi.

http://images6.fanpop.com/image/phot...75-400-225.jpg

Clio 25-10-2014 10.56.43

Quella bambina era davvero fastidiosa.
Non che io avessi mai avuto un buon rapporto coi bambini, anzi.
Ma quella era insopportabile.
Laika si rivolse a me e io mi limitai a sorridere.
"Oh, è molto bella.. In realtà non ho mai visto niente di tanto splendente.. Vengo da un piccolo paese... Non vedo l'ora di visitare la città.." Sorrisi "Voi? Voi siete incredibili.. Voglio dire, siete libere.. Io non ho mai potuto fare ciò che desideravo... Volevo imparare a combattere come mio fratello da piccola, ma figuriamoci dovevo stare chiusa in casa.. Per cosa poi? Essere venduta senza chiedere il mio parere?" Scossi la testa "Voi invece potete seguire i vostri sogni, è stupendo... Mi chiedo come siate riuscite a costruire tutto questo...".
C'era molta verità nelle mie parole.
Avevo sempre voluto fare di testa mia, fregandomene di chi mi diceva che una donna non ci sarebbe mai arrivata.
Ma non mi sentivo affatto simile a loro, se non in questo.
Avevo sempre preferito la compagnia degli uomini a quella delle donne.
Erano davvero poche quelle che avevo incontrato di cui mi fidassi.
Gli uomini erano più semplici, più sinceri.
Come diavolo fate a non scannarvi tra voi?
Vivere tra tutte quelle donne sarebbe stato un incubo.
Dovevo riuscire ad andarmene il prima possibile.
Con i due uomini che tenevano prigionieri, naturalmente.

Guisgard 27-10-2014 16.19.54

Laika sorrise a Clio.
“Si, siamo libere” disse “e ciò ci rende felici. Solo chi è libero, infatti, può essere davvero felice. La vita è ricca di esperienze e noi stesse non siamo che un insieme di esperienze. La nostra esistenza è in continuo movimento, in costante divenire. Ciò che siamo oggi non sarà poi quel che saremo domani. Solo gli stolti, dunque, pensano che possano esistere cose immutabili, capaci di renderci sempre le medesime persone, con gli stessi sogni, per un'intera vita.”
“E poi” intervenne Anghela “di certo i nostri sogni non possono dipendere da esseri indegni come gli uomini, così incapaci di amare davvero. Solo la donna sa amare. L'uomo no.”
Laika la fissò per un istante, per poi annuire quasi in maniera impercettibile.
“Comunque...” tornando a fissare Clio “... puoi visitare Auroria quando vorrai. Da sola se preferisci, o in compagnia di qualcuna che ti aiuti a conoscerne le meraviglie.”
“Cosa sono le miniere del Moro?” Chiese all'improvviso una delle bambine.
“Sai che è proibito per voi parlare di questa cosa!” La riprese Laika. “Su, finite di mangiare e poi subito a letto, bambine. Verrò poi da voi per la buonanotte.”
La cena proseguì in uno strano silenzio.
Poi le bambine finirono di mangiare e si ritirarono nelle loro stanze.

Guisgard 27-10-2014 16.26.07

Altea superò quel punto e continuò il cammino verso la Santa Caterina.
Era ancora buio e la boscaglia appariva misteriosa ed impenetrabile.
In lontananza si udivano versi confusi, forse di qualche fiera selvatica.
L'aria era però chiara, fredda e il cielo appariva limpido e scintillante di stelle.
Ma, ad un tratto, Altea udì qualcosa di diverso.
Un fischiettare.
Un attimo dopo, nell'incerta penombra attorno a lei, vide comparire qualcuno.
Era un uomo che camminava verso di lei.
Fischiava e canticchiava spensierato.

Guisgard 27-10-2014 16.28.04

Tutti annuirono a Galgan. Ringraziarono allora il Signore insieme a lui, per il dono di quel pasto.
“Dite il vero, cavaliere.” Disse poi il barone. “L'Amore è la più Alta Benedizione Divina, dopo il Dono della Fede, che un uomo ed una donna possano ricevere. Ma mia figlia è afflitta da un atroce dubbio e ciò le ha causato infelicità.” Annuì. “Due spasimanti si contendono il suo si ed ella non sa a chi concedere il suo cuore. Tra breve ci raggiungerà e potrete conoscerla.”
E proprio in quel momento uno dei servi annunciò l'arrivo della figlia del barone.
Apparve così nella sala una bellissima ragazza, dai capelli scuri, gli occhi di un nocciola luminoso, le forme aggraziate ed il volto illuminato da un meraviglioso sorriso.
“Ecco mia figlia...” alzandosi il barone “... lady Dafae.”
http://static4.businessinsider.com/i...big-splash.jpg

