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Sir Guisgard..se non erro quando salvate una dama ella in cambio vi dona sempre qualcosa ;)
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Bene.....allora quella Dama...sarà invidiata dalla corte di Camelot........
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Eh, lady Altea, come qualcuno sa, io sono afflitto dalla Sindrome di Lancillotto, dunque finisco sempre e irrimediabilmente per innamorarmi della dama che salvo :rolleyes:
Dunque, visto ciò, alla fine non posso che ambire al cuore della dama da salvare di turno ;) |
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@ Lady Elisabeth..dite le dame di Camelot sono invidiose della dama...??Naaa..non penso!! |
Voi dite ?........Il Primo Cavaliere...ha risolto l'enigma solo per lei.....romanticissimo.....Io sono un' inguaribile romantica :smile_wub:
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Ed ella lo ricompensò col suo Eterno Amore. Citazione:
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Beh, a questo punto, non posso fare altro che complimentarmi con voi, Milord:smile_wave_lady:
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Nella Cadetteria di Camelot alcuni aspiranti “Eroi da Romanzo” si sono riuniti in palestra per scampare alla lezione di “Scienze Eroiche Applicate”.
“Sapete” disse un cadetto agli altri due “quale sarebbe il nome di sir Guisgard se fosse il protagonista di un romanzo di fantascienza, invece di quelli soliti cortesi?” “No, quale?” Chiesero gli altri. “Tenetevi forte...” ridendo il cadetto “... sir Laserlot!!!” Ed anche gli altri risero. “E magari va a cavalcare sulla Luna!” Un altro dei cadetti. “E sarà il Primo Cavaliere sulla Luna!” “Si, per rubarla e donarla alla dama di turno!” Un altro ancora di quelli. “Ma bene bene.” Arrivando all'improvviso Guisgard. “Vedo che qui si raccontano storielle invece di venire a seguire la lezione.” “Sir Guisgard, ecco...” farfugliò uno dei cadetti. “Ecco, noi...” balbettò un altro di quelli. “Ma non temete, miei laboriosi apprendisti...” sorridendo ironico il Primo Cavaliere “... ho infatti pensato io a portarvi qui la lezione di oggi... su, presto, quaderni e piuma d'oca!” Annuì. “Dunque...” E prese a spiegare: “Guisgard ed Irko, decisi a costruire la più straordinaria nave mai apparsa sulla Terra, scelgono per rafforzare il suo scafo (la Santa Caterina infatti, essendo una nave volante, deve essere particolarmente resistente alla pressione che aumenta salendo di quota) un tipo di legno particolare e rarissimo, che solo un maniscalco al mondo è capace di lavorare. Così, raggiunta la sua officina nel cuore di una dimenticata montagna, chiedono a quel maniscalco di fornire loro uno scafo adatto alla loro formidabile nave. Ma il maniscalco non offriva a nessuno i suoi servigi e per farlo impone ai due di superare un intricato indovinello. Solo riuscendovi, infatti, potranno usufruire del lavoro di quell'ambito genio. Guisgard ed Irko accettano ed il maniscalco parla loro di una torre, alta quattro piani raggiungibili ciascuno solo attraversando una porta in legno di quercia Afragolignonese. La prima porta reca su di essa l'immagine di uno stivale. La seconda invece mostra l'immagine di una spada. La terza di un cerchio. La quarta di una stella. Ma solo varcandone una è possibile trovare il maniscalco e dunque guadagnarsi i suoi servigi. Infatti, fra queste quattro porte vi è una che per un particolare differisce dalle altre tre, rivelandosi così come intrusa. Naturalmente Guisgard ed Irko risolvono l'enigma e si guadagnano i servigi del maniscalco. Cosa però che non riuscì ai cadetti svogliati. http://i.ebayimg.com/00/s/MTI0NlgxNj...TE3gY/$_35.JPG E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete rivelare quale delle quattro porte è l'intrusa? |
Magari potevano definirlo pure uno dei cavalieri dello zodiaco....:smile:..io dico l'intrusa è quella con il cerchio poichè è l'unico che non ha la punta.
