![]() |
Zoren guardò Gwen turbato, per poi voltarsi verso il contadino.
“Perdonate...” disse “... chi è il duca di Capomazda?” “Giungete davvero da molto lontano” ridendo il villano “se ignorate ciò... il duca di Capomazda è lord Cimas.” Rivelò, per poi riprendere il suo cammino ed andare via. |
"Cimas?" esclamai, inorridita.
Non poteva essere possibile, non poteva... "Non può essere... Intanto non può essere che Cimas sia riuscito a vincere... E poi non c'era nulla di tutto ciò, ieri... È come se fossimo mancati davvero dieci anni..." soffiai, fissando il vuoto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Beh, mi sento un po' in colpa...” disse il pirata a Gaynor, mentre lei gli accarezzava il petto villoso “... voglio dire... una regina merita come minimo un principe, se non un re o magari addirittura un imperatore... e naturalmente tutto ciò rigorosamente solo dopo il matrimonio...” la guardò e poi rise di gusto “... per me è un dono meraviglioso quello che mi hai fatto...” le sussurrò ad un orecchio.
E la baciò dolcemente sulle labbra. |
Icarius fissò Clio e la moneta che lei aveva in mano.
Di chi era quel volto? Non di Anione e di certo neppure di Rovolin che la ragazza ben conosceva. “Io direi di andare da Don Nicola...” disse lui “... che ne pensi? Magari a mostrargli questa moneta...” |
Continuavo a fissare la moneta.
Non era Anione. Non era Rovolin. Non era nessuno dei vecchi Taddei di cui conoscevo bene i volti, perché li avevo visti ogni giorno nei ritratti a palazzo. Che fosse? Mi si gelò il sangue nelle vene. No, non poteva essere possibile. Ma sapevo che tra tutta quella storia assurda, l'unica cosa che poteva avere un minimo senso era che Cimas avesse preso il potere. Rovolin era un imbecille, dopotutto. E Guisgard nemmeno ricordava il suo nome. Povera Capomazda... Sospirai, per poi annuire a Icarius. "Sì, andiamo.. magari lui ha le risposte che cerchiamo..." dissi piano. Così salii su Ercole e tesi la mano a Icarius per aiutarlo a salire, dopodiché avrei diretto il cavallo verso la chietina di Don Nicola. Di una cosa ero certa: nulla avviene per caso, dunque anche tutta quella strana storia doveva avere un motivo valido. |
"Non sentirti in colpa..." risposi continuando ad accarezzarlo "nessun nobile impettito e impomatato sarebbe mai riuscito a darmi ciò che mi ha dato tu... E poi, probabilmente non sono nemmeno più una regina... il mio regno è crollato sotto i miei occhi..." In quel momento, un velo di malinconia coprì i miei pensieri, per cui cercai di concentrarmi solo su di lui. "Il dono lo hai fatto tu a me... mi hai regalato il piacere più puro e assoluto..." gli risposi ricambiando il suo bacio e stringendolo di più a me.
Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Zoren restò perplesso e pensieroso.
“Io dico di tornare indietro...” disse a Gwen “... in città... se davvero ora comanda Cimas noi non siamo più ricercati... cosa ne pensi?” |
Soppesai la proposta di Zoren.
"In effetti ci avevo pensato anch'io... Magari tentar non nuoce..." dissi, sperando di non pentirmene e di fare chiarezza su quella vicenda. |
Icarius e Clio galopparono fino alla chiesetta di Don Nicola.
Vi giunsero dopo un po', trovandola chiusa. Icarius scese di sella e si avvicinò all'ingresso. “E' chiuso...” disse. Ad un tratto udirono qualcuno cantare. Era una donna. “Signora...” Icarius alla contadina “... come mai la chiesa è chiusa? Forse Don Nicola è impegnato in qualche suo esorcismo?” “Don Nicola” rispose la donna “è vecchio ormai. Una pia donna lo ha ospitato a casa sua, accudendolo.” “Cosa?” Sorpreso lui. “Da quando?” “Da qualche anno.” Rivelò quella. |
La chiesa era chiusa.
