Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 12-09-2018 23.29.53

Annuii ad entrambi.
"Ottimo. Allora vado subito a preparare tutto il necessario" dissi, poi andai in camera ed iniziai a prendere ciò che poteva servire.
Assegnai una borsa ai vestiti ed una alle scorte di sangue per ogni evenienza.
Presi poi anche dei libri e altri oggetti a cui ero legata, gioielli e qualcos'altro.
Dovevo ammetterlo, subito non mi allettava l'idea di andare via.
Noi vampiri tendevamo a stabilirci per tanti, tanti anni in un luogo, se ci stavamo bene, e poi non volevamo più andar via.
Ma adesso, il cambiamento mi ispirava davvero tanto e non vedevo l'ora di vedere la nostra nuova, barocca e bellissima dimora, dove vivere come un artista e la sua modella.

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Guisgard 12-09-2018 23.36.56

“Salute a voi, duchessa.” Disse il sacerdote ad Altea. “Costoro” indicando i presenti “affermavano di aver udito le campane di San Menna suonare stanotte, ma ciò è impossibile visto che la chiesa era chiusa.”
“Eppure stanotte le campane hanno suonato, padre.” Uno di quegli uomini. “Si sentivano fin sul crostone.”
“Impossibile, figlioli.” Categorico il sacerdote.

Guisgard 12-09-2018 23.37.03

Gwen cominciò a preparare il tutto per la partenza e così fece anche Elv.
Stavano per lasciare la magione, barattando il tutto per una nuova vita.
Verso il pomeriggio Missan andò a procurare una carrozza, affittandola insieme ad un cocchiere.
Si trattava di Nestar, un uomo che nella vita aveva svolto diversi mestieri ed aveva vissuto diverse esperienze, non ultima una passata in prigione.
Tuttavia a detta di Missan solo uomini come lui potevano essere degni di fiducia, poiché non avendo onore bastava il solo denaro ad assoggettarne i servigi.

Lady Gwen 12-09-2018 23.43.14

Anche Elv preparò le sue cose e anche la carrozza dopo poco fu pronta.
Missan la affittò apposta, insieme ad un cocchiere.
Uno di quelli che dalla faccia non sembrano molto affidabili, ma forse lo erano ancora di più.
Affidabili, volevo dire.
Guardai Elv e presi un bel respiro.
"Pronto?" chiesi, sorridendo attraverso la veletta semitrasparente.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c7c081a392.jpg

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Altea 12-09-2018 23.43.37

"Che stranezza, sarà stata la stanchezza ma io non le ho sentite, io penso il sacerdote non menta, ma è la prima volta che accade? Forse qualche buontempone si sarà infiltrato nel campanile, io direi di stare tranquilli" in tono pacato.

Guisgard 12-09-2018 23.50.20

“Il palazzo dei De Bastian è situato più verso il centro cittadino” disse uno di quelli ad Altea “e perciò non è possibile sentire le campane di San Menna, duchessa.”
“Vi sarete di certo confusi.” Fece il sacerdote. “Ora scusatemi ma devo sistemare alcune cose prima della Santa Messa.”

Guisgard 12-09-2018 23.50.27

La carrozza guidata da Nestar arrivò alla magione e subito Missan gli ordinò di portare sulla vettura i bagagli dei padroni.
Verso il crepuscolo tutto era pronto.
Gwen ed Elv salirono a bordo e la carrozza partì, attraversando il bosco, diretta in città.
“Messer Blasius ci sta aspettando, signori.” Disse Missan ai due vampiri durante il tragitto.

Lady Gwen 12-09-2018 23.52.54

Arrivò la carrozza, stagliandosi contro il tramonto d'arancio.
Missan ordinò di caricare i nostri bagagli sulla carrozza ed annuii a Missan.
"Siamo pronti" dissi, poi salii a bordo, entusiasta.

