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Finalmente avevano finito di parlare a sproposito e ragionavano sul da farsi per rimettere in sesto la città dopo il disastro. Ma bisognava attentare la fine dei bombardamenti. Per chissà quanto.
Scattai in piedi quando i suoni finirono. Sembrava davvero che la battaglia fosse finita. << Aprire >> intimai al taverniere, impaziente. Impaziente di ritrovare Guisgard |
Eravamo pronti, pronti ad un altro attacco.
Che non arrivò mai. I valchiria inspiegabilmente se ne andarono. Il perché l'avremmo scoperto in seguito. Restai ad osservarli finché non svanirono all'orizzonte. "Ottimo lavoro, ragazzi.." via radio ai miei "Torniamo alla base..". |
"Razza di idiota! Quando saremo a terra faremo i conti!" Dissi rivolta allo sbruffone. Stavo per coordinare l'attacco, quando vidi la Freccia d'argento colpire il Valchria nero, che cominciò a fumare, per poi essere avvolto dalle fiamme e precipitare. Nello stesso momento, il Novalis si dileguò così come era apparso. I caccia nemici furono richiamati alla loro base. Il borgo era salvo.
Restava da recuperare l'aereo di Icarius, azione dolorosa, ma necessaria. Chiamai la base via radio. "Tenente Tesua! Vorrei sapere com'è la situazione nel punto in cui è caduto l'aereo del cadetto Icarius. I radar cosa dicono? Dobbiamo assolutamente procedere all'azione di recupero..." Aggiunsi poi "Chiedo che gli altri caccia tornino alla base..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
I boati erano cessati di colpo ed un silenzio insperato scese sull'intero borgo.
Il taverniere annuì a Dacey ed aprì le porte della cantina. “Sarà sicuro” disse Fines “uscire fuori?” “I boati sono cessati...” fece Leones “... credo che ora sia tutto tranquillo... la battaglia è finita...” “E chi ci dice che abbiano vinto i nostri?” Titubante Fines. “Oh, insomma!” Fissandolo Poeh. “Sembri una vecchia cornacchia!” Così uscirono tutti fuori dalla cantina e raggiunsero la strada davanti alla taverna. Erano tutti là: Dacey, Altea, i tre borghesi, il taverniere e sua moglie. La battaglia era finita davvero ed il borgo non era mai stato raggiunto dalla furia di quello scontro. E pian piano la gente uscì nelle strade, ringraziando il Cielo di essere stati risparmiati. |
Avvertii una presenza dietro di me e sorrisi ancor prima che iniziasse a parlare.
Sorrisi amaramente; anch'io avrei voluto che rimanesse con me, ma non si poteva e intanto lui giocava con fare malizioso e sensuale coi miei capelli. "Mi urta già il fatto che non sarai con me, ma così peggiori davvero la situazione..." dissi sottovoce scherzando, riferendomi alle sue parole, al suo tono e alle sue mani fra i miei capelli. "Eh va beh, vorra dire che me ne starò sola sola, nell'attesa di un attimo per averti tutto per me..." sussurrai, senza voltarmi. |
<< Oh per l'amor del cielo, per una volta dimostrate di essere uomini>> la mia impazienza cresceva e non appena la porta fu aperta uscii fuori, dimenticando la mia naturale prudenza.
Con mia sorpresa e sollievo scoprii che il borgo di Evangelia era pressoché intanto e la morte non avevano preso vite innocenti di semplici cittadini. Pian piano le persone prendevano coraggio e popolavano le strade. Mentre la città tornava viva i miei occhi vagavano incessantemente alla ricerca della figura di Guisgard. |
“Affermativo, tenente Clio.” Disse via radio Tesua dalla torre di controllo. “Rientro alla base autorizzato. Non vi sono più aerei nemici.”
“Si direbbe abbiano avuto paura.” Ridendo via radio Pintos. “Si sono ritirati perchè pare che sia stato abbattuto il Gufo Nero.” Ancora via radio Tesua. “La notizia non è ancora confermata, ma sembra sia precipitato a circa quindici miglia ad Ovest di Evangelia.” E a quella notizia l'intera base legionaria esultò. |
Il Gufo Nero era stato abbattuto.
