Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Nei cieli di Evangelia (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2396)

Lady Gaynor 04-12-2015 18.18.16

"Si, proprio quel generale... vedo che stai raddrizzando il tiro..." Seguii Goz nel suo ufficio. Presi il telefono che mi porgeva e digitai il solito numero. "Qui Rosa Nera, passatemi il generale" dissi alla voce che rispose. "Generale? La copertura è saltata, non ho molto tempo ora perché siamo sotto l'assalto dei Valchiria, ma più tardi vi aggiornerò su tutto. Ora bisogna che spieghiate voi chi sono al Capitano Goz, non si fida di me..." e tesi la cornetta a Goz.

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Dacey Starklan 04-12-2015 18.21.49

Era nervoso, esattamente come lo ero io. Ero certa di poter rispondere a ogni loro domanda ma sapevo anche di essere cambiata. Gli orrori della guerra e il dover fingermi un'altra mi avevano cambiata. Mi avevano resa indifferente alle faccende altrui, totalmente presa dal mio obiettivo, mi curavo solo di riavere indietro la mia vecchia vita, per quanto possibile. Avevo indossato una corazza per non permettere più al mondo e alle sue malvagità di farmi soffrire ancora.

<< Sono pronta si... Ma ho bisogno di voi, del vostro aiuto... So che la mia vita potrebbe cambiare radicalmente e questo un po' mi spaventa ma ormai siamo andati troppo oltre, non possiamo più tirarci indietro. Voi tutti vi siete affidati a me e io non voglio essere una delusione . Vi prometto che sarò all'altezza capitano, così vi farò avere i vostri soldi, e potrete prender il castello che desiderate. E magari potrete anche trovare una donna che vi renda felice... Quanto a me... Non ho nessuno, non sono nessuno, Diana è sola, completamente sola al mondo mentre Dacey.. Lei ha una zia, delle nobili origini e tutto sommato un miglior futuro che potrei avere io... >>

Mi alzai, iniziando a camminare nella stanza per poi tornare vicina al militare. << Dobbiamo definire come sono scappata all'esecuzione, quella è la più grande falla nel nostro piano e poi sperare che vada bene. E se così sarà, sappiate che mi mancherà avervi intorno, ormai mi ero abituata alla vostra presenza>> sorrisi debolmente, mentre il mio volto era illuminato da una lampada e i mie occhi si specchiavano in quelli chiari del capitano.
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Clio 04-12-2015 18.21.56

Ci mancava Reddas adesso.
Alzai gli occhi al cielo.
"Nessuno ha chiesto il vostro parere... l'ultima volta non mi hai certo fermato.. o sbaglio? Stai zitto che fai più bella figura.. cosa suggerisci di fare? Lasciare che quell'aereo abbatta indisturbato i nostri?" amaramente.
Detto questo smisi di calcolarlo.
"Elas, Dimos.." ordinai "Con me.. sapete cosa fare.. ragazzi, copriteci le spalle...".
Quello che Reddas non sapeva era che noi attaccavamo insieme.
E i due piloti che avevo chiamato erano i migliori, i più lucidi e precisi.
Avevamo provato quelle manovre centinaia di volte.
Avremmo attaccato insieme quell'aereo, in sincrono.
Poteva essere bravo finché voleva, ma non sapeva chi si era messo contro.
Senza contare che tre contro uno cambiava tutto.
Oppure mi ero sbagliata in tutti quegli anni, ed eravamo solo dei pivellini, che non sanno combattere, se nemmeno in tre riuscivamo ad abbatterlo, dovevamo essere davvero degli incapaci.

Guisgard 04-12-2015 18.48.57

Rodian lasciò che Gwen gli medicasse il taglio.
“Oh, vi ringrazio.” Disse alla bell'infermiera. “Purtroppo a quanto pare sono alquanto goffo...” sorridendo e mostrando la mano fasciata “... mi sono arruolato da poco e vista l'emergenza mi hanno subito inviato agli hangar... beh, meglio un taglio a me che un caricatore in meno montato su uno degli aerei che ora ci stanno difendendo, no?” Annuendo.

