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A quelle parole di Talia, Guisgard si avvicinò ancor di più, quasi a sfiorarla.
"Spiacente che di me non vi importi nulla, damigella." Cominciò a dire. "Ma su questo posso farci ben poco. Anzi, ad essere sincero non mi cambierà più di tanto la vita. Però sappiate che voi di me non conoscete nulla. Perchè quelli che frequentano il vostro ovattato mondo non hanno nulla a che fare con me. Forse avrei dovuto lasciarvi alla mercè dei bifolchi dell'altro giorno, che vi avrebbero derubata, dopo aver abusato delle vostre nobili grazie! O magari abbandonarvi agli uomini che vostro padre ha inviato per ritrovarvi! Chissà, avreste potuto imparare una buona lezione!" La fissò per un momento negli occhi senza aggiungere altro. Poi, dopo alcuni istanti, aggiunse: "A me delle vostre beghe importa veramente poco. Compreso il motivo che vi ha indotto a fuggire dalla vostra casa. Per capriccio? Per noia? O forse per seguire il vostro amato? Non mi interessa. E sarò quindi sincero... del vostro denaro non mi interessa nulla! Per quanto mi riguarda potete gettarlo in fondo ad un lago. Ora vi proporrò un patto... un patto che converrà ad entrambi. Io mi impegno ad aiutarvi in questa vostra insensata fuga. E vi condurrò ovunque vogliate giungere. In cambio, data la vostra influenza, voglio che facciate in modo che la condanna imposta sulla mia testa venga cancellata con una grazia. Come vedete è il mio collo che mi sta a cuore... e non voi o il vostro denaro." La fissò ancora per qualche istante e poi chiese: "Allora, ditemi... accettate la mia proposta?" |
Signore quel uomo voleva rivedere sua zia mi a detto non so dove sia scappato ve lo giuro dovete credermi e farò di tutto per ritrovarlo dissi guardandolo spaventato
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"Bene!" Sentenziò il cacciatore di taglie. "Allora mettiti subito in cerca di quel furfante. Ci divideremo... io prenderò la via per il palazzo, mentre tu cercherai presso le mura... e ricordati... se tenti di imbrogliarmi o di fuggire... te ne farò pentire!"
E fissò Cavaliere25 con uno sguardo carico di rabbia. |
va bene dissi farò come voi volete e iniziai a incamminarmi per cercare quel uomo vicino alle mure guardavo in tutti i posti era come cercare un ago nel pagliaio mi ero messo in una brutta situazione dissi dentro di me devo trovarlo a tutti i costi
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Forse non era lui che doveva aiutare.
Si fermò di colpo e senza dir nulla tornò indietro, tornò nella Camelot che le aveva dato rifiugio. <<Della mia vita non importa niente a nessuno, aiuterò chi mi chiederà aiuto>> disse ad alta voce. Vide un cavaliere vicino alle mura che cercava qualcosa: <<Cavaliere che ci fate qui? avete bisogno di aiuto?>> disse chiamandolo. |
mi senti chiamare e mi girai e vidi una fanciulla ,Salve mylady voi chi siete? io sto cercando un uomo che è fuggito se non lo ritroverò sarà la mia fine
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<<Se non è colpa vostra, cosa probabile visto che l'innocenza si vede nei vostri occhi, perchè non combattete chi vi vuole uccidere? o se volete...lo faccio io>> disse Perry sorridendo malignamente.
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ho fatto fuggire un prigioniero mylady dovevo sorvegliarlo e in vece ho seguito il mio cuore e lo liberato il cercatore di taglie che lo teneva progioniero, a detto se non lo ritroverò quel uomo sarò morto voi non avete visto passare nessuno di qui? chiesi alla damigella, e aspettai una sua risposta.
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Più parlavo con quell’uomo e più lo trovavo curioso: tremendamente irritante, certo, con quel suo tono irriverente. Nessuno aveva mai osato parlarmi con tanta impudenza prima di allora. Eppure vi era qualcosa nel suo sguardo che non riuscivo a cogliere: aveva parlato di una condanna sulla sua testa ma i suoi occhi, ne ero certa, non erano quelli di un delinquente.
