Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 06-10-2014 00.39.05

“Beh...” disse Emas a Clio “... tecnicamente ci sarebbe forse ancora un po' di tempo per un'altra cannonata... vi va dunque di rischiare?”
Ma prima che la ragazza o Vivas proferissero una qualche parola di risposta, la nave di Picche, con un po' di fumo che si poteva vedere sul castello di Poppa, con una rapida manovra virò leggermente, fino a puntare la sua Prua contro l'Hydra.
Il suo gigantesco cannone allora alzò la sua bocca verso il vascello pirata, come a volerlo puntare.
“Diamine...” fece Emas “... non mi aspettavo che rispondessero al fuoco così presto...”
“Che facciamo?” Nervosamente Vivas. “Ce la facciamo a lasciare la nave prima che sparino, o ci conviene nasconderci e metterci al riparo qui?”
Emas però rimase piantato a fissare quel cannone, ormai sempre più minaccioso.

Guisgard 06-10-2014 00.47.37

A quelle ultime parole di Altea, Guisgard sgranò gli occhi.
“Un uomo...” disse piano, come assorto a riflettere “... un uomo che con una barca ha lasciato l'isolotto... ecco come hanno fatto a scoprirne l'ubicazione... era una spia...” stringendo il pugno per la rabbia.
Volavano fra la alte nuvole che si erano addensate e che parevano voler annunciare un'imminente tempesta.

Clio 06-10-2014 15.05.37

"Direi che non c'è più tempo, amici miei.." senza distogliere lo sguardo dalla nave di picche.
Puntava su di noi, quell'enorme cannone avrebbe distrutto la mia nave in un sol colpo.
"Andiamocene, forza..." ai due marinai "Un colpo di quel cannone farà saltare tutto in aria, credetemi, l'ho visto abbattere il Gozocuda.. se per sbaglio il cannone non ci prende, ci uccideranno i detriti.. andiamocene, ma senza farci vedere, è meglio che ci credano morti..".

Altea 06-10-2014 15.51.04

Il cielo si stava facendo cupo come il viso di Guisgard.."Una spia? Ma perchè lo pensate?".
Poi ebbi un guizzo improvviso e guardai preoccupata il presunto taddeide.."Un momento..si deve appurare prima di tutto se tutto questo è stato fatto dal Duca Dominus..ricordate alla Sala delle Udienze? Avete fatto un patto..la guerra tra voi due era finita e in cambio voi dovevate cercare il Fiore Azzurro per avere il Trono. E se stessero attaccando l' Isola su ordine di Dominus egli sarebbe venuto meno al patto. Pure voi verreste meno al patto in caso di attacco a una sua nave..ricordate egli vi odia, chi avrebbe interesse a distruggere la vostra Isola altrimenti?Lo scopriremo appena arrivati ma state attento a non attaccare subito."

Guisgard 06-10-2014 15.53.25

Ma Clio non terminò neanche di parlare che un terrificante boato fece sussultare l'aria.
E dopo alcuni secondi una forte esplosione devastò l'Hydra, tanto da farla sobbalzare, scaraventando per terra la ragazza ed i suoi due marinai.
Quel gigantesco cannone era riuscito a centrare in pieno la nave pirata, squarciandone la fiancata sinistra.
“Che il diavolo se li porti...” disse Emas tra i detriti.
“Io...” mormorò Vivas “... io... credo di avere qualcosa in un braccio... forse una scheggia...”
“Non muoverti, arrivo ad aiutarti...” fece Emas “... come state capitano?” Chiese poi a Clio.
Ma a parte qualche livido, anche lei era intera.
E proprio in quel momento i tre udirono delle voci.
Erano dei lamenti e provenivano dalla stiva.

Guisgard 06-10-2014 15.57.15

Quelle parole di Altea sembrarono penetrare fin nell'animo di Guisgard e ad udirle il presunto impostore ebbe come un moto di rabbia.
“Si, lo scopriremo solo una volta tornati all'isolotto...” disse piano.
Ma proprio in quel momento il cielo iniziò a schiarirsi.
Albeggiava.
E con una rapida manovra la Santa Caterina cominciò a scendere fra le nuvole, come ad inabissarsi in un oceano fatto di cupi spettri e sinistri fantasmi.
Così, infatti, erano i pensieri di Guisgard in quel momento.

Clio 06-10-2014 16.08.43

Un boato, un colpo, e fu l'inferno. Venni sbalzata di colpo e finii sul pavimento, ma fortunatamente ero tutta intera.
"Maledetti.." imprecai, alzandomi "Io sto bene..".
Mi fermai un momento, c'era qualcuno nella stiva. Non eravamo soli.
Impugnai la pistola, che usavo così raramente.
"Avete sentito?" mormorai "Emas, tu pensa a lui, dobbiamo andarcene di qui.." mi voltai verso la scala che portava alla stiva.
"Io vado a vedere chi c'è là sotto.." seguendo quelle voci.

Altea 06-10-2014 16.08.43

Un moto di rabbia si leggeva negli occhi di Guisgard, sentivo la sua mano serrarsi forte nella mia e la distolsi e sospirai.
Guardai le nuvole, ormai stava arrivando l' Alba..le nuvole rade erano screziate di bianco, rosso e giallo.
"Dentro di voi vi è rabbia..la rabbia di anni repressa vero? Posso capirvi..Dio saprà valutare e dare il giusto merito..e darvi ciò che vi spetta. Non rabbuiatevi Guisgard, posso fare qualcosa per voi?" dissi sorridendogli..anche se ero leggermente inquieta e non potevo immaginare Dominus potesse aver fatto tanto..ma il fatto di aver visto Matiz mi faceva pensare a Burmid.

