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Kyra era lì, inginocchiata davanti a me.
Io la guardavo e non la guardavo, presa com'ero ad immergermi in quel meraviglioso turbine di passione. Non volevo perdermi nemmeno un istante dei loro sospiri, gemiti, non volevo lasciare quei sessi caldi, umidi, saldi ed eccitati, né volevo che distogliessero i loro occhi da me, che allontanassero le loro menti da quel momento. Li volevo catturare, ammaliare, conquistare, sconvolgere, cancellando il resto del mondo. Ascoltai distrattamente Kyra, i pensieri peccaminosi e caldi dei due uomini erano decisamente più interessanti, mi ci volevo perdere, abbandonare, volevo che il mondo intero si riducesse a quella stanza. Restai in silenzio, così, per lunghissimi istanti. Poi alzai lo sguardo verso la guerriera inginocchiata e risposi, con noncuranza. "Infatti è per questo che abbiamo assoldati i due migliori condottieri della galassia, no?" guardando i due che erano sempre più persi, e intensificando quelle carezze, rendendole più audaci, calde, eccitanti. La mia mano leggera si faceva salda e il movimento ritmico che compivo li mandava in estasi sempre di più, sempre di più. "Domani partiranno per la IV luna Sigor, come d'accordo..." rendendomi conto di quanto non si stessero nemmeno rendendo conto di quello che stava accadendo "Domani...". sottolineai. "Ora puoi andare, e bada di non disturbarmi più.. prepara tutto per la partenza, piuttosto che scocciarmi!" scocciata ed irritata per quell'interruzione. Le lanciai un'occhiata che non ammetteva repliche, poi smisi di calcolarla, tornando a guardare quei due meravigliosi uomini preda del godimento che le mie mani dava loro. Oh, ma quello non era niente... il meglio doveva ancora venire. |
"E sta bene." Disse divertito Elv a Gwen. "Allora appena saremo soli, magari a pranzo o a cena, ti rivelerò ognuna di quelle risposte." Facendole l'occhiolino.
Ad un tratto un grido squarciò l'atmosfera a bordo. era stato seguito da un tonfo sordo, poi solo silenzio. "Che succede?" Urlò Elv. "Capitano..." uno dei filibustieri "... Ector... è caduto dal pennone di vedetta... morto stecchito..." |
Sorrisi.
"Bene, perfetto..." sorridendo enigmaticamente. Poi, un urlo. Agghiacciante. Scattai in piedi e misi mano alla spada. Poi, quelle parole. Quell'uomo caduto dal pennone, e ovviamente morto. Guardavo alternativamente Elv, poi il pennone, poi di nuovo Elv. "Ma... Com'è possibile? Voglio dire.. si è buttato così, da solo e dal nulla?" Farfugliai, confusa e sconvolta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ector era steso sul ponte, con le membra spezzate in più punti.
"Portatelo giù..." disse Elv ai suoi "... gli faremo un funerale e poi getteremo il corpo in mare..." guardò Gwen "... Ector non si sarebbe mai buttato di sotto... deve essere scivolato da lassù..." fissando il pennone. "No, capitano..." Marion "... Ector è salito lassù decine e decine di volta, sotto l'arsura e con le burrasche e mai ha vacillato. Era il miglior mozzo che io abbia mai visto." |
Era uno spettacolo straziante vedere quel corpo spezzato in più punti e ormai esanime.
Ed era triste il pensiero di dover gettare in mare il corpo di un uomo del proprio equipaggio, molto triste. A quanto pareva, Marion non era d'accordo con Elv. "Stanno succedendo tante cose strane, oggi. Troppe" dissi, poi mi avvicinai ad Elv "Sei ancora dell'idea che non ci sia nulla di dubbio, qui?" gli chiesi piano, fissandolo. Sicuramente mi avrebbe detto sì, ma non ci credeva nemmeno lui, ero certa di questo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...8b85cb700d.gif Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò Gwen.
