Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 05-05-2012 12.48.59

Dopo la mia risposta le donne se ne andarono via per poi svanire...che stranezza, allora a che sarebbe servita la mia risposta??
Ad un tratto Fyellon mi pose una domanda..lo guardai sorridendo e mi avvicinai a lui..."Fyellon, certo prima concordavo con Lucilia ma i quesiti erano diversi, io non sto dalla parte della persona...ma dalla parte del mio pensiero e delle mie convinzioni. E cambiano, in base a ciò che penso, non è segno di mutevolezza, non vado a simpatie verso le persone io credo alle mie idee e pensieri...quindi ripeto...Levante".
Prima di partire mi sedetti sulla sponda del fiume e feci segno a Fyellon di sedersi vicino a me e lo guardavo, Fyellon era l'unico dopo il maestro che sembrava riuscisse a capirmi "Ho ricordato una cosa mentre parlavo del mio maestro, mi parlaste nel giardino di vostro..padre...al quale tenevate molto e vostro fratello lo uccise a sangue freddo..senza pietà per vendetta quasi poichè voi eravate il prediletto o preferito...un gesto ignobile, ma come riuscite a non provare sete di vendetta nei suoi confronti?"

cavaliere25 05-05-2012 14.23.49

usai la rete metallica e mi fiondai verso i cavalieri ero pronto a distruggerli ero forte e allo stesso tempo vulnerabile

Parsifal25 05-05-2012 14.30.30

Sarebbe stata indetta una nuova crociata, ma non avrebbero mai saputo che le ultime dalle notizie esterne non erano positive....la Cristianità ed il suo esercito cedono il passo...... Come facevo a saperlo.....semplice! oramai le tecniche cavalleresche di vecchio stampo stavano declinando ed i crociati erano divenuti prevedibili nelle loro manovre offensive, bisognava fare i conti con una nuova metodologia di addestramento.

Osservaì l'ambiente, era in buono stato....finchè non vidi che l'occhio di uno dei cavalieri cadde sullo scrigno in ciliegio, meglio prevenire, se avessi bevuto e consumato sarebbe stata una disfatta. Lo strinsi a me e lo nascosi nella mia corazza.

Il vecchio cavaliere mi chiese di effettuare uno scambio d'armi, sapevo che faceva parte di un codice, ma non si era obbligati a farlo salvo che non venisse effettuato un patto o veniva inteso come pegno d'onore:

"La sua offerta è allettante, e non diniego l'ottima fattura, nobile Cavaliere......ma non posso accettare. Il significato celato in esso è profondo per me.....mi spiace" risposi.

"Piuttosto, se non crei difficoltà.....posso chiedere ai lor Signori come siete arrivati sin qui. Conoscete il proprietario della magione?"

elisabeth 05-05-2012 20.21.43

Reas rispose ad ogni mia domanda, era indignato ......Amore era stato bandito......ogni posto a Tylesia era meraviglioso......ma non riuscivo a cogliere alcuna emozione, c'erano giardinieri illustri....meravigliosi giardini, parchi con distese a perdita d'occhio.....Libri di scultura in ogni palazzo.......ma tutto questo era l'espressione del nulla, potevo ammirare un fiore.....ma non potevo amare la sua stessa vita..." Siete devoto alla vostra Regina...per lei dareste la vita........chiunque potrebbe farlo....chiunque non conosca l'Amore........la vostra vita evidentemente non vale molto.......andiamo Reas...prima partiamo e prima porteremo a termine il nostro compito....perdonatemi, il mio compito...io voglioo veramente salvare la vita a Goz.....perche' gli voglio bene in questo momento la sua vita e' veramente nelle mie mani............non preoccupatevi, non vi parlero' piu' di sentimenti......saro' piu' brava della vostra Regina......sapro' essere l'essere piu' gelido che voi abbiate mai conosciuto...".........Cosi' saltai in groppa al mio cavallo ed attesi che Reas facesse strada

Lilith 05-05-2012 22.26.41

Quegli uomini parlavano di argomenti che io non riuscii a comprendere; proposero anche uno scambio a Parsifal, ma lui non lo accettò ed io iniziai a comprendere che essi volevano gli oggetti che il cavaliere aveva comprato al negozio, quindi mi assicurai che l'unguento fosse ben nascosto sotto il mio mantello.
Cercai di rielaborare con attenzione le parole dei cavalieri; impiegai un po' di tempo per comprendere che stavano parlando di guerra. Una guerra che, a quanto pare, riguardava la Religione. Fui rattristata da questo fatto: avevo appena iniziato a conoscere una nuova religione, alla quale mi sentivo inspiegabilmente legata ed in quel momento scoprii che i cavalieri presenti in quella sala combattevano una guerra che la riguardava; non volevo interessarmi ad una religione che avesse a che fare con la guerra e le uccisioni.
Ero davvero rattristata e turbata da questo fatto, ma improvvisamente delle immagini sfrecciarono davanti ai miei occhi: c'eravamo io e mia nonna, che aveva appena consumato qualche pianta che le aveva provocato delle allucinazioni. Io avevo appena sette anni ed eravamo sedute per terra di fronte ad un piccolo fuoco ed io l'avevo pregata di raccontarmi una storia che non conoscevo. Lei, con una voce che non sembrava la sua iniziò a raccontare. Quella storia era davvero diversa da tutte quelle che conoscevo: parlava di cavalieri che combattevano in terre lontane in nome del loro Dio e che erano alla continua ricerca di reliquie sacre. Non ricordavo bene le avventure di questi guerrieri, ma rammentai subito che quando, poco tempo dopo, chiesi a mia nonna di raccontarmi quelle storie nuovamente, lei si rifiutò e mi ordinò in maniera molto severa di continuare lo studio delle piante e dei riti religiosi dei druidi. Da quel momento iniziai ad essere consapevole del fatto che vi era un mondo al di fuori dei boschi dove ci nascondevamo e che quel mondo che sognavo ogni singolo giorno mi era stato proibito.
Non avrei mai immaginato, però, che quelle narrazioni fossero vere, che dei cavalieri fossero davvero capaci di combattere in nome del loro Dio. A me, che per tutta la mia vita avevo venerato gli spiriti delle foreste e del cielo, sembrava un fatto assolutamente illogico.
"Perchè fate questo?" chiesi con un tono di voce basso, ma deciso, a quei cavalieri. L'unica cosa che desideravo in quel momento era una spiegazione e sapevo che, se mi avessero dato una risposta convincente, tutte le idee ed i pensieri che avevo formulato negli istanti precedenti sarebbero crollati.

Parsifal25 06-05-2012 02.23.36

Lilith recepì il messaggio e nascose il suo unguento, ma la tristezza andava celando il suo volto..... aveva sentito i cavalieri che raccontavano le loro gesta di guerra, in nome di Nostro Signore, un argomento non molto "pulito"......

Quelle storie, turbavano le speranze e la curiosità di Lilith nel conoscere il nostro mondo....per questo, siamo detestati......conoscevo la legge dei druidi, non erano un popolo guerriero e soprattutto non combattevano per il loro Dio....noi....sì.

Mi avvicinaì a Lilith e dissi: "purtroppo noi cavalieri.....talune volte smarriamo la retta via, percorrendo quella del nettare della fama e potere. Non tutti....possono fregiarsi del titolo di difensori del giusto.....e per molti il tutto si tramuta in un espediente.....