Clio 27-10-2014 16.47.09

Ascoltai sorridendo Laika e Anghela.
Oh, bella.. solo le donne sanno amare? Ma per piacere...
Sembrava tanto la vecchia storia della volpe e l'uva: per parlare così doveva essere stata ferita da qualcuno.
Va bene che le indottrinavano fin da piccole, però..
Restai sorpresa dal fatto che per le bambine fosse proibito parlare delle Miniere.
Cos'è non volete che sappiano chi siete davvero?
Ma poco dopo se ne andarono, e le seguii con lo sguardo sorridendo.
"Sono davvero adorabili.." mentii, con un bel sorriso "Ho già sentito quel nome, non è dove avete portato il monaco e il marito della zingara che erano con me?" abbassai lo sguardo "Ah, ma forse non dovrei chiedervelo, non vorrei certo essere importuna....".

elisabeth 27-10-2014 16.52.23

Ascoltai i pensieri di Nettuno.....non lo avrei mai chiamato nella parte più intima di me stessa con il nome di De Gur.....anche se c'erano stati giorni che mentre lo guadavo nel mio letto..lì senza vita...sospeso tra i due mondi mentre le ancelle coprivano di fasce fresche il suo capo...avevo fantasticato su quale potesse essere il suo nome.....ma quella era la mia isola....la mia gente il mio mondo.......ed in quel momento io impersonavo Symoin.......lo guardai sorridere..prendermi in giro.....il suo sarcasmo mi mise allegria......mi avvicinai a lui..seduto tra carte nautiche , cannocchiali...e vari oggetti....... istintivamente gli poggiai una mano sulla spalla......."......Marito e Moglie siamo i maghi della recitazione.......Tranquillo riusciro' a lavarmi e cambiarmi senza che riusciate a vedere neanche un lembo della mia pelle...........ma se vi puo' consolare ..io so per certo che voi siete quel De Gur di cui stanno parlando...."

Altea 27-10-2014 16.52.44

Ormai era diventata quasi notte e il nelle mie braccia sentivo freddo e pure nelle gambe, ma attuttito dal veloce camminare.
Mi fermai e presi un bastone, proprio come aveva fatto Guisgard, e presi a strofinare nella sterpaglia due bastoncini e diedi fuoco al legno che diventò una piccola torcia.
Continuai a camminare facendo finta di nulla..udivo dalla boscaglia i versi degli animali selvatici e vidi una civetta sopra me..e pensai subito a Capomazda.
Il fuoco avrebbe tenuto lontano i più pericolosi, nel frattempo pensavo su un piano per salvare Clio, Guisgard e Pepe..ricordavo benissimo di aver visto in un baule nella vecchia stanza una parrucca e dei vestiti da donna eleganti e bizzarri e un grande cappello..forse uno dei tanti saccheggi..ora si poteva proporre la stessa tattica ma conoscendo chi fosse li e i loro usi..si poteva pianificare una strategia..ovviamente rendersi un' altra e con l'oro che si aveva nella nave barattare loro e Mia Amata..a peso di oro..ma dovevo confrontarmi con Irko..loro erano tutti uomini..e se li avessero presi..non potevo correre questo rischio anche se una mezza idea l'avevo.
Ad un tratto vidi un uomo allegro fischiettare e cantare, ma come mai tutti questi incontri?
Proveniva proprio verso me e mi fermai un attimo, sempre all'erta ovviamente.

Guisgard 28-10-2014 01.46.51

Nettuno si voltò e fissò Elisabeth incuriosito.
“De Gur...” disse, prendendo distrattamente una giacca di lamé dall'armadio “... davvero? Ne sei così certa? E posso chiedertene il motivo? Del perchè sei così certa che io sia proprio quel de Gur di cui qui tutti parlano?”
In quel momento si udì un fischio provenire al porto.
Era la Regina d'Afravalone.
La nave ammiraglia, vanto della flotta ducale, che a breve avrebbe solcato i mari, portando Nettuno ed Elisabeth oltre l'orizzonte sterminato.

