Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 24-04-2012 19.17.06

Elisabeth fu condotta così da Goz.
L'uomo la stava attendendo nella sua stanza ed era preso da alcuni suoi disegni.
Erano schizzi di armature ed armi.
“Sto già mettendo mano al nostro patto...” mormorò “... presto la corazza del vostro amico Guxyo sarà pronta per essere battezzata in battaglia...” alzò lo sguardo e fissò la maga “... ora sta a voi rispettare i patti... e siete fortunata... qualcuno può aiutarvi a cercare i miei cigni...”
In quel momento, da dietro una tenda, qualcuno avanzò.
Era la donna che Elisabeth aveva visto affacciarsi dalla torre.
“Milady...” mormorò Goz “... questa è lady Calunda... è anch'ella ospite di questa città... ha perduto la memoria e l'unica cosa che ricorda è di aver visto i miei cigni...”

Guisgard 24-04-2012 19.22.28

Daniel, così, esausto e sfiduciato, decise di fuggire via.
Si addentrò allora fin nel cuore della selva, che con l'avanzare dell'imbrunire, mutava le sue forme e le sue fattezze.
E quando tutto intorno a lui cominciò a farsi incerto, come se gli spiriti del crepuscolo alterassero i sensi, Daniel cominciò a vedere un bagliore lontano che si faceve strada tra la folta vegetazione.
Era un fuoco acceso.

Guisgard 24-04-2012 19.26.39

Aberico restò per un momento a fissare Cavaliere25, poi si decise e volò verso i tre falsi monaci.
“Alberico, aiutaci...” mormorò Tieste “... ti prego, toglici da questo guaio...”
“E questo voi l chiamate guaio?” Disse il falco. “Un matrimonio ed un ricco banchetto nuziale? No, amici miei... i veri guai sono altri... come quelli...” indicando all'improvviso il sentiero che correva verso la campagna.
E infatti, stavano arrivando alcuni cavalieri a cavallo.

Guisgard 24-04-2012 19.47.32

Isengrid fissò stupito Altea.
“Voi innamorata... di me?” Meravigliato. “Oh... sono sincero... mi prendete alla sprovvista... una bella dama come voi, chissà quanti cavalieri è riuscita ad incantare...” arrossì per un lieve imbarazzo “... beh... se volete posso mostrarvi diverse spade... ho forgiato tante e tante lame... gote, longobarde, franche, sassoni... ma anche saracene, bulgare, mongole...”
Altea poi aveva cominciato a parlare della corazza.
“Splendida, vero?” Sorridendo il fabbro. “Quella corazza è unica... fu un mio antenato a forgiarla e da allora ognuno della mia famiglia si occupa di custodirla... ora sono diversi secoli che non è indossata... il prescelto potrà definirsi invincibile...” si avvicinò all'armatura “... i vostri baci sono di certo inestimabili, milady... ma purtroppo non posso farvi indossare la corazza... vedete, essa è fissata al muro da queste borchie e non mi è concesso liberarla fino a quando qualcuno non riuscirà a superare l'Avvilente Costumanza... io stesso custodisco la chiave per rimuovere il sistema di borchie...” mostrando alla ragazza un ciondolo che aveva al collo e dal quale pendeva una chiave esagonale “... perdonatemi, dunque, ma non posso esaudire la vostra richiesta...”
Isengrid però cominciò a guardare in modo strano la ragazza.
“Però se volete...” iniziando ad accarezzarla “... posso mostrarvi altre mie opere... lance macedoni, alabarde elvetiche, scimitarre ottomane e poi elmi vichinghi, archi inglesi, scudi persiani...” il suo sguardo si accese di lussuria “... basterà solo che voi siate un po' carina con me...” e tentò di abbracciarla.
http://blog.leiweb.it/novella2000/wp...z-taylor07.jpg

Guisgard 24-04-2012 20.25.52

Ad un tratto la bambina si voltò ed indicò il letto a sua madre.
Questa allora si alzò e con la piccola fra le braccia si avvicinò al letto in cui riposava Chantal.
“Come state, milady?” Domandò la donna. “Vi fa ancora male quella ferita?”
“Morirà, mamma?” Chiese ingenuamente la piccola.
“No, cosa dici!” Rispose la mamma. “Guarirà presto, invece!” Fissò poi di nuovo Chantal. “Perdonatela, vi prego... è solo una bambina... ditemi, volete da bere? Magari un po' d'acqua fresca vi farà sentire meglio...”
“Chi è mamma?”
“Una bella ragazza che si è perduta tra i boschi, bambina mia.” Sorridendo la mamma.

