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"Sì, ma ciò è ben lontano dall'interfacciarsi con la superstizione... Comunque sia, dubito che l'intervento del prete servirà a qualcosa, se noi due abbiamo ragione..."
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"Ovvio..." disse sottovoce Elv a Gwen "... purtroppo gli assassini non si lasciano scacciare come i demoni dai preti..." annuì.
Poco dopo i due soldati inviati a chiamare il chierico tornarono insieme a quest'ultimo. "Cosa è accaduto, milord?" Chiese Don Pilo a Ghin. Il duca raccontò l'accaduto ed il giovane religioso restò molto turbato. "Togliere la vita ad un proprio fratello" commentò amaramente "è una bestialità... ma poi accanirsi su un cadavere, profanandolo, è diabolico... temo che l'autore di tale atto innaturale sia posseduto dalla malvagità..." |
Mi avvicinai a lui, sentivo la seta nera accarezzare la mia pelle bianca assieme alla brezza... "Alzati.." osservandolo "Niente inchini, io ho il dono della vostra ospitalità.. Ma qui ora niente formalità.. Sono molto curiosa di vedere il regalo" osservai le sue mani, le mani dicevano molto di un uomo.
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Annuii gravemente a quelle parole.
Poi, Don Pilo arrivò e rimase particolarmente turbato dalla storia. Come tutti noi, del resto. Beh, di sicuro chiunque si fosse macchiato di simili delitti non era certo una persona casta e pia, nessuno aveva dubbi a riguardo. Aspettavo che giungesse il nuovo giorno per riprendere le indagini. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Le mani del viandante erano bianche, forti e delicate insieme, come se fossero nate per accarezzare una donna e stringere una spada.
Poi quelle mani mostrarono allora una pietra di un celeste chiaro e prezioso, dai riflessi leggeri e mutevoli. "Un dono per voi..." disse lui posando la pietra nella mano di lei "... è una pietra estratta nei paesi tropicali, dove il vento caldo addensa l'aria e rende la vita simile ad un perenne miraggio di fiabe e di versi... si chiama Angelite e simboleggia, milady, un antidoto contro ogni paura dell'anima... per i popoli oltre gli oceani conosciuti simboleggia l'elisir per la felicità infinita... ed è vostra." Fissando Altea. https://www.exquisitecrystals.com/pu...160-vic-70.jpg |
Don Pilo benedisse il castello e tutti i presenti, sebbene Minsk e Maday restarono in disparte, quasi come fossero vampiri che si nascondono alla luce del giorno.
Poi il giovane chierico recità delle Orazioni per l'anima del povero Henz e confessò Ghin, affinchè il peccato lasciasse per quella notte il nome dei Dantorville. "Restate al castello stanotte, buon frate." Disse il duca. "Si, passerò la notte, con il vostro consenso, nella Cappella del maniero." Pilo. Gli fu indicata la Cappella e lì il giovane religioso passò il resto della notte. "Sarà meglio andare a dormire ora..." Elv a Gwen "... domani dovremo essere riposati per riprendere le indagini..." |
Le sue mani erano bianche e forti, di un aristocratico o un cavaliere e quindi l' ipotesi di Don Tommaso poteva essere reale.
Ma forte fu l' emozione quando mi pose sulla mano quella pietra, la afferrai quasi tremante "Mai nessuno mi ha fatto un regalo così bello, e non tanto per valore ma ciò che simboleggia...le paure dell' animo...ordunque voi siete in grado di leggerlo, che sotto questa mia corazza si nasconde un animo inquieto" baciai la pietra e la strinsi e la mia mano si fece avanti "Come vorrei....accarezzare il tuo volto, vederlo...ma le tue labbra ora possono essere mie e le mie sono tue" e posi la pietra al petto. |
Notai che gli scienziati restarono in disparte durante la benedizione di Don Pilo e probabilmente era coerente con la loro appartenenza alla fede scientifica.
