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Ecco.
Appunto. Decise di accoglierlo comunque. "La vedo brutta... Molto brutta..." sussurrai ad Elv, vedendo Ghin completamente ubriaco. Entrò un giovane prete, davvero un ragazzino, che si presentò come Don Pilo. "Benvenuto nella nostra contrada, padre" lo salutai, con un sorriso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il giovane chierico sorrise e ringraziò Gwen, per poi rifiutare, con garbo, l'invito di Ghin a sedersi con loro.
"Perdonate, ma dopo il tramonto non uso toccare cibo." Disse il chierico. "Volevo solo porgere il mio saluto a vostra signoria." Al duca. |
Ricambiai il sorriso del giovane prete, che emanava una particolare serenità.
Rifiutò l'invito di Ghin a partecipare al convitto, poiché, forse per voto, non toccava cibo dopo il tramonto e trovai giusto rispettare questa sua scelta, ma non sapevo quanto il duca avrebbe accettato un rifiuto, soprattutto nelle condizioni pietose in cui si trovava adesso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ad un tratto arrivò il nuovo chierico, era davvero giovane. Sorrisi sul fatto che non mangiasse dopo il tramonto.. Pure lui un voto? "Benvenuto Don Pilo, prima lo stesso don Tommaso mi avviso' del vostro arrivo, sono la cugina di Lord Ghin" e già era troppo.
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Don Filo ringraziò, si trattenne pochi minuti, chiedendo informazioni varie sulla contrada e sulla chiesa del paese soprattutto.
Poi salutò i presenti ed andò via. La cena continuò, con Ghin ormai del tutto sbronzo e finalmente tutti furono liberi quando il pasto serale finì. Così Gwen ed Elv poterono tornare alle loro camere ed il viandante con Altea nell'ala del castello di quest'ultima. La notte era giunta. |
Il sacerdote chiese qualche informazione sulla cittadina, poi salutò ed andò via.
A quel punto, finalmente, ognuno di noi fu libero di ritirarsi. Ma io avevo ancora qualcosa di cui discutere con Elv. Così, presi il libro sulla leggenda del Boia e andai a bussare alla sua camera. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Don Filo si fermò per chiedere informazioni, effettivamente mi sembrava strana questa sua visita improvvisa. Se ne andò e tutti ci ritirammo, mio cugino era davvero ubriaco e la cosa mi agitava, era stato abbastanza inospitale.
Raggiunsi la mia ala del castello col viandante e lo guardai.. "Abbiamo un appuntamento, vuole raggiungere le mie stanze o preferisce aspettare" con sguardo malizioso "Chiudi bene la tua camera, mi fido poco di mio cugino". Magari avrei scoperto qualcosa di più pure sul viandante, il quale col suo modo di fare misterioso mi affascinava molto. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Gwen dopo aver bussato alla porta di Elv entrò e gli mostrò il libro sulla leggenda del Boia.
Il ragazzo allora lesse con attenzione quella storia, soffermandosi su ogni particolare. "Mi sembra chiaro" disse poi alla ragazza "Che questa vecchia leggenda, essendo più antica di quella sui Dantorville, abbia influenzato l'immaginario popolare, al punto da essere praticamente trasportata nella cosiddetta maledizione dei Dantorville... ma ora mi chiedo... e se questa leggenda fosse stata usata ad arte da qualcuno? Magari per far presa sul popolo e tessendo una nuova maledizione addosso ai Dantorville..." |
Lesse la leggenda e si espresse.
Sorrisi soddisfatta, con tono vittorioso. "Vedete? Avete detto la stessa cosa che ho detto io l'altro giorno, ossia che qualcuno sta strumentalizzando la leggenda" dissi, tronfia, ma divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il viandante ed Altea raggiunsero l'ala del castello appartenente alla principessa De Bastian Dantorville.