Guisgard 06-10-2014 16.22.33

Emas cercò di dissuadere Clio, ma la ragazza era praticamente già corsa verso la stiva.
Da qui proveniva del denso fumo e ovunque c'era odore di polvere.
Giunta nella stiva, la ragazza vide un terribile spettacolo.
C'erano corpi senza vita ovunque, mentre qualche superstite gemeva fra le macerie, ma con ormai poco tempo da vivere.
Erano i suoi uomini, il suo equipaggio.
Clio riconobbe Louis a terra, morto e con una trave conficcata nel petto.
Molti altri erano completamente sfigurati.
“Raga... zza...” disse qualcuno.
Clio si voltò e vide Barbaleone bloccato sotto un grosso barile fracassato.
Ma in quello stesso momento il cannone della nave di Picche puntò nuovamente verso l'Hydra, che ormai imbarcava acqua dalla grossa falla.
Poi, ad un tratto, tra le brume mattutine che andavano dissolvendosi, qualcosa prese forma ed emerse alle spalle della fortezza dell'isolotto.
Qualcosa che, avvistata anche sulla nave di Picche ne bloccò l'imminente attacco verso l'Hydra.
Dalla Santa Caterina allora furono sparate diverse cannonate che si abbatterono violentemente sulla nave di Burmid, facendola oscillare sulle onde.
Fu un attacco rapido, improvviso ed efficace, che annullò ogni tentativo di risposta.
“Cosa facciamo signore?” Chiese uno dei suoi uomini a Burmid.
“Maledetti...” con rabbia il mercenario “... ma non possiamo ingaggiare battaglia con un nemico che se ne sta in cielo... ci sarà un'altra occasione... allontaniamoci... subito!”
E nel vedere la nave di Picche allontanarsi tutti esultarono sull'isolotto.
E non solo.
Anche sulla Santa Caterina festeggiarono.
Ma lo sguardo di Guisgard subito andò sul porto devastato, dando ordine ai suoi di scendere a terra.
Poco dopo il vascello volante atterrò sulla fortezza.

Altea 06-10-2014 16.34.54

Arrivammo sull' isolotto e come immaginavo vidi la nave delle Stelle Nere di Nantos.."Burmid..lo avevo immaginato".
Dalla Santa Caterina partirono delle cannonate e scesi sul ponte, il veliero di Burmid fu attaccato ma non da provocare grandi danni..egli mirava ad una nave pirata.
Ma davanti a noi apparve il porto quasi devastato, mi voltai a cercare Guisgard con lo sguardo..erano stati attaccati..ma il motivo? E chi aveva dato l'ordine?
Scendemmo nella fortezza e rimasi in silenzio, eravamo di nuovo nell' Isola del Duca e aspettai le direttive, ora Guisgard avrebbe saputo cosa fare..ma la gente era festante nel rivederlo e fui contenta per lui.
In quel momento mi feci coraggio e mi avvicinai a lui.."Vi vogliono bene..allora siete nel giusto ricordatevelo Guisgard...pensate a ciò che vi ho detto".

Clio 06-10-2014 16.40.57

Sgranai gli occhi a quello spettacolo.
Erano stati davvero così idioti da nascondersi nella stiva della nave?
Ma non era il momento di rimproverarli.
Una voce familiare mi chiamò.
Barbaleone!
Mi voltai
Cercai di alzare il barile che lo bloccava.
"Sono qui.." prendendogli la mano "Sono qui vecchio mio... resisti..".
Attesi la nuova cannonata, ma non arrivò.
O meglio, sentii il rombo di un cannone, ma era diverso.
Poi tutto cessò, ma non avevo tempo di pensare a questo. Dovevo pensare al mio equipaggio.

Guisgard 06-10-2014 16.49.39

La Santa Caterina atterrò nella fortezza e subito tutta la gente la circondò.
Il boccaporto si aprì e l'equipaggio scese a terra.
Guisgard, Altea e gli altri si ritrovarono così in mezzo a quella gente.
“Ho visto il porto...” disse il presunto Taddeide “... devastato... ci sono molti morti?”
“Si...” annuì uno dei presenti.
“E' colpa vostra!” Avvicinandosi a lui un ragazzo. “Solo colpa vostra! Dove eravate mentre ci attaccavano?”
“Sta zitto, Baris!” Lo riprese uno dei presenti.
“Invece non sto zitto!” Gridò Baris. “Deve capire che è solo colpa sua! Deve comprendere che per il suo egoismo qui ora ci sono solo dei morti!”
“Calmati, ragazzo.” Fissandolo Guisgard.
“Perchè?” Con rabbia Baris. “Perchè la verità vi fa male? Giocate a fare il duca, l'avventuriero, il grande eroe, senza preoccuparvi degli altri! E' colpa vostra e della vostra nave se hanno scoperto l'isolotto!” Era furioso. “Ma rammentatelo... rammentatelo che non siete nessuno... non siete niente... non vi accettano né a Capomazda, né a Sygma... anzi, potete scordarvela Sygma!”



Nel frattempo, nella stiva dell'Hydra, Clio era accanto a Barbaleone bloccato sotto un grosso barile fracassato.
Poi arrivò qualcuno.
Era Emas.
“Capitano...” disse fissando Clio “... ho portato Vivas sul ponte, è ferito... ma la nave di Picche si è ritirata e sono sceso a cercarvi...”
Si guardò intorno è vide solo morte.
“Dobbiamo andarcene, la nave imbarca acqua...” avvicinandosi a Clio “... oh, Cielo...” accorgendosi di Barbaleone sotto il barile.