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Altea 12-09-2018 23.53.09

Annuii all' uomo che aveva parlato.."Si, avete ragione, ma mi sembra strano il sacerdote faccia suonare le campane di notte".
Il chierico se ne andò ma notai un certo nervosismo in lui.."Scusate, voi perché siete allarmati? Sospettate qualcosa di strano?".

Destresya 12-09-2018 23.59.19

Mi ero completamente estraniata dal mondo.
In quei momenti di pura intimità con me stessa dimenticavo ogni cosa: dov'ero, cosa dovevo fare, tutto.
Naturalmente tutto tranne gli occhi del padrone.
Il suo sguardo, la sua vicinanza.
Allora dietro le palpebre chiuse vedevo lui, le sue mani su di me, la sua bocca insaziabile, il suo sesso che faceva scempio del mio corpo.
La mia mano si muoveva, rapida, inseguendo quelle fantasie che mano a mano si facevano strada nella mia mnente.
I miei gemiti si facevano sempre più alti, sempre più acuti, tanto che in tutto il castello si sarebber uditi.
Ancora e ancora... ero fuori di me.
Potevo sentire il mo padrone addosso come se fosse davvero lì, potevo sentire la mia mano che mi faceva impazzire ancora e ancora.
Gemevo, mi contraevo, ero completamente preda di quei momenti di pura passione.

Guisgard 13-09-2018 00.04.03

“Si raccontano strani voci in città” disse uno di quelli ad Altea “ed alcuni evitano di uscire in strada di notte, duchessa.”

Guisgard 13-09-2018 00.04.25

La carrozza arrivò in città ed attraversando il lungo ponte sul crostone entrò nel centro cittadino.
Da qui raggiunse il palazzo affittato da Missan.
Era una dimora dai tratti borghesi, situata non lontano dal cuore del borgo vecchio, degna dimora per un artista in cerca di ispirazione.
“Gwen...” disse Elv scendendo dalla carrozza ed aiutando lei a fare lo stesso “... non è meravigliosa?”
http://www.archisal.it/wp-content/up...05/notte-1.jpg

Lady Gwen 13-09-2018 00.07.23

Per fortuna, la sera mi permise di viaggiare con le tendine aperte e di godere del bellissimo panorama notturno illuminato da mille luci.
Era davvero incantevole.
Arrivammo alla nostra nuova residenza e non potei fare altro che abbandonarmi allo stesso stupore che colse Elv.
"Lo so..." annuii "Ed è tutta nostra" sorridendo contenta, mentre lo prendevo per mano.

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Guisgard 13-09-2018 00.23.19

In quell'orgia di gemiti, di sudore, eccitazione e godimento, dal buco della serratura Best guardava Destresya darsi piacere da sola.
Il suo occhio azzurro era fisso su quella scena, mentre la sua mano gli procurava quel piacere che nelle sue fantasie era la stessa padrona a dargli.
La vedeva stesa su quel letto a masturbarsi, con le gambe aperte, incapace di stare ferma, rigirandosi tra le lenzuola con i seni scoperti ed i capezzoli inturgiditi da quel gioco proibito.
Ad un tratto un rumore di cavalli destò Destresya da quel gioco proibito.
https://vignette.wikia.nocookie.net/...20140910023138

Guisgard 13-09-2018 00.28.11

Missan condusse Gwen all'interno del palazzo.
Era arredato con un certo gusto ed un bel Crocifisso adornava l'androne.
Naturalmente fu subito notato da Elv e dimostrava la devozione Religiosa del padrone di casa.
Arrivarono in un ampio salone, dove trovarono ad attenderli proprio messer Blasius.
“Benvenuti, signori.” Disse salutandoli con un sorriso garbato.

Lady Gwen 13-09-2018 00.35.40

Missan ci condusse all'interno, che era ancora più bello, se possibile, dell'esterno.
Ci irrigidimmo subito notando il crocifisso, ma avremmo capito come conviverci.
Vedemmo il padrone di casa ed esibii un sorriso luminoso e cortese, il migliore che potessi sfoggiare.
"Milord, lasciatemi fare i complimenti per questa dimora a dir poco deliziosa" porgendogli educatamente la mano "Io sono Gwen e lui è l'artista, Elv" presentando entrambi.
"Sono certa che entrambi troveremo l'ispirazione perfetta in questo magnifico posto"sorridendo, sinceramente affascinata.