Guisgard 24-04-2012 20.30.48

Parsifal, così, seguito da Lilith, decise di raggiungere quella luce in fondo al cunicolo.
L'aria odorava di chiuso e l'umidità era molto forte in questo punto del labirinto.
Giunti presso quella luce, i due si accorsero che proveniva da una piccola stanza.
Al suo interno vi era un vecchio che accomodava un'infinità di oggetti caratteristici che riempivano l'ambiente.
Questi, all'improvviso, si voltò di scatto verso i due e mostrò un largo sorriso.
“Oh, ma che sorpresa!” Esclamò nel vederli. “Entrate pure... il mio negozio è a vostra disposizione, miei giovani amici! In che cosa posso servirvi?”

cavaliere25 24-04-2012 20.40.59

accidenti dissi dobbiamo stare attenti potrebbero scoprirci nascondiamoci ho troviamo un posto dove non ci vedano quei cavalieri

Guisgard 24-04-2012 20.41.49

Il vecchio restò a fissare gli occhi di Talia, mentre le parole della ragazza tentavano di ammansire la tensione che era sorta nella grotta.
Lo sguardo del vecchio, così, da severo e sospettoso, divenne pian piano più disteso.
Guardò poi di nuovo Guisgard, che era accanto a Talia.
“I vostri occhi...” mormorò rivolgendosi alla ragazza “... non possono ospitare la luce, a quanto vedo... allora dovete aprire la vostra anima alla verità, altrimenti, temo, resterete cieca per sempre...” fece un cenno ed i suoi cani smisero di ringhiare.
Sheylon seguiva ogni loro movimento, senza allontanarsi mai da Talia, fedele com'era gli ordini del suo padrone, impostigli sin dalla loro partenza dal Casale degli Aceri.
Il vecchio gettò allora un sacco ai piedi del fuoco e si sedette su una pietra sporgente dalle pareti rocciose.
Estrasse poi dal sacco alcuni rami secchi e con questi ravvivò il fuoco.
“Sedetevi o prenderete freddo...” disse il vecchio “... voi però non mi piacete affatto!” Alzando gli occhi su Guisgard, che rispose scuotendo il capo.
“Non temete, appena il tempo migliorerà” mormorò il cavaliere mentre si sedeva accanto a Talia “andremo via...”
“Carbonchio...” disse il vecchio fissando il ciondolo al collo di Talia “... è molto raro... rarissimo... al punto che moltissimi non ne hanno mai visto e ne ignorano l'esistenza... è di sicuro un pegno d'amore di vostro marito...” guardando poi Guisgard.

Altea 24-04-2012 20.52.02

Il fabbro dapprima mostrò stupore, poi cambiò espressione...e notai il suo Ego rissollevarsi alle mie parole...l'avevo convinto, egli mi portò dapprima verso le spade, ne ammiravo una a una...erano di fattezze meravigliose, guardavo le else..alcune cesellate, altre impreziosite da qualche pietra.
Insegrid iniziò poi a parlare della corazza...allora Fyellon aveva ragione, quella corazza era davvero invincibile, sussultai quasi di gioia ma subito svanì nel sentire che solo quando qualcuno avesse sconfitto l' Avvilente Costumanza quell'armatura poteva essere aperta. Egli mi mostrò un ciondolo con una chiave, la chiave per aprire quella armatura...dovevo prenderla, ma come??
Ad un tratto sentii il suo abbraccio, deglutii, la situazione stava diventando pesante...."E una spada...mi fareste vedere una spada, ad esempio...quella...è stupenda, cesellata in oro con un bel rubino al centro noto...non vorreste regalarmela?" mi avvicinai lentamente a lui, il cuore batteva forte ma non di emozione bensì di disgusto..."Eppure questo ciondolo con la chiave è stupendo" dissi afferrandola nelle mani "è ha un valore unico, quello di aprire quella armatura vero messere"...cercai di avvicinarmi al bancale, ivi vi stava un pugnale affilato. Io e Insegrid oramai eravamo vicini, presi coraggio, con una mano tenevo ferma la collana guardandolo negli occhi e lo baciai, e repentinamente misi la mano sopra al pugnale e afferrandolo tagliai la collana. Mi scostai da lui con la collana e la chiave in mano...."ecco la chiave messer Insegrid....un mio bacio vale più di ogni tesoro unico al mondo"...e mi voltai cercando Fyellon.

Lilith 24-04-2012 21.26.38

Io e Parsifal seguimmo quella misteriosa ombra e raggiungemmo la luce.
La mia sorpresa fu immensa quando realizzai che la luce proveniva da un negozio dove lavorava un anziano signore. Egli ci chiese che cosa desideravamo. Io guardai Parsifal e gli domandai: "Come mai avete un negozio al'interno di un labirinto? Chi mai potrebbe venire ad acquistare qualcosa?"