Era un tipo curioso, indubbiamente. Però sapeva usare il cervello, constatai… dopo tutto la sua proposta aveva del buonsenso. La valutai per un istante… indecisa. “Va bene!” dissi alla fine “Accetto il vostro patto, signore!” Lo osservai per un momento, poi soggiunsi: “Qual è il vostro nome, a proposito?” |
"Vedo che avete del buonsenso!" Esclamò, come chi nutre profonda fiducia in se stesso, Guisgard. "Anche perchè da sola, credetemi, non sareste mai riuscita a farla franca."
Si appoggiò poi ad un albero che stava a pochi passi da loro e con fare guascone continuò a dire: "Il mio nome? Ma io sono l'uragano che urla nella notte, il boato della tempesta che sopraggiunge. Sono quel senso di malinconia che arriva quando all'alba i sogni svaniscono, o forse la solitudine che accompagna i viandanti lungo strade desolate. Il mio nome chiedete? Massì... perchè celarvelo! Dopotutto saremo compagni di viaggio... e poi non penso possiate correre a rivelarlo a nessuno!" E rise di gusto. "Milady, mi prsento..." aggiunse "... il mio nome è Guisgard e benchè voi non lo crediate, sono un cavaliere! Per servirvi!" |
Mentre Cavaliere25 era intento a parlare con la giovane Perry, all'improvviso due cavalli giunsero a gran velocità nel reame.
In sella vi erano due uomini armati e dagli sguardi scuri. E non vedendo nessun altro, si avvicinarono ai due giovani. "Avete visto un uomo che afferma di essere un cacciatore di taglie?" Cominciò a chiedere uno di loro. "Noi siamo ai suoi comandi e portiamo importanti notizie da riferirgli." "Sapete dove si trova?" Intervenne l'altro. "E' una questione della massima importanza." |
<<Un cacciatore di taglie dite? non ne ho mai visto uno>> disse Perry con tono aggressivo accarezzando la spada.
Li guardava negli occhi, li fissava come se volesse sbranarli e senza accorgersene si era parata davanti al cavaliere. |
"Il suo nome è Maldesh" rispose uno dei due "ed è famoso in tutta la regione per la sua abilità."
"Voi due mi sembrate giovani ed audaci" intervenne l'altro "e potreste esserci utili. Però, prima, dobbiamo trovare il nostro capo." |
<<Io non prenderò mai ordini da nessuno, chiaro? e ho già detto che non lo conosco>> rispose acida Perry girandosi verso cavaliere25 e facendogli l'occhiolino.
<<Ora se non vi dispiace avevamo altro da fare>> concluse. |
"Come volete, damigella." Rispose il primo dei due. "Del resto, per la nostra missione, abbiamo bisogno di gente, si capace di usare una spada, ma allo stesso tempo anche motivata ad aiutarci."
"E voi, invece?" Chiese l'altro fissando Cavaliere25. "Neanche voi conoscete Maladesh il cacciatore di taglie?" |
Si lo conosco è andato verso il castello stava cercando un prigioniero scappato altro non so mi dispiace e se ora vorrete scusarmi voi signori io avrei delle cose da fare e detto cio guardando la giovane Perry gli dissi andiamo damigella.
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Alzai gli occhi al cielo a quella sviolinata... non si poteva certo dire che non fosse sicuro di sé.
“Un cavaliere... Sir Guisgard, dunque!” dissi, allungando con grazia la mano verso di lui, in un gesto che fu un po' per abitudine ed educazione, un po' per provocazione a quel singolarissimo soggetto che si fregiava di un titolo tanto altisonante. |
ero rimasta da sola a pensare nella mia stanza della locanda...quell'uomo era la figura più misteriosa ed insieme più dolce che avevo mai incontrato...mi mancava..e speravo fosse tornato presto...non mi sentivo tranquilla..."oh rainbow sei sempre la solita..possibile che la lezione non ti è ancora bastata?adesso fantastichi anche su un uomo che non sai se tornerà...ti abbandonerà anche lui come hanno fatto tutte le persone care...e ti pentirai di esserti lasciata andare..."pensai...avevo paura... tanto...
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"Un momento, ragazzo!" Chiamò uno dei due uomini a cavallo. "E' cosa assai urgente quella di cui parliamo. Se sapete dove si trova Maladesh, allora vi preghiamo di accompagnarci. La sicurezza di molti dipende da questo nostro incontro con lui."
