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“Sei molto giovane...” disse il vecchio cieco ad Astral “... una ragazza... perchè sei qui nel cuore della notte? In questo luogo maledetto? E perchè vai in cerca della morte? Non hai paura? Stanotte gli spettri vagano in cerca di anime... torna a casa tua prima che sia tardi...”
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Cassandra ed Elv finirono di cenare.
Fu una serata piacevole, leggera, per loro due soltanto che pian piano cominciavano a conoscersi. Poi Elv pagò il locandiere e prima di uscire gettò un altro sguardo su quella misteriosa pietra. Così fecero ritorno verso casa, attraversando la brughiera immersa nell'oscurità. Era inquietante e spettrale, cupa, selvaggia e la Luna sembrava posare un che di magico sui suoi alberi dormienti. |
Hiss guardava Eeila, cercando di decifrare le sue parole ed i suoi gesti.
Diceva cosa strane, per lui anche incomprensibili, eppure la sua vicinanza lo inebriava. Gli piaceva averla vicino, gli piaceva quando lo toccava. “Delusione...” disse stringendo la sua mano “... una donna come te non è mai una delusione...” fissandola “... se vuoi ti insegnerò io cosa significa amare... e com'è il genere maschile...” con i suoi occhi chiari in quelli verdi di lei. |
Fu una stupenda serata, durante la quale iniziammo a conoscerci, a prendere confidenza l'uno con l'altra e non avrei immaginato modo migliore per "festeggiare" la mia ritrovata libertà.
Dopo che andammo via, ci ritrovammo ad attraversare di nuovo la brughiera, che era piuttosto spettrale, ma aveva anche qualcosa di particolarmente magico ed attraente. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...f54f99752e.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Attraversarono quello scorcio di brughiera, con le sue ombre ed i suoi misteri.
La pallida Luna, i versi soffusi di rapaci notturni, le spettrali sagome degli alberi secolari che sembravano propagarsi verso un infinito e magico orizzonte. E poi il cigolio della loro carrozza nei solchi del sentiero battuto. “Questo luogo è particolare...” disse Elv conducendo la vettura “... non so... mi affascina, ma allo stesso tempo mi inquieta... ha troppi segreti... e forse anche troppa magia...” guardando poi Cassandra accanto a lui “... e nulla è più magico di te stanotte...” mormorò. |
Quel luogo generava emozioni contrastanti.
Faceva paura, ma attraeva; infondeva timore, ma anche un vago e sinistro carisma. E così disse anche Elv. Alla sua ultima frase, lo guardai e mi sciolsi in un sorriso, per poi appoggiarmi al suo braccio e col capo sulla sua spalla. Poi, alzai gli occhi su di lui. "Un'altra delle tue verità oggettive e disinteressate?" mormorai pianissimo, con un vago sorriso e il mento poggiato sulla sua spalla. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...3b73d0a58d.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv rise piano.
“Ovvio...” disse a Cassandra “... non vedi il mio volto pulito? Lo sguardo limpido? Sono un tipo sincero.” Sorridendo. “Uno di quelli di cui voi ragazze potete sempre fidarvi.” Facendole l'occhiolino. Poi restò a guardarla nei suoi occhi verdi. Uno sguardo che pian piano si allargò a tutto il suo volto e a tutta la sua figura. “Sei davvero bella...” sfiorando appena i suoi capelli rossi “... se ci penso, ora mi sembra assurdo averti incontrata... sei apparsa come dal nulla... come per magia...” |
"Non temo né la morte né nient'altro, signore" dissi gentilmente. "Sono qui per cercare l'artefice di molte vittime, che stanno turbando la quiete cittadina. E se dovrò morirere, tanto vale farlo lottando." dissi guardando seria quella persona.
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Sorrisi divertita alla sua risposta, ma in fondo era vero.
Io mi ero fidata di lui e lui mi aveva salvata, non avrebbe potuto essere meglio di così. Rimasi poi lì, ferma, mentre lui mi guardava. Guardava i miei occhi, il mio viso, la mia figura. Poi sorrisi incantata e rapita, senza staccare gli occhi dai suoi, se non per seguire il movimento della sua mano sui miei capelli. Amavo sentirglielo dire, erano parole semplicissime, ma che in me creavano un turbine di emozioni, tutte fortissime, che facevano battere il mio cuore come un tamburo. Dovevo ancora riabituarmi a tutto questo. Allora mi strinsi al suo braccio e sfiorai piano la sua mano, con un leggero sorriso. "Chissà, magari è così...'' abbassando distrattamente lo sguardo e continuando a sfiorare la sua mano. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...9f6f483284.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La sua mano strinse la mia e mi fermò e fui grata di questo guardandolo nei suoi intensi occhi azzurri che ormai mi avevano catturato. ."Quante cose dovrai insegnare allora..l' Amore e gli uomini ..e pure il romanticismo avevi detto" sorridendo e a bassa voce "Le mie parole di prima ti sembreranno strane ma capirai..".
La mano lisciava la sua uniforme.."Sei un militare? La tua uniforme non ha distintivi" e quel contatto mi turbava quanto mi rapiva in modo stranamente piacevole. |
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