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Maday si voltò di scatto verso Altea.
"Oh nulla, milady..." disse allontanandosi dalla finestra "... guardavo la campagna cercando di capire come si sia mosso l'assassino..." |
"Mi chiedo cosa trasportasse, per pesare così tanto... Bestiame,forse?" ipotizzai "Anche se non ne vedo il nesso... E poi, un mezzo apparentemente così pesante non può sparire nel nulla e non lasciare più tracce... Quasi mi sento di dare credito alla sparizione con le lucine colorate..." dissi sarcasticamente.
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"E lo vedere da qui? Perché pensate l'assassino possa essere di queste parti? La campagna e la brughiera sono così vaste, magari proveniva dalla città" ma io osservavo il viandante.
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"La cosa che dobbiamo evitare" disse Elv a Gwen "è perderci dietro le superstizioni che da sempre avvolgono i misfatti intorno ai Dantorville... c'è sempre una spiegazione..." guardando il terreno con quelle misteriose tracce "... anche se ora non so quale diavolo possa essere..."
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"Spesso" disse Maday ad Altea "osservare e studiare lo scenario in cui avvengono le cose può nascondere molte sorprese, milady..." mentre il viandante continuava a camminare nel cortile, fino ad andare via.
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"Lo so, lo so..." ripetei, con tono sornione.
"Beh, magari abbiamo solo bisogno di altri elementi e poi potremo definire un quadro più preciso, dopotutto le indagini non finiscono in un attimo, giusto?" sorridendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi chiesi come mai il viandante fosse andato nel cortile, invece di fare le sue orazioni come aveva detto. Poi sparì e annuii a Maday "Allora osservate bene il territorio circostante".
Non era ancora notte e quindi uscii, presi la carrozza e mi diressi da padre Tommaso. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
"Già, verissimo." Disse Elv a Gwen.
Restarono ancora in quel punto della campagna, ma non trovarono altre tracce del misterioso carro apparentemente sparito nel nulla. "Direi di sospendere per adesso altre ricerche..." disse lui "... riprenderemo domani... meglio tornare al castello, tra poco il Sole tramonterà..." |
Altea con la sua carrozza lasciò il castello e raggiunse la chiesa del paese, dove si trovava Don Tommaso.
Il chierico era impegnato a sistemare alcuni Ceri nelle navate. |
Restammo ancora un po' lì, ma non trovando nulla Elv decise di sospendere e riprendere il giorno seguente.
"Sì, meglio ritornare qui a mente fresca" concordai. L'idea di essere ancora a contatto con Lord Ghin non mi ispirava per niente, ma era per lavoro e dovevo adeguarmi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Avevo bisogno di tranquillità, entrai in chiesa e trovai don Tommaso alle prese coi ceri "Buongiorno padre" sorridendo "Di nuovo un mio parente è morto" facendo il segno della croce "E sempre in circostanze misterose".
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Gwen ed Elv presero la via verso il castello.
"Forse dovremmo parlare ai 2 scienziati delle cose che abbiamo scoperto..." disse "... che ne pensi?" |
"Si, ho sentito..." disse Don Tommaso ad Altea "... voi cosa sapete della morte del duca, milady?"
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"Avete presente i due scienziati che avete incontrato? Ipotizzano sia stato colpito alle spalle e decapitato con una spada incandescente che ha bruciato la pelle, ecco perché non vi è traccia di sangue. Io lo trovo assurdo. A proposito, ho ospitato un viandante pellegrino che è arrivato dal Monte San Michele, non toglie mai il cappuccio per un voto fatto e non vuole dire il nome. Un giorno ve lo farò conoscere, ha dei modi di fare di un nobile".
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Ascoltai la sua domanda.
"Non saprei... Mi sembrano ancora un po' dubbi e magari non gli piacerebbe sapere che qualcun altro sta indagando, vi pare?" chiesi a mia volta. "Insomma, temo ripercussioni da parte loro verso di noi..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, immagino sia importante ricostruire la dinamica con la quale il duca Henz è stato ucciso, milady..." disse Don Tommaso ad Altea "... magari quei 2 scienziati riusciranno a scoprire la verità... dobbiamo confidare nel Cielo." Fissandola. "Un pellegrino dai modi nobili? Capita spesso che qualche cavaliere o aristocratico ad un certo punto senta il bisogno di rinnegare il mondo ed abbracciare una vita più contemplativa, milady..."
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"Degli uomini di scienza" disse Elv a Gen "non dovrebbero comportarsi così... diamogli fiducia, magari ci stupiranno." Fissandola.