Era ormai prossima la Mezzanotte e la Luna splendeva magica e misteriosa sulla brughiera intorno alla contrada. "Nei miei viaggi in Oriente" disse lui ad Altea "ho scoperto che molte poesie venivano dedicate alle anime notturne di alcune donne... esse, come fiori crepuscolari dai petali pendenti come gocce di mirto Libanese, sanno assumere sotto le stelle una magia, una capacità di incantare..." con un lieve inchino "... è di certo un gran privilegio per me godere della compagnia che mi offrite stanotte, milady." Fissandola attraverso il cappuccio che racchiudeva in un'ombra i suoi occhi, resi misteriosi dal pallido pallore lunare. "Concedetemi solo pochi minuti affinché io completi le mie orazioni e poi..." sorridendo piano "... possa raggiungervi ed intrattenervi fino a quando le benevole stelle di stanotte me lo concederanno." |
"Si si..." disse Elv senza voler dare troppa soddisfazione a Gwen "... però potrai cantare vittoria solo quando questo mistero sarà svelato. Ed ora come ora la soluzione mi sembra tanto un'illusione." Facendole una smorfia bonaria.
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Accompagnai i cavalieri nel castello del mio padrone, dove tutto era pronto per accoglierli, le mie sorelle avevano fatto un lavoro impeccabile nel preparare quel sontuoso banchetto.
Il mio padrone li fece entrare, e io osservai tutta la scena orgogliosa di quello sfarzo e di aver portato a termine la missione. Mi avvicinai al mio padrone e gli sussurrai: "Sono stata brava, padrone?". |
Feci una smorfia anch'io, poggiando il viso sulla mano ed osservandolo.
"Io invece penso che voi non vogliate darmi ragione per principio" dissi, con tono al contempo mellifluo e velenoso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il padrone sorrise a Isys, per poi baciarla in maniera appassionata davanti a quei cavalieri.
Fu un bacio caldo, profondo, anche lascivo e perduto, di quelli che tolgono il fiato, i sensi e la stessa volontà. La ragazza allora riaprì gli occhi, ritrovandosi da sola nella sua camera. Era notte fonda. |
Elv sorrise.
"Beh, vedi..." disse a Gwen vagamente divertito "... tu sei il tipo di ragazza che si compiace troppo nell'essere, talvolta, dalla parte della ragione. E questo tuo ostentare tale prerogativa, spinge poi gli altri e soprattutto il sottoscritto a non volerti concedere tale soddisfazione." Dandole un buffetto affettuoso sulla testa, per poi ridere di gusto. |
Rimasi sorpresa dalle sue parole, magiche proprio come la luna d'Oriente.. "Avete viaggiato, voi con queste parole mi rendete speciale, forse troppo o forse siete riuscito a far uscire qualcosa di speciale e celato in me". Lo lasciai andare ed entrai nelle mie stanze, presi un libro per smorzare l'attesa. D'altronde dovevo anche prevedere che il pellegrino potesse giocare un tiro mancino.. Oh, dovevo smetterla di pensare troppo.. Andai in bagno a rinfrescarmi dicendo a Petronilla di far accomodare il pellegrino nel salottino ma di chiedere chi fosse se qualcuno bussava ... La mia paura era Ghin.
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Sollevai un sopracciglio alla sua considerazione su di me, poi sobbalzai e sbattei gli occhi al suo gesto bonario.
"Io invece penso che ci proviate gusto a trattarmi sempre male" dissi a quel punto, guardandolo mentre si divertiva a ridere.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...281974a46b.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea diede disposizioni e poi nell'attesa si ritirò a leggere.
Era una notte silenziosa, misteriosa, di stelle segrete che scintillavano nel firmamento incantato, simili a gemme preziose di un qualche tesoro d'Oriente. Un vento secco, fresco e profumato di fuori nuovi lambiva la brughiera, avvolta nelle ombre arcaiche di tradizioni dimenticate. Dopo circa un'ora o poco meno Petronilla venne ad infornare la padrona che il viandante era giunto ed attendeva nel salottino. |
Quel sorriso e quello sguardo mi riempirono d'orgoglio, ma ancora di più fece quel bacio.
