Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 19-04-2018 01.12.01

Lo guardai.
Dapprima assottigliai lo sguardo, poi sorrisi con fare tranquillo, ma di chi non abbassa mai la guardia.
"Ottimo. Esattamente ciò che volevo sentire" dissi semplicemente, a mo' di chiosa.
Ad un certo punto arrivò Roze ed era strana.
Sembrava con la testa completamente altrove.
Guardai Tatiana, perplessa.
"Roze, tutto bene?" azzardai, quasi temendo di distoglierla dal suo stato alterato.

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Guisgard 19-04-2018 01.23.23

“Oh si...” disse con un sorriso infantile Roze a Gwen “... meravigliosamente...” canticchiando poi di nuovo quella sciocca nenia senza senso.
Allora Gwen vide il suo collo e si accorse di in profondo morso che lo aveva lacerato.
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Lady Gwen 19-04-2018 01.27.45

Meravigliosamente?
Meravigliosamente un accidente!
Era completamente fuori, si vedeva.
Per poco non urlai quando vidi la sua gola profondamente squarciata, quasi come quella di Marko e feci segno agli altri, con aria sconvolta.
Sicuro che era stata quella belva.
"Roze... Dimmi, chi... Chi ti ha morsa in quel modo?" azzardai ancora, con tono cauto, come a non voler intralciare il suo torpore.

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Guisgard 19-04-2018 01.28.57

Clio stesa nel suo letto ripensava ad Icarius, all'amamelide e cominciava a fantasticare, a fare pensieri per lei audaci che però in qualche modo la turbavano e persino eccitavano.
Alla fine riuscì ad addormentarsi, sebbene sogni indefiniti, fatti di immagini ardite, persino erotiche attraversarono il suo sonno.
Si svegliò poco dopo l'alba, senza ricordare con precisione ciò che aveva effettivamente sognato.
Il suo corpo però era ancora turbato, caldo per quell'eccitazione soffusa, per quei pensieri spinti che si erano fatti strada in lei senza che la ragazza avesse potuto impedirlo.

Guisgard 19-04-2018 01.31.36

“Morso...” disse stupita Roze a Gwen “... nessuno mi ha morso...” accarezzandosi il collolacerato “... questo è il segno di un bacio...” ridendo in modo fanciullesco.
Ivan le si avvicinò e guardò il suo collo.
“Non è un comune morso di vampiro...” mormorò “... nessun vampiro può mordere così... qui la pelle è lacerata... è un morso...”
Elv sbiancò e guardò Gwen.

Lady Gwen 19-04-2018 01.36.32

Era disarmante.
Non c'era completamente più.
Toccava quelle ferite profonde e dai bordi maciullati con naturalezza.
"È stata quella bestia, quella con cui l'ho vista... Era terrificante, a metà fra un uomo e una belva, e gli occhi rossi, li ho visti, quelli di cui parlava Marko. Temo si tratti della stessa cosa che ha morso anche lui..." dissi cupa ad Ivan.
Nel frattempo, Elv era impallidito e gli presi la mano per rincuorarlo.

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Guisgard 19-04-2018 01.42.55

Roze rise tra il fanciullesco e l'isterico.
“Ora calmati, su...” disse Tatiana facendola sedere accanto a lei sul divano “... andrà tutto bene...” mentre l'altra continuava a canticchiare quella nenia infantile e sciocca.
“Non possiamo contare su Roze...” Ivan a Gwen “... non è in sé...”
Elv era turbato da tutto ciò.
Un mondo nuovo, oscuro e maledetto, si stava aprendo davanti a lui.

Lady Gwen 19-04-2018 01.48.26

Quella risata e quella nenia iniziavano veramente a darmi sui nervi.
Intanto Tatiana cercava di metterle un freno, ma non c'era verso.
"Lo so, lo so bene... Beh, possiamo addormentarla mentre ci sarà la visita. Intanto dobbiamo guarire quelle ferite" andai in camera mia, presi la fiala del Barone e feci scivolare alcune gocce sulle labbra di Roze, sperando avessero lo stesso effetto avuto su Marko.
Dopotutto eravamo vampiri e mi aspettavo una guarigione ancora superiore a quella di un ragazzino mortale.