Altea 06-10-2014 17.00.15

Scendemmo dalla Santa Caterina e Guisgard si sincerò sulla situazione e sulla gente, quando arrivò un ragazzo e iniziò a inveire contro Guisgard..la situazione era tesa ma rimasi perplessa alle ultime parole..Sygma, cosa aveva a che fare Sygma con tutto questo? Guisgard non mirava a Sygma, infatti Dominus disse il patto matrimoniale non aveva valore tra me e il vero erede poichè non vi era più nessuna lotta tra Capomazda e Sygma.
Scossi il capo..forse erano solo fantasie di quel ragazzo..era furioso e mi avvicinai a lui e guardai Guisgard.."E' da preventivare ci siano pure dei ribelli a chi governa..comunque non penso sia colpa del vostro milord. Baris..vi chiamate cosi vero? Abbiamo la sensazione qualcuno abbia trattato per dare informazioni su questa isola per attaccarla..e Guisgard ha interrotto il suo viaggio per tornare a salvarvi..se non fosse intervenuto non vi sarebbe più nulla di voi e tutto ciò che vi circonda..e ditemi quale sarebbe il giusto ideale politico per voi, Baris?" mi incuriosì quella reazione..era strano..avevo idea quel ragazzo fosse d' accordo con chi aveva organizzato questo attacco a sorpresa.

Clio 06-10-2014 17.08.16

Barbaleone non rispondeva.
Mi voltai verso Emas.
"Come, se n'è andata?" abbozzando un sorriso "Meraviglioso.." mi voltai verso Barbaleone "Sentito, canaglia? Adesso ti portiamo fuori di qui.." tornai a guardare Emas.
"Dammi una mano.. bisogna almeno tentare...".
Almeno, pensai, avevano bombardato noi e non la fortezza, quindi Cid doveva essere in salvo.
Mi chiesi se Barbaleone fosse l'unico superstite. Ma attorno a me aleggiava soltanto morte.

Guisgard 06-10-2014 17.15.55

“Ma è ovvio...” disse Baris ad Altea “... ci hanno scoperto per causa sua... perchè per lui viene prima la fama e poi tutto il resto!”
“Adesso direi di piantarla, ragazzo.” Fece Palos.
“E perchè mai?” Sbottò Baris.
“Perchè sembri un gallinaccio che spernacchia!” Esclamò Miseria.
“Lasciatelo stare.” Disse Guisgard. “Piuttosto, andiamo al porto e occupiamoci dei feriti.”
“Si, scappate!” Gridò Baris. “Scappate! Ma non vi laverete la coscienza così facilmente!”
Ammone allora, spazientito, lo preso di peso e lo sollevò.
“Ora mi hai stancato.” Tuonò il gigante.
“Mettilo giù, Ammone.” Ordinò Guisgard. “Venite...” fissando poi i suoi “... andiamo al porto...”
E lasciarono la fortezza.
E quando vi giunsero, trovarono morte e devastazione.
Ma proprio in quel momento una piccola imbarcazione entrò nel porto.



Nello stesso momento, sull'Hydra, Clio ed Emas cercavano di salvare Barbaleone, che per il troppo dolore alle gambe alla fine perse i sensi.
Emas cercò di spostare il barile, ma era troppo pesante.
“Non si muove...” disse ansimando “... occorre aiuto e Vivas e ferito... bisogna andare a cercare qualcuno al porto, capitano...”
Ma proprio in quel momento si udì un rumore.
“Aiutatemi...” gemendo qualcuno “... sono qui... sotto questa trave... credo di avere un piede rotto...” era la voce Taborn.
Emas corse da lui e con l'aiuto di Clio riuscirono a liberarlo.

Altea 06-10-2014 17.29.02

Il ragazzo continuò ad inveire contro Guisgard, egli ci chiamò per andare a vedere la situazione al porto e rimasi vicino a lui quando scoprimmo tutti quei morti e feriti e scossi il capo.."Tutto questo..l'ho già vissuto Guisgard, quando ero sulla Ammiraglia e voi stavate quasi per uccidermi aiutati da un veliero pirata mentre stavamo attaccando l' Isola di Bivar...i morti e feriti erano sia negrieri che innocenti..e fu in quel momento capii di nuovo di odiare Velv. Allora non siete voi in entrambi i casi il colpevole..ma Dominus..non si ferma davanti a nulla per i suoi scopi..ma pure voi eravate cosi..già..e destino volle foste colpiti dalle Stelle Nere di Nantos o mi avreste ucciso..quindi questa guerra deve continuare ancora?" gli misi una mano sulla spalla e mi appoggiai a lui rattristata..pensavo di non vedere più questo scempio "D'altronde..Frate Nicola aveva detto ci sarebbero stati dei morti..per ottenere ciò che desideravate".
Ad un tratto i miei occhi si spostarono verso ciò che restava del porto di attracco e vidi una piccola imbarcazione arrivare e cercai di focalizzarla.