"Ti stai facendo suggestionare da queste acque..." disse "... se fossimo altrove, in qualunque altro punto del mare sono sicuro che non ci sarebbero dubbi assurdi o inquietudini irrazionali, no?" |
"Peccato che qui non siamo in un punto qualsiasi del mare e succedono cose strane. Uccelli che attaccano e uccidono senza motivo, un uomo che cade da un pennone da solo. Voglio ricordarti che solo oggi e solo in poche ore sono morti tre dei tuoi, in caso lo avessi scordato" ribattei "E fare il gradasso evitando la realtà dei fatti non ci aiuterà. Ci siamo spinti fin qui per vedere se ciò che dicevano fosse vero, ora possiamo vedere che molto probabilmente lo è e penso che non ci sia altro da dire" conclusi.
"Comunque discutere non servirà a nulla. Pensa piuttosto a dare una degna fine al tuo uomo, che è più importante" aggiunsi poi, avvicinandomi al parapetto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Ecco, sarei un gradasso..." disse seccato Elv a Gwen "... poi mi dirai, miss so tutto io, cosa di strano abbiamo scopetto qui. Un incidente non è stregoneria."
Poco dopo si svolse il funerale del povero Ector e degli altri bucanieri uccisi dagli uccelli. Un'ora dopo la Dorian Gray era ancora a navigare in quelle strane acque avvolte da quell'angosciante nebbia. Giunse il pomeriggio e nulla mutò. |
Sbuffai sonoramente, allontanandomi e poggiando i gomiti sul parapetto.
Era incredibile. Cosa voleva? Un atto notarile firmato e sottoscritto? Cose da non credere... Dopo il funerale di quei tre poveretti, continuammo ad avanzare, mentre io continuavo a guardare... Beh, a guardare nulla, visto che c'era ancora quella maledetta nebbia, ma mi seccava star sempre in cabina. Poi arrivò il pomeriggio, con la luce che calò ulteriormente attraverso la coltre impenetrabile di nebbia ed io decisi di andare in cabina a fare un bagno. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gwen si ritirò nella sua cabina a fare un bagno, mentre la nave proseguiva il suo viaggio verso il nulla.
Il pomeriggio trascorse lento, l'umbrunire tinse il mare ed il crepuscolo cominciò a far infittire ancor più la nebbia. Verso ora di cena qualcuno bussò alla porta. |
Non ero sul ponte, ma dagli oblò del bagno sembrava che col crepuscolo la nebbia fosse ancora più fitta.
Uscii dalla vasca ed ero ancora in vestaglia quando bussarono. Così, andai ad aprire. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gwen aprì la porta e trovò Elv sulla soglia.
"Scusa, non volevo disturbare il tuo bagno..." disse sorridendo e guardandola in vestaglia "... vuoi cenare?" |
Era Elv.
Ricambiai il sorriso. "No, avevo appena finito" risposi "Sì, prima però mi vesto, è meglio... Entra" ridacchiando e tirandolo per un lembo della camicia, mentre chiudevo la porta. Poi andai a vestirmi e dopo poco fui pronta. Adoravo questi affari, questi corsetti, coi pantaloni e gli stivali erano davvero fenomenali. "Pronta" sorrisi poi.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...6da8e18b5c.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Lo guardavo, esaminavo e palesavo ogni sua parola. Il suo risentimento verso il mondo era forte e la diversità tra me e lui era enorme..io pure avevo perso il mio mondo ma non nutrivo questo risentimento, tranne che per Fagan e i suoi uomini e mi misi a giocherellare con una tazzina e lo guardai negli occhi.."Se io ti permettessi di baciarmi o altro ne sarei consapevole, non permetterei a nessuno di abusare di me senza il mio consenso, quindi non rischieresti la fustigazione ma non sono il tuo tipo..non vi sono problemi."
Sospirai parlando piano.."Vorresti la libertà vero?Pure io...fuggire da qui e da tutto ma ci cercherebbero e non avremmo appoggi stavolta, moriremmo entrambi e non possiamo dare questa soddisfazione a Sua Signoria". Tamburellai con le dita sul tavolo, volevo svagarmi e svagarlo, volevo fossimo liberi per un attimo e mi guizzò un' idea.."Sai andare a cavallo?Potremmo andare a farci una cavalcata, io non conosco questi luoghi ma tu si, prepara il mio cavallo nero e tu scegli quello che più ti aggrada...però dirai che te lo ho ordinato e tu sei costretto a venire perché devi essere a mio disposizione per ogni evenienza e poi devi badare al mio cavallo e se ti rifiuti...ti meriterai delle frustate..si di che ho usato queste parole" mi alzai e sorrisi..."Allora Signor Voi vado a prepararmi". |
Kyra guardava quella scena scandalosa, eccitante, invitante, lussuriosa.
