Camelot, la patria della cavalleria

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elisabeth 18-11-2009 18.40.24

Detto, fatto, andammo con volto angelico ed aria di chi si scambia solo qualche pettegolezzo, la vegetazione al di la' delle mura era abbastanza rigogliosa e i rovi potevano celare le nostre spade, ora sul carro avrebbero trovato solo, vestiti e belletti......guardai Llamrei..." cara amica quando torneremo a Camelot ci concederemo veramente una passeggiata spensierata, chiacchierando del piu' e del meno...senza avere il timore che qualcuno sbuchi fuori all' improvviso....." detto questo alleggerite dalle armi tornammo al carro

Hastatus77 18-11-2009 20.23.37

In che brutta situazione mi ero buttato!
Non conoscevo per nulla il posto e dovevo far perdere le mie tracce il più velocemente possibile.
Girai nella prima via laterale che incontrai e continuai a correre... speravo che la situazione dai miei amici fosse migliorata.

llamrei 18-11-2009 20.55.30

Dopo una sonora risata scambiata con Elisabeth per la sua considerazione (sognavo veramente di rilassarmi e non pensare a guardarmi alle spalle) e dopo aver nascosto le armi, ritornammo dove erano i nostri amici.
La piazza era ancora tutta in subbuglio e sarebbe stata cosi finchè le guardie o qualche buontempone non avrebbe avuto in mano lo scalpo di Hastatus!!
Chissà dove si era cacciato! Di certo non potevamo iniziare lo spettacolo senza uno degli attori principali!!!
Nell'attesa mi rivolsi a Elisabeth chiedendole:
"Mia cara amica, sapete che di voi ho la massima fiducia. Ora la ripongo nuovamente fra le vostre mani e voi ne avrete la massima cura, vero?;) Ebbene, detto ciò, credo che la vostra fantasia ci possa venire in aiuto: avete una idea per la creazione dello spettacolo? Ah in tempi brevi: sembra che lo scalpo di Hastatus non tarderà a spiccare in centro della piazza!:D:D"

elisabeth 18-11-2009 21.37.49

Era una parola, altro che fantasia li' ci voleva un miracolo......Ma forse.......Il Domino.....maschere bianche e mantelli con cappuccio neri...tutti uguali....ma eravamo in cinque.......Frate Elia.....il convento...se qualche fraticello di buona volonta' avrebbe acconsentito al travestimento, in piazza saremmo stati di piu'.....e Sir Hastatus avrebbe potuto nascondersi al convento....le guardi non avrebbero potuto sapere se sotto la maschera c'erano uomini....e quindi con un po' di buona volonta'.....

Guisgard 18-11-2009 22.26.42

Intanto, nel carrozzone, sospirando per lo scampato pericolo, Guisgard era seduto sul baule dei costumi con in mano quella maschera che aveva celato il suo volto ai soldati.
"Noir Faineant, salute mio buon amico!
Il pericolo hai scampato, gioioso ti dico!"
Prese a dire Jigaen.
"Stavolta pensavo fosse davvero la fine!" Disse Guisgard.
"Devi ringraziare Hastatus e Colombina
se sei ancor con noi e non alla berlina!"
Aggiunse il menestrello.
E a quelle parole il cavaliere sorrise.

Morris 18-11-2009 22.38.20

Andai incontro all'uomo vittima del furto....urlava a più non posso e le guardie non riuscivano a calmarlo.
"Buon uomo...signore guardie...noi artisti avremmo bisogno di un pò di tranquillità.. domani ci aspetta una recita per persone importanti del posto..posso permettermi di restituirvi il doppio di quello che vi è stato sottratto? E a voi soldati ..una cospicua ricompensa da spendere a vostro piacimento?!
Tirai fuori tre fagotti..in pelle..colmi di denaro: cucii la bocca dei miei interlocutori per chissà quanto tempo!
Sir Hastatus e Sir Guisgard. non avrebbero corso più alcun pericolo..in tal senso.
Tornai tranquillamente al carro, dovevamo organizzarci al meglio.

http://www.motleyhealth.com/images/B...tian_Bale2.jpg

Guisgard 18-11-2009 22.54.11

"Messer Morris, cavaliere leale e forzuto,
il vostro gesto vi ha mostrato anche astuto!
La vostra azione di pagare quel derubato è lecita
e ci darà la tranquillità di preparar la nostra recita!"
Disse Jigaen saltellando incontro a Morris.
Guisgard allora, calmatasi la situazione per le strade, decise di uscire a fare qualche passo.
"Ho bisogno di aria" pensò "o qui dentro impazzirò."

