Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 27-10-2015 22.14.30

Risi piano alle parole dell'uomo. Sapevo che era una follia, ma non mi importava.
Arrivammo poi alle porte della Legione Straniera, imponente, maestosa e inquietante.

Guisgard 27-10-2015 23.57.15

Un brivido, poi un capogiro ed infine il buio.
Marwel svenne, cadendo pesantemente ai piedi del muretto a cui aveva cercato di sorreggersi.
E in quella perdita di conoscenza sognò.
Sognò immagini confuse.
I suoi bambini, poi il piccolo Benjamin ed infine il misterioso militare dagli occhi azzurri.
Infine pian piano riprese conoscenza.
Non era più in strada, ma in un letto, circondata da pareti bianche.
Sentì voci poco distanti e quell'odore insopportabile di cloroformio.
Comprese così di essere in ospedale.
Un attimo dopo si avvicinò qualcuno al suo lettino.
“Vedo vi siete svegliata.” Disse Suor Ologna. “Vi hanno raccolta per strada senza conoscenza, per poi portarvi qui. Come vi sentite?” Potando la sua mano sulla fronte della ragazza. “Avete ancora la fronte calda. Resterete qui fin quando non vi sarà passata la febbre.”

Guisgard 28-10-2015 00.08.38

Goz fu oltremodo lieto di prendere sottobraccio una diva bellissima e celebre come Gaynor.
I due raggiunsero il saloon di Armand e subito il comandante ordinò da bere.
“Non questo whisky da ubriaconi, idiota.” Disse ad Arman. “Servici il migliore. Quello che tieni da parte per quando i pezzi grossi vengono a visitare il forte.”
“Subito, signore.”
“Alla vostra, madama...” dopo aver riempito due bicchieri Goz “...che il vostro soggiorno qui fra di noi sia lungo e piacevole...” e brindò con lei.
Poco dopo nel saloon arrivò qualcuno, attirato dal clamore generale.
“La famosa Gaynor!” Esclamò Zac. “Oh, madama, siete la diva del momento! La più amata ad Afralignone!”
“Madama, vi presento il fotografo Zac...” fece Goz “... come diavolo era il nome?”
“Zac Heon, signore.” Sorridendo il fotografo.
“Già...” annuì il capitano.
“Madama, è un piacere...” Zac a Gaynor “... potrò avere l'onore di fotografarvi qualche volta?”
“Si, ma solo con i vestiti addosso!” Ridendo Goz e tradendo il suo essere rozzo e schietto.

Guisgard 28-10-2015 00.11.05

La camionetta si fermò davanti al fortino e subito l'uomo al volante cominciò a suonare il clacson, attirando così l'attenzione delle sentinelle sulle mura.
“Voi...” disse uno dei soldati di guardia “... cos'avete da suonare così? Questa è zona militare ed occorre un permesso per accedervi.”
“Ho portato qui un'aspirante infermiera.” Rivelò l'uomo, per poi fare cenno a Gwen di scendere dalla camionetta.
Allora una delle porte si aprì ed apparve un legionario.
“Siete voi l'infermiera?” Fissando Gwen.

Guisgard 28-10-2015 00.11.42

“E allora diteci...” disse Leones “... come faremo a trovare la sosia di qualcuno di cui ignoriamo l'aspetto?”
“Non avete descrizioni della ragazza?” Chiese Guisgard.
“Purtroppo no.” Scuotendo il capo Leones.
“La Gran Baronessa non vi ha in nessun modo descritto sua nipote?” Ancora il militare.
“No.” Ribadì Leones.
“Beh, ci sarà un ritratto o qualcosa che la raffiguri.” Fece Guisgard. “I reali sono famosi, no?”
“Tutti i nobili ed i cortigiani sono stati uccisi o messi in fuga.” Spiegò Fines.
“E sui libri di storia non si parla di questa Cenerentola?” Pensieroso il militare.
“Vi chiedo, capitano, di usare tatto e rispetto nel parlare della principessa Dacey.” A lui Leones. “La Gran Baronessa crede di non avere altri al mondo che sua nipote e sentirvi parlare così di lei potrebbe renderla indisposta verso di noi.”
“In pratica ci farebbe perdere la ricompensa.” Precisò Poeh.
“Capisco...” sorridendo Guisgard “... beh, state tranquilli. Non parlerò in nessun modo della principessa fantasma. Il mio solo interesse ora è scoprire il suo aspetto, anche per sommi capi.”
“E come farete?” Domandò Fines.
“Qui ad Evangelia” rispose il militare “ho sentito dire vi è un vecchio diacono, che pare sia vissuto a lungo a Città di Capomazda. Secondo ciò che dicono su di lui sembra conosca molto bene la storia, avendola insegnata nell'Università Cattolica di quella città. Andremo subito da lui.”
“Vedo avete mille risorse, capitano.” Leones.
“Diciamo che il denaro mi ispira.” Ridendo Guisgard.
I quattro si avviarono così dal vecchio diacono, seguiti dallo sguardo di Dacey.

