Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 03-11-2015 18.32.55

“Oh, bellezza...” disse il legionario a Marwel “... e perchè mai? Io invece dico che fra noi due c'è già una certa alchimia. Sai... secondo me quel fuoco che hai dentro si combina benissimo col tuo visino angelico, gli occhi verdi ed i boccoli biondi... perchè non vieni un po' con me? Guarda che saprei farti divertire non poco...” ridendo con fare lussurioso “... dai, non fare le difficile, tanto so che piace anche a te...” accarezzandole i capelli con le sue mani sudicie.

Guisgard 03-11-2015 18.45.22

Le luci del locale si abbassarono e le voci confuse, rozze e assordanti dei legionari in un attimo svanirono.
Le mani di Gaynor sui tasti del pianoforte e poi le note.
Ed infine la sua voce.
La sua chioma di un biondo pallido, quasi tendente al rosso malinconico di quei pomeriggi di Settembre, dopo un'acquazzone.
La musica.
Le sue emozioni, le sue storie, le speranze, i desideri ed i sogni.
Gli sguardi dei legionari.
Le luci basse come aloni di Luna screziata.
Il bianco e nero di quella scena incantata e disillusa.
Il ricordo lontano, almeno per il trascorrere di quelle note, della guerra.
La canzone che scorreva lenta.
Poi l'applauso.
Le grida, gli apprezzamenti.
La spensieratezza, quasi felicità.
“Bellissima...” disse applaudendo Goz.
“Bravissima!” Gridò qualcuno.
“Gaynor, sposami!” Un'altra voce ancora.
“Ancora! Ancora!” Chiedeva qualcun altro.
E Armand portò un bicchiere di champagne alla diva, tra il tripudio generale.
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Marwel 03-11-2015 18.47.19

Si era sempre fidata dei soldati di Evangelia e non credeva che un uomo che difendeva la gente rischiando ogni giorno la propria vita potesse comportarsi cosi con una fanciulla indifesa.
Il disgusto continuava a crescere mentre il soldato vomitava parole senza accorgersi dello sguardo della donna. Aveva lasciato il pugnale a casa. Aveva lasciato il maledetto pugnale a casa. Se n'era accorta quando, cercandolo, non l'aveva trovato e il terrore che nessuno venisse a salvarla dalle mani di quell'uomo s'insinuò nelle sue vene.
"State lontano da me" fece Marwel allontanandosi.

Lady Gaynor 03-11-2015 19.22.59

Applausi scroscianti. Nel saloon si udiva una sola cosa, il mio nome. Armand mi portò dello champagne ghiacciato, lo ringraziai e bevvi tutto d'un fiato. Sorrisi e mi rivolsi ai militari, che avevano chiesto un'altra canzone. "Mi avete accolta con tutti gli onori, e stasera mi state facendo sentire apprezzata come non mai... il minimo che io possa fare è accontentarvi e cantare ancora per voi..."

https://www.youtube.com/watch?v=P8MjJXvnzj4

Guisgard 04-11-2015 16.42.49

Fermer sorrise.
“Oh, non temete, non ho mai avuto infermiere carine come voi.” Disse a Gwen. “Spesso nei campi medici in zone di guerre si vedono perlopiù suore o contadine volontarie.” Prendendo sottobraccio la ragazza. “Stasera però non vi vedrò come la mia valida e valente infermiera, ma come la dama con cui trascorrere una piacevole serata.”
E raggiunsero il saloon di Armand, che mai come quella sera pullulava di legionari.
Infatti l'esibizione di Gaynor aveva attirato, com'era naturale, tutti i militari liberi dai turni di guardia.
Il giovane medico e la sua bella infermiera presero posto ad uno dei tavoli liberi ed ordinarono da mangiare.
Gaynor, invece, terminata la sua seconda esibizione, che risultò ancor più apprezzata della precedente, tornò al tavolo di Goz, che era su di giri per l'atmosfera e soprattutto per la bellezza della diva.
“Brindiamo alla nostra diva...” disse il capitano “... che possa presto raccontare in un bel film le gesta di noi legionari... salute, ragazzi!”
E tutti brindarono.

Guisgard 04-11-2015 16.48.52

A quella domanda di Dacey, i quattro si scambiarono rapide occhiate.
“Beh, credo sia il momento che sappiate la verità...” disse Guisgard alla ragazza “... rammentate del lavoro che volevo proporvi? Ebbene, se fatto bene potrebbe arricchirci tutti. Pare che un'anziana nobile in esilio ad Afralignone sia convinta dell'esistenza di sua nipote, la defunta principessa di Animos. Ha proposto una forte ricompensa per il suo ritrovamento. E qui entriamo in scena noi. Siccome la ragazza riposerà in qualche parte della steppa, noi aiuteremo l'anziana nobile a vivere meglio i suoi giorni di esilio portandole una sosia... voi.”

Dacey Starklan 04-11-2015 16.52.28

Ascoltai pur conoscendo già quel piano.

<< Dunque volete che io mi finga qualcun'altra? Volete che io mi prenda gioco di un'anziana signora? Diavolo questa é bella!>> esclamai usando un'espressione colorita che avevo sentito in strada.

<< Si tratta di molti soldi suppongo, quanto mi spetterebbe? In fondo sarei io a fare il grosso del lavoro >>

Guisgard 04-11-2015 16.54.26

Altea sognò.
Sognò l'aria spensierata della corte di Cherval, i suoi giardini fioriti, le sale di marmo, le feste e i giochi.
Ma poi fu svegliata bruscamente, vedendo svanire quei sogni ormai divenuti solo antiche illusioni.
“Svegliatevi...” disse Rodian “... mi spiace svegliarvi prima del previsto” infatti era ancora notte “ma non possiamo più restare qui... ho sentito dei umori... forse carri... dobbiamo andarcene... e senza fare rumore...”

Guisgard 04-11-2015 17.00.20

“Vedo che avete le idee chiare...” disse Guisgard a Dacey “... buon per voi e per noi. Avremo più possibilità di riuscita. Si, sono in ballo molti soldi. A voi spetterà una bella fetta, ma inferiore a quella che ci divideremo noi quattro.” Indicando se stesso ed i tre borghesi. “E' vero che farete il lavoro più importante ma spetterà a noi prepararvi, togliervi da dosso l'aspetto di popolana e trasformarvi in una principessa.”
“Perchè dobbiamo restare in questo posto?” Chiese Leones. “E' pericoloso.”
“Perchè non possiamo presentarci a Città di Capomazda prima che Dacey assomigli ad una principessa, altrimenti il nostro piano fallirà ancor prima di cominciare. Dunque resteremo ad Evangelia fino a quando lei sarà pronta.”

Lady Gwen 04-11-2015 17.02.25

Sorrisi alle sue parole.
"Bene, posso stare tranquilla, dunque" sorridendogli.
Arrivammo poi al saloon e pullulava di gente. Ci sedemmo ad un tavolo e ordinammo da mangiare.
"É sempre cosí o c'é particolare fermento, stasera?" chiesi al medico, guardando attorno a me i soldati che godevano del tempo libero.


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