Guisgard 06-10-2014 17.54.12

“Siamo in guerra...” disse Guisgard ad Altea “... una guerra che non si è mai fermata, Altea...” scosse il capo “... Dominus vuol cancellare dalla faccia del ducato tutto ciò che gli è ostile... ma è colpa mia ciò che è accaduto qui oggi... si, occorreva più accortezza da parte mia... con ogni probabilità la spia era in mezzo a noi ed io come un idiota non sono riuscito a capirlo...”
Ma poi qualcuno indicò la piccola imbarcazione che raggiungeva il molo.
Da essa scese un uomo anziano, ma ancora in forze.
Legò la cima fischiettando e poi si avvicinò a loro.
“Ho udito cannonate da lontano...” mormorò “... mi sono forse perso qualcosa?”
“Chi siete voi?” Chiese Palos.
“Io!” Indicando se stesso il nuovo arrivato. “Io, beh... chiamatemi pure Chiò.”
“Che razza di nome è?” Fece Miseria.
“Un uomo come tanti.” Sorridendo Chiò.
“Mai sentito un nome così, in verità.” Mormorò Pepe.
Ma poi Chiò Trasalì.
“Un momento...” fissando Guisgard “... ma... ma voi... voi siete...”
“Mi conoscete?” Guardandolo il presunto Taddeide.
“Ma...” Chiò scoppiò a ridere “... che mi venga un accidente! Ma dico, ragazzo... non mi riconosci?”
“Dovrei?” Incuriosito Guisgard.
Ma poi, ad un tratto, ebbe una folgorazione.
“Ma certo...” sorridendo il presunto impostore “... ma certo... ora rammento... voi siete... quel Chiò!” Rise di gusto. “Come ho fatto a non riconoscervi subito!”
“Beh, eri un bambino... Icarus!” Annuendo Chiò.
“Icarus?” Ripetè Irko.
“Si...” divertito Guisgard “... ma è una lunga storia...”
E abbracciò forte Chiò, il quale dopo si guardò intorno divertito.
http://eriklundegaard.com/media/2/LJ38.jpg

Altea 06-10-2014 18.06.35

Annuii.."Si, lo so siamo in guerra..pensavo fosse finita..ma mi sbagliavo..infatti dovrei conoscere bene Dominus..ma conosco pure voi Guisgard..ho imparato a conoscervi..vi date la colpa? Forse dovevate armare e far si questa isola sapesse difendersi sola..ma mi hanno detto non appartiene a nessuno".
Guardai nuovamente quella imbarcazione e scese un uomo e si avvicinò a noi..era un uomo anziano ma in forze...un susseguirsi di parole per poi scoprire conosceva Guisgard fin da piccolo..Icarus..forse era un soprannome dato.
Vidi il viso del presunto taddeide sorridere e rasserenarsi leggermente sebbene attorno a noi vi era quel segno tangibile desolato di morte e cosi scostai le mie mani dalla spalla di Guisgard, che chiedevano quasi protezione da quello scenario.
Mi avvicinai ai suoi uomini.."Si conoscono..Chiò conosce Guisgard da bambino..forse poi sapremmo più di questa persona e mi sembra un buon uomo..mi ricorda un mio amico pescatore..Sam è il suo nome e vive a Baias".
Poi guardai le persone a terra e mi rivolsi a Irko.."Sarebbe il caso di dare degna sepoltura a queste persone" e mi feci il segno della croce.

Clio 06-10-2014 18.36.08

Annuii.
"Si, andiamo..." Mormorai appena, alzandomi.
Riuscimmo per miracolo a liberare Tiborn.
"Vado a vedere se trovo qualcuno..." Ci sarà pure un medico.
Lasciai così l'Hydra per raggiungere il porto.
Non era solo la mia nave ad essere una tomba, anche il porto era pieno di desolazione e morto.
Sentivo un vuoto incredibile, dovevo concentrarmi sulle cose semplici.
Dovevo trovare qualcuno che salvasse almeno gli ultimi.

Galgan 06-10-2014 23.16.50

Annuii, e spronai Pegaso dietro alle cavalcature di sir Belven e Jone; poi però un improvviso, fosco pensiero mi folgorò la mente, come a frapporsi fra me e la caccia in corso, quindi tornai un istante alla staccionata.
Il mio destriero si impennò, e la mia cupa voce, stavolta uscì con fragore di tuono:

-Ora tornate alle vostre occupazioni, e pentitevi per aver anche solo ascoltato simili menzognere bestemmie.
Che nessuno di voi si frapponga tra noi e la nostra cerca, in nessun modo-

Li indicai tutti;

-O tornerò.
Non importa come, ma Dio mi guiderà sulle vostre tracce, ovunque voi vi rifugiate-

http://templarii.altervista.org/Cava...e_cavallo3.gif
Detto questo, raggiunsi nuovamente i miei compagni, nel proseguimento del viaggio.

Guisgard 07-10-2014 00.10.01

Clio lasciò l'Hydra e tornò al porto.
Anche qui la ragazza vide desolazione e morte.
Ovunque vi era fumo che usciva dai magazzini e da diverse abitazioni, mentre il molo più esterno quasi non esisteva più.
E nel giungere in quell'Averno, Clio vide da lontano alcuni uomini.
Erano i membri dell'equipaggio della Santa Caterina, anch'essi giunti al porto.

Guisgard 07-10-2014 00.17.37

“Si, mi sembra chiaro che Guisgard conosca quell'uomo...” disse Irko ad Altea “... anche se io non ho la più pallida idea di chi possa essere.”
“Comunque lady Altea ha ragione.” Fece Palos. “Iniziamo a raccogliere i cadaveri, prima che comincino a diffondersi infezioni e malattie.”
“Si,buona idea.” Annuì Lainos. “Naturalmente voi siete esentata dal farlo, milady.” Guardando poi Altea. “Decidete voi.”
Così, gli uomini dell'equipaggio cominciarono a raccogliere le povere vittime di quel massacro, mentre alcuni volontari del posto presero a spegnere gli ultimi incendi.
E davanti a quel crudo spettacolo, Yolanda quasi perse i sensi.

