Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Piazzale (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=21)
-   -   Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina) (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2251)

Guisgard 22-10-2014 17.20.51

“E sia.” Disse Laika ad Altea. “Sei libera di andare, ma senza la spada e senza neanche quello strano oggetto. Tutto ciò che apparteneva a quei due uomini è stato confiscato.” Guardò Anghela. “Conduci fuori da Auroria questa donna.” Indicando Altea. “Ho piacere che tu invece voglia restare.” Fissando poi Clio. “Ti sarà data una stanza fino a quando non troveremo una sistemazione in città anche per te. Naturalmente sarai ospite stasera a cena.”
“Vedremo il Fiore d'Oro?” Chiese una di quelle bambine.
“Non stasera.” Sorridendole Laika. “Domani forse. Su, ora andate a riposare, bambine. Stasera, vi prometto, ascolterete un'altra favola.”
Ma ad un tratto il palazzo oscillò per qualche secondo, come se fosse una scossa di terremoto.
Le bambine allora si strinsero impaurite intorno a Laika.
“Non abbiate paura!” Abbracciandole lei. “E' già finito! Non accadrà nulla, il Fiore d'Oro ci proteggerà!”

Guisgard 22-10-2014 17.26.16

Tizio e Caio annuirono a quelle parole di Galgan.
“Invero” disse Caio “parlate da cavalier cortese, come un redivivo Galvano.”
“Si, è vero.” Fece Tizio. “E sono certo che aiuterete la nostra padroncina a scegliere per il meglio.”
I due fratelli, allora, montarono in sella ai loro palafreni, fecero cenno a Galgan di seguirli e cominciarono a penetrare ancor di più in quella folta boscaglia.
La natura, rigogliosa e primordiale, sembrava aprirsi come i cancelli di un mondo incantato al passaggio dei tre, col suo verde reso ancor più intenso dalla pioggia da poco caduta.
Cavalcarono per un po', fino a quando videro una piccola cappellina, nella quale un vecchio stava lavorando ad un bassorilievo dedicato alla Vergine Santa con il Bambino.
Sulla cornice del bassorilievo, poi, erano incise alcune scene raffiguranti, in alto, David con Micol a sinistra e David con Betsabea a destra, mentre in basso erano rappresentate immagini di Giacobbe e Lia a sinistra e di Giacobbe e Rachele a destra.
I due fratelli salutarono il vecchio e continuarono il loro cammino.
Dopo circa un'ora la boscaglia si aprì, mostrando ai tre un colle sul quale dominava un austero maniero.
“Ecco il Castello del Dubbio d'Amore...” mormorò Caio “... la dimora del nostro padrone...”
http://img2.wikia.nocookie.net/__cb2...iff_Castle.jpg

Clio 22-10-2014 17.34.03

Maledizione, la spada...
La cosa più importante era salvargli la vita, avrei pensato alla spada più avanti.
"Vi ringrazio.." con un leggero inchino, sorridendo "Davvero...".
Forse dividerci non era la cosa migliore, ma almeno Altea avrebbe potuto tornare da Irko e dagli altri per avvisarli, mentre io dovevo riuscire a liberare Guisgard e Pepe, e a scoprire cosa fosse il Fiore d'Oro.
Così una volta giunta la Santa Caterina a salvarci, saremmo potuti scappare.
Poteva funzionare. Tranne per il fatto che non avevo idea di come arrivare al Moro.
Dovevo inventarmi qualcosa.
Non osai chiedere cosa fosse il Fiore d'Oro, non sembrava amare le domande inopportune.
Ormai eravamo lì, e potevamo essere nel posto giusto, dopotutto, l'epigrafe parlava proprio del Fiore Azzurro e dell'Incertofato.
Valeva la pena rischiare.

Altea 22-10-2014 17.38.18

Scossi il capo sorridendo "E sia...portatemi via" la strada per tornare al veliero me la ricordavo a memoria anche se avrei camminato a lungo e molto.
Osservai per un attimo Clio...e sorrisi ironicamente..non ero stupida..Laika non aveva capito nulla sulle donne ovvero non esisteva la solidarietà femminile..Clio non aveva capito le mie intenzioni ovvero il fatto fossi la moglie di Guisgard doveva aiutarmi a poter avere un legame o vederlo..una dama di corte non poteva essere moglie di un musico e se avevo modificato il piano era perchè si era prospettato il contrario di ciò che avevamo immaginato e avevo notato un suo allontanamento e quei suoi strani sguardi a ogni mia risposta pronti a criticare...ecco perchè mi fidavo più degli uomini...ma avevo capito lei mirava solo a Guisgard.
Poi una scossa di terremoto..vi ero abituata...non feci il minimo movimento, vidi solo dei cristalli tintinnare..feci un inchino a Laika "Grazie per avermi dato ospitalità in questo posto..già sono indovina..infatti vi dirò solo questa scossa di terremoto è un avviso...la vostra città sento sarà invasa e solo un uomo potrà salvarla" e sorridendo uscii dalla stanza senza guardare nessuno e seguendo Anghela senza proferire parola...mi lancinavo solo per Guisgard...non lo avrei più visto o forse lo avrei perso per sempre...ma non avrei mai smesso di amarlo..mi fermai un attimo e tentai.."Anghela..me lo fareste vedere un solo momento? Pure in vostra presenza..non ho nulla da nascondere".

