Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 14-10-2014 16.12.43

Guisgard sorrise a quelle parole di Clio e restò a fissarla mentre la ragazza raggiungeva l'osteria.
L'aria velata ed insolitamente afosa, dato il periodo, avvolgeva l'isolotto, rendendo il cielo malinconico ed il mare piatto e silenzioso.
Tutto appariva vago e indifferente, le case, le strette viuzze, persino il pendio del borgo che scendeva verso il mare.
Clio entrò nell'osteria e raccontò tutto ai suoi compagni.
“Questa poi...” disse Barbaleone, scolandosi un altro boccale di birra “... da pirati a soldati... cosa ne dite voi?”
Il corsaro, infatti, nonostante la ferita ancora fresca, aveva starnazzato così tanto che il medico gli aveva infine concesso il permesso di lasciare il suo letto.
“Beh...” fece Emas “... data la paga che si prospetta e una residenza stabile direi che senza dubbio ci guadagniamo.”
“Si, concordo.” Annuì Vivas. “Ma sarà un compito molto importante. Credo che ci attaccheranno ancora.”
“E noi saremo qui ad aspettarli!” Esclamò Emas. “Tolta quella dannata nave di Picche ed il suo stramaledetto cannone, con l'Hydra riparata possiamo tenere testa a tutta la flotta ducale!”
“Ma come mai” Barbaleone a Clio “molli la tua vita da pirata per imbarcarti su quel vascello volante? Oltretutto non ne sarai neanche il capitano e se un po' ti conosco so che detesti ricevere ordini.”

Guisgard 14-10-2014 16.40.17

Altea strinse il cuscino e finse di dormire.
La figura allora entrò e chiuse piano la porta alle sue spalle.
Poi silenziosamente raggiunse il letto e lasciò cadere a terra un velo che copriva le sue spalle nude, restando solo con una leggera camicia da notte indosso.
“Capitano...” disse piano Yolanda “... siete sveglio? Io ero ancora scossa dal fragore della battaglia e non riuscivo a dormire... posso restare un po' qui con voi? Farò la brava... promesso...” salendo sul letto.

Clio 14-10-2014 16.45.31

Sorrisi ai miei uomini, felice del loro entusiasmo.
Mi aspettavo quella domanda.
Non sapevo cosa dire, ma non si meritavano una bugia.
"Non vi ho mai mentito e non inizierò oggi... conosco il capitano.. siamo cresciuti insieme da ragazzini, prima che fossi costretta a scappare e mi arruolassi sull'Hydra.." sorrisi "Me ne sono accorta solo quando un tizio l'ha chiamato col nome con cui lo conoscevo io... i suoi nemici sono i miei nemici, mi ha salvato la vita e parte per un'impresa leggendaria.. diamine, gli ho offerto il mio aiuto, e lui ha accettato.. mi piace l'idea di una nuova sfida, una nuova avventura, come quelle che sognavamo da ragazzini... Sono un guerriero prima che un marinaio, dopotutto.. gli servirà qualcuno come me..".
Finii il mio bicchiere.
"Sì.. in effetti sarà difficile ricevere degli ordini, farò del mio meglio... ma credo in questa impresa e mi fido di lui.." sorrisi "è una delle poche persone di cui ho sentito la mancanza in questi anni.. una delle pochissime di cui mi fidassi allora...".
Li guardai uno per uno e sorrisi.
"Però mi mancherete da morire, tutti voi.. anche quelli che non vedremo più.." con un sorriso triste "Rimetterete in piedi l'Hydra e sarà ancora più potente di prima.. abbiate cura di lei, e di voi.. salutatemi Cid, mi raccomando..".
Mi riempii nuovamente il bicchiere, e feci lo stesso coi loro.
"Bene, permettetemi di proporre un brindisi per salutarci come si deve, poi devo raccogliere le mie cose per partire.." sorridendo appena, non sarebbe stata una passeggiata passare dall'Hydra, ma non potevo partire così.
"All'Hydra, ai nostri compagni, alle nuove sfide che ci attendono.." brindai.

Altea 14-10-2014 16.46.44

E fu cosi che il mio sesto senso ancora non sbagliò...cosa dovevo fare?
In quel momento mi sovvenne un dubbio..ella sapeva fossi in quel letto..come quando Guisgard mi invitò a bere il the con lui e mi chiese di parlare di qualsiasi cosa..ella mi seguiva ovunque come un segugio.
Stavo per ridere come una folle..ma poi pensai a come mai ella sapesse appunto dove si trovava la camera del capitano quando io avevo dovuto chiedere ad Afiel.
Rimasi girata di spalle col cuscino appoggiato al mio petto...non dissi nulla e continuai a fingere di dormire..ah, non avrei mai immaginato la sua reazione al solo sapere fossi io..la qual cosa mi divertiva non poco.

Guisgard 14-10-2014 16.54.07

Barbaleone sorrise malizioso a Clio.
“In verità” disse finendo il suo boccale “stento quasi a riconoscerti, ragazza. Non ti facevo un tipo malinconico.” Rise. “Ma attenta a non metterti nei guai, comunque. Quel capitano mi sembra un sognatore e credo che ciò di cui va in cerca esista solo nei libri. Nove su dieci il duca ha tirato in ballo questa storia per liberarsi di lui.” Alzò il boccale dopo averlo riempito di nuovo. “Brindiamo, comunque!”
E tutti risposero a quel brindisi.
“Ah, capitano...” Vivas a Clio “... sono stati estratti tutti i cadaveri dall'Hydra... e stranamente ne mancava uno...”
“Quale?” Chiese Barbaleone.
“Quello di Yanos.” Rispose Vivas.
“Sarà caduto in mare quando hanno aperto la fiancata dell'Hydra.” Mormorò Emas. “Mi spiace per lui... gran brutta fine... possa riposare in pace...” e si segnò con la Croce.