Guisgard 04-12-2015 18.49.22

Goz, sempre più stupito, prese la cornetta che gli porgeva Gaynor.
“Pronto...” disse titubante il capitano “... oh... è... è un onore, signore... certo... certo... sicuro, sicuro... non temete... massima collaborazione... certo... i miei omaggi, signore...” e mise giù “... che mi prenda un colpo...” guardando la ragazza “... ho bisogno di bere...” e riempì un bicchiere con il vino che aveva sulla scrivania “... dicevate di volere un aereo, giusto?” Alla spia.

Guisgard 04-12-2015 18.50.00

“Già...” disse annuendo Guisgard a Dacey “... è dunque conveniente per tutti quest'affare... riconoscimenti per i tre borghesi, un castello per me ed una vita migliore per voi... e naturalmente una cascata di denaro per tutti.” Fissandola. “E tranquilla, non resterete sola. Conosco il mondo dei nobili... il matrimonio rappresenta l'onore per quella gente e di certo la Gran Baronessa troverà un degno consorte, scelto da voi tra ricchi ed impomatati rampolli dal sangue blu.”
Poi le ultime parole di lei.
“Definire un modo che giustifichi la vostra sopravvivenza è impossibile...” mormorò Guisgard “... l'unica soluzione, davvero coerente e credibile, è quella di non dire nulla. Avete dimenticato o rimosso quegli ultimi momenti per il troppo terrore. E' una spiegazione plausibile. Non abbiamo altra scelta.” Poi sorrise appena. “Oh, sono onorato di sapere che vi mancherò. Onorato e lusingato. Ma non preoccupatevi, quando sarete tra le teste coronate vi dimenticherete presto di me.”
Ad un tratto si udì un forte sibilo.
Giungeva dalla direzione opposta da dove invece stava avvenendo la battaglia aerea.
“Ma che succede?” Guardando il soffitto il militare. “Sembra...” trasalendo “... sembra stiano arrivando altri aerei... da una direzione diversa... credo mirino direttamente al borgo...” afferrando le braccia della ragazza.
Ed il sibilo fu udito naturalmente anche da Altea, che aveva una stanza sullo stesso corridoio.
E di nuovo aumentò il caos nelle stradine di Evangelia.

Guisgard 04-12-2015 18.50.24

Clio, Elas e Dimos si misero in posizione d'attacco, per poi ingaggiare battaglia contro l'aereo col teschio e la rosa.
Lo scontro iniziò.
I tre caccia presero a sparare verso il Valchiria di Viktoria, ma quello era abilissimo ad evitare i colpi.
Ma tre contro uno era una sfida troppo ardua anche per il bel sergente di Canabias, che fu costretta solo a difendersi da quel triplice assalto.
Altri Valchiria corsero allora in suo aiuto.
Ma per tutta risposta Reddas li raggiunse, abbattendone subito uno.
Anche Sbrizz e Pintos si avvicinarono.
“Tornate ad occuparvi degli altri, idioti.” Disse via radio Reddas. “Qui siete inutili. Dovete coprirci le spalle dagli altri Valchiria. Ma cosa vi insegnano ai corsi?” Con disprezzo.
“Quel pallone gonfiato mi ha rotto le scatole...” mormorò via radio Pintos.
“Ti ho sentito, melma.” Reddas.
“Meglio, io non le mando a dire.” Replicò Pintos.
Ma mentre la battaglia era nel vivo, accadde qualcosa.
“Signore...” via radio Sbrizz a Clio “... in arrivo altri Valchiria da Ovest... mirano al borgo di Evangelia...”

Lady Gwen 04-12-2015 18.54.25

Risi piano alle parole di Rodian.
"Sì, avete ragione. Beh siete all'inizio, ci farete l'abitudine, sono sicura" riponendo il necessario per la medicazione.