Guisgard 28-10-2014 01.56.23

Pochi passi ed Altea si ritrovò davanti quell'uomo.
“Che mi prenda un colpo...” disse sorpreso nel vedere Altea tutta sola in quel luogo “... chi siete? Forse una di quelle fate che molti giurano di aver incontrato di notte per i boschi? O magari una maga?”
Era un uomo abbigliato in modo semplice, come uno dei tanti contadini che vivono in zona.
“No, dico...” continuò il contadino “... non è un posto per una donna questo. Ci sono animali selvatici e forse anche qualche malintenzionato. E poi... non avete freddo? A quest'ora si sente che l'aria è fredda.”
In quel momento dai cespugli uscì un animale.
Era un cane e nel vedere Altea cominciò a ringhiare.
“Buono.” Lo ammansì il contadino. “Devi ringhiare ai ladri e alle volpi, non certo alle donne sole.” Ridendo. “Non temete, non vi farà nulla...” tornando a fissare la dama “... comunque, io sono il Cocchiere. Tutti mi chiamano così da sempre e se vi va usate anche voi questo mio sopranome.” Annuì. “Ma voi chi siete e perchè attraversate la boscaglia a quest'ora?”

Guisgard 28-10-2014 02.25.36

“Infatti.” Disse Anghela a Clio. “Dunque non pensare alle miniere e soprattutto dimentica quel musico e quel monaco.”
“Piuttosto” Laika alla piratessa “non credo che possa interessarti quella miniera. Io non ci sono mai stata e a sentire i racconti di quelle che l'hanno vista non credo si un bel posto.” Sorseggiando del vino. “Bene...” alzandosi “... ora andrò a farmi un bel bagno e poi passerò dalle bambine.” Guardò Clio. “Ti auguro una buonanotte. Domani, se vorrai, potrai visitare la città.” E si ritirò.
Anche Anghela si alzò e dopo aver lanciato uno sguardo enigmatico a Clio andò via.
Nella sala allora la vecchia ed alcune ancelle cominciarono a sparecchiare la tavola.
E quando per un momento restò sola con Clio, quella cominciò a fissarla.
“Ma cosa aspetti ad andartene?” Disse la vecchia alla piratessa. “Non capisci che questo luogo è solo illusione e solitudine? Va via, ora che sei ancora in tempo, sciocca ragazza.” Scosse il capo. “Non capisco cosa ti trattenga qui. E neanche cosa ti attiri di questo luogo.”



Nel frattempo, dall'altra parte di Auroria, nelle cupe e sinistre miniere del Moro, Guisgard e Pepe erano sempre prigionieri.
“Prendete pale e picconi e cominciate a darvi da fare come tutti noi, voi due.” Disse uno degli uomini ai due avventurieri.
“Da quanto siete prigionieri qui?” Chiese il finto monaco.
“Da tanto di quel tempo” rispose l'uomo “che ormai neanche lo ricordo più. E da qui non usciremo più. Nessuno di noi rivedrà la luce del Sole.”
“E vi conviene cominciare a scavare...” fece un altro di quelli “... così sarete certi di poter scavare anche un buco in cui sarete sotterrati. Come tutti noi.”
“Io non mi scaverò mai la fossa da solo, amico.” Fissandolo Guisgard.
“Ehi, capo!” Chiamò uno di quegli uomini. “Qui abbiamo due lavativi!”
Un attimo dopo un altro uomo li raggiunse.
“Cosa succede qui?” Domandò il nuovo arrivato.
“Io non sarò mai uno schiavo.” Disse Guisgard.
“Lo sei già.” Replicò il nuovo arrivato. “Lo siamo tutti qui.”
“Perchè ti ha chiamato capo?” Chiese il presunto Taddeide.
“Perchè mi preoccupo che qui non ci siano problemi.” Spiegò il nuovo arrivato. “E di certo non sarete voi due a portare noie qui.” Guardando il falso musico e l'improbabile monaco.
“Accettate di buon grado tutto questo?” Il presunto impostore a colui che chiamavano capo.
“Altro non possiamo fare.” Annuì questi.
“Hai un nome o dobbiamo chiamarti anche noi capo?” Sarcastico l'aspirante duca.
“Potete chiamarmi come vi pare.” Disse il nuovo arrivato a Guisgard. “L'importante che prendiate quel dannato piccone o quella maledetta pala. Comunque, se vi interessa, il mio nome è Acludio. E saprò trovare il modo per piegarvi. Ora siete avvertiti.” Aggiunse con tono deciso, senza distogliere mai lo sguardo fiero dai due avventurieri.
http://image.guardian.co.uk/sys-imag...6/11/crowe.gif