Stentavo a credere alle mie orecchie. Sperai non fosse stato Reddas, altrimenti chi l'avrebbe più sentito quello? "Bene ragazzi, è andata bene ma poteva andare meglio.." pensando a Kostor. In quel caos non mi ero nemmeno resa conto fino in fondo che fosse stato abbattuto. "Stasera brinderemo per Kostor.." con voce grave "Torniamo alla base.." ordinai. E così facemmo. |
“L'area in cui è precipitato l'aereo cadetto è a circa nove miglia a Nord-Est di Evangelia.” Disse via radio Tesua a Gaynor. “E consentita azione di recupero del caccia cadetto. Madama, scegliete uno dei piloti che sono con voi per recuperare l'aereo. Il resto dello stormo rientri subito alla base.”
“Vengo io con voi.” Via radio Palos a Gaynor. “Non certo io.” Mormorò via radio Reddas. “Ho altro a cui pensare che recuperare un rottame. Il cadetto sarà morto ormai.” |
"Ricevuto, tenente!" Risposi a Tesua.
"Palos, avrei scelto te comunque... In quanto a te, pallone gonfiato, sappi che non appena ti vedrò ti spaccherò la faccia. È una promessa..." Con la rabbia che ribolliva dentro, mi avviai con Palos verso il punto indicato dai radar. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Almeno così” disse Fermer a Gwen, senza smettere di giocare fra i capelli di lei “avrò il profumo dei tuoi capelli con me quando sarò da solo nella mia fredda e vuota camera...” sottovoce “... e chissà che non arriverò a sognarti... un sogno tutto mio... in cui farti tutto ciò che voglio...” con tono malizioso.
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“Diana, aspettate...” disse Leones nel vedere Dacey che si allontanava in cerca di Guisgard.
E mentre vagava nella strada, la ragazza udì i discorsi di alcuni uomini. “Pare sia vero...” uno di quelli agli altri “... un misterioso aereo ha abbattuto il Gufo Nero... molti giurano che i resti del suo Valchiria sono ancora in fiamme nel deserto...” “Se Gufo Nero è davvero morto allora Canabias non ha più speranze di vincere la guerra.” Commentò un altro. “Sciocchezze...” prendendo la parola un altro di quelli “... Gufo Nero è invincibile... e tornerà presto.” Dacey riconobbe l'uomo che aveva parlato per ultimo. Era l'inquietante Agian. |
Continuava a giocare coi miei capelli e a sussurrare al mio orecchio ed io lottavo contro quel piacevole calore che mi invadeva dalla testa ai piedi e il desiderio di lui che mi faceva impazzire.
Sorrisi e mi voltai verso di lui. "Sarà meglio che andiamo entrambi a riposare" ammonendolo dolcemente, sempre col sorriso. Poi, approfittando che il corridoio era sgombro rispetto a prima, avvicinai il mio viso al suo e lo baciai, per un istante breve, ma carico di desiderio. "Buon riposo, dottore..." sussurrai, per poi andare via. |
Lo stormo guidato da Clio tornò alla base, atterrando poi sulla pista di atterraggio.
E appena scesa a terra la ragazza vide gli altri aerei appena tornati. Quelli cioè che avevano protetto il borgo. E tra essi vi era quello con l'emblema del Re di Denari, il caccia di Reddas. C'era agitazione nella base. La notizia infatti della sconfitta del Gufo Nero aveva esaltato un po' tutti. E arrivò anche Goz con una grossa bottiglia di vino. |
Ignorai Leones, non poteva capire. Nella mia ricerca un discorso attirò l'attenzione e subito lo collegai a Guisgard e all'aereo di Orko. Ero certa che, se la voce era vera, il merito dell'abbattimento di quell'aereo nemico era del capitano. Avrei voluto ascoltare si più, saperne di più ma quando vidi chi c'è cambiai idea. Agian aveva un non so che di inquietante nel suo modo di porsi, al di là delle sue opinioni, bastava il suo sguardo a farmi sentire a inquietarmi. Quindi, ottenute quelle poche informazioni, ripresi a camminare. Se Guisgard aveva combattuto ed era ancora vivo sarebbe stato a nascondere il suo aereo. Se solo si fosse confidato con me dicendomi dove aveva nascosto il veivolo.
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Quel bacio.
Poi Gwen fece per andare via e Fermer la trattenne, prendendole la mano. E la baciò di nuovo. Ma in quell'istante arrivò Rodian e li vide. “Oh, scusatemi...” disse ai due, per poi sorridere. |
Tornammo alla base, e la trovammo in festa, come era giusto che fosse.