elisabeth 18-11-2009 23.00.48

Il denaro riusciva sempre a sistemare tutto......e io potevo essere testimone del fatto che nei secoli non sarebbe cambiata la cosa...anzi......la piazza era tornata silenziosa e la gente sembrava non facesse piu' caso a noi......lo spettacolo di domani...quella si che sarebbe stata un' impresa.....mi sedetti sui gradini di una casa........la giornata era bella.....sarei andata al convento........era tanto che non mettevo piede in chiesa.....e poi frate Elia e i suoi esperimenti alchemici..........

Guisgard 18-11-2009 23.07.18

E mentre Elisabeth era tutta presa dai suoi pensieri, sentì una voce alle sua spalle.
"Il Fannullone Nero sembra debba tutto a Colombina!" Esordì Guisgard. "Il vostro intervento è stato assai opportuno, come quello di sir Hastatus. E quelle lacrime poi, sembravano vere! Ma mi chiedo...erano genuine perchè temevate per me...o era solo il vostro talento di attrice?"
Detto questo rise di gusto.

elisabeth 18-11-2009 23.18.28

" Colombina, vivace, graziosa, furbetta e bugiarda......caro il mio Arlecchino...qualsiasi cosa vi dicessi...non mi credereste mai...........lacrime, d'amore o di paura.....lacrime di stupore o di sollievo......chissa'.....lacrime Sir Guisgard......lacrime......"....mi alzai dai gradini e cominciai ad andare verso il covento

Guisgard 18-11-2009 23.27.38

"Conosco una vecchia canzone che un cantastorie recitava al mio paese ogni anno durante la festa di Sant'Antonio" prese a dire Guisgard cominciando a seguire Elisabeth "e il ritornello faceva così...La favola di Arlecchino, Arecchino e Colombina, san piangere, san ridere, ma soltanto con la macherina!"
Poi aggiunse:
"In fondo, come diceva quella canzone, ognuno di noi porta una maschera...non credete?"

elisabeth 18-11-2009 23.36.32

" Diciamo che la vita e' un superbo palcoscenico, c'e' chi recita la verita' c'e' chi recita la menzogna...........il mio volto la mia maschera, leggerete su di esso, il mio stupore, odio e rancore.....vedrete il rossore o il pallore della paura.......lacrime.....di gioia, dolore e sollievo......il mio volto e' la maschera che cela la mia anima"

Guisgard 18-11-2009 23.56.32

Guisgard per un attimo riflettè sulle parole di Elisabeth.
Ed in quell'attimo tanti pensieri attraversarono la sua mente ed il suo cuore.
Parole e sospiri appena sussurrati, paure e sogni solo accennati.
Guardò il volto pensieroso di Elisabeth.
Avrebbe voluto dire qualche cosa. Qalunque cosa, pur di non restare in silenzio.
Ma in quello stesso momento si accorse che erano arrivati davanti alle porte del convento.

elisabeth 19-11-2009 00.09.13

Avevo zittito Sir Guisgard......non poteva succedere......" bene, io sono arrivata....spero che frate Elia sia lbero dai suoi lavori quotidiani e poi un po' di pace in chiesa mi fara' bene.........li' almeno non dovro' preoccuparmi di quello che pensera' di me il buo Dio...." Bussai a quel portone ......

Guisgard 19-11-2009 00.17.37

Pochi istanti dopo, un vecchio monaco aprì il portone.
"Cosa desiderate, figlioli?" Chiese.

elisabeth 19-11-2009 00.26.18

" Ecco padre vorrei incontare Frate Elia, e godere un po' della pace che regna nella vostra casa........."...mi rivolsi a Sir Guisgard......" voi cosa intendete fare ?..."

Guisgard 19-11-2009 00.29.08

Guisgard la fissò per alcuni istanti.
"Forse avete bisogno di restar sola...vi attenderò qui fuori. Quando uscirete mi troverete qui."

elisabeth 19-11-2009 00.39.27

"Il convento e' grande abbastanza perche' ognuno di noi possa stare in pace con se stesso......non state qua fuori...siamo molto conosciuti da queste parti ...e non mi sembra il caso.....almeno potro' stare tranquilla senza avere il pensiero di sapervi fuori...".....