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Guisgard 13-09-2018 00.43.26

“Oh, credo allora di aver mal compreso...” disse Blasius a Gwen “... pensavo di accogliere un giovane artista, seguito dalla sua modella. Perdonate dunque la mia errata convinzione, contessa.” Con un inchino.

Destresya 13-09-2018 00.47.18

Gemevo, sempre più forte, sempre di più, sempre di più.
La mia fantasia era arrivata al culmine, era tutto così vivo e caldo attorno a me, tutto si muoveva come un vortice.
La mia voce urlava ancora e ancora, la mia mano insaziabile continuava a muoversi, mentre tutto il mio corpo si contraeva, scosso da quel piacere ormai esploso in me, mentre la voce accompagnava i miei movimenti concitati.
Ma poi... un rumore!
Aprii gli occhi di scatto, ancora ansante, lasciandomi cadere sul letto.
Chi stava arrivando?
Erano dei cavalli, ma io non aspettavo nessuno!
Restai per un altro minuto stesa, immobile, con il corpo che si beava ancora del momento di estasi che mi ero concessa.
Poi mi alzai, indossai la vestaglia di seta nera e andai ad aprire la porta per vedere che cosa stava succedendo.

https://www.red-rose.it/15487-origin...t-perizoma.jpg

Guisgard 13-09-2018 00.55.49

Destresya indossò una vestaglia ed aprì la porta, ma Best era già sgattaiolato via.
Nel corridoio lei incontrò Lila.
“Padrona, una bella carrozza è appena giunta davanti al palazzo...” disse “... attendevate qualcuno?”

Destresya 13-09-2018 01.15.00

Uscii dalla stanza e incontrai Lila.
Continuai a camminare, facendole cenno di seguirmi.
Scesi così al piano di sotto.
"No, non aspetto nessuno in verità!" pensierosa "Vai ad aprire!" le ordino.

Altea 13-09-2018 16.02.54

Rimasi sorpresa che queste voci giravano in giro.. "Ditemi, che accade?". Almeno ero al corrente della situazione.

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Guisgard 13-09-2018 16.03.34

Blasium salutò Elv e si complimentò con Gwen per la sua bellezza come modella.
“Lasciate che vi mostro la casa...” disse poi ai due vampiri “... priva di voi vi era un'altra inquilina... una vecchia morta pochi giorni fa... potrete disporre di tutto l'appartamento al pianterreno, con il cortile ed usufruire della scuderia.” Mostrando il bell'appartamento arredato con gusto.
“Al primo piano vive qualcuno?” Chiese Elv.
“Si... altri affittuari.” Rispose Blasius, mostrando poi le ampie camere dell'appartamento. “Qui vi è un'altra uscita che da alle scale interne e mette in comunicazione pianoterra e primo piano... oh, che strano...” notando un grosso e pesante mobile messo davanti alla porta della seconda uscita “... mi chiedo come sia finito questo mobile qui... deve essere stata la vecchia inquilina... infatti gli ultimi giorni mostrava segni di demenza...” perplesso “... mi aiutate a spostarlo?” Rivolto ad Elv e a Missan.

Guisgard 13-09-2018 16.08.19

"Mah, storie non molto piacevoli..." disse uno di quelli ad Altea "... qualcuno giura di aver visto, in certe notti sinistre, un fantasma... annunciato sempre dai rintocchi della campana..."