Lady Gaynor 04-12-2015 18.55.49

"Posso essere di sicuro più utile combattendo che dilungandomi in spiegazioni qui..." mi voltai per andarmene "Vado nell'hangar, dai disposizioni per radio di farmi trovare un aereo pronto..."
Mi avviai, riflettendo sul da farsi. Per prima cosa c'era da difendersi dall'attacco nemico, e poi bisognava pensare ad Orko. Intanto raggiunsi la rimessa, dove trovai Park. D'istinto lo abbracciai e in poche parole gli raccontai della mia vera identità, restando in attesa della sua reazione. "E adesso" dissi infine "dov'è il mio aereo? Ci sono dei cattivi da abbattere..."

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Dacey Starklan 04-12-2015 18.57.13

<< Il mondo dei nobili, dite che è pieno di gente superficiale e cercate di rassicurarmi dicendomi che starò in compagnia di persone del genere? Mi dispiace ma non funziona molto... Forse potrei...potrei venire a trovarvi, ne vostro castello, qualche volta. Tutti penseranno che siete un uomo davvero importante, tanto da ospitare una principessa nella vostra dimora>> sorrisi divertita nel raccontare quella storiella, cercando di non pensare che era solo una storiella. Lui era piuttosto chiaro, una volta ottenuti i soldi non ci sarebbero state possibilità di vederci ancora.
<<Si, la perdita di memoria mi sembra un'ottima soluzione. Funzionerà di certo>>
Poi un rumore, che preannunciava un ulteriore attacco. La guerra sembrava essersi concentrata tutta a Evangelia.
<< Capitano...>> mormorai guardandolo mentre afferrava il mio braccio, come a proteggermi.
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Altea 04-12-2015 18.58.43

Vidi la gente correre più veloce, un sibilo e un forte rumore di aerei..possibile ci stessero attaccando.
Presi la sacca e il cappotto e uscii dal corridoio, dovevo raggiungere Guisgard, ci aveva portato in salvo fin qui..avrebbe fatto qualcosa pure ora.
E dissi a voce alta.."Sembra ci stiano bombardando"...ora tira fuori coraggio e forza Altea..il Capitano saprà salvarci..perchè non sarà la sua guerra ma lui sta combattendo la sua di guerra e se la sa cavare.

Clio 04-12-2015 18.59.45

"Ignoratelo ragazzi..." dissi soltanto "Non abbassatevi al suo livello, che vi batte con l'esperienza..".
Anche se a dirla tutta avrei abbattuto volentieri io Reddas, senza se e senza ma.
Erano stati Sbrizz e Pintos ad avvicinarsi, i miei sapevano di dover mantenere la posizione che gli avevo assegnato, ossia coprirci le spalle.
Ma erano stati comunque utili.
Poi trasalii: erano arrivati altri aerei, e si dirigevano al borgo.
"Capitano ci servono rinforzi.." via radio "Altri aerei in avvicinamento diretti al borgo... mobilitate anche altre squadriglie, fate volare le reclute col diploma se serve, ma questo non è un attacco come gli altri, deve avere priorità assoluta..".
Osservai gli aerei in avvicinamento, in attesa degli ordini del capitano.
Non potevamo andarcene di lì, ma non potevamo nemmeno lasciare che attaccassero il borgo, e le persone che dovevamo proteggere.
"Bene, basta giocare adesso, ammazziamo questi cani più in fretta possibile che ne arriveranno altri, e dobbiamo essere pronti, intesi?".
Ordinai, mentre continuavo a combattere.
Dovevamo neutralizzarne il più possibile per contrastare gli altri prima che arrivassero al borgo.
Se la risposta del capitano non fosse arrivata in fretta, avrei dovuto inventarmi qualcosa.

Marwel 04-12-2015 23.46.23

Marwel e il pilota rimasero da soli nella stanza, mentre fuori imperversava la guerra e la ragazza pregava affinché nessuno si facesse male.
Sapeva che se avessero ferito dei civili, avrebbe dovuto lasciare l'uomo da solo e sarebbe dovuta correre da Ologna.
"Mi avete chiesto di descrivervi i vostri occhi prima... Ebbene, posso dirvi che non sono molto diversi dai miei come colore" disse senza mai lasciare la sua mano.
Sorrise quando ricordò che un turista aveva scambiato lei e Danny per fratello e sorella, solo perché avevano all'incirca lo stesso colore di occhi. Ma quell'uomo era davvero il suo Danny? Non aveva mai visto la sua salma e la sua morte non era mai stata accertata da nessuno. Che fosse finito nelle mani di Canabias?