Guisgard 07-10-2014 00.24.05

La voce di Galgan risuonò inclemente su quegli uomini che non proferirono parola.
E restarono così, muti, a capo chino, mentre le tre figure a cavallo svanirono lungo il sentiero che conduceva verso il bosco.
Una bassa foschia avvolgeva quella vegetazione, mentre le luci del mattino, avanzando, parevano ricacciare indietro le ombre e le inquietudini della notte da poco trascorsa.
Il bosco, dai tratti primordiali, circondava i tre tra i versi lontani di fiere selvagge e il lento sibilo del vento fra le foglie degli alberi.
“Quegli uomini” disse Belven, rompendo così il silenzio che aveva dominato fra di loro fino a quel momento “sono poco più che ignoranti. Ma tra simili individui ama predicare il nostro nemico. Tra i confusi, gli stolti e gli incolti. Egli possiede la seduzione della parola, la pacatezza nell'esporre e profonde conoscenze delle discipline naturali, che astutamente confonde con la menzogna per trarre in errore chi si ferma ad ascoltarlo. E voi ben avete fatto” fissando Galgan “ad intimorirli ed ammonirli.”
Ma proprio in quel momento, giungendo in una radura irregolare, i tre si ritrovarono davanti ad una piccola abitazione eretta quasi nel ventre del bosco.
E seduto davanti alla porta d'ingresso vi era un uomo anziano.

Clio 07-10-2014 00.36.12

Camminai per un po' guardandomi intorno.
Lo spettacolo era davvero orribile.
D'un tratto vidi qualcuno.
Quello sembrava.. Possibile, Irko?
Mi avvicinavo sempre più.
E poi capii.
Certo, la Santa Caterina era tornata, ecco cosa aveva fatto scappare la nave di picche.
Mi chiesi cosa li avesse riportati indietro, ma non importava.
Li raggiunsi, sperando di trovare un medico.
Ma c'era dell'altro.
Strabuzzai gli occhi per un momento.
Ma quello era..? No, impossibile, i cannoni mi hanno giocato un brutto tiro.
Quando fui vicino a loro, li salutai con un cenno del capo, non avevo sorrisi a disposizione né convenevoli.
"Vi prego, mi serve un dottore.." Scossi la testa "No, non a me, ho due uomini feriti anzi tre, spero.. Gli unici sopravvissuti.." indicando l'Hydra.
Mi avvicinai al capitano e alzai gli occhi su di lui.
Quegli occhi.. Quegli occhi così uguali ai suoi.
Potevo sopportare di vedere quanti avrebbero cambiato espressione una volta rivelato ciò che dovevo dire?
Lui nemmeno immaginava quanto mi avrebbero fatto male.
Presi il mio amato pugnale e glielo porsi.
"È colpa mia.." Con voce lontana "Ho portato io la spia e l'ho scoperto che era troppo tardi..." Cercai di non distogliere lo sguardo.
La mia voce era lontana, distante, quasi non fossi realmente lì.
"Vi direi che mi dispiace, ma non cambia le cose.." Scossi la testa "tutte queste persone.. Io.. È colpa mia, non cerco scuse, sono pronta a prendermi le mie responsabilità.." Sostenni il suo sguardo "Qualunque cosa riteniate giusto.. Vi chiedo solo di provare a salvare i miei uomini superstiti..".

Guisgard 07-10-2014 00.50.22

Clio raggiunse gli uomini della Santa Caterina e poi si avvicinò a Guisgard.
“Ma...” disse Palos “... ho capito bene? E' stata lei a portare qui la spia?”
“Allora è colpa sua.” Intervenne Miseria. “Bisogna dirlo a quelli della fortezza, che invece accusano noi di tutto.”
“Calmi...” zittendoli Guisgard “... continuate a raccogliere i cadaveri piuttosto. Penseremo dopo alla faccenda della spia.” Si voltò verso Clio. “E questo?” Indicando il pugnale. “Cosa significa? Una sorta di pegno per fare ammenda?” Sorrise appena. “Su, rimettetelo via...” prendendolo dalle mani della ragazza e sistemandolo nella cintura di lei “... una bella ragazza che decide di solcare i mari deve pur avere un'arma da usare contro eventuali brutti ceffi.” Guardò poi Ammone. “Vieni con me, vecchio mio.” Tornò con lo sguardo su Clio. “Forza, conduceteci alla vostra nave, dove sono i vostri uomini feriti.”

Clio 07-10-2014 09.50.44

Annuii a Miseria.
"Sì, certo.. Per questo sono qui.." Per poi tornare a guardare il capitano.
Riuscì a strapparmi un leggero sorriso quando mi ridiede il pugnale.
Lanciai un'occhiata alla mia cintura dove erano accomodate la spada e la pistola.
"Vi ringrazio del vostro buon cuore, senza quello in effetti sono indifesa.." Sorrisi appena, divertita.
Ma poi corrucciai la fronte.
"Fare ammenda?" Con gli occhi nei suoi "fare ammenda con un pugnale? Per chi mi avete preso?" Scossi appena la testa senza distogliere lo sguardo "No, ovviamente, avrei dovuto porgervi la spada, ma ricordo di avervi detto quanto questo pugnale fosse importante per me.. Non c'è un modo in cui posso fare ammenda, ma metto la mia vita nelle vostre mani, il capitano ha la responsabilità dei suoi uomini... Miseria ha ragione, gli abitanti devono sapere che la vostra unica colpa è stata fidarvi di noi... Volevo che lo sapeste da me.." Presi un profondo respiro "Beh, avete ragione i morti non scappano, vi farò una descrizione dettagliata della spia, così se lo incontrerete saprete con chi avete a che fare.. venite vi condurrò a ciò che resta della mia nave, non è un bello spettacolo... Non avevo idea che i miei uomini si fossero nascosti nella stiva.. Pensavo fossero scappati con qualche barchetta... Quando abbiamo deciso di bombardare la nave di picche sapevo che ci avrebbero fatto saltare in aria, ma pensavo di rischiare solo la vita mia e dei due pazzi che mi hanno seguito.. È una lunga storia, vi aggiornerò per strada".
Salutai appena le altre persone presenti, con un leggero cenno del capo.
Ma il mio sguardo si posò ancora su quell'uomo.
Gli somigliava davvero un sacco.
Non avevo tempo di indagare oltre, l'avrei fatto più tardi.
Dovevo pensare a Vivas e Barbaleone prima di tutto.
Accompagnai così Ammone e Guisgard all'Hydra, raccontando durante il tragitto quello che era accaduto durante l'assenza della Santa Caterina.