Anche io, sono un cavaliere......combatto per il mio Dio e la mia Fede, ma non osereì mai fregiarmi di onore se il prezzo da pagare è le leggi del Cielo....non tutti siamo uguali mia cara.......basti ricordare il nostro maestro Redentos....." le dissi sorridendo. "Non perderti la bellezza del conoscere un nuovo mondo.....per i pochi che non sono solo che una parte in una grande sinfonia...."

Guisgard 07-05-2012 00.23.18

A quelle ultime parole di Altea, Fyellon mutò espressione ed un velo di malinconia mista a tristezza scese nei suoi occhi.
Respirò profondamente, come chi cerca di farsi largo tra una miriade di ricordi fatti di sofferenza e dolore.
Restò qualche attimo a fissare l'orizzonte sconfinato, sul quale si frastagliavano le forme irregolari, primordiali e lussureggianti della selva.
Prese allora un sasso e cominciò a giocherellarci, facendolo passare da una mano all'altra.
“Mio...” esitò “... mio fratello merita la morte, ma non solo...” ispirò quasi a fatica “... no, la morte non basta a chi come lui ha peccato contro tutti i valori che può possedere un uomo... no, lui merita di peggio... merita di morire per quel che è... un vigliacco... merita di morire guardando in faccia la morte, riconoscendo il destino che spetta alla sua colpa... e sentire, negli attimi subito precedenti, la paura... si, questo merita... questa morte gli darei, se potessi...” scosse il capo e lanciò il sasso nel Calars, quasi a volersi liberare di un dolore e di un'impotenza insopportabili “... ma un giuramento mi lega le mani... vedete, mio padre ci fece giurare lealtà e rispetto fra noi... toccare vostro fratello, ripeteva sempre, equivale al peccato più grande... giurate, ci esortava ogni giorno, giurate che mai rancore ed odio nasceranno fra voi... se in voi ci sarà il male, diceva, allora io avrò fallito come padre e come uomo...” si voltò verso Altea “... questo giuramento mi lega le mani da una giusta vendetta... ma talvolta sento quasi di non poter rispettare quel giuramento... certe notti mi alzo in preda all'angoscia ed alla disperazione... fisso la mia spada e resto così per ore... medito vendetta... vendetta contro quel vigliacco... e così fino all'alba, quando il chiarore del giorno ridesta la mia mente e scaccia quei fantasmi che gridano una giusta punizione contro quel codardo...” poi i suoi occhi si ammansirono “... perdonatemi, Altea... so che mi state odiando per queste mie parole... anche io mio odio... odio me stesso per non essere stato capace di difendere mio padre...” e tirò un pugno carico di rabbia contro un albero.

Guisgard 07-05-2012 00.47.51

A quelle parole di Parsifal a Lilith, i cavalieri cominciarono a protestare.
Apparivano contrariati ed offesi da ciò che il nobile apprendista di Redentos aveva detto alla sua giovane compagna di viaggio.
Allora il vecchio cavaliere si alzò e con un cenno calmò i suoi guerrieri.
“Ci chiedete come siamo giunti qui?” Fissando Parsifal. “Vi risponderò senza esitazioni... questo luogo è il nostro mausoleo, qui siamo destinati a riposare... ogni notte, tra Mezzanotte e le Tre, ci raduniamo qui per banchettare e brindare in ricordo delle imprese compiute in Terrasanta... quanto a questo luogo, sappiate solo che esso appartiene ad un tempo ed uno spazio lontani ed incommensurabili... voi siete giunto qui ed avete giudicato, biasimando, le Guerre Sante che la Cristianità muove agli infedeli... sappiate solo che pochi combattono per molti... che un pugno di temerari affrontano le feroci orde saracene col solo intento di rendere a tutti la possibilità di pregare sul Santo Sepolcro di Gesù Cristo... portate dunque più rispetto ai campioni di quella Fede di cui vi vantate essere devoto...” si voltò poi verso Lilith “... damigella, facciamo questo per molti motivi... lo facciamo perchè altri non ne hanno la forza... lo facciamo per guadagnarci l'indulgenza per i nostri peccati e la salvezza per le nostre anime... lo facciamo per riportare in Occidente le Sante Reliquie di Nostro Signore... lo facciamo per non lasciare i nostri fratelli, quelli che vivono a Costantinopoli, a Cipro o su qualche altra isoletta greca, alla mercé di un popolo, quello saraceno, che ci odia e sogna di convertirci o massacrarci... lo facciamo, soprattutto, perchè Dio lo vuole!”
Tutti gli altri cavalieri annuirono per poi proclamare un nuovo brindisi.

Altea 07-05-2012 00.55.42

Fyellon a quella mia domanda cambiò espressione del volto, il suo bel volto sempre calmo e sorridente diventò cupo e contratto...e iniziò quasi a urlare, parlava giocherellando con quel sasso come se volesse lanciarlo contro un passato che lo aveva fatto soffrire, provai una morsa al cuore...perchè glielo avevo chiesto? Lanciò quel sasso quasi come liberarsi da qualcosa che gli stringeva l'anima, finito di parlare era rosso di rabbia e mi guardava..."Io...Fyellon..non volevo farvi rivivere tutto questo, ma scusatemi se posso permettermi, voi state andando contro gli ideali di vostro padre..lui vi chiese di non odiare vostro fratello ma voi ne avete parlato..come se lo voleste uccidere? Se egli ha commesso peccato, sarà Iddio a dargli la giusta punizione, ma voi lo odiate...e perchè odiate pure voi stesso per causa sua? Non immaginavo che il vostro animo fosse lacerato da questi tormenti" e con un gesto inaspettato lo abbracciai forte.."Non voglio più vedervi cosi...perdonatemi...ora dimenticate tutto, io sono qui quando i tormenti dell'animo vi indurranno all'odio e rancore, ma non odiatevi, siete una persona meravigliosa"..mi staccai da quell'abbraccio, gli presi le mani e le portai al mio volto..."Ora, alziamoci e andiamo verso Levante, mio caro amico".

Guisgard 07-05-2012 01.04.00

Reas, ascoltando Elisabeth, sorrise lievemente.
“Siete contrariata perchè abbiamo due visioni diverse, milady?” Domandò alla maga. “Per voi l'amore è una forza che attraversa ogni cosa, mentre per me, come mi hanno insegnato, è solo una debolezza... e sia, non insistiamo oltre su questa cosa... del resto lo scopo della nostra missione sono questi fantomatici cigni di Goz e non certo trovare le risposte sul valore dell'amore...”
Anche lui, allora, montò in sella al suo cavallo, per poi partire, insieme ad Elisabeth, verso la selva.
Uscirono infatti dal palazzo, incrociando ancora la statua che si ergeva tra questo e la cattedrale, galoppando poi fin verso la porta di Tylesia.
Uscita dalla città, si ritrovarono nella selva.
Reas chiese ad Elisabeth di mostrargli ancora una volta la mappa di Goz.
“Sembra che qui sia indicato un luogo preciso...” cercando di decifrarla il capitano “... sembra una sorta di palazzo, o forse una grossa villa...” fissò la selva cercando di comprendere come proseguire.
Fece allora cenno ad Elisabeth di seguirlo.
Poco dopo i due si ritrovarono in una radura irregolare, dove sorgeva un monastero diroccato.
“Sembra disabitato...” mormorò Reas.

Guisgard 07-05-2012 01.11.14

I cavalieri assalirono subito Cavaliere25, decisi ad ucciderlo.
Ma l'arma che il Cavaliere Blu aveva scelto, la rete metallica, intrappolò subito i suoi assalitori, mettendoli in breve fuorigioco.
Vistosi ora da solo, il capo dei cavalieri tentò di fuggire, ma subito Tieste, uscito allo scoperto, lo immobilizzò.
“Cosa volete farmi?” Gridò il malvagio cavaliere. “Non potete alzare le mani su un nobile cavaliere... non potete!”