Guisgard 14-10-2014 17.02.21

Yolanda, non ricevendo risposta, si sdraiò accanto ad Altea e si strinse sotto le lenzuola.
“Stare qui mi fa sentire al sicuro, capitano...” disse piano, affondando la testa nel morbido cuscino.
Vi era una bassa penombra, poiché solo una lampada continuava ad illuminare la stanza, a differenza delle altre che si erano spente una dopo l'altra.
“Oh, si intravede uno specchio sul soffitto...” sussurrò divertita Yolanda “... a cosa vi serve? Siete così vanesio ed egocentrico?” Rise piano. “Io però lo trovo eccitante... fuori è caldo, ma qui stranamente sento freddo... posso venire più vicino?” E si avvicinò.
Poi, con fare malizioso, cominciò ad accarezzare una gamba di Altea, in modo sempre più provocante.
Fino a quando l'amara verità venne fuori.
“Ehi!” Saltando su. “Ma non siete un uomo!” Gridò.
Prese allora la lampada accanto al letto e la portò sul volto di Altea.

Clio 14-10-2014 17.11.46

"Che dirti.. sono piena di sorprese.." ridendo a Barbaleone.
Ascoltai poi la storia di Yanos.
"Ah, si?" preoccupata "Beh, io lo cercherei.. quello era sempre insieme a Samoa, e ultimamente avevo sospettato anche di lui per quanto male mi facesse.. è lui infondo che ha deciso di andarsene con la nave, è stato lui a rivoltarsi contro di me.." scossi la testa "Spero vivamente di sbagliarmi.. ma se è vivo ed è una spia anche lui.. beh, fategli male anche da parte mia..".
Mi alzai "Terrò gli occhi aperti comunque, buona fortuna amici miei..".
Lasciai così l'osteria, in preda a mille pensieri.
Yanos era un traditore? Cosa mi aspetterà domani?
Come la prenderanno i suoi uomini?
Come sarà averlo sempre accanto? Riuscirò ad essere quella di sempre o mi perderò come temevo da ragazza?
Quasi senza accorgermene raggiunsi la mia nave, o quel che ne restava.
"Ciao bellezza.." sorrisi, per poi salire.
Raccolsi velocemente le cose nella mia cabina, che era letteralmente sotto sopra.
Quando il borsone fu pieno, lasciai la mia nave, con un velo di malinconia nel cuore, e mi diressi alla Santa Caterina.

Altea 14-10-2014 17.17.20

Yolanda entrò nel letto..si chiedeva a cosa servisse lo specchio..a leggere l'anima delle persone forse?
Ma fu troppo quando sentii la sua gamba sulla mia..mi trattenni per non caricarle un calcio ma ora stavo diventanto cattiva..ora stava esagerando col suo modo di fare.
Finalmente si accorse di me, la guardai mentre la lampada rischiarava il mio volto e iniziai a ridere.."Oh Yolanda..se non esistessi dovrebbero inventarti..ma stavolta non la passerai liscia" e mi alzai di scatto guardandola minacciosa "Il capitano mi ha messo a guardia..per evitare delle dame indisponenti come te entrassero nel suo letto e ora ti avviso..tra le due una vi è di troppo in questo letto e questa sei tu".
Infuriata presi dalla parete un coltello intarsiato e lo feci girare tra le mie mani ridendo..certo mio cugino Tommaso mi aveva un pò insegnato pure le armi.
Girai attorno al letto guardando il suo sguardo perplesso.."Se non sbaglio..dicevi sempre piuttosto di perdere uno dei tuoi boccoli avresti preferito morire" e mi misi dietro di lei "Tu lo devi dimenticare Guisgard..siamo intesi?" e con un colpo secco le tagliai un boccolo ridendo "Oh Yolanda..ora la tua acconciatura è rovinata..come farai ora?" ma subito mi feci seria e mi misi faccia a faccia con lei mostrandole il boccolo lungo e mettendoglielo tra le mani.."Ed è solo un avvertimento..ora sparisci da qui e guai a te se dici una sola parola..non ti meravigliare, a Corte era risaputo del mio cattivo e pessimo carattere e lo dicevi pure tu a tutti quanti, quindi mi conosci".

Guisgard 14-10-2014 17.24.04

Clio lasciò l'Hydra e risalì fin sopra la fortezza, raggiungendo infine il molo in cui era attraccata la Santa Caterina.
Il vascello aveva in acqua ben tre grosse ancore e tredici robuste cime lo tenevano saldamente legato al molo.
Sulle fiancate l'acqua scorreva silenziosa, rubando quasi, con avidità, i riflessi che le sfarzose e preziose rifiniture del Castello di Poppa lasciavano cadere sull'acqua limpida.
Alcuni marinai erano già sul ponte di comando, mentre altri sui parapetti e sugli alberi canticchiavano e fischiettavano spensierati.
“Salute a voi, capitano.” Disse all'improvviso qualcuno. “Come mai da queste parti?” Irko fissando Clio. “Siete venuta a salutarci forse? Allora è vero che anche i pirati hanno un cuore.” Rise.

Guisgard 14-10-2014 17.27.38

Yolanda gridò per la disperazione.
“Il mio boccolo...” disse in lacrime “... il mio boccolo!” Urlando. “Tu... tu... come hai osato? Come? Tu, donnaccia, che ci facevi qui? Nel letto di Guisgard? A questo sei arrivata? Lo dirò a tutti! A tutta la corte! A tutta Capomazda!” Piena di rabbia. “Ti rovinerò per sempre! Per sempre!”