Galgan 22-10-2014 17.56.51

http://i.picasion.com/av/78/1gLF.png

Alzai lo sguardo sulla superba quanto altera costruzione, su quel maniero che pareva, improvvisamente, essere divenuto una tappa del mio viaggio, a guisa di beffardo gioco delle Potenze Celesti.
"Castello del Dubbio d'Amore", avea per nome quel luogo, ed invero, pareva dare voce ai dubbi che, come insano mentore, erano stati la forza caratterizzante dei miei anni giovanili, e del loro spensierato trascorrere.....Amore e Dubbio, che insieme camminano, tenendosi a braccetto come beffardi fratelli, beffardi, perché amano tormentare il genere umano, ed addolcirne la vita in egual misura.....Amore e Dubbio, ora sarebbero stati i miei compagni, in quei luoghi di prodigi.
Recitai una muta preghiera alla più alta forma d'Amore, quello Divino, perché mi indicasse la via, quindi risposi alle mie guide:

-Sarà per me raro onore, il potermi dimostrare utile, se potrò esserlo, in faccende di cotanta importanza, come quelle nate dal tormento d'Amore, e dal suo legittimo Dubbio-.

Guisgard 23-10-2014 17.01.39

Laika annuì a quelle prole di Clio, per poi battere le mani.
Nella sala entrò allora una vecchia.
“Per favore” disse Laika a questa “accompagnala in una delle stanze libere.”
La vecchia annuì e fece poi cenno a Clio di seguirla.
Attraversarono così un lungo corridoio colonnato, sul cui lato destro si aprivano ampie vetrate e dalle quali si poteva ammirare lo splendore dell'intera città.
Auroria era bellissima, solenne e luminosa, ma anche ricchissima.
Insieme al marmo bianco, infatti, che ricopriva e lastricata grande parte dell'abitato cittadino, un'altra meraviglia abbondava in quel luogo.
Le sue abitanti, come detto tutte donne e di ogni età, erano abbigliate con sete e stoffe preziose, ma soprattutto tutte, adulte e bambine, portavano monili, bracciali e anelli d'oro purissimo.
E cosa assai curiosa ed in un certo modo sconcertante, per le strade le bambine giocavano con ciottoli e pepite di oro incontaminato.
Forse qualcosa di simile dovettero vedere i conquistatori spagnoli quando giunsero nei ricchi regni del Nuovo Mondo, al punto da credere alla leggenda di Eldorado.
La vecchia condusse allora Clio sopra una sontuosa scalinata anch'essa di marmo bianco, fino a ritrovarsi in un secondo corridoio, sul quale vi erano varie porte.
La vecchia ne aprì una e indicò a Clio di entrare.
“Questa è la tua stanza.” Fissando la ragazza. “La cena sarà servita fra poche ore.”



Intanto, Anghela e le sue soldatesse scortarono Altea lungo la strada che conduceva fuori da Auroria.
“No.” Disse ad Altea. “Gli uomini non hanno diritti e nessuna donna deve umiliarsi davanti a loro. E comunque quei prigionieri non vedranno più niente e nessuno. Neanche la luce del Sole.”
Proseguirono poi attraverso una strada di campagna, verso le mura della città.



Nel frattempo, a Baias, Dominus era con i suoi sottoposti: Oxuid, Velv e Burmid.
“Non facciamo troppi giri di parole...” disse il duca “... Capomazda si ritrova un pericoloso nemico e va fermato.”
“Parlate di quel rinnegato, milord?” Chiese Oxuid.
“Si.” Annuì Dominus. “Di quel Guisgard.”
“Allora non vi interessa la storia del Fiore...” fece Burmid.
“Non ho tempo di pensare a miti e leggende.” Mormorò il duca. “Se esiste davvero e riuscirà a trovarlo, bene, altrimenti pazienza.”
“Mi pare di capire che la priorità sia un'altra...” disse Oxuid.
“Esatto.” Fece il duca. “Voglio che muoia. Non mi interessa come. Ma non deve tornare. Per questo voi lo braccherete.” Fissando Burmid e Velv. “Se troverà il Fiore, allora penserete a sottrarglielo e a portarlo a me. Per poi ucciderlo, naturalmente. Se invece non troverà nulla, poco cambierà. Lo ucciderete lo stesso.”
“Hihihihihihihihi...” alzandosi dalla sedia Burmid, per poi avvicinarsi ad una delle finestre.
In quel momento uno dei suoi chiamò in disparte Burmid.
Il mercenario uscì dalla stanza e trovò un altro individuo ad attenderlo.
“Signore, ho notizie del vascello volante.”
“Ottimo.” Disse Burmid.
“E' stato avvistato lungo il Lagno, nella terra di Licinia...”
“Hihihihihihihihihi...” con soddisfazione Burmid.

Altea 23-10-2014 17.14.53

Arrivammo in una stradina per uscire dalle mura e guardai Anghela ridendo.."Appunto..è disarmato, non vi serve a nulla pure..è un uomo..a me serve, vi avevo detto..anzi ti avevo detto...anche ora..magari trovo uno di quei lerci uomini e mi saltano addosso come sempre..almeno mando in avanscoperta lui..si rende utile per qualcosa..almeno una e poi io tornerò a mendicare con lui. Più che venga via con me o lo ammazziate non vi è nessuna differenza per voi..tanto non ci vedrete più. Credimi..per lui è più una condanna rimanere con me che morire" e sorrisi..quella ultima frase a mio parere era proprio vera.

