Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 11-12-2015 00.42.51

Quella frase sussurrata fra i miei capelli.
Allora andai a cambiarmi, uscendo per un po' dai panni dell'infermiera e indossando un tubino verde di un cotone morbido, non molto aderente. Misi poi il cappotto e uscii.
Mi sembrava una situazione surreale; ero un po' infastidita dal fatto che dovessimo trovare una scusa per farci vedere insieme, invece che tenerci normalmente per mano o abbracciarci come fanno tutti, ma in sè la cosa aveva un non-so-che di eccitante

Guisgard 11-12-2015 00.59.18

Levet sorrise e prese Dacey per mano.
Salutò i tre borghesi e con la ragazza scese al pianterreno.
Nella sala vi era anche Altea che faceva colazione.
In quello stesso istante qualcuno entrò nella taverna.
Era Guisgard.
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Guisgard 11-12-2015 00.59.44

Il pilota lasciò che Marwel gli abbassasse la giacca del pigiama.
“Non rammento nulla...” disse lui “... neanche queste cicatrici...” la fissò “... chi è l'uomo che vi ricordo? Forse... il vostro amato?”

Guisgard 11-12-2015 01.00.36

Clio volò oltre, tra rocce e dune di sabbia, in cerca della Freccia d'Argento.
Ma quel luogo, sterminato e primitivo, era simile ad un labirinto.
Piccoli canyon, gole stratificate che correvano anche parzialmente nel sottosuolo e pareti rocciose a strapiombo rendevano la ricerca al limite dell'impossibile.
Forse l'unica soluzione era scendere ed entrare in quel mondo sconosciuto e pericoloso, che rappresentava il ventre del deserto.

Guisgard 11-12-2015 01.00.56

Gwen si preparò e poco dopo trovò Fermer anch'egli pronto.
“Sei bellissima.” Disse sottovoce lui.
I due poi raggiunsero il furiere ed il giovane medico spiegò che occorreva medicinale da acquistare, in quanto l'infermeria aveva subito danni.
Così ebbero il permesso di lasciare la base su una macchina militare solo loro due.

Clio 11-12-2015 01.02.38

La ricerca sembrava vana.
Forse ero troppo in alto, forse dovevo immergermi in quel deserto desolato per continuare a cercare.
E così feci.
Cercai un luogo sicuro e atterrai.

Altea 11-12-2015 01.04.25

Continuai il pranzo ma perplessa..pregai non stessi iniziando a sospettare anche dei giusti. Presi il bicchiere di acqua e vidi Diana scendere col ragazzo che sembrava un nobile, si tenevano per mano e sorrisi loro.
Ma la porta si aprì e vidi Guisgard..era stanco..o forse era una mia impressione..certo mancava da molto.

Dacey Starklan 11-12-2015 01.07.30

Mi stavo calmando, riprendendo il controllo e una passeggiata di certo mi avrebbe aiutata.

Al pianoterra salutai con un cenno di capo Altea che faceva colazione. Mi accorsi di aver fame e di certo al mio ritorno avrei chiesto al taverniere di prepararmi qualcosa.

Stavo per intavolare una chiacchierata con il giovane al mio fianco quando la porta si aprii e mi fermai. Stupita quasi come se davanti a me ci fosse un fantasma.

<< Capitano...>> mormorai lasciando subito la mano di Levet e congedandomi da lui con una certa urgenza.

Mi afferrai a raggiungere Guisgard sorridendo. In quel momento non mi importava di essere sotto lo sguardo di tutti. Ero troppo felice e sollevata di vederlo vivo. Come quando se n'era andato gli accarezzai il volto.

<< Vi ho portato fortuna allora >> sussurrai stringendogli la mano, << so che è grazie a voi che l'attacco é finito... Vi dobbiamo molto, tutti quanti.>>

Allungai una sedia verso di lui.