Quel bacio intenso e folle, appassionato e lascivo, a cui mi abbandonai perdutamente. Mi lasciai andare tra le sue labbbra. Quando poi mi svegliai nel mio letto era notte e non capii che cosa stava succedendo. Che cosa aveva combinato quella tonta della mia sorella Isy? Ma possibile che dovessi sempre avere io il controllo della situazione? Alzai gli occhi al cielo, mi guardai allo specchio sistemando i capelli biondi e mi alzai, andando verso la finestra per cercare di capire se ero solo io o tutto il castello si era addormentato. |
Elv rise di gusto.
"In effetti disse divertito a Gwen "mi piace smentirti." Facendole l'occhiolino. Ad un tratto da fuori giunsero delle grida confuse. |
"Siete cattivo, e antipatico" asserii, con tono definitivo.
Però, poi, sentimmo delle grida e subito mi affacciai per vedere cosa accidenti stesse succedendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Des si ritrovò da sola in quel letto, nuda sotto le coperte, ancora sudata e con un vago tepore addosso.
Comprese allora di aver giaciuto con il suo padrone. La finestra era semiaperta ed un alito fresco di vento lambiva la tendina. |
Elv scoppiò a ridere per quelle parole di Gwen, ma poi si udirono quelle grida.
La ragazza si sporse e guardò verso il cortile sottostante. C'erano alcuni soldati e dei servitori, tutti molto agitati mentre guardavano in alto. |
"È molto affollato, laggiù, ma non capisco cosa sia successo..." dissi ad Elv, guardando il capannello di persone in cortile.
Poi, notai che guardavano in su e così feci anch'io, tentando di scoprire la causa di tanto scalpore e sconvolgimento. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen guardò in alto, come facevano quelli nel cortile, accorgendosi che qualcosa penzolava dal camminamento di ronda.
Era un corpo, un cadavere appeso e senza testa. |
Guardai fuori dalla finestra per un lungo istnate, godendomi il torpore di qulla notte di passione che non ricordavo.
Sospirai, chiedendomi perchè mai avesse dovuto cancellarmi i ricordi in quel modo. Dopo un po' me ne andai nel bagnetto attiguo alla mia stanza, e mi concessi un bagno caldo rigenerante. |
Soffocai un urlo coprendo la bocca con le mani a quella vista.
Un altro. Ne avevano preso un altro e sapevo perfettamente chi poteva essere. Ora li avevano davvero uccisi tutti e mi chiedevo, cosa sarebbe successo adesso? Adesso che una famiglia era stata sterminata? Quella carneficina si sarebbe finalmente placata? Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Avvicinatasi alla finestra Destresya vide un grosso uccello notturno volare via.
Era un nibbio scuro e veloce. Poi la ragazza si regalò un bagno rigenerante, restando a rilassarsi nella vasca a lungo. Ad un tratto cominciò a sentire una melodia. Era un organo che suonava. |
Anche Elv con Gwen si affacciò alla finrstra, vedendo l'orribile scena.
I soldati tornarono giù il cadavere e lo portarono nel cortile. Allora Elv fece cenno a Gwen di scendere ed andare a vedere. Arrivarono anche i 2 scienziati e Ghin. Scoprirono così che ad essere stato appeso era stato il cadavere di Henz. Qualcuno era penetrato nel castello e l'aveva poi portato sul camminamento di ronda per esibirlo come macabro trofeo di morte. |
Una volta che arrivammo nel cortile, scoprimmo che il cadavere era quello di Henz e Ghin era stato al momento risparmiato.
"Ma chi può essersi preso la briga di fare una cosa simile?" mormorai ad Elv, raggelata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mi sembra chiaro che si tratti di un avvertimento..." disse Maday a Gwen "... qualcuno vuol farci capire che presto colpirà ancora..."