Guisgard 28-10-2015 00.12.32

Il gioco proseguiva, tra frivolezze e battute di spirito tra i vari invitati.
Poi Altea si avvicinò a suo nonno.
“Non vi sono esuli qui a Chevral...” disse Mandus “... non verrebbero mai... non avrebbero scampo se Canabias decidesse di invaderci... dici che non accadrà?” Fissandola. “Io invece credo sia solo questione di tempo.” Sospirò. “Devo parlarti, Altea... non qui... vieni, ti prego...” si alzò e raggiunse la porta, facendo segno con lo sguardo alla nipote di seguirlo.

Marwel 28-10-2015 00.13.30

Tanto veloce era arrivato il buio e altrettanto velocemente se n'era andato, lasciando nella mente di Marwel solo delle immagini confuse e con poco senso logico. Sentiva il calore delle coperte sulla sua pelle e l'odore di cloroformio che s'insinuava nelle sue narici senza lasciarle respirare aria pulita.
Sentì la voce di Suor Ologna, ma capì solo che si trovava in ospedale e che qualcuno ce l'aveva portata; voleva vedere Benjamin, voleva sapere come stava e se aveva mangiato e dormito a sufficienza.
La testa sembrava arderle e le palpebre erano troppo pesanti per lasciarle aperte per più di una manciata di secondi e i pensieri sembravano sciogliersi nella lava, così come i suoi ricordi.
Cercò di rimembrare il profumo dei biscotti di Betty, l'odore della pioggia e del fango che si mescolavano nelle umide giornate di Evangelia, il suono dei passi dei suoi bambini, le loro risate, il fruscio dei suoi capelli che si muovevano nella brezza primaverile. E poi il colore degli occhi di quel militare.
Non seppe nemmeno lei perchè quel ricordo volesse riaffiorare, ma non poteva farci nulla. Quegli occhi sembravano indelebili, mentre altre immagini sfocavano con tanta facilità.

Lady Gwen 28-10-2015 00.15.02

L'uomo suonó e il suono attiró le sentinelle. Mi fece allora un cenno ed io scesi dalla camionetta.
"Esattamente, signore" annuendo al militare.

Dacey Starklan 28-10-2015 00.18.20

Il problema sul mio aspetto fu infatti il successivo argomento di conversazione tra i quattro uomini ma Guisgard, nonostante questo imprevisto, non pareva perdersi d'animo. Anzi aveva subito individuato un anziano diacono che forse avrebbe potuto aiutarlo. Così su due piedi non ricordavo di aver conosciuto nessun diacono ma chissà, forse quanto ero piccola oppure semplicemente non avevo prestato attenzione ad un singolo nella moltitudine.
Ad ogni modo mi incuriosiva molto cosa questo anziano signore poteva sapere o no e così, ormai quasi avvezza all'arte dell'inseguimento, sempre attenta e prudente, seguii i quattro.

Clio 28-10-2015 00.24.14

Volammo così verso il luogo dell'attacco, osservando come rapaci il cielo intorno a noi.
Mente perlustravo la zona, Elas annunciò che la zona era sgombra.
Annuii, anche se non potevano vedermi.
Erano i miei uomini migliori, mi fidavo di loro.
"Affermativo, troviamo un punto per l'atterraggio.." dissi via radio "Ma non abbassate la guardia mi raccomando, occhi aperti".
E come avevo consigliato ai miei uomini, avrei fatto anche io.

Altea 28-10-2015 14.21.33

Dopo quelle parole io e mio nonno ci guardammo negli occhi seriamente..mentre si udivano le risate e urla di quella simulazione e di quelle frivolezze che non avevano fondamento in quel momento. Lo sguardo si spostò leggermente su quelle persone...ma dove erano arrivati i valori? Era questa la nostra Cherval? Non la riconoscevo più..i ragazzi non riconoscevano i regnanti e se ne andavano ad Evangelia mentre i nobili si divertivano sapendo in quello stesso Palazzo mio padre, il Duca, venne ucciso con il cappio al collo proprio da delle spie di Canabias.
Scossi il capo e seguii mio nonno leggermente perplessa..aveva detto l' invasione era imminente. Non era da lui darsi per vinto e quando diceva qualcosa era perchè aveva elementi fondati per dirlo.
Uscimmo dal salone e mi avvicinai a lui seguendolo.."Sta succedendo qualcosa di grave? E' strana questa vostra improvvisa preoccupazione..forse è meglio andiamo nel vostro salottino privato, saremo più tranquilli". Anche se la mia tranquillità se ne era andata.

