Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Tre opere letterarie per descrivervi (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1194)

Argante 03-09-2010 19.37.08

Una parte di me è la poesia Itaca di Kavafis, un'altra Memorie di Adriano della Yourcenar, un'altra ancora Così parlò Zarathustra di Nietzsche. Chi conosce queste opere potrebbe provare a conoscermi. Tentate di risolvere il Rebus..

Morrigan 03-09-2010 19.49.20

Citazione:

Originalmente inviato da Argante (Messaggio 19595)
un'altra Memorie di Adriano della Yourcenar

Animula vagula blandula,
Hospes comesque corporis
Quae nunc abibis in loca
Pallidula, rigida, nudula,
Nec, ut soles, dabis iocos...


Oh mio Dio, Argante!
Che ricordo che mi hai riportato alla mente!!! :smile_wub:

Deirdre 03-09-2010 23.44.54

1) Le cronache di Camelot (Jack Whyte)

2) Jane Eyre (Charlotte Bronte)

3) Il giardino segreto (Frances Hodgson Burnett)

è stato difficile scegliere il terzo...ce ne sono così tanti!!!:laughing_lol1:

Lady Dafne 04-09-2010 09.25.52

Citazione:

Originalmente inviato da Deirdre (Messaggio 19641)
1) Le cronache di Camelot (Jack Whyte)

2) Jane Eyre (Charlotte Bronte)

3) Il giardino segreto (Frances Hodgson Burnett)

è stato difficile scegliere il terzo...ce ne sono così tanti!!!:laughing_lol1:

Concordo sulle "Cronache di Camelot"! In realtà nella scelta dei miei tre libri le ho completamente scartate considerando che non avrei potuto inserire nessun libro al secondo e al terzo posto... in realtà avrei voluto elencare tutti quelli della collana ad uno ad uno e così ho sorvolato:p.

Sibilla 04-09-2010 09.54.01

Ecco già mi sono pentita... non esistono solo tre libri... e tutti gli altri si stanno vendicando affacciandosi in continuazione alla mia mente... dovrò rileggerli tutti... comincerò dal Gattopardo... chissà se sarò la Principessa di Salina... timida ma forte a suo modo... però troppo pia per me... o Concetta che lascia scivolare via la sua vita nel rimpianto... Angelica penso di no... troppo calcolatrice in fin dei conti... o il Principe orgoglioso e disilluso... ma profondamente innamorato della vita... chissà... oppure quello che mi affascina è solo il mutamento di un'epoca...
Comunque il mio personaggio preferito è un altro... ma resterà un mio segreto...:18015:

Morrigan 04-09-2010 11.11.08

Citazione:

Originalmente inviato da Sibilla (Messaggio 19681)
Ecco già mi sono pentita... non esistono solo tre libri... e tutti gli altri si stanno vendicando affacciandosi in continuazione alla mia mente...

:smile::smile::smile: Vedo che non sono l'unica ad avere questo problema!!!

Deirdre 07-09-2010 08.20.55

Citazione:

Originalmente inviato da Lady Dafne (Messaggio 19680)
Concordo sulle "Cronache di Camelot"! In realtà nella scelta dei miei tre libri le ho completamente scartate considerando che non avrei potuto inserire nessun libro al secondo e al terzo posto... in realtà avrei voluto elencare tutti quelli della collana ad uno ad uno e così ho sorvolato:p.

si effettivamente non potevo citarne uno solo...e dal momento che mi piacciono tutti.. ho citato l'intera collana! :D

GuardianOfTheFlame 07-09-2010 10.49.11

scegliere solo 3 libri non mi riesce, farei troppi torti... ci sono però 3 autori su tutti che hanno contribuito alla mia crescita e al mio modo di pensare. Sono autori che ho scoperto e mi hanno segnato in momenti diversi, a distanza di anni, di cui ho recuperato l'intera bibliografia e che leggo e rileggo volentieri ancora oggi:
- Ray Bradbury, scoperto grazie a mia mamma ai tempi delle medie. Il primo libro che ho letto è stato Il Popolo dell'Autunno a cui ha fatto seguito il meraviglioso Cronache Marziane (a mio parere la punta più alta dei suoi lavori). Bellissima anche quella che è forse la sua opera più famosa, Fahrenheit 451.
- Alan Moore, scoperto quando avevo 17-18 anni. Già da tempo leggevo fumetti, ma quando un amico mi passò Watchmen, rimasi folgorato perché capii di aver di fronte un capolavoro, un'opera decisamente superiore a qualsiasi fumetto avessi letto precedentemente. Sopratutto mi fece comprendere che il fumetto è arte sequenziale, con pari dignità a qualsiasi altro mezzo espressivo.
I lavori di Moore sono tanti e hanno una qualità media elevatissima, tutti mi hanno lasciato qualcosa. Ad ogni modo i miei preferiti sono V For Vendetta e il recente Promethea.
Molto interessante anche la sua prima opera letteraria "La Voce del Fuoco": è però sperimentale e a molti sicuramente non andrà giù. Come sempre, geniale.
- Philip K. Dick, scoperto a circa 21-22 anni. Mentre Bradbury è maestro nel lirismo e nel raccontare personaggi umani (anche nelle poche occasioni in cui i protagonisti sono alieni), Dick è geniale quanto allucinante. Nei suoi numerosi romanzi e racconti, ci sono temi e domande ricorrenti affascinanti quanto immensi: "Cos'è la realtà?", "Cos'è un essere umano e cosa lo rende tale?".
Come Moore, ha scritto decine di opere di qualità eccelsa e spesso la gente da risposte diverse su quale siano quelle più rappresentative.
La sua opera più famosa è "Ma gli Androidi sognano pecore elettriche?" (da cui è stato tratto Blade Runner), cmq i romanzi migliori per me sono "Ubik", "Le Tre Stimmate di Palmer Eldritch", "L'uomo nell'Alto Castello" (tradotto anche con il titolo "La Svastica sul Sole")