Clio 23-10-2014 17.24.31

Seguii con lo sguardo Altea che si allontanava, pregando che avesse avuto la mia stessa idea sul dividersi.
Considerando la profezia che aveva formulato però, pesai proprio di sì.
Sarebbe tornata con la Santa Caterina.
Non avevamo altra scelta.
Ma non dissi nulla, stavamo recitando una parte, ed eravamo sconosciute.
Sorrisi timidamente a Laika, e seguii di buon grado la donna per i corridoi del palazzo.
Non avevo mai frequentato ambienti tanto raffinati, persino il maniero in cui servivo da ragazza era un castello di provincia, non una tale reggia.
I miei uomini avrebbero pianto di gioia nel vedere tutto quello.
Sorrisi, chiedendomi se avrebbero preferito le bellissime donne o l'oro che sembrava sgorgare dal terreno.
Forse era questo, pesai: il Moro.
Una miniera d'oro nascosta. Aveva detto Miniera, se non ricordavo male.
E il Fiore d'Oro? Che fosse l'origine di questa ricchezza?
Compresi perché avessero gettato la spada di Guisgard come fosse spazzatura. Chiunque altro l'avrebbe tenuta dato il suo valore, ma come poteva competere con tutto quello?
"Vi ringrazio di cuore.." sorrisi alla donna, prima di entrare nella stanza.
Mi avvicinai alla finestra, osservando il meraviglioso panorama davanti a me.
Finalmente sola, potevo togliere la maschera.
Mi lasciai cadere lungo la parete, fissando un punto indefinito nel muro.
Chiusi gli occhi, lasciandomi cullare dal ricordo del suo sguardo, del suo sorriso, la sua carezza dolce ed impertinente sulle mie labbra, il battito del suo cuore quando mi aveva fatto addormentare tra le sue braccia.
Presi un profondo respiro.
"Ti troverò..." sussurrai pianissimo quasi parlassi a quei ricordi "Te lo prometto..".
Così mi alzai, e iniziai a curiosare nella stanza.
Non avevo molto tempo.
Altea avrebbe raggiunto la Santa Caterina in meno di un giorno, poi sarebbero stati qui in pochissimo tempo.
Dovevo scoprire dov'era il Moro e soprattutto come entrarci.
Non lo fanno un bel giro turistico da queste parti? Pensai, con un vago sorriso.

Guisgard 23-10-2014 17.34.29

“Gli uomini” disse seccata Anghela ad Altea “ci servono per la miniera. Nessun uomo può uscire vivo da Auroria, come nessuna donna, una volta lasciato questo luogo, può poi ritornarci.” Scosse il capo. “E ora basta con questi discorsi.” Proseguirono fino a raggiungere le mura e poi la porta dalla quale lei ed i suoi tre compagni erano entrati.
“Eccoci...” indicando la porta Anghela “... va e non tornare mai più.” Intimò alla finta zingara.
E la porta si aprì, per permettere ad Altea di lasciare quel luogo.



Intanto, nel Palazzo dell'Incertofato, Clio era nella sua stanza, quando udì delle voci.
Dalla finestra infatti si poteva vedere il vasto cortile colonnato, dove stavano giocando le bambine che fino a poco fa erano con Laika.
Vicino a loro vi era la vecchia che aveva accompagnato Clio nella sua stanza.

Altea 23-10-2014 17.43.55

Avevo tentato il tutto per salvarlo..nulla da fare..ora mi aspettava quel viaggio verso la Santa Caterina..sempre mi fossi ricordata il tragitto e poi ci avevamo messo più di un giorno e guardai il Cielo..non sapevo neppure se stesse imbrunendo visto il lungo tempo passato in quel palazzo.."Certo" risposi ridendo "siamo donne diverse, ovvio non mi vedrete più qui e ora lasciatemi stare, anche se potevate mettermi a lavorare con lui in miniera visto mi considerate una donna diversa e quindi..pericolosa".
Presi e attraversai la porta dove avevamo risolto l' enigma e mi trovai fuori Auroria e mi guardai attorno cercando di capire da dove eravamo arrivati..mi incamminai cosi per il sentiero pensando..quelle erano arpie altro che amazzoni..hanno detto una miniera di oro?
Mi fermai attonita..Una miniera di oro..mah allora producono oro..e se quel fiore fosse solo fatto di oro e basta? No, il pastore ha detto nasce spontaneamente..ma in un posto dove non vi è Amore non può nascere il Fiore Azzurro..cosi disse il maestro Teofilus, almeno.

Clio 23-10-2014 17.51.48

Restai per un minuto ad osservare le bambine che giocavano spensierate per il giardino.
Sorrisi, cincischiare non serviva a nulla.
Così lasciai la stanza, e raggiunsi il cortile.
Mi avvicinai sorridendo alla vecchia che mi aveva accompagnato.
"Posso?" timidamente, indicando un posto libero accanto a lei.
Mi voltai per un momento verso le bambine e sorrisi.
"Sono davvero bellissime..." mi guardai poi intorno "Beh, tutto qui è bellissimo... a volte mi chiedo se non stia sognando... dite che faccio in tempo ad uscire in città prima della cena.. non.." esitai "Non vorrei certo fare tardi.." sorrisi "Lady Laika è stata così gentile a permettermi di restare... No, sarà meglio che esca domani..." risi appena "Ci manca solo che mi perdo...".

Guisgard 23-10-2014 18.06.40

Altea attraversò la porta e si ritrovò nella boscaglia.
La natura attorno a lei era bellissima, rigogliosa ed illuminata dal dorato Sole del tardo meriggio.
Il verde infatti appariva ingentilito dalle eleganti e snelle ombre che, allungandosi, filtravano attraverso gli alberi, come se quel paesaggio fosse ricoperto da un aureo e sognante splendore.
E incamminatasi, poco dopo, la donna udì dei belati.
Era di nuovo il pastore incontrato all'andata.



