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"Prego..." disse il cameriere a Gwen "... non capisco... di cosa parla?"
"Nulla nulla... grazie..." dandogli la mancia Elv e poi facendolo uscire. "Quale quadro?" A Gwen stupito. |
Mi riscossi, maledicendomi per la figuraccia, mentre il cameriere andava via.
"Quello che hanno tolto, suppongo" indicando i segni "Se ho capito bene raffigurava il mare..." aggiunsi, poi presi un sorso di tisana. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era bella, era una Regina del mare, il suo reggiseno era di perle come il mio.. Dissi ad alta voce.. "Padrone, venite qui, portatemi qui il libro, per me. O venite a prendermi". Volevo lui, essere per lui la Regina che amava in quel libro. Lo rinchiusi subito per scacciare quei pensieri e mi poggiai sul cuscino addormentandomi, stringendo il pendaglio.
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Elv a quelle parole di Gwen allora si guardò intorno.
Notò un quadro che sulla parete non combaciava con i segni, lasciati probabilmente da un altro dipinto messo lì in precedenza. |
Seguii il suo sguardo.
"Vedi? I segni non combaciano. C'era un altro quadro, prima" gli feci notare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea si addormentò.
Sogno quella regina ed il suo regno. Un reame fatto di perle e di onice, di giada e di ambra. Ora ed argento abbellivano i palazzi, il corallo le cupole dei templi e marmi policromi tingevano le mura sul mare. Era bellissima ed il suo nome pronunciato sembrava avere gli stessi gemiti di quando si ama. Sognò tutto ciò e sognò pure il libro, magico e misterioso, con i suoi segreti millenari. Si svegliò quando Ambrose giunse a chiederle se volesse cenare. |
Elv allora sposta il quadro e dietro scopre una cassaforte a muro.
"Gurda qui..." a Gwen. Naturalmente la cassaforte era chiusa con la combinazione. http://www.lauracornici.com/uploads/...nstretched.jpg |
Subito lasciai da parte la tisana e mi avvicinai.
"Lo sapevo!" Guardando la cassaforte "Sapevo che doveva esserci qualcosa di simile, qui dentro." "Solo che dobbiamo aprirla... Potrei farcela benissimo io, ma non vorrei che qualcuno notasse che è stata rotta..." con espressione pensierosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non credo abbiamo un altro modo per aprirla..." disse Elv a Gwen.
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Sospirai ed annuii.
Poi, con la mia forza ruppi la ghiera per la combinazione ed aprii lo sportellino, curiosa di scoprire cosa ci avremmo trovato dentro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“ Potrei aggiungere questa mia abilità al curriculum!”
Scherzai apprezzando tuttavia il complimento. Intanto la jeep avanzava sempre più vicina all’hotel. Il panorama intorno andò modificandosi fino a quando non ci trovammo dinanzi all’hotel, molto grande e dalla facciata imponente. L’albergo inoltre era meravigliosamente incorniciato nel verde. “ Non mi dispiacerebbe affatto soggiornare qui!” Attendendo che la jeep si fermasse per togliere la cintura e uscire. “ Non si direbbe mai che in questo posto sia mai successo qualcosa di brutto o strano.” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Lentamente mi svegliai da quel sogno meraviglioso e fantastico. Non comprendevo perché ora quella Regina mi assillasse, come se disegnandola Ardea l'avesse impressa sul foglio col mio volto e fosse ora parte di me. Poi arrivò Ambrose per la cena e lo guardai.. "Il padrone vi ha detto quando tornerà?".
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Con i suoi poteri Gwen fece saltare la serratura blindata della cassaforte, che si aprì.
I suoi occhi e quelli di Elv erano fissi sul contenuto. Si trattava di un libro apparentemente molto antico. https://cdn.counter-currents.com/wp-...cronomicon.jpg |
"Bingo!" esclamai "Cosa ti avevo detto?" con faccia soddisfatta ad Elv.
Poi, spinta dalla curiosità, presi il libro. Sembrava veramente molto antico, tanto era consunto, ma in sè aveva un particolare fascino. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Asso rise.
"Chissà, magari se risolverò questo caso" disse a Dacey "potrei permettermi un soggiorno in questo albergo ed invitarti." Facendole l'occhiolino. La Jeep discese la strada lungo il promontorio, arrivando così a vedere l'albergo ed infine a raggiungerlo. La sua imponenta ed il suo sfarzo dominavano l'intero scenario circostante. "Le cose accadute secoli fa" asso scendendo dalla Jeep "sono state coperte dalla modernità di questo posto. Ma evidentemente qualche fanatico vuol fare in modo che la gente ci creda ancora." Ma Asso non sapeva che qualcosa si nascondeva davvero in quel luogo. E non era solo fanatismo. |
"Forse domattina, signora." Disse Ambrose ad Altea. "Cosa gradisce mangiare stasera a cena?" Chiese.