Guisgard 07-05-2012 01.26.42

Fyellon sorrise ed abbracciò anch'egli Altea.
“Non preoccupatevi...” disse il cavaliere “... non è colpa vostra... quella storia rappresenta i miei fantasmi... mio padre ucciso a tradimento e mio fratello rimasto impunito... ma ora non parliamone più... pensiamo piuttosto alla strada da imboccare...” fissò la selva davanti a loro “... sapete a cosa pensavo? Alle parole di quelle due donne... ci hanno detto che solo una fra loro diceva il vero... e quindi anche le loro informazioni erano divise in una verità ed una bugia... io però, sinceramente, non ho mai creduto che il mondo sia tutto bianco o tutto nero... non credo esista una verità assoluta... forse anche le loro parole vanno interpretate... e se la verità fosse nel mezzo? L'amore visto in maniera così assoluta forse è irreale e dunque non può essere una verità inviolabile... ripeto, io credo che la virtù sia sempre nel mezzo... e guarda caso” indicando la selva davanti a loro “non vi sono solo due strade... abbiamo la direzione verso Ponente, poi quella verso Levante... ed in mezzo uno stretto sentiero... e se fosse quella la via giusta? Io credo che bisogna decidere bene, o rischieremo di non arrivare mai a Tylesia...”

Altea 07-05-2012 01.38.58

Fyellon si rasserenò, ma sapevo che il suo animo era ancora tormentato...mi augurai che un giorno trovasse un giusto equilibrio con se stesso.
Poi mi fece notare un piccolo particolare nella selva...guardai attentamente ed effettivamente vi era una strada di mezzo. "Ma come è possibile?....si vero avete ragione, l' Amore assoluto provoca poi una totale distruzione di se stessi...ci deve essere una giusta regola in tutto, altrimenti l'irrazionalità prenderebbe il sopravvento..e ora dobbiamo ragionare in modo razionale per sapere dove andare...voi pensate che Petrulia mi abbia detto Levante per ingannarmi per non averla creduta? tra le due opinioni sull'Amore come avete detto voi vi stava una via di mezzo nella giusta risposta....e allora sia andiamo nel sentiero di mezzo, Fyellon...devo prendere la spada che ho preso al fabbro per sicurezza in mano?" deglutii..ero abbastanza spaventata, estrassi la spada con il rubino rosso che brillava e le intarsiature in oro...era bellissima "Sapete Fyellon, io non so minimamente come si usi una spada, ma per ogni evenienza è meglio la tenga ben stretta".

Guisgard 07-05-2012 01.40.24

Talia, così, guidata da Sheylon, raggiunse il pagliericcio in fondo alla caverna.
I tre cavalieri si alzarono, come forma di rispetto, mostrando un lieve inchino verso la ragazza, per poi tornarsi a sedere accanto al fuoco.
“Abbiamo turbato lady Chymela con i nostri discorsi...” disse uno di loro, fissando con sospetto la grossa tigre, soprattutto dopo ciò che aveva detto Talia riguardo agli antichi Ludi tra uomini e bestie feroci “... ma spero ci perdonerà... in Oriente, tra i pagani e sotto un cielo sconosciuto, l'animo non è abituato a cogliere discorsi intrisi di cortesia ed eleganza... sono invece i fatti di guerra, i piani di conquista, la volontà di sopraffare il proprio nemico a tenere banco... la terra natia e i nostri affetti ci appaiono lontani, quasi come quei miti e quelle leggende narrate dai bardi sotto le mura di Gerusalemme per tenere alto l'umore delle truppe... e così ci sentiamo un po' come Agamennone, come Ulisse, come Enea che sognano una terra lontana, che la ferocia della guerra fa apparire quasi irraggiungibile...
“Ma sappiamo” intervenne uno altro dei tre “che le difficoltà e le insidie non si celano solo sul campo di battaglia... no, i pericoli, proprio come per Agamennone, per Ulisse e per Enea, si possono annidare anche sul suolo amico, poiché gli uomini sono malvagi ovunque, al di là del proprio Credo e del colore della propria pelle...”
“Per questo” fece il terzo cavaliere “ben sappiamo che qui potremo incontrare altri nemici... come il traditore Egisto che tramava contro Agamennone, i malvagi Proci che attendevano Ulisse ed il fiero re Turno sfidante di Enea... e tutte le volte vi era sempre una donna... una donna come causa del sangue fatalmente destinato ad essere versato... Clitennestra, Penelope e Lavinia...”
“Spero dunque” disse il primo dei tre “che lady Chymela ci perdonerà se i nostri animi, per la solitudine e la nostalgia della nostra terra, sono così colmi di discorsi ed immagini cupe e tetre...”
I tre avevano parlato scandendo bene le parole e con tono alto, perchè la loro voce giungesse chiara fino al giaciglio di Talia.
“Oh, ma sicuramente lady Chymela vi comprenderà e vi perdonerà, miei nobili cavalieri...” sorridendo il vecchio, mentre continuava a rosolare la lepre sulla brace “... del resto siete degli eroi ed è grazie a voi che la Cristianità riuscirà a liberare il Santo Sepolcro.”
I tre cavalieri si segnarono tre volte.
“Ne sono certo...” disse uno dei cavalieri “... dunque, non perchè contrariata ella non ha voluto parlarci di suo marito...”
“Ci sono tanti motivi” intervenendo un altro dei tre “perchè una donna non parli di suo marito... il più delle volte è per virtù... altre per paura...”
“Ecco, ormai la nostra lepre è pronta!” Esclamò il vecchio. “E qui abbiamo del buon vino con cui innaffiare i nostri umori!”
“Spero che lady Chymela vorrà onorarci con la sua compagnia...” fece uno dei cavalieri “... sono mesi che non abbiamo il piacere e l'onore della presenza di una dama alla nostra tavola... se però ella è troppo stanca, o forse in imbarazzo per noi, allora rispetteremo la sua volontà di stare da sola...”
“Vorrà di certo aspettare il ritorno di suo marito.” Disse il vecchio.
“Allora vuol dire che attenderemo tutti” fissandolo il cavaliere “il suo ritorno.” Si voltò poi verso uno degli altri due. “Esci e chiama i nostri compagni... ormai non saranno lontani... fa loro cenno con il fuoco, affinché riconoscano questa grotta e ci raggiungano presto...” guardò allora nel fondo della caverna, dove stava Talia “... dì loro che la lepre è stata catturata ed è pronta per essere servita...”
L'altro cavaliere, allora, si alzò, prese un tizzone dal fuoco ed uscì dalla grotta.

cavaliere25 07-05-2012 11.10.37

mi avvicinai al capo cavalieri e dissi e adesso chi è il più forte vi avevo avvertito di non venirmi contro non mi avete ascoltato ora è meglio se ve ne andate e di corsa prima che cambi idea di uccidervi

Parsifal25 07-05-2012 12.23.22

Le parole che proclamavano, erano vere..... ma come tutti noi, uomini del nostro tempo, vengono soltanto giudicate le gesta orrende altrui che le proprie.....siamo fatti così, chi decide di servire la via della cavalleria deve procedere lungo il tracciato dei nobili valori e sacri ideali del Codice..... non la sete di potere o false promesse.

Ci battiamo per un bene superiore....per volere divino, usiamo dire,.... ma Nostro Signore non ha insegnato a massacrarci gli uni con gli altri, anzi, la sua arma era la parola...e non il sangue dei nostri fratelli in terra straniera.