Altea 14-10-2014 17.34.55

Sorrisi maliziosamente e incrociai le braccia..."Yolanda..non siamo a Corte..ma sulla Santa Caterina, rammenti?..e anche se tu tornassi a Capomazda..ormai sono stata mandata via perchè ho difeso Guisgard..quindi non perdo nulla".
La presi per un braccio e con forza la portai fino alla porta, la aprii e la cacciai fuori chiudendo di nuovo la porta.
Riposi il coltello e mi risedetti sul letto..quella giornata stava iniziando male..avevo dormito bene..la mia stanza mi inquietava, gli incubi mi tormentavano e dopo aver rischiato di morire annegata avevo, finalmente, trovato una pace interiore in quella stanza ed ora ero terribilmente infuriata.

Clio 14-10-2014 17.36.47

Sorrisi ad Irko.
"Un cuore? Chi mette in giro queste assurdità?" scherzai.
"No, in realtà il vostro capitano mi ha arruolato nella vostra ciurma, è una lunga storia... quindi chiamami soltanto Clio... non sono più un capitano.. credevo vi avesse avvisato mentre ero via.." sorrisi.
"L'Hydra e i superstiti del mio equipaggio resteranno qui a proteggere l'isola da nuovi attacchi.. anzi, devo andare ad avvisare Guisgard che i miei hanno accettato la sua offerta.. dove posso trovarlo?".

Guisgard 14-10-2014 17.48.32

Messa alla porta da Altea, Yolanda non si diede per vinta.
Cominciò così a bussare forte e a gridare, insultando in tutti i modi possibili Altea che invece se ne stava nella stanza del capitano.
E le grida di Yolanda, inevitabilmente, cominciarono ad attirare l'attenzione di tutti.
Corsero così alcuni marinai insieme a Miseria e a Pepe.
“Ehi...” disse questi alla ragazza “... ma cosa diamane sta succedendo?”
“Quella donna!” Urlò Yolanda. “Si è chiusa qui dentro! E' inaudito!”
“Ma questa è la cabina del capitano.” Fece Miseria.
“Appunto!” Con rabbia Yolanda.

Guisgard 14-10-2014 17.52.06

“Ehi, il nostro equipaggio” disse Irko a Clio “sembra si stia ingentilendo ultimamente. Non più solo rozzi uomini di pessimo affare a bordo, ma anche gentili donzelle.” Annuì divertito. “Beh, benvenuta allora, Clio.” Sorrise. “Venite con me, il capitano è nella Sala Comandi. Vi porterò da lui.”
Così, Irko condusse Clio in quella sala.
Il presunto Taddeide era in piedi accanto al timone, con Lainos e Palos vicini a lui con varie mappe fra le mani.
“Guisgard...” entrando il Rosso con Clio.
“Oh, si.” Alzando lo sguardo Guisgard su di loro, per poi indugiare sulla ragazza. “Signori, ecco un nuovo membro dell'equipaggio...” indicando la piratessa “... Clio da oggi sarà dei nostri. E' un'abile spadaccina, nonché esperta d'armi e conosce le rotte marine come pochi altri.”
I due allora subito diedero il benvenuto alla ragazza.
“Le assegno una cabina, Guisgard.” Fece Irko.
“No, grazie...” avvicinandosi a loro il presunto impostore “... ci penserò io... tu da ordine a tutti che la partenza avverrà tra otto minuti.”
“Certo.” Assentì Irko.
Così, Guisgard e Clio lasciarono la sala e scesero negli alloggi ufficiali.
E qui udirono delle grida.

Altea 14-10-2014 17.57.57

Udii le urla di Yolanda..e sospirai gettandomi sul letto e guardandomi allo specchio...avevano ragione nella mia famiglia..era solo una borghese arricchita...pur di avere tutto ciò che voleva si comportava come una bambina viziata pestando i piedi..cosa che, ovviamente l' Austero, mio nonno e i miei maestri non mi avevano insegnato neppure da bambina.
Inevitabilmente arrivarono pure gli altri e udii i discorsi..."La porta è aperta..non è mai stata chiusa a chiave..e comunque pure Yolanda, che ora fa la santa, si è infiltrata di nascosto nella camera..volete farmi un processo? Mandarmi via dalla nave solo perchè mi trovo qui? Fatelo pure, ma io parlerò solo con Guisgard..lo avevo aspettato qui per questo..ma poi mi sono addormentata...poi non temo di scendere dalla nave immediatamente ma non permetto a Yolanda di dare a me degli ordini, visto già in precedenza mi ordinò di andarmene da questa nave e non sopporto più il suo comportamento".
Rimasi ferma in quel letto guardando una lampada dai colori turchini.

Clio 14-10-2014 18.24.20

Sorrisi ad Irko.
"Grazie della fiducia, ma credimi, il capitano è dieci volte più raffinato di me.." Risi.
Lo seguii così nella sala dei comandi e salutai gli altri gaiamente.
Sorrisi poi a Guisgard e lo seguii.
"I miei hanno accettato di buon grado la tua offerta, resteranno a proteggere l'isola.." Nel tragitto.
Ma poi udimmo delle grida.
"Che diavolo succede?" Esclamai.
Vidi alcuni uomini e Yolanda.
Guardai Guisgard perplessa, per poi tornare a guardare gli altri.
Non avevo idea di cosa stesse succedendo, ma una cosa era certa: lei non mi era mancata per niente.