Mi guardai attorno e vidi centinaia di oggetti stranissimi; mi chiesi se tra essi ci fossero stati anche degli oggetti magici che avremmo potuto utilizzare per superare la prova.

Parsifal25 25-04-2012 01.04.51

L'aria diveniva pesante..... la muffa poteva essere pericolosa se inalate per molto tempo, ma potevo resistervi.

Continuaì il cammino e finalmente giungemmo nel bagliore.....

Non potevo credere ai miei occhi.....vi era un negozietto di magia in un posto così pericoloso, in più gestito da un anziano. La situazione era suggestiva. Varcammo la soglia ed il vecchietto accortosi della nostra presenza ci invitò ad entrare, non tanto per acquistare ma per qualche chiacchiera......

Era strano non sembrava così terribile questa prova..... ma non bisognava perdere la concentrazione, cercaì di osservare i suoi movimenti, l'ambiente e tutto ciò che esso conteneva.....ovviamente, cercando di non destare sospetti.

"Milord, che ci fate in questo luogo così pericoloso? Si narra che questo labirinto sia la casa dell' Avvilente Costumanza..... perchè vivete qui?"

Daniel 25-04-2012 11.09.16

Mi avvicinai con passo felpato al fuoco.. Mi nascosi dietro un cespuglio e vidi un piccolo accampamento.. Le figure erano la Lacrima di Cristo ma come mai erano li e non a Tylesia?

elisabeth 25-04-2012 12.25.20

Goz era chino su disegni e prototipi....carboncini e rudimentali compassi....squadre di legno e una foga che sembravano farlo diventare matto.....lumi di candela illuminavano quella stanza......incuriosita seguivo ogni sua spiegazione..." Goz....se non volete essere incenerito all'istante...tenete a mente poche cose se volete, ma Guxio non e' amico mio e per quanto ne so neanche vostro.........sono ricattata quanto voi....io non finiro' allo spiedo e voi troverete i vostri cigni..." Entro' una donna, sembrava avere la mia stessa eta', il suo sguardo era spaesato.....io l'avevo vista..gia'... appariva sempre quando ero con Reas......" Finalmente...riesco a darvi sembianze umane Lady Calunda, ho pensato che voi foste uno spettro.....e quando non si ha memoria non si e' lontani dall'esserlo.......Mi chiedo Goz se lei ha veduto i vostri Cigni e sa quindi dove si trovano........Perche' avete bisogno di me...lei stessa puo' portaverli sino a qui.........non trovo un nesso logico..anche se per dire il vero, non risesco a trovarlo in tutta questa situazione, perche' vedete....bastava che Guxio vi avesse promesso i vostri cigni, voi avreste comunque lavorato per lui...........Perdonate la mia stoltezza....ma non comprendo, quindi in totale ignoranza se volete spiegarmi senza indovinelli e discorsi strani...cosa succede.....io forse mi sentiro' anche piu' partecipe........staro' qui buona buona alla vostra presenza e quella di Lady Calunda e come un bimbo beve dalle labbra del proprio Maestro io ascoletro' ogni cosa.......".......Spostai una sedia posta accanto al tavolo dove lavorava Goz...incrociai le braccia ed attesi guardandoli....una sorta di speigazione a quello strano movimento che stava percorrendo la mia vita........il mio essere maga era totalmente annullato...ero la Regina dei boschi e mi sentivo l'ultima delle serve...avevo gia' passato il mio cammino iniziatico, ripercorrerlo mi andava bene...ma non ne comprendevo l' utilita'...

Talia 26-04-2012 11.47.19

Mi sorpresi alle parole del vecchio circa la mia impossibilità di vedere... mi sorpresi perché mi parve di riconoscere in esse qualche cosa di conosciuto.
Egli, tuttavia, non mi dette il tempo per rispondere poiché aveva già spostato la sua attenzione su qualcos’altro...
Guisgard non gli piaceva, aveva detto... e lo aveva detto tanto direttamente e con un candore tale da farmi sorridere... e tuttavia non dissi niente. Mi sedetti di nuovo vicino al fuoco, come il vecchio mi aveva suggerito, e poco dopo anche il cavaliere si accomodò accanto a me.
Il vento, intanto, continuava ad insinuarsi tra le fronde in quella grotta e la rendeva fredda, tanto che persino la fiamma scoppiettante di quell’improvvisato falò non riusciva a riscaldarla che in piccola parte.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 45973)
“Carbonchio...” disse il vecchio fissando il ciondolo al collo di Talia “... è molto raro... rarissimo... al punto che moltissimi non ne hanno mai visto e ne ignorano l'esistenza... è di sicuro un pegno d'amore di vostro marito...” guardando poi Guisgard.

