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Sorrisi lasciandomi stringere.
"Mi piace questa teoria..." sorridendo divertita e incuriosita. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si, ve ne siamo grati, signore.” Disse Erien, per poi sorridere a Nyoko.
“Il tempo di fondere le pietre che avete portato” spiegò il vecchio “e poi gettarle nella caldaia del pallone.” “Ci vorrà molto?” Chiese il dotto elfo. “Forse qualche ora.” Rispose l'uomo. “Nel frattempo, se volete, gironzolate pure per la torre.” Ridendo. |
“Già...” disse Taddeus a Dacey, fissandola intensamente “... allora vieni qui... avvicinati al tuo principe...” con un cenno della mano.
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Una volta aperta la porta, mi ritrovai in una camera illuminata da una candela, dove c'era un letto con su un uomo addormentato. Col cuore che batteva all'impazzata, mi avvicinai a quel letto per guardare il viso dell'uomo.
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Icarius guardò le spade e poi quella porta.
E comprese di essere arrivato alla fine. O all'inizio. “Demone...” disse “... demone, mi senti?” Gridò contro quella porta. “Chiunque tu sia esci fuori! Sono qui per te! E non credere che uccidermi sia facile! La mia spada non è come tutte queste che mostri a mò di trofeo!” Estrasse ancora la sua spada e la lama si illuminò. Allora cominciò a menare rapidi e forti fendenti, facendo scempio di tutte quelle spade appese. Clio però era pronta ad accoglierlo. |
Mi avvicinai spostandomi sul suo stesso gradino.
" Oh signore...che volere farne di me?" esagerando con l'intonazione per non ridere e facendo un'espressione innocente e inconsapevole . |
La sua voce, la sua voce al di là della porta.
Amor mio... Avrei voluto chiamarlo, avrei voluto dirgli che ero lì, ad aspettarlo. Ma non potevo. Non ero più Clio ormai. Ero il Lupo Bianco. Il rituale stava per cominciare. Mi avvicinai al Cuore, per compiere il consueto saluto rituale. Impugnai le mie armi, e mi diressi al centro della stanza, sul gradino più alto della scalinata. Da lì avrei accolto Icarius, da lì sarei scesa per affrontarlo. Chiusi gli occhi, e sussurrai le parole rituali. Allora una grande luce mi attraversò: la luce del Cuore, insieme al suo potere. La trasformazione ebbe così inizio. La guardiana divenne il Lupo, e Icarius si sarebbe trovato davanti unicamente il Lupo Bianco. Un gigantesco e minaccioso spirito con le sembianze di un feroce Lupo, reso bianco dalla luce intensa del Cuore. Al di là di quell'incanto, c'ero io, con la spada e lo scudo in pugno. Sarei stata lì, eppure celata ai suoi occhi. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...ae33a6edbd.jpg Quando la trasformazione fu completa, la porta si aprì, e Icarius si ritrovò nella stanza del Cuore. "Chi osa entrare in questo sacro luogo?" tuonai, con la voce del Lupo. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...1320a1fe1c.jpg |
“E' una teoria scientifica, cosa credi...” disse Gillen sorridendo a Gwen, accoccolata sul suo petto “... e tu, devo dire, ti presti bene a ciò, sai? Per esempio... hai labbra vermiglie come ciliegie...” accarezzandole con un dito la bocca “... e poi i capelli folti e scuri come i rami di sandalo... e la pelle...” sfiorandole il braccio “... del colore del miele...” fissandola “... vedi? Sei da mangiare...” facendole l'occhiolino.
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Gaynor si avvicinò al letto e potè guardare l'uomo da vicino.
Era Hiss addormentato. |
Taddeus guardò Dacey che con fare teatrale stava a quel curioso gioco.
“Potrei farti tutto ciò che voglio...” disse con un'espressione quasi impassibile “... sono il tuo signore, lo sai... vero?” Avvicinandosi al suo volto e cercando gli occhi di lei con i suoi. |
In quel letto c'era proprio lui, Hiss, il bellissimo viso rischiarato dalla candela. Gli poggiai una mano sul petto e presi a scuoterlo piano per svegliarlo. Volevo disperatamente che aprisse gli occhi, che li aprisse e mi riconoscesse.