Altea 28-10-2014 12.51.30

L'uomo che si presentò era un umile contadino..aveva certo ragione..non era nè luogo nè posto dove stare di notte ma il motivo vi stava certamente.
Egli ammansì il suo cane e si presentò..Il Cocchiere..che nome strano, sembrava una persona premurosa.
"Non sono una fata e neppure una maga..magari potessi esserlo..anche se a Capomazda, in una sfarzosa Corte, ho sentito narrare una leggenda sulla Dama di questo fiume..il Lagno. E' una specie di fata e si dice Taddeo l' Austero si rivolse a lei poichè non avendo discendenze dirette volle che uno dei suoi nipoti salisse al trono taddeide e chiese consiglio a questa dama..ed ella ebbe a cuore un bambino..e forse pure lo fece diventare un ottimo guerriero come ogni duca capomazdese deve essere..ottimo guerriero, servitore della Chiesa e vivere per il suo grande Amore".
Mi feci seria e sospirai.."Ma sono solo leggende di cantori..il vostro nome è davvero strano..il Cocchiere..è colui che guida..io sono Altea e sono diretta verso un veliero attraccato qui vicino..venite con me..cosi potremmo parlare, si ho bisogno di parlarne e poi voi potreste pure aiutarmi".
E feci cenno lui di avviarsi con me e continuai.."Vengo da Auroria..ne avete sentito parlare? Poichè cerchiamo il famoso Fiore Azzurro e il nostro capitano pensava si trovasse lì visto un contadino ci parlò di un Fiore d' Oro e non sapeva cosa fosse..ho un dubbio ci abbia sviato..comunque i miei compagni di viaggio sono rimasti prigionieri laggiù, non immaginate che posto sia. La donna era con me si trova nel Palazzo e forse non la lasciano uscire sola ovviamente..e i due uomini..sono prigionieri e mi hanno detto staranno in una miniera di oro a scavare fino alla morte..devo raggiungere il veliero, là vi stanno gli altri e cosi potremo salvarli tutti e tre..e soprattutto Guisgard" e lo guardai "devo fare il tutto per salvarlo, si..so lui non mi ama..ma non posso permettere muoia..a volte l' amore è solo dare, e non ricevere ma è sempre amare e di questo devo accontentarmi".
Sospirai massaggiandomi le braccia, fermandomi ora sentivo il freddo.."Voi avete mai sentito nulla di questa Auroria? Cosa mi consigliate Messer Cocchiere?".

Clio 28-10-2014 14.30.47

Sorrisi appena, timidamente ad Anghela.
"Si beh.." Alzando le spalle "Non sembra interessante...".
Poi la cena finì e per un momento restai sola con la vecchia.
Lei disprezzava questo posto, e forse valeva la pena tentare.
A quelle parole sorrisi senza alcuna allegria.
Per un momento, la guardai negli occhi con il mio vero sguardo, senza la maschera della ragazza ingenua.
"Nulla mi attira di questo posto.." Mormorai piano "Ma non me ne andrò da sola.." Abbassando ancora di più la voce "Li tirerò fuori di lì, a qualunque costo.." senza mai togliere gli occhi dai suoi.
Magari poteva aiutarmi ad arrivare al Moro, sperai.
Dovevo rischiare, o sarei rimasta intrappolata anche io.
"Buonanotte.." cinguettai poi, ad alta voce, rivolta a tutte le ancelle.
Lasciai così la sala per tornare nella mia camera.
Dovevo uscire quella notte stessa.
Dovevo tentare.

Galgan 28-10-2014 14.57.44

Volsi lo sguardo verso la figlia del barone, ed in verità, fu come ricevere uno schiaffo.
Tutto, in lei, mi ricordava la mia Eloisa, eppure, nel fisico era piuttosto diversa, così come nel portamento.......
No, non era una somiglianza d'immagine, quella che mi aveva fatto associare lady Dafae alla lontana dama Eloisa, ma qualcosa di più profondo, anche se impercettibile e delicato, come può essere la rugiada del primo mattino; un qualcosa, uno strano e spettacolare qualcosa, racchiuso nei suoi occhi, mi aveva fatto tornare nella casa di mio padre, in quei luoghi ove, magari stremato dopo una contesa, o una battuta di caccia, sedevo all'ombra della Grande Quercia e guardavo verso il vicino ducato, il luogo dove lei viveva, e sospiravo, sognando di votarmi a lei, come oramai da tempo avevo fatto......
Seguivano poi lunghe cavalcate, nelle quali urlavo il suo dolce nome, fatto dell'essenza stessa di messer Amore, perchè lei stessa ne era gli occhi e il cuore.
Sorrisi, amaro.
Avevo pensato ad Eloisa chiamandola "mia", ma, invero, lei non lo era mai stata, come non lo era ora.....Ma forse, lei non era nemmeno di Filippo, perchè una dama non è di nessuno, perchè è l'Amore stesso a non essere di nessuno.......
Si, dev'essere così, messer Amore colpisce tutti, e tuttavia non si vota a nessuno, casomai è a lui che si prestano giuramenti.
Ritenendo inopportuno, e quantomai irrispettoso, il rimanere seduto mentre la bella figlia del mio ospite aveva fatto il suo ingresso, mi alzai, e cercando di non far trapelare il tremito della mia voce, la salutai;