Altea 07-10-2014 15.18.13

Mi guardai attorno e non riuscivo a capire molto quello che stava succedendo..gli uomini davano degna sepoltura ai morti, Guisgard parlava con una donna e altri uomini e all' improvviso vidi Yolanda a terra svenuta.
Sospirai e mi abbassai a guardarla..era veramente priva di sensi, vidi Guisgard che se ne stava andando con la donna e quegli uomini e quindi presi Yolanda per le braccia cercando di trascinarla vicino all' acqua e mi rivolsi verso Guisgard.."Capitano..ovviamente mi arrangio da sola..devo rinsavire Yolanda..poichè siccome è fatta per l' avventura ha pensato bene di svenire ora".
Vidi un secchio e un sorriso malizioso si stampò nel mio volto, mi abbassai sul punto basso del molo e presi dell' acqua salata e la buttai sopra il volto di Yolanda ridendo.."Yolanda..sveglia..o dimostrerai di essere una dama debole, non vorrai mica Guisgard pensi questo di te?".
La vidi leggermente riprendere coscienza e mi sedetti vicino a lei dando le spalle e guardando il mare..cosa vi era oltre? Non avevo mai chiesto dove si trovasse esattamente quella isola.

Guisgard 07-10-2014 16.06.17

Guisgard si voltò a fissare Altea e sorrise.
“In effetti” disse divertito “la nostra damigella” indicando Yolanda “non è fatta per simili spettacoli. Appena si sarà ripresa riaccompagnatela alla fortezza, dove potrà riposare.” Guardò poi Clio, facendole segno di andare verso l'Hydra. “La vostra vita nella mie mani?” Rivolgendosi alla ragazza. “Eh, intrigante. Come quando vi ripescai, per poi condurvi sul mio vascello?” Facendole l'occhiolino. “Ma non credo siate donna da mettere con troppa facilità la propria vita nelle mani di qualcuno. Penseremo dopo alla spia, ora raggiungiamo i feriti.”
Arrivarono così all'Hydra.
Qui subito Ammone spostò il grosso barile fracassato che teneva imprigionato il povero Barbaleone.
Caricarono allora i tre feriti, Vivas, Taborn e lo stesso Barbaleone, su una lancia e tornarono sul molo.
Qui i cadaveri erano stati tutti raccolti ed anche Yolanda si era ripresa.
“Oh...” mormorò “... credo di sentirmi male...” e corse via a dare di stomaco.
Gli altri lavorarono sodo per spegnere gli ultimi incendi e portare poi i pochi feriti nel borgo per le cure.

Altea 07-10-2014 16.20.14

Yolanda si riprese, potevo portarla alla fortezza come chiesto da Guisgard ma non fu così...la morte aveva raggiunto pure il molo e la povera damigella si sentì nuovamente male...andai a soccorrerla di nuovo.
Ad un tratto vidi arrivare una lancia con Ammone e vi era pure Guisgard con la donna vista prima..dentro vi erano dei feriti.
"Yolanda..per favore..smettila..avanti fatti portare sulla nave..io voglio rimanere vicino a Guisgard..non stare dietro a te..d' altronde per te una delle due era di troppo..quindi non penso hai bisogno di me".
Mi voltai e raggiunsi la lancia..corrucciai la fronte "Sono stati feriti da Burmid e la sua nave?" chiesi a Guisgard "Come vedete i vostri uomini e altri hanno riunito le vittime..spero questi uomini non siano feriti seriamente".

Clio 07-10-2014 16.28.54

Sorrisi appena. Possibile che non fosse furioso con me?
"No, quella volta non vi ho chiesto di salvarmi.. e se non sbaglio ci avete tenuto a sottolineare che avevo pagato la mia salvezza col bottino dell'Hydra.." alzai le spalle, guardando lontano "Stavolta è diverso.." scossi la testa "Tutta questa gente, il mio equipaggio, sono morti per colpa mia.. non posso fare finta di niente.." mormorai.
Ma avevamo altro a cui pensare.
Ammone riuscì a liberare Barbaleone, e insieme agli altri tornammo sul molo.
Non erano moribondi, in fin dei conti.
Ma tutti gli altri?
"Non credo che riusciremo a riparare l'Hydra, stavolta.." dissi ai miei uomini sulla lancia "Dovremo pensare anche ai corpi che ci sono lì dentro.." osservando la pila di cadaveri sul molo.