Sapevo, la motivazione di quelle Crociate..... anche io ho seguito l'evolversi dell' Ordine monastico dei Cavalieri Templari e dei loro compiti in Terra Santa..... avevano il dovere di proteggere i pellegrini che andavano sin lì per pregare. Nel loro viaggio vennero anche accolti da Re Salomone e avviati alla ricerca delle reliquie come da loro richiesto......divennero ricchi, ma la loro condanna era stata segnata.

Mi volsi verso il capo anziano e chiesi:

"Il 1307.....non vi dice nulla?"

Talia 07-05-2012 14.55.58

Immobile nel mio angolo, ascoltai ogni singola parola di quegli uomini... e, parola dopo parola, ogni mia speranza fu letteralmente assalita e spazzata via... ogni speranza di riuscire ad ingannarli, la speranza che non mi avessero riconosciuta, o addirittura la speranza che fossero lì per caso, che non stessero cercando me...
Tenevo gli occhi chiusi e respiravo lentamente...
Fin da piccola avevo imparato ad alleggerire la mia mente, a liberarla dei pensieri superflui e ad innalzarla... era da qui, da questa mia predisposizione, che venivano le visioni e tutto il resto...
Adesso, dopo la morte del Maestro e la fuga di Fyellon, dopo il ritorno di Guisgard ed i suoi propositi di vendetta, liberare la mia mente ed elevarla non era stato più così semplice per me... al contrario, avevo creduto che ormai fosse impossibile.
E tuttavia in quell’istante mi resi conto che, se esisteva un momento buono per darsi per vinti, di sicuro non era quello! Ormai era assolutamente chiaro che quei cavalieri fossero coscienti di avermi trovata e, se io non avessi fatto qualcosa subito, forse presto sarebbe stato troppo tardi...
Strinsi di più gli occhi e mi concentrai, dunque... e lentamente iniziai di nuovo a ‘sentire’... sentii Sheylon, teso ed all’erta, proprio vicino a me... poi sentii il vecchio eremita vicino al fuoco, e stranamente la sua anima apparve alla mia inspiegabilmente familiare... sentii i due cavalieri seduti ed i loro occhi puntati su di me... e sentii il terzo, già in piedi...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 46197)
Si voltò poi verso uno degli altri due. “Esci e chiama i nostri compagni... ormai non saranno lontani... fa loro cenno con il fuoco, affinché riconoscano questa grotta e ci raggiungano presto...” guardò allora nel fondo della caverna, dove stava Talia “... dì loro che la lepre è stata catturata ed è pronta per essere servita...”
L'altro cavaliere, allora, si alzò, prese un tizzone dal fuoco ed uscì dalla grotta.

Il terzo cavaliere era quasi all’uscita della grotta... e tutto ciò che io riuscivo a pensare era che il tempo stava per scadere... così reagii d’istinto...
“Bloccalo Sheylon!” mormorai “Non permettergli di uscire!”
Sentii la tigre balzare in piedi quasi prima che finissi di parlare... ed allora anche io, a mia volta, mi alzai.
“Perdonatemi, miei signori...” dissi, la voce lenta ed apparentemente serena, musicale “...ma temo di non potermi trattenere oltre in vostra compagnia!”
Nella grotta c’era silenzio, l’unico rumore era costituito dal ringhio basso e sordo, adesso apertamente minaccioso, di Sheylon... e fu allora che ebbi la chiara e nitida percezione del movimento, quasi istintivo, con cui i cavalieri portarono la mano alle spade...
“Oh...” mormorai allora “Oh no, vi prego... non fatelo! Rendereste soltanto il tutto più spiacevole per me e più difficile per voi! E... comunque...” soggiunsi accennando a Sheylon “Comunque fondamentalmente inutile!”
Mi ero mossa intanto e, procedendo lungo la parete di roccia, avevo raggiunto Sheylon all’imboccatura della grotta, proprio di fronte al primo cavaliere... qui mi fermai un momento, in ascolto... poi feci schioccare le dita in quel tipico gesto d’intesa e poco dopo udii il rumore degli zoccoli di Luthien sulle foglie bagnate...
“Ebbene...” dissi allora, allungando una mano a cercare le briglie della cavallina per poi saltarle in sella “Credetemi, vorrei trattenermi e spiegarvi le ragioni del mio gesto... e mostrarvi quanti e quanto madornali siano i vostri errori, e quanto fallace sia il vostro punto di vista... tuttavia dubito che vorreste starmi a sentire, o anche soltanto valutare un’opinione diversa dalla vostra... perciò...”
Inspirai, poi spostai l’attenzione sull’anziano eremita... non dissi niente ma gli rivolsi un delicato inchino.
Tirai poi la briglia, facendo voltare Luthien e, con un piccolo segno a Sheylon, la incitai alla partenza.

elisabeth 07-05-2012 15.18.20

" Carissimo amico di viaggio, l'Amore fa girare il mondo....e' paziente e sa attendere......bene, iniziamo il nostra viaggio..."...gli accamminavo al fianco, osservando ogni cosa con interesse e apprezzamento, sino a quando non arrivammo nella selva........finalmente a casa....Reas volle essere certo e riguardo' la mappa....sino a quando, non ci trovammo tra le rovine di un vecchio monastero......scesi da cavallo e mi avvicinai alle pietre, alcune erano sepolte dalla vegetazione, non sembrava dimorarvi alcuno, eppure leggera come l'aria ogni tanto si sentivano suoni indistinti...." Che strano posto...vero ?.....non l'avevo notato sulla mappa, sembra abbandonato, ma le vibrazioni sulle pietre dicono il contrario oppure qualcuno e' stato qui da poco......non sono i nostri cigni, le vibrazioni sono umane....a meno che i nostri cigni non si trasformino in essri umani.....leghiamo i cavalli a quell'albero e andiamo nella parte posteriore del monastero...se c'e' qualcuno sara' li' di sicuro, e' la parte migliore di tutto l'edificio....".....cosi' legai il mio cavallo.........non attesi risposte da Reas......e andai avanti...sino a quando non udii dei passi......" Avete sentito anche voi Reas ? "......

Lilith 07-05-2012 16.12.19

Un cavaliere anziano iniziò a parlare e, quando si voltò verso di me, io feci un passo indietro, impaurita. Bastava guardare la mia espressione per comprendere che non comprendevo quello che stava dicendo. Per me le uccisioni erano un evento incomprensibile; nelle nostra tribù, quando consumavamo degli animali eravamo obbligati a pronunciare numerose preghiere di perdono.
Quel cavaliere aveva detto che combattevano "perchè Dio lo vuole". Quella era la conferma ai miei pensieri. Mi stavo scontrando con un nuovo modo di agire e di pensare, completamente opposto a quello che era, o meglio, era stato, il mio.

Parsifal domandò ai cavalieri se l'anno 1307 facesse ricordare loro qualche avvenimento in particolare. Ero molto imbarazzata; non capivo quasi nulla di ciò che stava accadendo ed era una bruttissima sensazione. Mi sembrava di essere tornata una bambina di pochi anni che cerca di ascoltare gli adulti mentre parlano, ma tutto ciò che sente sono suoni indistinti e senza alcun senso.

Dopo che ebbe formulato la sua domanda, sussurrai a Parsifal: "Sir Parsifal... potreste spiegarmi di cosa stanno parlando questi uomini e che cosa significa la vostra domanda?"

Guisgard 07-05-2012 18.37.53

XIX Quadro: La Montagna dei Sette Spiriti

“Scrivo queste righe in una morsa d'angoscia e so che al termine della notte sarò finito.”