<< Sarete stanco ora. Vi faccio portare qualcosa da bere o magari da mangiare?>>

Marwel 11-12-2015 01.09.59

"Lui è l'unico uomo che io abbia mai amato in vita mia" disse Marwel abbassando lo sguardo. Non era sicura di chi avesse davanti, però il suo cuore le diceva di avvicinarsi a lui e di stare li, stringergli la mano e perdersi nei suoi occhi.
"Avete i suoi stessi occhi, il che è decisamente strano, poichè Danny, così si chiamava, non aveva sfumature comuni. Voi li avete identici. Qualcosa mi ha detto di essere qui e di aiutarvi e sinceramente non vedo l'ora che vi tolgano queste maledette bende" disse tutto d'un fiato.
"Se siete davvero Danny, sarò di nuovo felice dopo tanti anni, se non lo foste sarei comunque contenta di poter vedere il vostro viso. In entrambi i casi però, voi non ricordereste nulla e bisognerebbe ricominciare tutto da capo. E se siete Danny, dovrò lottare affinchè mi amiate di nuovo".

Lady Gwen 11-12-2015 01.10.17

Tornai da Fermer, anch'egli pronto.
Sorridendo sussurrai un "grazie" mentre ci dirigevamo dal furiere e Fermer spiegò che dovevamo comprare nuovi medicinali, as causa dell'incendio.
Ci venne fornita poi una macchina militare solo per noi due, mentre io mi chiedevo dove saremmo andati.

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Lady Gaynor 11-12-2015 10.15.30

Feci segno a Palos di fare il più assoluto silenzio e di restare indietro a copertura. C'era una fessura abbastanza larga da poter vedere all'interno dell'anfratto, così con molta cautela mi ci avvicinai e vi guardai attraverso.

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Guisgard 11-12-2015 16.58.30

Clio decise infine di atterrare.
Trovò un piccolo canyon, ma largo abbastanza per compiere la manovra.
Poco dopo il suo aereo era atterrato.
Si trovò così in un luogo racchiuso da alte pareti rocciose che scendevano a strapiombo, dove solo pochissime piante riuscivano a crescere.
Tutto intorno a lei era silenzio.
Poi, ad un tratto, uno strano suono echeggiò tra le pietre.
Come un tintinnio metallico.
Proveniva dall'altra parte del piccolo canyon.

Clio 11-12-2015 17.02.18

Intorno a me il deserto, la desolazione di rocce.
Ma non ero più ferita come il giorno precedente, ero pronta ad esplorare quel deserto i cerca dell'aereo.
Così, imbracciando il mio fucile avanzai silenziosa, finché non udii un suono, come un tintinnio metallico.
E con cautela lo seguii, stando attenta a non farmi vedere.

Guisgard 11-12-2015 17.08.57

Guisgard entrò nella taverna e notò subito Dacey e Levet che si tenevano per mano.
La ragazza allora si allontanò dal baronetto, per poi avvicinarsi al militare.
“Voi...” disse Guisgard a Levet “... chi siete?”
“Sono ser Levet.” Rispose l'altro. “Posso sapere il vostro nome?”
In quel momento scesero anche i tre borghesi.
“Oh, capitano Guisgard.” Fece Leones. “Vi presento il baronetto Levet, pupillo della Gran Baronessa. Egli conosce tutta la faccenda e ci appoggerà.” Fissando il militare con sguardo complice.
“Si, porterò la vostra tesi davanti alla Gran Baronessa.” Levet. “Io credo in questa storia e ho buone speranze, per non dire ottime, di convincerla.”
“Bene.” Annuì seccamente Guisgard. “Le cose si mettono proprio bene dunque.” Fissando per un breve attimo Dacey.
Raggiunse allora il banco, non distante dal tavolo di Altea, dove la dama pranzava, per poi ordinare da bere.