In quel momento però Altea si accorse che sulla parete laterale vi era un dipinto raffigurante un paesaggio marino. Si trattava di un'opera amatoriale, forse di qualche artista sconosciuto e di certo molto diversa dagli altri quadri presenti nel palazzo, tutti di pittori molto conosciuti e quotati. |
"Beh, se fosse stato sangue a sporcare l'acqua ed a tingere i nostri corpi" disse Taddeus a Destresya "non sarebbe certo sparito così in un baleno..." sorridendole "... su, non lasciarti suggestionare... probabilmente erano solo le tubature ossidate..."
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Gwen prese il libro.
Era un volume ampio, spesso, dalle pagine ingiallite e porose, la copertina di una sorta di sughero molto vecchio e dalla consistenza simile al legno, con delle strane incisioni sopra. "Sembra un linguaggio molto antico..." disse Elv "... se non sbaglio si tratta della lingua originaria degli indigeni del posto, i primi abitanti di queste coste... quindi è l'antica lingue Fleegese..." |
Era vecchissimo, dalle pagine ingiallite e uno strano idioma, che scoprii essere l'antica lingua Flegeese.
"Sai leggerla?" gli chiesi speranzosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, no di certo..." disse Elv scuotendo la testa "... ormai pochissimi sapranno leggerla... magari qualche pescatore..." a Gwen, per poi guardare istintivamente dalla finestra, verso la spiaggia in cui erano ormeggiate alcune barche.
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Sospirai.
Va beh, ci avevo provato. Seguii poi il suo sguardo. "Sì, potremmo chiedere..." dissi. "Sarà meglio fare una fotografia però, non voglio fare uscire il libro dalla stanza." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Annuii a quelle parole di Taddeus.
Erano verosimili, effettivamente. "Sì, hai ragione, saranno state le tubature!" sospirai, restando stretta tra le sue braccia. "Questo posto mi sta facendo uno strano effetto!" sospirai, godendomi quell'abbraccio. |
"Buona idea." Disse Elv a Gwen, che col cellulare scattò poi una foto all'incisione sul libro.
I due allora lasciarono la camera e scesero al pianterreno. Uscirono dall'albergo e raggiunsero la spiaggia antistante la struttura alberghiera. Qui vi erano due vecchi pescatori impegnati a sistemare le reti. |
"Sta serena ora, va tutto bene..." disse Taddeus stringendo Destresya "... vieni di là, meglio bere qualcosa..." portandola poi nel salottino, dove c'era il mobile bar.
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Annuii e scattai delle foto alle strane scritte.
Poi, uscimmo in spiaggia, alla brezza fresca e salata della sera in riva al mare. Ci avvicinammo ai pescatori. "Buonasera. Per caso sapreste leggere queste scritte? Abbiamo intuito che si tratti dell'antico idioma Flegeese..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Erano due pescatori anziani.
Uno scosse il capo a quella richiesta di Gwen, ma l'altro prese il cellulare in mano e guardò la fotografia con quella scritta. La fissò per lunghi istanti, senza dire nulla. "Si, è l'antica lingua Pozzlavian..." disse. "Può tardurcela?" Chiese Elv. Il pescatore annuì e cominciò a leggere ad alta voce: "Io sono l'Illusionicrom, il libro dei desideri. Leggendo le mie pagine esaudirò ogni tuo desiderio e ti condurrò dove giace un tesoro inestimabile. Ma bada che in cambio di ciò dovrai rendermi il bene dell'intelletto e la tua ragione." Allora guardò i due giovani perplesso. "Ma che roba è questo?" Fissandoli. |
Il primo disse di no, il secondo invece guardò le foto e tradusse il testo.
C'era una gran bella differenza fra questo e ciò che aveva detto Fatten. Avevo il vago sospetto che non ci avesse raccontato tutto. "Solo folclore, nulla di che, grazie mille" dissi, poi mi allontanai con Elv. "Cosa ne pensi? Ho il vago sospetto che Fatten CI abbia raccontato solo metà della faccenda..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"A me in tutta sincerità sembra solo una delle tante leggende..." disse Elv a Gwen "... insomma solo folklore... e Fatten è davvero pazzo se crede a queste idiozie..."
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"Oh, pazzo lo è sicuro, bastava vederlo stasera!" sarcasticamente.
Poi lo presi per mano, iniziando a camminare sulla sabbia. "Il dottor Pasent è disposto a farsi corrompere per una passeggiata in spiaggia al chiaro di Luna?" guardandolo maliziosamente e intrecciando le dita alle sue. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv sorrise e strinse la mano di Gwen.
"Non credi" disse però prima "che dovremo tornare in camera a rimettere a posto quel libro? Se Fatten viene a riprenderlo? O davvero qualcuno che potrebbe rubarlo?" Fissandola. |
"Sì, credo che dovremmo" asserii, .