Guisgard 28-10-2015 16.34.37

Il soldato lanciò uno sguardo su Gwen che lasciò nella ragazza un senso di disagio.
“Vi ho portato un'aspirante infermiera...” disse ridendo l'uomo della camionetta “... così che possa ricucirvi quando vi spezzettano in mille pezzettini.” Divertito.
“Vattene, feccia.” Il legionario a lui.
“Suvvia, stavo scherzando.” Ridacchiando questi. “Una battuta rianima un posto come questo, no?”
“Vattene, idiota.” Ribadì il legionario.
L'uomo allora risalì sulla camionetta e mise in moto il veicolo.
“Buon divertimento, ragazza mia.” Rivolto poi a Gwen con tono malizioso.
E andò via.
“Seguitemi.” Il legionario fissando Gwen.
Ed entrarono nel fortino.
Era un luogo spartano, sebbene ampio e ben strutturato.
“Vi porto dal comandante della base.” Ancora il militare.
Raggiunsero la caserma principale della base, ma qualcuno si avvicinò loro.
“Cosa cerchi, soldato?” Chiese un ufficiale.
“Tenente Tesua.” Mettendosi sull'attenti il legionario. “Questa ragazza è venuta per ricoprire il ruolo di infermiera, signore. La portavo dal capitano Goz.”
“Il capitano ora è occupato.” Fece Tesua. “Ci penserò io a mostrarle l'infermeria.”
“Si, sissignore.” Il militare, per poi andare via.
“Come vi chiamate?” Domandò Tesua a Gwen.

Lady Gwen 28-10-2015 16.41.57

Il militare mi guardó in un modo strano, che mi fece sentire a disagio. Che strana gente.
Poi la discussione fra i due, che mi fece capire perfettamente chi fossero davvero, soprattutto la malizia nella frase dell'uomo, che mi fece scuotere la testa.
L'ufficiale poi mi condusse dentro l'ampio e spartano edificio, dove incontrammo un tenente, un certo Tesua.
Il capitano non era disponibile e quindi mi avrebbe accompagnato lui in infermeria.
"Mi chiamo Gwen, signore" risposi con voce ferma.

Guisgard 28-10-2015 16.45.10

Dacey si mise a seguire i quattro individui, fino a quando giunsero in una stretta stradina del borgo.
Qui vi era un portoncino che dava in un piccolo cortile, in fondo al quale c'era un'abitazione.
“E' là che vive.” Disse Guisgard.
“Bene, speriamo ci possa aiutare.” Annuì Leones.
Bussarono ed entrarono, trovando un vecchietto intendo a consultare una montagna di libri.
“Salute a voi, signori.” Fissandoli quello. “In cosa posso servirvi?”
“Ci occorre una lezione di storia.” Svelò Guisgard.
“Oh, la storia...” ridendo il diacono “... eh, mai nessun'altra disciplina è stata resa nei secoli così opinabile... cosa vi interessa conoscere, signori?”
“Cosa sapete dell'estinta casata reale del regno di Animos?” Chiese Guisgard.
“Oh, gran tragedia la vide protagonista...” accarezzandosi la barba il diacono “... sapete che feci un sogno? Pochi mesi prima dello scoppio della rivoluzione... sognai un bellissimo giardino di ciliegi... tutto fiorito, con frutti maturi e dolcissimi... e ad un tratto gli alberi vennero abbattuti, uno dopo l'altro... lasciando quel giardino desolato...” scuotendo il capo “... era un sogno premonitore, signori miei...”
“Perchè mai?” Incuriosito Fines.
“Perchè il ciliegio era il simbolo araldico della stirpe reale di Animos...” rispose il diacono.

Dacey Starklan 28-10-2015 16.49.49

Raggiunsi indisturbata il cortile dal quale udito, facendo ben attenzione, buona parte della conversazione . Era incredibile come la mia educazione fosse utile in quel momento. Sapere camminare con leggiadria, senza disturbare e farsi notare, limitarsi a essere una presenza discreta, lo sapevo fare fin da bambina.

Il vecchio diacono iniziò il suo racconto e sentii un po' di tristezza nel contempo.