Guisgard 11-12-2015 17.13.06

L'auto con a bordo Gwen e Fermer lasciò il forte e si diresse verso il borgo sottostante.
“Finalmente liberi da quel posto.” Disse il medico alla sua infermiera. “Non ne potevo più di fingere...” allentandosi il colletto dell'uniforme “... e soprattutto di doverti trattare con freddezza e distacco...”
L'auto correva tra le polverose strade.
“Dimmi ora...” a Gwen “... dove preferisci andare? Nel borgo, un giretto da stradine caratteristiche, oppure nel deserto? Tra luoghi incontaminati?”

Altea 11-12-2015 17.16.22

Ad un tratto Diana si staccò dal nobile e parlò a voce alta..combattimento..aveva combattuto e per chi? Ricordai fuori mi disse quella guerra non gli apparteneva, ma ero felice se avesse trovato la sua via.
Poi parlarono tra loro e io continuai a pranzare, mentre parlavano tra loro, mi sembravano un pò alterati.
Poco dopo Guisgard andò a bere qualcosa al tavolo, mi alzai e lo raggiunsi.."Capitano..Guisgard..sono felice di vedervi integro, non so cosa sia successo ma vedo ne siete uscito salvo..non rimanete qui solo..venite al mio tavolo anzi" e dissi sottovoce "Dovrei andare alla base legionaria ma sono titubante, ho notizie troppo scottanti e ho paura di mettermi nei guai, infatti aspettavo voi, volete ne parliamo altrove? Qui non mi fido.." sospirai, ma sapevo Guisgard non era dalla parte dei legionari..di nessuno..solo della sua guerra.

Lady Gwen 11-12-2015 17.18.46

Finalmente uscimmo dal forte.
Fu quello che disse anche Fermer, quasi leggendomi nel pensiero e sul mio viso si dipinse un ampio sorriso.
Ci pensai su un attimo.
"Mi piacerebbe vedere il borgo."

Dacey Starklan 11-12-2015 17.23.02

Mi aveva completamente ignorata, incurante della mia preoccupazione nei suoi confronti. Per me fu come ricevere un secchio di acqua gelata. Gli uomini si presentarono tra loro per cui non ebbi bisogno di parlare, non ce la facevo proprio in quel momento. E il peggio fu quando si alzò, sempre ignorandomi, per andare a bere al bar, nonostante mi fossi offerta di andare io stessa a prendergli qualcosa.

Il suo atteggiamento mi irritò molto e decisi che era inutile affrontarlo in quel momento, avremmo finito solo per discutere e preferivo non dare spettacolo nella taverna con tutta quella gente.

<< Allora vogliamo andare?>> mi rivolsi quindi a Levet indicando la porta.

Se lui preferiva la compagnia di altri alla mia ebbene io avrei fatto lo stesso.

Guisgard 11-12-2015 17.29.35

Capitolo VIII: Meetinga


“La Luna mostra sempre lo stesso volto a noi uomini della Terra.
Il suo lato oscuro potrebbe celare i segreti e i misteri che cerchiamo da sempre.”

(Edmond Hamilton, I ladri di stelle)



Clio con prudenza cominciò ad avanzare in quello stretto canyon, attenta a non fare grossi rumori, o l'eco intorno a lei avrebbe tradito la sua presenza.
Attraversò la stretta gola, fino a raggiungere un dosso, oltre il quale, arrampicandosi, appariva una piccola vallata circolare, racchiusa da spuntoni selvaggi.
E al centro di quello spazio vi era una piccola base militare.
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Clio 11-12-2015 17.32.35

Camminavo circospetta è prudente.
Potevano essere nemici, poteva essere chiunque.
Ma quello che scoprii mi lasciò letteralmente allibita.
Una piccola base militare nel bel mezzo del deserto.
Chi diavolo erano?
Mi avvicinai quanto potevo, avendo la certezza di non essere vista e mi guardai attorno.