Nel frattempo, al Palazzo dell'Incertofato, Clio era scesa nel cortile.
“Non puoi perderti...” disse la vecchia, con gli occhi fissi sulle bambine che continuavano a giocare “... non ci si può perdere quando si è già nel nulla...”

Altea 23-10-2014 18.19.08

E il cammino ebbe inizio, il tardo sole del pomeriggio ancora dava splendore alla ricca vegetazione e sospirai..lui non mi avrebbe voluto debole, lui voleva io fossi forte per tutti perchè pure la sua salvezza significava la salvezza di tutti e il proseguio della impresa.
Ad un tratto udii dei belati e vidi il pastore incontrato nel nostro primo tentativo di viaggio e mi avvicinai a lui sorridendo.."I miei saluti messere..penso vi ricorderete di me, ero con due uomini e una altra donna, e Guisgard vi chiese di quella indovina, voi ci indicaste la via. Torno proprio da Auroria..avevate ragione..era proprio la via più pericolosa" e gli feci cenno di sedersi sul prato assieme a me "In quella città magnifica e splendida dominano delle donne e il loro nemico..è l'uomo..inteso come genere maschile, sono stata costretta ad andarmene ma l' uomo che vi chiese informazioni è loro prigioniero con un altro e la donna...lei sta in quel palazzo sontuoso ma da quello che dice sa cavarsela bene sola..ma è pur sempre là e io non mi fido di quelle donne..non ho saputo nulla del Fiore..solo che vi sono miniere di Oro. Io non posso immaginare il Fiore Azzurro possa nascere dove vi sia tale odio..devo tornare sola dagli uomini di Guisgard, voi che mi consigliate?" lo guardai negli occhi, pensai a quando parlavo con Sam il marinaio sempre pronto a darmi i giusti insegnamenti.

elisabeth 23-10-2014 18.27.06

Entrai nella sala senza togliere gli occhi da dosso a Nettuno.....sembrava stranamente nervoso...non aveva motivo a quanto pare era tornato a casa......certo Velv non aveva dato notizie confortanti....l'amnesia di Nettuno poteva essere momentanea oppure....permanente........De Gur....dovevo ammettere a me stessa che era molto meglio di Nettuno....stavo un passo dietro di lui...sino a quando il Duca non ebbe da dire qualcosa sulla mia presenza......Symoin mi aveva fatto comprendere in tempi brevi...che il fascino femminile premiava sempre.....non ero ampiamente convinta sulla cosa...ma essere Elisabeth non mi sarebbe servito...almeno in quella occasione.....ed essere la moglie di De Gur avrebbe fatto si che in quei momenti io potevo accompagnarlo......ero io che mi prendevo cura di lui.......mi feci avanti al cospetto del Duca......." Vi ringrazio per il complimento che avete fatto alla mia persona...nonostante il tempo passato in mare...devo ancora avere un aspetto piu' che piacevole...."...presi la mano di Nettuno tra le mie....." Siete un uomo perspicace...riuscite a vedere oltre .... già......anche se non conoscevo la posizione sociale del Capitano De Gur ....l'ho sposato......e' stato amore a prima vista......infondo non mi si puo' accusare di averlo sposato per secondi fini......"...guardai sorridendo Nettuno e pregandolo ci non dar sfogo alla sua natura genuina......non riusciva a mentire alle volte...ma la speranza e' l'ultima a morire....forse avrebbe compreso.....

Guisgard 23-10-2014 18.27.14

Il pastore scosse il capo.
“Vi sconsigliai di andare laggiù...” disse poi ad Altea “... quel luogo è pericoloso, colmo d'odio e dubito possiate fare ormai qualcosa per i vostri compagni. Ringraziate piuttosto il Fato per essere riuscita a lasciare quella città. Il Fiore d'Oro è prezioso e solo là si trova, ma nessuno straniero può vederlo.”

Clio 23-10-2014 18.32.47

Strabuzzai gli occhi, di certo non era la risposta che mi aspettavo ma forse era già qualcosa.
"Nel nulla.." Ripetei, stupita "Cosa significa?".
Temevo continuamente di dire una prima sbagliata.
Quelle donne non ci andavano certo per il sottile.
Ma ero sempre più preoccupata.

Altea 23-10-2014 18.34.22

A quelle parole sentii un brivido e balbettai.."Non..non posso immaginare Guisgard possa morire..ho aspettato una vita per conoscerlo..e dopo averlo conosciuto ho imparato ad amarlo così come era..io lo dissi prima di partire" scossi il capo "che dovevamo sapere prima chi regnava laggiù ma nessuno mi diede ascolto" mi voltai verso lui sospirando "Io devo raggiungere i miei compagni di viaggio..magari..è la ultima soluzione, non pensate io sia fortunata per essermene andata via..avrei voluto loro fossero con me".