Guisgard 19-11-2009 00.44.07

"Allora passeggerò nel cortile del convento" rispose Guisgard "così non dovrete stare in pena per me."
Il vecchio monaco allora fece cenno ai due di entrare.
E mentre Guisgard uscì nel cortile, il monaco condusse Elisabeth nella cappella del convento.
Dentro vi era un frate intento a recitare una litania alla Santa Vergine.
Uditi i passi dietro di sè si voltò.
Era frate Elia.
Concluse la sua litania e si avvicinò ad Elisabeth.
"Benvenuta, figliola." Disse sorridendole.

Morris 19-11-2009 00.47.40

"Jigaen, menestrello e giullare..dal discreto rimare
Sir Morris, è disposto con voi anche a saltellare
Vi ringrazia per le belle parole e per il distinto parlare
Giochiamo a chi ride per ultimo, vi voglio sfidare"

Buffe boccacce, occhi storti e mille strani volti
Passarono su quelle facce di allegri cascamorti
La gente ed i bimbi attorno..ridevano a crepapelle
Anch'essi iniziarono a sbeffeggiar le proprie rotelle

Jigaen, credeva di potere ben battagliare
Ma, Sir Morris, che Shalimar sapeva ben imitare
Nitrì di gusto..ed una reazione Ilare fece scattare
Jigaen ed il pubblico cominciarono a ridere e ad urlare

La vittoria così ..a me.. fecero decretare
Io vinsi.. e Jigaen.. rimase senza fiatare

http://www.liberiteatri.it/FOTO%20DI...1copertina.jpg

elisabeth 19-11-2009 00.48.29

" Buongiorno padre, sono felice di rivedervi...dopo la notte turbolenta.....avevo bisogno di pregare in vostra compagnia, e' tanto che non mi rivolgo a un padre spirituale.......e mi sento addosoo la stanchezza di secoli di vita......".......

Guisgard 19-11-2009 00.53.31

"Cosa ti rende tanto stanca, figliola?" Chiese il frate, mentre la luce del mattino penetrava dalle alte vetrate della cappella, squarciando la penombra che dominava nelle lunghe navate laterali e creando un alone che pareva rendere vive le statue di quel santo ed austero luogo.

Guisgard 19-11-2009 01.39.17

Grazie all'espediente di Morris, le guardie avevano, almeno per ora, smesso di inseguire Hastatus per le strade della città.
Il cavaliere di Camelot però aveva trovato rifugio in una vecchia bottega disabitata.
Tutto questo grazie a quel ragazzino che aveva aiutato lui ed i suoi compagni la notte scorsa.
"Potete uscire, signore" disse il ragazzino "sembra che abbiano smesso di inseguirvi."



Intanto, un nuovo accadimento gettò fermento per le strade di Tintagel.
Un nutrito gruppo di persone, formato da uomini, donne e bambini, era giunto in città.
Furono subito fermati dalle guardie.
"Abbiate pietà, signori" disse il capo di quel gruppo di nuovi arrivati "noi veniamo da Inyhill, o almeno ciò che resta di quello sfortunato luogo. La notte scorsa fummo attaccati da una misteriosa compagnia di cavalieri. Assalirono le nostre case, massacrando adulti e bambini. Radendo al suolo il villaggio senza la minima forma di pietà. Noi riuscimmo a salvarci solo perchè non eravamo al villaggio. Giungemmo poco dopo, da una fiera, scoprendo quell'orrore. Chiediamo di poter essere ospitati qui da voi."
"Chi sono questi cavalieri che hanno assalito il vostro villaggio?" Chiese colui che comandava le guardie, ovvero sir Geowan, fratello del barone.
"Ignoriamo chi fossero" rispose il capo dei nuovi arrivati "l'unica cosa che sappiamo è che erano ricoperti da spesse armature nere come il carbone ardente e che parlavano una lingua per noi incomprensibile. Nessuno di noi aveva mai udito un simile idioma prima d'ora."
"E sia" rispose Geowan "sarete accolti qui. Ma dovrete pagare un tributo!"
"Ma non abbiamo più niente, milord!" Rispose disperato il capo dei fuggitivi.
"Siete fortunati, miserabili senza casa!" Tuonò Geowan. "La generosità del duca gioca a vostro favore...resterete ugualmente qui, ma sappiate che dovrete lavorare gratutitamente per il nostro signore. Almeno per dieci anni!"
Detto questo, Geowan ed i suoi ritornarono al castello, mentre i loro cavalli sollevarono una nuvola di polvere che ricoprì i sudici e strappati vestiti di quegli sfortunati nuovi arrivati.

