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Quando il respito ti Gwen tornò di nuovo naturale, il tocco deciso sulla porta della camera la fece sussultare di nuovo.
"Gwen..." disse da fuori Elv "... tutto bene? Ti ho sentita gridare..." |
Lui rise appena da sotto il suo cappuccio, accarezzando una ciocca chiara di Altea che pendeva come un monile sul suo viso chiaro.
"Si..." disse con la sua voce calda e sicura "... potrei davvero bendarti..." |
Il mio respiro e la corsa del mio cuore stavano tornando regolari, quando sobbalzai di nuovo.
Maledizione Però era Elv e questo mi tranquillizzò. Allora mi alzai e andai ad aprire. Quasi mi vergognai per lo stato pietoso in cui mi sarei presentata, ma era stato un incubo davvero orribile e ancora non mi ero del tutto riprendermi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Osservai il movimento lento della sua mano mentre prendeva la ciocca del mio capello.. "Allora fallo... Ti accontenti di una bacio?" e con fare lento tolsi il vestito nero gettandolo sopra una sedia. Rimasi nuda davanti a lui.. "Tu ti copri.. Io mi mostro.. Non ci dovrebbero essere segreti tra noi.. E a mio avviso tu non sei un povero pellegrino" a voce bassa. Quale sarebbe stata la sua mossa? Avrebbe osato bendarmi?
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"Ehi..." disse Elv guardando Gwen sulla porta ancora visibilmente scossa "...va tutto bene?" Fissandola. "Hai avuto un incubo, vero?" Prendendo le mani della ragazza ancora tremanti e massaggiandole con le sue.
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Altea si sfilò il leggero e prezioso abito di seta, gettandolo su una sedia, con grazia ed eleganza, restando poi completamente nuda davanti al viandante.
Lui la guardò tutta, per un lungo istante in cui lei si sentò in balia del suo sguardo misterioso. "E secondo..." disse "... cosa sono davvero?" con tono enigmatico e sensuale. |
Capì subito che avevo avuto un incubo, evidentemente ero davvero sconvolta.
Annuii in un sospiro, mentre sentivo una strana sensazione allo stomaco e sentii il cuore impazzire quando prese le mani nelle sue, massaggiandole dolcemente, ma non impazzito come quando mi ero svegliata dall'incubo. Piuttosto, come quando succedeva qualcosa di inaspettato ma bello e decisi di non interrompere quel momento. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mi avvicinai a lui e dissi sottovoce mentre il mio seno caldo era vicino al suo e pensai a padre Tommaso" Un cavaliere.. Probabilmente siete pure nobile visto il vostro atteggiamento"sfiorandogli la guancia. Poi andai dietro il paravento, indossai una lingerie e mi stesi sul letto "Se ho indovinato, puoi venire qui, spogliarmi tu.. È più bello ed intrigante.. E voglio vedere che farai perché io non ti veda" con sfida.
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Le mani di Gwen erano strette fra quelle di Elv, che le massaggiavano, ridandole colore e calore.
Lui la fissava, con un eleggero sorriso rassicurante. "Hai le mani fredde..." disse piano lui senza smettere "... sei ancora spaventata?" |
Altea prima si strinse a lui nuda, poi si ritirò dietro un paravento per coprirsi con raffinata lingerie.
Il viandante la guardò a lungo, mentre era nuda al chiarore leggero della lampada e poi coperta dalla lingerie. Sorrise appena e senza dire nulla si strappò un lembo di staffa dalla sua tunica, facendone una benda. Si avvicinò piano al letto di lei e la bendò. "Ora si..." disse lui con un tono di voce basso e carico di passione. |
Le mie mani erano praticamente gelide in confronto alle sue, più calde e rassicuranti.