Guisgard 13-09-2018 16.23.35

Lila annuì a Destresya e corse al portone del palazzo col vecchio Stuarto per vedere chi fosse giunto.
Da una bella carrozza scese un uomo ben distinto, bruno e dagli occhi azzurri, abiti sfarzosi ed un bastono col pomerio d'argento.
Era dotato di indubbio fascino ed i bei lineamenti quasi però urtavano con un certo gelo emanato dai suoi occhi chiari.
“Annunciatemi a lady Destresya, di grazia.” Disse al vecchio maggiordomo ed alla bruna ragazza. “Riferite alla vostra padrona che il conte Swan Sax di Fessen è giunto da Uaarania.”
http://img.photobucket.com/albums/v3...of6-000141.jpg

Destresya 13-09-2018 16.35.45

Mandai Lila ad aprire, corrucciandomi perchè non aspettavo proprio nessuno.
Chi diamine poteva essere?
Il padrone certo non si muoveva in carrozza, era già tanto che il mio nuovo status, ottenuto a furia di missioni completate potevo vederlo , sentirlo, sentirmelo addosso e....
Non dovevo pensarci, o il mio corpo avrebbe ripreso a bollire, l'effetto che aveva su di me quell'uomo era devastante.
Tuttavia ero curiosa, così mi avvicinai alla finestra del salottino al primo piano, in cui ero diretta e sbirciai fuori dalla finestra aperta, celata solo da una lunga tenda di seta.
Vidi così la carrozza, e il bell'uomo scendere, restando a guardarlo per un lungo istante.
Però, doveva essere il mio giorno fortunato, altrochè!
Sembrava un nobile, e infatti si annunciò come tale.
Veniva da Uaarania, dunque veniva per conto del padrone!
Una scarica di adrenalina elettrizzante mi scosse, raggiunsi così la mia poltrona, così simile a un trono, dove lo avrei ricevuto.
Mi sedetti e accavallai le gambe, portando alla bocca un bicchiere di vino di Solpacus che aspettava sul tavolino lì accanto.
Attesi che Lila lo annunciasse come da lui chiesto, senza dare l'impressione di essere curiosa di incontrarlo.
Eppure lo ero... oh eccome se lo ero.

Altea 13-09-2018 16.38.35

"Davvero? E ci sono testimoni?" risposi pensierosa.

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Guisgard 13-09-2018 16.54.42

Lila entrò nella stanza e mostrò un inchino leggero verso Destresya seduta sul seggio.
Annunciò il nuovo arrivato e subito il conte Swan di Fessen fu introdotto nella sala.
Lui guardò la bella padrona, soffermandosi sulle meravigliose gambe accavallate, dando l'impressione a Destresya di non far nulla per celare il suo compiacimento e la salutò con un cortese e galante inchino.
“Ero ansioso di incontrarvi, madama...” disse guardandola negli occhi “... poiché capita sovente che gli uomini descrivino esagerando la bellezza di una donna... ho invece la fortuna di poter constatare io stesso che gli antichi non si ingannavano nel credere all'esistenza di bellissima dee... mi resta solo da scoprire quale fra esse si sia incarnata in voi, madama... forse Era dominatrice? Diana in attesa di conoscere i piaceri del mondo? O forse Afrodite in cerca di nuovi e temerari amanti?” Sorridendo. “Nell'attesa che il mio intelletto si riprenda dalla follia nella quale la vostra sensualità l'ha gettato, permettetemi, regina di ogni mia fantasia, di porgervi un dono...” estraendo dalla manica una rossa di un rosso scuro “... la rosa rosso di Borgogna simboleggia, nel linguaggio segreto e romantico dei fiori, la bellezza... è dunque il fiore della magia e della pazzia, poiché solo la bellezza rende la follia il più magico degli incantamenti...” offrendole la rosa.
http://wallpapers4screen.com/Uploads...land-roses.jpg

Guisgard 13-09-2018 16.56.07

"Purtroppo nessuno di attendibile, duchessa." Disse quello ad Altea. "Solo ubriaconi, sbandati, folli o mattacchioni. Nessuno degno di credito ha mai detto di aver visto fantasmi."
"Le campane però noi le abbiamo sentite suonare stanotte." Un altro di quelli. "e non siamo nè ubriachi, nè pazzi."