Quell'incubo sembrava sempre più reale. Fosse un sogno mi sarei già svegliata, mi dicevo. Don Nicola non c'era, Don Nicola era vecchio. Tirai un sospiro di sollievo, per un momento avevo temuto il peggio. Lanciai uno sguardo alla chiesetta, poi ad Icarius, e infine mi rivolsi gentilmente alla donna. "Perdonateci, manchiamo da molti anni ormai..." dissi "Siamo appena tornati e volevamo far visita a Don Nicola, per via di una vecchia promessa..." sorridendo "Sapreste dirci dove possiamo trovarlo?". Perché "ci abbiamo parlato ieri, ma oggi sono passati anni", non suonava altrettanto bene. Sperai di scoprire qualcosa in più. |
Il pirata sorrise e baciò ancora Gaynor.
“Su, basta essere tristi.” Disse poi. “Una bella colazione è il rimedio migliore per alzarsi con allegria dal letto. Cosa gradisci?” Suonando un campanellino d'ottone che era accanto al letto. “Sei una regina, no? Dunque sarai trattata come meriti.” Facendole l'occhiolino. “Che strano...” guardando poi la porta il pirata “... che fine ha fatto quella schiappa del mio nostromo?” Suonando ancora il campanellino. “E' sordo stamattina?” |
Zoren annuì a Gwen e poi diede ordine a Go di fare marcia indietro.
Il carrozzone così riprese la strada verso la capitale. “Speriamo di non pentircene...” disse Go. “Speriamo...” mormorò Nyccio. “In una notte hanno eletto un nuovo duca” fece il mago “e questi ha poi avuto il tempo, magari appena sveglio, di dichiarare guerra ad altri ducati... possibile?” “Il contadino diceva che la guerra è in atto da dieci anni, capo...” Go. “Impossibile.” Scuotendo il capo Zoren. “Siamo qui da giorni e nessuno ha mai parlato di questa guerra. L'unica preoccupazione di tutti era la paura che Cimas invadesse il ducato... dunque fino a ieri sera non era certo lui il duca di Capomazda...” |
"Beh, se mi baci così non c'è posto per la tristezza..." gli risposi con un sorriso.
"Posso ordinare ciò che voglio? Allora direi uova..." Il Capitano suonò per chiamare il nostromo, che però non arrivava. "Forse dormono ancora tutti, saranno stati esausti dopo aver affrontato quella terribile tempesta..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
"È vero, hai ragione. È come se in una notte fossero passati dieci anni... Non credevo potesse essere possibile..." dissi, incredula.
"Sicuramente sono impazzita per arrivare a dire certe cose..." scuotendo la testa. |
“Ah, non saprei...” disse la contadina a Clio “... so solo che questa pia donna lo ha preso con sé a casa sua. Dovrebbe abitare da qualche parte nella brughiera, ma ignoro dove sia.” E andò via.
“Perfetto.” Scuotendo il capo Icarius. |
Chiusi gli occhi per nascondere la rabbia.
Presi un profondo respiro. Perfetto! E Icarius fece eco ai miei pensieri. "Da qualche parte nella brughiera.." ripetei, incredula, guardandomi intorno, mentre la brughiera si stagliava a vista d'occhio. Che dovevamo fare ora, bussare di porta in porta? Osservai la donna andare via. "Che diavolo facciamo ora?" dissi piano, sconsolata "Potremmo provare a tornare in città..." azzardai. |
“Si e magari le sirene governano la nave con Poseidone al timone.” Disse ridendo il pirata a Gaynor. “Sarà meglio andare a controllare... alzandosi, per poi rivestirsi.
“Che strano silenzio però ora che presto attenzione...” mormorò il pirata mentre si vestiva. |
Zoren fissò Gwen senza dire nulla, mentre il carrozzone tornava verso la capitale.