Guisgard 14-10-2014 18.43.24

“Bene.” Disse Guisgard a Clio, mentre scendevano verso gli alloggi ufficiali. “Così saremo certi che l'isolotto non resterà incustodito e indifeso.” Raggiunsero il grande corridoio, sul quale si aprivano le varie cabine. “Anche se i tuoi uomini proprio non li capisco... accettano così di buon grado di perdere il loro capitano? Che sciocchi...”
Ma in quel momento si udirono delle grida.
“Ma che diavolo...” mormorò il capitano “... vieni, andiamo a vedere...” fissando Clio.
E un attimo dopo si ritrovarono davanti alcuni uomini e Yolanda fuori di se dalla rabbia.
“Cosa sta succedendo?” Chiese Guisgard.
“Ecco...” fece Miseria.
“La verità” ridendo Pepe “è che siete un uomo assai fortunato, capitano.”
“Davvero?” Guardandolo il presunto Taddeide.
“Eh, sempre insieme a belle ragazze.” Rispose Pepe, indicando Clio. “E poi pare che altre due scalpitino per entrare nella vostra cabina. Qual'è il vostro segreto?”
“Il vostro spirito è del tutto fuori luogo.” Replicò Guisgard.
“Ho detto il vero, capitano.” Annuì Pepe. “Guardate pure, se non mi credete...”
“Perchè gridate voi?” Guisgard a Yolanda.
“Perchè Altea si è intrufolata nella vostra cabina!” Esclamò Yolanda.
“E voi come fate a saperlo?” Domandò Guisgard.
“Beh...” farfugliò la damigella “... ecco... avevo udito dei rumori, passando... e così mi sono incuriosita... sono entrata e ho trovato Altea nel vostro letto... a quel punto, vistasi scoperta, mi ha tagliato un boccolo e poi messa alla porta.”
“E' la verità?” Mormorò Guisgard.
“Lo giuro!” Baciandosi le dita Yolanda. “Mi credete capace di mentire?”
“Va bene.” Annuì il capitano. “Tornate pure nella vostra stanza. Ci penserò io.”
“Cacciatela dalla nave!” Decisa Yolanda. “E voi cosa ci fate qui?” Accorgendosi solo in quel momento di Clio.
“Accompagnate madamigella nella sua cabina.” Ordinò Guisgard a Miseria e a Pepe.
E così fecero.
Il capitano allora condusse Clio ad una cabina vicina e ne aprì la porta.
“Questa è la tua cabina...” mostrandola alla ragazza “... dalla finestra puoi vedere l'Est e dunque l'alba...” sorrise “... e non è lontana dalla mia... così potrai sentirti più sicura, visto che volevi proteggermi... al minimo assalto potrai intervenire.” Le fece l'occhiolino. “Anche se, a quanto pare, la mia cabina non è molto tranquilla ultimamente.” Rise piano. “Ora vado. Riposati, tra poco partiremo.”
La salutò ed uscì.
Tornò davanti alla porta della sua stanza e bussò.
“Siete ancora là?” Rivolgendosi ad Altea dentro. “Posso entrare? Siete presentabile?”

Altea 14-10-2014 18.52.58

Ascoltavo delle voci concitate fuori...ma che stava succedendo?
Mi misi a giocherellare nervosamente con un cuscino quando vi fu calma e udii bussare alla porta e riconobbi la voce di Guisgard.
"Certo potete entrare...sono col mio abito, non mi sono mai svestita anche perchè ho solo due vestiti e nemmeno una camicia da notte, è la vostra camera e mi chiedete pure il permesso?" e sorrisi dolcemente.

Clio 14-10-2014 19.15.19

"I miei uomini hanno imparato che non è saggio contraddirmi.." Sorrisi.
Poi capii qualcosa del trambusto e restai basita ad osservare la scena.
Due dame che scalpitavano per entrare nella sua cabina.
Come diavolo si può fare una cosa del genere?
C'erano comportamenti che non avrei mai compreso.
Ma in momenti come quello ero lieta di essere me stessa.
Non dissi una parola finché Guidgard non mi aprì la porta della cabina.
Lasciai cadere a terra il borsone.
"Oh, stai pur certo che se sentirò dei rumori provenire dalla tua cabina mi guarderò bene dall'entrare.. Visto il tipo degli assalti di cui sei vittima.." Risi appena, nervosamente "Certe cose non cambiano mai, eh.." Mormorai piano.
"Grazie.." Sorrisi, e lo guardai uscire.
Chiusi la porta dietro di lui e iniziai a sistemare le mie cose.
Da quanto tempo non dormivo?
Avevo ancora addosso i vestiti della battaglia.
Indossai la mia lunga camicia da notte nera, di seta cinese e posai la vestaglia sulla sedia.
Tentai di togliere i nodi dai miei capelli per un po' ma poi ci rinunciai.
Non mi ero accorta di essere sfinita.
Non sapevo per quanto tempo potessi dormire, ma sicuramente non volevo perdere nemmeno un secondo.
Così mi infilai sotto le raffinate coperte e mi addormentai.

Guisgard 14-10-2014 19.50.53

Capitolo V: Auroria, il Fiore d'Oro e le Dame dell'Incertofato



E soprattutto, o Spirito, che sempre preferisci più d'ogni tempio un cuore saldo e puro, poiché tu sai, istruiscimi; tu che fin dall'inizio fosti presente e con ali possenti spalancate come colomba covasti quell'abisso immane e lo rendesti pregno: ciò che è oscuro in me illumina, e ciò che è basso innalzalo e sostienilo; che dalle vette di questo grande argomento io possa confermare la Provvidenza Eterna, e la giustezza delle vie divine rivelate agli uomini.”

(John Milton, Paradiso Perduto)



Guisgard si voltò a guardare Clio prima di uscire, facendo una strana smorfia a quelle sue parole.
“Allora vorrà dire” disse aprendo la porta “che ad eventuali nemici basterà fare casino prima di accopparmi per tenerti lontana dalla mia cabina.” Rise di gusto. “Buon riposo, Clio.” Ed uscì.
Rimasta sola ed indossata la sua vestaglia di seta nera cinese, la ragazza si addormentò.
Non fu un sonno sereno.
L'Hydra, la nave di Picche e poi Samoa e Yanos attraversarono i suoi sogni, rendendoli agitati.
Fu destata poi solo dal fischio dei motori e da rumori che precedevano la partenza.
La Santa Caterina mollò le cime, issò le ancore e gonfiò le vele al vento.
Un attimo dopo l'incredibile vascello volante cominciò ad alzarsi in volo.
Uscì dal molo e dalla fortezza, per poi dirigersi verso Levante, mentre tutta la popolazione dell'isolotto era corsa per salutare quella fantastica nave.
E qualche istante dopo qualcuno bussò alla porta della sua cabina.