"E non solo..." mormorò Minsk "... secondo me vogliono farci capire che possono colpire in qualunque momento... fin dentro questo castello..." "Perché parlate al plurale?" Chiese Elv. "Come fate a dire che sono più di uno?" "Perché una persona non può fare tutto questo da sola..." rispose Minsk. "A meno che non sia un fantasma o un demone!" Impaurito Cafon il servitore. "Cosa diavolo farnetichi?" Ghin. "Vi prego, milord..." spaventato Cafon "... fate venire qui un prete... per benedire il castello... fatelo subito, vi scongiuro, milord!" Terrorizzato Cafon. |
Avvertimento.
Beh, era certamente possibile un'ipotesi simile e sì, l'avevamo capito tutti che chi colpiva era qui nel castello. Minsk non aveva tutti i torti a dire che si trattasse di più persone, dopotutto chi avrebbe potuto da solo prendere quel cadavere ed issarlo fin lassù? Ad un tratto Cafon, in lacrime, scongiurò Ghin di fare benedire la casa ed io guardai Elv. Dubitavo fortemente che si trattasse di questo, ma la reazione era stata quella che immaginavo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole cariche di paura da parte di Cafon, Elv guardò Gwen, mentre Minsk e Maday si scambiarono un'occhiata sarcastica.
"Va bene..." disse però Ghin "... e sia! Mandate a chiamare il nuovo chierico appena giunto in paese!" In modo imperativo ai suoi soldati. |
Fu nel fare il bagno che sentii la melodia che si sviluppava attorno a me, una melodia dolce e intensa, suonata da un organo.
Allora mi alzai, mi asciugai e indossai una vestaglia impalpabile sopra una leggera camicia da notte bianca, che contastava con l'atmosfera gotica che si respirava in quel palazzo. Allora decisi di uscire e andare a cercare l'origine di quella musica. |
L'attesa non fu snervante, aprii il balcone e lasciai che la leggera brezza pervades se la stanza portando i profumi della brughiera e di quella notte così misteriosa come lo era lui. E mi lasciavo avvolgere dalla tenebra del mistero rischiarata da quelle stelle notturne.
Arrivò Petronilla e dissi di far accomodare il viandante, e abbassai la luce della lampada ad olio. Il cuore batteva forte, un dolce rullio del mio corpo. https://www.cafeweb.it/wp-content/ga...olore-nero.jpg |
Petronilla condusse il misterioso viandante nella camera dove Altea lo stava attendendo, con le luci basse della lampada.
"I miei omaggi, milady..." disse lui con un lieve inchino del capo "... mi sono permesso di portarvi un dono..." |
Ghin accettò e mi sorprese.
Non pensavo che lo avrebbe fatto, del resto non era assolutamente intenzionato a credere alle superstizioni, si vedeva, ma forse la morte del fratello lo aveva sconvolto più di quanto volesse far credere. "Non mi aspettavo che avrebbe accettato" dissi piano ad Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo vidi arrivare e mi avvicinai con la veste di seta nera, un modo per testare fin dove il pellegrino sarebbe arrivato ma poi rimasi sorpresa alla sua frase. "Un regalo" dissi entusiasta "Sono curiosa di vedere cosa avete pensato per me".
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"Beh, a me non ha sorpreso più di tanto..." disse Elv a Gwen "... dopotutto il duca non ha mai nascosto la sua Fede Religiosa..." sottovoce alla ragazza.
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Citazione:
Il viandante entrò nella camera e si ritrovò davanti la bellissima Altea, bionda, alta e slanciata, dalla bellezza bionda e nordica, avvolta, anzi accarezzata, dalla nera e preziosa seta del suo abito lungo e seducente. Lui la guardò a lungo, come un mortale negli antichi miti poteva fare al cospetto di una dea. L'uomo appariva misurato ed umile, ma anche nobile nel parlare e cavalleresco nei modi, eppure davanti alla bellezza dei sensi e della passione un uomo restava sempre e comunque tale. "Si, un dono per ringraziarvi della generosità ed ospitalità, milady..." disse con un inchino leggero del capo, sempre celato dal cappuccio. |
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