Poi, il prete acconsentì a passare la notte nella cappella del palazzo. Annuii ad Elv. Stavo per andare in camera mia , ma mi fermai un ultimo istante. "Grazie per prima, a cena, per essere intervenuto vedendomi in difficoltà. Magari qualche volta vi dimenticate di trattarmi male..." dissi ridacchiando appena "Buonanotte, Messere..." gli auguri, con un sorriso, poi tornai in camera mia per la notte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Il mio volto, milady, come il mio nome" disse lui ad Altea "sono maledetti... l'infamia, l'onta... ecco cosa circonda il mio volto ed il mio nome... solo questo abito umile e penitente è degno di ciò che sono... siete bella, bellissima e sensuale..." parlando ora non certo come un pellegrino "... non macchiatevi della colpa di cui io sono responsabile." Facendo un passo indietro, quasi a voler respingere ogni tipo di tentazione carnale.
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"Si, sotto il mio fascino" disse ridendo Elv a Gwen "si cela un filantropo convinto." Facendole l'occhiolino. "Buonanotte allora..." aggiunse, con uno sguardo vagamente insistente lungo tutto il corpo di lei, per poi entrare in camera sua.
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"Allora ditemi di che colpa vi siete macchiato, perché ritenete il vostro animo sia pieno di infamia...lasciate sia io a decidere poi se concedermi o meno" mentre lui si allontanava ma io mi avvicinai al suo volto incappucciato.."Siete un ladro, un assassino...?" con tono basso.
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Ridacchiai scuotendo la testa alle sue parole, ma anche io ci credevo fortemente e non sarei potuta essere più d'accordo con lui.
A quel punto, mi misi a letto, per riposare in vista della nuova giornata di indagini che ci attendeva all'indomani. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Sono molte cose, milady..." disse il viandante ad Altea, fissandola dal suo cappuccio.
Ma proprio in quel momento giunse Petronilla. "Perdonate, milady..." ad Altea "... volevo informarvi che è accaduto qualcosa stanotte... è stato trovato il cadavere del duca Henz appeso al camminamento di ronda... sua signoria ha fatto chiamare Don Pilo per benedire il castello... ora il religioso è nella Cappella a pregare." |
GWen si stese nel suo letto per dormire, ma pochi istanti dopo cominciò a sentire una musica.
Sembrava un flauto e giungeva dall'altra parte della parete, dove c'era la camera di Elv. |
Ad un tratto arrivò Petronilla e alla notizia mi sedetti "Grazie per avermi avvisata" balbettai.
Le feci segno di andarsene e rimasi ferma, seduta "E' tremendo...come si può tale barbaria e soprattutto chi può fare tale barbaria. Benedizione...siamo maledetti...vedete?" verso il viandante "Sono pure io una anima maledetta" e mi lasciai in un abbraccio verso di lui, per cercare un minimo conforto, stringendo la pietra...."Vedete, la vostra pietra non ha funzionato". |
Altea si lasciò fra le braccia del viandante, che la strinse sul suo petto saldo.
"Non dite così..." disse fissandola dal suo cappuccio misterioso "... non siete maledetta... troveremo chi perseguita la vostra stirpe..." In quel momento qualcuno bussò. "Sono io, cugina." Ghin da fuori. "Aprite la porta." autoritario. |
Avevo gli occhi chiusi, cercando di abbandonare le tensioni della giornata per rilassarmi e dormire, ma li riaprii sentendo una musica, come di un flauto.
Subito non mi resi conto, ma poi mi accorsi che veniva dall'altra parte del muro, ossia da dove c'era la camera di Elv. Non avevo idea che sapesse suonare, ma era una melodia gradevole e rimasi a letto ad ascoltarla. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Per favore, aiutatemi, aiutami..voglio la felicità" e gli sfiorai le labbra con le mie leggermente.