Guardava quei tre corpi nudi, ardenti ed accesi da una passione proibita, quasi immorale. Clio continuava a rendere follemente eccitati i suoi due vigorosi condottieri. Per un attimo vide se stessa in mezzo a quei tre corpi. Poi la voce perentoria della padrona di Brazzen la destò dalle sue lascive fantasie. Non poté così non annuire ed obbedire alla dea. Uscì allora dalla sala. “Vedo sapete dare bene gli ordini voi...” disse Taddeon a Clio con la voce alterata dall'eccitazione. “Io non amo prendere ordini...” gemendo Capitan Fiore “... men che mai da una donna...” accarezzandole il viso. In quell'istante però accadde qualcosa. Una visione di morte e distruzione apparve nella mente di Clio. Vide il suo regno ed il suo popolo in un Averno di fiamme. Un Inferno che si apriva nel sottosuolo di Brazzen. Una terribile visione che terrorizzò la potente e bella dea. https://pbs.twimg.com/media/DFLZt2CXYAA9p1K.jpg Elv attese e vide finalmente tornare Gwen. “Wow...” disse guardandola “... che piratessa sexy...” divertito e malizioso “... peccato non averti assunta come cameriera personale.” Offrendole il braccio per portarla a cena. Lo schiavo dagli occhi chiari e lo sguardo inquieto restò sorpreso da quelle parole di Altea. “Vedo vi fidate ad uscire a cavallo sola con un ex galeotto...” disse “... si vede sapete usare bene la frusta da non temere nulla da me.” Si alzò e scese nelle scuderie per preparare i cavalli. Poco dopo tutto era pronto per quella cavalcata. |
Scossi la testa con un leggero sorriso, mentre prendevo il suo braccio.
"Beh, peccato, hai sprecato un'occasione. Anche perché, è chiaro che finché avrò vita e sarò su questa nave, nessun'altra donna ci metterà piede" risposi, con un sorriso serafico che però sottintendeva una forte determinazione in ciò che avevo appena detto "Meno che meno come tua cameriera personale, questo è chiaro" aggiunsi, con tono ovvio. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi a quelle parole e andai in camera, indossai un pesante mantello rosso sopra il vestito bianco, misi degli stivaletti e poi presi la spada e la misi sotto il vestito.
Uscii e andai con incedere sicuro verso le scuderie e dissi in modo tutti sentissero.."Oh bene, il mio schiavo sa pure preparare i cavalli per la cavalcatura, allora farà pure lo stalliere. Per ora baderà non mi faccia male, se solo mi ferisco in un rovo saggerete il mio frustino" facendolo schioccare forte a terra. Salii sul cavallo, a Serenica era il mezzo migliore e guardai se pure lui sapesse salire sul cavallo, il modo di farlo..se pure in quei gesti traspariva un chè di nobiliare. |
“Oh, accidenti...” disse con un sorriso fintamente sorpreso Elv “... sembra dovrò abituarmi a stare senza cameriera e donna in generale... almeno fino a quando sarai nostra ospite qui...” guardando Gwen “... e posso chiederti come mai questo? Manie di protagonismo? Odio verso il sesso debole? O magari c'è altro? Non so... gelosia?” Divertito mentre camminavano nel corridoio.
Ad un tratto però udirono delle voci. Qualcuno discuteva con veemenza. Lo schiavo guardò Altea arrivare, parlando ad alta voce e facendo schioccare il suo frustino. La guardò e provò uno strano piacere nel farlo. Era una bella donna, anche nobile ed autoritaria e lui trovò tutto ciò molto sensuale ed eccitante. Montarono in sella e poi uscirono a cavalcare lungo i pendii dell'altura su cui si ergeva il castello. Percorsero il fianco verdeggiante del rilievo, fiancheggiando così gli alti scogli su cui si spegnevano spumose le onde del mare. |
Alzai gli occhi al cielo ai suoi commenti.