Nel frattempo Guisgard era entrato nella sua cabina, trovando Altea stesa sul suo letto.
“Salute a voi.” Sorridendo alla dama. “Posso chiedervi come mai siete qui? Sapete, la nave non è poi grande come una città e le voci corrono. Là fuori qualche allegro marinaio potrebbe dubitare del vostro onore...” rise “...ed a me toccherebbe, se così fosse, battermi a duello con lui.” Prese allora una bottiglietta da uno dei tavolini intarsiati, riempì due bicchieri e ne offrì uno alla dama. “Dunque?” Restando a fissarla.
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Altea 14-10-2014 21.00.55

Entrò nella stanza e mi guardava parlando e io sorrisi alle sue parole, ma non dissi chi fu ad indicarmi la sua stanza..non avrei mai messo Afiel nei guai..ero una persona che dava la sua parola quando qualcuno mostrava la completa amicizia e disponibilità.
"Battervi a duello per me? E perchè mai, non sono vostra moglie nè la vostra amata" dissi sorridendo, alzandomi e prendendo il bicchiere che Guisgard mi porse.
Mi guardai attorno alla stanza e sospirai.."Guisgard, non era mia intenzione creare tutto questo..io sono pure una persona riservata..ma Yolanda entrò qui e io mi trovavo nel vostro letto..il movente della ciocca tagliata non ve lo dirò mai..potrei compromettermi..ma con voi" e la mia voce si fece più bassa "Comunque ottimo quel pugnale, molto affilato...tornando seri non è la prima volta Yolanda mi intima di andarmene da qui perchè è innamorata di voi".
Sorseggiai la bevanda lentamente e lo guardai in viso.."Odio chi da giudizi avventati..pure voi lo avete fatto..mi avete dato della dama sciocca e stupida, mi avete messo nella peggiore delle stanze e in cucina mentre lei..Yolanda..ha sempre avuto tutti i privilegi e non ho mai capito il motivo di questo vostro comportamento...è vero ho solo due vestiti e la notte dormo in quella stanza umida senza nulla ma non mi lamento pur di starvi vicino..perchè io voglio voi otteniate ciò che vi spetta ma ricordate, una persona da piccola mi insegnò a non dare giudizi avventati e affrettati sulle persone, di conoscerle e come stiamo facendo ora io e voi sedersi a tavolino e parlare per poi giudicare..era Taddeo l' Austero." scossi il capo pensando se per lui stavo dimostrando di essere sciocca come sempre e accarezzai la coperta di seta preziosa.
"Avevo bisogno di calore..di sentirmi protetta..Altea l'intrattabile e di pessimo carattere conosciuta cosi a Corte..vuole essere protetta? Volevo protezione da voi, mi bastava solo dormire al vostro fianco e sentirmi protetta perchè questo mi trasmettete..e non è mai successo con nessuno. Qui ho trovato questo ambiente fiabesco e mi sono addormentata aspettandovi e ho fatto un sogno bellissimo...sono giorni sogno la morte di mia sorella Costanza e poi..si meglio ve lo dica. Ero alla fortezza prima...non so cosa mi sia successo ho avuto una visione..il Duca e una donna spregevole sognata giorni fa contro me e voi...e una donna alla fortezza in una stanza sontuosa ha detto mi hanno salvato la vita degli uomini, ero caduta dalla Santa Caterina ed ero in fondo al mare..so solo mi trovavo guidata da una strana forza..ma è una cosa delicata, ne parleremo un giorno..ora sapete perchè mi trovavo qui..non so che darei per poter dormire qui ogni sera protetta da voi..per togliere questi fantasmi che mi perseguitano".
Lo guardai e abbozzai un sorriso cercando di cambiare discorso.."So qui non è il mio posto..cosa desiderate per colazione? Avete preferenze per il pranzo? O dovrò scendere?"

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Galgan 14-10-2014 23.21.32

Fu così che li vidi.
I duellanti si affrontavano con tutto l'ardore che solo una causa condivisa può dare......Condivisa ma opposta.
Entrambi sembravano vicini allo sfinimento, ed entrambi sembravano intenzionati a combattere fino alla fine, indipendentemente dalle conseguenze; il tutto era, alla fine, il vivere di un cavaliere, la sua missione ed il suo destino, tuttavia, un qualcosa, nel mio spirito, mi disse che dovevo intervenire, che doveva essere fatta luce sulla questione, perché equità trionfasse.
Sguainai la spada, e conducendo Pegaso al passo, mi avvicinai ai due contendenti.

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-Fermi, cavalieri, sospendete il vostro lottare!-

Esortai i due combattenti, mentre capovolgevo la spada, rendendola croce, chiamando Dio a testimone di quanto stava avvenendo.

Clio 15-10-2014 00.01.28

Dormire non era stata una grande idea, ma ero stravolta.
La Santa Caterina partì, e quel meraviglioso scenario si aprì attorno a me.
Qualcuno bussò, mentre ero intenta a guardare fuori dalla finestra.
Fine della pace.
Dopotutto, pensai, non sono ospite, avranno bisogno di me per qualcosa.
Buttai la testa all'indietro, sprofondando nel morbido cuscino.
"Arrivo, un momento.." Esclamai.
Gettai la camicia da notte sul letto e mi vestii in un baleno.
Ero abituata a dover saltare giù dal letto in un battibaleno per le più svariate ragioni.
"Eccomi.." Esclamai, aprendo la porta con un sorriso.

