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Quel pezzo di vetro che Tessa, senza voltarsi e quasi tremante, offriva al misterioso ex galeotto fu preso da lui, che si alzò e lentamente lo portò all'altezza del viso.
Con un gesto spostò un ciuffo ribelle di capelli che scendeva sulla fronte e restò a guardarsi per un lungo momento senza dire nulla. “Ora siete di nuovo voi, amico mio...” disse soddisfatto il vecchio “... beh, certo, da oggi cominciano per voi le preoccupazioni, visto che dovete ricostruire ogni passaggio della vostra vita fino al momento in cui vi posero quella maschera sul viso... diciamo dunque” guardandolo “che avete perduto la tranquillità, ma avete scoperto di essere bello.” Sorridendo. “Il mio volto...” sfiorandosi il viso lui e senza smettere di guardarsi su quel pezzo di vetro “... ho provato ad immaginarlo tante volte...” “Ora ricomincia la vostra vita...” fece il vecchio “... avete tutto per cercare la felicità, la Gioia... siete giovane, sano e di bell'aspetto.” Annuì, per poi voltarsi verso Tessa, che continuava a non guardare l'ex galeotto. “Non siete curiosa di vederlo finalmente in viso, amica mia?” Chiese alla giovane donna. |
Icarius si avvicinò a Clio e fece scendere le sue mani lungo i fianchi di lei.
“Sei ancor più sensuale quando mostri il tuo lato da dama di ferro.” Disse lui in un sussurro tra i capelli di lei. “Ora lascia provare me. Tu sarai una spadaccina d'eccezione, ma io ho riparato più volte la casa di Giovanni e l'ovile. Dunque so come trattare le murature.” Facendole l'occhiolino. Prese i pugnali dalle mani di lei e continuò a lavorare intorno a quella pietra. “Ecco, forse viene via ora...” fece il pastore “... ci sono quasi... ecco!” E la pietra scivolò fuori. E dietro di essa c'era uno spazio vuoto, con una teca all'interno. |
Mi voltai a guadare Bernard, trovando finalmente coraggio.
Non mi ero mai soffermata più di tanto ad immaginare le sue fattezze, quindi per me fu una sorpresa scoprire che l'uomo aveva un aspetto decisamente gradevole. "Vi immaginavo più vecchio". Fu l'unica cosa che riuscii a dirgli, chiudendomi come al solito, nei momenti in cui era richiesto un briciolo di emotività. Poi mi voltai verso il maestro e gli chiesi: "Trovate qualche somiglianza fisica fra lui e me?" |
Altea presentò il misterioso Ezio alle tre nobildonne.
“Ezio...” disse fissandolo Atenia “... perchè dovremmo fidarci di voi?” “Perchè io mi fido di voi.” Rispose lui. “Avete altra scelta?” Ancora Atenia. “Nessuno di noi ne ha, mi pare.” Fece lui. “Dov'è lord Guisgard?” Chiese Sissi. “Al sicuro.” Mormorò Ezio. “Per ora.” |
Risi piano a quelle parole sussurrate, portando la testa all'indietro per incrociare il suo sguardo.
Gli sorrisi e gli lasciai i pugnali. Ci riuscì. "Ce l'hai fatta!" Esclamai, avvicinandomi a lui, sfiorandogli dolcemente il braccio. Osservai poi lo spazio vuoto e la teca. "Cosa può essere?" Alzando lo sguardo su Icarius, incuriosita. |
Il misterioso ex galeotto continuava a guardarsi su quel vetro, quando finalmente Tessa si voltò a fissarlo.
“Fa uno strano effetto sapere che ora potete guardare il mio viso...” disse lui a lei “... si, uno strano effetto...” tornando ad osservare il suo volto riflesso. “Somiglianze?” Il vecchio a Tessa. “Beh, avete entrambi gli occhi chiari, sebbene differenti per colore e forma... certo, potrebbe anche esserci una certa somiglianza, ma perchè mi fate questa domanda?” “Perchè lei pensa che potremmo essere parenti...” mormorò l'ex galeotto “... forse cugini, o magari persino fratelli...” “Io ho fatto il mio.” Disse il vecchio. “Ora sta a voi due scoprire chi siete davvero, ragazzi miei.” “Vi sarò sempre debitore...” l'ex prigioniero al vecchio “... sempre... vorrei darvi il mondo intero...” “Oh, addirittura...” ridendo il vecchio “... conservatelo per la vostra amata il mondo intero, amico mio... quanto a me, sarò felice se un giorno entrambi troverete ciò che cercate.” In quel momento si udì il rintocco delle campane della chiesa di San Michele. “Ora però devo tornare alle mie preghiere...” fece il vecchio. “Sarà meglio andare, Tessa...” l'ex prigioniero alla giovane donna, parlandole finalmente col volto libero da quella maschera di ferro. http://24.media.tumblr.com/tumblr_md...ulu3o1_500.jpg |
"Infatti..pure io ho perplessità come voi, ma cosa dobbiamo fare, e penso milord Ezio lo possa capire..diteci..qualcosa su Lord Guisgard che ci confermi di più...è lui che scrive i biglietti personalmente? In quello indirizzato alle tre dame aveva detto io dovevo recarmi qui e poi avrebbe dato delle direttive..orbene?" e guardai lady Sissi per fargli capire pure io ero perplessa.
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Velven mi chiese se qualcosa non andava. Certo che qualcosa non andava. C'erano tante cose che non andavano. Ma io non potevo dirglielo. Cosi`, misi su la mia faccia migliore e risposi.
"No" dissi sorridendo "No, non c'e` niente che non vada, e` tutto perfetto stasera, qui con te. Solo, stringimi. Stringimi forte." Avevo bisogno di sentire che l'ui c'era e che mi era vicino. Lui mi guardo` e mi strinse. |
Ascoltavo Tommaso parlare...e spiegare cio' che l'arte della pittura nascondeva ad occhi increduli come quelli di una bimba smarrita....in un mondo piu' grande di lei...l'età....molto spesso non e' cio' che si e' davvero...e io ero una bimba il cui Priore aveva deciso di adottare in quello strano cammino....la sensibilità dei bambini e' molto forte.....ed io pendevo dalle sue labbra........quando fini'...presi con me il quadro e sorridente..mi alzai dal tavolo..." Andiamo Maestro....la brughiera ci aspetta....."....lungo il cammino rimanemmo silenziosi..ognuno immerso nei propri pensieri......sino a quando arrivammo nel luogo dove il pittore immagino' o vide cio' che il suo pennello tramuto' in pittura......lì vi era una luce ed una casa....la proposta del Priore fu logica...e bussammo alla porta.....la donna che ci accolse,.....non parve essere molto accogliente...e mentre stava per chiudere l'uscio......." Forse non avrete visto lupi o animali strani.....magari vivete di cio' che vi dà la brughiera...vedo che avete delle piante essiccate..nella vostra casa....sono molto stanca, abbiate comprensione per un prete ed una donna....una tisana calda non vi costerà grande cosa......"......Entrare in casa ci dava modo di parlare con calma e magari quel quadro poggiato sul tavolo.......
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“C'è un solo modo per scoprirlo...” disse Icarius a Clio, per poi tirare fuori la teca.
Era in pietra e lavorata con maestria. E su di essa erano incise queste arcane parole: “Qui riposa Damasgrada la perfetta.” |
“L'unica cosa che posso dirvi” disse Ezio ad Altea e alle tre donne “è che lord Guisgard è al sicuro, costretto a nascondersi. Ma vi è un usurpatore al suo posto e va annientato. Insieme a chi lo appoggia e protegge.”
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Velven strinse forte Gwen contro il suo petto e restarono così, senza dire più nulla, per un lungo istante.
E nel cuore della ragazza di Avalon passarono tante immagini, tante emozioni e tante sensazioni. Poi mangiarono e restarono uno accanto all'altra per tutta la notte. Ma prima che spuntasse l'alba, Gwen si svegliò di colpo. Era ancora fra le braccia di Velven e subito cominciò a sentirsi strana. L'incanto della strega. Il Sole spuntò del tutto e Gwen tornò ad essere una colomba. |
A quelle parole di Elisabeth la donna apparve titubante, ma poi annuì e fece entrare il Priore Tommaso e la moglie di De Gur nella sua casa.
E mentre preparava la tisana, il religioso indicò qualcosa ad Elisabeth. Di guardare alla parete, dove c'era appeso un inquietante disegno. Sembrava raffigurare una terribile fiera sconosciuta. http://www.allmystery.de/i/tx2NAgJ_Vik4h7_bete.jpg |
Io e Velven passammo una serata fantastica e la notte dormimmo l'una nelle braccia dell'altro.
Poco prima dell'alba mi svegliai; iniziai a sentirmi strana, la trasformazione stava avvenendo. Diedi un leggero bacio a Velven, cercando di non svegliarlo e lasciai che il mio corpo mutasse di nuovo. Finalmente colomba, passai dalla porta semi aperta e volai in salotto. Speravo di trovare la finestra aperta, ma non fu cosi`. Dovetti quindi aspettare che Velven uscisse per uscire anch'io. |
"Mi auguro voi stiate dicendo il vero milord Ezio...se lui è al sicuro per ora l'importante è questo e sia il vero Guisgard..anche se non capisco il motivo di quei biglietti".
Poi parlò dell' usurpatore al suo posto e di chi lo proteggeva...andava annientato.."So tutto.. so benissimo la storia del sosia" ma non volli dire della lettera e dove la trovai, dovevo fidarmi di lui prima "Non chiedetemi come..nulla avviene per caso vero? E se il destino ha voluto lo sapessi vi è un motivo e pure altro, è a Corte e io ho parlato con lui..ma...ho sempre pensato non fosse il vero Guisgard, si dice era nella brughiera questo sosia e lo vide Lord Albano anni fa...ma se voi siete fedele all' Austero lo sapete no? Non so se quel ragazzo è stato portato inconsciamente al Palazzo perchè lui non regna Capomazda, a decidere è Rodolfo e ha detto pure lui è fedele all' Austero, effettivamente...chi è fedele all' Austero non oserebbe mai mettere al seggio ducale una persona non appartenga alla stirpe dei Taddei..infatti mostra una immotivata avversione nei miei confronti e pure di lady Sissi..si nota benissimo..la versione che egli ha dato è..che questo presunto Duca sia stato trovato sul gorgo del Lagno e ha perso la memoria, ovvio per non mostrare egli non sa come muoversi..eppure..vi sono stati degli episodi..in cui lui ha mostrato di essere uguale a Guisgard, ovvero di sapere cose solo a lui conosciute" alzai le mani pensando al fatto della suora e l' orfanello..era tutto preventivato? Poi guardai le donne.."Ditemi, devo rimanere qui oppure cosa devo fare..perchè avete chiesto il mio aiuto? Avete altre persone che sono dalla vostra parte..perchè se Guisgard non ha scritto quei biglietti..allora vi è qualcuno che sa di me e cosa vi era tra me e lui" e trassi un profondo sospiro, fosse stata la volta buona qualcuno fosse giusto e onesto? E ricordai appunto la tomba di Guisgard era vuota "Eravate presente al suo funerale?". |
La donna pur non essendo felice della mia richiesta.....si mostro' gentile e ci apri' la sua casa....era molto semplice...aveva l'odore del mio studio....il mio pensiero fece un salto all'indietro.....quanto mi mancava....ci sedemmo ad un tavolo......e poggiai la tela in bella mostra....vicino al braccio del Priore....intanto...mentre la donna si accingeva a prepararci la tisana......il mio sguardo andava ad ogni piccolo particolare...ma Tommaso...fu piu' veloce di me....e nella parete accanto alla finestra vi era un disegno.......vi era raffigurata una bestia di dimensioni enormi rispetto ad un lupo la cui forma della zampa...mi ricordo' il calco che Tommaso mi fece vedere.....c'erano degli uomini....uno era stato attaccato dall'animale..e gli giaceva sotto le zampe...gli altri cercavano di ucciderlo.........Mi voltai intorno ma in quella casa...non vi era altro che quel disegno alle pareti...e pochi suppellettili........ritornai composta al mio posto quando la donna ci venne incontro con le tazze fumanti........" Siete un dono dal cielo Signora......anche se non fosse una tisana...e' un ottimo scaldamani....rincuora in queste notti umide e fredde...........il profumo e' ottimo.....e' Timo....si....e' molto rinfrescante........come mai vivete sola in questo posto...corrono voci così strane, che fanno rizzare i capelli sulla testa.......voi...sembrate esserci nata in questo posto....mi sbaglio.....?....."......tenevo la tazza tra le mani.......era calda......il Priore sembrava taciturno...non aveva toccato la tazza........aveva paura di essere avvelenato ?....solo perchè avevamo fatto delle innocenti domande ad una vecchina ?......odorai il contenuto della tazza....sembrava buono....." Il disegno al muro...lo avete fatto voi ?..."......girai il quadro verso la donna..." Guardate...un nostro amico ne ha fatto uno simile...che ne dite ?...."....
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Osservai la teca con vivo interesse, trattenendo il fiato.
Mia Amata poteva essere lì, nascosta in quella teca. Poi la scritta, e restai delusa. "Oh.." Mormorai "Qui non si parla di Mia Amata.." Sorrisi appena "Beh, vuoi vedere che abbiamo trovato un'altra arma, o qualcosa del genere?" Scuotendo appena la testa "Speravo davvero di trovare Mia Amata..." Sospirai. Osservavi nuovamente la teca "Apriamola..." Con un sorriso. |
Alfine, avevo trovato la mia preda, scorgendola attraverso le sue fredde parole, fredde per il distacco che volevano esprimere, fredde nella blasfemia che le caratterizzava.
Mi mantenni calmo, perché capii che proprio in quel momento, la mia caccia diventava tale, proprio in quel momento, attraverso l'ambasciatore, mi sarei lanciato alla seguita della pista.....Non potevo permettermi di sbagliare, era Dio a chiedermelo. -Invero, buon signore- risposi, rivolto all'ambasciatore, -Quella che avete enunciato è la consapevolezza che io stesso, sulla mia pelle, sto raggiungendo. Ci si rivolge a Dio, lo si prega, si è devoti a lui, eppure tale cosa appare irrazionale......E' il mondo ad affermare questo, non io- Abbozzai un mezzo sorriso, mentre mi accingevo a raccontare una mezza verità; c'era il rischio che lord Cimmiero conoscesse la devozione che mi animava, ed anche se la cosa era improbabile, non potevo correre rischi: -Non è stato sempre così. Un tempo anch'io credevo nel Dio degli Eserciti, eppure ho imparato, sul campo, che l'unico vero dio è il braccio che impugna la spada, e l'abilità contenuta in esso- |
Giunse il mattino e Velven si svegliò.
E con sua meraviglia non trovò più Gwen accanto a lui. La chiamò e poi la cercò per tutta la casa, naturalmente senza risultato. Era così triste e deluso che neanche si accorse della colomba appollaiata su una mensola. Aprì allora la finestra per lasciare entrare la fresca e profumata aria di quel mattino. E subito dalle strade si cominciò ad udire l'animazione che le attraversava. Era infatti il Giovedì Santo. |
“Per ora” disse Ezio ad Altea e alle tre nobildonne “l'unica cosa che vi chiedo, anzi che vi chiede l'anima dell'Austero e tutto il sangue della stirpe Taddeide, da Ardea ai giorni nostri, è di remare tutti nella stessa direzione. Dimenticare screzi, antipatie e divisioni. Perchè tutti coloro che sono stati chiamati hanno a cuore di scacciare i traditori dal ducato.”
“Chi sono i nemici del ducato, dunque?” Chiese Sissi. “Lord Cimmiero, che non ha abbandonato le sue mire su Capomazda” rispose Ezio “e naturalmente l'impostore che ora siede sul seggio ducale, affiancato dai suoi complici.” Guardò poi Altea. “Chiunque vi vede non fa fatica ad immaginare che eravate la prediletta del duca. Prediletta in tutti i sensi, milady.” |
Icarius annuì a Clio e cercò poi il modo per aprire quella teca.
Ma la sua bellezza e particolarità era pari alla solida fattura con cui era stata forgiata. “C'è una serratura qui...” disse il presunto duca “... ma credo occorra una chiave...” controllò allora nella muratura, ma non vi era nulla “... come faremo ad aprirla ora?” Fissando la ragazza. “Forse dobbiamo cercare qui intorno...” guardandosi poi intorno “... o magari tornare nella chiesa...” |
Una chiave...