Hastatus77 19-11-2009 13.31.15

"Ragazzino, ho ancora bisogno di te, vorrei essere prudente, quindi ti chiederei di andare in perlustrazione per verificare se tra qui e il carrozzone ci sono ancora in giro delle guardie. Ti seguirò da lontano... quando avrò raggiunto i miei amici ti ricompenserò per il tuo aiuto."

Guisgard 19-11-2009 14.20.53

Il ragazzino corse fino al carrozzone, scrutando ogni angolo ed ogni vicoletto di quel percorso.
E dopo un pò ritornò dal cavaliere.
"Signore" disse "i fatti di stamane, con l'arrivo di quei fuggiascgi, hanno attirato l'attenzione di tutte le guardie baronali. Disfatevi di quel mantello e tornate dai vostri amici. Non correte più alcun pericolo.


Intanto, al carrozzone, Morris, Llamrei e Jigaen attendevano il ritorno degli altri per cominciare a preparare la loro recita.
E vedendo visibilmente preoccupate Llamrei, il menestrello cominciò a dire:
"Euripide affidava la tragedia al coro,
mentre Aristofane all'istinto suo tesoro.
Noi invece, esordienti in questo campo,
abbiamo una sola via di scampo:
di abbozzar l'inizio di una trama
altrimenti il barone ci passerà a fil di lama!"


Intanto nel convento, frate Elia si era accorto della stato d'animo di Elisabeth.
"Figliola" cominciò a dire "qualsiasi risposta cerchi la troverai solo dentro di te. Io sono qui per ascoltarti se vorrai aprirmi lo scrigno dei tuoi pensieri."
Guisgard, nel frattempo, vagava nel cortile del convento.
Anch'egli alla mercè dei suoi pensieri, in balia tra dubbi e desideri.

llamrei 19-11-2009 14.26.07

"Hai ragione gullare...ma sembra che la mia vena ispiratrice stia latitando...Aspettate: e se impersonassimo i personaggi della famiglia del barone caricandoli al positivo? In tal modo non potremmo far altro che farci apprezzare maggiormente da codesto signore..e ingraziandocelo...forse riusciremo ad arrivare dove vogliamo...Morris, tu che dici, mio buon amico?"

Hastatus77 19-11-2009 17.11.08

Ritornai finalmente dai miei compagni.
Prima di rientrare però nel carrozzone mi rivolsi al ragazzo:
"Qual'è il tuo nome ragazzino... Queste monete sono per te... Visto che sei così sveglio e lesto, ti piacerebbe guadagnare qualche altra moneta? Dovresti solo restare nei paraggi e avvisarci se succede qualcosa di inconsueto... nessuno farà caso ad un ragazzino che si aggira attorno al nostro carrozzone."

elisabeth 19-11-2009 18.59.26

" perdonatemi padre...credo che essere venuta qui sia stata una mossa avventata in questo momento....ci sono circostanze in cui si cerca un po' di pace e poi ci si rende conto che bisogna prima pensare alle cause in sospeso......quando tutto sara' finito...verro' a trovarvi ve lo prometto" Detto questo uscii dalla cappella, andai verso l' uscita del convento ed incontrai un Sir Guisgard che a parer mio aveva fatto un solco a furia di fare avanti e indietro......cosi' mi avviai al carrozzone....diamine ero in ritardo...dovevo darmi una mossa...........il copione ?......la vita...di tutti i giorni.....tragedia divertimento e sarcasmo......ci saremmo aiutati a vicenda....

Guisgard 19-11-2009 20.02.05

Il ragazzino guardò Hastatus con ammirazione.
"Signore" disse sorridente "non voglio nessuna moneta! Farò come mi avete ordinato e terrò gli occhi aperti. Fidatevi di me."
Poi aggiunse:
"Tutti mi chiamano Arnò. Potete farlo anche voi."
Detto questo corse via.