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" Proprio tutto?" mordicchiandomi le labbra tenendo un'espressione ingenua mentre lui si avvicinava.
" Altezza allora non mi resta che obbedirvi...ogni vostro desiderio é un ordine" cercando di restare in linea con quel giochetto e non ridere . |
Sorrisi incuriosita a Gillen.
Poi ascoltai le sue parole e seguii i suoi movimenti incantata, fino a ridere appena, intenerita dalle ultime parole. "Che tenero che sei..." dissi piano, tenendo il suo viso fra le mani e lasciando un piccolo bacio vicino le sue labbra morbide "Ti amo tantissimo, lo sai?" sussurrai col mio viso sul suo, sorridendo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La porta si aprì ed apparve la visione, l'incanto.
Il Lupo Bianco. E nel vederlo Icarius quasi indietreggiò. Un attimo alzò la lama della sua spada, puntandola contro il suo avversario. “Di sacro qui non vi è nulla...” disse “... ma solo morte... morte ovunque... e morte chiama morte...” |
Il Tropico Lunare
Ti sbagli Amor mio, qui ogni cosa è sacra... Anche la morte...
Il Lupo però non parlò, limitandosi a ringhiare. Allora caricai, scendendo rapidamente quelle scale con agili balzi, mi ritrovai accanto a lui. E allora attaccai. Lasciai che in quella carica confluissero tutte le emozioni che avevo dentro di me, emozioni così forti da sconvolgermi e che ora diventavano la mia forza. Non avrei ceduto, non avrei indietreggiato, non gli avrei fatto sconti. Quello era il mio posto, quello era il mio destino, dopotutto. Fino alla fine. Fino all'ultimo assalto. Anche se quel duello sarebbe stato sicuramente il più difficile e importante di tutta la mia vita. |
Gaynor cercò disperatamente di svegliare Hiss che ancora addormentato si rigirava tra le lenzuola.
Ma ad un tratto la ragazza udì dei passi dall'esterno. Qualcuno stava per entrare nella stanza. |
“Ti vedo, sai...” disse Taddeus vicinissimo al viso di Dacey “... si... quel tuo sorrisetto nascosto...” annusando il profumo dei suoi capelli “... lo percepisco...” col suo respiro che lambiva la pelle di lei “... potrei ordinarti qualunque cosa... lo sai... e tu dovresti obbedirmi... potrei anche chiederti di danzare per me... ora... solo per me...”
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“Tantissimo...” disse Gillen fissando Gwen “... solo tantissimo? Eh... ed io che credevo di più...” sarcastico.
Un attimo dopo alcuni pipistrelli che svolazzavano attorno all'albero, fuggirono via. “Sembra qualcosa li abbia spaventati...” mormorò Gillen guardandoli andare via “... eppure qui è tutto così tranquillo...” |
Il duello cominciò.
In un attimo Icarius ed il Lupo Bianco si scagliarono l'uno contro l'altro, con rabbia e volontà di dominare. Ma subito Clio, racchiusa in quell'incanto, comprese che l'arma impugnata da Icarius non era come tutte le altre. |
Risi di gusto poggiando la testa sulla sua spalla.
"Che spiritoso..." Mormorai. Improvvisamente, però, i pipistrelli che volavano attorno all'albero sparirono. Guardai Gillen e poi il paesaggio circostante. "E... E se il mostro stesse arrivando?" cercando i suoi occhi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
" Chiedo umilmente perdono signore, spero che non mi puniate per la mia insolenza" sentendo la sua vicinanza tale da farmi battere più forte il cuore in petto.