Guisgard 11-12-2015 17.35.06

Palos annuì a Gaynor.
La spia allora si sporse fino ad intravedere una stretta fessura nella pietra, ma sufficientemente ampia da permetterle di guardare nella piccola grotta.
E allora vide una donna alta, dai lunghi capelli neri e con indosso un'uniforme di Canabias che puntava la pistola verso uno dei legionari.
E quel legionario era Icarius.
“E sia...” disse lui alla donna armata “... cosa aspetti? Spara! Vuoi uccidermi, no? Sono disarmato... ti basta premere quel grilletto... e se vuoi saperlo, uccidendomi mi farai un favore!”
“Sta zitto, feccia legionaria!” Intimò lei.

Guisgard 11-12-2015 17.46.29

“Allora borgo sia.” Disse Fermer, per poi ingranare la marcia e dare così gas all'auto.
Poco dopo lui e Gwen raggiunsero il borgo.
Le stradine erano strette ma ben illuminate e su ambo i lati vi erano botteghe e case.
Nonostante Evangelia fosse nel bel mezzo della guerra, la gente cercava di dare alle proprie esistenze una parvenza di normalità.
Non mancavano dunque addobbi per le festività Natalizie, vetrine preparate per l'occorrenza, con alberelli e Presepi in bella mostra.
Le persone in strada vivevano comunque con una certa dignità quella vita così difficile.

Guisgard 11-12-2015 17.50.49

“Certo, con molto piacere.” Disse Levet a Dacey, cercando nuovamente la sua mano.
I due così uscirono dalla taverna.
Guisgard invece era stato raggiunto da Altea e con lei poi andò a sedersi al tavolo della duchessa di Cherval.
“La base legionaria?” Il militare ad Altea. “Cosa avete a che fare voi con i legionari? Aspettavate me?” Con un sorriso sarcastico. “Per mettere anche me nei guai?” Rise piano. “Avanti, ditemi quali sono queste notizie scottanti.” Bevendo.
Al loro tavolo arrivarono poi i tre borghesi.
“Possiamo?” Chiese Leones.
“Certo.” Annuì il militare. “Più siamo, meglio è.”

Lady Gwen 11-12-2015 17.52.55

Raggiungemmo il borgo ed era meraviglioso.
Era ben illuminato e dovunque le stradine erano piene di addobbi natalizi stupendi.
Avevo scoperto quanto fosse bello il Natale solo dopo essere arrivata a Nuova Camelot, poichè sono pagana e non lo avevo mai festeggiato come gli altri.
E mi piaceva anche che le persone volessero mantenere una certa dignità e tranquillità, nonostante la guerra.
"È stupendo" dissi, guardando incantata il borgo.

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Guisgard 11-12-2015 17.55.06

La misteriosa base sorgeva nel bel mezzo di quella piccola vallata tra le rocce, ben celata dalle rotte degli aerei, sia civili che militari.
Non mostrava alcun emblema, né bandiera e le sue torrette mobili erano puntate in ogni direzione.
Praticamente era impossibile avvicinarsi, o anche solo sorvolare quella zona senza finire nel raggio delle sue batterie antiaeree.
Poi, ad un tratto, da una delle postazioni di ronda Clio vide muoversi un paio di soldati armati.
E le loro uniformi erano rosse, con il simbolo della scure e della falce.
Erano dunque di Canabias.

Dacey Starklan 11-12-2015 17.55.11

Uscii senza voltarmi indietro, accettando la mano di Levet. Non potevo certo far capire al baronetto cosa mi passava per la testa.

<< Posso chiedervi di parlarmi di voi e di ciò che fate e come avete conosciuto mia zia? >>

Ero curiosa di capire perché la Gran Baronessa avesse scelto proprio lui come suo emissario.