“Come?” mormorai sorpresa... ma subito capii ciò cui il vecchio alludeva e così, portando istintivamente le dita al ciondolo, sospirai...
“Oh...” esitai solo un attimo, ma subito la curiosità intorno a quel ciondolo e a quell’ultima visione che avevo avuto tornò a farsi viva...
“Oh, si... sì, avete indovinato!” risposi quindi di getto.
La mia mano scivolò verso quella di Guisgard e la strinse appena, in un gesto rassicurante... sperando che non intendesse contraddirmi.
“Sapete, però...” mormorai dopo un istante, tornando a sollevare gli occhi sul vecchio “Sfortunatamente non ho mai potuto vederla. Sì, è così... più e più volte le mie dita l’hanno sfiorata, indagandone la perfezione... e sovente me ne è stato parlato... ma non ho mai potuto vederla con i miei occhi, poiché la ricevetti soltanto in seguito a quell’incidente che mi privò della vista.”
Feci una breve pausa... continuando a stringere appena la mano di Guisgard...
“Così...” mormorai poi, la voce bassa e morbida, suadente “Così, mi chiedevo... voi che sembrate conoscere questa pietra e le sue proprietà meglio di chiunque altro io abbia mai incontrato... mi chiedevo se, magari, non voleste parlarmene un poco. Oh, vi prego, signore... vi prego, sarebbe per me un così grande piacere ascoltarvi...”

Guisgard 26-04-2012 16.14.40

Cavaliere25, Tieste e Polidor, subito si nascosero, per non essere visti da quei cavalieri.
Quelli allora raggiunsero gli invitati ed un cupo silenzio scese sulla festa nuziale.
“Oklyo...” chiamò il capo di quei cavalieri “... volevi far festa senza il tuo signore?”
“No, certo che no, milord...” a capo chino Oklyo.
“Dove si trova la tua bella moglie?”
Oklyo non rispose.
“Voglio fare gli auguri alla sposa!” Ridendo il cavaliere. “Portatela a me!” E si sedette a tavola.
Allora, spinta dagli altri invitati, la giovane sposa avanzò verso i cavalieri.
Tremava e alcune lacrime cominciavano ad arrossire i suoi occhi.

Guisgard 26-04-2012 16.19.09

Daniel si avvicinò e guardò vicino al fuoco.
In principio gli apparvero diverse figure, ma poi, abituatosi a bagliori della fiamma, si accorse che vi era un solo uomo ed era un cavaliere.
Questi sbatteva con forza la propria spada su una roccia, inveendo contro se stesso e contro tutti i mali del mondo.
“Che io sia dannato!” Urlava quel cavaliere. “Dannato e maledetto! Mille volte maledetto!”

cavaliere25 26-04-2012 16.22.15

guardai quella scena e dissi agli altri quei cavalieri non mi piacciono manco un po si vede che questa gente a paura di loro che facciamo ora se usciamo ci scoprono e ci risbattono in gattabuia avete qualche idea dissi guardandoli

Guisgard 26-04-2012 16.28.48

“Meglio restare qui e pensare ai fatti nostri...” mormorò Tieste “... abbiamo già troppi problemi noi, per occuparci anche dei guai di questa gente...”
“Temo di aver compreso...” fece Polidor, per poi fissare Cavaliere25 e Tieste.
“E cosa avete compreso?” Chiese Quest'ultimo.
Nel cortile, intanto, i cavalieri avevano cominciato a mangiare e a bere, consumando gran parte delle pietanze che erano state preparate per la festa di nozze.
“E' davvero molto carina la tua sposa, sai?” Disse il capo dei cavalieri ad Oklyo. “E tu conosci
la nota consuetudine della Prima notte, vero?”
Oklyo, a quelle parole, sbiancò.

cavaliere25 26-04-2012 16.36.39

se non se ne andranno presto mi sa tanto che dovremo stare qui nascosti finchè non ci sarà la tranquillità se usciamo adesso rischieremo di far saltare la nostra copertura da finti monaci però iniziano a prudermi le mani quel capo dei cavalieri non lo digerisco gli darei volentieri una lezione che non si dimenticherà facilmente