-I miei omaggi, graziosa donzella.
Galgan è il mio nome, e potete contare sul fatto che, per quel che può valere, finche questo errante cavaliere-

Mi battei un pugno sul petto,

-Sarà ospite nei domini di vostro padre, allora sarà irrimediabilmente al vostro servizio, in tutto quello che potrà esservi di diletto o utilità.
E' la promessa d'un uomo d'onore-

Guisgard 28-10-2014 16.24.11

“Madama...” disse il Cocchiere ad Altea “... io sono diretto al mio campo e non posso accompagnarvi, purtroppo... però ho veduto la nave di cui dite... era attraccata lungo il Lagno, ad un miglio circa da qui...” scosse il capo “... su Auroria non posso dirvi nulla, se non darvi un consiglio... dimenticate quel luogo... davvero... nessuno conosce i suoi segreti... nessuno tranne un prete, Don Tommaso... vive più avanti, con sua nipote. Con loro spesso vi è anche il ragazzo di lei. Don Tommaso è l'unico che conosce tutto di Auroria. Ora perdonatemi ma devo andare.” E svanì nella boscaglia.

Guisgard 28-10-2014 16.29.00

Clio tornò nella sua stanza.
Era notte ed il Palazzo dell'Incertofato pareva essersi assopito nel silenzio circostante.
La piratessa però, ad un tratto, udì dei rumori provenire dal cortile.
Era la vecchia che se ne stava tutta sola a fissare la Luna nascente.

Altea 28-10-2014 16.33.24

Ascoltai le sue parole e trasalii..Don Tommaso..e mi voltai e capii tutto..quella casa..affiancata alla chiesa..quella era la abitazione del prete e la ragazza era la nipote e il ragazzo era il fidanzato.
"Grazie mille" dissi sorridendo all' uomo "mi avete dato una informazione preziosissima, ho visto la casa di quel chierico..mi recherò appena arriverò dai miei compagni".
Lo congedai e presi la strada indicata dall' uomo correndo..effettivamente era proprio quella che ricordavo, era inutile ora andare dal prete, era tardi, era meglio andare con qualche uomo della Santa Caterina.

Guisgard 28-10-2014 16.39.34

Altea riprese il cammino, nel cuore di quella fitta boscaglia.
La Luna era sorta e come una falce luminosa splendeva in un cielo chiaro di stelle ed attraversato dal sibilo del vento.
E dopo un po', finalmente, la donna giunse al Lagno.
E vide le luci della Santa Caterina che se ne stava ormeggiata su quelle acque.

Altea 28-10-2014 16.44.38

Proseguii col cuore in gola, la luna era sempre più splendente..la guardavo, Lei era la protettrice delle donne diceva sempre Madama Sibille, e dovevamo rivolgerle le nostre preghiere, lo avevo sempre ritenuto paganesimo ma stavolta la guardai speranzosa.
E vidi delle luci..davanti a me sulle acque del Lagno vi era maestosa la Santa Caterina.
Sospirai e presi fiato e iniziai a chiamare.."Sono Altea..e sono sola purtroppo".

Clio 28-10-2014 16.48.51

Non disse nulla, arrivai nella mia stanza senza problemi.
Avrebbe lanciato l'allarme? Tutto sembrava tranquillo e silenzioso.
Dovevo raggiungere il Moro. Ma come?
Poi udii dei rumori. La vecchia era lì, da sola.
Scesi nel cortile in punta di piedi, e mi avvicinai.
"Credevo di veder arrivare una di quelle soldatesse ad accopparmi.." mormorai piano "Non hai dato l'allarme perché credi sia una povera pazza? Probabilmente è vero.." sorrisi appena "Ma non mi arrenderò... devo raggiungere le miniere..." esitai "..puoi aiutarmi?".
--

Guisgard 28-10-2014 16.50.35

Altea chiamò nella notte e qualcuno apparve sul ponte della Santa Caterina.
Alzò la lanterna verso di lei, illuminandola in pieno.
Uno dei boccaporti allora si aprì e ne uscì Miseria.
“Venite qui, milady...” tendendo la mano alla dama “... presto.”
Altea dunque salì a bordo e le furono subito dati abiti asciutti, per poi farle bere qualcosa di caldo per scaldarla.
“Su, ora raccontateci tutto...” fece Irko “... dove sono Guisgard, Clio e Pepe?”

Guisgard 28-10-2014 16.57.18

La vecchia fissò Clio, sotto la luce incantata della Luna.
“Raggiungere le miniere...” disse scuotendo il capo “... allora sei pazza davvero... perchè vuoi arrivare là? Per quei due uomini? Allora li conosci...” i suoi occhi erano indagatori “... tu li conosci, vero? Si, è così... non si rischia la vita altrimenti per degli estranei... e una volta giunta là? Cosa farai dopo?”