Intanto erano giunti al castello. Il tramonto era ormai giunto e nell'imbrunire cominciavano ad animarsi le prime ombre della notte, dai tratti e dalle fattezze misteriose e sinistre. Come se sulla terra dei Dantorville cupi fantasmi si stessero risvegliando da un sonno secolare. |
Non ero convinta, ma se lui diceva così...
"Siete voi il capo, prendete voi le decisioni, no?" commentai, con un sorriso sornione. Intanto, un cupo crepuscolo ammantava la dimora, portando con sè inquietudini, fantasmi e paure ancestrali mai veramente sopite. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv rise.
"Si, ma mi interessa anche il parere della mia assistente." Disse divertito a Gwen. Intanto erano arrivati al castello. Uno dei servitori li condusse da Ghin, affinchè lui decidesse come alloggiarli. I 2 ragazzi lo trovarono seduto a bere. "Cosa volete?" Chiese alquanto sbronzo. |
"Ma non mi dite..." commentai, sempre con lo stesso sorriso sornione.
Arrivammo al palazzo e dovevamo teoricamente chiedere a Lord Ghin Come ci saremmo sistemati per la notte, peccato che fosse ubriaco e non siate i come sarebbero andate le cose... "Ecco, noi... Noi volevamo sapere quale sarà la nostra sistemazione per la notte, signore..." mormorai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ghin lanciò un'occhiata lasciva e volgare a Gwen, come se la stesse spogliando con gli occhi.
"Ma certo..." disse ridendo con lussuria "... certo... Cafon!" Urlò ad uno dei suoi servi. "Accompagnali in una delle stanze per gli ospiti..." guardò i 2 giovani "... dormirete insieme?" Con tono infimo. |
Mi lanciò un'occhiata volgare e rivoltante, peggiorata dalla sua ebbrezza.
Chiamò il suo servitore per assegnarci delle stanze. "Oh no, Milord" risposi subito, sperando di non arrossire, quando mi chiese se avremmo dormito insieme. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene..." disse con un ghigno Ghin a Gwen "... bene... non mi piacciono le sgualdrine nel mio castello..." ridendo forte.
Le lanciò un'altra occhiata indegna e poi Cafon li accompagnò alle loro camere. Erano entrambe sullo stesso corridoio. |
Raggelai, decisamente, al contrario delle mie guance che avvamparono divenendo più rosse dei miei capelli, mentre mi sentivo letteralmente sprofondare.
Camminai in silenzio come uno zombie fino alla mia camera, accanto a quella di Elv. "Buonanotte" dissi sbrigativa, mentre aprivo la porta della mia stanza per chiudermici dentro fino al mattino. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Abbiamo ancora da cenare." Disse divertito Elv a Gwen. "Vuoi andare a letto con lo stmaco vuoto?" Facendole l'occhiolino.
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Mi voltai appena.
"Non credo di avere molta fame..." mormorai solo, sentendo lo stomaco chiuso, praticamente accartocciato su se stesso. La figura di Lord Ghin e le sue scenate mi mettevano una soggezione ed una vergogna addosso che mai mi sarei augurata di provare in vita mia e non sapevo come gestire queste orribili sensazioni dentro di me. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Va bene..." disse Elv a Gwen "... io invece credo che mangerò qualcosa... i colpi di scena di oggi mi hanno fiaccato e ho bisogno di mettere qualcosa sotto i denti... ti auguro una buonananotte allora... a domani." Ed andò via.
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Annuii appena mentre lo osservavo andare via.
Entrai allora in camera, intenzionata a passarci più tempo possibile esclusi i momenti in cui lavoravamo, se ciò fosse servito ad evitare la presenza di Lord Ghin. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Isy, la più grande delle sorelle, era una donna con te, anche raffinata, che ben sapeva unire l'antica arte della seduzione con la più moderna e borghese virtù della diplomazia, adottando spesso anche modi e comportamenti falsi, ingannevoli e machiavellici, tutyi volti ad ottenere lo scopo che si era prefissata.
Era un vago tramonto settembrino, con la luce purpurea del Sole dormiente che tingeva cangiante i tetti delle casupole e le alte cime degli alberi. Nella contrada vi era una sola locanda e sicuramente lì alloggiavano i cavalieri partecipanti al torneo. |
Gwen restò così da sola nella sua camera, mentre il tramonto tingeva dai vetri della finestra le pareti chiare della stanza.