Il Gufo Nero era stato abbattuto. "È morto?" chiesi a Goz "Abbiamo trovato il corpo di quel tipo o deve solo cambiare aereo?". Poi sorrisi. "Per adesso chissenefrega..." annuii "Evangelia è salva ancora una volta.. Nel nostro stormo c'è stata un'unica vittima, capitano..." relazionai "Kostor.." sospirai "E un aereo parzialmente danneggiato..". Ero meno triste che per Geris, un altro come Kostor non lo avremmo mai trovato, ma aveva avuto la morte che aveva sempre sognato. E a dirla tutta non ce lo vedevo vecchio e stanco, un po' come tutti noi. Tuttavia ero ansiosa di scoprire cosa fosse successo. "Noi ne abbiamo abbattuti parecchi, compresi due che sembravano essere superiori agli altri, invio una squadra a controllare se sono vivi, chi sa mai che riusciamo a fare qualche prigioniero.." annuii. "Con permesso.." al capitano. Così diedi istruzioni perché venisse formata una squadra da chi non aveva combattuto per andare a controllare che i piloti fossero morti, in caso contrario, prenderli vivi se possibile così da poterli interrogare. |
Dacey ascoltò quei discorsi e vide anche Agian fra quegli uomini.
Decise allora di proseguire. E mentre vagava ancora per le stradine del borgo, ad un tratto udì un fischio. Era il fischio del Meridian Express che entrava nella piccola stazione di Evangelia. La battaglia era terminata e al treno era stato dato il via libera per arrivare al borgo. |
Mentre andavo via Fermer prese la mia mano, trattenendomi e mi baciò di nuovo.
Stavo per abbandonarmi a quel bacio, quando sentii una voce e mi voltai di scatto. Era Rodian. "Non... non è niente, non preoccupatevi" guardando poi Fermer con un'espressione da "E adesso?" |
Clio ordinò ad un gruppo di legionari di formare una squadra di controllo e di recarsi nella zona in cui erano precipitati i due assi di Canabias abbattuti.
Goz intanto festeggiava con i suoi per la sconfitta del Valchiria nero. “Abbiamo perso anche un cadetto...” disse Tesua a Clio “... il suo nome era Icarius... Gaynor ed il cadetto Palos stanno cercando di recuperare i resti del suo aereo.” |
Più camminavo più mi chiedevo se Guisgard stesse bene, ero davvero preoccupata per lui.
Nel frattempo mi ero avvicinata alla stazione, che era appena tornata in funzione e... << I due inviati>> realizzai quando capii che c'era un treno in arrivo. Non ci voleva proprio ora, non senza il capitano. Con passo lesto tornai indietro dai tre borghesi che presi da parte. << É arrivato un treno, credo che sia quel treno... >> mi resi conto che il mio aspetto era un disastro, << che facciamo ora ?>> |
Fermer restò spiazzato dalla presenza di Rodian.
Il legionario sorrise a lui e a Gwen, per poi andare via. “Sarà meglio non farsi vedere troppo in pose confidenziali da adesso...” disse lui all'infermiera “... andiamo a riposare ora...” |
Goz festeggiava, le rogne restavano a noi, come sempre.
Reddas non fiatava, quindi ne dedussi che non era stato lui ad abbattere il Gufo Nero, magari era stata un'azione combinata di più persone. Chissà come gli rodeva. Ma ora non aveva importanza. Chinai il capo a quelle parole di Tesua. "Povero ragazzo.." scossi la testa "Questa vita non faceva per lui.." sospirai. Ero davvero triste per Icarius, catapultato troppo presto in un mondo non suo, che non riusciva ad accettare, un mondo che ti chiede tutto e spesso, non ti da un bel niente. Per un istante gli augurai che non fosse affatto morto, ma si facesse solo credere tale, in modo da essere libero dalla legione. Sarebbe stata la soluzione a tutti i suoi problemi. Poi trasalii. "Gaynor?" guardando stupita Tesua "Allora lo sapevate che non è una diva ma una spia!" esclamai "Non ho fatto in tempo a relazionare perché è suonato l'allarme..". Così relazionai a Tesua quanto era successo al capannone, che era lo stesso che avevamo fatto sorvegliare dall'attacco al borgo, parlai degli uomini armati, del rapimento di Orko e di quell'altro tizio sospetto, Guisgard, che non aveva voluto dirmi nulla. "Beh, almeno non è di Canabias la ragazza.." scossi la testa "Ma non mi piacciono le spie, ad ogni modo, non sono affari miei..". |
Dacey tornò alla locanda ed informò i tre borghesi dell'arrivo del Meridian Express.