Guisgard intanto era rimasto da solo al convento.
Elisabeth era andata via senza neanche aspettarlo.
Una lieve e fresca brezza si alzò dolce nell'aria.
Oggi era una bella giornata. La foschia, per la prima volta da quando erano giunti a Tintagel, non avvolgeva con il suo umido grigiore la città.
Il cielo era limpido e chiaro.
"Malinconico, amico mio?"
Guisgard si voltò incuriosito.
Era un vecchio frate, seduto all'ombra di un grosso albero.
"E' un pò che vi sento passeggiare e sospirare." Disse sorridendo il vecchio frate.
Guisgard si avvicinò e si accorse che quell'uomo era cieco.
"Oggi l'aria è dolce e fresca. Perche siete così pensieroso e malinconico?" Chiese il frate.
"Chi vi dice che lo sia?"
"Quando si perde il dono della vista" rispose il vecchio "si affinano altre capacità, altre sensibilità. Avvicinatevi..."
Guisgard accostò il suo volto vicino al frate, il quale iniziò ad toccarlo.
"Siete un giovane forte e di gentile aspetto" disse il frate "è fortunata lei."
"Lei chi?" chiese stupito Guisgard.
"Sono stato giovane anche io, cosa credete!" Rispose ridendo il frate. "Non siete di Tintagel, vero? Lo riconosco dal vostro accento."
"Non lo sono" rispose Guisgard "sono un attore itinerante."
"Non avete l'aria dell'attore." Disse il frate.
Poi, dopo un momento di silenzio, disse:
"Gran brutta storia..."
"Quale?"
"Quei cavalieri neri" rispose il frate "se io fossi giovane e forte gli darei la caccia."
"Voi? Ma se siete un chierico!"
"E' dovere di tutti combattere il male" rispose il frate "ma se fossi io a dar la caccia a loro, mi dedicherei su chi li comanda e li assolda!"
"Pensate che qualcuno li abbia assoldati? E perchè poi?" Chiese Guisgard.
"I dannati dell'Inferno" rispose il frate scuotendo il capo "ritornano solo per tormentarci. Richiamati dall'odio di altri vivi!"
In quel momento suonò la campana del monastero.
"Ora devo andare" disse il frate "abbiate cura di voi, ragazzo mio."
"Aspettate" disse Guisgard "vi accompagno."
"Conosco questo convento come le mie tasche" rispose il frate "voi, piuttosto, seguite sempre la vostra strada e non tentennate mai!"
Detto questo rientrò nel convento, lasciando Guisgard solo nel cortile, mentre il vento gli accarezzava i capelli.
http://www.dvdtimes.co.uk/images/montecristodvd1.jpg

elisabeth 19-11-2009 20.13.54

Ero appena andata via dal convento, quando mi accorsi che Sir Guisgard era rimasto al convento, perche' non mi aveva seguita ?.........ritornai sui miei passi....e lo incontrai appena fuori dal convento.." Sir Guisgard, perche' non siete venuto con me.......forse la colpa e' mia..sono volata via senza darvi il tempo neanche di rendervene conto.....ho dato per scontato che mi avreste seguita.............ma avete ragione non si deve mai dare nulla per scontato...e ora vogliamo raggiungere gli altri ?.."

Hastatus77 19-11-2009 20.22.51

Rientrai nel carrozzone ma subito notai che mancava Guisgard.
"Non mi direte che la mia fatica è stata vana? Ed Elisabeth dov'è finita?"

Morris 19-11-2009 20.59.29

Citazione:

Originalmente inviato da llamrei (Messaggio 12134)
"Hai ragione gullare...ma sembra che la mia vena ispiratrice stia latitando...Aspettate: e se impersonassimo i personaggi della famiglia del barone caricandoli al positivo? In tal modo non potremmo far altro che farci apprezzare maggiormente da codesto signore..e ingraziandocelo...forse riusciremo ad arrivare dove vogliamo...Morris, tu che dici, mio buon amico?"

Dico che siete geniale, le donne astute ed intelligenti mi fanno impazzire di gioia!
Sono assolutamente d'accordo!
Su..vi ascolto con millimetrica attenzione!

Guisgard 19-11-2009 22.21.53

"Non è colpa vostra, milady" rispose Guisgard ad Elisabeth "sono io che mi sono attardato nel cortile del convento, all'ombra di un grosso albero. Raggiungiamo subito gli altri."
Poi, mentre percorrevano la via che dal convento dava al luogo in cui si trovava il carrozzone, Guisgard, restato fino ad allora in silenzio, disse:
"Avete incontrato frate Elia? Sono certo che le sue parole vi avranno resa più serena..."

elisabeth 19-11-2009 22.41.01

stavamo correndo e io avevo l'ansia da ritardo....." Frate Elia l' ho incontrato, non ci siamo scambiati lunghi discorsi.....con lui il silenzio prende un valore importantissimo.....ti accorgi che il silenzio ha il suo suono, poi mi sono ricordata che non avevo il tempo di un ritiro spirituale............e allora ho fatto una promessa e sono scappata via......e se non raggiungiamo al piu' presto gli altri.......ci uccideranno......."