(H. P. Lovercraft, Dagon)



Fyellon annuì a quelle parole di Altea.
“Avete ragione...” disse il cavaliere “... io credo che questo sia una sorta di enigma... da un lato vi era una donna, Lucilia, totalmente ostile all'amore... dall'altra, Petrulia, che sembrava idealizzarlo al massimo... e poi ci hanno dato una specie d'indizio... una sola era esatta fra queste indicazioni, l'altra invece ci avrebbe condotto lontano da Tylesia, verso una pessima situazione... poi abbiamo notato, quasi per caso, quel terzo passaggio, nel mezzo fra le due direzioni indicateci da quelle due donne... si, sono certo che vi era un trucco e proprio la via di mezzo è quella che ci condurrà a Tylesia...” poi sorrise “... volete imparare a tirare di spada? Tranquilla, vi insegnerò io come usare quell'arma. Promesso, appena possibile vi darò qualche lezione. Ora, nel frattempo, tenetela ben stretta ed in caso di pericolo agitatela forte verso ciò che vi minaccia.”
Così, i due falsi cugini, imboccarono il sentiero di mezzo.
Penetrarono ancor più in profondità nella selva e per un po' ai loro occhi si mostrò solo la fitta vegetazione di quel luogo.
Poi, verso il tardo meriggio, quando la stanchezza cominciava a farsi sentire, i due si ritrovarono davanti ad una cava scavata nel ventre di una montagna.
Ai piedi della montagna vi era solo una piccola e rustica locanda.
“Visto che siamo in cammino da un bel pò” disse Fyellon ad Altea “direi di fermarci un momento per bere qualcosa e chiedere magari informazioni per Tylesia... così capiremo quanto manca ancora per raggiungerla.”
Proprio in quel momento, sulla staccionata della locanda, uscì un vecchio.
http://i3.ytimg.com/vi/2cA9mffYOFo/hqdefault.jpg

Guisgard 07-05-2012 18.48.25

Reas raggiunse così Elisabeth.
“Si, ho udito qualcosa...” fece lui “... come dei passi...”
Ad un tratto una figura apparve dalle alte mura del monastero.
“Andate via!” Gridò. “Andate via o sarà peggio per voi!” E sparì.
Reas allora si diresse verso il piccolo ponte di legno che permetteva l'ingresso all'edificio in rovina.
Ma appena messo piede sul ponte, alcune delle vecchie assi, consumate dal tempo, cedettero ed il capitano fu sul punto di precipitare nel fosso sottostante.
Per sua fortuna era riuscito ad aggrapparsi ad una delle assi che avevano resistito.
“Milady...” chiamò Elisabeth “... presto, nella mia sella vi è una corda... prendetela, per poi legarla ad una roccia... poi fatela scendere verso di me...”

Guisgard 07-05-2012 18.51.38

“Ma chi siete voi?” Domandò il capo dei cavalieri, fissando negli occhi Cavaliere25. “Perchè vi siete travestito da monaco?”

Guisgard 07-05-2012 19.03.47

I cavalieri fissarono Parsifal.
“La data che indicate” disse il loro vecchio capo all'apprendista di Redentos “segna la conquista dell'isola di Rodi da parte dei Cavalieri di San Giovanni... ma perché ci rivolgete questa domanda?”
Ad un tratto però, quasi ad interrompere ogni discorso, si udì il rintocco di una campana.
“E' l'ora, amici miei...” prendendo il suo mantello il vecchio cavaliere “... presto, i cancelli non tarderanno a chiudersi...”
E tutti loro, senza aggiungere altro, uscirono dalla sala, lasciando da soli Parsifal e Lilith.

Altea 07-05-2012 19.10.16

Fyellon annuì per proseguire nella via di mezzo...ero sincera, il mio istinto mi portava a Levante, ma la ragione ebbe il sopravvento.
Come da suo suggerimento, riposi la spada nel fodero ma tenevo la mano ben salda nell'elsa e ci addentrammo nella selva, vi era solo alta vegetazione, alte querce secolari e il cinguettio degli uccelli. Lasciai andare Fyellon avanti per primo finchè arrivammo in uno strano posto abbandonato ovvero una cava proprio dentro una montagna, scossi il capo, non ricordavo di aver visto monti lungo il tragitto sul Carozzone.
E quella era una locanda....strano, a che serviva una locanda in questo posto dimenticato da Dio?
Fyellon propose di entrarci, ero titubante, egli era convinto potessero darci delle informazioni, ma stavo per dire di andarcene quando usci un vecchio, egli ci sorrise benevolmente...come quei saggi anziani che da molto non avevano compagnia e non aspettassero altro di incontrare qualcuno e ci fece segno di entrare..."Fyellon, io non sono molto convinta, sapete...comunque lasciamo che il fato ci dia un aiuto, ormai siamo in sua balia, e ricordate...qui lungo il Calars nulla è dato per scontato". Ed entrai lentamente nella locanda.

elisabeth 07-05-2012 20.44.13

Un uomo vestito di stracci, sbuco' dal nulla...urlando e agitandosi, dovevamo sparire, e invece con grande sorpresa come apparve svani' la figura oscura....Reas ebbe' l'impeto del soldato e senza pensare oltre tento' di inseguirlo.........rovinosa fu' il suo ensiero ed il ponte da lui appena percorso ando' in frantumi......Le cose a volte accadono senza sequenza, il cervello sembra contemplare lasciando il tempo in un cantuccio remoto ...ed io ero rimasi a fissare inebetita la scena......Reas mi diede dei comandi ben precisi....rimanendo calmo nonostante fosse penzoloni in un dirupo......Presi la corda dal suo cavallo e feci quanto mi fu chiesto.......lo aiutai a tirarsi su....sino a quando sulla terra ferma non si mise in piedi......rimasi ferma, non ebbi nessun sussulto....gli avevo promesso freddezza.....ma come potevo...avevo avuto paura, lo abbracciai come se avessi avuto bisogno della sua certezza fisica...." Non vi azzardate piu' a farmi venire gli accidenti....la prossima volta se volete morire....lo faro' con le mie stesse mani......anche se ho la sensazioni che questi cigni non ci porteranno nulla di buono..."...e cosi' rimasi a fissare l'altra parte del terra dove un vecchio ponte penzolava fradicio.......guardai oltre aggrappata al collo di Reas....

Guisgard 08-05-2012 00.31.01

Reas sorrise e ricambiò l'abbraccio di Elisabeth.
“Non temete, milady...” disse il capitano della guardia reale “... non ho alcuna intenzione di morire in questa selva.”
Si voltò poi verso il ponte ormai inservibile.
“Purtroppo il ponte è impossibile da attraversare in queste condizioni...” mormorò “... però credo sia importante scoprire cosa nasconde questo vecchio monastero... e poi quella strana figura che ci ha intimato di andare via... la mappa segnalava questo luogo e noi dobbiamo saperne di più...” scosse il capo “... ora però, il nostro vero problema è capire come arrivare all'ingresso del monastero... senza quel ponte non vi sono altri passaggi...”