Infatti, non lo interruppi minimamente, non ne avevo proprio intenzione. Era un gesto premuroso, dolce, solo per me e questo, in un certo senso, mi fece sentire speciale, importante. Annuii incerta. "Un po'..." mormorai, la mia voce che usciva in un pigolio sommesso nel torpore della camera e lui mi osservava con un sorriso rassicurante. Un sorriso bellissimo che per la prima volta faceva mostra di sè sul suo bel viso e mi piaceva ancora di più. Era un sorriso morbido, intimo, che nulla aveva a che fare col suo solito sorriso sornione, ma mi piaceva comunque da impazzire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv sorrise ancora, continuando a stronfinare le mani di Gwen nelle sue.
"Se vuoi" disse "posso restare a farti compagnia, fino a che non ti sarai riaddormentata..." fissandola. |
Quella proposta suonò come terrificante e bellissima al contempo e benedissi la penombra ad oscurare il mio rossore.
Allora annuii e, allontanando le mani dalle sue a malincuore, chiusi la porta della stanza, per poi tornare sotto le coperte, con movimenti quasi cauti, come se temessi di inciampare fuori da quello che a tutti gli effetti dava l'idea di essere un sogno, un bellissimo sogno, di sicuro più bello del precedente. Il cuore continuava a battermi all'impazzata, come volesse uscirmi dal petto e mi sentivo tremendamente strana in quel momento. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen chiuse la porta e si infilò sotto le coperte, mentre Elv si sedette accanto al letto, restando a fissarla.
"Da piccolo" disse "la notte inizialmente mi faceva paura, come un pò a tutti i bambini... poi, una notte in cui la paura mi prendeva più del solito... allora cominciai a guardare fuori dalla finestra, verso il cielo stellato... non mi ero mai accorto di quante stelle ci fossero nel cielo... cominciai a contare e pian piano mi addornentai..." voltandosi verso la finestra "... il giorno dopo non avevo più paura..." tornando a fissare la ragazza, per poi sorriderle. |
Lo vidi fermo, immaginai i suoi occhi che mi osservavano. Si avvicinò e con un gesto repentino e forte strappo un lembo della tunica. Mi bendo', non potevo vedere nulla, solo la luce molto flebile della lampada. "Ora si.. Ovvero?" a voce bassa.."Oh, voglio sfidarti a togliere la tunica" cercando con le mani il suo corpo.
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Si sedette accanto a me, guardandomi ed iniziando a parlare.
La sua voce era calma, rassicurante, come il suo sorriso. "Se aveste avuto il mio incubo, non vi ispirerebbe guardare fuori dalla finestra, credetemi..." ribattei io con sarcasmo. Ancora quel maledetto sogno mi provocava brividi freddi e cercavo di non pensarci. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea era bendata, senza poter vedere più nulla nella camera, se non il vago pallore della lampada.
Senti allora il viandante spogliarsi. Poteva sentire i suoi umili abiti che finivano a terra o su una delle ricche poltrone di broccato. Allora l'uomo le si avvicinò ancor più, in modo che lei potesse toccarlo. |
Elv sorrise.
"Vorrei quasi chiederti di questo terrificante incubo" disse a Gwen "ma non vorrei rievocarti scene cruente, mia cara." Facendole l'occhiolino. |
Destresya indossò una leggerissima vestaglia ed uscì dalla sua camera, seguendo così la melodia che nel cuore della notte intonava ta le antiche pareti di quel palazzo.
Giunse così alle scale e scese queste raggiunse il grande salone al pianterreno, dove qualcuno suonava l'organo. Era il suo padrone che intonava quella melodia. |
Lo guardai con sguardo serafico.
"Potreste evitare di prendermi in giro in questo momento..." dissi candidamente. Poi, alla fine, decisi di raccontargli il sogno. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv ascoltò il racconto di quel sogno da parte di Gwen.
"Beh, avrei pensato ad un sogno suscitato dalla situazione che viviamo qui al castello dopo la morte del duca" disse "ma una suora... cosa c'entra una suora? Certo che i sogni a volte sono proprio strani..." mormorò. |
Sentivo il rumore del tessuto sulla sua pelle, percepivo ogni minimo movimento. Quando si avvicinò sentii la sua pelle nuda del petto. Istintivamente le mie mani salirono fino al viso "Voglio sapere come è il tuo viso, vorrei sapere che colore sono i tuoi occhi.. Neri come la notte, verdi come l'acqua smeraldina o azzurri come il mare infinito" ma stringendomi sempre più a lui.