Guisgard 28-10-2015 16.53.14

Altea e suo nonno Mandus raggiunsero il salottino privato e qui l'anziano uomo si lasciò cadere pesantemente su una poltrona foderata alla moda di Provenza.
“Si, sta succedendo qualcosa, ragazza mia...” disse lui “... Cherval è ormai una polveriera... mentre i nostri nobili, come hai ben visto, giocano simulando la vuota parodia di loro stessi, molti dei nostri contadini e borghesi, sedotti dalla propaganda di Canabias, hanno imbracciato armi proclamandosi partigiani e guerriglieri della libertà. Temo sia tutto pronto per un'imminente invasione della nostra Cherval... quando l'Armata Rossa di Canabias oltrepasserà i nostri confini, noi tutti finiremo nei gulag... ma io ho il mezzo per beffare quei maledetti... infatti quando arriveranno non troveranno né te, né le tue sorelle... voglio infatti che lasciate il ducato quanto prima... stanotte, o domani notte al massimo...”

Altea 28-10-2015 17.02.59

Non vi erano parole per descrivere ciò che stavo provando...in un momento mi passarono davanti tante immagini, la mia infanzia spensierata, i miei amici, la natura di Cherval, e tutto ciò che avevo di bello qui..ed ero stata tradita da Cherval stessa, dalla gente che avevo protetto sempre.."Non posso crederci..ecco perchè quel ragazzo al laghetto, Rodian, mi disse presto Canabias sarebbe venuta ad attaccarci e disse non conosceva nessuna duchessa..un avvertimento?" lo presi nelle mani, erano gelate e mi inginocchiai di fronte a lui, lo vidi stanco "Voi non potete restare qui..vi uccideranno..venite con noi..cosa avete disposto per la nostra partenza?". Trattenni le lacrime, mi avevano cresciuta così..non ero insensibile..ma pratica e piangersi addosso o disperarsi era inutile in questo momento..e se vi era un Dio un domani Cherval sarebbe tornata come prima.

Guisgard 28-10-2015 17.12.25

Suor Ologna si avvicinò al letto di Marwel, sincerandosi delle condizioni della ragazza.
“Non scottate quasi più...” disse la religiosa, toccandole la fronte “... ma cos'è questa pazzia? Se non vi nutrite, né riposate, come farete poi ad occuparvi dei vostri orfani? Già far crescere dei bambini qui è difficile e se poi vi mettete di impegno per ammalarvi allora tutto diventa impossibile.” Prese dello sciroppo e ne diede un grosso cucchiaio alla ragazza. “Ecco, questo vi farà bene. Comunque il piccolo Benjamin sta meglio. Anche lui non scotta quasi più.” Accennando un lieve sorriso.
Le passò poi un vassoio su cui c'erano un piatto di brodo caldo, del pane ed una mela.
“Ora però mangiate qualcosa.” Fissandola la suora.

Guisgard 28-10-2015 17.18.53

“Bene, Gwen, seguitemi.” Disse Tesua alla ragazza.
Attraversarono il cortile, seguiti dagli sguardi interessati di alcuni legionari che facevano la guardia, fino a raggiungere l'infermeria della base.
“Ora vi presenterò al dottor Fermer, l'ufficiale medico responsabile della nostra infermeria.” Spiegò Tesua.
Bussò ed entrò insieme alla giovane.
“Dottor Fermer?” Chiamò Tesua.
“Si, sono qui...” rispose una voce dall'altra stanza.
E lì Tesua e Gwen trovarono l'ufficiale medico.
Era un giovane uomo di gradevole aspetto, intendo a sistemare le etichette di alcuni medicinali.
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Marwel 28-10-2015 17.23.41

Già. Crescere dei bambini in quel borgo soffocato dalla guerra non era di certo facile, per questo venivano abbandonati, ma Marwel non si sarebbe data mai per vinta e li avrebbe fatti diventare uomini e donne forti.
Pensò a Betty e a quanto si stesse preoccupando non vedendola tornare.
Il letto era scomodo e cigolava ad ogni suo minimo movimento, ma almeno era caldo e le coperte non erano troppo ruvide; Suor Ologna le diede dello sciroppo che risultò essere amaro e Marwel chiuse gli occhi e inghiottì il medicinale con fatica, poi le disse che doveva mangiare e il suo stomaco brontolò come se l'avessero chiamato in causa.
Benjamin stava bene a detta sua ed ella pensò che presto sarebbero tornati a casa. Mangiò tutto con calma, senza pensieri per la testa.