Intanto passeggiavamo tranquillamente nel borgo, un senso do tranquillità che non provavo da tempo. Forse perché mi sentivo sempre più vicina a ciò che desideravo, ricongiungermi con la mia famiglia, o forse perché finalmente non dovevo più fingermi un'altra. Potevo essere Dacey

Clio 11-12-2015 17.59.28

Niente identificava la base, nessun indizio, nessuno stemma.
Chi diavolo erano?
Poi ecco la risposta che cercavo, limpida e cristallina.
Canabias!
Maledetti...
Erano così vicini a noi e non ce n'eravamo accorti.
Presi la bussola e segnai le coordinate in modo da poterla ritrovare.
Dovevamo riuscire a distruggerla cogliendoli di sorpresa.
Ma ora non potevo fare nulla, se non riferire della sua esistenza al capitano.
Così, silenziosa come ero arrivata, tornai sui miei passi.

Altea 11-12-2015 17.59.50

Guisgard si sedette al tavolo e poi fummo raggiunti dai tre borghesi.
"Io non ho nulla a che vedere coi legionari" dissi a bassa voce "Sto parlando piano perchè temo mi ascoltino..come dissi a Leones, io sono di Cherval..mio nonno è stato giustiziato due giorni fa da Canabias, siamo stati assediati, eravamo neutrali ma in caso di attacco dovevano salvarci..nessuno venne..anzi odio Afralignone per questo. Affidò me e mie quattro sorelle a un uomo..Rodian..ma appena al confine una granata di Canabias colpì la ala dell' aereo..persi i sensi, ma appena sveglia lui mi disse..mie sorelle erano morte, io non ho visto nè i loro corpi e nemmeno il rottame dell'aereo" continuai con la storia dei partigiani e poi come prese il Meridian nonostante fosse prigioniero "Io lo ho visto, segnava nel treno dei punti sulla cartina di Evangelia e altre zone..a mio avviso è una spia di Canabias..non può essere arriva a Cherval arriva un attacco, arriva qui e accade la stessa cosa..non può essere un caso..lui non sa sono qui, e temo lo sappia. Prima però, in una stradina ho visto Agian e altri uomini e aspettavano un uomo dalla base legionaria per dar loro informazioni..e dissero un certo Gufo Nero non era morto..io quel Rodian se so ha preso Cherval in quel modo..potrei ammazzarlo..ma mi sembra una mossa azzardata, che ne pensate..non so che fare" muovendo nervosamente la collana e guardando Guisgard nei suoi occhi azzurri..che a volte mi pareva aprissero una porta segreta o lontana.

Guisgard 11-12-2015 18.02.09

Il misterioso pilota ascoltò Marwel, per poi chinare lo sguardo e fissare il vuoto della stanza.
“Ecco dunque spiegato il motivo delle vostre premure...” disse piano “... mi credete un altro... e non un uomo qualunque, ma quello che avete amato e poi perduto...” la guardò “... davvero credete che possa essere io? E se non lo fossi invece? Se avessi con lui in comune solo gli occhi? Io sono un fantasma, Marwel... un uomo senza passato e forse senza futuro... non ho nulla che mi appartenga, neanche le vostre cure, le vostre attenzioni e le vostre preoccupazioni... esse sono per un altro, non per me...”
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Guisgard 11-12-2015 18.09.57

Fermer e Gwen, tenendosi per mano, cominciarono a passeggiare per il borgo, tra gli addobbi e le luci per le feste.
Camminavano come una normale coppia di innamorati, spensierati ed attratti dalle caratteristiche del posto.
“Eccone un altro...” disse all'improvviso qualcuno “... un altro di quei porci in uniforme.”
Fermer si voltò di scatto e vide un uomo che lo guardava con disprezzo.
“Parlate di me?” Chiese il medico.
“Non vedo altri porci con uniforme in giro.” Fece l'uomo.
“Avete almeno il coraggio di presentarvi?” A quello il medico.
“Il mio nome è Agian.” Svelò l'uomo.