Guisgard 07-12-2015 00.36.27

“Si, vero.” Disse ridendo Rodian a Gwen. “Ma dopotutto questa è la legione e non mi aspettavo certo di fare una vacanza qui.”
In quell'istante tornò Fermer.

Guisgard 07-12-2015 00.39.19

“Ho bisogno...” disse stupito Park, dopo quella rivelazione shock di Gaynor “... si, ho bisogno di sedermi... e bere un goccetto...” fissò la diva “... ma dite... davvero siete in grado di volare e contemporaneamente sparare a quei diavolacci? Guadate che i Valchiria sono gran brutte bestie...”

Lady Gaynor 07-12-2015 00.41.58

"Amico mio" risposi a Park "vi stupireste di cosa riesco a fare alla guida di un aereo... il mio addestramento è stato dei più completi e duri... abbiate fiducia in me..."

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Guisgard 07-12-2015 00.46.05

Il sibilo sempre più vicino ed angosciante.
Come un conto alla rovescia sul borgo e su tutti loro.
Fu un attimo e Dacey rivide tutti i tragici momenti di quella notte nella fredda cantina della steppa.
I soldati di Canabias.
Erano sempre loro.
Un plotone di esecuzione.
E sentì la voce di sua madre, come un fantasma dal passato.
Poi Guisgard strinse la sua mano e lei si destò da tutto ciò.
Lui corse allora al pianterreno, portandola con sé.
“Scendete anche voi al pianterreno...” disse il militare ad Altea, che era nel corridoio “... ci sono gli altri giù...”
Lui e Dacey, così, uscirono dalla locanda e videro le stradine vuote.
Evangelia appariva desolata.
E solo la sirena antiaerea, che suonava in modo ossessivo, sembrava animare il borgo ammutolito.

Lady Gwen 07-12-2015 00.46.24

"Lo so, capisco perfettamente..." annuendo al soldato.
In quell'istante poi tornò Fermer.
"Questo legionario aveva solo una mano ferita" indicandola.

Guisgard 07-12-2015 00.49.21

“Tenente Clio...” disse via radio Tesua dalla torre di controllo “... a difendere il borgo e la base ci penseremo noi, con un nuovo stormo di caccia. Voi tenete impegnati i Valchiria che vi sono addosso. Soprattutto l'asso che pilota il caccia col teschio e la rosa. Non devono unirsi ai Valchiria diretti ad Evangelia. Passo e chiudo.”

Altea 07-12-2015 00.49.38

Scesi come aveva detto lui..e ora..in un attimo rividi il momento in cui la granata prese la coda dell' aereo, la paura..e poi il nulla..per poi sapere mie sorelle erano morte. Rimasi a fissare il vuoto dall' uscio.

Dacey Starklan 07-12-2015 00.51.05

Le bombe. La distruzione. La morte.

La morte. L'esecuzione. Mia madre.

Il mio cuore era stretto dal dolore di quei ricordi ma non aveva tempo per dedicarsi solo a loro, la paura dell'attacco mi attanagliava lo stomaco.

<<Mamma...>> mormorai credendo di udire la sua voce, forse nient'altro che un sibilo di bomba unito alla mia fantasia e speranza.

Una mano strinse la mia, con fermezza, una mano rude e decisa, la mano di Guisgard. Rapida, grazie a quel tocco, ripresi il controllo. La mia mano che stringeva quella del capitano cose se fosse l'unica ancora a cui potevo aggrapparmi.

La corsa fuori dalla locanda e la desolazione. Un senso di vuoto e smarrimento serpeggiava nell'aria.

<< Che disastro >> gli occhi fissi sulle macerie.