Guisgard 28-10-2015 17.25.02

“Inquietante...” disse Leones, commentando il sogno del diacono.
“Già...” annuì questi.
“Conoscete l'aspetto dei membri della famiglia reale?” Chiese Guisgard.
“Oh, il re era molto noto, visto compariva sulle banconote e in un'infinità di busti e statue da parate.” Fece il diacono. “Praticamente ogni città del regno aveva una o più statue del re. Ed anche la regina era molto conosciuta, visto appariva sempre al fianco di suo marito.”
“A noi interessa sapere delle loro figlie...” mormorò Guisgard “... una in particolare...”
“Si, la principessa Dacey...” disse Poeh.
“Mmm...” accarezzandosi la barba il diacono “... non avendo vissuto a corte, ma solo in una città del regno, non ho mai visto da vicino le giovani figlie del re... ma forse possiamo trovare un suo ritratto...” e prese a sfogliare un grosso ed ammuffito volume.
“Ecco!” Esclamò il diacono. “Questo è un ritratto della principessa Dacey, risalente a pochi giorni prima della rivoluzione!” Mostrando la pagina del libro col ritratto ai quattro uomini.
“Però...” guardando il libro Guisgard “... mica male...”
“Mica male?” Sorridendo il diacono. “Dite pure bellissima!”
“In effetti è una bellezza d'altri tempi.” Leones.
“Si...” annuì Fines “... una bellezza di tempi in cui il mondo era migliore e le donne bellissime...”
“Ora il nostro fantasma ha finalmente un volto.” Disse Guisgard, senza smettere di fissare il ritratto della ragazza.
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Lady Gwen 28-10-2015 17.28.44

Seguivo il tenente attraverso la base, sentendo gli sguardi dei legionari su di me.
Non ero abituata a stare in una base militare, era la prima volta ed era tutto molto strano e surreale.
Annuii a Tesua, che bussò alla porta e chiamo l'ufficiale medico, il dottor Fermer.
Entrammo e vedemmo un giovane uomo di aspetto gradevole che stava sistemando delle etichette su alcuni medicinali ed io mi avvicinai.
''Salve dottor Fermer. Mi chiamo Gwen'' sorridendo e porgendogli la mano ''Ho letto l'annuncio per il posto di infermiera e sarei interessata.''
Non mi sarei aspettata un uomo così giovane come responsabile.

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Guisgard 28-10-2015 17.32.44

Il vecchio Mandus prese le mani di Altea nelle sue.
“Ragazza mia...” disse con gli occhi lucidi “... il mio posto è qui... se il nostro popolo deve perire, io ne condividerò la medesima fine... mi troveranno qui e li guarderò negli occhi... capiranno come sa vivere e morire un vero aristocratico...” le baciò la fronte “... è tutto pronto... un mio fedele porterà te e le tue sorelle fuori da Cherval... stanotte o al più tardi domani notte... e vi rifarete una vita... libere ed al sicuro...”
E quel triste momento tra nonno e nipote contrastava con le frivole ed assurde risate che provenivano dal salone della festa.

Dacey Starklan 28-10-2015 17.37.43

Il vecchio diacono era un uomo pieno di risorse tanto che, e ne fui sorpresa, riuscì infine a trovare un mio ritratto.

Ero quegli uomini mi avrebbero potuta riconoscere quindi attesi in strada invece che ne cortile il loro arrivo.

Guisgard 28-10-2015 17.37.48

Marwel mangiò tutto con calma e le forze pian piano presero a tornarle.
Il letto era scomodo e l'ambiente non dei migliori, ma era comunque un posto sicuro.
E la notizia che Benjamin stesse meglio di certo la confortava.
Ed infatti, circa un'ora dopo, Suor Ologna accompagnò la ragazza, che ora stava molto meglio, a vedere il piccolo Benjamin.
“Mamma...” disse il piccolo sorridendo nel vederla “... guarda la suora cosa mi ha regalato!” Mostrando un modellino di aereo giocattolo. “Da grande farò anche io il pilota e difenderò Evangelia dai cattivi!”

Altea 28-10-2015 17.39.39

Era la prima volta vedevo mio nonno commosso e sospirai...dovevo resistere.."Se questo è il vostro volere..quei maledetti..avrebbero coraggio di fare del male ad un anziano? Voi siete sempre stato aperto col popolo e loro ci ripagano così" scossi il capo "Qualunque cosa succeda, semmai vi salvaste mio adorato nonno sappiate vi devo ringraziare perchè..perchè se sono una persona forte, in grado di combattere il mondo intero e la malvagità lo devo a voi..e giuro che vendetta avrò, Canabias dovrà crollare" lo abbracciai, sembrava il tempo si fosse fermato.
Mi staccai e gli diedi un bacio in fronte "Forse è meglio approffittare di questa inutile ressa in salone per andare via, desteremo meno sospetti e nessuno ci vedrà, aspetto vostre disposizioni...ma non voglio sapere cosa avete disposto..tutto ciò che succederà lo accetterò ma non per rassegnazione".