Guisgard 23-10-2014 18.36.20

Nettuno guardò Elisabeth, sorrise e strinse nella sua la mano di lei.
“Si, è mia moglie.” Disse poi al duca. “Symoin è una donna speciale ed io ne sono innamoratissimo.”
“Bene.” Sorridendo Dominus. “Ne abbiamo piacere, capitano.”
Poi il duca prese a parlare del motivo della sua visita.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 66167)
“Non facciamo troppi giri di parole...” disse il duca “... Capomazda si ritrova un pericoloso nemico e va fermato.”
“Parlate di quel rinnegato, milord?” Chiese Oxuid.
“Si.” Annuì Dominus. “Di quel Guisgard.”
“Allora non vi interessa la storia del Fiore...” fece Burmid.
“Non ho tempo di pensare a miti e leggende.” Mormorò il duca. “Se esiste davvero e riuscirà a trovarlo, bene, altrimenti pazienza.”
“Mi pare di capire che la priorità sia un'altra...” disse Oxuid.
“Esatto.” Fece il duca. “Voglio che muoia. Non mi interessa come. Ma non deve tornare. Per questo voi lo braccherete.” Fissando Burmid e Velv. “Se troverà il Fiore, allora penserete a sottrarglielo e a portarlo a me. Per poi ucciderlo, naturalmente. Se invece non troverà nulla, poco cambierà. Lo ucciderete lo stesso.”
“Hihihihihihihihi...” alzandosi dalla sedia Burmid, per poi avvicinarsi ad una delle finestre.
In quel momento uno dei suoi chiamò in disparte Burmid.
Il mercenario uscì dalla stanza e trovò un altro individuo ad attenderlo.
“Signore, ho notizie del vascello volante.”
“Ottimo.” Disse Burmid.
“E' stato avvistato lungo il Lagno, nella terra di Licinia...”
“Hihihihihihihihihi...” con soddisfazione Burmid.

Andato via Burmid, Dominus allora rivelò le sue intenzioni a Velv:
“Prendete la Regina d'Afravalone ed inseguite quel rinnegato ed il suo vascello volante. Voglio quel Guisgard. E portate con voi il capitano De Gur... la sua esperienza vi sarà utile.”
“Si, milord.” Annuì Velv.

Guisgard 23-10-2014 18.45.58

“Che questo luogo” disse la vecchia a Clio “con tutte le sue leggi è destinato alla rovina. E' un colosso con i piedi d'argilla. E tu sei stata una sciocca a restare qui. Dovevi andar via, come ha fatto l'altra donna giunta con te.”
Intanto le bambine continuavano a giocare, rincorrendosi tra le colonne di quel meraviglioso giardino, mentre ormai il crepuscolo aveva attraversato i cieli di Auroria, per poi cedere il posto ad una serata limpida e chiara di stelle.

Guisgard 23-10-2014 18.47.41

“Datemi ascolto...” disse il pastore ad Altea “... lasciate queste lande e non tornate mai più. Qui non vi è felicità. E poi ormai è buio ed è rischioso attraversare da sola questa boscaglia...”

Guisgard 23-10-2014 18.51.36

Caio e Tizio annuirono alle parole di Galgan.
I tre raggiunsero poi il castello, Caio suonò il suo corno e subito furono fatti entrare.
Ed appena in quel luogo, Galgan si accorse della sua tetra atmosfera.
Drappi neri e teloni del medesimo colore coprivano finestre, logge e pendevano dalle merlature, mentre la campana della cappella suonava con lenti rintocchi.
Insomma, tutto quel maniero era velato dal lutto.
Nel cotile centrale vi erano poi valletti e uomini con lunghe tonache, tutti vestiti di nero.
“Venite...” disse Caio a Galgan “... vi condurremo dal nostro padrone...”

Altea 23-10-2014 18.56.16

"Lo so mio buon pastore..è tardi..ma io devo affrettarmi e andare in un posto" lo guardai...potevo chiedere a lui di darmi una mano ovvero ospitalità per la sera ma non mi fidavo troppo..lui disse ignorava tutto ciò che accadeva laggiù, e se mi stava sviando?
Mi alzai e lo ringraziai..."Vuol dire non dormirò allora...tanto non mangio e non dormo da giorni".
Salutai il pastore e iniziai a camminare velocemente per il lungo sentiero, dovevo prendere quel incrocio e poi girare verso la direzione dove stava il veliero volante..era solo la distanza il problema.
Dovevo pensare solo a quello, nulla altro..o mi sarei distratta, i piedi iniziavano a dolere ma non importava finchè vidi il punto dove la strada andava a incrociarsi in lontananza.

elisabeth 23-10-2014 18.57.34

Avrei voluto essere amica della vocina che frullava nella mente di Nettuno....per poter sapere cosa ne pensava veramente...di quel matrimonio...mordi e fuggi.....ma fui presa da una morsa allo stomaco..quando compresi che De Gur..sarebbe salpato con Velv....." Scusatemi se mi intrometto......ma vorrei seguire mio marito......non metto in dubbio la sua abilità in questioni marinaresche.....se sono viva lo devo a lui.......ma ha bisogno di me...in questo momento......sarò in grado di tenermi in disparte quando sarà....necessario....".........Non mi piaceva la cosa...assolutamente...e chi era questo Guisgard.......bisognava farlo fuori nonostante tutto.......pensavo che Symoin fosse il peggio del peggio.....

Clio 23-10-2014 19.09.36

"Davvero?" stupita.
Si beh, io in effetti stavo facendo il tifo per l'estinzione, ma queste bimbe rallentano il tutto.
"Io non avevo altro posto dove andare.. Per lei è stato più difficile.. Le hanno portato via suo marito.. L'hanno portato in un posto.. Ehm.. Moro..." Alzai le spalle "Non so, forse l'hanno anche ucciso... Qui gli uomini sono inutili, dopotutto... Non mi stupirebbe..." Guardai le bambine è sorrisi.