Guisgard 07-12-2015 00.54.25

Il misterioso pilota ascoltava e fissava Marwel in silenzio, mente lei gli parlava dei suoi occhi.
“Sono felice che i miei occhi somiglino un po' ai vostri...” disse infine lui “... i vostri occhi infatti sono i più belli che io abbia mai visto...” accennò un vago sorriso “... nel buio che avvolge il mio passato e la mia anima, il verde che illumina il vostro sguardo è la sola cosa bella che posso guardare senza aver paura... paura di non essere più nessuno... un fantasma venuto da un passato che non esiste più...” stringendo le coperte nei pugni con rabbia.

Clio 07-12-2015 00.55.07

"Ricevuto, Tesua.." Annuii.
"Avete sentito ragazzi?" Via radio agli altri "Vediamo di levarci di torno sti maledetti... Uno su tutti..".
Così, la battaglia continuò.
Avevo usato Elas e Dimos.
Ora invece provai una manovra diversa, fatta di finte, tranelli, manovre al limite e colpi senza pari.
Manovre che i miei uomini erano abituati a fare, che ripetevano in allenamento talmente tante volte da risultare automatiche.
Era uno schema, in cui ognuno aveva il suo ruolo.
C'era chi distraeva, chi colpiva, chi schivava, chi difendeva le spalle.
Imprevedibile e letale.
Diretto non solo al caccia col teschio, anche se prevalentemente, ma anche a tutti gli altri, soprattutto a quelli che avrebbero dovuto dargli manforte.

Guisgard 07-12-2015 00.58.30

E mentre Gaynor parlava con Park, nell'hangar arrivò un altro legionario.
“Park...” disse Lyon “... servono altri aerei. Il capitano Goz ha dato ordine di far decollare anche tutte le reclute che abbiano esperienza di volo.”
“Ma è una pazzia!” Esclamò il vecchio pilota. “Sarà una carneficina!”
“Lo sarà lo stesso.” Replicò Lyon. “Tra breve saranno fatti venire qui tutti i cadetti. Preparate gli aerei.”

Lady Gaynor 07-12-2015 01.00.07

"Ecco Park... come vedete, non c'è più tempo da perdere..."

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Guisgard 07-12-2015 01.01.58

“Ben fatto.” Disse Fermer a Gwen.
Ad un tratto arrivò un altro soldato.
“Legionario Rodian...” disse.
“Si, eccomi.” Fece Rodian. “Ero a farmi medicare.”
“Presto, servi agli hangar.” L'altro.
“Arrivo.” Annuì Rodian. “Grazie, infermiera.” A Gwen. “Dottore.” Salutando Fermer, per poi andare via con l'altro legionario.
“Quel Rodian deve essere nuovo...” mormorò Fermer “... non l'ho mai veduto prima alla base...”

Marwel 07-12-2015 01.03.52

Marwel sorrise ascoltando le sue parole, poi si accorse che un velo di rabbia cercava di aggrapparsi al cuore del pilota e lo vide vide stringere le lenzuola, stropicciandole appena.
"No, non siete un fantasma" sussurrò riprendendo la sua mano, senza stringerla "avete solo dimenticato, ma nulla è perso, ne sono certa".
L'allarme del borgo non cessava di suonare e il sibilo degli aerei si faceva sempre più vicino.
Evangelia era diventata una trappola mortale per i suoi abitanti e a Marwel vennero in mente i suoi bambini, sicura che stessero dormendo serenamente in comodi e caldi letti, lontani dalla guerra, lontani dalla morte.
Avrebbe voluto dar loro il bacio della buonanotte e rimboccargli le coperte, per poi leggere una storia e aspettare di vedere le loro palpebre calare sulle luminose iridi.
Aveva dovuto prendere una decisione e fino a quel momento era convinta fosse stata la scelta giusta.
Ora aveva uno sconosciuto a cui pensare, che forse tanto sconosciuto, infondo, non era.