Altea 28-10-2014 17.06.27

Finalmente li avevo raggiunti e loro, come sempre, amorevolmente mi diedero vestiti asciutti che tenevo in camera e qualcosa di caldo.
La stanchezza si faceva sentire ma mi feci coraggio.."Dunque, la situazione è grave..ve lo dico subito. Auroria è un posto stranissimo, dove dominano le donne..si e donne amazzoni con una forte repulsione per gli uomini. In poco..Guisgard è stato colpito alle spalle ed è svenuto e Pepe meno gravemente ma sono stati portati in una miniera..si mi ha detto il capo delle soldatesse, Anghela, gli uomini stanno a lavorare in miniera di oro fino allo sfinimento e presumo la morte. A me e Clio è stata data la scelta..rimanere o andare via poichè donne e per loro libere. Io mi sono finta moglie di Guisgard, pensavo me lo ridassero insieme alla sua spada che è stata sequestrata pure..ma nulla da fare..quindi ho pensato di andarmene per venire ad avvisarmi..".
Sospirai mettendomi le mani tra i capelli e guardandoli.."Ho incontrato proprio alcuni minuti fa un uomo, mi ha detto vi è un prete qui e io so dove è la abitazione e l'ho visto, Padre Tommaso..ed egli sa molto su Auroria..quella città è preziosa e fatto di marmo, la Santa Caterina potrebbe abbatterla subito ma con lei pure i nostri tre amici...oppure dovremmo architettare un piano..ora decidete voi sul da farsi..magari quel prete potrebbe aiutarci..soprattutto per quel Fiore d' Oro..appunto e se fosse fatto solo di oro e basta?" guardai Irko perplessa.

Guisgard 28-10-2014 17.18.33

“Maledizione...” disse Irko dopo il racconto di Altea “... che guaio...”
“Che tragedia, vorrai dire!” Esclamò Palos.
“Dobbiamo restare calmi e riflettere.” Fece Chiò.
“Una città di sole donne...” mormorò Afiel “... dovrebbe essere un luogo da sogno, un Paese dei Balocchi...”
“Invece è un Inferno a quanto pare.” Scuotendo il capo Lainos.
“Beh, cosa aspettiamo?” Nervosamente Ammone. “Accendiamo i motori e andiamo a salvarli!”
Ma proprio in quel momento si udì un boato e subito la nave cominciò a sussultare.
Molti piatti e bicchieri caddero dai mobili.
“Ma che diavolo succede?” Gridò Irko.
“Siamo stati colpiti!”Arrivando di corsa Cid.

Clio 28-10-2014 17.19.02

Sospirai.
"Sì, li conosco..." mormorai "Una volta lì studierò la situazione.. devo riuscire ad entrare, ci sarà pure un modo, un passaggio.. potrei fingermi una di loro, anche se immagino si conoscano tutte.. se è una specie di prigione ci saranno dei carcerieri.. e se c'è un modo per entrare ci sarà poi un modo per uscire... lo so, è una follia.. ma devo tentare..".
In realtà, speravo nell'arrivo della Santa Caterina. Anche se dovevamo essere sincronizzati in modo da essere pronti per l'arrivo dell'equipaggio.
Non potevano certo combattere contro tutte quelle donne, dovevamo essere usciti dalle prigioni al loro arrivo.
E se non fossero mai arrivati, dovevamo riuscire ad uscire di lì.

Altea 28-10-2014 17.24.57

"Si è un bel guaio..quindi due sono le soluzioni..o parlare con Don Tommaso oppure..pianificare un piano..che avrei pensato..ma forse quel prete sa qualcosa su quel Fiore..e voi non potete venire, vi prenderebbero..infatti il mio piano prevedeva voi foste miei uomini...giocando ora sapendo i loro usi e modi di fare".
Ma tutto ad un tratto vi fu un boato e la Santa Caterina traballò facendo cadere pure le stoviglie e arrivò Cid a dare l' allarme.."Come colpiti..chi può colpirci se non Burmid..nessuno potrebbe volerci del male, ma non è possibile..il Duca Dominus aveva detto la guerra era finita..mah, non proprio come nella isola".