Poi udii la voce di Ghin..."Presto, andate sotto il letto, ma state all'erta, temevo questo momento, se osa entrare lo prendo a schiaffi". Misi una vestaglia per non farmi vedere in abiti succinti dall' odiato cugino ed aprii la porta "Salve cugino, se volete dirmi della brutalità avvenuta su Henz ne sono già al corrente, e mi auguro i due scienziati trovino la verità presto, non ne voglio parlare, sono molto turbata" e veramente ero di umore nero. |
Per qualche minuto Gwen ascoltò quella melodia, che dolce e cadenzata aveva la capacità di tranquillizzarla, rasserenarla.
Ma quando fu sul punto di farsi cullare del tutto da quelle note, ormai avvolta dal tepore del sonno, un rumore sordo si udì giungere da fuori, oltre la finestra chiusa. |
Quella musica era capace di rasserenarmi, di tranquillizzarmi.
Era dolce e delicata e mi piaceva. Ero quasi sul punto di addormentarmi, ma all'improvviso sentii un rumore sordo alla finestra. Infatti, con una smorfia contrariata, mi alzai dal letto e mi affacciai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il viandante fu sul punto di rispondere al bacio di Altea, sfiorandole le labbra con le sue.
Poi tutto accadde in fretta. Si nascose lesto sotto il letto e lei aprì a Ghin. “Bene, siete stata avvertita, cugina.” Disse il duca. “Ero passato per dirvelo e per farvi sentire protetta... l'assassino potrebbe essere entrato nel castello... e magari essere ancora qui...” |
Gwen si alzò dal letto, aprì la finestra e si affacciò.
Fuori era buio pesto. Poi, quando i suoi occhi verdi cominciarono ad abituarsi all'oscurità, vide qualcosa. Una sagoma chiara, informe, che rapida su muoveva nel buio con movenze innaturali. |
"Si, mi ha avvisata la mia governante...non vedo come potreste proteggermi, certamente non entrando nella mia camera, vi consiglio di fare la ronda stanotte, mi risulta siete uomo di armi, avrete pure dei bravi compagni cavalieri pronti a fare la ronda con voi, col vostro permesso caro cugino torno al mio sonno....grazie per la premura" e chiusi la porta a chiave, senza remore.
Ma rimasi in silenzio ad ascoltare e aspettando la sua mossa. |
Subito non vidi nulla e forse lo avevo immaginato, dormendo o quasi, ma poi, abituandomi all'oscurità, sobbalzai vedendo una sagoma chiara che si muoveva con strana rapidità e rimasi lì ad osservarla per capire di che si trattasse.
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Gwen vide quella sagoma.
Era una figura chiara ed etera. Sembrava avesse fattezze umane e ad un tratto si fermò nel bel mezzo del cortile, alzando il capo verso la finestra della ragazza. |
Era una figura chiara, eterea, non sembrava nemmeno reale.
Improvvisamente, si fermò nel bel mezzo del cortile e mi guardò. Subito sobbalzai, ma poi, cautamente, mi sporsi un po' di più e mi fermai ancora a guardarla. Volevo capire chi o cosa fosse ed ero curiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea riuscì a mandar via Ghin, restando dietro la porta in attesa di sentirlo andare via.
"Sembra, cara cugina, nascondiate qualcosa stanotte..." disse lui dall'altra parte della porta, con tono inquisitorio e beffardo. |
Alzai gli occhi verso la volta dipinta con angeli e piena di preziosi stucchi "Sembra voi abbiate bevuto troppo vino stanotte, e visto avete delle strane mire, e non sono una sciocca per non capire il motivo della vostra visita cugino, mi permetto di chiudere la porta...cosa mai avrei da nascondere? Ed è pure vergognoso vi mettiate qui a creare liti dopo il martirio sul povero Henz..buonanotte" rimasi in silenzio, in modo capisse volevo essere sola.
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Gwen continuava a guardare nel cortile, fissando la misteriosa figura.
Si accorse allora che indossava una lunga tonaca. Era una monaca. |
Ghin rise forte dall'altra parte della porta.