Marwel 28-10-2015 17.49.47

Suor Ologna fu così gentile da accompagnare Marwel da Benjamin. Ormai la ragazza sembrava essersi ripresa e la testa le girava solo un pochino, ma era davvero contenta di poter rivedere il suo bambino.
Non c'era molto via vai nei corridoi dell'ospedale e il silenzio sembrava fosse il protagonista tra quelle spesse mura. In molti riposavano e Marwel non sentì nessun lamento di dolore.
Quando Suor Ologna aprì la porta della camera di Benjamin, il bambino subito la chiamò a gran voce e le mostrò un piccolo aereo giocattolo che teneva felice tra le mani.
Marwel abbracciò il bambino e gli posò un bacio sulla fronte per poi stringerlo di nuovo per qualche secondo.
"Certo mio dolce tesoro, da grande potrai essere ciò che vuoi" disse mentre gli accarezzava i capelli e intrecciava una ciocca dorata tra le dita.
"Non so come ringraziarvi" sussurrò con le lacrime agli occhi voltandosi verso la Suora; davvero era grata alla donna e al medico per aver salvato la vita a Benjamin e non vedeva l'ora di poterlo riportare a casa.

Guisgard 28-10-2015 18.03.46

“Oh, bene...” disse Fermer a Gwen “... aspettate che metta giù questi flaconi...” sorridendo e posando su un tavolino quei medicinali “... il piacere è mio...” dandole la mano “... e vi do il benvenuto alla base e nella nostra infermeria.”
“Io vado dottore.” Fece Tesua, per poi uscire.
“A questo punto direi di conoscerci meglio...” Fermer a Gwen “... prego, accomodatevi pure... e date a me il vostro bagaglio...” posandolo in un angolo della stanza “... potete indicarmi le vostre competenze ed esperienze?” Segnando tutto in uno schedario. “Avete già prestato servizio di infermiera? Immagino di si... potete dirmi dove? Così da comprendere le vostre esperienze?”

Guisgard 28-10-2015 18.13.35

I quattro uomini osservarono a lungo il ritratto di Dacey, quasi a volerlo memorizzare nelle loro menti.
Dopo un po' ringraziarono il diacono, lo pagarono per il suo aiuto ed uscirono in strada.
Era ormai sera.
“Bene, ora sappiamo che aspetto avesse la principessa.” Disse Leones. “Come dite di procedere ora, capitano?”
“Beh...” accomodandosi il cappello sulle ventitré Guisgard “... ora occorre trovare una candidata, qualcuna che somigli, anche in modo vago, alla nostra principessa... sappiamo che è bruna, bella, occhi scuri... dobbiamo studiare un po' la fauna del posto” sarcastico “e scegliere quella giusta.”
“E voi sembrate particolarmente portato verso simili incombenze.” Osservò Poeh. “Non vi difetta l'apprezzamento al genere femminile mi pare di poter dire.”
“Lo prendo come un complimento, amico mio.” Con sorriso beffardo Guisgard. “Anche se forse in questo posto la scelta non sarà un granché. Magari a Città di Capomazda, dove le donne non mancano, ma qui temo dovremo accontentarci.”
Intanto Dacey li osservava poco più lontana, tra le ombre della sera.
https://reneelouise21.files.wordpres...vien-leigh.jpg

Lady Gwen 28-10-2015 18.15.46

Tesua andò via.
Sorrisi al dottore, che prese il mio bagaglio e mi fece accomodare.
''Ho prestato servizio come infermiera per quattro anni a Nuova Camelot prima di giungere qui e ho una vasta e completa conoscenza di tutto ciò che riguarda le erbe officinali che devo a mia madre, un'erborista'' spiegai sorridendo al dottore.
Evitai, come sempre facevo, di andare oltre. Non rivelai il fatto che ero una pagana e che, in casi gravi, ricorrevo anche alla magia per curare le persone. Il dottore mi sembrava una persona affidabile, ma ero io a non fidarmi di nessuno sulla faccia della terra e poi ero cresciuta con dei principi ben precisi e uno di questi riguardava il silenzio sulla nostra ''educazione''.

Dacey Starklan 28-10-2015 18.15.50

Celata dall'oscurità che iniziava a calare tenevo costantemente d'occhio la situazione. Un'idea intanto mi balenava in testa.

E se mi fossi proposta? E solo raggiunto Afrignone avrei rivelato di essere davvero io, mostrando la mia voglia alla Grande Baronessa.

Pareva un piano da tenere in conto tanto più che non avrei più viaggiato sola ma sotto protezione.

