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"Magari mi piace vedere che apprezza, che non mette più il broncio e che ha smesso di fare l'antipatica." Disse lui a Gwen facendole l'occhiolino. "Perciò le cedo volentieri parte della mia cena."
Intanto, al vecchio castello diroccato, Altea aveva concluso la sua cena e si sedette su un magnifico sofà, disegnato e realizzato alla moda delle Cicladi al tempo dei domini Turchi, mentre le candele intorno a lei brillavano pallide. Poi arrivò un cavallo e poco dopo si udirono dei passi nell'androne. La porta si aprì ed apparve una figura dal nobile portamente e dai modi maschi, come gli eroi dei vecchi romanzi di avventura ed amore. Indossava un lungo mantello ed un cappuccio, sotto il quale si intravedeva un viso regolare. Subito Altea senti lo sguardo di quell'uomo, animato da un che di indomito, nobile e selvaggio allo stesso tempo, scivolare su di lei, sulle sue gambe e sui suoi pidi nudi. |
"Accetto volentieri, anche se non è una buona ragione per mangiare quanto un uccellino" ridacchiai, mentre prendevo la parte di cena inizialmente destinata a lui.
Una volta finito, passai al gelato, la cui bontà stava proprio nella croccantezza e il calore della frittura opposti al gelato freddo, davvero una conclusione ottima. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Arrivò con incedere sicuro e sensuale, un ché di ribelle, passionale e selvaggio nel suo portamento ingentilito dalla nobiltà, fierezza dei Taddei "Ma come, sei uscito senza di me, mio amato Duca?" notai il suo sguardo scivolare sulle gambe e i piedi. Mi alzai e mi avvicinai a lui, alzai la punta dei piedi e gli tolsi il mantello facendolo cadere a terra "Ben arrivato!" baciandolo intensamente.
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Herbert rise e si versò da bere, estando a guardare Gwen mangiare con gusto, quasi fosse una bambina.
Ad un tratto qualcuno bussò alla loro porta. Nel frattempo, al castello, lui era tornato ed Alta gli aveva tolto il mantello. Un bacio caldo ed appassionato unì i due nobili. Lei sentì l'ardore di quell'abbraccio, il calore delle sue labbra, la passione della sua lingua in quel bacio d'altri tempi. La stringeva e la baciava. "Speravo di trovarti qui..." disse lui lasciando appena le labbra di Altea "... ho un regalo per te..." |
Continuai tranquilla a mangiare, sentendo su di me il suo sguardo curioso, ma non con malizia, piuttosto come un fatto particolarmente interessante e divertente e proprio per questo non mi dispiaceva.
Anche perchè, pensavo ci fosse ben poco ora da scandalizzarsi, dopo che mi aveva praticamente vista mezza nuda. Ad un certo punto, alla fine della cena, bussarono alla porta. "Chi sarà mai a quest'ora?" dubbiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui guardò Destresya negli occhi e sorrise.
"Te lo dirò, promesso." Disse a lei. "Te lo dirò presto... ma non adesso... fidati ancora di me... non sono un lestofante e non tradirei te, che mi hai dato una possibilità di ricominciare..." |
Sospirai a quelle parole dell'uomo.
"Quanto mistero, non è che mi lasci molta scelta, dopotutto..." guardandolo negli occhi. Chi diavolo era? Che cosa ci faceva nel mio ufficio e nella mia vita? Per lo meno, in quel momento mi appariva meno insopportabile, senza quell'aria da sbruffone. Anzi, mi aveva appena detto una cosa carina? Incredibile, non credevo ne fosse capace. "Su, abbiamo delle ragazze da trovare, come dici tu in due lavoreremo meglio, un giorno, insieme al tuo nome mi dirai anche come mi hai scoperto!" facendogli l'occhiolino. "A questo punto direi che ci vuole un caffè, o qualcosa di più forte, magari!" sorrisi, cercando di metabolizzare la nuova strana situazione. |
Herbert gurdò Gwen e poi la porta.
Si alzò ed andò ad aprire, trovando sulla soglia la vicina conosciuta in precedenza. "Oh, scusate, professore..." disse lei "... ma c'è la chiusura della festa e come tradizione c'è il premio della pentolaccia... su, venite a partecipre con vostra nipote!" Nel frattempo, nello studio di Destresya, lei ed il misterioso Drew avevano raggiunto un accordo. "Perfetto, conosco un posto adatto..." lui facendole l'occhiolino "... ti fidi? Non te ne pentirai..." divertito. |
Andò ad aprire ed era la vicina vista prima.
C'era la chiusura della festa e, a quanto pareva, eravamo di nuovo richiesti. "Non possiamo perdercela, vero zio Herbert?" con un sorriso divertito e complice. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh sembra che io non stia facendo altro oggi, Drew.." pronunciando quel nome per la prima volta.
Aveva un suono strano, pronunciato in quel modo, come se il mio alterego si fosse materializzato davanti a me. Cercai di non pensarci e di pensare piuttosto alla domanda che in quel momento doveva sembrarmi più importante di tutte: avevo più bisogno di caffè o di un cicchetto? Ehh... dubbio amletico! Mi alzai e mi diressi verso la porta, presi il giacchino rosso dall'appendiabiti e la borsa, per poi voltarmi verso di lui. "Vogliamo andare?" gli sorrisi, soffermandomi un attimo a guardarlo, cercando di immaginarlo come Drew Star. https://i.pinimg.com/564x/f0/bc/7c/f...05cba01f5c.jpg |
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