Era questa un comodo e non troppo ampio alloggio, con un letto attorniato da 2 comodini, un armadio abbastanza spazioso ed una bassa mensola alla parete, su cui erano adagiati alcuni libri impolverati, segno che i pochi ospiti della stanza non avevano certo perso il loto tempo leggendo. |
Le pareti bianche della stanza vennero infuocate dalle tinte del tramonto.
Io mi guardai un po' attorno, la stanza era comoda, non troppo grande, ma c'era l'indispensabile. C'era anche una libreria, i volumi erano impolverati, ma mi incuriosirono lo stesso, così mi avvicinai per osservarli. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen si avvicinò alla mensola con i libri, scoprendo che in tutto erano 5.
Uno trattava dei fenomeni celesti, un altro, molto antico ed in pessime condizioni, riguardava tradizioni e leggende locali, mentre il terzo parlava dei metodi migliori da usare durante la caccia. Gli altri 2 libri invece riguardavano rispettivamente la cucina del posto ed i vini di quelle terre. |
Erano cinque libri, ognuno su un tema diverso.
Decisi di prendere quello sulle legende locali, sperando di trovare qualcosa sulle morti dei duchi, magari in questo libro avrei trovato il dettaglio che mancava alle nostre indagini. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Intravidi presto la locanda, dove sicuramente erano alloggiati i cavalieri.
Ero ansiosa di portare a termine il compito che mi aveva affidato il mio signore. Entrai, sfoderando un sorriso e mi diressi al bancone. |
Gwen scelse è uno di quei libri e cominciò a sfogliarlo.
In verità, essendo molto antico, sembrava non trattare delle diverse morti dei vari duchi di Dantorville, accadute negli ultimi secoli, però elencava varie superstizioni locali. Quella a cui il libro sembrava dare più spazio riguardava la cupa leggenda del Boia Incappucciato. |
Isy entrò nella locanda, attirando subito gli sguardi dei vari cavalieri e scudieri presenti.
Il locanduere al bancone era un uomo grosso e grasso, dal camice sporco e dal viso unto di sudore. |
Pareva che la stesura del romanzo risalisse a ben prima che le morti iniziassero, ma si parlava del Boia Incappucciato e sentii di essere comunque sulla strada giusta.
Così, mi misi comoda ed iniziai a leggere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen cominciando a leggere scoprì che la leggenda di saliva a molti secoli fa, quando quelle terre erano state usurpate da un bieco barone che secondo molti aveva venduto l'anima al diavolo per governare quei luoghi.
Per ottenere il potere sottomise il popolo e minacciò di morte il vescovo. Il religioso non di piegò alla cattiveria del barone e questi lo condannò a morte. Tuttavia nessuno osò presentarsi come carnefice ed allora il barone promise il sangue dei suoi discendenti, ossia di tutti coloro che avrebbero occupato il suo seggio, a chiunque si fisse presentato per fungere da boia. Secondo la leggenda il solo ad accettare un simile incarico fu un forestiero, animato da un odio viscerale contro la Chiesa dopo che suo fratello era stato giustiziato per sodomia. Ma il mattino dell'esecuzione, prima che il boia decapitasse il vescovo, alcuni uomini armati, capitanati dal duca dei Taddei e da quello dei Dantorville giunsero e sconfissero il barone, uccidendolo e liberando il vescovo. Il boia scappò nella brughiera e prima che fosse raggiunto si impiccò ad un albero. Si dice che non riuscendo ad impiccarsi da solo venne il diavolo stesso ad aiutarlo, girandolo per i piedi, cosa questa che causò la decapitazione del perfido ed eretico boia. |
Iniziai a leggere quella storia, che sembrava davvero in tutto e per tutto un orribile romanzo del terrore.
Non mi fu difficile, in quel frangente, credere che fosse semplice per gli abitanti della contrada prestare attenzione alle leggende. Intere generazioni si erano tramandate di persona in persona questa storia, quindi sradicare le superstizioni sarebbe stato molto più difficile del previsto. Mi chiedevo cosa Messer Elv avrebbe pensato di questa cosa, anche se probabilmente avrebbe ritenuto che fosse solo una storia per spaventare i ragazzini, ma le persone ci credevano e non potevamo ignorarla. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Un cavaliere od aristocratico" perplessa "Non saprei, non si mostra in viso e ha detto di essere un povero mendicante.. Probabilmente il voto fatto deve essere molto importante. Sospirando e accordandomi col prete per i riti funebri per il povero Henz. Ormai si stava facendo buio e dissi al prete se poteva raggiungermi l'indomani al castello.
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