"Che cavolo centra l'odio verso il sesso debole?" chiesi, perplessa "Naturale che io sia gelosa" risposi poi, con tono teatralmente sorpreso, mentre camminavamo. Però, ad un certo punto sentimmo discutere animatamente. "Ma che stanno combinando?" dissi, cercando di ascoltare. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
I nostri cavalli ci portavano tra vegetazione e rocce finchè arrivammo su degli scogli e sotto il mare faceva bella vista di sé, potevo udire le onde infrangersi su di essi e lo sciabordio del mare.
Spronai Cruz e guardai quell' uomo misterioso ed inquieto..."Vi mancava tutto questo? A mio avviso voi non siete né un galeotto, nemmeno un marinaio...avete un qualcosa di nobile" e tirai le briglie del cavallo. Si udiva solo il mare sotto noi..."Il vostro nome...vorrei saperlo...e chi siete" e rimasi in silenzio a guardarlo. |
“Gelosa...” disse Elv sgranando gli occhi, o fingendo di farlo “... tu? E di chi, di grazia? Forse di... me?” Guardando Gwen.
Ma poi quelle voci. “Che accade ora?” Mormorò Elv. Allora uscirono sul ponte. C'erano Marion ed altri filibustieri che circondavano Laon, un altro della ciurma. “Che succede?” Avvicinandosi a loro il capitano. “Laon qui...” fece Marion “... è sempre ubriaco, come al solito... anche mentre è di vedetta.” “Non sono ubriaco, capitano!” Esclamò Laon. “Ah, no?” Un altro dell'equipaggio. “Eppure racconti fandonie sulla morte del povero Ector!” “Non racconto fandonie!” Scuotendo il capo Laon. “Ho detto solo ciò che ho visto!” “Mi chiedo” disse lui ad Altea “come mai tanto interesse da parte vostra per un ex galeotto... o fate domande a tutti i vostri schiavi, milady?” Fissandola. “Sono un ex galeotto che invece di morire è diventato schiavo. Non vi basta? Quanto al mio nome... sono vostro servo... chiedetelo dunque ed io obbedirò nel dirvelo.” Col vento che soffiava tra i capelli bruni di lui. |
Sospirai appena, guardandolo con un sorriso sornione.
Ma poi arrivammo fuori e cercando di capire la questione. Marion e altri prendevano per pazzo e ubriaco un altro, Laon. Poi, la rivelazione. La morte di Ector. "Bene, allora di' anche a noi ciò che hai visto" a Laon. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole trasalii..."Io" balbettai mentre mi stringevo nel mantello "Non ho mai avuto schiavi, certo avevo un Regno e avevo servitori ma ho sempre avuto rispetto di loro..ma voi...siete impudente ed irriverente, meritereste davvero di essere frustato" seccata.
"Servo vostro..oh, come i cavalieri" sorridendo mentre guardavo i suoi occhi chiari e limpidi..."Ditemi il vostro nome...è un ordine" e stavolta il mio volto si fece duro, stavolta doveva arrendersi. |
“Ho veduto il povero Ector, che Iddio lo perdoni, mentre era in vedetta...” disse Laon a Gwen “... pochi istanti prima che cadesse giù dal pennone... e non è stato un incidente come tutti dicono!”
“Ma che diavolo dici?” Elv. “Si, capitano!” Gridò Laon. “Il povero Ector è stato ucciso! Buttato di sotto!” “E chi diavolo sarebbe stato?” Sorpreso Elv. “Un bambino!” Rispose Laon. “Lo ha spinto alle spalle, buttandolo di sotto!” Gli altri filibustieri scoppiarono a ridere. Lo schiavo irriverente sorrise piano. “Come milady comanda...” disse ad Altea con un teatrale e vistoso inchino, quasi beffardo “... il mio nome è... Hiss.” Sarcastico, per poi guardala negli occhi con uno sguardo enigmatico. Uno sguardo che percorse poi l'intera sua persona, come a volerla spogliare con gli occhi. |
Ascoltai Laon e rimasi di sasso.
Un bambino? Guardai Elv molto perplessa, ma davvero. Le cose erano due: o davvero Laon era ubriaco, ma adesso mi sembrava molto lucido, o davvero qui c'era qualcosa che non andava. Sicuramente Elv propendeva per la prima, ma io no. C'era davvero qualcosa di strano. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Hiss" dissi sospirando..e nel sentire quel nome qualcosa di strano turbò i miei pensieri e il mio sguardo si rivolse nuovamente ai suoi occhi chiari e i capelli bruni.