Guisgard 15-10-2014 00.24.57

La Santa Caterina solcava il cielo, volando al di là delle alte e sottili nuvole che lo velavano, stagliandosi lungo un orizzonte di avventure e misteri.
L'aria era intrisa di umidità ed il mare sottostante, sterminato e frastagliato di isole e coste, appariva piatto e silenzioso, quasi incantato, simile ad uno scenario dai tratti fiabeschi e primordiali.
Qualcuno aveva bussato alla porta di Clio.
La ragazza si spogliò della sua vestaglia e si rivestì in fretta.
Aprì la porta e con sua grande sorpresa si ritrovò davanti una figura assai bizzarra.
“Salute, capitano...” disse sottovoce qualcuno, con indosso un buffo mantello ripiegato più volte ed un ampio cappello consumato e bucherellato “... vi disturbo? Riposavate?” Alzandosi quel ridicolo cappello dal volto. “Avrei bisogno di nascondermi...” fissandola Cid.

Clio 15-10-2014 00.36.57

Dapprima sbiancai, poi scoppiai a ridere, spingendo delicatamente il ragazzino nella stanza per poi chiudere la porta dietro di lui.
"Ecco dove diavolo eri finito.." Sorrisi, scuotendo la testa "Piccolo.. Coraggioso e dannatamente pazzo ragazzo..." Lo invitai a sedere.
"Gli altri sanno che sei qui? Intendo Emas e Vivas.. Saranno preoccupati da morire.." Gli accarezzai dolcemente i capelli.
"Sai che il capitano si infurierà, vero? Questo viaggio è pericoloso.. Ah.." Scuotendo la testa "Che te lo dico a fare? Resta pure qui, naturalmente.. Troveremo una soluzione..".

Guisgard 15-10-2014 00.37.48

“Siete solo molto scossa.” Disse Guisgard ad Altea, sorseggiando quel suo liquore. “Dopotutto è inevitabile. Ultimamente avete vissuto momenti assai concitati.” Sorrise. “Vi prometto che avrete una stanza più degna. E chiederò ad Ammone di sorvegliarla quando riposerete, così da sapervi serena.” Finì il suo bicchiere. “E provvederò a fornirvi un adeguato guardaroba.” La fissò. “Quanto al restare qui, beh, comprenderete che ho una reputazione da difendere e non posso far trascorrere qui la notte ad un bella bella donna come voi senza poi...” rise di gusto “... io dormo pochissimo la notte” tornando serio ed alzandosi “tra letture varie e rotte da decidere, dunque sarei un pessimo compagno di stanza.” Si avvicinò ad una delle finestre e restò a fissare il cielo. “Quanto alla mia colazione... non saprei, lascerò decidere a voi. Così domattina sarà una sorpresa svegliarmi.” Si voltò verso di lei. “Andiamo, vi farò avere una stanza comoda e rassicurante.” Porgendole la mano.

Guisgard 15-10-2014 00.42.39

Cid entrò e si tolse quel curioso cappello.
“Ho lasciato loro un biglietto...” disse poi a Clio “... un biglietto in cui spiegavo di voler venire con voi sul vascello volante...” la fissò “... magari potrò nascondermi qui per un po'... almeno fino a quando saremo abbastanza lontani da non poter più tornare indietro...” chinò il capo per un momento “... ammesso che il capitano non decida di buttarmi in mare...” tornò a guardare la ragazza “...ma... ma forse se sarete voi a dirglielo non si infurierà più di tanto...”

Guisgard 15-10-2014 00.49.49

A quelle parole di Galgan, i due sfidanti, all'istante, abbassarono le spade e smisero di duellare.
“Voi...” disse uno dei due al nuovo arrivato “... chi siete voi? E perchè proclamate fine a questa giusta contesa?”
“Già...” fece l'altro “... vi intromettete in questa controversia facendovi scudo con la vostra spada capovolta, ignorando il motivo del nostro duellare. Come siete giunto in questa radura?”
Infatti Galgan aveva lasciato la strada maestra, ritrovandosi poi nel ventre di quel bosco dai tratti ancestrali e dall'atmosfera quasi incantata.

Clio 15-10-2014 00.58.00

Risi a quelle parole di Cid.
"Buttarti in mare? Andiamo, non lo farebbe mai.. Dovrebbe passare sul mio cadavere e non è così facile.." Guardai fuori dalla finestra per un momento "Gli parlerò io, promesso... Per adesso resta pure qui, tanto non entra nessuno..".
Sorrisi, mentre chiudevo la porta a chiave.
"Beh, tutto sommato posso tornare a dormire, e dovresti farlo anche tu.." Raccogliendo la camicia e la vestaglia.
Sparii dietro un elegante paravento e mi rimisi gli abiti da camera.
Mi ero vestita per niente, ma pazienza.
Stavolta, però, tenni addosso anche la vestaglia.
"Non preoccuparti.. Vedrai che andrà tutto bene.. Credo che tu stia simpatico al capitano, dopotutto.. Se si infurierà è solo perché non vorrebbe mai che ti accadesse qualcosa.. Domattina ti porterò un po' della colazione, avrai fame.." Sbadigliai, tornando a letto.
"Cerca di riposare.. Domani vedrò quanto siamo lontani, non so a che velocità vada la Santa Caterina, ma sicuramente molto più che una semplice nave.. Non tornerà indietro, l'ha già dovuto fare per l'attacco..." Sbadigliai di nuovo "Buonanotte Cid.." Sorridendo al ragazzino.