Intravidero le alte mura della capitale e raggiunsero il suo ingresso, trovando alcune guardie a sorvegliare l'entrata. “Voi, fermi.” Disse con tono perentorio uno dei militari. “Per entrare in città occorre il lasciapassare.” |
“Si, forse...” disse Icarius a Clio “... magari da qualcuno di cui ti fidi... e capire che diavolo succede...”
|
Zoren non disse nulla, ma cosa poteva dire in una situazione simile?
Arrivammo poi alle mura della città e delle guardie ci fermarono. Io però schioccai le dita e quelle caddero addormentate. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Hai ragione, che sciocca... la Santa Lucia non può andare da sola, ci dev'essere qualcuno al timone..."
Mi alzai e presi a rivestirmi anch'io. Quand'ebbi finito, mi rivolsi al Capitano. "Eccomi pronta, andiamo a vedere cosa succede..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Il militare fissava quelli sul Carrozzone, senza che Zoren potesse dire nulla.
Poi Gwen schioccò le dita ed il militare cadde addormentato all'improvviso. E con lui anche gli altri. "Dimmi che è opera tua, ti prego..." disse Zoren a Gwen. |
Gaynor ed il pirata si rivestirono e uscirono poi sul ponte.
E qui si resero conto di qualcosa di incredibile. Erano infatti rimasti da soli sulla nave, che procedeva ora senza una rotta stabilita. |
Risi divertita a Zoren.
"Certo, di chi sennò" ridendo ancora. "Dai Go, entriamo in città, ci conviene sbrigarci. " Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Lo scenario che si parò ai nostri occhi quando salimmo in coperta era sconcertante. Tutto l'equipaggio era sparito senza lasciare traccia e la nave era sospinta dal vento, senza seguire più alcuna rotta.
"Santo cielo!" Esclamai "Cosa significa tutto questo?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Il carrozzone entrò in città, trovandola alquanto diversa.
C'erano molti più soldati in per le strade e tutte le chiese erano chiuse. Inoltre diverse case non c'erano più ed altre invece sembravano sbucate dal nulla. “Che stranezza...” disse Zoren, per poi fissare Gwen. |
“Se non dormo” disse Guren ad Altea “non sono lucido e allora non posso fare nulla per portarvi via da qui. Dunque ora smettete di starnazzare.” Alzandosi. “Su, proviamo ad uscire da questa grotta e vediamo fuori com'è la situazione... e tiratevi su quella gonna... se saremmo costretti a fuggire finirete per inciampare sul vostro strascico.” Sarcastico.
E si avviò all'uscita della grotta. |
La nave era deserta.
Il timone ruotava in modo casuale, le vele erano gonfie al vento senza che nessuno le indirizzasse e la nave sembrava procedere senza alcuna rotta. “Che...” disse incredulo il pirata “... che diavolo è successo qui?” Chiamò allora più volte i suoi compagni, ma nessuno rispose. “Cosa può essere accaduto stanotte?” Fissando Gaynor. |
Annuii e rimontai su Ercole.
Qualcuno di cui mi fidavo. Beh, c'era Gervan, che sapeva il motivo del mio viaggio. Ma alla peggio ci sarebbe stato ancora? Altrimenti c'era lei, Azelle, che qualunque cataclisma avesse sconvolto il ducato sarebbe rimasta in piedi. "Andiamo.." sospirai, sorridendo ad Icarius, cercando una sicurezza che non avevo. |
Icarius e Clio galopparono ancora, avvicinandosi sensibilmente alla città.
Poco dopo infatti le mura della capitale apparvero in lontananza. “Ecco la capitale...” disse lui indicandola “... non ci ero mai stato... a dire il vero non ho mai visto nessuna città... cosa hai deciso di fare?” Chiese poi. |
Entrammo in città, ma restammo ancora più sconvolti.