" Danzare... Oh io temo di non essere portata" dissi e non stavo giocando, " avrei bisogno che qualcuno mi insegnasse ..." sfiorandogli il naso con le labbra. " Però me la cavo in qualcosa d'altro..." scendendo sulle sue labbra, socchiusi gli occhi per assaporarle a pieno, senza timore che qualcuno potesse vederci. Riuscii a lasciarmi andare e a mettere tutta la mia passione in quel singolo bacio. " Non hai capito" giocherellando con le dita tra i suoi capelli, " che hai uno strano effetto su di me...tanto da rendermi difficile resisterti?" |
Avevo vissuto tutto quello molte volte, e ormai conoscevo ogni mossa, ogni sensazione, ogni variante di quel duello ancestrale.
Sentivo il potere travolgermi sempre di più, diventare sempre più forte. Combattere mi era sempre venuto naturale, mi aveva sempre fatto nascere qualcosa dentro, qualcosa di intenso e unico. Sentivo il cuore accelerare, e i muscoli tendersi. Eppure era diverso. Era diverso lo spirito con cui mi approcciavo al duello, ovvio. Ma non era solo quello. Era la spada, la spada era unica. Era diversa da qualunque cosa avessi mai incontrato. Chissà se era la spada che aveva visto in sogno la sacerdotessa. Chissà se era quella dell'oracolo. Comunque fosse, dovevo riuscire ad affrontarla. Mentre lo scontro continuava, senza esclusione di colpi. |
Gillen si guardò intorno.
Su tutto era calato un cupo ed innaturale silenzio. Neanche più il mormorio delle acque del lago si sentiva più. “Gwen...” disse lui “... va a svegliare gli altri... dobbiamo andarcene da qui, ho una brutta sensazione...” |
Tutto intorno a noi era stranamente silenzioso, in maniera innaturale.
Annuii e andai subito a svegliare Selia e Daniel, per poi tornare da Gillen. Anche io avevo una brutta sensazione e se eravamo in due ad averla non potevamo sbagliare Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Taddeus guardò Dacey con occhi carichi di desiderio.
“No, tu hai un irresistibile effetto su di me...” disse, per poi stringerla a sé e baciarla. Baciarla con impeto, ardore e passione. Un attimo dopo si ritrovarono stesi sull'erba a baciarsi più e più volte, sulla bocca, sul viso, sul collo, mentre le mani di lui stringevano il bellissimo e perfetto corpo di lei. |
Lo scontro, terribile, inesorabile, inclemente.
Continuava tra colpi massicci, agili schivate e rapide parate. Icarius non poteva vedere Clio, celata com'era in quell'incanto, ma lei poteva vedere lui. Vedere nei suoi profondi occhi azzurri in cui si era specchiata solo poco tempo prima, in quei momenti di passione. Momenti che le fecero scoprire di essere donna e non solo guerriera. Scoprire che forse non apparteneva al Cuore di Giada, ma a quello di Icarius. E più combattevano, più lei riviveva momenti ed emozioni, attimi e sensazioni. I loro corpi nudi, i baci, i sussurri, e sospiri ed i gemiti. E poi la scoperta dell'Amore e la promessa di una felicità vera. |
Tornai a baciarlo sorridendo, se mi fermavo a pensarci faticavo ancora a credere che tra tutte le donne che avrebbe potuto avere lui avesse scelto me.
Liberi dall'etichetta e dagli sguardi furtivi del Palazzo potemmo davvero lasciarci andare alle nostre emozioni e desideri. Fremetti per come mi baciava, mi stringeva, per la passione che mi stava divorando. Le nostre bocche si cercavano, costantemente, in un gioco di sospiri. Sentivo il vento che mi accarezzava la pelle o forse era il suo respiro che si infrangeva su di me. " Vorrei restare qui per sempre, con te... É un pensiero egoista lo so ma..." accarezzandogli il viso, " ma questo posto mi rende perdutamente felice" con un sorriso sulle labbra, baciandolo ancora. |
Quello scontro era diverso, o forse io ero diversa.