"Ma certo..." disse con tono quasi da minaccia "... ma certo, cara cugina..." ad Altea "... buonanotte..." ed andò via. |
Aguzzando la vista, mi resi conto che aveva una tonaca da suora.
Era strano, nessuno aveva parlato di una suora, fino a questo momento e mi aveva colta alla sprovvista. A quel punto, rimasi ad osservare la figura, per vedere se riuscivo a cogliere qualche altro dettaglio di lei. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ghin se ne andò e io andai a far cenno al viandante di uscire.
"Non sono convinta, ho paura di ogni sua possibile mossa" togliendo la vestaglia "Ma voi...voi siete bravo con la spada?" Presi un fodero e presi una spada "E' la mia spada, si chiama Volpe Ambrata, la poggio sul tavolo, sapreste usarla se lui entrasse" avvicinandomi a lui e stavolta poggiai le labbra sulle sue e dissi a bassa voce "Dove eravamo arrivati?". |
Gwen osservava quella suora, ma poi, quasi per magia, la vide svanire nel buio della sera.
Nello stesso istante il vento aprì la porta della sua camera e quella suora apparve sulla soglia. https://media.giphy.com/media/fLysoK...DV0O/giphy.gif |
Altea si avvicinò al viandante dopo che questi era uscito da sotto il letto, dove si era nascosto.
In un attimo lei fu vicinissima a lui e lo baciò. Allora l'uomo rispose subito con passione a quel bacio, incatnando le labbra e la lingua di lei alle sue. |
Improvvisamente, sparì e pensai davvero di averla sognata, quella suora.
Poi, una folata di vento aprì la porta mi voltai e cacciai un urlo sconvolta nel vedermela lì davanti. Ma cosa stava accadendo?! Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La paura di essere rifiutata fu tanta ma fui travolta da quel bacio passionale, le mie mani si poggiarono al suo petto, lasciandomi sciogliere in quella passione.
Lo osservai e mi staccai e sussurrai "Cosa significa questo bacio per te?"poggiando la fronte sulla sua e accarezzando il petto forte celato dal saio. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Quell'urlo.
Gwen lo lanciò forte, ritrovandosi ansimante, sudata e spaventata nel suo letto. Impiegò qualche istante per comprendere di aver sognato, di aver avuto un incubo. Era ancora notte fonda e tutto era silenzio intorno a lei, rotto solo dal suo respiro irregolare che impiegò diversi attimi prima di ritornare naturale. |
Un bacio.
Lento, caldo, profondo, di quelli che tolgono il fiato e raggiungono l'anima. Un bacio in cui Altea sentì le sue labbra intrappolate ed incatenate a quelle del misterioso viandante. Un bacio che scivolò silenzioso ed ardente nel pallore tenue della lampada che illuminava appena un angolo di camera. Poi la fronte di lei si posò su quella di lui e le mani della dama sentivano il petto saldo, forte di quell'uomo sotto quel saio che sembrava sempre più celare qualcuno che fosse molto di più di un umile pellegrino. "Significa" disse piano lui, guardando gli occhi verdi di Altea attraverso il cappuccio che invece nascondeva i suoi "che nonostante i più nobili propositi, un uomo davanti alla tua bellezza vacilla di virtù e cede al desiderio..." |
Fu il mio stesso urlo a svegliarmi, sentii distintamente la mia voce propagarsi per la stanza e, temevo, forse anche oltre.
Era stato tutto un sogno, ma la mia fronte madida di sudore, il mio terrore ed il mio respiro impazzito come il battito del cuore mi facevano capire che sembrava molto più reale di un normale incubo. Ma ora era svanito e dovevo solo pensare a calmarmi, convincendomi che fosse stato tutto un brutto sogno. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"E allora saremo in due a cedere, il tuo calore, la sicurezza che mi infondi, una strana sensazione mi pervade vicino a te. Ma tu non togliere sti mai questo saio per farmi tua.. Qui.. O dovresti bendarmi" sorridendo maliziosa.
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