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Sospirai.
"Non lo so, ma è stato orribile..." commentai, mentre mi voltavo ad osservare le stelle fuori dalla finestra, sperando che il suo consiglio funzionasse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Su, ora cerca di riaddormentarti..." disse Elv a Gwen "... ci sono qui io... resterò fino a domattina, se vuoi..."
Ma prima che lei potesse rispondere, delle grida d'allarme giunsero da ogni dove. Come se tutti nel castello stessero dando l'allarme. Nello stesso istante, nell'altra ala del maniero, Altea era sola e bendata nella sua camera con il misterioso viandante. Lei era stretta contro il corpo nudo di lui, cercando e trovando il suo viso con le mani. Sfiorandolo Altea ne percepiva i lineamenti puliti e regolari, i tratti giovanili e ben fatti. Ma in quello stesso momento delle grida giunsero dal corridoio e dal cortile sottostante. Stava accadendo qualcosa. |
Sul mio viso apparve un sorriso furbo e sornione.
"Sì certo, come no, domattina..." dissi, ridacchiando. Ma poi, altre urla. Di nuovo. "Ma che cosa c'è in questo castello? Ce n'è una ogni secondo!" protestai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ero intrisa del suo calore, del suo profumo, potevi toccare i tratti giovanili e virili del suo viso. Mi lasciai trasportare da quelle sensazioni forti, poi udii delle urla dal giardino ed istintivamente mi tolsi la benda "Oh, che succede" e mi voltai verso il bel pellegrino.
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Quelle grida echeggiavano in tutto il castello.
"Presto..." disse saltando su Elv "... andiamo a vedere!" A Gwen. "Nel cortile!" Anche nell'altra ala del castello, quello di proprietà di Altea, era giunte quelle grida. Lesta lei si tolse la benda, ma più rapido ancora fu il viandante che subito si infilò il cappuccio sul capo, per poi cominciare a rivestirsi in fretta. "Cosa può essere accaduto?" Ad Altea. |
Mi vestiti di fretta, il viandante velocemente si era rimesso la tunica. "Dobbiamo solo uscire e vedere.. Speriamo non vi sia altra vittima". E mi diressi in giardino con lui.
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Sbuffai sonoramente, poi gli porsi una mano per aiutarmi ad alzarmi.
Insomma, non era un capriccio, ma era quel momento, un momento in cui Elv si prendeva cura di me, mi accudiva e per me erano le sue attenzioni. E chiunque fosse lo aveva rovinato. "Non mi va giù, questo posto..." mormorai imbronciata.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c205b94251.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"In effetti non è il massimo della tranquillità..." disse sarcastico Elv a Gwen, aiutandola ad alzarsi.
Poco dopo i 2 scesero nel cortile del castello, dove arrivarono anche il viandante ed Altea. C'erano diversi soldati ed anche i servitori. "Il duca Ghin è stato ucciso!" Gridò uno di questi. "L'ho trovato sgozzato nel suo letto!" Giunsero anche Minsk e Maday, scoprendo così l'orrida verità. |
Scossi la testa mentre mi alzavo dal letto.
Scendemmo giù e rimasi a bocca aperta. Guardai Elv. "Li hanno... Li hanno uccisi tutti..." commentai terrorizzata. Ecco, il momento che temevo era arrivato. Stranamente, avvertii un senso di vulnerabilità, sebbene io non fossi fra gli obiettivi di questa carneficina, ma era una strana e brutta sensazione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole sbiancai e mi strinsi al viandante "Ghin era detestabile, ma era l'ultimo discendente diretto dei Dantorville credo. Chi mai può essere stato?"Osservai le guardie del castello" Io dico per cosa siete stati pagati.. Nessun estraneo è entrato in questo castello presumo vero? "tuonando verso i servitori. Poi pensai un attimo" Il nuovo chierico dove si trova".