Guisgard 07-12-2015 01.06.48

“Venite...” disse Leones prendendo il braccio di Altea ferma sull'uscio “... venite, il taverniere può portarci in un posto sicuro...”
“Si...” annuì il taverniere “... ho una cantina... se bombardano il borgo lì saremo al sicuro... presto, non abbiamo molto tempo.” Avviandosi con la moglie e gli altri due borghesi.
“Capitano, Diana...” chiamò Leones, mentre il militare e la principessa erano fuori “... venite, in cantina saremo al sicuro...”

Lady Gwen 07-12-2015 01.07.47

Arrivò un altro legionario a chiamare Rodian e quello andò via.
"Sì, lo è" risposi a Fermer "Lo ha detto lui stesso poco fa e attribuisce all 'inesperienza la ferita che aveva alla mano" ridendo piano.

Altea 07-12-2015 01.10.35

Sentii il braccio di Leones, lo seguii verso la cantina..era incredibile..ero sfuggita alla disfatta di Chevral e ora non volevo vedere quella di Evangelia..ricordai le parole di Rodian al laghetto.."Invece di pioggia qui cadranno le bombe presto"..che caso.

Dacey Starklan 07-12-2015 01.11.56

Una cantina. Sebbene sapessi che era un modo per salvarsi dal bombardamento mi bloccai.

<< Io non posso... Non posso scendere lì sotto>> farfugliai agitata, ancora con la voce di mia madre in testa.

Guisgard 07-12-2015 01.17.05

Clio ed i suoi cominciarono ad adottare nuove manovre.
Nel frattempo Reddas, Pintos e Sbrizz, approfittando di come Clio ed i suoi tenevano impegnato il caccia col teschio e la rosa, abbatterono diversi Valchiria, rendendo lo stormo comunista più debole.
Ma il caccia col teschio e la rosa mostrava abilità straordinarie.
Un vero asso.
Con una virata al limite passò vicinissimo all'abitacolo dell'aereo di Clio, tanto che i due piloti, per un attimo, si fissarono a vicenda.
Naturalmente avevano i caschi, dunque i volti non si potevano vedere, ma fu uno sguardo intenso, tra due soldati, due rivali, due veri assi.
“Sei temibile...” disse fra se e se Viktoria, riferendosi a Clio “... sei davvero in gamba... ma io ti abbatterò... ed il teschio con la rosa del mio aereo sarà l'ultima cosa che vedrai prima di precipitare.”
“Dobbiamo abbattere il Valchiria col teschio e la rosa...” via radio Reddas a Clio “... se precipita allora il resto dei Valchiria si troverà disunito... sei capace di farlo, o devo occuparmene io?” Con disprezzo.

Guisgard 07-12-2015 01.20.30

Marwel strinse la mano del pilota senza nome e lui a sua volta strinse la mano di lei nella sua.
“Avervi qui è importante per me...” disse “... ho solo voi, altrimenti sarei da solo qui... ma forse dovreste andare... avrete di certo una famiglia che vi attende... un innamorato... è egoistico da parte mia trattenervi qui... dopotutto sono un estraneo per voi...” fissandola.

Clio 07-12-2015 01.24.34

Quel valchiria era davvero tosto.
Ma a differenza dei miei uomini, era solo.
Niente sincrono perfetto, era un singolo.
Noi eravamo molto di più.
E potevamo batterlo.
Per un secondo mi passò accanto.
"Ti spedirò all'inferno maledetto..." Mormorai tra i denti "E lì troverai i miei ragazzi a farti la festa...".
Poi quelle parole di Reddas, alzai gli occhi al cielo.
"Oh, adesso la trovi una buona idea abbatterlo, eh?" Scuotendo la testa "Patetico..".
Era stato lui il primo a dire che non avrei dovuto sfidarlo.
"Mettiti in fila, spaccone, a quel cane ci penso io..".
Lo scrutai ancora una volta.
Poi, diedi un comando ai miei.
Sfidai il valchiria, e sapevo che avrebbe accettato.
C'era una sorta di schema nelle leggi del cielo.
Ma in realtà, era solo un tranello, un pretesto per isolarlo, avrebbe pensato che i miei stessero dando battaglia ad alcuni dei loro, ma non era così, o almeno, non del tutto.
Ad un mio ordine, l'avrebbero preso in un fuoco incrociato.