Osservavo pensierosa la teca. Poi trasalii. "Ma noi abbiamo la chiave!" Esclamai, prendendo la misteriosa arma, per poi provare a vedere se quella era la chiave per aprire quella misteriosa teca. |
"E' tutto così strano" dissi guardando il fuoco che scoppiettava "sembra stiate parlando a nome dell' Austero" e guardai Ezio..come fosse arrivato da un passato.
"Certo..Cimmiero è nostro nemico...e secondo me sta escogitando qualche mossa..Maurania è un paese liberale e ateo e quindi mirano a far sparire la religione da Capomazda e so ci sono delle forze del male qui vicino..sospettavo di Rodolfo ma non immaginavo fossero dei gravi nemici, nemmeno quel finto duca...sapete qualcosa di lui?" e istintivamente mostrai il ciondolo.."Voi sapete qualcosa di questo?". Le sue ultime parole mi fecero ammutolire...chiusi gli occhi per un attimo..speravo solo non mi stesse prendendo in giro.."Lui è sempre vicino a me e per questo non sono scesa a patti con nessuno, e pure perchè lo ho sempre nel cuore". |
La vecchia gettò uno sguardo sulla tela mostrata da Elisabeth, senza però tradire alcuna emozione.
“Vivo qui perchè amo la tranquillità.” Disse. “E con me vive mio nipote. E' suo quel disegno.” Indicando il disegno appeso alla parete. “Lui ama dipingere animali strani, particolari.” “Più che particolari, direi mostruosi.” Fece il Priore Tommaso mentre ascoltava ogni parola interessato, sorseggiando la tisana. “Animali che si sentono in ogni leggenda.” Fissandolo la vecchia. “Beh, non tutte le leggende parlano di simili bestie...” mormorò il religioso “... ed immagino voi vi riferiate alle leggende del posto. E se ricordo bene da queste parti una sola leggenda parla di un animale indefinito e feroce che semina il terrore nella brughiera.” “Non mi intendo di queste storie.” Sbottò la vecchia. “Mio nipote è l'appassionato di certi racconti, non io.” |
Icarius restò sorpreso e poi sorrise a quelle parole di Clio.
“Si, vero...” disse annuendo “... hai ragione, brava!” La ragazza allora provò a vedere se davvero aveva fra le mani la vera chiave della teca. E così fu. Inserita nella teca provocò uno scatto ed un attimo dopo quella custodia si aprì davanti a loro, mostrando il suo contenuto. I due videro allora una meravigliosa spada, di una fattura sconosciuta, di purissimo acciaio e titanio e con arcane parole, forse di una lingua e di un'epoca oggi dimenticate, incise a fuoco con tutta la maestria di un'arte forse perduta sulla solida lama. http://www.dlcoyun.com/wp-content/up...ul-calibur.jpg |
Ezio guardò il ciondolo mostrato da Altea.
“Vi è la civetta, dunque credo riguardi anche i Taddei.” Disse. “Del sosia non sappiamo nulla. Probabilmente è un fantoccio nelle mani di chi ha vere ambizioni sul ducato. Dunque voi credete che tutto il complotto sia stato ordito da Rodolfo? Interessante... e ditemi... vi erano altri con lui? Altri che affiancano quel traditore ed il falso duca? Cercate di ricordare tutto, è importante...” con tono serio “... e rammentate anche se lord Guisgard vi rivelò mai di possibili suoi nemici, o di qualcuno che lui temeva potesse tramare nel buio... eravate la sua amante, dunque frequentavate stabilmente il suo letto, milady, deve allora avervi fatto qualche confidenza...” |
La Donna.....era capace di tenere a freno le proprie emozioni.....sembrava lo avesse imparato per esperienza.....doveva avere un bel volto da giovane......." Vostro nipote.......da queste parti ci sono molti artisti....deve essere un dono che gli Dei infondono agli uomini......che sanno leggere tra le pagine della natura.....umana ed animale........e per quanto riguarda la tranquillità....vi do' ragione....sembra esserci una sorta di Silenzio molto enigmatico...quasi qualcuno volesse dirci qualcosa e non riuscissimo a comprendere......".......Disegnare alcune creature...poteva anche venire da menti disturbate....o da forti immaginazioni........fatto era ....che la leggenda si faceva viva....tra le mani di chi pensava di vedere....."....pensate che vostro nipote...ritornerà questa notte ?..."...
