“Eppure sei bella come una regina.” Disse il principe a Destresya, guardandola tutta. “Vestiti?” Guardando ora se stesso. “Perchè? Ha qualcosa che non va il mio corpo?” Fissandola stupito.
Garion li ascoltava ancora intimorito.

Avrei voluto rispondergli male, ma ci pensò Elv al mio posto.
Lo seguii mentre si rimetteva in cammino a suo dire verso casa mia.
Non aveva commentato o detto alcunché su ciò che aveva appena visto.
Non sapevo se pensare che fosse in qualche modo arrabbiato o no.
Camminai davanti a lui, guardandolo.
"Sei... Sei arrabbiato con me?" mi azzardai a chiedere.

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“No, non lo sono...” disse Elv a Gwen “... perchè dovrei?”
“Invece si!” Ozzl. “Diglielo che sei arrabbiato! E' una sporca aliena! Ci ucciderà tutti! Almeno crede! Ma io sarò più svelto di lei!”
“Piantala!” Elv a lui.

Lo guardai con sguardo ardente, sempre più intenso.
"Oh e tu galante come un principe..." prendendo per un momento il labbro inferiore tra i denti, per sfogare quell'eccitazione.
Poi quello sguardo sul suo corpo, e io lo presi come il permesso di poter fare altrettanto, gustandomi una lunga e lenta occhiata.
"Oh non ha niente che non va il tuo corpo, meraviglia!" con voce eccitata "Ma i terrestri non vanno in giro nudi, e potresti destare giusto qualche sospetto... o far svenire tutte le donne che incontrerai!" assaporando quella figura.
il mio piccino era sempre stretto a me, gli accarezzavo distrattamente la testa, mentre il mio sguardo era sempre fisso sul principe.

Sorrisi appena scuotendo la testa.
"No, nulla... È che non avevi più detto nulla e pensavo lo fossi, tutto qui..." prendendo la sua mano.
Ozzl ancora insistette e sentii gli occhi inumidirsi.
Quelle parole mi ferivano.
Eravamo sempre noi ad essere bistrattate, denigrate, ma cosa avevamo fatto di male?
Niente di niente!
E non eravamo certo esseri piccoli e verdi che andavano in giro a seminare caos, morte e terrore, anzi gli avevo pure salvato la vita!
Guardai Elv.
"Io non voglio farti del male... A nessuno, e a te in particolare... Dimmi che mi credi..." con voce appena incrinata, accarezzandogli il viso.

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“Dunque...” disse il principe perplesso e stupito “... cosa c'è che non va in me?” Guardandosi.
Era completamente nudo davanti a Destresya, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Garion, sempre stretto a sua zia che lo accarezzava distrattamente, fissava il principe alieno con una certa antipatia.

“Certo che ti credo...” disse Elv mentre Gwen gli accarezzava il viso “... chiunque tu sia...”
“Non crederle!” Ozzl.
“Piantala...” mormorò Elv “... ti pare un marziano piccolo e verde? O una vecchia megera che sgozza i bambini ed evoca il demonio?”
“Magari è davvero una strega!” Esclamò Ozzl. “Da piccolo nei cartoni c'erano streghe aliene! Come in Voltron!”
“Piantala!” Lo zittì Elv.
Ripresero il cammino.

"Oh non c'è niente che non va in te..." avvicinandomi ancora di un passo "Non esistono esseri umani così perfetti, così scultorei così..." e di nuovo lo guardai tutto, soppesando la sua virlità senza alcun pudore "Maschi..." pronunciando l'ultima parola con un leggero gemito.
"Tuttavia è nessuno qui va in giro nudo, e se vuoi salvare il mondo temo che dovrai coprire tutta quella meraviglia.." indicando con lo sguardo tutto il suo corpo.
"Se me lo permetterai, ti aiuterò io.." con un leggero cenno del capo "A vestirti, a salvare il mondo... o altro.." con un altro sospiro.

Sorrisi sollevata e felice.
Perché mi credeva.
Lui mi credeva!
E accidenti se non era il più bel pensiero del mondo!
Eccome se lo era!
Sapere che lui non mi respingeva, non mi odiava, non mi condannava, lui, proprio lui, che mi aveva fatto trascorrere la notte più bella della mia vita.
Continuò a zittire Ozzl,che insisteva, ma io, stretta ad Elv mentre continuavano a camminare, lo ignoravo.
Perché non mi importava di cosa pensava lui.
Mi importava di ciò che Elv pensava e provava verso di me, e valeva più di ogni altra cosa

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“Sei molto generosa.” Disse il principe a Destresya. “I vostri maschi sono diversi da me?” Fissandola. “Noto che fissi incuriosita il mio corpo. E' così strano per voi?”
Era completamente nudo, con la pelle di un incarnato chiaro e nobile, di corporatura asciutta, agile e scattante.
Era dotato di una mascolinità pronunciata e ragguardevole, sebbene non appariva eccitato in quel momento.
Garion fissava la scena in silenzio e con una strana inquietudine.
“Zia...” mormorò poi.