Lo stivale può essere a punta La spada è appuntita La stella è a punta |
In effetti i nostri cadetti non mancano di fantasia :rolleyes:
Quanto all'enigma, però, siete stata un fulmine, lady Altea! E devo dire che non siete stata soltanto rapida, ma anche arguta! Infatti l'intrusa è proprio la porta col cerchio, visto è l'unica figura a non avere neanche una punta! I miei complimenti, lady Altea :smile_clap: |
Citazione:
Finalmente..pensavo fossi in letargo invernale :smile_lol:..grazie sir Guisgard. |
I miei complimenti, milady! :smile_clap::smile_clap:
Siete stata rapidissima, oltre che bravissima!!! Lo dicevo io, di non demoralizzarvi!! :smile_lol: I vostri cadetti, Milord, sono sempre simpatici. Eh, magari ci fosse anche nella mia università il corso di "Scienze Eroiche Applicate". :laughing_lol1: |
Citazione:
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Per esserci il corso di “Scienze Eroiche Applicate” occorre un professore con tali conoscenze, mie care dame!
Un professore che alla teoria accademica mischi poi la pratica tratta da avventure di ogni genere, del tipo salvataggio di dame in pericolo costante, caccia ai draghi, agli orchi, agli eretici ai felloni ed una certa esperienza nella ricerca di tesori e Reliquie. Ora che ci penso, però, un simile profilo mi ricorda almeno due personaggi :neutral_think: Uno era un certo Lancillotto del Lago. Mentre l'altro... ;) |
Io ho sempre detto Sir che la modestia è il vostro miglior pregio...;)
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I miei complimenti, milady!
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grazie lady gwen..:smile:
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Lady Altea...siete molto sveglia e le cose vi colpiscono al primo sguardo.......
Per quanto riguarda Voi Sir Guisgard.......siete meravigliosamente modesto......almeno cosi' dicono di Voi i grandi Cavalieri.......delle Lande vicine a Camelot.... |
Citazione:
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Voi una Dama svampita ......... non credo che lo siate mai stata...siete un portento.......;)
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Tratto da “I detti di Amore”.
Un giorno, decisi a raggiungere il Castello di messer Amore, alcuni cavalieri presero armi e corazze, montarono sui loro cavalli e partirono. Attraversarono vasti territori, raggiungendo paesi stranieri, fino a giungere nei luoghi più remoti del mondo conosciuto. Stanchi ed avviliti, quando erano sul punto di ritirarsi, incontrando un vecchio eremita dai capelli bianchi decisero di chiedere a lui dell'ubicazione di quel magico maniero. Ed il vecchio disse loro di cercare oltre le terre note, giungendo in quelle sconosciute dai più. Così, i cavalieri, ripresero rinvigoriti e speranzosi il loro cammino. Arrivarono in terre sconosciute, poste oltre i mari ed abitate da uomini con la pelle gialla e persino rossa. Ma neanche in queste ignote lande trovarono quel favoloso castello. Qui però incontrarono un altro eremita, dai capelli ed i baffi bianchi. E gli chiesero del Castello di Amore. Questi allora consigliò loro di non cercare nei luoghi abitati dagli uomini, ma in quelli dominati solo dalle forze naturali. I cavalieri, così, ricominciarono la loro ricerca, vagando stavolta tra i venti impetuosi, i mari sterminati, le lussureggianti foreste ed i deserti dimenticati. Ma in nessuno di questi luoghi videro quel fiabesco castello. E ormai delusi, quando erano sul punto di ritirarsi, i cavalieri incontrarono un altro eremita. Aveva capelli, baffi e barba bianca. Chiesero allora anche lui del castello ed egli rispose loro di non cercarlo. Sarebbe stato infatti lo stesso messer Amore a trovare loro. Stupiti e turbati da queste parole, i cavalieri decisero di desistere e tornare a Camelot. E