Celata dall'incanto del Lupo, potevo vedere il suo viso, la sua espressione. E mentre il mio corpo rispondeva e ricambiava i suoi attacchi il mio cuore raggiungeva il suo, facendomi rivivere quei momenti intensi e meravigliosi che ci avevano consacrato l'uno all'altra. I suoi occhi colmi di determinazione erano vicinissimi ai miei Così vicini da potermici specchiare. Mentre si avvicinava al mio viso, per poi incatenare le mie labbra. Era una danza sempre più serrata e incalzante, dove ci studiavamo, ogni mossa, ogni movimento poteva essere prezioso. I nostri corpi attorcigliati ormai erano un tutt'uno, così come lo erano i nostri cuori, e quel crescendo di passioni e di emozioni sembrava non dover finire mai. Un colpo, un altro, una schivata e un colpo ancora. Un fendente, una finta, un altro attacco. Le sue labbra su di me, lasciavano incandescenti brividi al loro passaggio, mentre le sue mani mi esploravano, con tutta la delicatezza del mondo. Non riuscivo a pensare, non riuscivo a concentrarmi. Avanti Clio.. Dovevo pensare a combattere, e nient'altro. Eppure ad averlo così vicino era impossibile dimenticare, impossibile tenere lontana la mia mente e il mio cuore da quei momenti unici e speciali, unicamente nostri. |
“Andiamo via da qui...” disse Gillen a Gwen e agli altri due appena svegliatisi.
Ma un attimo dopo la terra cominciò a tremare, a sussultare. Le acque del lago si incresparono e poi un'onda gigantesca si abbatté con violenza sulla sponda, travolgendo i quattro. Allora un sordo boato si diffuse nell'aria e qualcosa di immane e bestiale uscì dal lago. https://sites.google.com/site/pacifi...eatherback.jpg |
“Allora sarà la nostra casa...” disse Taddeus, per poi baciare ancora Dacey, come se fosse una promessa di Amore Eterno “... Dacey... ti voglio... voglio tu sia mia... solo mia...” senza smettere i assaporare le sue labbra.
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Ferro e fuoco.
Il metallo dello scontro, l'ardore della passione. Questo riviveva Clio nel combattere. Questo, seguito a infinite sensazioni ed emozioni. Ed ogni qualvolta i loro corpi entravano in contatto, per una presa, una parata, lei rivedeva ciò che era stato, i loro corpi uniti nell'Amore. Lo scontro continuò a lungo e ad un tratto Icarius sentì le forze venirgli meno. La fatica di aver superato la torre ora si faceva sentire. |
" Sarebbe bello..." cercando invano di restare lucida di fronte a quella inebriante promessa futura.
" Ma io lo sono già, non potrei mai essere di nessun altro" dissi liberando ciò che tenevo celato nel cuore. Ripresi a baciarlo senza limitarmi alle sole labbra, ma scendendo anche sul collo e poi andando a stuzzicargli l'orecchio con la punta della lingua. Strinsi le mani tra i suoi capelli e poi le feci scivolare lungo la sua schiena, lentamente. " Sono tua, sempre" in un intenso scambio di sguardi, restando sdraiata in quel prato, tra le sue braccia che mi stringevano. |
Gillen non ebbe il tempo di finire di parlare, che la Terra tremò.
Il lago si increspò e poi una gigantesca onda ci travolse tutti. Cercai infatti di recuperare il contatto con Gillen, mentre ero ancora sconvolta per lo spaventoso impatto con quell'onda. Ci fu allora un boato e non credetti ai miei occhi. Qualcosa di bestiale e mostruoso uscì dal lago, lasciandomi senza fiato. Scappare? A che sarebbe servito... "Dobbiamo andare via!" urlai e trovando la mano di Gillen. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quello scontro, così unico, così nostro.
Possibile che lo scontro stesso mi sembrasse un atto d'Amore? E lo era, dopotutto, lui combatteva per me, combatteva pensando di salvarmi. E io? Che potevo fare io? Me ne accorsi nel momento in cui compresi che le forze gli venivano meno. Resisti Amor mio... Lo capii in quel momento, e solo allora realizzai che quel duello era all'ultimo sangue. Che non ci sarebbe stato un lieto fine in quella storia. Che in un modo o nell'altro, sarebbe stata la fine. Fu allora che sferrai un altro attacco, impetuoso e letale, mentre il cuore moriva a poco a poco. |
L'onda spinse Gwen contro i cespugli tutt'intorno, finendo poi tra i rovi che lacerarono parte del suo abito.