Guisgard 15-10-2014 01.32.12

Cid sorrise a quelle parole di Clio.
Poi si tolse quel buffo mantello e si rannicchiò sul lato opposto del letto rispetto a dove dormiva la ragazza.
E data la stanchezza, cadde subito addormentato.
La Santa Caterina, intanto, continuava il suo viaggio, attraversando il cielo, velatamente stellato per l'umidità e la notte fitta di misteri ed inquietudini.
Verso Mezzanotte il vascello scese di quota, facendo avvertire agli uomini sul ponte, impegnati nei turni di guardia, lo scorrere quasi ritmico delle onde ed il profumo di salsedine che fitto saliva dal basso.
L'aeronave volò così, stabilmente, fino all'alba, quando un nuovo giorno fece la sua comparsa.
In breve, lasciato il suo giaciglio ad Oriente, il Sole fu alto e splendente, con i suoi raggi, di un luminoso porporino, che lambivano ed accarezzavano le cime frizzanti e spumose delle onde del mare, mentre si rincorrevano e si accavallavano con i loro meravigliosi riflessi di un vivo rubino.
E sfiorata da quei primi raggi che parevano danzare sul suo viso, Clio si svegliò, guardando dalla finestra lo spettacolo di quella meravigliosa aurora.
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Clio 15-10-2014 14.09.04

Aprii gli occhi, e poi li spalancai osservando lo spettacolo dell'alba che si vedeva dalla finestra.
Restai immobile in quel dolce torpore per un lungo istante.
Mi voltai e sorrisi nel vedere Cid addormentato.
Ero felice, dopotutto, mi piaceva l'idea di quella nuova avventura che mi aspettava.
Mi alzai e mi preparai per la giornata.
Scelsi con cura gli abiti da indossare , pettinai i capelli, sciogliendo gli ultimi nodi con l'aiuto di un pregiato olio orientale che diffuse intorno a me un leggero profumo di spezie.
Uscii in silenzio, per non svegliare il ragazzino, e mi avviai verso il ponte.

Altea 15-10-2014 14.40.03

Sorrisi ascoltandolo, lo fissavo eppure in lui rimaneva sempre una certa inquietudine ma non incertezza.
Rimasi un pò delusa dalla sua risposta, poggiai il calice e la mano di Guisgard prese la mia e rimasi a fissarlo e sorrisi guardandolo negli occhi.."Voi temete io possa rovinarvi la reputazione? Guardate, se vi basta per convincervi...io ho il sonno profondo e durante la notte amo dormire, quindi anche se sarete preso dalle vostre letture e rotte da definire" e il mio tono di voce si fece ironico "non è un problema visto io dormirò e non desidero certo una conversazione".
Strinsi la sua mano sospirando "Avete visto che Taddeo l' Austero aveva ragione? Per conoscere bene le persone ci vuole poco..forse solo guardarsi negli occhi, e il fatto che vi state preoccupando per me mi fa capire la persona altruista che siete".
Guardai la stanza e poi di nuovo Guisgard.."Allora..decidete voi..se portarmi nella stanza o lasciarmi qui..siete voi il capitano no? O forse temete possa starvi troppo vicino" e mi avvicinai a lui sempre di più "Dite capitano, vi spaventa la mia presenza?".

Guisgard 15-10-2014 15.59.38

Clio lasciò la sua cabina e si ritrovò sul ponte.
Il cielo verginale della luce del nuovo giorno appariva ancora velato e malinconico, mentre il mare sottostante, piatto e silenzioso, era appena lambito dal lieve tepore dello Scirocco.
In lontananza, tra la vaga e calda foschia, si intravedevano le fattezze della terraferma, che incerta ed appannata sembrava svelarsi come un miraggio tra gli stanchi flutti di quel mare muto.
La ragazza vide allora Irko, Pepe e Lainos che parlottavano fra loro sul ponte di comando.

Clio 15-10-2014 16.09.54

Era uno spettacolo meraviglioso, e l'aria era fresca e leggera.
Dapprima mi sembrò tutto deserto, poi vidi Irko e gli altri in un cantuccio.
Mi avvicinai a loro sorridendo.
"Buongiorno..." con un cenno del capo "Posso sedere con voi? Vi ringrazio per questa notte di sonno, non dormivo da giorni, ma stanotte resterò anch'io di guardia se serve.." sorrisi, guardandomi intorno.
"Anche se mi chiedo chi mai potrebbe attaccarci mentre siamo così in alto..." Mi accorsi d'improvviso di non sapere nulla sulla missione "Dove siamo diretti?".
Mi accorsi poi di Pepe.
"Sono in debito con te.." staccando una preziosa spilla dalla giacca, per poi lanciargliela, perché la prendesse al volo "E io detesto essere in debito con qualcuno..." sorrisi "Fidati, quella basta e avanza..".

Guisgard 15-10-2014 16.27.33

I tre salutarono Clio.
Poi Pepe prese al volo quella spilla.
“Oh, ma io mi sarei contentato di molto meno...” disse sorridendo “... non so, mi intriga la gratitudine di una donna. Una bella donna.” Giocherellando con la spilla. “Anche se essere in debito per una spia non ne vale certo la pena.”
“Siamo diretti a Nolhia...” fece Irko “... anche se ieri sera Guisgard mi confidò che ci sarebbe stata una tappa intermedia...”
“Dove?” Chiese Lainos.
“A Licinia...” rispose Irko “... anche se ne ignoro il motivo...”
“Aspetteremo che arrivi per conoscerlo.” Annuì Lainos.
“Credo però” divertito Pepe “che con ogni probabilità il capitano tarderà non poco stamane.”
“Perchè mai?” Fissandolo Irko.
“Beh...” mormorò Pepe “... non rammentate quanta folla vi era nella sua cabina ieri sera? Immagino abbia fatto le ore piccole stanotte.” Ridendo.

Guisgard 15-10-2014 16.32.43

Guisgard sorrise ad Altea.
“La presenza di una bella donna” disse “non può certo spaventare, anzi.” Strinse la sua mano. “Ma meritate una cabina degna. Venite.”
Così uscirono e attraversato il corridoio arrivarono infine davanti ad una porta.
Il presunto Taddeide aprì e fece cenno alla dama di entrare.
“E' una stanza confortevole e sicura.” Fissando Altea. “Vi sono libri e finestre per guardare il cielo ed il mare. Sono certo che qui ogni vostra paura svanirà.” La salutò con un galante inchino. “Ora perdonate, devo andare. Ci vedremo a colazione. Vi auguro un sereno riposo.” Ed uscì.
La notte trascorsa tranquilla fino all'albeggiare.