la sera del loro ritorno, incontrato sir Guisgard in una taverna, decisero di bere con lui del buon vino, raccontandogli poi della loro fallimentare ricerca. Ma proprio in quel momento arrivò un giovane con un carretto. Chiese loro di dargli una moneta e pescare una pallina dalla cesta che aveva con sé. Guisgard ed i suoi compagni gli diedero un Taddeo d'argento e dalla cesta pescarono una pallina chiusa con un indovinello inciso sopra. “Risolvete l'arcano” disse il giovane “e la pallina si aprirà, mostrandovi ciò che cercate.” Guisgard lesse l'enigma, accompagnato da alcune immagini, che così recitava: “Trova la parola che hanno in comune queste immagini: L'eroe Teseo http://www.liceopetrarcats.it/old_si...ZONI/TESEO.JPG La civetta http://www.griseldaonline.it/denaro/img/Athenaion.jpg La dea Atena http://www.astro.princeton.edu/~jsto...ges/athena.gif Firenze http://www.blue-escape.com/uploads/1...533994.jpg?457 " Naturalmente Guisgard risolse l'arcano ed aprì la pallina. Essa conteneva questa frase: "Tre sono i pilastri dell'Amore. L'assolutezza, che lo pone al di sopra di tutti gli altri sentimenti, di cuore o di sangue che siano. L'Esclusività, che lo rende incapace di essere scalfito da un tradimento (infatti il più grande miracolo d'Amore è amare la stessa persona per tutta la vita). L'Eternità, che lo rende in grado di sopravvivere all'esistenza umana e dunque di durare per sempre.” Guisgard mostrò la pallina ai suoi compagni. “Avete cercato la dimora di Amore ovunque, eppure egli parla ai vostri cuori.” Fissandoli. “Questo è il Vero Amore e qualunque legame o relazione che manchi anche di uno solo di questi tre Pilastri, non può definirsi tale.” I cavalieri annuirono e compresero. E voi dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere l'arcano? |
Che splendida storia.... è sempre bello sentir parlare d'Amore.
Assolutezza, Esclusività e Eternità... quanta verità in queste parole! Quanto all'Enigma... sono un po' titubante ma tenterò lo stesso, d'impulso. E quindi sarei tentata di dire ATENE - Teseo è re di Atene - La civetta, ovvero la dracma, è la moneta di Atene - Atena è la divinità protettrice della città Ma Firenze? :neutral_doh: |
Che storia interessante...non ho capito molto la domanda ma io provo con "guerra"
Teseo...fu in parte parte nella guerra di Troia Atena è la dea della guerra e il suo simbolo, è la civetta se non sbaglio. La civetta è simbolo dei Taddei...quindi valorosi guerrieri. Firenze è a Sygma...dove vi fu la guerra per il dominio sygmese da parte dei Taddei. |
Ahime`, Lady Altea mi ha preceduta.... mi sa che dovro` rimuginare ancora un po'......
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Lady Altea, che bella risposta avete fornito.
Romantica, evocativa... si, davvero notevole. E meriterebbe davvero di essere la soluzione dell'arcano. Ma, ahimè, non è così! Non è infatti Guerra la risposta esatta :naughty: Lady Clio, la vostra risposta invece è molto dettagliata, precisa, quasi soddisfacente. Ma Firenze? Avete mancato proprio la mia amata Firenze? La città che tanto ispira e fa sognare i bardi ed i cantori Capomazdesi? Come si fa? La vostra risposta dunque non soddisfa tutti gli indizi? Possibile mai? E' dunque sbagliata? E invece no :smile: Nel Rinascimento, infatti, dato il gran numero di eccelsi geni dati alle varie discipline ed arti, la capitale Toscana fu definita “Novella Atene”, ricordando così le grandi personalità che nell'antichità proprio la città attica donò al mondo. Dunque è proprio Atene la parola chiave che collega tutte le immagini dell'arcano! I miei complimenti, lady Clio :smile_clap: |
Complimenti Lady Clio!!!!!!!!!:smile_clap:
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Fu proprio il dè Medici a nominare Firenze.."La novella Atene".