Guisgard 08-05-2012 00.42.14

Fyellon annuì alle parole di Altea ed entrambi entrarono nella locanda.
“Salute a voi, buonuomo!” Salutò il cavaliere. “E' possibile avere qualcosa da bere e un piatto caldo? Siamo di passaggio, la nostra strada ci conduce a Tylesia.”
Vedendolo ora da vicino, quel vecchio non appariva affatto sorridente.
Un ghigno, frutto della vecchiaia e della stanchezza, si era impresso sul suo volto segnato dagli stenti.
Appariva agitato e preoccupato.
“Cosa avete?” Domandò Fyellon.
Ad un tratto entrò una donna.
Era avvenente e dall'aria infastidita.
“Allora, Renya, l'hai chiamato?” Chiese visibilmente esagitato il vecchio locandiere. “Verrà?”
“Si, verrà, verrà...” rispose Renya “... anzi, a momenti ci ritroveremo il suo brutto muso davanti...”
“Grazie al Cielo!” Esclamò il vecchio.
Ad un tratto Fyellon udì qualcuno bisbigliare.
Si voltò ed intravide, attraverso una porta semichiusa, una vecchia donna intenta a pregare inginocchiata davanti alla statua della Vergine Maria.
“Prima ho udito chiedevate di Tylesia...” avvicinandosi Renya a Fyellon.
“Si, è molto distante da qui?” Fissandola il cavaliere.
“Siete distanti da Tylesia” rispose la donna “come il Nord è lontano dal Sud... se esiste un centro del mondo, sappiate che questo lercio posto è quanto di più distante esista da esso...”
“Tylesia” intervenne il vecchio locandiere “si trova verso Levante... dovevate prendere quella direzione, messere... ora siete molto lontani da quella città...”

Parsifal25 08-05-2012 01.16.32

Le campane scandivano la sciagura che stava per abbattersi su Tylesia e la loro gente,diventaì cupo in viso...., ad un tratto, pensaì alle tante vite che sarebbero andate spezzate.... soprattutto quelle dei bambini.

Non meritano una simile condanna.....più tempo passava, e più la missione in Tylesia sarebbe fallita. Bisognava affrettarsi.....se uscirò indenne potrò salvare qualche creatura.

Avevo deciso, dopo l'Avvilente Costumanza, concedendo il riposo alle povere anime che avevano fallito, un nuovo obiettivo mi sareì posto: difendere gli innocenti in Tylesia.

"Cavalieri!!!" gridaì. "Spero che riusciate a salvare qualche vita immatura dalla imminente battaglia.....e un ultimo avvertimento vorreì farvi.....non lasciatevi ingannare......ho menzionato il 1307 perchè una bolla papale ha condannato il vostro operato e la vostra missione. Non sparite come i vostri predecessori....."

queste furono le mie ultime parole......poco dopo, mi volsi verso Lilith e vide che era spaventata da quello che aveva udito....era vero, qualora avesse continuato il viaggio, avrebbe dovuto scontrrsi più volte con i suoi valori. La missione che ha intrapreso, era solo all'inzio.

Pian piano mi avvicinaì a lei e carezzandoli il viso, le dissi:
"E' la realtà che ogni giorno viene a scontrarsi con noi, tu sei diversa da me...sei pura, candida ed anche meglio di me. La tua gente, io la apprezzo e la ammiro.....voi sì, che avete compreso il vero significato della vita....

Gli umani..... la vita la trattano come una carta sporca da cui poter trarre i migliori benefici.... e come un re buono che viene tradito dal suo popolo: il potere, il successo, la sfida, l'onore.....sono i nostri valori....la guerra è il nostro banco.... sopravvive chi infligge più morte.... quei cavalieri....combattono per il loro Dio spargendo dolore, ma per loro è giusto così anche se del bene lo hanno fatto anche loro"

"Il 1307, è la data in cui i Templari vennero condannati.....,puniti dai loro stessi compagni...., la nostra guida spirituale li ha destinati alla morte....., loro credo siano gli ultimi...."

Guisgard 08-05-2012 01.25.54

Ma nonostante quelle parole di Parsifal, i cavalieri andarono via.
Per qualche altro istante la campana fece udire i suoi rintocchi, per poi ammutolirsi nel cupo silenzio di quel labirinto.
Ad un tratto, Parsifal e Lilith sentirono una voce che canticchiava.
Proveniva dell'esterno della sala dove si trovavano i due.
Era un becchino che con una lampada controllava le diverse croci piantate nel terreno.
Le stesse che Parsifal e Lilith avevano visto prima di incontrare i crociati.

Guisgard 08-05-2012 01.48.55

Tutto era accaduto in fretta.
Tanto in fretta che anche quei cavalieri, nonostante l'abilità e l'esperienza maturata in tante campagne militari, furono colti di sorpresa.
All'ordine di Talia, Sheylon, con un balzo tanto rapido, quanto silenzioso, raggiunse il cavaliere che si apprestava a chiamare il resto della compagnia.
Atterrato quello, il superbo felino piantò i suoi occhi sugli altri due cavalieri.
Erano occhi di fuoco e le sue fauci mostravano chiaramente la ferocia con cui la tigre era pronta ad attaccare.
“State commettendo una sciocchezza...” disse uno dei cavalieri a Talia “... state peccando contro tutto ciò che vi è stato insegnato...”
“Non avete scampo e lo sapete...” fece un altro di quelli “... la vostra fuga non potrà durare per sempre... vi ritroveremo... e presto...”
Talia però montò subito in sella a Luthien, per poi, insieme a Sheylon, abbandonare quella grotta.
Fuggiti via Talia e la tigre, i tre cavalieri non persero tempo.
Due si lanciarono all'inseguimento della ragazza, mentre il terzo attese nella grotta.
“Tu resta qui...” disse uno dei due, prima di partire, a quello destinato a restare di guardia nella caverna “... il traditore tornerà qui se non ha sentito il cavallo della ragazza galoppare via...”
La fuga era ripresa, ma stavolta Talia e Sheylon erano soli, senza Guisgard.
Un silenzio cupo ed innaturale scese intorno a loro, tra quella fitta vegetazione, rendendo così il rumore dei loro passi quasi amplificato.
L'ambiente circostante appariva come un immenso labirinto, fatto di cunicoli e strettoie che si aprivano tra sterpi e tronchi secolari.
Quasi infiniti passaggi si annidavano in quel luogo e ciascuno sembrava in grado di condurre nei più sperduti e remoti angoli del mondo conosciuto.
E forse anche oltre.
http://www.dforceblog.com/imagenes/c...obal-selva.jpg

elisabeth 08-05-2012 08.14.23

Se avessi potuto avere la possibilita' di descrivere ad alta voce le miei impressioni......sul luogo in cui eravamo e sullo stesso Reas...le mie parole sarebbero state un misto di fuoco ed acqua.
Una selva e un vecchio monastero un connobio di passato e presente in cui si apriva una porta nel mondo invisibile........Il ponte era andato, ma cio' di cui non mi preoccupavo in quel momento era propio il passaggio tra la nostra sponda e l'altra, quello invece che non riuscivo a comprendere era Reas.....se a Tylesia ero pienamente convinta che lui conosceva perfettamente il luogo dove recarci, in quel preciso momento mi sembrava smarrito quanto lo ero io.......Ma lui aveva bisogno del suo ponte " Vedete...Reas c'e' sempre una via di uscita, basta crederci ed ogni cosa diventa possibile......."....Mi staccai da lui ed entrai nella selva c'erano quattro magnifici alberi...mi misi al centro e cominciai a fare richiesta in una muta preghiera.....stavo cantilenando l'ordine allo spostamento.......Le fronde dei due alberi piu' alti incominciarono a squotersi, come se una tempesta di vento li avesse risvegliati da un lingo sonno......quando potei sentire che la loro forza era in sintonia con il mio animo......alzai le braccia in cielo e ringraziai il mio popolo all'obbedienza......mi misi in cammino verso la sponda dove si ergeva parte del ponte e dietro di me fui seguita da due alberi, quelli piu' grandi ed anziani....che ad un mio gesto si lasciarono cadere formando un ponte tra le due sponde......." Vedete Reas....ora avete il vostro ponte.....possiamo passare, la natura almeno e' dalla nostra parte ".....attesi quindi che Reas fosse il primo a passare