Guisgard 07-10-2014 16.50.00

La lancia arrivò sul molo e subito alcuni uomini corsero ad aiutare Guisgard, Clio, Ammone ed Emas con i tre feriti.
“E la vostra vita” disse il capitano a Clio “vale così poco? Un bottino di una nave?” Sorrise appena. “Non avete molta considerazione di voi.” Guardò poi gli altri. “Portate questi feriti dal dottor Adagn.”
In quel momento arrivò Altea.
“Non sono feriti, gravi, ma seri.” Spiegò Guisgard alla donna. “Ma nella nave ci sono molti cadaveri. Lainos!” Chiamò.
“Eccomi, Guisgard.”
“Forma dei volontari...” fissandolo Guisgard “... ci sono altri cadaveri nella nave pirata...” si voltò poi verso Irko “... va anche tu con loro e accertati riguardo l'entità dei danni subiti da quel vascello.”
“Certo.” Annuì il Rosso.
Il lavoro continuò per buona parte del giorno e alla fine Guisgard invitò tutti loro a bere qualcosa.
Raggiunsero un'osteria nel borgo, scampata al bombardamento, dove si sedettero per mangiare e bere dopo quel duro lavoro.
Con loro vi era anche Chiò.
Anche se l'umore di tutti non era dei migliori.

Altea 07-10-2014 17.00.48

"Allora si rimetteranno presto..almeno loro" dissi a Guisgard ma rimasi perplessa quando egli parlò di una nave pirata..ricordai quel marinaio disse alla presunta spia lo aveva visto proprio venire da una nave pirata..ma se fosse stato cosi la colpa era sua..non si poteva estenderla a tutto l'equipaggio..la colpa di uno non era di tutti.
Alla fine ci dirigemmo verso una osteria e vi era pure quell' uomo, Chiò..e mi avvicinai a Guisgard sorridendogli.."Icarus, allora fin da piccolo sognavate di volare? Verso mete sconosciute o chissà dove..magari un giorno lo scoprirò".
Entrammo nella osteria, l' aria era tesa per i fatti avvenuti e mi rivolsi all' uomo "Da dove venite? So è scortesia chiedervelo ma sembra conosciate molto bene Guisgard"...ovviamente era un modo per sollevare l' atmosfera.

Clio 07-10-2014 17.17.41

Alzai gli occhi al cielo.
"Sono parole vostre, non mie.. se non sbaglio vi avevo detto che sarei stata sempre in debito con voi... siete stato voi a dire che avevo pagato la mia salvezza.. credevo foste il tipo d'uomo che dice sempre quello che pensa.." con un leggero sorriso.
La giornata fu difficile, naturalmente.
Ma non potei rifiutare l'invito del capitano all'osteria.
Ero distrutta, fisicamente e mentalmente.
Annegare nel vino sembrava la cosa migliore da fare.
Quando entrai, gli altri erano già tutti seduti.
Presi posto accanto a Vivas.
C'erano tutti gli uomini che erano sul molo, e anche una bella dama che avevo visto vicino a Yolanda.
Si rivolse all'uomo che avevo visto poco prima sulla spiaggia.
Sembrava davvero lui.
Possibile?
Se solo ricordassi il suo nome.
"Ho come l'impressione di avervi già visto.." scrutando l'uomo. Magari mi avrebbe chiarito lui le idee.
Anche se era impossibile che mi riconoscesse, erano passati secoli.

Guisgard 07-10-2014 18.43.33

Chiò, a quelle parole di Altea rise forte.
“Già, Icarus che vola nel cielo...” disse divertito “... ma poi attento a non cascare!”
“Divertente...” scuotendo il capo Guisgard, per poi sorseggiare del vino dolce.
“Io vengo da Suessione, mia cara.” Chiò ad Altea. “E si, possiamo dire che conosco questo ragazzo sin da piccolo.” Indicando Guisgard. “Ora vedo che è diventato un pezzo grosso. Comanda addirittura degli uomini.”
“Si, tanto grosso” sarcastico Guisgard “che mi usano come bersaglio.”
“Chi?” Guardandolo Chiò.
“Gli scagnozzi del duca.” Rispose il presunto impostore.
Poi Clio rivolse la parola proprio a Chiò.
“Davvero?” Fissandola. “Beh, ho viaggiato per un bel po' e sono stato in diversi posti. E in effetti guardandovi noto che avete un che di familiare... anche se, in verità, non ho mai frequentato filibustieri...”
“Oh, ma la nostra capitana” intervenne Yolanda “non sarà stata sempre un pirata immagino.” Sorridendo.
“Concordo.” Fece Pepe. “E direi di brindare a queste tre bellezze...” riferendosi ad Altea, a Clio e a Yolanda “... di sicuro le cose più belle rimaste su questo sperduto isolotto...”
Tutti brindarono.
Ma proprio in quel momento arrivò Baris.

Altea 07-10-2014 18.50.37

L'atmosfera si era rasserenata, vi fu uno scambio di battute divertenti tra Chiò e Guisgard e guardavo il presunto taddeide, il suo volto rasserenato era ancora più bello.
Poi Pepe brindò a noi e lo sguardo si rivolse verso la donna..sembrava Yolanda la conoscesse..una donna pirata capitano..era favoloso..guardandola alzai al calice per brindare con lei.
Ma nella osteria entrò Baris e trasalii e dissi a Guisgard a bassa voce.."Guisgard, guardate chi è entrato..Baris..tenetevi pronto, inizierà a scagliarsi contro voi..non vi sembra strano tutto ciò?".

Ad un tratto vidi un volto davanti a me, era la vecchia megera del sogno.
Ella rideva compiaciuta, vicino vi era Dominus ma sembrava preoccupato.
Lei mi guardò.."Altea, ti ho fatto un sortilegio" e rise senza denti "appena venuta al mondo, ricordi il sogno? Il patto matrimoniale, ebbene la tua colpa è..di esserti innamorata di lui..questo consisteva..perchè non venisse a compiersi quel patto..vai..ti comanderò io..ma mettiti su la corona..Granduchessa senza trono" e rise con Dominus.