Lady Gwen 13-09-2018 17.20.39

Scoprimmo che prima di noi c'era una donna anziana morta da poco, e lì sentii un moto di soddisfazione al pensiero che a noi non sarebbe mai toccato il medesimo destino.
Tutto il palazzo era veramente bellissimo, così come gli spazi di cui potevamo usufruire.
E al pensiero delle scuderie mi esaltai, almeno io ed Elv avremmo avuto anche qui la nostra passeggiata serale.
Poi disse che c'erano altri affittuari e mi irrigidii.
Questo era un po' un problema, poteva essere facile abituarsi alla città e i suoi ritmi, ma avere gente a casa era difficile.
Stavo per mobilitarmi quando disse del mobile ma poi mi ricordai che le mortali non avevano la forza della nostra razza e in teoria non avrei dovuto poter spostare un oggetto così pesante.
"E dite, chi sono gli altri affittuari? Di cosa si occupano?" con curiosità.

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Guisgard 13-09-2018 17.29.59

“I signori Stainov...” disse Blasius a Gwen “... sono due coniugi anziani, persone a modo e tranquille che non vi daranno assolutamente problemi.”
Poi con Elv e Missan, quest'ultimo sbuffando di nascosto, cercarono di spostare il mobile e liberare la porta dell'uscita secondaria.
Ma nonostante fossero in tre non riuscirono a spostare inizialmente quel mobile.
Elv dovette allora far uso della sua forza, senza dare troppo nell'occhio e solo così i tre, a fatica, riuscirono a spostare quel mobilone.
“Accidenti...” fece Elv sudato “... ci credo che la vecchietta è morta...” ridendo.
“Non può averlo spostato da sola!” Esclamò col fiatone Blasius. “E' impossibile!” Incredulo. “Mi chiedo poi per quale motivo l'abbia fatto! Mah, si vede che si era rimbambita!”

Destresya 13-09-2018 17.33.06

Lila arrivò, ma io non la guardai, tutta la mia attenzione era rivolta al giovane dietro di lei, che avevo intravisto dalla finestra.
Da vicino mi accorsi che era ancora più bello, e quegli occhi azzurri, freddi, erano magnetici, bellissimi, intensi come un mare ghiacciato in cui perdersi, annegare e congelare prima di toccare il fondo.
Più si avvicinava, più le mie gambe si muovevano una sull'altra, con un movimento lascivo ed elegante, mentre il mio sguardo lo scrutava, sfacciato quanto il suo che non mostrava alcun pudore nel guardarmi.
Quando poi iniziò a parlare, restai letteralmente affascinata e stupefatta dai modi, dalle parole, dal tono, dal portamento.
Più mi guardava, più parlava, più cresceva in me un desiderio atavico e primordiale, forte e potente.
Era uno di quegli uomini capaci di far perdere la testa, non capire più nulla.
Poi quella rosa.. quella bellissima rosa nelle sue mani.
Mi sporsi verso di lui per prenderla, mostrando con noncuranza la procace scollatura della vestaglia, che lasciava intravedere i seni bianchi e perfetti accarezzati dalla seta.
La presi e me la portai al volto, assaporandone il profumo, per poi tornare a sedermi, rigirandola tra le mani.
"Voi sapete come far perdere la testa a una donna, conte..." con uno sguardo ambiguo e penetrante, la voce sensuale.
"Ebbene sedetevi e bevete con me..." lo esortai, facendogli cenno di sedersi su una poltrona poco distante dalla mia.
"Lila, su, versa da bere al nostro ospite!" ordinai spiccia per poi tornare a concentrarmi sul bel nobile che avevo davanti.
Lo scrutavo con uno sguardo che non aveva paura di nulla.
"A cosa devo dunque questa gradita visita, conte?" giocando con la rosa tra le mani e portandola di tanto in tanto alle labbra per inebriarmi del suo profumo soave.