Ed entrambi fissarono il giovane Cavaliere25. |
Con un balzo poco aggraziato,ma efficace..riuscii a salire sul cornicione della locanda...
La ricognizione era andata bene..ero tutto intero,e le acque erano tranquille per il momento.... Ero in ansia per lei... non sapevo cosa mi fosse preso..ma non volevo le accadesse niente.... la vidi dalla finestra...sentii un tuffo al cuore...la luce della luna..illuminava il suo viso.. e dava morbidità alle sinuose curve,mi parve un di scivolare dentro un sogno... non mi vide..sedeva con aria afflitta sul lato destro del letto.. fu quando scorsi un luccichio dorato,scender come rugiada dai suoi occhi nocciola,che entrai come un ombra nella stanza,e prima che potesse dire,o fare qualcosa..la baciai per la seconda volta.. |
Erano giorni che viaggiavo a piedi in mezzo ai boschi per raggiungere Camelot, faceva freddo.......quando improvvisamente intravidi le porte di Camelot.......abbassai volutamente il cappuccio dalla testa, se lo avessi tenuto calato sugli occhi, le guardie mi avrebbero sicuramente fermata e io non desideravo dare spiegazioni se non a chi mi avrebbe potuto dare notizie soddisfacenti....ero stanca e non volevo perdere tempo, dovevo trovare un posto dove si riuniva la gente.......e dovevo fare in fretta.....cosi' passai il posto di guardia senza problemi e mi avviai verso la piazza, la taverna era il luogo migliore....la gente dopo un bicchiere in piu' era moltro loquace......scorsi subito il luogo da me cercato era illuminato e le voci arrivavano sino a fuori.........cosi' aprii la porta ed entrai.......era caldo di un caldo soffocante....pieno di gente, mi avvicinai all'oste...." Scusatemi,forse potete aiutarmi, giorni fa dovrebbe essere arrivato il Marchese di Provenza, potrei sapere dove alloggia ?..."....misi la mano in tasca e tirai fuori alcune monete che misi sul banco........
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Va bene dissi vi porterò da lui sperando di trovarlo seguitemi mi incamminai per il palazzo poi voltandomi verso Perry dissi voi aspettatemi alla locanda mylady ho se volete venite con me dissi guardandola e detto ciò guardai i due cavalieri con aria seria.
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<<Vengo con voi, non sono per niente tranquilla>> disse guardando i due uomini.
<<La gente è piuttosto misteriosa di questi tempi>> sorrise. |
Così, Cavaliere25, insieme a Perry, accompagnò i due uomini a cavallo verso il Palazzo reale, luogo presso cui doveva trovarsi il cacciatore di taglie Maladesh.
E proprio mentre vagavano per le strade, all'improvviso uno dei due a cavallo lo riconobbe da lontano. I cinque così si ritrovarono. "Dannato ragazzo!" Urlò Maladesh verso Cavaliere25. "Ti avevo detto di cercare quel farabutto che ti sei lasciato scappare! Cosa ci fai qui?" "State calmo, capo." Intervenne uno dei due a cavallo. "Abbiamo chiesto noi al ragazzo di condurci da voi. Azi, mi sembra sveglio ed in gamba. Potrebbe esserci utile!" "Perchè?" Chiese Maladesh. "Cosa sta accadendo?" "Capo..." rispose uno dei due "... il processo si terrà ad Avignone fra un mese esatto. Quindi dobbiamo riprendere quel farabutto e portarlo davanti al giudice per quella data." "Che l'Inferno inghiotta quel dannato!" Ringhiò Maladesh. "Ma i guai non finiscono qui, capo..." aggiunse l'uomo a cavallo. "Cos'altro c'è?" Chiese Maladesh. "La famiglia dell'uomo ucciso da quel farabutto, i marchesi di Provenza..." rispose l'uomo "... hanno deciso di farsi giustizia da soli. Pare che stiano giungendo qui per catturarlo ed impiccarlo! Fregandosene della legge feudale!" "Questo vuol dire che la taglia andrà in malora con l'anima di quel marrano!" Esclamò Maladesh. "Dobbiamo prenderlo prima dei marchesi di Provenza, allora!" Poi, fissando Cavaliere25 e Perry, aggiunse: "Ragazzo, tu allora ci aiuterai a riprendere quel maledetto, prima che i nobili provenzali arrivino prima di noi. Ed anche la tua amica potrebbe esserci utile. Mi sembra abile e determinata con la spada!" |
Va bene dissi guardando quei tre la colpa è mia e mi farò perdonare il modo è quello di ritrovarlo prima degli altri dissi, poi girandomi verso Perry dissi mi aiuterai a ritrovare quel assassino? non ho altre alternative pultroppo se non lo ritrovo finirò sulla forca per aver fatto scappare, quel uomo aggiunsi: mi disse che voleva andare a salutare per l'ultima volta sua zia voi sapete nulla di questo? domandai e aspettai una loro risposta.