Guisgard 19-11-2009 22.54.23

"Non attardatevi per me, milady" disse Guisgard "voltate quella stradina e sarete nello spiazzo dove si trova il carrozzone. Io sarò tra voi molto presto."
Poi, guardandosi intorno con un espressione solare, aggiunse:
"Le chiare e soleggiate giornate d'inverno mi mettono il buon umore!"

elisabeth 19-11-2009 23.02.39

" Sir Guisgard, dove dovete andare adesso....non e' meglio che venite con me e raggiungiamo gli altri ?.......e comunque non posso obbligarvi, vado al carrozzone e diro' loro che ci raggiungerete a breve....." ....presi lo stradino consigliato e proseguii per il piazzale

Guisgard 20-11-2009 00.34.46

Guisgard, mentre faceva ritorno al carrozzone, fu avvicinato da una donna.
Era bruna e molto avvenente.
"Cavaliere" disse "per una moneta posso leggerti il futuro. Vuoi conoscere il tuo destino?"
"Vuoi ammaliarmi con le carte o con i tuoi occhi?" Chiese divertito Guisgard.
"I miei occhi non hanno nulla da dire" rispose la zingara "i tuoi si invece."
"E sia" disse Guisgard "vediamo cosa cela il mio futuro."
La zingara mischiò le carte e ne fece scegliere tre a Guisgard.
Poi iniziò a leggerle.
La prima carta raffigura Il Diavolo: Rappresenta le forze oscure nel mondo.
La seconda carta raffigura Gli Amanti: Rappresenta l'unione di due forze unite.
La terza carta raffigura Il Carro: rappresenta la vittoria ed il successo nel mondo.
"E tutto questo cosa vuol dire?" Chiese incuriosito Guisgard.
"Le carte che hai visto raffigurano il tuo destino." Rispose la zingara sorridendo.
Guisgard allora le diede la moneta e la zingara corse via svanendo nella folla.
Poco dopo, Guisgard raggiunse gli altri al carrozzone.
http://imstars.aufeminin.com/stars/f...1028-80923.jpg

Guisgard 20-11-2009 02.23.36

Guisgard così tornò al carrozzone.
In primis ringraziò Hastatus per il rischio che aveva corso pur di toglierlo dai guai.
"Grazie, amico mio" disse Guisgard "ero davvero in una brutta situazione e sentivo già l'umidità delle prigioni penetrarmi fin dentro le ossa. Non dimenticherò che avete rischiato la vita per me."
Allora intervenne Jigaen:
"Ora che felicemente siamo tutti ritornati,
direi di decidere bene i ruoli interpretati.
Ognun scelga un ruolo e si cali nella parte,
che oggi la Commedia eleveremo ad arte!"
Ma proprio in quel momento, qualcuno da fuori lanciò un sasso con un bigliettino.
Guisgard guardò subito in strada ma c'era un via vai continuo, rendendo impossibile capire chi avesse lanciato quel sasso sul carrozzone.
Allora Guisgard raccolse il biglietto e lesse ad alta voce il contenuto:

"La vera farsa non è quella che reciterete davanti al barone, ma quella che tutte le genti dell'ovest stanno subendo ad opera del tiranno. Se volete trovare i cavalieri neri allora cercateli nel castello baronale, poichè è lì che si nascondono."

Il biglietto non recava alcuna firma.

Hastatus77 20-11-2009 13.50.27

"Guisgard, dovrei legarti e imbavagliarti, ma siamo qui per un ..."
stavo dicendo appena prima che qualcuno lanciasse il sasso dentro al carrozzone.
Dopo la lettura del biglietto dissi:
"Dobbiamo fare molta attenzione a palazzo... inoltre dobbiamo escogitare un modo per portare le nostre armi con noi... forse ne avremo bisogno."

elisabeth 20-11-2009 15.53.47

Le armi, erano rmaste fuori le mura...........Dovevamo riprenderle....si ma come introdurle all' interno del castello....si potevano mettere nel baule dei costumi...che avremmo dovuto tenere vicino....per ogni evenienza...." Lady Llamrei , dovremmo ritornare sul luogo della sepoltura e ritirare le armi....che ne dite.......?


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