Guisgard 28-10-2015 18.19.47

I tre aerei volarono sulla zona ed infine trovarono un punto della gola rocciosa in cui poter atterrare.
Un punto non troppo lontano dai resti fumanti del convoglio attaccato.
Clio e i suoi uomini scesero così dai loro abitacoli e si avvicinarono al convoglio.
Era un cumulo di macerie fumanti, con un forte odore di cherosene, animato da piccole fiamme che ancora avvolgevano le lamiere del convoglio.
I due piloti misero subito mano alle armi, in caso di un qualche pericolo.
Ma la zona sembrava ora tranquilla.
“Nessuno si sarà salvato del convoglio, tenente...” disse Elas a Clio “... saranno tutti finiti carbonizzati...”
“Laggiù...” indicò Dimos “... ci sono i segni dei colpi sulle pietre...”
“Sono bossoli di 250 mm...” mormorò Elas “... quelli in dotazione ai caccia Valchiria... gli aerei dell'esercito di Canabias...”
I caccia Valchiria erano le più letali armi volanti del tempo.
Aerei velocissimi ed agili, capaci di volare oltre il muro del suono.
E solo Canabias poteva vantare simili veicoli da combattimento.
“Ovvio, chi ti aspettavi di trovare?” Sarcastico Dimos.
Ma all'improvviso si udirono dei rumori alle loro spalle.
“C'è qualcuno!” Puntando Elas la pistola.
E una sagoma si intravide muoversi dietro le lamiere fumanti.
“Si, l'ho visto!” Gridò Dimos. “Dietro le lamiere!”

Clio 28-10-2015 18.25.20

Ci avvicinammo cautamente al convoglio, che pareva ormai disastrato, nessuno poteva essere sopravvissuto.
Elas e Dimos perlustravano la zona, e io con loro.
Finchè non scorgemmo la prova che quell'attacco era opera di Canabias.
Non che mi aspettassi altro in realtà, i loro caccia Valchiria erano la nostra spina nel fianco da sempre.
Sembrava di avere intorno a noi solo morte e distruzione.
Ma poi scorgemmo qualcosa.
Una sagoma.
Lontana, indistinta, eppure visibile.
Chi poteva essere?
Amico, nemico?
In tempi come quelli la fiducia e la speranza erano merci incredibilmente rare.
Imbracciai la mia arma senza remore e la puntai contro la sagoma.
E attesi, lunghi istanti con quella sagoma sotto tiro, ben nascosta dietro una lamiera carbonizzata, per non diventare la sua preda.
Il primo passo falso gli sarebbe stato fatale.

Guisgard 28-10-2015 18.26.56

“Chi riesce a sparare sui preti e sulle suore” disse Mandus ad Altea “non si farà certo scrupoli ad uccidere o torturare un anziano.” Sorrise malinconicamente.
Il mondo di Cherval sembrava collassare.
“Prendi le tue sorelle e raggiungete la baita nel bosco...” fece il nonno “... lì attenderete l'arrivo del mio uomo... lui vi porterà in salvo, fuori dal ducato... che Dio vi assista, ragazze mie... e non dimenticate chi siete e da dove venite... ora va... addio, Altea...”

Guisgard 28-10-2015 18.28.16

Suor Ologna sorrise a Marwel ed accarezzò la testa del piccolo Benjamin.
All'improvviso, però, correndo gaio dal suo studio, arrivò il giovane medico.
“Vi vedo felice, dottore.” Disse la religiosa.
“Certo, sorella!” Raggiante lui. “Mi è stato appena comunicato che posso tornare a Città di Capomazda! Capite? Mi aspetta un posto presso un noto primario!”
“Sono felice per voi, dottore...” annuì la suora “... e spero che al più presto vi diano il permesso di andare.”
“Partirò domani stesso!”
“Domani?” Ripetè la religiosa. “Ma non attenderete che venga inviato un nuovo medico per sostituirvi?”
“Sorella, se ritardo daranno ad altri il mio posto...” mormorò il medico.
“E qui cosa faremo?” Incredula la suora. “Chi curerà la gente? Siete così egoista?”
“Sorella, io devo pensare alla mia carriera...” guardò Marwel “... voi mi capite, vero? Qui c'è la guerra, possono attaccarci da un momento all'altro... io non fatto l'università per morire nel deserto.”
“Scappi perchè hai paura, dottore?” A lui Benjamin. “Allora non sei coraggioso come un pilota.”
Ma il medico non rispose nulla.