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Un senso di sconforto, di paura e di impotenza scese sul castello.
"Sgozzato..." disse Minsk al servitore. "Si, un taglio così profondo che la testa gli si è staccata dal collo!" Questi. Alora i 2 scienziati andarono in camera di Ghin, scendendo dopo circa una mezz'ora e confermando la morte del duca. "Ce l'hanno fatta..." mormorò Elv che era accanto a Gwen "... li hanno uccisi tutti... questa è la fine dei Dantorville..." Il viandante allora guardò Altea. |
"Perché mi guardi? Dimmi cosa stai pensando" con voce nervosa, mi sentivo impotente "Strano che Ghin fosse andato subito a dormire, ricordi era venuto da me, è successo tutto così in fretta.. Come se l'assassino lo aspettasse".
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Mi sentii rivoltare lo stomaco a quelle parole su come era morto e strinsi forte la mano di Elv, sentendomi impallidire.
Mi chiedevo cosa sarebbe successo ora che definitivamente erano stati uccisi tutti, mi chiedevo se quella brama di sangue si sarebbe estinta. E doveva essere così, se davvero qualcuno stava speculando sulla fama della leggenda nella contrada. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
C'era sgomento, rassegnazione e disperazione in tutti loro.
"Forse" disse Elv a Gwen "credo sia meglio tornarcene a casa... il nostro compito qui è concluso... purtroppo..." "Nulla di particolare..." sottovoce il viandante ad Altea "... ripensavo agli ultimi istanti del duca... era giunto per venire a letto con te... tu lo hai allontanato e lui si è chiuso in camera per la notte... l'assassino è giunto e sapeva dove colpire..." fissandola dal suo cappuccio. Ormai tra loro 2 c'era un tono confidenziale. |
Presi un profondo respiro ed annuii.
"Sì, lo penso anche io... Avrei voluto fare di più, ma era tutto troppo forte da contrastare... Era un meccanismo ormai in funzione che non si sarebbe arrestato se non fosse arrivato fino in fondo..." mormorai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, questo intendevo, vorresti dire l'assassino era nei paraggi, lo ha seguito e poi è entrato in camera e lo ha ucciso?" verso di lui.
"Dottor Maday e Minsk, mio cugino era venuto in camera mia, insomma voleva entrare ma ovviamente io ho rifiutato.. Voleva proteggermi. Io penso si sia diretto subito in camera sua, in quanto non era trascorso molto tempo da quando se ne era andato.. Qualcuno lo aspettava". Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Elv annuì a Gwen.
"Si, credo che le cose siao andate così, milady." Disse Minsk ad Altea. "Probabilmente l'assassino lo stava aspettando e sapeva come colpire." Intanto il viandante si era allontanato e ritornò alcuni minuti dopo. "Sono stato in camea del duca..." ai presenti nel cortile "... il cadavere è irriconoscibile... oltre a decapitarlo gli hanno anche strappato la pelle del viso..." "Già, un assassinio tremendo." Fissandolo Maday. "Però non ci sono segni di forzature, nè alla porta, nè alla finestra..." il viandante "... è molto strano... a meno che non si tratti davvero di un fantasma, potrebbe essere stato lo stesso duca ad aprire per farlo entrare... possibile fosse uno da lui conosciuto?" "Un semplice viandante" con tono duro Maday "che fa ragionamenti complessi." Con crudele sarcasmo. |
Ascoltai il viandante, ormai mio intimo amico o forse di più. Respirai a fondo nel sapere come fosse morto in modo brutale. "E se l'assassino era nascosto in camera.. Sicuramente si trova nel castello a questo punto. Signor Maday.. È mio ospite come voi questo viandante e i suoi ragionamenti sono logici. Ricordate io sono una Dantorville, portate rispetto".
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