Guisgard 28-10-2014 17.26.04

La vecchia guardò Clio a lungo.
“Si, ci sono delle carceriere...” disse annuendo “... e tutte armate... vengono arruolate fra le migliori ragazze del popolo, poiché le soldatesse devono occuparsi di proteggere la città, il palazzo ed il Fiore d'Oro. Potresti dunque arrivare al Moro e procurarti gli abiti da carceriera, che non sono poi tanto diversi da quelli indossati dalle soldatesse. Con la sola differenze che queste ultime sono tutte conosciute. Se vuoi ti aiuterò ad arrivare al Moro. Dopotutto il fisico per essere arruolata fra le carceriere non ti manca... ma poi dovrai cavartela tu... non voglio il tuo sangue sulla coscienza...”

Guisgard 28-10-2014 17.42.55

Tutti allora corsero sul ponte, mentre sulla Santa Caterina era già scattato l'allarme.
E saliti sul ponte, Altea e gli altri si resero conto di tutto.
Apparsa come un fantasma, la nave di Picche, aiutata dall'oscurità e dalla fitta vegetazione che circondava le sponde del Lagno, era arrivata indisturbata, fino a mettere sotto tiro il vascello volante.
“Presto...” disse Irko “... tutti ai posti di manovra! Dobbiamo alzarci in volo!”
“Non possiamo!” Urlò Palos. “Hanno colpito l'albero di trinchetto e senza di esso non possiamo virare!”
“Dannazione!” Con rabbia il Rosso. “Quel maledetto cannone è potentissimo!”

Clio 28-10-2014 17.43.05

Sorrisi alla vecchia.
"E' più di quanto non sperassi.. grazie.." sorrisi, per poi annuire "Posso giocarmela.. le armi non sono assolutamente un problema, anzi.." la guardai negli occhi "Grazie...".

Guisgard 28-10-2014 17.48.37

“Bene...” disse la vecchia a Clio “... allora preparati... ci ritroveremo qui fra una decina di minuti... raggiungeremo il Moro prima dell'alba...”
Ma proprio in quel momento la terra cominciò a tremare di nuovo.
Fu una scossa lieve, ma che fece oscillare con vigore le mura marmoree del palazzo.

Altea 28-10-2014 17.55.16

Scossi il capo..non era possibile.."E ora cosa facciamo Irko?" è impossibile pure fuggire..se volete scappo io...ho visto un travestimento, mi bastano poi delle pepite di oro e qualche gemma per barattare lo scambio con Clio, Guisgard e Pepe...e Mia Amata e nel frattempo mi fermerei a parlare con don Tommaso..ditemi voi..sono pronta a tutto..ho in mente un piano..e spero vada bene, ma in questo marasma devo fare presto".

Guisgard 28-10-2014 18.03.13

“E' troppo pericoloso...” disse Irko ad Altea “... non potete tornare di nuovo là, da sola...” si voltò verso Palos “... non possiamo restar qui a far loro da bersaglio... possiamo almeno muoverci?”
“Si, possiamo navigare...” annuì Palos.
“Allora spostiamoci da qui!” Ordinò il Rosso.
La Santa Caterina allora cominciò a muoversi.
E la nave di Picche, subito, prese ad inseguirla.
Le due imbarcazioni navigarono per un po', fino a quando giunsero presso un'ampia ansa del Lagno.
Il vascello volante mostrò così i suoi cannoni, data la possibilità di ingaggiare battaglia in uno spazio più grande.
Però, la nave di Picche, capendo le intenzioni degli uomini di Guisgard, si arrestò, rimanendo nascosta in una stretta insenatura, ben celata da piante ed alberi lungo la sponda.

Guisgard 28-10-2014 18.07.40

Dafae guardò Galgan e sorrise.
“Vi ringrazio, cavaliere.” Disse porgendo la mano verso di lui, per poi sedersi con loro. “Siete invero cortese nei modi e prode nelle parole. Sono certa che questa corte sarà onorata di ospitarvi.”
Era bella, ma frivola nei modi e qualcosa di ingenuo ed infantile si mostrava nei suoi atteggiamenti.
“Ma, vi prego, parlateci un po' di voi.” Chiese poi al cavaliere. “Da dove venite e sotto quale potere avete combattuto? Mi hanno sempre incuriosito i cavalieri... davvero combattete contro draghi ed orchi, messere?”

Altea 28-10-2014 18.12.26

"Qualcuno di voi sarebbe potuto venire con me..infatti sareste rimasto fuori dalle mura, soprattutto Ammone e io avrei avuto il travestimento giusto..ma fa nulla" sorrisi" capisco il pericolo di ora..e poi come avete notato..io non sono una dama pronta al pericolo".
Mi congedai e tornai nella mia stanza..ma appena arrivata presi la camicia da notte di seta azzurra che, premurosamente Guigard, mi aveva procurato.
E senza farmi notare andai nella camera di Guisgard...ora non era il mio momento..gli uomini della Santa Caterina dovevano operare.
Mi gettai sul suo letto e piansi..tutti i miei sforzi erano stati vani..un colpo di mortaio di Burmid e sarei pure morta.