"Possiamo comunque passare dalla spiaggia per tornare all'albergo" ridacchiando. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Certo." Disse lui a Gwen. "E finire poi la passeggiata dopo aver rimesso il libro a posto, no?" Facendole l'occhiolino.
Così, passarono dalla spiaggia, per poi tornare nei giardini dell'albergo e da qui risalire in camera. Il libro era sempre là e nessuno aveva toccato nulla. Tuttavia Elv aveva lasciato la finestra socchiusa ed un alito di vento in quel momento fece aprire il libro, sfogliando la prima pagina. |
Annuii, sorridendogli, mentre mi godevo l'abbraccio e la sua rassicurante presenza.
"Si.." guardandolo. Lo avrei seguito ovunque. Sospirai, cercando di dimenticare quella brutta sensazione. Poi lo abbracciai da dietro e mi sporsi per dargli un bacio. "Beh potremmo riprendere da dove ci siamo fermati..." con voce calda e sensuale, incantando le sue labbra con le mie e stringendo il mio corpo ancora caldo e voglioso al suo. |
"Assolutamente sì!" esclamai, contenta.
Allora attraversammo la spiaggia ed i giardini fino a tornare in stanza. Vidi che la prima pagina era stata voltata, forse a causa della finestra. Così mi avvicinai per leggere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Si abbracciarono e si baciarono, con i loro corpi che aderivano perfettamente l'uno all'altro.
"Sei sicura" disse Taddeus a Destresya staccandosi appena dalla bocca di lei "di non voler bere qualcosa? Per scacciare la paura di poco fa?" Tenendola stretta. |
Gwen si avvicinò al libro.
Era aperto e scritto in quel linguaggio incomprensibile per lei. In un inchiostro di un porpora vivo, antico e consumato, eppure chiarissimo. Poi un vago capogiro, uno strano profumo intorno a lei. Riuscì allora a leggere, a comprendere ciò che vedeva. Una visione, un'illusione... Era in un luogo lontano, ma che sapeva invece di conoscere bene. Erano le coste Fleegesi come dovevano apparire 200 anni prima. Un mondo selvaggio e coloniale, esotico e dal fascino romantico ed avventuroso. Sentiva che poteva immergersi in quel mondo, entrarvi e farne parte. E lei avrebbe scelto come farne parte... (La giocatrice scelga liberamente un ruolo adatto allo scenario sopra rappresentato e lo descriva) |
Quel bacio, intenso e caldo, voluttuoso.
Mi stringevo a lui, sentivo il suo corpo contro il mio. Poi a quelle parole riaprii gli occhi. "Tutto quello che mi serve per riprendermi è tra le tue braccia..." sospirai, per poi baciarlo ancora. |
Anche quelle parole erano incomprensibili.
Ma l'inchiostro era di un porpora vivo e intenso. Poi, un capogiro. Una visione. La costa era solcata da un vento lieve che smorzava l'arsura del sole. I raggi sul mio viso erano filtrati dalla falda ampia del cappello, candido come il vestito e i capelli fulvi erano agitati dai refoli d'aria. Avevo lasciato il palazzo da un po', evadendo per alcuni minuti dal via vai di camerieri e servitù che correvano da ogni dove per mantenere tutto sempre perfetto ed in ordine. I miei occhi verdi si perdevano verso l'orizzonte, fra le onde del medesimo colore, mentre continuavo a passeggiare al confine fra la sabbia soffice e l'erba alta che mi accarezzava ad ogni passo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...6bbb6f384b.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La costa Flegeese era un vasto e variegato scorrere di litorali, insenature e promontori che scendevano a picco su un mare azzurro e sterminato, frastagliato di isole, il tutto collegato all'entroterra, dove correvano le millenarie vie del corallo, dell'ambra, della giada e delle spezie fino alle ricche città dell'impero, dal corso millenario del Lagno, il fiume le cui correnti hanno portato e diffuso la civiltà in questo mondo.
Las Baias era tra i porti più importanti lungo i ricchi scali commerciali voluti dai governatori Afragolognonesi, che amministravano queste terre in nome di sua maestà. Gwen era la nipote di Lord Siculon, amico di vecchia data del governatore e viveva nella villa che si affacciava su questa spiaggia. La ragazza passeggiava sul litorale in un pomeriggio chiaro e soleggiato. Ad un tratto sentì una voce che la chiamava. Era Pistal, la servitrice di colore che si era occupata di lei sin dal suo arrivo qui nelle Flegee. https://static1.evcdn.net/images/red...100_m-crop.jpg |
Vedevo da lontano la villa dello zio, impegnato come sempre nei suoi mille affari col governatore ed ella si affacciava alta e maestosa sulla costa, dominandola dall'alto come un lussuoso guardiano.
Ad un tratto, sentii la voce di Pistal, la mia servitrice e ripercorsi una parte del tragitto. "Pistal, cosa accade? Perché mi hai chiamata?" Le chiesi, coprendomi dal sole con l'ombrellino chiaro di pizzo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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