Altea 28-10-2015 18.33.24

Un forte istinto di odio mi pervase, lo neutralizzai...non era l' odio che mi avrebbe aiutato in quel momento.
Abbracciai mio nonno e gli sorrisi..."A presto nonno...una de Bastian..futura duchessa di Chevral" dissi come se nulla dovesse succedere.
Uscii dalla stanza e vidi il signor Cadfel.."Fate chiamare mie sorelle e dite loro di raggiungermi al parco, senza nessuno sappia" ci guardammo e fece un cenno di assenso, andai nella mia stanza, presi la sacca e dei soldi e i gioielli e altre cose anche se ero certa mio nonno avesse provveduto a tutto.
Mi misi un abito più comodo e scesi le scale senza farmi notare e mi misi sotto la quercia ad aspettare l' arrivo delle mie quattro sorelle.

Marwel 28-10-2015 18.47.58

Era un momento pieno di gioia per Marwel, perchè poteva dirsi fortunata a stringere di nuovo Benjamin tra le sue braccia e i bambini che avrebbe accudito erano tornati al numero di partenza. Dodici anime innocenti che le avrebbero riempito la vita, il cuore e l'anima chiedendo in cambio solo un tetto sulla testa.
Il medico entrò nella stanza correndo e subito Marwel pensò che fosse accaduto qualcosa di brutto, ma il sorriso che aveva in volto raccontava ben altro.
Disse che se ne sarebbe andato, che avrebbe seguito i suoi sogni e avrebbe lasciato Evangelia. Avrebbe abbandonato Evangelia.
Chiese a Marwel se capiva le sue motivazioni; parlava di quanto fosse pericoloso rimanere li, nel bel mezzo della guerra e la ragazza non riusciva ad accettare tali parole.
Poi la voce di Benjamin si fece sentire e le sue parole furono taglienti come lame affilate, tanto che il medico non gli rispose.
"Dottore, voi siete libero di fare le vostre scelte e di andare dove più vi aggrada. Se avete paura di rimanere ucciso durante la guerra, beh, fate bene ad andarvene allora. Ma sappiate questo: in molti morranno a causa della vostra assenza e questo è un dato di fatto. Ne un incubo, ne un racconto, ma solo la realtà." Marwel lo guardò negli occhi e concluse "Non so come farete a vivere con questo peso sulla coscienza".

Guisgard 28-10-2015 19.19.00

Fermer smise di scrivere e restò a fissare Gwen per alcuni secondi.
“Oh, scusatemi...” disse sorridendo, per poi tornare ad annotare sullo schedario “... non è mia abitudine fissare le persone, ma devo dire di essere sorpreso... favorevolmente sorpreso naturalmente, dalla vostra esperienza... vi confesso che vi ho creduta una giovane infermiera alle prime armi e qui purtroppo non abbiamo tempo per il tirocinio... invece scopro che nonostante la giovane età possedete già un buon bagaglio di esperienza... ottimo.” Chiudendo lo schedario. “Credo non occorrano altre notizie. Prego, vi mostro gli alloggi.”
La condusse attraverso un breve corridoio.
“Ecco, laggiù ci sono le nostre stanze. La vostra è quella di destra. Naturalmente come civile voi alloggerete qui. Stesso discorso per me, sebbene militare medico, in quanto preferisco avere i pazienti sotto controllo.” Guardò la ragazza negli occhi. “Gwen, è inutile dirvi che questo è un lavoro duro, spesso crudele. A volte arrivano qui soldati con la carne maciullata o con ferite talmente gravi da far rivoltare il sangue. Siamo in guerra e questo è il fronte. Tenetelo bene a mente. Se deciderete di desistere e andare via, io vi capirò.”

Guisgard 28-10-2015 19.20.13

E mentre Dacey era tormentata da dubbi ed idee, i quattro uomini presero a camminare, diretti in una delle taverne del borgo.
“Metteremo qualcosa sotto i denti.” Disse Guisgard agli altri tre. “A stomaco pieno si ragiona e si valuta meglio.”
Ed entrarono in una taverna.

Guisgard 28-10-2015 19.21.18

Clio e Dimos restarono immobili, puntando le loro pistole verso quell'indistinta sagoma che si nascondeva goffamente dietro le lamiere.
Era ormai buio e l'oscurità celava ogni cosa.
Elas per questo si era staccato dagli altri due e aggirando alcune rocce prese alle spalle la misteriosa sagoma.
Saltò fuori da alcune rocce e si ritrovò di spalle alla figura.
“Che mi prenda un colpo...” disse incredulo.
“Cosa succede?” Gridò Dimos.
“Venite a vedere...” fece Elas.
E quando Clio e Dimos arrivarono videro che la sagoma misteriosa altro non era che un bambino sporco di fumo e con i vestiti in buona parte strappati.
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