I suoi begli occhi mi accarezzarono il corpo e in quel momento il mio volto si accalorò..."Bel nome...come siete bello voi...fate il misterioso, continuate a definirvi un galeotto ma io non vi credo" sfidandolo con lo sguardo per poi ridere..."Ripartiamo Hiss, portatemi in un posto mozzafiato, siete di queste parti immagino". Quel nome risuonava ripetutamente nella mia mente come il mio cuore aveva accellerato il battito al suo sguardo penetrante. |
Tutti ridevano.
“E' ubriaco fradicio.” Disse divertito uno della ciurma. “Non sono ubriaco!” Ribadì Laon. “Anzi...” mormorò “... più che un bambino... sembrava una bambina... aveva i capelli lunghi... si, era proprio una bambina...” “E cosa diavolo ci faceva una bambina sul pennone?” Ridendo un altro della ciurma. Elv allora guardò Gwen scuotendo il capo. Gli altri presero Laon e gli tirarono in testa un secchio d'acqua per farlo tornare lucido. Si scambiarono un lungo sguardo. Hiss guardò Altea. La guardò tutta. Come nessuno schiavo poteva permettersi con la propria padrona. Annuì. “Come milady comanda.” Disse. Ripresero a cavalcare, fino a giungere presso il vecchio faro. Da qui si poteva dominare l'intera costa con un solo sguardo. Si vedeva il mare sterminato, le nuvole lungo l'orizzonte sognante e le prime isole del pomeriggio, frastagliate e perdute nella foschia romantica ed esotica. Hiss smontò da cavallo ed aiutò Altea a fare lo stesso. |
Addirittura una bambina.
Ricambiai lo sguardo di Elv, mentre gli altri tiravano un secchio d'acqua gelata in testa a Laon, per farlo tornare lucido. Possibile che io fossi l'unica a pensare che non fosse pazzo? Questo posto non mi piaceva, c'era qualcosa di strano, ne avevo la sensazione, ma dovevo accettare di essere la sola a crederlo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il tempo si fermò per un attimo in quello sguardo, uno sguardo di mille sensazioni.
Mi destai leggermente, fingendo indifferenza nel notare il suo desiderio negli occhi, un desiderio puro, passionale e romantico. Partimmo e raggiungemmo un vecchio faro, da lassù si poteva ammirare una vista da perdere il fiato, davvero ci si trovava sospesi tra il Cielo, la Terra e quel mare sconfinato. Hiss, come un fido cavaliere, mi aiutò a scendere..."Non avevo mai visto il mare così da vicino" e senza accorgermene poggiai la schiena al suo petto. |
“Andiamo a cenare, dai...” disse Elv a Gwen.
Raggiunsero la cabina del capitano e qui Marion arrivò col menù della sera. “Bene, cosa c'è di buono stasera?” Chiese Elv. “Polipo con crema di verdure acide, noci e pesto di gamberetti ed alghe al vino rosso.” Spiegò Marion. “Oppure calamarata di pane e polpettine di totano e nero di seppie al curry.” “Tu cosa preferisci?” Elv a Gwen. Hiss aiutò Altea a scendere da cavallo e la tenne stretta al suo petto per un attimo, toccandole le braccia e poi i fianchi. Le mani forti di lui affondavano nella stoffa dell'abito di lei, sentendo le forme della nobildonna. Il faro svettava su tutto ed il mare era appena mosso. I gabbiani volavano a pelo d'acqua. |
Annuii con un sospiro ancora dubbioso e andammo in cabina.
Lì Marion ci raggiunse col menù della serata. "Accidenti, è difficile scegliere..." ridendo "Credo però che proverò il polipo" con un sorriso curioso che già pregustava la cena. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Sentii le sue mani poggiarsi sul mio corpo, scoprirlo lentamente in ogni forma e con audacia e alzai appena lo sguardo fissandolo nel chiarore dei suoi, uno sguardo che lasciava intendere il permesso di farlo, di scoprire le mie fattezze, i sentimenti più remoti che quell' uomo aveva suscitato in me fin dal primo momento.
Posi le mie mani sulle sue, calde e sicure e chiusi gli occhi accompagnandole, sentendo il fruscio della mia veste, e il mio corpo che fremeva a quelle carezze..."Pensate di aver vinto? Magari non mi concederò del tutto sapete?" sfidandolo. |
Marion annuì a Gwen e poi ascoltò cosa Elv sulla sua scelta.