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<<No! io non farò mai da spalla ad un cacciatore di taglie! è colpa di gente come la vostra la rovina del mio villaggio! semmai aiuto quell'assassino!>> disse Perry in preda all'ira.
Tirò fuori la spada dal fodero e si mise in posizione d'attacco mostrando i denti. |
fui sorpresa Echelbert era ritornato,non mi aveva lasciata sola ed in più mi aveva baciata, di nuovo...ma questa volta non mi risenti..dissi solo "o caro sir Echelbert sono cosi felice di rivedervi..cosa avete scoperto? non presagisco niente di buono...ho paura..credo sia meglio allontanarci da qui..." lo guardai..e con la mia mano gli sfiorai la guancia..
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Sentii,il tocco gentile..
la sua mano fresca e asciutta..fece l'effetto di una pezza bagnata sulla fronte scottante.., Dio,quant'era bella.. mi costrinsi ad interrompere il contatto..o non l'avrei più lasciata...D'un tratto la mia missione mi parve inutile,e sciocca... Se amavo questa donna,non potevo rischiare la forca..o permettere che le fosse fatto del male.. il mio cuore galoppava frenetico.. «Dobbiamo chiudere questa storia...Rain...hai ancora il sacchetto? Dobbiamo trovare gli altri.E qualcuno dovrà morire....qualcuno dovrà..é il solo modo...» chiusi le tende della finestra,serrai la porta.. é ci preparammo a quella che non sapevamo sarebbe stata la mia ultima notte da vivo... |
I tre fissarono a lungo Perry, senza però portare le mani sulle loro spade.
"Che il diavolo mi porti!" Esclamò Maladesh. "Una femmina che ringhia come una gatta selvatica! Ringrazia il cielo che ho ben altro per la testa, altrimenti ti avrei dato io una lezione con i fiocchi!" "Capo..." intervenne uno dei suoi seguaci "... abbiamo ben altri guai a cui pensare! Lasciamola stare, questa!" "Si, hai ragione..." rispose Maladesh, sputando con rabbia a terra. Poi, fissando Cavaliere25 aggiunse: "Allora non hai ancora imparato a conoscere quel furfante! Non c'è nessuna zia malata, che l'Inferno lo inghiotti! Quel dannato ti ha giocato alla grande e tu scioccamente hai creduto a tutta la sua farsa! Ora ci organizzeremo ed imbastiremo un piano! E finalmente potrò mettere le mani su quel furfante!" "Ehi, capo!" Chiamò all'improvviso l'altro suo seguace. "Sembra che qualcuno sia giunto a Camelot..." Infatti, nel reame erano appena giunti diversi cavalieri. Ed a capo del drappello che li guidava stavano una giovane donna ed un uomo di robusto aspetto e fiero portamento. E lo stendardo che accompagnava tutti loro recava il simbolo del marchese di Provenza. |
<<Una lezione dite? non credo riuscireste a sfiorarmi>> Perry cominciò a ridere, quasi cadde perterra.
Poi si riprese e ascoltò le parole del cacciaore di taglie. Dei nuovi cavalieri? avrebbero portato guai? |
Nella taverna intanto, Elisabeth chiedeva notizie su chi l'aveva richiamata a Camelot.