Lady Gwen 11-12-2015 18.15.20

Era bellissimo camminare tenendosi per mano, come qualunque altra coppia e volevo assaporare quella sensazione fino in fondo.
Poi sentimmo una voce.
Sospirai. Possibile che non si potesse stare in pace nemmeno qui?
"Fermer, ignoralo. Andiamo. È inutile perdere tempo con questo tipo di gente" dissi piano, stringendo il suo braccio.
Poi voltai il suo viso verso di me con la mano.
"Siamo qui solo noi due, liberi, per una volta, non facciamoci rovinare la giornata. Fallo per me."

Guisgard 11-12-2015 18.18.16

Il borgo, nonostante tutto, era in festa e Dacey e Levet passeggiavano amabilmente tra le botteghe, tenendosi per mano.
“Io sono un ufficiale dei Dragoni Imperiali.” Disse il baronetto alla ragazza. “Sono il pupillo della Gran Baronessa in quanto figlio di uno dei suoi più vicini amici. Dopo la sua fuga da Animos la mia famiglia è stata molto vicina alla Gran Baronessa. Perchè ha inviato me?” Sorridendo. “In verità per accompagnare il diacono. Egli gode della fiducia della Gran Baronessa. Ma so che il mio parere avrà il suo peso.” La fissò negli occhi. “Ed io credo in voi. Si, per me siete la vera principessa. Ne sono certo.” Le strinse ancor più la mano, per poi baciarla delicatamente. “Ma ditemi... chi era quel tipo entrato nella taverna? Quel giovane in uniforme? Aveva modi alquanto discutibili, nonostante apparisse come un militare...”

Marwel 11-12-2015 18.23.25

Lo vide incupirsi e si maledì per quello che aveva appena detto. Ma ciò che aveva capito lui, non era ciò che intendeva lei.
"Se voi non foste Danny, significherebbe che dovrei ricominciare una nuova vita anche io" disse sorridendo, cercando di far splendere lo stesso sorriso sulle sue labbra.
"Io sono qui per voi e non me ne andrò" aggiunse stringendogli la mano.

Dacey Starklan 11-12-2015 18.24.41

Il suo titolo faceva un certo effetto, non lo nascosi.

<< Vi ringrazio, davvero. Non sapete quanto è importante per me avere qualcuno che mi creda>> sorrisi appena a bel bacio delicato. Da vero gentiluomo.

<< Il capitano Guisgard... Io non so molto di lui, non abbastanza per soddisfare la vostra curiosità almeno. É un militare si ma... Non ha gradi, non ne so il motivo. Però è capace a combattere e questo mi fa sentire al sicuro. Per il resto beh non è certo un uomo come voi...>>

Guisgard 11-12-2015 18.24.41

Clio si voltò per tornare indietro, ma ad un tratto udì un motore.
Infatti una camionetta militare arrivò davanti alla base e subito il portone corazzato si aprì per farla entrare.
Ma sulla soglia apparvero dei militari che si misero sugli attenti.
“Abbiamo soccorso e condotto qui il maggiore Gouf.” Disse uno dei militari nella camionetta.
“E' un onore, maggiore.” I soldati sugli attenti. “Benvenuto a alla base di Meetinga.”
“Voglio subito vedere a che punto è il Mecha Satan.” Una voce dalla camionetta.
Aveva il capo celato da un casco, con impresso il simbolo stilizzato di un gufo.
E subito la camionetta fu fatta entrare.
Un attimo dopo il pesante portone corazzato si richiuse.

Lady Gaynor 11-12-2015 18.27.08

Dalla fessura riuscì a vedere la donna che aveva parlato... una bella bruna con l'uniforme di Canabias che teneva sotto tiro Icarius. Per un attimo la gioia di vederlo vivo prese il sopravvento, ma fu davvero un attimo. Avrei avuto tempo per gioire dopo, dopo aver messo quella canaglia fuori combattimento. Valutai se sparare per ferirla o per ucciderla. Se l'avessi solo ferita, magari avrebbe potuto avere il tempo di sparare ad Icarius. No, bisognava toglierla di mezzo. Certe situazioni, come quella ad esempio, richiedevano decisioni rapide. E la mia fu rapidissima. Mi sporsi leggermente verso la stretta entrata, quel tanto che bastava a prendere la mira, ed io in genere non sbagliavo un colpo. Con mano salda, mirai alla testa e feci fuoco.