Andò via. Poco dopo servì loro la cena e li lasciò soli. “Ti ho vista perplessa prima...” disse “... riguardo il racconto di Laon... era ubriaco... c'è poco da dire...” Hiss la fece smontare da cavallo. Altea sentiva le mani di lui sul suo vestito, il suo corpo contro quello dello schiavo. “Vedo” disse guardandola negli occhi “siete tornata a darmi del voi... prima invece mi parlavate col tu...” con uno strano sorriso “... vi sentire forse debole, milady? Per essere sola qui con uno schiavo ex galeotto?” Guardandola. |
Restammo soli a mangiare.
Ed era davvero tutto ottimo. "Ti prego, possiamo evitare l'argomento?" dissi, con tono comunque calmo. "Anche perché, se non sbaglio tu avevi altro da dirmi, a cena..." sorridendo furbescamente. "Vediamo..." iniziai, fingendomi pensierosa "Erano una risposta pratica, una esistenziale, una drammatica, una romantica..." contando sulle dita "Ah, e poi c'era quella di scorta, in caso di rum, ma senza rum..." facendogli l'occhiolino. "Avanti, sono tutta orecchie. Spara" lo incoraggiai, prendendo poi un boccone. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole trasalii e lo guardai severamente.."Affatto..lo avete detto, siete il Mio Servo e io su di voi ho il potere su qualsiasi cosa....di respingervi o di avervi" sorridendo sadicamente, la mia vanità era stata offesa.."Potrei per queste parole non parlarvi per giorni per poi perdonarvi e voi dovrete stare al mio volere...come un Cavaliere fa con la sua Regina"
Staccando le mani dal mio corpo in modo brusco..."Vi davo del tu per finzione, ma siccome penso voi non siate un delinquente in privato vi sto dando del voi" e mi voltai offesa guardando il mare. A volte si faceva davvero odiare, a volte amare profondamente. |
Elv sorrise.
"Hai ragione..." disse guardando Gwen e riempiendo i loro bicchieri "... già, c'erano quelle risposte in sospeso... beh, rifammi la domanda e poi chiedimi ciascuna di quelle risposte..." facendole l'occhiolino. Hiss sorrise enigmatico. “Comprendo...” disse ad Altea “... dunque ora dipendo dai capricci di milady, no? Potrebbe respingermi o reclamarmi... appagarmi o farmi impazzire di desiderio...” con tono sarcastico. Allora si avvicinò a lei, alle sue spalle, cominciando ad accarezzare i suoi capelli. Poi le mani affondarono nei morbidi capelli di lei. In modo sempre più sensuale. |
Guardai in su e poi annuii.
"D'accordo... Dunque... Una risposta pratica al perché sei diventato un pirata?" chiesi, anche se immaginavo la risposta, mentre assaggiavo il vino. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai le sue parole e poi sentii le sue mani nei miei lunghi capelli chiari e morbidi, quel tocco delicato e passionale mi provocarono brividi di piacere ma resistetti e trattenni un sospiro.."Oh si, esattamente...ho questo potere...sarò io a decidere quando volervi. E anzi..non pensate io mi conceda totalmente a voi...per farlo dovrete superare una prova, ovvero riuscire a salire durante la notte sul mio balcone senza farvi notare dalle guardie o alcun' altro ed entrare...attenzione...davanti alla finestra vi sta però una grata di ferro...solo allora potrei, forse, concedermi" sorridendo mentre mi beavo di quel tocco nei capelli ma la mia bocca reclamava un contatto con la sua.
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Elv sorrise, finendo poi il suo bicchiere.
"Risposta pratica..." disse "... beh, semplice... per guadagnare tanto... vivere senza pensieri." Divertito. "Soddisfatta?" Hiss continuava a toccarle i capelli, ad affondare le sue mani nella lunga chioma di Altea in modo sensuale, sicuro, virile. "Una prova..." disse lui "... mmm... è un capriccio o una trappola? Chissà, mgari iete sadica, oltre che bella, milady..." parlando piano. |
Sorrisi e alzai le spalle.
"Era quella più facile e ovvia, l'ho fatta per prima" ridendo "Ora, quella romantica" sorridendo curiosa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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