Altea 15-10-2014 16.44.13

Guisgard mi portò nella bella cabina e lo ringraziai gentilmente, appena uscì mi misi a ad osservare i vari libri e ne fui contenta e la finestra dava a spazi infiniti misteriosi e da scoprire, il letto aveva coperte calde ed eleganti e ne fui felice..a volte la felicità stava anche in queste piccole cose.
Ebbi un sussulto..avevo lasciato la mia sacca e il resto nella altra camera, sgattaiolai fuori e aprii la porta e presi la mia sacca con gli oggetti, aprii il secretaire e trovai il mio taccuino dove appuntavo tutto e vi era scritto pure la frase del Codice Ardeliano e poi mi accorsi del cofanetto vicino, lo aprii mentre il cuore batteva..la corona era li...quindi? Era stata una visione..come era possibile? Tentai di scacciare quei cattivi pensieri..era facile per Guisgard, pensava una cabina più comoda e sontuosa me li avrebbero tolti, ma era il contatto umano che mancava...il suo.
Vidi Ammone e sorrisi..era stato di parola e gli feci un cenno di saluto ed entrai nella nuova stanza.
Mi liberai dell' abito e infatti..non avevo la camicia da notte e scossi la testa ma le coperte erano ben calde.
Dormii tranquillamente finchè le prime luci dell' alba fecero capolino dalla finestra.
Mi svegliai e dopo un bagno alle essenze di lavanda, mi acconciai i capelli e misi il solito vestito..e mi ricordai quello fradicio era rimasto nella stanza di Guisgard e alzai le spalle..non glielo avrei certo chiesto..aveva detto avrebbe provveduto lui.
Andai in cucina e vidi Champenuan.."Buongiorno caro amico..dobbiamo preparare la colazione, permettete decida io? Una torta di mele con della cannella..oltre al resto che ogni giorno serviamo" e mi misi a prepararla seguendo le sue direttive ma sapevo benissimo come prepararla.

Clio 15-10-2014 16.52.18

Sorrisi a Pepe.
"Ecco perché detesto essere in debito, così la prossima volta che parlerai in questa maniera potrò spaccarti il naso senza remore.." strizzando l'occhio al marinaio, divertita.
Risi poi alle parole di Pepe.
"Già, altro che fare tardi..." scuotendo la testa per poi alzare gli occhi al cielo "Devo dire che addirittura la fila fuori dalla porta non l'avevo mai vista... Ma c'è da dire che quando ho rapito Yolanda si è lamentata della mancanza di uomini affascinanti sull'Hydra..." risi.
Non era certo una novità che Icarus fosse al centro dell'attenzione delle dame più belle, perché per Guisgard avrebbe dovuto essere diverso?
Così come allora, sapevo bene di non poter competere con una vera dama.
Ed esattamente come allora avrei tenuto ben nascoste le mie emozioni.

Guisgard 15-10-2014 17.09.01

“Oh, ma qui invece siamo tutti affascinanti...” disse Pepe a quelle parole di Clio “... dico bene, amici?” Guardando gli altri.
“Soprattutto” all'improvviso una voce “dopo il terzo bicchiere di vino, no?” Sorridendo Guisgard.
“Buongiorno.” Salutandolo Irko.
“Salute, capitano.” Ridendo Pepe. “Dormito bene?” Sarcastico.
“Ben sveglio, Guisgard.” Fece Lainos.
Il capitano salutò i due e si limitò a lanciare un'occhiata divertita a Pepe.
Si appoggiò poi al parapetto e si voltò a fissarli.
“Dormito bene, milady?” Rivolto a Clio. “Spero sia stata tranquilla la vostra prima notte a bordo.”
“Perchè passeremo per Licinia, Guisgard?” Chiese Irko.
“Perchè lì vive una donna.”
“Un'altra?” Lesto Pepe. “Quelle due a bordo non vi bastano?”
“La vostra è una fissa vedo.” Ironico Guisgard. “Non sarete spero invidioso?”
Pepe scoppiò a ridere.
“Posso chiedervi una cosa?” Domandò poi.
“Se riguarda una di quelle due gentili dame” mormorò il presunto duca “mi dispiace deludervi, ma niente harem a bordo.”
Pepe rise di nuovo.
“No, nulla di tutto ciò...” scuotendo poi il capo “... anzi, è una cosa seria. Non che le donne non lo siano, chiaro. Ma mi chiedevo... a tutti qui date del tu... io forse vi sembro il più vecchio della ciurma?”
“E sia.” Annuì Guisgard. “Ma questo vale anche per te. Come fanno tutti loro, mi darai del tu.”
“Ottimo!” Esclamò Pepe.
“Dicevi di quella donna a Licinia...” disse Irko.
“Si, si tratta di una sorta di indovina...” spiegò Guisgard “... mi hanno da sempre parlato di lei ed io voglio incontrarla per conoscere cosa ci riserverà questo viaggio...”



Intanto nella cucina, Altea e Champenuan erano alle prese con la colazione.
E quando fu pronta il cuoco chiese ad Altea di servirla sul ponte di comando, dove si trovavano Guisgard e gli altri.

Altea 15-10-2014 17.24.43

Nella cucina si diffuse un ottimo profumo di cannella.."Si dice la cannella abbia dei benefici effetti, io la adoro..rilassanti e mette allegria..a volte è pure afrodisiaca" e sorrisi e ne misi pure un pò nel the.
Preparai il vassoio e portai la colazione sul ponte di comando e vidi gli uomini e la donna che stava la scorsa sera con noi nella osteria "Prego, ho preparato la colazione e spero sia di vostro gradimento" e guardai Guisgard rivolgendomi a lui.."Come promesso..la sorpresa per voi" e sorrisi.


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