Lady Gwen 13-09-2018 17.33.39

Annuii.
Due anziani coniugi non ci avrebbero decisamente creato problemi.
A meno che non fossero troppo curioso, ma dubitavo.
I tre ci misero un bel po' a spostare il mobile, infatti Elv dovette fare ricorso alla sua forza da vampiro per riuscirci.
In effetti era strano che una donna anziana e sul punto di morire potesse spostarlo da sola.
"È curioso... C'era forse qualcosa di strano oltre quel mobile?" riferendomi al passaggio dietro di esso.

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Altea 13-09-2018 17.48.26

Era davvero tutto assurdo.. Troppo assurdo. Ormai si era fatto tardi e mi congedi.
Uscii dalla chiesa e mi avvisi verso l'atelier con mille dubbi, quello era il posto giusto per svuotare la testa.

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Guisgard 13-09-2018 17.57.59

“Assolutamente no.” Disse Blasius a Gwen. “La porta da sulle scale interne ed io le adopero ogni settimana senza notare nulla di particolare. Si vede che era davvero rimbambita la povera vecchia.”
“Comunque la casa è bellissima, messer Blasius.” Fece Elv. “Degna delle mie aspettative.”
“Sono certo che questo edificio e la nostra città sapranno ispirarla a dovere per la sua arte.” Sorridendo Blasius.

Guisgard 13-09-2018 17.58.06

Destresya si sporse per prendere la rosa e la sua generosa e seducente scollatura si mostrò in tutto il suo splendore davanti al conte, che senza falsi moralismi o stentata discrezione non fece nulla per celare quel suo sguardo che accarezzò i seni sodi di lei.
Fissò a lungo quei bianchi seni avvolti delicatamente in quella pregiata seta, per poi guardare lei negli occhi e sorridendo.
Uno sguardo ed un sorriso complici, intimi.
“Lieto che il mio pegno alla vostra visione sia stato gradito, mia dea.” Disse il conte indicando la rosa di Borgogna, sedendosi davanti a lei.
Lila portò da bere, sculettando in modo provocante davanti al bel nobile dagli occhi azzurri.
“A Uaarania” lui a Destresya “ben comprendono che solo una osa è superiore al l'intelletto umano... due intelletti che lavorano insieme. Per questo sono stato scelto per affiancarvi ed appoggiarvi nella vostra delicata missione. Ad offrirvi ogni mia conoscenza e capacità. Mi definisco maestro d'arte, d'amore, di cavalleria e di bellezza. Tutte discipline, ossia, capaci di spingere la natura umana verso l'eccelso e dunque a raggiungere ogni obiettivo.” Alzando il calice. “Brindo al tesoro che cerchiamo, celato in quel castello ma anche al tesoro che ora vedo davanti a me...” accarezzando con uno sguardo di un azzurro lascivo tutto il bianco e biondo corpo di Destresya che, fra le gambe scoperte ed accavallate, la generosa e provocante scollatura ed il suo sguardo chiaro e seducente, lo tentava senza tregua “... un tesoro capace di annichilire la mela d'oro e portare Paride ed il suo giudizio in una follia senza fondo...” e sorseggiò.

Guisgard 13-09-2018 18.00.31

Altea uscì dalla chiesa di San Menna e raggiunse il lussuoso ed elegante laboratorio artigianale, con i suoi abiti alla moda.
Vi erano alcune dame e conversavano fra loro.
Anche nella ricca bottega si stava parlando del misterioso rintocco delle campane della notte scorsa.

Lady Gwen 13-09-2018 18.04.49

Non ero convinta della motivazione, soprattutto perché una donna anziana e fragole non avrebbe potuto spostare quel mobile.
Ma se oltre non c'era nulla di importante, il problema non si poneva.
"È vero, è stupenda" convenni "Sono certa anche io"sorridendo a Blasius.
"Come mai avete deciso di cercare degli affittuari? È una casa molto bella, questa. Fosse per me, ci vivrei tutta la vita" ridacchiando, e noi avevamo ben ragione di dirlo.

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Altea 13-09-2018 18.26.31

Pure li si parlava di quel fatto, chissà se pure nella zona maschile vi era salotto e chiacchiericcio.
Andai vicino ad una ragazza raffinata dietro il bancone, togliendomi guanti e lo scialle.. "Duchessa Altea de Bastian" in modo spiccio.."I migliori abiti alla moda, tessuti, cappellini e pure la lingerie. Una donna anche sola sotto il vestito deve sempre essere sensuale" sorridendo.

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Destresya 13-09-2018 21.38.03

I nostri sguardi che si perdevano l'uno in quello dell'altro, erano come i nostri corpi frementi che sembravano non aspettare altro che lo sbocciare di quella passione che era così intensa da risultare tangibile attorno a noi, come fosse seduta al nostro fianco e ci facesse compagnia, bramando di divenire l'unico centro di attenzione.
Lo fissavo, come lui fissava me, quello sguardo così complice, intimo, senza filtri, limiti, tabù, era così inebriante da farmi dimenticare tutto ciò che accadeva intorno a me per concentrarmi solo sulla figura distinta e nobile del conte di Fessen.
Quando udii che sarebbe restato, il mio cuore riprese a battere con rinnovato vigore, mentre ogni cosa acquisiva un senso nuovo, più intrigante e promettente.
Era lì per affiancarmi, per cercare con me l'Aureo per il mio signore.
In qualunque altro caso mi sarei ritenuta offesa da quell'intrusione e avrei cercato in ogni modo di ostacolare il nuovo venuto. Ma quel Swan, i suoi modi, i suoi occhi, le sue parole, la sua voce, il suo sguardo, il suo portamento, il suo aspetto e quella strana intesa che sembrava voler sbocciare tra di noi benchè fosse il nostro primo incontro, mi ispiravano non solo fiducia ma desiderio di averlo intorno.
Ancora una volta le sue parole risultarono un olio profumato che accarezzava la mia pelle, tanto erano preziose e sensuali.
"Ebbene..." alzando il calice e accavallando le gambe nel senso contrario con un gesto volutamente lento e sensuale, in cui la vestaglia si spostò appena, senza che io me ne curassi.
Senza che mi curassi di alcunchè, dato che l'unica cosa che degnavo d'attenzione in quel momento era il suo sguardo dal quale volevo penetrare in tutto il suo animo.
"Brindiamo al nostro tesoro.." alzando il mio calice di vino "O anche.." aggiunsi, con la voce che si faceva sempre più calda "ai nostri tesori..." fissandolo negli occhi, come a sottolineare le sue parole, a mostrargli quanto mi avevano colpito e affascinato.
"Immagino vogliate conoscere il mio piano..." con un sorrisetto diveritto e malizioso, come chi sta parlando d'altro "o siete giunto qui con un vostro piano che volete sottopormi?" portando il bicchiere alle labbra e fissandolo enigmatica, vogliosa, affascinata.

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Guisgard 13-09-2018 22.05.52

La ragazza salutò con rispetto Altea e poi le mostrò le migliori stoffe della raffinata bottega.
Seta di Cipro, Ciniglia delle Fiandre, stoffe vellutate del Giappone e mantelline di pelle alla moda basca.
E poi abiti di finissima fattura, eleganti e sofisticati, tutti secondo il gusto dell'alta società.
“Ho saputo” disse una delle clienti appena entrata “che il barone De Goth non è ancora riuscito a vendere il suo castello. In cuor mio spero trovi pace, ma la città se lui partisse perderebbe l'ultimo alito di nobiltà.”
“Verissimo.” Un'altra cliente. “Non ho mai conosciuto un uomo più aristocratico di lui. Tanto nobile quanto triste e solitario. Se non l'avessi visto io stessa non crederei ad una simile e tragica figura.”
“Un uomo tanto affascinante eppure così infelice...” un'altra cliente ancora.


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