Le chiese erano chiuse, Capomazda pullulava di soldati e la città era completamente diversa. "Com' è possibile tutto questo? Come può essere cambiata così in una sola notte?" chiesi a Zoren, prendendo la sua mano e poggiando la testa sulla sua spalla. Era davvero tutto troppo, troppo assurdo. La città era completamente diversa, molte case erano sbucate dal nulla, prendendo il posto di altre ed io guardavo il tutto esterrefatta. Mi chiedevo cosa fosse stato di Costanza, dei miei genitori... Ovviamente non avevo pensato a tutto ciò quando avevo deciso di partire; non che me ne fossi pentita, ma avrei preferito saperli sani e al sicuro, ora invece non sapevo niente di niente. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...0262e5bb5e.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Capitano..." lo chiamai piano, mentre la paura si insinuava in me "il tuo equipaggio è scomparso... c'era la tempesta, è vero, ma non possono essere tutti morti per quello... ci sarebbe stato un trambusto infernale se qualcuno fosse caduto in acqua, ti avrebbero chiamato..." Più pensavo e più non mi capacitavo di quanto successo quella notte. Mi feci il segno della croce, confidando che il Signore avrebbe vegliato su di noi. "È così strano, Capitano... è tutto così assurdo... dai, adesso prendi il timone e vediamo di toccare terra... dimmi cosa posso fare per aiutarti, non restiamo qui a chiederci il perché di questo mistero. Siamo in mezzo al mare, io e te da soli, e comincio ad avere paura..."
Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Lo seguii verso l' uscita guardando effettivamente lo strascico...era strano come questo vestito fosse ancora intatto e legai bene alla cinta il corno...lo avrei portato a studiare da un antiquario.
"Fate meno il sarcastico" ribattei"tutto questo è iniziato per una semplice gita alla Isola di San Martino, e mi sarei messa un abito semplice, non quello di Cramelide ma dovevo fuggire da quel capitano...ora finalmente spero di tornare nella mia residenza, mia zia starà cercandomi ovunque...usciamo piano". E usciti dalla grotta i miei occhi furono abbagliati, per un attimo, dalla luce del mattino. |
Mi occupai del cavallo, allentando le cinghie della sella e lasciandolo poi brucare l'erba mentre ascoltavo le parole del cavaliere.
La sua voce era allegra nel riportare alla mente quei vecchi ricordi di giorni felici. << Ser che cosa ci fate li seduto?>> chiesi quasi scioccata nel vederlo sotto l'albero a riposarsi, << abbiamo un tesoro da trovare o sbaglio?>> dissi sorridendo e allungai una mano per aiutarlo ad alzarsi. |
Tutto o quasi sembrava essere mutato.
Nel giro di una notte. Così Capomazda appariva a Gwen, Zoren, Go e Nyccio. Ad un tratto due soldati si avvicinarono. “Voi...” disse uno dei due “... cosa fate qui? Sapete che è vietato per gli stranieri restare in città senza essersi presentati in caserma?” |
Ad un tratto, due soldati di avvicinarono.
"In verità no, veniamo da fuori, siamo di passaggio" risposi io, sperando che non ci creassero problemi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Non possiamo governare la nave in due...” disse il pirata a Gaynor “... piuttosto, facciamoci un giro e controlliamo se l'equipaggio ha lasciato tracce... magari sono di sotto... cominciamo dalla stiva...”
|
Altea e Guren uscirono dalla grotta.
Il contrabbandiere si guardò intorno e vide che non c'era nessuno. “Via libera...” disse alla dama “... venite, raggiungiamo la spiaggia...” Risalirono, prudentemente, un piccolo promontorio, in modo da poter avere tutta la zona a vista. E si accorsero così di un peschereccio fermo a pochi metri dalla riva. |
"Che vuol dire che non possiamo governarla? Siamo destinati a restare in mare fino a che la corrente ci trascinerà verso la terraferma?" Chiesi costernata al Capitano, con la voce che tremava. "D'accordo, scendiamo sottocoperta e vediamo un po' cosa troviamo..."
Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Guren diede il via libera e lo seguii.."Come è quieto qui..strano..stiamo attenti agli indigeni potrebbero colpire alle spalle".
Salimmo un piccolo promontorio e vicino alla riva vi era un peschereccio..."Guren, guardate un peschereccio..andiamo a vedere, stavolta la fortuna gira dalla nostra parte" e mi diressi verso la imbarcazione. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 09.24.20. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli