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Quelle carezze proibite, quella bocca che mi faceva impazzire.
Andai fuori di testa, e mi lasciai completamente andare. Sarà stato l'alcool o piuttosto tutta l'eccitazione accumulata e frustrata durante il giorno, ma non capii più niente. Ritrassi il piede dal volto e dal corpo di Aegos, per darmi lo slancio e finire sopra di lui, a cavalcioni, fissandolo negli occhi. Uno sguardo intenso, appassionato, intrigante, forte. Uno guardo che diceva molto, forse tutto. Allora lo baciai, con foga, passione sfogando tutta la frustrazione di quel giorno. Un bacio intenso e caldo, lascivo e voglioso, mentre il mio corpo si strusciava contro il suo, le mie gambe gli cingevano la vita, e le mie mani lo accarezzavano dovunque. |
"Oh ma ti prego! Sei seria?" mi lamentai.
"È solo un pazzo psicotico maniaco omicida, che semina terrore in una cittadina tranquilla che non ha mai fatto nulla di male a nessuno, in tanti anni" aggiunsi. Intanto, il disegno prendeva forma, la matita scorreva placidamente sul foglio, ma con un'intenzione ben precisa, formando poco a poco il viso di Elv, gli zigomi alti, gli occhi scuri, brillanti e profondi, le labbra come dipinte dal più abile degli artisti e i capelli neri e lunghi.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...30f7c82442.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai la costumista.. Quindi poteva aver visto il carnefice e se fosse stato cosi egli viveva da queste parti? La polizia e Swan avrebbero indagato "Ma perché era così terrificante?" chiesi alla donna.
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“Sarà...” disse scettica la zia a Gwen “... io invece credo che qualcosa di misterioso ci sia dietro questa storia...”
Ad un tratto le due donne sentirono passare veloce l'auto dello sceriffo con le sirene a tutta forza. Intanto, nella campagna, alla magione tutti erano ben chiusi dentro. “Perchè...” la costumista spaventata ad Altea “... perchè era una figura goffa, sgraziata... quel cappuccio ne copriva la testa ed il mantello avvolgeva il suo corpo... non... non sembrava neanche essere un uomo...” “Cosa?” Colette. “Che significa?” “Che la figura incappucciata” fissandola la costumista “non mi è sembrata essere umana...” |
Un bacio appassionato, caldo, piena di foga e slancio incatenò Destresya alla sua guardia del corpo.
E più si baciavano, più lui la stringeva, con lei che si strusciava sul corpo di Aegos con sempre più eccitazione. Ormai era mattina e dopo aver bussato entrato Stewart portando la colazione alla padrona, ovviamente sorprendendo i due in quella calda situazione. |
"Bah..." commentai scettica.
Poi, sentimmo la sirena della macchina di Swan forte in strada. Allora subito mi affacciai per capire cosa stesse accadendo e in che direzione stessero andando. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ad ascoltare la costumista pensai al Hominiculus ma non volevo diventare superstiziosa pure io..."E da cosa lo hai capito? Forse era solo un uomo deforme, vi era qualche particolare che te lo faceva pensare?".
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Gwen si affacciò e vide l'auto dello sceriffo correre via veloce, per poi sparire verso la campagna.
"Sarà accaduto qualcosa..." disse la zia "... di nuovo..." con tono cupo. Intanto, alla magione, tutti attendevano l'arrivo dello sceriffo. "Io non so..." la costumista ad Altea "... era... era agile e veoce... più di un uomo... se fosse stato deforme non avrebbe potuto avere una simile mobilità..." Ad un tratto udirono la sirena dell'auto dello sceriffo arrivare veloce. |
Sospirai e scossi la testa, mentre tornavo al mio disegno.
"Immagino lo sapremo a breve... Ormai non sappiamo più cosa aspettarci, ogni secondo che passa..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen tornò mesta al suo disegno, mentre l'ombra di altre paure pareva minacciare la loro cittadina.
Cominciarono ad arrivare i clienti nella bottega e fra loro, verso metà mattinata, ci fu anche un giovane dai capelli scuri e lunghi, dal volto familiare a Gwen. Era Elv che cominciò a camminare fra gi scaffali e le mensole. |
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