Guisgard 26-04-2012 17.13.33

Con grande stupore, Parsifal e Lilith si ritrovarono in quella strana bottega.
Il vecchio venditore li fissò e sorrise.
“Eh, ragazzi miei...” disse “... il segreto di un buon commerciante è quello di aprire la sua attività dove la concorrenza e minima e la clientela ottima!” Rise di gusto. “E in questo luogo, posso ben dire, entrambe le cose soddisfano le mie esigenze! Qui giungono spesso molti cavalieri, attratti dalla dura prova ed è per questo che io mi trovo qui... ognuno di essi si ferma ed acquista qualcosa... guardatevi pure intorno, sono certo troverete qualcosa che farà al caso vostro... io, intanto, finisco di aggiornare il mio registro merci... prego, guardate pure...”
In quella singolare bottega vi era un'infinità di oggetti, tutti particolari e caratteristici.
Astucci cinesi di varie dimensioni ed ornati secondo il gusto dominante durante le varie dinastie imperiali; un portagioie di madreperla ed onice, intarsiato alla maniera degli straordinari artigiani della Valle dell'Indo; astrolabi e mappe nautiche della marina turca; una serie di spadini gallici di varie lunghezze e rifiniti con sorprendente maestria; un giavellotto usato dai mercenari elvetici; tre katane giapponesi di superba meraviglia; una scimitarra damascata persiana; una clessidra con sabbia rossa; una piccola meridiana; un libro di poesie greche; uno scarabeo in pietra egiziano ed un unguento per imbalsamare i morti.
Sopra una mensoletta, poi, poco distante, vi erano tre piccoli scrigni.

Il primo, in ebano, recava questa scritta:

“Dentro me troverai ciò che cerchi. Purchè tu stia cercando nella giusta direzione”

Il secondo, in sandalo, portava inciso:

“Dentro me troverai ciò che può aiutarti. Ma attento a come lo userai, o sarà inutile.”

Il terzo, infine, in ciliegio, presentava queste parole:

“Dentro me troverai quello che non si trova altrove. Ma starà a te decidere quando usarlo.”

Guisgard 26-04-2012 17.29.41

Insegrid portò istintivamente una mano sulla sua collana e si accorse di non averla più.
Essa infatti luccicava davanti a lui nelle mani di Altea.
“Dannata!” Gridò il fabbro. “Ridammi quella chiave! Hai voluto sottrarmela con l'inganno vero? Eh, ma questo ti costerà ben più di un semplice bacio!” Ed afferrò un piede di porco, per poi lanciarsi sull'audace ragazza.
Colpì la sua mano con forza, facendo cadere a terra il pugnale.
Allora afferrò Altea per il collo spingendola poi su una grossa tavola.
La immobilizzò e comincio a strapparle i vestiti da dosso.
“Ora avrai ciò che stavi cercando, sciocca ragazza...” mormorò con un impeto di lussuria “... e non è detto che non ne trarrai piacere...”
Si avvicinò allora al volto della ragazza, facendo gesti osceni con la lingua.
La fissava con i suoi occhi lascivi ed in essi Altea vedeva accendersi lampi di violenta bramosia.
Ad un tratto quegli occhi si fecero più grandi e rossi.
Di un rosso intenso, fino ad esplodere in schizzi vermigli.
Anche dalla bocca cominciò a vomitare sangue, mentre quegli occhi, da rossi, divennero pian piano bianchi fino a spegnersi del tutto.
Un attimo dopo, Insegrid cadde su Altea senza vita.
Fyellon allora lo prese di peso e lo scaraventò a terra.
“Sono arrivato appena in tempo...” disse fissando la ragazza “... questo maiale non è riuscito nel suo intento... voi come state?”

Guisgard 26-04-2012 17.52.01

Goz sorrise e senza smettere di occuparsi dei suoi disegni cominciò a dire:
“Un pesce d'acqua dolce si sente, giustamente, re quando sfida la corrente dei fiumi in piena o quando risale le cascate. Non teme l'amo dei pescatori, né le reti messe per catturarlo... ma quando raggiunge il mare, beh, tutto muta... tutto diviene più grande, sterminato, infinito... le correnti che fino a poco prima dominava, ora lo travolgono e le cascate possono divenire mortali... anche i pescatori ora sono più temibili, con arpioni e navi capaci di cacciare grosse balene... a Tylesia tutto è infinitamente più grande, milady... la bellezza, le illusioni, le gioie ed i pericoli...”
Si voltò verso Caludra e le sorrise, per poi tornare a fissare Elisabeth.
“Come vi stavo dicendo...” continuò “... nulla è come sembra e tutto è come non è... milady, lord Guxyo non potrebbe mai trovare i miei cigni... non si può trovare ciò che non si riesce a vedere... solo voi potete riuscirci... ma non da sola... il capitano, sir Reas... egli è un uomo di nobili sentimenti, è coraggioso e leale... forse in principio non comprenderà, ma sono certo che potrebbe esservi d'aiuto... forse lui solo può affiancarvi a Tylesia... voi e lui siete gli unici che possono trovare i miei amati cigni...”
“Li ho veduti...” intervenne Calundra “... li ho veduti verso il tramonto...”
“Raccontate a lady Elisabeth tutto ciò che avete visto, milady.” Fece Goz.
“Li ho veduti...” disse Calundra “... era il crepuscolo... li ho veduti per un attimo, un istante... poiché tanto dura una notte... all'alba, invece, essi già non c'erano più... chi sono io secondo voi, messere?”
“Siete una nobile dama.” Rispose Goz.
“E non ho nessuno al mondo?”
“Se qualcuno vi è rimasto” guardandola Goz “allora vi starà già cercando.”
“Credete che mi troverà?”
“Si, lo credo.”
“E come farò a riconoscerlo?” Domandò Calundra. “Mi riconoscerà lui?”
“Vi riconoscerete entrambi.”
“E come?”
“Con gli occhi del cuore e con quelli dell'anima.”
“E voi troverete i vostri cigni?”
“Lo spero, milady...” rispose Goz.