“Bontà Divina...” disse sbiancando Poeh “... sono certo che sono sul quel treno gli inviati della Gran Baronessa...” “Che... che facciamo ora?” Borbottò Fines. “Abbiamo due possibilità...” Leones “... o ci rintaniamo qui ed aspettiamo il ritorno del capitano... oppure andiamo alla stazione ad accoglierli...” |
Per fortuna il ragazzo dimostrò buon senso, si limitò a sorridere e andò via.
"Ah beh io stavo andando via" allargando le braccia "Ciao dottore" scuotendo la testa e andando verso la mia camera. |
Tesua ascoltò con attenzione ogni parola di Clio.
“Ne parlerò subito al comandante” disse infine “e vedremo il da farsi.” Annuì. “Ora però tutto potrebbe avere un senso... il Gufo Nero è stato abbattuto da un aereo sconosciuto, senza emblemi o segni particolari. Dal nulla è venuto e nel nulla è svanito dopo aver distrutto il Valchiria Nero. Ormai è chiaro che il nuovo aereo progettato dall'esercito regolare di Afralignone è in mano a qualcuno non troppo distante da qui. Dobbiamo trovarlo ad ogni costo.” La fissò. “Andiamo a riferire il tutto a Goz.” |
Nasconderci era una mossa troppo sospetta. Sistemai i cappelli e i miei abiti.
<< Andiamo a scoprire chi sono queste figure importanti per la batonessa>> |
Trasalii a quelle parole di Tesua.
"Ah sì? È stato lui, dunque..." Con un sorrisetto divertito. Quel Guisgard non me la raccontava giusta dal principio. Era ovvio che non poteva esserci Orko alla guida, dato che era stato catturato. Beh, il ragazzo sa il fatto suo, pensai, sorridendo tra me e me. Scossi la testa per allontanare quel sorriso che era fuori luogo. "Andiamo.." Annuii. E seguii Tesua dal capitano. |
All'inizio i tre borghesi non furono entusiasti della proposta di Dacey, ma poi alla fine si convinsero che quella fosse la soluzione migliore.
“Un momento...” disse ad un tratto Poeh “... mi sorge un dubbio...” “Ossia?” Fissandolo Leones. “Beh, se noi siamo convinti che Diana sia davvero la principessa Dacey, allora sarà il caso che lei attenda qui alla taverna.” “Perchè mai?” Stupito Fines. “Perchè se davvero è una principessa allora non è credibile che noi altri la si porti in giro per il borgo, subito dopo una pericolosa battaglia combattuta propria sopra di noi. Non vi pare?” Poeh. |
Clio e Tesua raggiunsero Goz, che se ne stava in mezzo ai suoi uomini bevendo, cantando e ridendo.
“Signore...” disse Tesua. “Oh, bevi anche tu, amico mio!” Divertito Goz. “Che sono quelle facce da funerale? La guerra è praticamente finita!” Su di giri. “Senza il Gufo Nero Canabias è come una pistola senza più pallottole!” “Forse non è il caso di festeggiare così, signore...” arrivando Lyon “... dopotutto la battaglia è costata la vita a due nostri piloti.” “Se loro fossero qui” replicò Goz “avrebbero voluto di certo festeggiare con noi! Questa festicciola è anche per loro!” Bevendo. |
Gwen raggiunse la sua camera.
Era accogliente, pulita, anche se non troppo grande. Ma per riposarsi sarebbe stata ottima. Aveva una finestra che dava sul cortile e da qui l'infermiera udì provenire voci e risate. Erano i soldati che con Goz festeggiavano la distruzione del Valchiria nero. |
Presi un profondo respiro.
Il solito Goz.. "Capitano, festeggeremo quando avremo visto il cadavere del Gufo Nero.. aspettiamo la squadra che ho mandato in avanscoperta.. se siamo fortunati quel cane sarà morto, e magari invece qualche pilota di Canabias no così potremo interrogarlo ben bene.." annuii. "Però c'è un'altra faccenda in sospeso.." guardando il capitano. Così, relazionai "Riguarda il Novalis.." gravemente. Così, lo misi al corrente degli ultimi sviluppi per filo e per segno, come avevo fatto con Tesua. |
A quelle ultime parole di Clio, Goz cambiò espressione.