Talia 08-05-2012 08.46.10

Sorrisi appena alle parole del cavaliere...
“No...” sussurrai, inclinando la testa “A me è stato insegnato a fare del cuore il mio punto di forza, mi è stato insegnato ad essere sempre sincera ed onesta con gli altri e con me stessa, mi è stato insegnato a vivere secondo un’etica e ciò in cui più si crede, non permettendo a nessuno di imporre a quell’etica le proprie insane leggi... e dunque... credetemi, se ho mai fatto una cosa veramente giusta e onesta in vita mia, è questa!”
Poi io e Sheylon, ci voltammo e lasciammo la grotta.
Galoppai per qualche tempo il più velocemente possibile... il vento mi fischiava nelle orecchie e mi faceva volare i capelli... ed una mortale, insostenibile preoccupazione mi schiacciava il cuore, tanto che quasi non riuscivo più a respirare.
Così, infine, tirai con forza le briglie e mi fermai...
Colsi Sheylon di sorpresa, probabilmente... ma lo sentii tornare indietro, verso di me, brontolando scontento per quella pericolosa sosta.
Ma non gli detti retta... eravamo in fuga, era vero, ma avevamo certo più di qualche minuto di vantaggio sui nostri inseguitori... vantaggio che era precisamente ciò che mi occorreva.
Smontai in fretta da cavallo e mi avvicinai a Sheylon, inginocchiandomi di fronte a lui e prendendo la grossa testa del felino tra le mani...
“Sheylon...” sussurrai quindi, il volto vicino a quello della tigre “Sheylon, ascolta... so ciò che Guisgard ti ha chiesto... posso immaginarlo... non sono sciocca, credimi! Lui ti ha chiesto di stare con me e di non lasciarmi per nessuna ragione, vero? Ti ha chiesto di badare a me... ma ora... Sheylon, ora è lui ad essere più in pericolo, lo capisci? Tornerà in quella grotta da un momento all’altro e troverà ad attenderlo solo quei cavalieri... lui non sa che loro sono lì e non può immaginare che io e te siamo fuggiti... rischia di essere preso di sorpresa, catturato e messo a morte... perciò ti prego, Sheylon... ti imploro, torna indietro! Va’ da lui, trovalo, accertati che stia bene... e riportalo da me! Sheylon, ti prego... ti prego, se dovesse accadere qualcosa a Guisgard, io ne morirei, lo capisci? Ed anche tu, lo so! So che tieni a lui più che a qualsiasi altra cosa! Vai, dunque! Io...” sorrisi appena “Io, nel frattempo, ti prometto che non mi farò prendere, va bene?”
In fretta, quindi, mi slegai la fascia di stoffa morbida e leggera che avevo intorno alla vita e la legai stretta alla zampa della tigre...
“Portagli questa!” dissi “Capirà che sto bene! Ascolta... proseguirò sempre in questa direzione, il più velocemente possibile, senza fermarmi mai... seguite anche voi questa direzione e mi ritroverete. So che farai di tutto per riportarlo da me... e so che lui mi ritroverebbe anche in capo al mondo! Ora vai, ti prego! Ti supplico, Sheylon, non farmi discutere... non c’è tempo!”
Di nuovo mi abbassai e poggiai un bacio sulla testa della tigre poi, trovate le briglie di Luthien, salii in sella...
“A presto, Sheylon!” dissi “E... vi prego... non fatemi attendere troppo!”
Infine voltai la cavallina e ripresi il galoppo nella direzione concordata.

Altea 08-05-2012 09.13.07

Entrammo nella locanda ma subito mi accorsi che l'anziano non era molto accomodante, presagivo qualcosa di non positivo. Infatti, improvvisamente, iniziò a camminare nervosamente e Fyellon sbigottito gli chiese cosa stesse succedendo ma egli non era molto disponibile a parlare, io apparivo quasi invisibile ai suoi occhi...quando entrò una ragazza stupenda..Renya...cosi la chiamò il vecchio, chiedendole di una persona la quale non doveva essere gradevole. Renya si avvicinò a Fyellon, sembrava ella avesse un certo fascino sul cavaliere, mi misi in disparte a guardare ed ascoltare. Chi sarebbe dovuto arrivare??
Ad un tratto sentii una donna parlare a bassa voce e notai che Fyellon fu pure incuriosito da questo fatto, aprì una porta e una donna anziana evocava i Santi Misteri del Rosario...ebbi un sussulto.
Mi voltai di scatto verso Fyellon, ma vidi Renya avvicinarsi a lui...e quelle parole mi innervosirono...Tylesia era lontana, molto lontana...e il vecchio annuì confermando la mia ipotesi...si doveva andare a Levante!
Con un gesto di stizza mi sedetti al tavolo....non era possibile, sapevo dovevo fidarmi del mio istinto, ma ricordai quella donna che stava pregando, come mai pregava di nascosto? A Tylesia era vietato pregare e amare..e se il vecchio stesse mentendo? Presi finalmente la parola...."Scusate dame e messeri, vorrei chiedere alla donna qui nascosta" e aprii la porta dove l'anziana stava pregando " di accomodarsi qui con tutti noi e pregare tutti per la Nostra Regina dei Cieli....se siamo lontani da Tylesia..lo possiamo fare visto laggiù ci sono certe leggi che lo vietano...prego milady accomodatevi con noi col rosario, non abbiate timore".

cavaliere25 08-05-2012 10.27.03

Perchè siamo scappati dalle prigioni e per nasconderci ci siamo travestiti da monaci non abbiamo niente contro di voi o contro qualcuno ci hanno arrestati per un errore ma ora è passato non cerchiamo guai anzi vogliamo aiutare chi è in difficoltà e lo guardai in faccia

Guisgard 08-05-2012 19.16.57

Elisabeth con un incantesimo aveva destato le forze della Natura, che si erano dimostrate ancora una volta benigne con lei.
I due alberi sostituirono così il ponte ormai inservibile.
Reas però, convinto da sempre che nulla del genere potesse mai realizzarsi, restò turbato e stravolto da quella scena.
Davanti al suo scosso intelletto ed alla sua acerba esperienza, quell'immagine gli apparve come un sogno, forse un incubo.
Si voltò allora verso Elisabeth e restò a fissarla senza dire nulla.
In quel momento però, la dama dei boschi, a causa del profondo sforzo attuato per quell'incantesimo, avvertì un profondo capogiro, per poi perdere i sensi.

Il fuoco consumava lentamente la legna e nella stanza un soffuso chiarore tentava, a fatica, di squarciare il buio che tutto avvolgeva.
Il vecchio monaco fissava la fiamma con in mano il suo boccale.
Elisabeth lo guardava in silenzio.
Ad un tratto alcuni cavalieri entrarono nella stanza.
“Avete dunque deciso?” Domandò loro il monaco.
Uno di quelli annuì.
“Prenderemo il Fiore” disse un altro di quei cavalieri “e distruggeremo la città.”

In quel momento Elisabeth riprese i sensi.
Accanto a lei vi era Reas.
“Come vi sentire?” Chiese alla donna. “Va meglio ora?”