il cinema ha cercato di portare su schermo diverse opere di questi autori, ma la maggioranza delle volte con risultati che vanno tra il pessimo e lo scarso. Alcune rare eccezioni sono il già citato Blade Runner di Ridley Scott e Fahrenheit 451 di Francois Truffaut

Sibilla 07-09-2010 10.56.43

Citazione:

Originalmente inviato da GuardianOfTheFlame (Messaggio 19902)
scegliere solo 3 libri non mi riesce, farei troppi torti... ci sono però 3 autori su tutti che hanno contribuito alla mia crescita e al mio modo di pensare. Sono autori che ho scoperto e mi hanno segnato in momenti diversi, a distanza di anni, di cui ho recuperato l'intera bibliografia e che leggo e rileggo volentieri ancora oggi:
- Ray Bradbury, scoperto grazie a mia mamma ai tempi delle medie. Il primo libro che ho letto è stato Il Popolo dell'Autunno a cui ha fatto seguito il meraviglioso Cronache Marziane (a mio parere la punta più alta dei suoi lavori). Bellissima anche quella che è forse la sua opera più famosa, Fahrenheit 451.
- Alan Moore, scoperto quando avevo 17-18 anni. Già da tempo leggevo fumetti, ma quando un amico mi passò Watchmen, rimasi folgorato perché capii di aver di fronte un capolavoro, un'opera decisamente superiore a qualsiasi fumetto avessi letto precedentemente. Sopratutto mi fece comprendere che il fumetto è arte sequenziale, con pari dignità a qualsiasi altro mezzo espressivo.
I lavori di Moore sono tanti e hanno una qualità media elevatissima, tutti mi hanno lasciato qualcosa. Ad ogni modo i miei preferiti sono V For Vendetta e il recente Promethea.
Molto interessante anche la sua prima opera letteraria "La Voce del Fuoco": è però sperimentale e a molti sicuramente non andrà giù. Come sempre, geniale.
- Philip K. Dick, scoperto a circa 21-22 anni. Mentre Bradbury è maestro nel lirismo e nel raccontare personaggi umani (anche nelle poche occasioni in cui i protagonisti sono alieni), Dick è geniale quanto allucinante. Nei suoi numerosi romanzi e racconti, ci sono temi e domande ricorrenti affascinanti quanto immensi: "Cos'è la realtà?", "Cos'è un essere umano e cosa lo rende tale?".
Come Moore, ha scritto decine di opere di qualità eccelsa e spesso la gente da risposte diverse su quale siano quelle più rappresentative.
La sua opera più famosa è "Ma gli Androidi sognano pecore elettriche?" (da cui è stato tratto Blade Runner), cmq i romanzi migliori per me sono "Ubik", "Le Tre Stimmate di Palmer Eldritch", "L'uomo nell'Alto Castello" (tradotto anche con il titolo "La Svastica sul Sole")

il cinema ha cercato di portare su schermo diverse opere di questi autori, ma la maggioranza delle volte con risultati che vanno tra il pessimo e lo scarso. Alcune rare eccezioni sono il già citato Blade Runner di Ridley Scott e Fahrenheit 451 di Francois Truffaut

Concordo pienamente... però devo essere grata al film "V for Vendetta" che mi ha fatto scoprire il fumetto... :18015:

GuardianOfTheFlame 07-09-2010 11.22.57

Citazione:

Originalmente inviato da Sibilla (Messaggio 19903)
Concordo pienamente... però devo essere grata al film "V for Vendetta" che mi ha fatto scoprire il fumetto... :18015:

come si suol dire: "non tutto il male vien per nuocere" :p


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