Guisgard 28-10-2014 18.33.02

Altea andò nella cabina di Guisgard.
Lì c'erano le sue cose, il suo profumo e forse la sua presenza.
Un silenzio di tomba allora calò sul lagno.
Come se da un momento all'altro dovesse esplodere la battaglia.
Furono lunghi istanti.
Ma poi non accadde nulla.
La nave di Picche era nascosta chissà dove, fra il buio e la primordiale vegetazione.
La Santa Caterina invece, immobile su quelle acque, attendeva.
Attendeva di ingaggiare battaglia.
Ma non avvenne.
“Questo silenzio mi innervosisce...” disse Palos, fissando il buio circostante “... perchè non ci attaccano?”
“Perchè sanno che ora le buscherebbero.” Mormorò Irko.
“Si, ma non possiamo restare qui ad aspettare loro...” fece Ammone “... dobbiamo andare a salvare Guisgard e gli altri.”

elisabeth 28-10-2014 18.40.06

Solo Elisabeth sapeva come Nettuno fosse arrivato sulla spiaggia...............sentii ilo fischio di richiamo del nocchiere la nave era pronta..........." E' sicuro che abbiamo il tempo necessario per cambiarci.....non sarà molto ma potra' bastarci....quindi...ottima scelta per la vostra giacca...per me invece c'e' un unico vestito che mi piaccia o no.........".......incominciai a respirare per evitare l'imbarazzo della situazione.......e tolsi il vecchio vestito...rimanendo in sottoveste...........non riuscivo ad alzare gli occhi su Nettuno........sentivo che si stava muovendo...ma non mi importava cosa stava facendo....." Ho parlato con Elisabeth...prima che andasse dalla vecchia della montagna...e lei mi ha raccontato come via ha ritrovato sulla spiaggia e la divisa che indossavate.......quindi deduco che siete il De Gur che cercano......e poi ...perchè non essere sinceri....siete stato bravo a costruire la zattera e vi siete mosso bene a bordo della nave fantasma........sapete, tirare le somme....alle volte aiuta......"...mi stavo contorcendo per legare i lacci del vestito....come diavolo facevano.....in quei vestiti attillati a muoversi..........." E comunque ...non credo che voi conoscevate molto bene Elisabeth........mentre lei a quanto pare........sapeva piu' di quanto pensate.....".......

Altea 28-10-2014 18.41.55

Silenzio, silenzio e silenzio..come se i due nemici si stessero scrutando per poter sferrare l' attacco finale.
Mi inquietava tutto questo, cercavo di chiudere gli occhi ma non riuscivo..accesi le lampade ad olio colorate e mi alzai a guardare il soffitto...qualcuno li avrebbe salvati..forse Clio..lei era in gamba..io avevo sbagliato tutto purtroppo, come sempre.
Speravo almeno la Santa Caterina e tutti noi pure ci fossimo salvati..non era il caso di parlare con Burmid..io non dovevo esserci su quella nave..anzi forse vedendomi avrebbe peggiorato il tutto?
Mi alzai e mi affacciai alla finestra osservando il Lagno.

Clio 28-10-2014 18.42.00

Annuii alla vecchia.
"Perfetto.. Tanto non ho nulla con me... Non diranno nulla se non mi trovano domani?" Chiesi.
Ma proprio in quel momento ci fu una scossa di terremoto.
Barcollai appena.
"Succede spesso?" Chiesi "Anche prima c'è stata una scossa..".

Guisgard 28-10-2014 18.59.21

“Si, forse hai ragione...” disse Nettuno avvicinandosi ad Elisabeth “... talvolta le nostre mani conoscono più di quanto sembra mostrare o ricordare la nostra mente...” e prese ad accomodare i lacci del vestito di lei “... si, forse sono davvero quel de Gur di cui parlano... e se così fosse mi chiedo che tipo ero? E perchè vogliono avermi con loro in questa loro caccia? Non rammento nulla e ignoro chi siano i buoni e chi i cattivi ora...” sorrise “... questo vestito ti sta molto bene...”

Guisgard 28-10-2014 19.02.19

Altea guardò fuori, verso il lagno.
Era buio e la falce della Luna, meravigliosa ed enigmatica, sembrava osservare tutto con indifferenza.
La Santa Caterina era in assetto da guerra, ma il suo nemico pareva essere svanito nel nulla, tra i fantasmi e i misteri di quella inquieta e cupa notte.
Poi, dal ponte, Altea cominciò ad udire delle voci confuse.
Erano Irko e gli altri che decidevano sul da farsi.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 23.17.48.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License