Guisgard 08-05-2012 19.29.07

La vecchia donna in preghiera, però, non sembrò dar retta alle parole di Altea.
“Sta pregando per suo figlio...” disse Renya “... non vi ascolterà... sembra non sappia fare altro che pregare...”
In quel momento si sentirono dei passi di cavallo.
Poco dopo, alcuni soldati entrarono nella locanda.
“Dio sia lodato!” Andando verso di loro il vecchio locandiere. “Renya vi ha raccontato...”
“Si, sappiamo tutto.” Con tono arrogante il comandante dei soldati. “Vostro figlio è un idiota e se sperate che io rischi i miei uomini per lui...”
“Cosa è successo?” Intervenne Fyellon.
“Suo figlio Barius” rispose il comandante indicando il vecchio locandiere “ha la mania di andare a scavare nella vecchia necropoli sannita situata nella montagna... sa bene che è un luogo pericoloso, ma lui, testardo, non da retta a nessuno ed ecco il risultato. Tutti se ne stanno alla larga da quel luogo... secondo antiche leggende sannite quella montagna è infestata dagli spiriti di sette guerrieri che la difendono dai malintenzionati.”
“La Montagna dei Sette Spiriti...” ripeté Fyellon “... che nome solenne... sembra l'ideale per un poema...”
“Vi prego, portate un po' d'acqua a mio figlio...” disse il locandiere al capo dei soldati “... avrà sete lì sotto... è lì da tre ore ormai...”
“Può essere che la sete gli faccia mettere giudizio...” mormorò Renya “... che matrimonio...”
“Matrimonio?” Fissandola Fyellon.
“Si...” annuì la donna “... Barius è mio marito...”
“Non posso mandare nessuno dei miei uomini in quella montagna.” Fece il comandante. “Dobbiamo prima capire in che condizioni si trova il tutto.”
“Magari servirà anche come tomba.” Sarcastico Fyellon. “Per il poveretto intendo, visto il tempo che vi occorre per agire.”
“Non mi piace il modo in cui vi rivolgete a me.”
“E a me non piacciono quelli come voi che parlano troppo.”
“Chi siete voi, si può sapere?” Infastidito il comandante.
“Sono quello che porterà l'acqua a quel disgraziato.” Rispose Fyellon, prendendo la borraccia dalle mani del vecchio locandiere.
“Grazie, messere!” Esclamò questi. “Che Dio vi benedica!”
“Altea...” voltandosi verso di lei Fyellon “... nel frattempo prendete una stanza ed ordinate qualcosa da mangiare... ho idea che ci fermeremo per qualche giorno qui.”
E si diresse verso la necropoli.

Guisgard 08-05-2012 19.38.25

Il capo dei cavalieri, allora, udite le parole di Cavaliere25, prese le sue armi e scappò via.
Tutti gli invitati corsero verso il Cavaliere blu per ringraziarlo.
“Sei stato molto sciocco!” Esclamò all'improvviso il falco Alberico. “Che motivo c'era di gridare ai quattro venti che eravate dei galeotti in fuga? Ora quel cavaliere tornerà con altri uomini per catturarvi tutti!”
“Accidenti!” Esclamò Tieste. “Siamo di nuovo nei guai!”

Altea 08-05-2012 19.58.39

La vecchia donna non udì le mie parole, come in uno stato di trance continuava in una malinconica litania, mi stavo avvicinando a lei quando Renya mi bloccò...ella pregava per la sorte di suo figlio.
Subito fummo raggiunti da dei cavalieri, il vecchio locandiere chiese loro aiuto per salvare il figlio e marito di Renya ma a quei cavalieri poco importava della sorte del malcapitato....chi erano quei cavalieri? Cercavo di intravedere nelle loro armature qualche stemma che potesse contraddistinguerli.
Barius, il figlio del locandiere, si era addentrato nella montagna alla ricerca di qualcosa di particolare e ne era rimasto bloccato...che strano nome...La Montagna dei Sette Spiriti.
Fyellon, come sempre, iniziò a inveire contro il capitano dei cavalieri, mostrando la sua supremazia e purtroppo come temetti si offrì volontario per salvare il ragazzo e voltandosi verso di me, con una freddezza che non riconoscevo, mi disse di ordinare una stanza e dalle sue parole capii avesse intenzione di rimanervi per giorni.
Non era questo che dovevamo fare..capivo il buon intento di Fyellon di salvare il malcapitato ma noi dovevamo riprendere il cammino verso Tylesia, ritornare nel sentiero, uscirne e tentare con la strada a Levante..tutti questi inconvenienti e la testardaggine di Fyellon mi innervosirono e appena egli aprì la porta per andare in quel pericolo, dissi ad alta voce...."D'accordo..gentile signor oste, potete prenotare una stanza per Fyellon? Egli intende soggiornare qui per alcuni giorni...io invece continuo sola il mio cammino verso Tylesia...Uscirò da dove sono venuta e prenderò la strada a Levante"...mi avviai verso l'uscio, senza nemmeno guardare Fyellon, guardai la strada davanti a me..ricordavo quella grossa quercia che formava con le radici degli strani intarsi e mi avviai verso il sentiero...non avevo paura, avevo raggiunto Tylesia sola dopo la morte del maestro, anzi egli era già morto nel Carrozzone a causa di Isolde.

Guisgard 08-05-2012 20.26.22

Fyellon restò sorpreso da quelle parole di Altea.
Corse allora verso di lei e la bloccò.
“Ma dove state andando?” Fissandola negli occhi. “Non capite? E' il fato che ci ha condotti qui! Possiamo finalmente affrontare qualcosa che ci renderà grandi! Non capite? Fama e gloria! Ho sempre sognato di diventare qualcuno, di far vedere al mondo il mio vero valore... mio padre prima e mio fratello poi hanno sempre cercato di mettermi in secondo piano... ma stavolta dimostrerò la mia abilità e tutti dovranno ammetterlo! Ma ho bisogno di voi, Altea... abbiamo affrontato insieme diversi pericoli e anche questo deve vederci fianco a fianco... quest'avventura ci renderà famosi in tutta la regione e forse saremo premiati con terre e titoli... dovete fidarvi di me... anche stavolta.” Sorrise. “Salveremo quel disgraziato e diventeremo celebri... e magari qualche poeta metterà in versi le nostre imprese!”

Altea 08-05-2012 20.49.09

Fyellon mi seguì e mi afferrò il braccio, mi guardava e iniziò a parlare...non lo riconoscevo più, parlava di fama e gloria, di suo padre e suo fratello e la voglia di supremazia verso loro..terre e fama.
Mi strattonai da quella stretta..."Fyellon, mi state dicendo sono un mezzo...per...farvi diventare ricco e famoso? Non mi interessano i premi e i titoli, avevamo un ideale in comune ovvero quello di salvare Tylesia e il suo popolo...e sapere cosa celasse quel Giardino..e ora scopro che voi invece ambite alla supremazia e potere...e questa vostra sete di vendetta verso vostro fratello e padre? Vostro padre è morto...vostro fratello è ancora in vita e ora siete voi in torto, avete detto che egli voleva essere il migliore e nei vostri occhi vedo l'odio..per come dite voi...essere stato messo in secondo piano...Continuate solo sir Fyellon, quando diventerete ricco, famoso e avrete soddisfatto i vostri piani di vendetta, saprete dove trovarmi...a Tylesia"..iniziai a correre, non potevo crederci..Fyellon mi aveva tradito...a lui non era mai interessato del Bene di Tylesia e non meritava di indossare quella armatura.
Mi fermai, mi guardai attorno, sopra di me solo rami che si intrecciavano e celavano la luce del flebile sole che sembrava stesse calando, inizia a proseguire velocemente per cercare di uscire prima che la notte prendesse il sopravvento, osservavo il luogo ed ero convinta di essere nella giusta via.


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