Complimenti lady Clio ... :smile: Ehh sir Guisgard davanti alla immagine di Firenze non posso che dare una risposta romantica..anche se la mia parola "guerra" non aveva nulla di romantico. Sapete che Firenze è la mia città del Cuore, la visito spesso, è come qualcosa mi legasse a quella città. |
La "novella Atene", ma certo! No, mi era proprio passato di mente... :sad_wall:
lady Altea, Lady Gwen, Sir Guisgard, grazie dei complimenti ma.. troppo buoni. :smile_lol: |
La locanda era colma di gente e molti stavano seduti attorno ad uno dei tavoli.
Certo, era accanto al fuoco e vicino la cucina, dunque garantiva un posto caldo ed un servizio rapido, ma tuttavia non erano queste cose a renderlo così ambito ed interessante. Alla testa di quel tavolo stava un cavaliere dallo sguardo vispo ed il sorriso da Guascone, mentre intorno stavano altri messeri, presumibilmente suoi compagni, cameriere e sguatteri della locanda. E tutti sembravano interessati alle chiacchiere di quel cavaliere Guascone. “Dunque” disse questi “ogni storia d'Amore che si rispetti deve avere almeno tre punti fondamentali. Diciamo tre voci da seguire come fosse un brano di letteratura, o tre punti noti se invece vogliamo paragonarlo ad un teorema di Geometria. Ma anche tre chiavi qualora amiate discorrere di teorie filosofiche, oppure tre note di un brano se la vostra disciplina preferita è la musica.” Sorseggiando dal suo boccale. “Diteci di queste tre cose, cavaliere...” cinguettò una delle cameriere. “Già, sembrate un esperto in questo genere di argomentazioni.” Osservò uno dei clienti. “Temo di si.” Annuì indifferente il nostro cavaliere. “Dunque?” Uno degli sguatteri. “Allora...” il cavaliere, posando sul tavolo il boccale “... il primo punto fondamentale di una storia d'Amore da Romanzo è l'Amore, naturalmente. Ma badate non sia quello tutto fuoco e fiamme adolescenziale, volgarmente detto infatuazione, che si brucia all'istante e lascia poi indifferenza o noia. Intendo l'Amore assoluto, con la A maiuscola, che dura per sempre. Come secondo punto” proseguì il nostro loquace Tristano “senza dubbio va annoverata la prova da superare. Che sia un lungo corteggiamento o un'estenuante ricerca, questo secondo passaggio richiede un grosso sforzo da superare per meritare, agli occhi di messer Amore, l'ambito cuore della dama amata.” “E come terzo punto?” Chiese impaziente uno dei suoi compagni. “Beh...” fissando tutti loro l'affascinante Lancillotto “... come terzo dogma va infine segnalato il cosiddetto Fattore X...” “E cosa sarebbe?” Un'altra cameriera. “Il Fattore X è quel coefficiente di difficoltà che rende la donna amata estremamente difficile da raggiungere e conquistare. Detta in termini Cortesi e cavallereschi, è ciò che rende una storia d'Amore complicata, travagliata, romanzata e così via. Rammentate gli amati più famosi? Ebbene, in ogni celebre storia vi era il famigerato Fattore X... Perseo per amare Andromeda doveva superare il tributo a cui era vincolata sin dall'infanzia... Pigmalione doveva fare i conti col fatto che la sua Galatea fosse una statua... re Davide e Lancillotto che le loro amate Betsabea e Ginevra fossero sposate... Abelardo poi doveva affrontare l'ostilità della famiglia di Eloisa, ecc... ed è come un'equazione algebrica, col Fattore X direttamente proporzionale alla storia d'Amore... più è grande il Fattore X, infatti, più la storia d'Amore ha spessore...” riprendendo il suo boccale. “Raccontateci qualche storia in cui vi era il Fattore X, cavaliere!” Un'altra di quelle cameriere con gli occhi sognanti. “Accadde mesi fa...” fece il nostro brillante Guascone “... che mi imbattei in un fellone che aveva rapito una dama... e per liberarla il tapino chiedeva di essere vinto in singolar tenzone... io naturalmente accettai, ma prima chiesi di poter vedere la dama da salvare... ebbene, al solo vederla compresi che ne valeva la pena... lei mi accettò come campione ed io sfidai il fellone... ma dopo il duello vinto mi accorsi che una maledizione era imposta sulla torre in cui la dama era rinchiusa... per essere scalata bisognava vincere un difficilissimo arcano... che così recitava...” E il cavaliere recitò l'arcano: “Si può mangiare. Parla di due amanti. Dura un solo istante. Si studia in varie materie. Si indossa in un rito religioso.” Tutti ascoltavano rapiti. “Naturalmente” ridendo il cavaliere “superai l'arcano e liberai la dama.” “Ed era l'arcano il Fattore X, cavaliere?” Domandò una delle cameriere. “Ahimè, no, bellezza...” scuotendo il capo il cavaliere “... era un altro... ella era già sposata!” “E cosa accadde?” Un altro degli sguatteri. “Beh, questa è un'altra storia...” il cavaliere sorridendo enigmatico a tutti loro, per poi bere ancora dal suo boccale e lasciando il suo appassionato uditorio nell'incertezza. E voi dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere l'enigma di quel cavaliere, che naturalmente altri non era che l'audace sir Guisgard? http://classiccinemaquotes.com/wp-co...-Juan-1948.jpg |
Oh, che sorpresa! Sir Guisgard che tiene banco parlando d'Amore... (perché la cosa non mi stupisce? :rolleyes:)
Comunque devo dire che mi piace.. il "Fattore X" che deve necessariamente complicare le cose... :D La prossima volta, sir, dovrete narrarci come è andata a finire con quella dama maritata ;) Quanto all'enigma... accidenti, devo dire che è davvero difficile!! :neutral_doh: Allora, proverò a rispondere "ALBA". :smile_lol: |
Racconto molto stilnovistico, Sir Guisgard! L'amore, i perigli, l'adulterio...
Mi auguro solo che per voi ci sia stato un lieto fine, al contrario di Lancillotto e Ginevra o di Paolo e Francesca! :confused2::rolleyes: Ma del resto, come scriveva Cappellano nel "De Amore", il matrimonio non è una vera scusa per non amare (anche se alla salute, benissimo non fa, temo!)... Per quanto riguarda l'ingegnosissimo enigma, ho pensato ad una serie bislacca di cose, che mi vergogno persino di scrivere! :D Però la risposta di Lady Clio è stata illuminante e adesso, so che l'alba è anche un paramento liturgico! |
Ma non avrei mai detto era Sir Guisgard:smile:..
Io provo...Alloro. Si può mangiare...infatti è usato in cucina. Parla di due amanti...Apollo e Dafne che si fece trasformare in pianta di alloro. Dura un solo istante..l'allora rappresenta la gloria e vittoria che a volte può' essere breve. Si studia in varie materie..si..come scienze, storia, biologia ecc. Si indossa in un rito religioso..mi sembra nella antichità nei funerali si mettevano corone di alloro ai defunti e pure ora si usa nelle cerimonie commemorative e poi so che in Sicilia per i riti della settimana santa si indossano corone di alloro come la Domenica delle Palme pure. Ho tentato..:smile: |
Lady Clio, vediamo subito se la vostra risposta combacia con i vari indizi...
“Si può mangiare. (L'alba è una varietà di patata) Parla di due amanti. (L'alba è un componimento religioso che tratta di due amanti) Dura un solo istante. (Inteso naturalmente come il sorgere del Sole) Si studia in varie materie. (Infatti in astronomia, onomastica, letteratura ecc...) Si indossa in un rito religioso.” (Come ben detto da lady Tessa, l'alba è un antico abito liturgico) Beh, mi sembra tutto perfetto! E' proprio “Alba” la soluzione a questo arcano. E devo dire che siete stata abilissima, lady Clio! Davvero strabiliante :smile_clap: PS: in una delle mie prossime avventure, prometto, narrerò di quella dama ammogliata :misc_write: Lady Tessa: ma come? Vi vergognate di scrivere le vostre possibili risposte? Dopotutto se il vostro alter ego nel Gdr è una dama dal così fine e notevole ingegno, non credo che quelle vostre risposte fossero poi così bislacche! Anche perchè una regola non scritta dei nostri Gdr vuole i vari personaggi non poi così diversi dai loro interpreti ;) Lady Altea: milady, nonostante la vostra risposta fosse comunque interessante, non era purtroppo quella esatta :smile: |
Citazione:
Temo di essere un 'eccezione, se ci basiamo sulla regola non scritta... Bravissime Lady Clio e Lady Altea, perché sono davvero preparate ed ingegnose! :smile_clap: |
Complimenti lady Clio...e un grazie a milady Tessa per il complimento, sono certa pure io voi siate molto ingegnosa :smile:
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Grazie a tutti per i complimenti... :smile_lol:
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Nel cuore della capitale Afragolignonese, città d'arte e ricca di storia e di monumenti, testimonianza del grandioso passato di questa inarrivabile civiltà (non a caso il territorio del regno di Afragolignone è da sempre chiamato La Culla della Civiltà), domina la grandiosa ed evocativa Piazza della Miglioria, simbolo del potere e splendore aristocratico.
E proprio in una delle strade che in questa piazza giungono si trova un importante e frequentato negozio di pegni, dove decine e decine di persone ogni giorno entrano ed escono per impegnare, vendere o acquistare oggetti antichi e moderni. E un giorno in questo negozio si presenta un ragazzo. “Ciao, bello.” Dice il proprietario al cliente appena giunto. “Come va?” “Alla grande!” Fa quello. “E a te?” “Tutto ok.” Sorridendo il proprietario. “Cos'hai portato oggi?” “Qualcosa che non capita tutti i giorni, amico...” “Interessante.” Curioso il proprietario. “Ho qui un copione originale usato da Guisgard e da lui stesso autografato.” “Forte!” Esclama il proprietario. “Di quale suo film si tratta?” “De il Re di Cuori ed il Fiore meraviglioso.” Risponde il cliente. “Ah, uno dei suoi film più celebri!” Compiaciuto il proprietario. “Si dice che per interpretarlo Guisgard ricevette una vagonata di soldi!” “Beato lui!” Ridendo il cliente. “Cosa sai dirmi di più?” Chiede il proprietario, mentre controlla il copione. “E' certificato da due critici cinematografici e da una compagnia di produzione.” Spiega il cliente. “Quindi è originale e non una copia.” “Ottimo.” Osservando il tutto il proprietario. “Altre notizie?” “No, so solo che è un pezzo molto ambito dai collezionisti.” “Puoi dirlo forte.” Facendogli l'occhiolino il proprietario. “Vuoi impegnarlo o venderlo?” “Beh, vorrei venderlo, visto mi occorrono soldi.” “Ok.” Il proprietario. “Hai già in mente una cifra?” “In verità no...” scuotendo il capo il cliente “... ho fatto qualche ricerca in rete, ma essendo raro ho trovato quotazioni molto oscillanti.” “Allora facciamo così...” propone il proprietario “... in città c'è un esperto che conosco e magari posso fargli una telefonata e farlo passare in negozio. Lui saprà di certo darci una giusta valutazione. E poi parleremo