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Guisgard 19-04-2018 01.57.20

Pochi istanti e le gocce della fiala del barone cominciarono a fare effetto.
Lo spaventoso morso sul collo di Roze pian piano si risanò e la ragazza cadde in un sonno profondo e riposante.
“Ora riposa, sembra stia meglio...” disse Tatiana a Gwen.
“Portala in camera, è meglio.” Fece Ivan.
“Prepariamoci, non manca molto all'arrivo del medico.” Mormorò Elv.
“Agli ordini, capo.” Ridendo ironico Nikolaj.

Clio 19-04-2018 01.58.53

Fu un sonno strano, inquieto, fatto di immagini intense e calde, che mi avrebbero fatto decisamente arrossire se fossi stata cosciente.
Ma nei sogni anche la parte più intima e segreta del nostro essere prende il sopravvento, me ne accorsi quando mi svegliai accaldata, vergognosa e inquieta... e stanca. Era come se non avessi riposato affatto, così mi voltai, e senza neanche rendermene conto, mi riaddormentavo.

Erano nudi, completamente nudi davanti a me.
I loro corpi si sfioravano, accarezzavano, l'uno contro l'altro.
Le mani di Icarius risalivano la schiena di Lys, poi scendevano sul suo seno, i suoi fianchi, mentre il suo sguardo la fissava adorante. Lei, d'altro canto, non lasciava nemmeno per un momento gli occhi di lui, li incatenava con il suo fascino oscuro, intenso, ipnotico quasi. Vedevo le sue mani scorrere fameliche e abili su quel corpo così bello, così perfetto, scendere a cercare il suo sesso che la reclamava, dritto e pronto, voglioso e pulsante.
Io ero lì, in disparte, a volte avevo la sensazione di essere così vicina da sentire i loro sottili gemiti, l'odore dei loro sessi, le risatine, la luce negli occhi fatta di lussuria, passione e desiderio sfrenato, altre volte invece mi sembrava di essere così lontana da essere invisibile, come se li stessi osservando attraverso una speciale teca di vetro dove io potevo vedere loro ma loro non potevano vedere me.
Ma poi lo sentii, lo percepii.
Era come se i movimenti di Lys diventassero i miei.
Sentivo i gemiti soffocati di Icarius come se fosse accanto a me, sentii il suo membro tra le mani, potevo sentirne la durezza, la compattezza, era umido e pronto per una notte di piaceri proibiti.
Avvampai a quel pensiero, eppure quella sensazione era bellissima, inebriante.
Ma non era tutto, se Icarius accarezzava il seno di Lys potevo sentire la sua mano sul mio, oh era così bello, così inebriante. Dopotutto, per quanto odiassi ammetterlo, lei era parte di me, quella che dovrebbe restare reclusa nelle fantasie proibite di una ragazzina non andarsene in giro a mangiare uomini a colazione. La odiavo in quel momento, oh la odiavo sempre ma in quel momento di più. Volevo per me quello sguardo, quegli occhi, quelle mani, quella bocca...
"Clio!" una voce mi destò, facendomi sussultare.
Era Lys, ora incredibilmente vicina, che mi porgeva una mano.
"Finalmente.." mi guardava con quello sguardo lascivo ed enigmatico, come se ti nascondesse sempre qualcosa, aveva le sembianze di un demone venuto a reclamare la tua anima, facendoti prima impazzire di desiderio.
"Non è bellissima, Icarius?" sussurrò lei, guardandomi tutta, senza smettere di tormentare il corpo del giardiniere.
"Oh sì, bellissima.." con quel suo tono incerto ma eccitato e lo sguardo azzurro che mi aveva rivolto in quella stanza, allora anche lui allungò la mano verso di me.
Allora mi accorsi di essere completamente nuda davanti a loro.
Nuda, accaldata, eccitata.
"Avanti Clio.." maliziosa Lys "Lo so che non desideri altro..." ridendo appena "Ne vuoi un po' per te.." con voce calda e sensuale.
Allora, come in trance, come preda di una forza sconosciuta, feci un passo, poi un altro, presi le loro mani e li raggiunsi in quel tempio di peccaminoso piacere.


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