"Milady, gira voce che sia imminente l'arrivo dei nobili di cui domandate." Disse con indifferenza il taverniere. "Ma fino ad oggi nessun sa con esattezza quando arriveranno." Ad un tratto un uomo si alzò dal suo tavolo e guardò fuori. "Ehi..." cominciò a dire "... sembra che i nobili di cui parlate siano appena giunti a Camelot! Sono scortati da diversi cavalieri e recano lo stendardo del marchese di Provenza!" Un attimo dopo, scortati da alcuni dei loro, nella taverna entrarono la donna e l'uomo che l'accompagnava. La donna si guardò intorno, fino a quando vide Elisabeth. "Lady Elisabeth..." disse sorridendo "... non vi conosco, ma mia nonna mi ha parlato di voi da sempre. Non potevo non riconoscervi." Si sedettero allora tutti intorno ad un tavolo e la ragazza cominciò a raccontare. "Mia nonna dice che solo voi potete aiutarci..." disse la ragazza "... io sono Hyei, la figlia del marchese di Provenza. Questi che mi accompagna è il capitano della guardia, Cosimus." La ragazza era bellissima, con lunghi capelli biondi ed occhi azzurri come il cielo di primavera. L'uomo invece aveva i capelli neri e cortissimi, con uno sguardo spietato ed una lunga cicatrice sul volto. "Tutto accadde qualche mese fa..." continuò a raccontare la ragazza "... quando il mio defunto fratello, Budmin, si innamorò perdutamente di una fanciulla. Su di lei però mise gli occhi anche un gaglioffo da poco giunto in Provernza. E tra loro due sorse una contesa per quella fanciulla. Una notte la ragazza era in compagnia di mio fratello e furono sorpresi da quell'uomo che uccise a tradimento Budmin." La ragazza interruppe per un momento il suo racconto, vinta dall'emozione e dal dolore, per poi riprenderlo pochi istanti dopo. "Scusatemi, lady Elisabeth..." disse commossa "... ma il dolore è ancora forte... dicevo... l'uomo a quel punto scappò via e le autorità lo decretarono colpevole, condannandolo a morte. La sentenza avverrà, a Dio piacendo, tra un mese ad Avignone. Ma noi vogliamo essere sicuri che quel marranno non la faccia franca. Sulle sue tracce vi è anche un cacciatore di taglie. Ma vogliamo essere noi a catturarlo! Ed io invoco voi di aiutarci... siete una veggente... e con il vostro aiuto possiamo catturarlo. Aiutateci, lady Elisabeth... vi scongiuro... in nome del dolore che proviamo..." E scoppiò a piangere. "Milady..." intervenne il capitano Cosimus "... aiutateci e quel cane farà la fine che merita!" Poi, con un impeto di rabbia, che ben tradiva l'indole di quell'uomo, aggiunse: "Il nome di quell'assassino è Guisgard! E pagherà per la sua immonda colpa! Parola mia!" |
Perry corse alla taverna e spiò dalla finestra quei nobili che intanto parlavano con la fanciulla.
Riconobbe il volto dell'uomo che stringeva la mano della fanciulla bionda. "Ma quello è Cosimus..." pensò e in un attimo la mente di Perry si chiuse attorno ad un ricordo lontano. Era più piccola di adesso e ancora non aveva conosciuto l'amore; aveva bisogno di soldi da mettere da parte per il futuro incerto del villaggio e non sapendo come fare seguì la via più facile e più difficile allo stesso tempo: offrire "servigi" ai nobili in cambio di denaro. Non amava quel "lavoro", ma non sapeva che altro fare. Un giorno un nobile capitano di nome Cosimus la chiamò nella sua corte per conoscere il volto della giovane che aveva stravolto la fedeltà degli uomini dal sangue blu. Gli offrì i suoi servigi, ma lui la desiderava ogni sera facendole doni di ogni tipo. Si era innamorato della giovane Perry e non smetteva mai di trattarla come una regina, ma il cuore di Perry venne rapito da William e in poco tempo la fanciulla abbandonò Cosimus e il suo "lavoro" per vivere in tranquillità con il suo amato. Molti le dissero che Cosimus era disperato, aveva perso la sua musa e non si dava pace, ma quella tristezza si trasformò presto in Ira facendolo diventare malvagio. Perry tornò in se e continuò a guardare quell'uomo dalla finestra. |
Si mi sono fatto prendere in giro come uno stupido allora dissi come ci orgaizziamo prima lo troviamo e prima si chiuderà questa storia aggiunsi guardando quei tre dobbiamo fare infretta e con rapidità se vogliamo catturarlo prima noi quel assassino e aspettai una loro risposta
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Avevo spinto il cavallo ad un galoppo sfrenato, sia per la fretta di arrivare alla meta che per la rabbia. "Come si può! Come si può? La mia arte, il mio genio usati per ritrovare un assassino ed il suo cacciatore di taglie. Questo è un affronto!!" Se i pensieri avessero potuto prendere forma sarebbero diventati un leone inferocito, rinchiuso in una gabbia troppo piccola, pronto ad urlare la sua frustrazione.