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Restai esterrefatta da quello che vidi.
Mai avevo veduto un arma tanto bella e nobile. "Questa non è Mia Amata..." Mormorai "Ma è.. È.. è.." Esitai "Stupenda..." Senza togliere gli occhi da quella splendida spada. |
“Mio nipote...” disse la vecchia, fissando il Priore Tommaso ed Elisabeth “... cosa volete da lui? Non ha fatto nulla! Lasciatelo in pace! Cosa volete da noi? Perchè non ve ne andate via! Andate via e lasciateci in pace!”
“La vostra reazione è alquanto strana, signora...” fece il religioso “... temete forse qualcosa?” “Voi volete spaventarci!” Gridò la vecchia. “E noi non abbiamo fatto nulla di male!” Visibilmente stravolta. |
"Le mie sono solo ipotesi...pure lady Sissi ha visto come quel Rodolfo parla a nome del..presunto Duca..infatti egli è solo, non vi sono uomini a suo servizio..è strano..dove avrebbe potuto trovarlo? Nella brughiera, ma da solo? Dico questo perchè insieme al sosia vi sta una donna che conosco ovvero Clio..più volte mi sono chiesta cosa facesse li con loro, poichè ella era nel viaggio della Santa Caterina che poi portò il Duca al trionfo e so conosceva il Duca pure da giovane...lei non la vedo una nemica, anzi se tutto questo fosse vero, io inizio a temere per la sua incolumità".
Risi alle parole di Ezio..."Nemici? Non penso nella intimità Guisgard parlasse dei suoi nemici non pensate...eppure ne ha avuti molti e forse chi non accettava egli avesse preso il posto di Dominus..uno dei suoi grandi nemici fu un simbolo l' Asso di Picche e Rodolfo ha detto ora è Maruania" guardai lady Sissi.."Comunque, diteci cosa dobbiamo fare..nel biglietto è scritto Guisgard vuole io rimanga qui e ci avrebbe dato le direttive..potremmo parlarne qui all' infinito..ma come dobbiamo agire?". |
Velven si alzo` e inizio` a chiamarmi. Era triste e io non potevo fare niente. Mi sentivo terribilmente impotente in questo stato.
Apri` la finestra per far entrare un po' d'aria fresca, ma non si accorse di me. Fuori c'era un gran fermento. Subito non capii perche`, ma poi rammentai che era giovedi` santo e la citta` si preparava alla Pasqua. Feci per uscire e Velven mi vide. |
Se io fossi stata nei suoi panni....avrei avuto la stessa reazione, sarei spaventata......ma la paura avviene perchè celiamo qualcosa......perchè qualcuno ci minaccia..o perchè abbiamo visto qualcosa che non dovevamo vedere......
" Mi dispiace se io e il Priore siamo apparsi ......in questo modo.....non vogliamo farvi del male e non vogliamo accusarvi di nulla....Un prete e una donna.......non credo possano farvi del male.....ma se questo vi spaventa......noi andremo via...vero Priore Tommaso....."..... |
Era una spada dalla bellezza straordinaria.
Identificarne lo stile era impossibile, visto le sue fattezze così particolari e lontane da ogni altra spada conosciuta in questo tempo. Sotto i bagliori della Luna e delle stelle, immersa in quell'enigmatica penombra figlia della notte Capomazdese, la sua lama sembrava emanare bagliori azzurrognoli, come se il suo elemento naturale fosse l'acqua. Icarius, attirato da tale bellezza, la impugnò, ma quando cercò di estrarla dalla teca non vi riuscì. “E' pesante...” disse stupito “... pesante come se fosse di pietra...” Ma in quel momento si accorse di qualcosa. Nella teca, infatti, vi erano incise altre parole, stavolta in Afragolignonese arcaico, ma comunque decifrabili, che così recitavano: “Cosa lega la Vergine Maria, Satana e l'arma impugnata da molti cavalieri?” “Sembra un arcano...” Icarius a Clio. |
Salutammo così il maestro, che si ritirò in preghiera.
