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“Andiamo da lei.” Disse Pinto a Gwen.
I due raggiunsero così Zafirya. “Salute a voi.” Pinto. “Oh, buongiorno di nuovo.” Con un cenno del capo lei. “Abbiamo visto come vi ha trattata quell'uomo.” Mormorò Pinto. “Chi era?” “Vengor, un nobile cavaliere...” “Tutto mi sembra, tranne che nobile.” Osservò Pinto. “Visto come vi ha trattata.” “E' solo colpa mia...” mestamente Zafirya. “Perchè?” Incuriosito Pinto. “Non importa.” Sforzandosi di sorridere lei. “Perchè siete giunta anche voi in città?” Domandò Pinto. “Perchè ho udito che stanotte hanno tentato di uccidere un uomo...” raccontò lei “... una cosa terribile... fortuna è solo ferito... ed io volevo sincerarmi circa le sue condizioni...” |
“Certo che non disturbate.” Disse Icarius a Dacey. “Anzi, mangiare tutti insieme sarà piacevole.” Sorrise. “E poi in compagnia di due belle ragazze” indicando lei e Clio “avrò poco tempo e voglia di affaticare la mie mente con sciocchi e inutili pensieri.” Facendole l'occhiolino. “Su, tra poco il locandiere ci servirà da mangiare.”
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- Grazie,- dissi semplicemente tornando seduta mentre tutti insieme aspettavamo di consumare il pasto.
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Raggiungemmo Zafirya e speravo, con tutto il cuore che non si trattasse di Elv.
"Non e` comunque giusto il modo in cui vi ha trattata" le dissi. Poi mi ricordai dei riflessi. "Poco fa abbiamo visto dei riflessi azzurri provenire da quella finestra" indicandola "Sapreste dirci di che si tratta?" |
Ascoltai la conversazione in silenzio, limitandomi a dire che non avevo preferenze per il mangiare.
Sorrisi a Dacey, era gentile e non volevo darle l'impressione che fosse di troppo. "Perché dovreste, Milady?" Le sorrisi "Sono lieta che ci facciate compagnia... Sono sicura che il pasto sarà ottimo...". Guardai poi Icarius bonariamente "Tu pensa a rimetterti per quel polverificio..". |
“Del Fiore Azzurro.” Disse Zafirya di getto a Gwen. “Ora perdonatemi, ma voglio visitare l'uomo ferito. Ho saputo alloggia in una locanda non distante.”
“Possiamo venire con voi?” Chiese Pinto. “Certo, con piacere.” Annuì Zafirya. I tre raggiunsero così la locanda. “Perdonate...” entrando Zafirya, seguita da Gwen e Pinto “... ho saputo che qui alloggia un uomo ferito...” “Voi chi siete?” Bruscamente il locandiere. “Solo persone in pena.” Rispose Zafirya. “Qui non vogliamo pubblicità e soprattutto non abbiamo bisogno di Crocerossine.” Sbottò il locandiere. “Sei troppo maleducato, amico...” intervenne Pinto “... ed io detesto i maleducati.” “Ehi!” Arrivando Sammone. “Cosa ci fate qui? Il capo è stato ferito... ma ora sta bene.” “Cosa?” Incredulo Pinto. “E' lui dunque il ferito!” “Oh, perdonatemi...” cambiando tono il locandiere “... non immaginavo foste amici dei miei clienti...” “Portaci da lui.” Pinto a Sammone. “Seguitemi.” Questi. Il gruppo salì così al primo piano della locanda, dove trovò Icarius a letto. Nella stanza a fargli compagnia vi erano Clio, Dacey e Cq. “Capo!” Disse Pinto. “Come stai?” “Bene ora, amico mio.” Sereno Icarius, per poi raccontare loro ogni cosa. “E voi chi siete, madama?” Icarius Fissando Zafirya. “Io...” arrossendo lei “... solo una sciocca...” stringendo nervosamente il cesto fra le mani. Arrivò il locandiere con il pasto e servì da mangiare a tutti loro. Poco dopo tornarono anche Hansiner ed il pellegrino. “Sedetevi e mangiate con noi.” Invitandoli il Taddeide. “Avete scoperto qualcosa?” “Si, qualcosa si...” annuì Hansiner. Era ormai il tardo meriggio e la nebbia sorgeva ancor più densa attorno a Scafris. |
La porta si aprì e io mi aspettavo di vedere il locandiere invece furono altri avventori. Tra cui Gwen.
Ne fui liete, soprattutto poiché il suo volto era tornato alla sua giovinezza. - Ben ritrovati ,- dissi tutta sorridente accorgendomi poi della donna che non conoscevo . Tornarono anche gli altri uomini dell'equipaggio e infine tutti mangiammo insieme. A quanto pareva c'erano novità in vista sul Fiore. |
Raggiungemmo una locanda insieme a Zafirya e scoprimmo che il ferito era Icarius.
Assurdo, chissa` cos'era successo... Dopo aver salutato tutti, notando anche la presenza di Clio e Dacey, mi avvicinai ad Icarius. "Devo ammettere che la vostra abilita` mi sorprende, milord. Appena arrivato e gia` tentano di mettervi fuori gioco?" ridendo piano. Sembrava comunque che stesse gia` molto meglio, nonostante il braccio fasciato. |
“Eh, cosa volete farci, milady...” disse sorridendo Icarius a Gwen “... sembra che ovunque io vada la mia fama mi preceda e di conseguenza attiri i miei nemici.” Ironico. “Ma come mai voi e Pinto siete qui? Volevate visitare Scafris?”
“In realtà non proprio...” fece Pinto. “Ossia?” Fissandolo Icarius. Allora Pinto raccontò tutta la storia della fuga di Elv. “Pare che i problemi crescano come funghi sulla nostra nave...” osservò Il Taddeide. Guardò poi Zafirya. “Posso chiedervi chi siete, madama?” Le chiese. “Oh...” sorridendo lei “... ecco io... io... mi sento molto sciocca... ho saputo del vostro ferimento... e allora... si, ecco... io... io volevo accertarmi che tutto andasse bene...” arrossì “... comunque il mio nome è Zafirya...” “Grazie al Cielo sto bene ora, madama.” Sorridendo Icarius. “E lo devo a lady Dacey.” Guardò poi Hansiner ed il pellegrino. “Prima parlavate di novità...” a loro “... vi ascolto...” |
Arrivarono anche Gwen e Pinto, e io sorrisi alla ragazza, rendendomi conto che era tornata giovane.
Ma dal racconto di Pinto mi resi conto che non era poi così semplice. Ma avevo sempre avuto fiducia in loro, ed ero sicura che avrebbero trovato una soluzione. Con loro vi era anche una dama gentile, che era preoccupata per Icarius. Poi Icarius chiese delle novità, e mi voltai verso Hansiner ansiosa di scoprire che cosa avessero scoperto. |
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