Così mi sentivo io. Non era la prima volta che il vescovo mi richiedesse il servizio di recuperare delle persone da portare al suo cospetto, ma mai un assassino!! Forse l'età gli stava giocando dei brutti scherzi. Finalmente vedevo in lontananza Camelot, dopo la discesa avrei iniziato il mio lavoro. "Ohh, bravo Diamante, bravo! Ora possiamo rallentare, sei stato splendio!" e così dicendo accarezzai il collo sudato del mio fiero stallone nero. Presi il fischietto che avevo al collo e ci soffiai dentro; presto Rubens era appolliato sul mio braccio. Bene ora la squadra si preparava ad entrare a Camelot. |
Intanto, nascosti dall'altra parte di Camelot, Guisgard e Talia stilavano i particolari per il loro patto.
"Ora che le regole della cortesia sono state soddisfatte" disse Guisgard "e le presentazioni regolarmente svoltesi, direi di cominciare a capire bene cosa fare e dove andare. Suppongo voi abbiate una meta, un luogo da raggiungere, con questa fuga. Magari vi attende il vostro amato... tanto nobile d'animo da preferirvi povera ed in fuga. Eh, adoro le storie d'amore! Mi mettono di buon umore, milady!" Rise di gusto ed aggiunse: "Ora però, mettete da parte i sussulti del vostro cuore e pensiamo al lato pratico della faccenda. Dicevate di aver nascosto il vostro denaro, vero? Bene, dobbiamo recuperarlo e partire. Senza denaro difficilmente riusciremo ad arrivare lontano. E poi, io devo procurarmi una spada, anche se non potrò certo sperare di comprarla, visto che nessuno ne venderebbe una ad un fuggitivo. Ma senza averne una non andremo da nessuna parte, visto che praticamente tra un pò avremo alle costole gli scagnozzi di vostro padre da un lato ed i cacciatori di taglie dall'altro..." |
lo guardai era terribilmente serio e preoccupato.."st..state dicendo che voi potreste morire? se sapete di qualche pericolo mettetemene al corrente...vi aiuterò e sarò al vostro fianco..voi non mi conoscete sono sempre stata abituata a vedermela da sola..e combatterò con ogni mezzo,non mi tirerò indietro.."avevo parlato tenendo i miei occhi fissi su di lui ed il mio sguardo da dolce ed amorevole che era era ora divenuto orgoglioso ed altero...mi stava sottovalutando? gli porsi la polvere che mi aveva dato giorni innanzi e aggiunsi "ora ditemi cosa faremo esattamente?dobbiamo preparare un piano..."
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Si...
Un piano...io un idea ce l'avrei... Restituii il sacchetto a Lady Rainbow... Adesso é tuo,sai come usarlo.. Io devo morire,e devo morire davanti a molti testimoni...solo cosi smetteranno di cercarmi... Presi la cosa che custodivo in una fiala,al collo.. «Questa ci può aiutare...é bella donna,il distillato di morte vivente.. Bastan 2 gocce..e cadrò come morto,per 24 ore..nessuno si accorgerà di niente,le funzioni vitali saranno talmente basse,che la temperatura scendera sotto i 30,e il polso sembrerà assente.. Verrò seppellito..é importante che non mi brucino ne infieriscan su di me.. Una volta morto,potrò ricominciare da zero...» La guardai negli occhi,vi scorgevo determinazione ,ma anche paura.. «é l'unico modo...Rain..» «Ora dobbiamo trovare chi mi ucciderà..»» |
"ma voi...tu sei pazzo..e se qualcosa andasse storta io...cosa accadrà? e poi?.."
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Il prezzo da pagare per la felicità é sempre alto...e poi meglio cosi..che fuggire per sempre..Rain..
L'abbracciai e restammo cosi...davanti a quel fuoco scoppiettante,in silenzio a guardare le fiamme.. |
interruppi l'abbraccio..."sarà ma non vi succederà niente...non finchè sarete con me...non potrò perdonarmelo..è il caso di uscire da questa stanza...chiederemo aiuto a qualcuno"
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