Entrambi eravamo grati a quell'uomo saggio, che ci aveva accolti ed aiutati senza riserva alcuna. Una volta fuori dalla grotta, ci guardammo intorno. In lontananza, udimmo le campane del Santuario e, almeno per me, fu quasi come la benedizione ad intraprendere un nuovo cammino. "Bene" dissi a Bernard " Cosa facciamo adesso? Torniamo da Vecia e dal marito o ce ne andiamo altrove?" |
Bernard e Tessa lasciarono l'eremo del vecchio, ritrovandosi poco distanti dal Santuario di San Michele.
L'ex galeotto si fece il Segno della Croce al rintocco delle campane. “Direi di tornare da Vecia e da suo marito.” Disse poi a Tessa. “Sono stati ospitali e non mi va di andarmene così. Lì decideremo da dove cominciare poi le nostre ricerche.” E col carretto tornarono al borgo degli anziani coniugi, che era animato da una festosa agitazione. Era infatti il Giovedì Santo. Il carretto si fermò davanti alla casa dei vecchi e Bernard aiutò Tessa a scendere. E all'udire il rumore del carretto, Vecia uscì subito sulla staccionata. “Salute!” Guardando Tessa. Ma restò sorpresa nel vedere quel giovane uomo. “Voi...” mormorò. “Si, sono io.” Sorridendo Bernard. “Senza più la maschera.” “Oh, Bontà Divina!” Esclamò la vecchia, per poi andare loro incontro. “Come hanno potuto chiudere il vostro volto in quella maschera? Siete bello ed era un peccato...” L'ex galeotto sorrise. In quel momento arrivò anche Oldano. E restò anch'egli sorpreso. “Ragazzo mio...” fissando Bernard “... ti vedo bene... non ti ricordavo così bello... la maschera ti ha fatto bene. O forse è il matrimonio.” Sorridendo a Tessa. |
“Si, immagino che nell'intimità con voi lui facesse altro...” disse Ezio annuendo ad Altea “... cercheremo di scoprire qualcosa anche su questa Clio... comunque non dobbiamo fidarci di nessuno.” Guardò la dama e le tre nobildonne. “Io sono qui con nuove direttive. Quelle che attendevate. Vi è una lettera. Scritta tempo fa da un nobile di Capomazda ora però deceduto. Parlo di messer Albano. Ebbene quella lettera fu consegnata a lord Gvineth perchè ritenuto fedele ai Taddei, essendo egli imparentato con loro, ma oggi purtroppo andata perduta. Quella lettera è un documento che vale come prova. Grazie ad essa viene attestata l'esistenza di un sosia del duca. Dobbiamo ritrovarla.”
E istintivamente Sissi e le due sorelle guardarono Altea. Loro infatti sapevano che la lettera era conservata da lei. |
La donna restò in silenzio a quelle parole di Elisabeth.
“E' vero...” disse il Priore Tommaso “... è vero, noi non vogliamo farvi alcun male, signora... ma solo scoprire cosa si nasconde in queste lande...” “E lo cercate qui a casa nostra?” Chiese la vecchia. “Lo cerchiamo ovunque si nasconda.” Rispose il religioso. In quel momento si udirono dei passi provenire da fuori. “E' mio nipote...” mormorò la vecchia. |
La colomba fece per spiccare il volo e Velven si accorse di lei.
“Si, vola libera, amica mia...” disse malinconico, ripensando alla sua Gwen. La colomba uscì e volò sulla città in festa. E tra la folla notò una donna incappucciata, ma col volto ben visibile. E le parve di vedere Cassaluia. |
A quelle parole di Ezio trasalii...avevo in mano una bomba ad orologeria..le donne mi guardavano..mille paure...e se avessi fatto un errore.
Ma misi la mano nella mano tremante nella sacca e gliela porsi..."Forse parlate di questa?". |
Icarius provò a impugnare la spada senza successo.
Sembrava quasi che non volesse uscire dalla teca. Ma poi ci accorgemmo di un enigma, nell'idioma conosciuto. Lo lessi e rilessi tante e tante volte. "Sì, è proprio un arcano... probabilmente bisogna risolverlo per poter avere la spada.." alzando gli occhi su Icarius "Eppure non mi viene in mente nulla..." pensierosa. |
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