di soldi, ok?” “Fantastico.” Il cliente. Dopo circa mezz'ora l'esperto arriva in negozio e subito controlla il copione, confermandone l'autenticità. “Il Re di Cuori ed il Fiore meraviglioso” spiega l'esperto “è un vero e proprio Cult Movie, ambitissimo non solo dagli appassionati del Cinema d'avventura, ma soprattutto dai collezionisti di cimeli cinematografici. Poi il fatto che sia stato usato ed autografato da Guisgard non fa che aumentarne il valore. Lui infatti è considerato uno dei più grandi divi, al pari delle più importanti stelle del Cinema. Per il suo fascino, il suo carisma e la capacità del suo volto di attirare l'intera scena su di sé è annoverato al pari dei più grandi divi di ogni tempo, come Rodolfo Valentino, Clark Gable, Errol Flynn, Humprey Bogart e Marlon Brando.” “Ma sono vere le cose che si raccontano su di lui?” Interessato il proprietario. “Beh, attorno alle figure di simili celebrità si chiacchiera sempre molto.” Sorridendo l'esperto. “Ad esempio è risaputo che non usi controfigure, che si lasci pettinare solo dal suo parrucchiere di fiducia e che detesti i set in luoghi umidi perchè non vuole che i suoi capelli diventino crespi in scena.” “Fanatico!” Con una smorfia il cliente. “E qualche aneddoto piccante?” Divertito il proprietario. “Beh, si dice che nella sua camera da letto, sul soffitto, abbia un grosso specchio.” “Per farci cosa?” Domanda il cliente. “Non ci arrivi da solo?” Malizioso il proprietario. E tutti e tre scoppiano a ridere. “Ma parliamo di cose serie...” facendosi serio il proprietario “... quanto vale?” “Qui però...” leggendo il copione l'esperto “... vedo qualcosa di molto interessante... una scena in cui c'è un enigma da risolvere...” “Fantastico!” Annuendo il cliente. “Leggilo.” Il proprietario all'esperto. E questi comincia a leggere ad alta voce: “Sir Guisgard giunge ad un palazzo dimenticato, il cui ingresso è bloccato. La porta d'accesso è infatti serrata e sigillata da una pesante lapide di pietra, sulla quale è inciso un arcano. Solo risolvendolo la porta si aprirà. E l'arcano così recita: Quattro bassorilievi sono sulla porta... Il primo raffigura l'Angelo che annuncia alla Vergine Maria. Il secondo mostra il diavolo che tenta Giobbe. Il terzo rappresenta il Leone di Nemea ucciso da Ercole. Il quarto infine l'aquila che tortura Prometeo. Questi pannelli hanno un particolare che li accomuna. Tutti tranne uno, che dunque è l'intruso. Sapete dire qual'è il particolare che accomuna i tre pannelli e di conseguenza quale pannello è invece l'intruso?” “Lasciami indovinare...” sbotta il proprietario “... sir Guisgard risolve l'arcano in un nanosecondo.” “Ovvio.” Annuendo l'esperto. E di nuovo i tre ridono. Alla fine l'esperto fa la sua valutazione ed il cliente vendendo quell'ambito copione si porta a casa un bel gruzzolo di soldi. E naturalmente quel prezioso copione viene esposto nella vetrina del negozio, con tanto di gigantografia del celebre Guisgard ;) E voi dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere l'arcano del copione? http://3.bp.blogspot.com/-gU7lfqZpxj...+jr+zenda3.jpg |
DOvrebbe essere l'Angelo l'intruso, poiche` e` una creatura "del bene", rispetto agli altri tre :confused2:
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Accidenti, il copione autografato usato da Guisgard! Deve valere una fortuna, altroché! :smile_lol:
Ma mi chiedo, come mai il nostro divo preferito non l'ha tenuto gelosamente con sè? Come è finito nelle mani del ragazzo? :neutral_think: Eh, ma veniamo al vero enigma: io credo che l'intruso sia il bassorilievo col diavolo. Sia l'aquila, che l'Angelo ma anche il Leone, sono il simbolo degli evangelisti rispettivamente Giovanni, Matteo e naturalmente Marco. |
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