Guisgard 23-10-2014 19.27.30

Altea lasciò il pastore e cominciò ad incamminarsi nella boscaglia, fino a quando, dove la strada si incrociava, intravide una luce in lontananza.
Cosa poteva essere?
La Santa Caterina forse?
O qualche altro luogo?

Guisgard 23-10-2014 19.29.04

“Una donna a bordo...” disse Oxuid a quelle parole di Elisabeth “... che assurdità...”
“Ascoltatemi...” fece Nettuno “... io non comprendo nulla di ciò che dite... ma se volete che io salga sulla vostra nave e vi aiuti a catturare quel vostro nemico, allora come condizione deve esserci anche mia moglie Symoin. Senza di lei io non partirò per nessun luogo.”
“Ed avete ragione, capitano.” Annuì Dominus. “Partirete e con voi ci sarà anche vostra moglie. Anzi, preparatevi perchè la Regina d'Avravalone salperà a breve.” Concluse il duca.
“Bene.” Annuì De Gur.
I due finti coniugi allora furono portati in una stanza, dove rinfrescarsi e potersi cambiare prima della partenza.

Guisgard 23-10-2014 19.33.55

“No, non l'hanno ucciso...” disse la vecchia a Clio “... gli uomini sono troppo importanti per loro... li tengono prigionieri nel Castello Moro, sotto il quale si trovano le miniere d'oro. Laggiù, in quell'Inferno, gli uomini sono costretti a lavorare per trarre l'oro del sottosuolo. E vi lavorano fino allo sfinimento. Fino alla morte.”
“Cos'hai da parlare tanto tu?” Arrivando Anghela all'improvviso.
“Io?” Intimorita la vecchia. “Io niente...”
Anghela la fissava.
“Davvero...” farfugliò la vecchia “... non ho detto nulla...”
Anghela allora guardò le bambine.
“Sono qui a parlare da molto queste due?” Chiese loro.
“Da qualche minuto.” Rispose una di quelle bambine. “Parlavano però a bassa voce.”
“Cosa vi stavate dicendo?” Anghela a Clio. “Dimmi la verità?”

Altea 23-10-2014 20.04.23

Quando fui vicina al bivio ero veramente stanca..il cuore batteva forte quasi fino a esplodere in petto..ma mi accorsi di una luce.
Mi fermai e cercai di mettere a fuoco quella luce ma avevo corso troppo...speravo non fosse un pericolo..i pericoli si trovano sempre nei bivi ma io stavolta sapevo che strada prendere.
Era meglio essere prudente, misi la mano nel corpetto e dal decolltè feci uscire il piccolo pugnale, era chiuso ma il dito era puntato sulla leva pronta a difendermi se mai vi fosse stato un attacco pericoloso ovviamente.
Mi avvicinai cosi piano verso quella luce..ma non poteva essere la Santa Caterina, sarei stata troppo benedetta dal Signore ma pregai di esserlo.

Galgan 23-10-2014 20.36.27

Triste ed oscuro, si presentò quel luogo ai miei occhi ed al mio animo; quasi che fosse l'anticamera di un reame fatto di dubbi ed afflizioni....
Ed invero, l'Amore può esserlo, e nonostante tutto, noi lo inseguiamo, ed è proprio questo che rende così speciali le nostre umane passioni.
Smontai dalla mia cavalcatura, che affidai agli strani valletti, e rimanendo in silenzio, mi apprestai a seguire i due fratelli.
Stavo per conoscere il signore di quei luoghi.

elisabeth 23-10-2014 20.56.25

Nettuno non si ricordava chi era....ma aveva un temperamento forte e dal suo tono di voce...si poteva intuire la forza del comando......Certo una donna a bordo era come una disgrazia preannunciata........ma nella vita spesso l'intelligenza era quella di dare se si voleva ricevere...e così fu' un Oxuid preso dalle sue superstizioni e un Duca astuto........Fummo condotti nella nostra stanza.....e fu lì che ci ritrovammo faccia a faccia......immersi nella nostra bugia........era grande e confortevole...non mancava nulla...compresi abiti puliti.....e la sua divisa.....la ricordavo....era incollata al suo corpo quando lo ritrovammo sulla spiaggia.... ricordo che fu pulita ed adagiata sulla poltrona nella mia stanza........sentii le lacrime salire agli occhi ...era nostalgia......nostalgia di ciò che avevo lasciato.....ma forse il destino mi avrebbe fatto trovare di piu' o di meno..ormai aveva poca importanza.......mi voltai a guardarlo...anche lui stava osservando l'ambiente....e forse la divisa chissà gli stava rammentando qualcosa........." Due novelli sposi........spero che non sia una bugia grave......o finiremo all'inferno........ma non avevo di meglio....starvi accanto e' una sicurezza per me e per voi........certo sarà imbarazzante lavarci e cambiaci nella stessa stanza........ma siamo grandi abbastanza per adattarci..........se vuoi.......lavarti prima tu...non ci sono problemi......mi voltero' dall'altra parte........ma c'e' un piccolo problema.......ci sono stanze che hanno occhi ed orecchie...e faremmo bene ad essere piu' normali possibile.........le bugie hanno le gambe corte....."......credevo ad ogni parola che avevo detto........Pileo mi aveva raccontato del suo mondo quando era venuto da noi...ed ero rimasta affascinata dai suoi racconti o incredula....ma ora...mi sembrava tutto vero.......