Tuttavia essendo immortale non si causò alcuna ferita. Anche Selia e Daniel furono travolti dall'onda e come la fata pure loro ne uscirono indenni. Erano però alla mercé dell'orrore emerso dal lago. Si trattava di un terribile mostro che lanciò un urlo che quasi squarciò la terra. Ma poi, come se avesse un compito ben preciso da eseguire, aprì le mostruose ali e volò via. Solo dopo qualche secondo Gwen si accorse di Gillen, che ferito e senza conoscenza giaceva su alcune basse rocce. |
Quei baci, quei gesti audaci, accesero ancor più la passionalità di Taddeus, che ora teneva stretta a sé, quasi immobilizzata, la bella Dacey.
Allora con una mano raggiunse la camicia della ragazza e cominciò a sbottonarla, con i suoi occhi in quelli di lei. Ma all'improvviso i grilli smisero di cantare e nell'aria piombò un innaturale e sinistro silenzio. “Che...” disse il principe guardandosi intorno “... che strana sensazione...” |
Mi persi nei suoi occhi, in quella trepidante attesa con le sue mani che scendevano sul mio petto per liberarlo dalla camicia.
Il mio respiro si stava facendo corto, quasi sospiravo pregustando cioè che sarebbe avvenuto in seguito. Anche io percepii quella strana sensazione dovuta dal totale silenzio. " Forse sarebbe meglio tornare a Palazzo" dissi subito, non mi sarei mai perdonata se gli fosse successo qualcosa mentre era senza scorta a causa mia. " Potresti sempre venirmi a trovare nella mia camera stanotte" con tono invitante mentre mi tiravo su risistemando gli abiti. " Ma ora é davvero il caso di rientrare... Non mi piace questo silenzio, mi mette a disagio e non preannuncia nulla di buono." |
Icarius nell'impeto della lotta finì per inginocchiarsi sotto i colpi del Lupo Bianco, fino a quando Clio menò un colpo formidabile, che avrebbe piegato ogni altro avversario.
Icarius comprese di non avere abbastanza forza per schivarlo e decise di pararlo. Un colpo letale, mortale finì per infrangersi contro la lama luminosa della spada di lui. Qualsiasi altra arma di questo mondo, a quel contatto, si sarebbe spezzata, ma non Damasgrada, che pur di non rompersi volò via, per l'impatto, dalla mano di Clio, rotolando a terra nella sala. Il Lupo Bianco era senza più la spada nel cuore del duello. |
Quel colpo.
Quell'ultimo colpo che avrebbe definitivamente ucciso lui e me. Che avrebbe spento il mio cuore e il mio sorriso per sempre. Tuttavia, con mio sommo stupore, non arrivò a segno. Il colpo trovò la spada, la sua formidabile spada che fece volare via Damasgrada nello scontro. Era vivo, pensai con un tuffo al cuore. Avrei avuto altri attimi con lui, anche se in quel modo molto strano. Ora dovevo comunque pensare al duello. Non potevo arrendermi, non potevo fermarmi. Così, invertii la guardia, portando avanti lo scudo e chiusi il pugno della mano destra. Ero praticamente disarmata, ma avrei combattuto fino alla fine. |
“Si, forse hai ragione...” disse Taddeus aiutando Dacey ad alzarsi “... meglio tornare in città...”
Ma proprio in quel momento videro una gigantesca sagoma attraversare il cielo, velocissima e terrificante, oscurando gli ultimi bagliori del crepuscolo morente. “Un mostro!” Gridò il principe. “Si dirige a Retania!” Pochi istanti dopo l'orrenda creatura alata cominciò a fare scempio della grandiosa capitale.http://vignette4.wikia.nocookie.net/...20140127034831 |
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