Altea 26-04-2012 18.22.44

Il fabbro iniziò a inveire contro me...preso da impeto furibondo mi colpì alla mano con un aggeggio di ferro pesante e cadde la chiave, il dolore era troppo lancinante per poter farmi prendere qualcosa di affilato e contundente per colpirlo, mi scaraventò contro la tavola e vedevo la bramosia nel suo volto...ero persa....il suo volto era diventato quello di un Diavolo. Mi voltai per non guardarlo, disgustata, ma tutto questo lo sopportavo per Tylesia quando sentii il messere rantolare, vidi del sangue dalla sua bocca e gli occhi spegnersi...cadde a terra, e vidi davanti a me Fyellon, che con ira lo prese e lo gettò a terra come per dare il colpo finale.
Ero in condizioni impresentabili, quel essere malefico mi aveva privata delle vesti, corsi subito verso un tavolo e mi abbassai...."Fyellon, voi vi rendete conto penso in che pericolo mi avete messo? Ma Insegrid è morto? La chiave..deve essere a terra, non pensate a me ora, ma prendete l'armatura".

elisabeth 26-04-2012 18.32.02

Tylesia era un Sogno, un Sogno dal quale non ci si riusciva a svegliarsi...tutto piu' grande, rimasi affascinata dalla tenerezza di Goz nei confronti di Lady Calundra.......la vidi cosi' smarrita .....mi raccontava di un'apparizione tra il crepuscolo e l'albra, e c'era la notte, mi vennero in mente le parole di Fin, due donne che apparivano e sparivano......." Goz cerchero' Reas e con lui vivro' dal crepuscolo all'alba.......vivro' vedendo col cuore e ascoltando cio' che il silenzio porta.......spero di riuscire nell'intento..."....Li osservai prima di uscire, uno proteggeva l'altra.....Non sapoevo dove trovare Reas, in genere era sempre lui che per qualche strano caso cercava me......ritornai al parco, era lì che lo avevo incontrato la prima volta

Guisgard 26-04-2012 18.45.25

Fyellon fissò il corpo del fabbro ormai senza vita e scosse il capo.
Cercò allora la chiave e la trovò accanto al tavolo.
Poi si voltò verso Altea.
“L'avete sedotto, vinto completamente dalle vostre grazie, milady!” Sorridendo. “Eh, ma ora occorre qualcosa per coprirvi, o faremo fatica a distogliere le attenzioni di tutti verso di voi... credo che solo un Santo potrebbe resistervi...” si tolse il mantello e lo aprì per accogliere Altea “... su, venite fuori... prometto di non guardare...” e le fece l'occhiolino.

Guisgard 26-04-2012 18.51.19

Elisabeth uscì nel parco.
L'aria del meriggio era intrisa della luminosità che per tutto il giorno il Sole aveva abbandonato sulla città.
Le piante del parco si addensavano con giochi screziati, dove bagliori di giallino, rosato e verde vivissimo si alternavano in una danza di primaverile serenità.
Il canto degli uccellini era ancora vivo ed il cielo azzurro faceva da sfondo a quell'incanto.
Come aveva previsto Elisabeth, Reas passeggiava tra i vialetti fioriti, ma non era da solo.
Con lui vi era anche la regina Destefya.