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Clio 11-12-2015 18.30.59

Stavo per andarmene, quando udii un rumore.
Trasalii.
Il gufo nero!
Ora aveva un nome: Gouf, era vivo e stava cercando notizie su chissà che cosa.
Fantastico... Pensai, sarcastica.
Così scoprii anche il nome di quella base.
Dovevo assolutamente riferire al capitano, ma dovevo anche trovare l'aereo.
Restai ancora un attimo per accertarmi che non ci fosse altro, e poi tornai sui miei passi.

Guisgard 11-12-2015 18.38.22

Guisgard ascoltò Altea e poi finì il suo bicchiere.
“Amica mia...” disse infine il militare “... è una storia complicata, ma non fa per me. Non voglio entrare in queste faccende. Come ho detto più volte io combatto solo per me stesso, è l'unica causa che mi interessa. Mi spiace per le vostre sorelle e per vostro nonno, ma vi consiglio di restare fuori dai guai. Datemi retta.” Fece cenno al taverniere di riempirgli ancora il bicchiere.
“Capitano, noi abbiamo un affare da portare a termine.” Fece Leones.
“Beh, sembra che il tutto sia andato in porto, no?” Guisgard. “Quell'idiota in uniforme dice di credere alla storiella, anche se mi chiedo su quali basi, dunque il più è fatto.”
“Dite che la Gran Baronessa crederà al baronetto?” Chiese Fines.
“Se la Gran Baronessa è tanto sciocca da scegliere un manichino simile come pupillo, beh, credo sia capace di bersi qualunque fandonia.” Bevendo ancora. “Taverniere, portatemi qualcosa da mangiare.” Ordinò poi. “Ed anche carta e penna.”
“Ecco, signore.” Arrivando il taverniere.
E Guisgard si mise a mangiare, mentre disegnava una cartina topografica.
http://watchesinmovies.info/img/f3/RedDust_1.jpg

Altea 11-12-2015 18.51.29

Lo ascoltai attentamente..avevo intuito bene, quella non era la sua guerra..quelle parole..restare fuori dai guai..io mi fidavo di lui.."D' accordo..amico mio..rimarrò fuori dai guai..non posso rischiare se non ho un che di protezione" .
Si fece portare cibo ed iniziò a disegnare una cartina..mi avvicinai a lui con la sedia e mi misi a guardare ciò che stava disegnando..Non so perché ma mi sentivo al sicuro vicino al Capitano..ma assomigliava troppo a lui..e lui mi aveva abbandonata ma gli dissi sottovoce senza nessuno sentisse.." Sono la duchessa Altea de Bastian..unica superstite dei regnanti di Cherval. Sperando non lo sappiano e vogliano ammazzarmi ma non sono nulla per loro" sorrisi e rimasi li a guardare mentre tracciava qualcosa.

Guisgard 11-12-2015 18.51.38

Marwel strinse la mano del misterioso pilota, ma proprio in quell'istante qualcuno entrò nella stanza.
Erano Goz, Tesua e Reddas.
“Ah, mi sembrate in ottima forma.” Disse il capitano al paziente senza volto. “Sono il capitano Goz ed è mio dovere accertarmi delle vostre condizioni.”
“Purtroppo non ricordo nulla del mio passato...” il pilota.
“Il dottor Fermer dice che è un'amnesia momentanea e che potreste recuperare la memoria prima o poi.” A lui Tesua.
“Lo spero...” mormorò il pilota.
“Tagliamo la testa al toro...” intervenne Reddas “... siete arrivato qui su un aereo di Canabias. Per me siete una spia.”
“Non riesco a ricordare nulla...” disse il pilota.
“Al diavolo questa storia.” Seccato Reddas. “Io non la bevo.”


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