Guisgard 07-12-2015 01.26.42

“Va bene...” disse Park a Gaynor “... avrete un aereo... vi darò il migliore rimasto... sperando di rivedervi...” preoccupato.
Ad un tratto arrivarono alcune reclute accompagnate da Lyon.
“Ecco le reclute in grado di volare.” Lyon.
“Per me è una pazzia...” mormorò Park.
“Io voglio volare.” Disse Icarius. “So pilotare. Voglio uscire e combattere. Prima lo faccio, prima guadagnerò abbastanza per pagarvi ed andarmene.”
“Si, anche io voglio volare.” Palos dietro di lui.
“Sembra che tutti oggi abbiano voglia di farsi ammazzare...” scuotendo il capo Park.

Guisgard 07-12-2015 01.28.32

“Si, capisco...” disse Fermer a Gwen “... ma siamo attaccati ed in momenti di emergenza tutti sono utili. Anche chi ha poca esperienza.” L'allarme non smetteva di suonare. “Prepariamoci... potrebbero esserci molti feriti...” la guardò “... hai paura?”

Marwel 07-12-2015 01.32.41

Marwel guardò la sua mano e un sorriso un po' triste si dipinse sul suo volto.
"Che ci crediate o no, io sono sola quanto voi" alzò gli occhi per guardarlo e continuò "avevo tredici bambini fino a questa mattina, tutti orfani trovati in questi anni di guerra, ma li ho messi su un treno per Capomazda prima di pranzo. Quella è una delle poche città a non essere state colpite dalla guerra ed è l'unico luogo sicuro per i miei bambini. Non ho dunque nessuno che mi aspetta a casa e dopo questo attacco non sono più sicura nemmeno di avere quest'ultima".
Marwel continuò a guardarlo per un po', poi distolse lo sguardo e rise di se stessa. La sua mente, il suo cuore, stavano cercando di giocarle un brutto scherzo facendole credere che quell'uomo fosse il suo amato Danny.
Lei cercava di ricordare un qualsiasi segno particolare del ragazzo che aveva lasciato partire per la guerra, ma non le veniva in mente nulla. Finchè non ricordò di un piccolo neo sul fianco destro del giovane.
Gli avrebbe davvero chiesto di alzarsi la maglietta?

Guisgard 07-12-2015 01.34.08

Altea seguì il taverniere e gli altri due borghesi, mentre ripensava a Rodian.
Quell'uomo continuava a perseguitare i suoi pensieri.
Come se in lui lei vedesse qualcosa di oscuro.
Nel frattempo, fuori dalla taverna, Dacey, udendo della cantina, fu colta da un'irrazionale paura.
I suoi demoni, quelli della cantina e di quella notte, ripresero forma.
“Non siate sciocca...” disse Guisgard alla ragazza “... in cantina sarete al sicuro... ci sono gli altri con voi... cos'è? Soffrite di claustrofobia?” Fissandola. “Non fate la bambina, tra poco qui scenderanno polvere e fuoco. Lì invece sarete al sicuro. Su, andate con Leones e gli altri...”

Lady Gwen 07-12-2015 01.35.59

Annuii e cominciai a sistemare tutto ciò che poteva servirci.
Poi alla sua domanda lo guardai.
"Paura? Il minimo indispensabile, credo... Quella che mi ricorda che siamo in guerra" con un sorriso amaro "Come mai me lo chiedi?"

Dacey Starklan 07-12-2015 01.37.30

Dalle sue parole realizzai una cosa.

<< Voi? Non verrete? >> lo fissai sconvolta, sperando di sbagliarmi. Dovevo farmi forza, lasciare alle spalle il passato. Dovevo farlo se volevo vivere.

<< Accompagnatemi dentro però , ve ne prego >> tenevo ancora la sua mano, sempre più stretta .


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