Altea 26-04-2012 19.05.10

Da sotto il tavolo vidi Fyellon prendere la chiave e vicino il corpo privo di vita di Insegrid...certo non avrei voluto finisse cosi...con la sua morte. Non doveva essere presa cosi la corazza, ma Fyellon non ci faceva caso...certo lui era un cavaliere che aveva vinto tante battaglie ed era cosa normale.
Mi si avvicinò per coprirmi con il mantello...."Sono certa che non guarderete...gettatelo vicino a me e mentre lo indosso voi pensate all'armatura, state solo perdendo tempo e qualcuno potrebbe arrivare e tutti...i miei sacrifici..sarebbero stati vani..."

elisabeth 26-04-2012 19.09.35

Quel posto tratteneva tutto cio' che c'era di meglio nell'espressione della vita stessa...Goz aveva ragione alla vista tutto era più bello, sembrava quasi innaturale, ormai conoscevo bene il parco e un lieve chiacchierare, mi porto' sulle tracce di Reas........ero pronta a chiamarlo ad alta voce, quando mi accorsi che non era solo,con lui vi era la Regina....qualcosa si dipinse sul mio volto..perche' si zittirono alla mia vista...." Perdonatemi, forse sto disturbando cercavo il Comandante, ma posso aspettare......comprendo che in questo momento avete cose importanti daa dirvi...."....avevo parlato tutto di un fiato......coem se stessi recitando una filastrocca.....il tempo passava e io dovevo rimanere sola con lui....

Guisgard 26-04-2012 19.49.40

La regina salutò con un cenno del capo Elisabeth, per tornare poi a fissare Reas.
“Allora, capitano, mi terrete al corrente di come procedono le operazioni militari, vero?”
“Si, vostra maestà.” Con in lieve inchino il capitano.
La regina annuì e con un cenno del capo, delicato ma austero, salutò la maga ed il militare, per poi andare via.
“Di cosa volevate parlarmi, milady?” Domandò Reas ad Elisabeth.

Guisgard 26-04-2012 19.52.11

“Già...” sorridendo Fyellon a quelle parole di Altea “... i vostri sacrifici meritano un premio... alla prima osteria vi offrirò un lauto banchetto!” E rise. “Ah, accomodatelo bene quel mantello... non vorrete mica turbare qualche sconosciuto incontrato per caso?”
Ma proprio in quel momento qualcuno arrivò.
Erano i nani, gli aiutanti di Insegrid.
Videro il cadavere del loro maestro e subito compresero ogni cosa.

Altea 26-04-2012 20.00.51

Fyellon continuava a scherzare...."Fyellon...non lo trovo divertente sapete?? un cibo in osteria..mi meriterei di più...invece dovreste chiedere a lady Arya che mi servono delle vesti velocemente.." non riuscii a finire il discorso quando entrarono...dei nani? Cosa facevano dei nani in quella fucina...e come immaginavo videro il cadavere di Insegrid...feci segno a Fyellon di nascondersi altrimenti ci avrebbero scoperto..la chiave era nostra, e avremmo potuto prendere la armatura quando se ne erano andati.

elisabeth 26-04-2012 20.05.48

Mi inchinai al cospetto della regina...ed attesi che si allontanasse...." Voi conoscete questo parco come nessuno forse, e non intendo le varie fontane o strutture che compongono questa meraviglia........intendo un posto dove il Crepuscolo si incontri con la Notte e la Notte porga la mano all' Alba..non prendetemi per pazza.....ma ho bisogno di voi perche' i miei occhi possano vedere col cuore..."......Reas era un soldato.......e questo lo rendeva una persona concreta, lontano da un mondo che a Tylesia era stato bandito.......se solo tutte le Sorelle del mondo avrebbero cantato al suo cuore...forse avrebbe compreso

Lilith 26-04-2012 21.16.06

Osservai attentamente ogni oggetto del negozio, quando notai i tre scrigni. Chiamai subito Parsifal: "Venite a vedere! Riuscite a leggere quello che vi è scritto?". Poi, rivolgendomi al negoziante domandai: "Cosa contengono questi scrigni?"

Daniel 26-04-2012 21.32.12

Vidi che era solo un uomo che inveiva contro se stesso.. Uscii dal mio nascondiglio e in silenzio andai su una roccia vicino alla sua.. Stavo per prendere Giada ma dimenticai che l'avevo scagliata via.. Allora presi un bastone e senza un motivo preciso iniziai a picchiare un albero unendomi all'uomo in una battaglia contro me stesso...

Guisgard 27-04-2012 00.30.13

Mentre Cavaliere25, Tieste e Polidor se ne stavano ben nascosti, quei cavalieri avevano gettato angoscia e paura sulla festa di nozze.
“Avanti, amico mio...” ridendo il capo di quei cavalieri e fissando Oklyo “... sai bene che questa cosa porterà bene al tuo matrimonio... il primo che possiederà tua moglie sarò io, un nobile e non un lurido bifolco me te... rallegrati dunque...”
E i suoi cavalieri si abbandonarono anche loro ad una sonora risata.
“Avanti...” alzandosi il capo di quei cavalieri e prendendo per un braccio la futura sposa “... dove possiamo appartarci?”
E di nuovo i suoi cavalieri risero forte.