“Voglio quell'aereo.” Disse. “Voglio che sia portato qui. Deve essere completato e poi costruito in serie. Se davvero come tutto lascia credere è nascosto non lontano da qui, allora che qualcuno di voi me lo porti subito. Altrimenti prenderò i vostri gradi e ci addobberò l'albero di Natale!” Fissando Clio, Tesua e Lyon. “Potrei occuparmene io...” mormorò Reddas, finendo il suo bicchiere. |
L'aereo di Gaynor e quello di Palos sorvolarono l'area in cui era precipitato il caccia di Icarius.
Era una zona impervia, fatta di spuntoni rocciosi e pareti di pietra a strapiombo, simili a vere e proprie trappole. “Madama...” disse ad un tratto via radio Palos “... guardate laggiù! Si vede del fumo! Potrebbe essere l'aereo di Icarius precipitato!” |
Annuii.
"Naturalmente capitano.." obbedii "Ce ne occuperemo..". Lanciai uno sguardo carico di disprezzo a Redddas ma non dissi nulla. "Con permesso.." ed uscii dalla stanza. Avrei ripreso l'aereo e perlustrato la zona per cercare possibili nascondigli. |
Clio si allontanò dal chiassoso gruppo, mentre continuavano i festeggiamenti.
Ad un tratto qualcuno le si avvicinò. “Ho saputo di Kostor...” disse Anty con gli occhi arrossati “... l'ho saputo ora...” si stropicciò gli occhi “... maledetta umidità che irrita gli occhi...” |
Stavo per muovermi quando sorse un'obiezione da parte di Poeh. Questa volta però la trovai sensata e non potei fare altro che convenire alle sue parole.
<< Si avete ragione. Si attenderò alla taverna e ne approfitterò anche per rendermi presentabile agli occhi di quelle persone >> Quindi le nostre strade si divisero. Io presi per andare alla locanda mentre i borghesi verso la stazione. |
Entrai nella camera.
Non era molto grande, ma era accogliente, pulita e per riposare un po' andava più che bene. Mi affacciai alla finestra e vidi Goz e i militari festeggiare, probabilmente per la buona riuscuta della difesa contro i Valchiria e ne fui felice. Presi poi una coperta e mi stesi sul letto. |
Sorrisi ad Anty, un sorriso triste nel vedere il suo sguardo.
"Già.." Sospirai "Mi mancherà quella canaglia..." Sorrisi, pensando a Kostor. Le sue battute, il suo fare da spaccone, il suo raccontarci i dettagli delle sue avventure amorose. Risi piano. "Mancherà ad un sacco di donzelle.." Scuotendo la testa. "Ma ha avuto ciò che sognava, una morte eroica, portandosi dietro il suo nemico.." Sorrisi "Lo stesso aereo che ha abbattuto Geris.. Giel'abbiamo fatta pagare..." Annuii. Osservai Anty con uno slancio di tenerezza. Così piccola e minuta sembrava sempre piccina, anche ero più giovane di lei. Le cinsi le spalle con un braccio e la strinsi per un momento senza dire nulla. Mi era mancata in volo, ma ero lieta che stesse bene, che la ferita di qualche settimana prima glielo avesse ancora impedito. Perdere lei o Estea sarebbe stato troppo per me. "Piuttosto.." Dissi, cambiando discorso per allenare la tristezza e perché non potevo aspettare "Cosa hai scoperto dalla sorveglianza del magazzino?" Chiesi "Devo trovare quell'aereo, ad ogni costo.. Stavo giusto uscendo per una ricognizione aerea..". |
Allarme batteriologico....ne sapeva quell' uomo, sapeva rendere l' atmosfera allegra, poteva tirare pure in ballo le armi nucleari oltre che chimiche.
Poi i borghesi parlarono con Diana degli emissari della Granbaronessa, lei vidi tronco' quel discorso che già sapevo ma vi erano estranei..sicuramente doveva esserci qualcosa dietro ma d' d'altronde pure io avevo i miei segreti. Silenzio..surreale..uscimmo dalla cantina e lentamente uscii dalla locanda, tutto era intatto..nessun danno a civili e case sembrava..i legionari si erano battuti con onore e valore e molto coraggio, istintivamente guardai il Cielo sopra Evangelia..udii quel rumore tipico degli stormi che tornavano dalla battaglia..come un ronzio lontano..e nella prima luce del mattino mi sembrò di vedere un luccichio lontano ma fuggevole in Cielo, quasi un bagliore. Nel frattempo rividi Diana tornare in locanda sola..e i borghesi allontanarsi. Tornai pure io in locanda dopo un po', non avevo fame ma chiesi mi portassero un succo di arancia per riprendermi e mi sedetti osservando la confusione post battaglia. |
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