Clio 24-10-2014 00.17.50

Non sapevo se essere felice per il fatto che fosse vivo, o terrorizzata per il destino che lo aspettava.
Qualche piccola informazione l'avevo captata, ma era ancora troppo poco. Dovevo usare la notte per riuscire a capire dove fossero le miniere, anche se non sarebbe stato semplice.
Arrivo Anghela e la vecchia sembrava impaurita.
"Oh, no.. Non ha detto niente di male.. Temo sia colpa mia.. Vorrei tanto visitare Auroria, ma temevo di fare tardi per la cena.. Così mi sono accontentata del giardino.. Le stavo dicendo che mi spiace che la donna che era con me non abbia scelto di restare, ma immaginavo che fosse in collera per suo marito.. Che io avevo dato per morto.. Tutto qui.. Perdonate la mia curiosità, è che questo posto mi affascina, io vengo da un piccolo paese, non credevo esistessero città tanto belle.. E che una donna potesse sentirsi così libera.." Sorrisi "Lei è stata solo gentile con me.." Sorridendo appena alla donna anziana "Non voglio sembrare scortese, voi mi avete avvolta e ve ne sono grata.." Mi alzai "Se non posso restare tornerò nella mia stanza..".

Guisgard 24-10-2014 01.00.09

Altea si fece forza e raggiunse quella luce.
Quando fu vicina si accorse che proveniva da una chiesa che sorgeva in una radura.
Accanto al sacro edificio poi vi era una piccola abitazione, addossata ai muri della chiesa.
E dal suo interno provenivano delle voci che conversavano in modo gioviale.

Guisgard 24-10-2014 01.15.20

Scesi dai loro cavalli, Caio e Tizio pregarono Galgan di seguirli.
Attraversarono allora il cortile, fino a raggiungere la corte interna e da qui, salendo vaste scalinate, arrivarono davanti ad una porta.
Furono annunciati ed entrarono, ritrovandosi in un'ampia sala, arredata con gusto ed abbellita da vari cimeli e trofei di caccia.
“Venite avanti.” Disse qualcuno che se ne stava seduto su un grosso seggio.
I due fratelli avanzarono verso colui che aveva parlato, facendo cenno a Galgan di fare altrettanto.
“Signore...” esordì Caio “... nel tornare a corte abbiamo condotto con noi un ospite.” Indicando Galgan. “Egli è Cavaliere di Cristo e uomo assai cortese. Siamo certi che la sua presenza, nobile e virtuosa, sarà ben accetta al vostro cospetto. Lasciamo a lui stesso l'onore di presentarsi a voi.”
“Benvenuto, cavaliere.” Il barone a Galgan. “Avervi come ospite è cosa gradita e spero possiate trovare ristoro e giovamento nel mio castello. Stavo per mettermi a tavola ed il vostro arrivo mi darà l'occasione di invitarvi tutti alla mia mensa.” Ordinò ai servi di preparare la tavola, per poi pregare Galgan e i due fratelli di sedersi con lui. “Tra breve ci raggiungerà mia figlia e la sua presenza allieterà il nostro convivio.” Sorridendo, per poi tornare serio di colpo. “Anche se mi rattrista offrirvi ospitalità proprio in questi indegni giorni...”

Guisgard 24-10-2014 01.30.58

“L'Inferno...” disse Nettuno ad Elisabeth, per poi sorridere “...non pensavo una donna come te temesse l'Inferno. Naturalmente lascerò a mia moglie di potersi lavare e cambiare per prima.” Ironico. “E non temere, io resterò a fissare dalla finestra, così non cadrò nella tentazione di spiarti.” Facendole l'occhiolino. “Se vuoi, poi, posso anche parlare tutto il tempo, così dalla mia voce saprai sempre dove sono, senza doverti così voltare.” Si avvicinò alla finestra. “Non so perchè, ma credo di amare il mare da sempre...” fissando il porto che si poteva ammirare dalla stanza “... come un qualcosa che fa parte di te, anche se non sai spiegartelo... sai solo che è così, lo è sempre stato e nulla cambierà mai questa cosa... chissà, forse quegli uomini hanno ragione ed io sono quel De Gur di cui parlano... o forse sono soltanto uno dei tanti naufraghi che sognano il mare, tra i fluttui e le maree, l'orizzonte ed i venti impetuosi dell'esistenza umana...” per poi lasciarsi cadere, stancamente, su una sedia, in mezzo a numerosi oggetti e strumenti di navigazione.
http://www.gonemovies.com/WWW/XsFilm...ndoBounty1.jpg

Guisgard 24-10-2014 01.52.24

Anghela ascoltò Clio, per poi tornare a guardare la vecchia.
Anche la bambina che aveva parlato fissava immobile Clio, diritto negli occhi, come se volesse penetrare nel suo cuore e scoprire quali fossero i suoi veri pensieri.
“Come ti ha detto Laika” disse poi Anghela alla piratessa “tu qui sei libera. Dunque puoi uscire a visitare la città quando vuoi. Ma temo ora sia un po' tardi. Infatti tra breve sarà servita la cena.”
Infatti, qualche istante dopo, un'ancella arrivò ad avvertirle che la cena era pronta.
Così, precedute da Anghela, Clio, la vecchia e le bambine raggiunsero una vasta sala, tutta di marmo, dove era stata imbandita una sontuosa tavola.
Poco dopo arrivò anche Laika, bellissima, con indosso un abito di seta e fili d'oro.
E la cena cominciò.