Guisgard 27-04-2012 00.39.39

Altea aveva proposto a Fyellon di nascondersi, ma era ormai troppo tardi.
I nani infatti avevano visto sia il cadavere del fabbro, sia i due falsi cugini.
“Cosa avete fatto al nostro maestro?” Gridò uno dei nani.
Ma senza attendere risposta, fece poi cenno agli altri e tutti si lanciarono verso Fyellon ed Altea.
Il cavaliere, allora, estrasse rapido la spada e cominciò a battersi.
Riuscì in breve ad avere la meglio sui nani, uccidendoli quasi tutti.
Solo uno, infatti, era sopravvissuto, sebbene ferito gravemente.
Fyellon gli si avvicinò, fissandolo senza dire nulla.
“Vigliac...” mormorò il nano “... vigliacchi... per... perchè?” Ansimò. “Per... perchè? Che... male... a... aveva... fat... fatto... il... nostr... o... maes... maestro?”
E Fyellon, sempre restando in silenzio, con un colpo gli mozzò la testa.
“Venite, milady...” voltandosi verso Altea “... prendiamo la corazza e lasciamo questo stramaledetto castello.” Sorrise, forse per allentare la tensione. “Avete ragione, vi siete meritata ben più che un pranzo in un'osteria.”

Guisgard 27-04-2012 00.53.53

Reas fissò turbato Elisabeth.
“Perdonatemi, ma non vi seguo...” mormorò “... cosa intendete dire? Un luogo dove il crepuscolo si incontra con la notte? Vi prego, spiegatevi meglio... state cercando qualcosa? Io voglio aiutarvi, ma voi dovete fidarvi di me, senza parlarmi con questi strani giochi di parole...”
Ad un tratto giunse Isolde.
“Capitano...” ridendo “... mai chiedere alla nostra lady Eisabeth di essere chiara, concisa e diretta... no, lei ama l'occulto, ama il mistero e vive in un mondo fatto di arcane ed ancestrali convinzioni... sbaglio forse? Ma per convincere il nostro valente capitano, beh, credo occorra qualcosa di concreto...” e la fissò con un ghigno.
Ma proprio in quel momento arrivò un servitore.
“Milady.” Chiamando Elisabeth. “Messer Goz vi manda questa.” Dandole una carta arrotolata. “Aveva dimenticato di darvela.”
Isolde, nel vedere quel rotolo, smise di ridere e cambiò espressione.
http://vanitasegrete.altervista.org/...ergamena-2.gif

Parsifal25 27-04-2012 00.56.14

Le parole di quell'anziano mercante e l'aria della sua strana bottega rendeva questo posto magico.

Era possibile trovarvi, qualsiasi cosa: dalla semplice spada ad unguenti miracolosi, dalla musica delle liriche greche all'arte pagana egizia. Era strabiliante, quello che vi era.....

Rimasi rapito da quel posto come se fossi un bambino che avesse trovato il suo luogo segreto. Volevo comprare le carte nautiche e l'astrolabio poichè amavo molto l'esplorazione; tuttavia non disgustavo l'acquisto di qualche arma esotica..... era difficile......

"Maestro, quanto costano queste carte? E questi astrolabi...... e la clessidra...."

Non stavo più nella pelle..... volevo comprare tutto...... finchè non senti Lilith che mi chiamava, mi avvicinaì e chiesi: "Dimmì Lilith....cosa c'è......"

Mi parlò di questi strani scrigni con delle frasi iscritte sopra, rimasi colpito.

Mi volsi verso il Mastro artigiano e accenaì:
"Mi perdoni Messere, ma dove ha trovato questi scrigni.....hanno una strana fattura.....contengono delle frasi, cosa significano?"

Guisgard 27-04-2012 01.02.41

Il venditore, chiamato da Parsifal e da Lilith, lasciò i suoi registri e si avvicinò ai due ragazzi.
“Eh, questi scrigni” disse “rappresentano il meglio della mia bottega. Nessuno conosce il loro contenuto e l'unica indicazione sono le scritte che recano. Forse uno di questi potrebbe esservi utile... sta a voi decidere quale prendere... sono molto costosi ed è possibile acquistarne uno soltanto... rileggete pure le loro scritte e decidete con calma... in questo labirinto solo una cosa non manca... il tempo...” e rise.

Guisgard 27-04-2012 01.05.28

Daniel cominciò a colpire con un bastone un albero.
A quella scena, il cavaliere che era accanto a lui si fermò di colpo, per poi osservarlo.
“Chi siete?” Domandò. “Perchè colpite quest'albero senza un apparente motivo?”


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