Mi alzai dal tavolo e guardai tutti.."Non mi sento bene...scusate" uscii, che mi stava succedendo..era come se i miei gesti fossero non miei ma guidati.
Salii sulla Santa Caterina e entrai in camera, aprii il cofanetto e misi sulla testa la corona.

"La risata roca e spaventevole..di nuovo lei.."Bene..magari ti troverà qualche ammiraglio a Baias e riavremo la corona..malediranno tutti l' Amore tuo per Guisgard".

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Uscii dal veliero volante e presa da qualcosa di strano raggiunsi un piccolo promontorio alto, sembrava quello dove sparì Costanza..barcollai e senza capire nulla caddi nella acqua..l' acqua era fonda, non avevo la forza di rialzarmi dall' acqua e mi sentivo sprofondare e vidi la megera.

Rideva compiaciuta..."Ecco che ti ha portato seguire il tuo Amato..la tua Morte..ma sapeva avrebbe avuto tutto questo".

Persi i sensi per cadere nel profondo fondale...il Destino si era compiuto.

Clio 07-10-2014 19.05.51

Non sentii quello che dicavano.
Non sentii le risate che accompagnavano il levarsi dei bicchieri.
No, sentii solo quel nome.
Icarus...
Icarus..
Non me l'ero immaginata.
L'aveva detto davvero.
Mi mancó l'aria.
Incontrai gli occhi del capitano, e mi chiesi se potesse leggermi nell'anima dall'intensità del mio sguardo.
Ero furiosa.
E terrorizzata.
E felice.
Ma poi di nuovo furiosa.
Perché non mi aveva detto niente?
Allora non ero impazzita.
Perché trattarmi come un'estranea?
Mi alzai, prendendo il mio boccale.
Non potevo star lì, non davanti a quegli occhi.
Li fissi ancora per un lungo istante, uno sguardo intenso, colmo di emozioni contrastanti e di parole non dette.
"Ho bisogno di un po' d'aria.." Annunciai con voce lontana, distante "Scusate.." Borbottai.
Staccai finalmente gli occhi dai suoi e uscii dall'osteria mentre un uomo entrava.
Ma io nemmeno lo guardai.
Volevo solamente tornare a respirare.

Galgan 07-10-2014 23.03.52

Contraccambiai lo sguardo di sir Belven, perché invero i suoi pensieri mi erano tutt'altro che alieni; sovente, chi coltiva l'eresia, lo fa tra gli animi semplici, tra gli intellettualmente deboli, tra coloro che, essendo deboli, ma al contempo avidi ed ingrati, si fanno assoluta dimenticanza di quello che è il Divino Amore.........Se una mente, pur nella sua semplicità, naviga sicura tra i venti della Fede, non esistono sedicenti dotti in grado di portarla sulla via della perdizione.
Ma quella era la realtà, e probabilmente, avrei incontrato altre persone che avrebbero bestemmiato, mascherando la loro blasfemia con falsa ingenuità ed innocenza, e forse era proprio per questo, che la nostra caccia era così importante.
In vista della casa tra i boschi, soffermai lo sguardo sull'anziano, quindi, avvicinandomi a sir Belven, gli sussurrai:

-Con vostra licenza, questa volta lascerei parlare voi.
Ovviamente, però, sono subito alla vostra destra, qualunque cosa dovesse succedere; perché ormai mi è dato di vedere che, in questo viaggio, nulla è quel che sembra-

E nel dir questo, accarezzai l'elsa della spada.

Guisgard 09-10-2014 18.31.53

Clio uscì fuori dall'osteria.
Il cielo andava ad imbrunirsi ed il crepuscolo, silenzioso e malinconico, scendeva piano su ogni cosa, lasciando ovunque una velata nostalgia.
Ad un tratto la ragazza fu raggiunta da Emas.
“Capitano...” disse il marinaio “... tutto bene? Siete uscita all'improvviso...”
Ma qualche istante dopo qualcun altro uscì dall'osteria.
“Una serata incantevole e surreale...” fissando il mare Guisgard “... affascinante, vero? Talvolta sembra che anche il cielo ed il mare partecipino agli stati d'animo degli uomini... alle loro speranze, ai loro desideri, ai loro sogni... e forse anche alle loro paure...” guardò Clio “... vorrei proporvi una questione, milady...”

Guisgard 09-10-2014 18.33.34

Altea riaprì gli occhi lentamente.
Al principio era tutto buio, poi attorno a lei divenne penombra e finalmente immagini sfocate cominciarono a prendere forma.
Era in un comodo ed alto letto, con coperte di seta.
Accanto a lei, su un comodino intarsiato, brillava un lume di porcellana.
Ad un tratto la porta si aprì ed una donna entrò nella stanza.

Guisgard 09-10-2014 18.44.50

Belven annuì a quelle parole di Galgan, per poi avanzare verso la casa, davanti alla quale sedeva quell'anziano uomo.
“Salute a voi, messere...” disse il cavaliere a quello “... potete indicarci dove poter trovare messere Le Clear il notaio?”
“Chi chiede di lui?” Domandò l'anziano.
“Siamo cavalieri di Sua Grazia il vescovo.” Rispose Elven.
“Il notaio” spiegò l'uomo “ormai non esercita più e dunque, immaginando la vostra visita legata a qualche registrazione di terre destinata al Clero, non credo possa essere utile ai bisogni di Sua Grazia.”
“Sappiamo” fece Belven “che ultimamente il notaio ha curato gli interessi di un uomo. Uno straniero giunto in queste terre per acquistare una proprietà.”
“Voi come lo sapete?” Fissandoli l'anziano.


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