Nel frattempo, in un luogo semibuio ed umido, Guisgard aveva ripreso conoscenza, ritrovandosi in una sorta di galleria di pietra, puntellata da travi e tronchi di legno.
Attorno a lui vi erano vari uomini, tutti sporchi e vestiti di stracci.
Ma in quel ambiente serpeggiava anche una viva inquietudine mista a paura.
Infatti la scossa che aveva fatto sussultare il Palazzo dell'Incertofato era stata avvertita anche in quel luogo.
E fra quegli uomini Guisgard riconobbe un volto amico.
“Finalmente hai ripreso conoscenza...” disse Pepe “... hai dormito per ben tre ore...”
“Ho un mal di testa...” toccandosi il capo Guisgard.
“Ci credo...” fece Pepe “... il colpo che ti ha tramortito era forte.”
“Ora rammento...” mormorò il presunto Taddeide “... quelle donne guerriere... come Amazzoni...”
“Amazzoni?” Ripetè Pepe. “Streghe vuoi dire!” Scuotendo il capo. “Dovevo travestirmi da Domenicano, altroché!” Esclamò. “Per metterle tutte al rogo!”
“Ma dove sono Clio ed Altea?” Chiese Guisgard.
“Non ne ho idea.” Rispose il finto monaco.
“E qui dove siamo?” Guardandosi intorno il presunto impostore.
“Non lo so...” mormorò Pepe “... ma qualunque cosa sia, questo luogo non mi sembra poi molto diverso da un fetida ed opprimente prigione...” sputò a terra “... mi chiedo come siamo riusciti a finire in questo guaio...”
“A me ora importa solo capire come poterne uscire...” Guisgard al suo amico, scrutando quegli uomini intorno a loro, che con picconi e pale scavavano nella dura roccia di cui era fatto quel luogo da incubo.

Clio 24-10-2014 15.12.24

Quant'era inquietante quella dannata bambina, non faceva che fissarmi.
Annuii ad Anghela "Infatti, non volevo fare tardi per la cena..".
Vennero poi a chiamarci, e seguii docilmente la soldatessa verso la sala da pranzo.
Era sfarzosa e raffinata oltre ogni dire, così come Laika, che fece sfigurare le altre donne al suo ingresso.
Nel guardare quella tavola imbandita mi accorsi di essere affamata.
Ma poi mi si strinse il cuore pensando a lui: rinchiuso in una miniera. Gli daranno da mangiare? Immaginai di sì, perché altrimenti avrebbero ceduto subito.
Forse era quello il modo di entrare. Avranno pur avuto una sicurezza, o cose del genere.
Magari potevo spacciarmi per una di loro e passare inosservata.
Era rischioso, ma forse era l'unico modo.

Altea 24-10-2014 15.54.51

Lentamente tutto fu più chiaro nella mia mente..su una radura vi era una chiesa..eppure non ricordavo di averla vista nella via di andata, ma forse non ci avevo fatto caso.
Mi avvicinai alla chiesa e la luce proveniva da una casa proprio unita alla chiesa e da dentro provenivano risate e suoni di voci..forse si festeggiava qualcosa..un matrimonio o un altro santo sacramento..o vi era solo una festa.
Ma si doveva sempre stare all' erta, le cose più ovvie a volte riservavano strane sorprese..cosi mi abbassai e camminai a ridosso del muro, quando raggiunsi le finestre mi alzai lentamente e guardai dalla finestre dentro alla casa...che mi tocca fare, se mi vedesse mio nonno e mi avesse visto Taddeo l' Austero mi avrebbero rimproverato come non mai per quel gesto scortese..non si guardava in casa di altri ovvio..ma se fossero stati gli uomini della Santa Caterina a festeggiare?

Guisgard 24-10-2014 18.56.38

La cena fu servita.
E durante tutto il tempo quella bambina continuò a fissare Clio, senza distogliere mai gli occhi da lei.
Era uno sguardo indagatore.
“Ebbene...” disse ad un certo punto Laika, rompendo il silenzio che aveva regnato a tavola fino a quel momento “... come trovi la nostra città?” Chiese a Clio. “Per quel po' che hai visto naturalmente.” Mangiando piano. “E mi incuriosisce anche conoscere il tuo parere su di noi.”




Guisgard 24-10-2014 19.05.30

Altea guardò dalla finestra per capire chi si trovasse all'interno.
Vide allora tre persone sedute attorno ad una tavola per la cena.
Un prete, un giovane uomo alto e dai capelli chiari ed una ragazza, bellissima, bionda e con due occhi di un azzurro intenso e sognante.
Mangiavano e conversavano amabilmente fra loro.

Altea 24-10-2014 19.12.57

A quella vista trasalii e mi abbassai e mi sedetti...era un prete con due bellissimi ragazzi..lei lo guardava con aria sognante..guardai il pugnale..quella vista era peggio di una pugnalata allo stomaco..sicuramente stavano preparando il loro matrimonio..scossi il capo..non era il caso di disturbare quel momento, almeno loro potevano essere felici.
Cosi tornai nella strada e al bivio presi la strada dritta per la Santa Caterina, vidi l' albero dove sotto vi stava il pastore..e guardai avanti..sempre dritta..e poi avrei trovato i nostri compagni di viaggio.
Camminavo veloce prima potesse diventare buio..ma ricordavo non ci voleva molto da quella parte.
Mi guardai le vesti, le braccia e le gambe..ero proprio ridotta male, senza pensare al famoso dosso di rovi dove Guisgard mi aveva teso la mano per aiutarmi e questa volta avevo dovuto scavalcare sola..vi ero riuscita ma i graffi erano rimasti e bruciavano.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 23.17.49.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License